Maersk promette oltre seicento posti di lavoro

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IL SECOLO XIX
MARTEDÌ
4 MARZO 2014
savona / provincia
UN SOVRAPPASSO
SULL’AURELIA
VADO. Il cantiere della piattaforma
porterà quattro importanti novità.
Come prima cosa sarà completamente ridisegnata la rotonda all’incrocio tra la via Aurelia e via Trieste. La statale sarà sorvolata da un
sovrappasso da destinare ai camion in entrata e uscita dalla piattaforma: un’infrastruttura che passerà a Ponente rispetto ai cantieri
navali Eurocraft (rendendo necessario lo spostamento del benzinaio
della Eni). Entro l’anno sarà demolito anche il pontile Esso. La quarta
e ultima novità riguarda invece i
cassoni di ancoraggio della piattaforma: l’impianto per la loro produzione dovrebbe approdare in
città entro la fine della primavera.
SOPRALLUOGO DELL’AUTORITÀ PORTUALE. LE OPERE PER LA PIATTAFORMA DI VADO PROSEGUONO A RITMO SERRATO
Maersk promette oltre seicento posti di lavoro
Miazza assicura: «Nel 2017 già 420 assunzioni». Non c’è spazio per le terre di scavo dell’Aurelia bis
che persone interessate da molto
lontano, anche dalla Calabria e dalVADO. «La piattaforma genererà la Svizzera.
Brutte notizie invece per Anas e
420 posti di lavoro in avvio e 640 a
regime, fra diretti e indiretti». Se per il lavori di costruzione dell’Aufosse vero, la Maersk sarebbe la mi- relia bis, in colpevole ritardo. Non
gliore medicina per curare la pro- ci sarà spazio, sotto la piattaforma
vincia di Savona, un paziente affet- Maersk, per le terre scavate dalle
to dalla grave malattia della disoc- “talpe” sotto le colline di Savona e
cupazione. Gianluigi Miazza, presi- Albisola. «C’era un’intesa tra Anas
dente dell’Autorità portuale di e Maersk ideata tra il 2009 e il 2011
Savona, assicura che l’infrastruttu- –haspiegatoGianluigiMiazza,prera sarà operativa entro il 2017 e che sidente dell’Autorità portuale – per
i suoi effetti benefici sull’occupa- il conferimento delle terre di scavo
zione si faranno sentire da subito. prodotte dai cantieri dell’Aurelia
«I lavori di riempimento della baia bis nella baia di Vado. Ma si tratta
sono al 50 per cento – ha detto per buona parte di lavori che abbiaMiazza– e quelli complessivi al 10 moormaigiàportatoatermine,utiper cento. Al momento alla costru- lizzando terre di cava. Nel nostro
zione dell’opera sono impiegate tra impianto c’è ancora spazio per i
le 50 e 60 persone. Altrettante sa- materiali, ma di sicuro non per tutranno assunte tra il 2015 e il 2016. A to lo smarino prodotto dalle talpe. I
regime, tra diretti e indotto, la piat- cantieri dell’Aurelia bis genererantaforma darà lavoro a 640 perso- no molta più terra di quanta noi sane». In realtà, durante la visita ai remmo mai in grado smaltire. Non
sitrattadiimpecantieri di ieri
gni non corrimattina, Carlo
sposti; i nostri
Merli di Apm
lavori continuaTerminals, l’imno con serenipresa che si octà». In parole
cupa fisicamenle domande povere Anas, uftedellarealizzazione dell’opedi lavoro giunte ficialmente scara, si era lasciato
all’Autorità portuale, ricatadall’Autorità portuale,
andareaunasti3.000 dal territorio dovrà trovare
ma decisamensavonese una soluzione
te più ottimistialternativa per
ca
(«almeno
gestire lo smari1200posti»),geno. O meglio,
nerando un po’
più soluzioni aldi confusione
ternative, vista
tra i presenti sui
la mole di terra e
numeri
reali
per cento pietre che sarà
dell’infrastruttura. L’amminiHanno raggiunto questa macinata e ristratore delegapercentuale i lavori di sputata dalla
fantomatica
to si è anche lanriempimento della baia. “talpa”. Una sociato in una vaAl 10% i lavori complessivi la cava potrebbe
lutazione sui
non bastare per
dati delle figure
liberarsene e la
professionali
spesa per i viagche saranno richieste. «L’azienda avrà bisogno di gi dei camion non sarà indifferente.
circa un centinaio di dipendenti Per quanto riguarda i materiali che
tecnico amministrativi, come diri- serviranno a riempire i cassoni di
genti,quadrieimpiegati,icosiddet- ancoraggio della piattaforma conti “colletti bianchi” – ha continuato tanier di Vado Ligure, Apm TermiMerli -. Le figure amministrative nals ha bisogno di un prodotto ben
saranno quelle più urgenti. Poi ser- preciso: basalto, che proverrà da un
virannoalmenoduecentooperativi altro cantiere; quello per la realizsullebanchine.Ilrestantepersona- zazione del nodo ferroviario di Gele sarà costituito da figure di con- nova.Per quanto riguarda invece le
torno, come addetti alla manuten- imprese che vorranno proporre la
zione e al controllo degli impianti». lorocandidaturaperunaprestazioAttraverso il portale sul sito del- ne di servizi legati alla piattaforma
l’Autorità portuale di Savona nel Maersk, sul sito dell’Autorità por2012 sono state raccolte 5860 ma- tuale di Savona è stata realizzato un
nifestazione di interesse da parte di punto di accesso multimediale da
singole persone per lavorare sulla cui inoltrare le domande. «La pagipiattaforma. è il termometro di na sarà funzionante e operativa a
quanto sia alta la “febbre” da lavoro partire dal 15 di marzo. Sarà un prein provincia. Infatti ben 3000 ri- zioso strumento per le imprese del
chieste sono arrivate proprio dal nostro territorio che vorranno canterritorio savonese e 627 dal com- didarsi per prendere parte ai lavoprensorio vadese (Vado Ligure, ri» assicura Rossana Varna, delBergeggi e Quiliano). Ma a scrivere l’Autorità portuale.
all’Autorità portuale sono state an- © RIPRODUZIONE RISERVATA
TOMMASO DOTTA
Lo stato attuale del cantiere della piattaforma Maersk di Vado
5.860
50
IMMAGINI DAL CANTIERE
La chiatta posa i materiali sul fondale
Un camion che scarica terra di cava
Tir trasporta un traliccio
Il presidente Miazza nel cantiere
PRESIDIO DEL COMITATO CITTADINO “VIVERE VADO”
«DATI FASULLI SULL’OCCUPAZIONE»
«È un affare solo per chi costruisce, i traffici al momento sono inesistenti»
LE REAZIONI
VADO. «Idatisull’occupazioneso-
no gonfiati». I vadesi non hanno
ancora alzato bandiera bianca nei
confrontidellaMaesrk.Ancheieri,
sul tetto di un edificio davanti al
cantiere, è stato esposto un enorme striscione: “No alla piattaforma”. Nel frattempo un presidio di
cittadini si è presentato, armato di
volantini, davanti all’ingresso del
Sea Art Hotel, dove si è tenuta la
conferenza stampa alla presenza
di Autorità portuale e Apm Terminals, l’impresa committente che si
occupa della realizzazione dell’infrastruttura.
Tra i partecipanti al presidio, organizzato dal comitato cittadino
Vivere Vado, c’era Franca Guelfi,
insieme a tanti altri attivisti contrariaunanuovacolatadicemento
La protesta dei cittadini di Vado contrari alla piattaforma
considerata inutile.
«Non abbiamo la pretesa di fermare i lavori – ha detto la Guelfi –.
Siamo solo un piccolo picchetto di
persone che vogliono sottolineare,
in modo molto civile, il loro no alla
costruzione di questa enorme infrastruttura che, a nostro avviso,
non servirà né alla città di Vado Li-
gure, né al territorio circostante».
Le perplessità dei vadesi riguardano ancora una volta l’effettiva utilità di una simile opera.
«Una piattaforma a Vado esiste
già, è quella del Terminal Refeer –
dice Ernesto Johannson, indicando con la mano le gru poco distanti
–manonarrivanonavi,ilavoratori
sonotuttiacasaelegrusonoferme
ormai da tempo ».. «Secondo noi il
vero affare lo fa chi la costruisce la
piattaformaMaersk–sostieneAnna Maria Caviglia - perché i traffici
navali al momento sono inesistenti, così come i collegamenti con le
infrastrutture, soprattutto quelle
ferroviarie.Ilnostroterroreèdiritrovarci con una grande opera inutile o incompiuta».
«La piattaforma avrà un’estensionedi700metriinlunghezzaper
300 metri di larghezza - commenta Antonio Cortese, anche lui presente ieri davanti al Sea Art Hotel
di Porto Vado nonostante il freddo
e il vento – e 4 di altezza sul livello
del mare. Tutti parlano di cifre: chi
dice che è già stata realizzata al 30
per cento, chi al 50 per cento. Ma
nessunolosaveramente,sonosolo
dati buttati lì. E lo stesso discorso
vale per i numeri sull’occupazione».
T. D.