Un racconto che si guasta 67. Un racconto che si guasta. Per me non ci sia altro vanto che la croce. Mi hai detto che ciascuno raccoglierà quel che ha seminato; chi semina nella propria carne dalla carne raccoglierà corruzione; chi semina nello spirito dallo spirito raccoglierà vita eterna. Non !asciarmi stancare allora di fare il bene, quando è la sua stagione, infatti, mieterò, se non desisto. Aiutami intanto, all’occasione, ad adoperarmi bene verso tutti, verso i familiari, specialmente, per un’unica fede. Ci sono volte in cui sono tentato di far bella figura per non farmi molestare per la tua croce. Ma per me altro vanto non c’è fuori di essa, Signore Gesù Cristo; in essa per me il mondo fu crocifisso e io per il mondo. Prego perché nessuno mi infastidisca se nel mio corpo porto i segni della tua sofferenza. Allora, con il mio spirito, sarà la tua grazia, Signore Gesù Cristo. Amen. (Lettera ai Galati, cap. 6,7-17) La croce di Cristo non è un simbolo di fallimento dell’ideale cristiano. Cristo non è fallito. Sulla croce egli ha fondato una Chiesa grande quanto il mondo. Essa è la tappa della nostra vittoria sul peccato, sulla sofferenza e sulla morte. Come tale è un simbolo non di disperazione ma di speranza. La croce resta l’unico vero giudizio. ________________________ Paul Hilsdale Nel Signore Gesù – Preghiere dalle lettere di Paolo ed. 2004 _________________________
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