Pronto soccorso fuori controllo

IL QUOTIDIANO - Mercoledì 21 Gennaio 2015
Terracina M.S.Biagio Fondi Lenola
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L’altra notte l’episodio a Terracina, i sindacati avvertono: «Cure impossibili, servono interventi»
Pronto soccorso fuori controllo
Un uomo chiede un posto letto e interrompe il servizio, pazienti in attesa per ore. È caos
DI DIEGO ROMA
oleva per forza avere una
stanza per dormire, farsi visitare per presunte malattie
mai diagnosticate, riparare per la
notte, insomma, all’ospedale «Fiorini». Una rivendicazione, quella di
un 52enne, che ha fatto vivere momenti di caos e apprensione l’altra
notte al pronto soccorso del nosocomio. L’uomo si è presentato a piedi
nudi davanti ai sanitari del 118 chiedendo insistentemente di essere curato e di avere una stanza per la
notte. Di fronte al rifiuto degli operatori, presi da un lavoro non stop
con pazienti «veri», l’uomo si è
sdraiato sul pavimento della sala
d’attesa impedendo agli utenti di
entrare e uscire. Si è reso necessario
il supporto di una pattuglia dei carabinieri che, arrivata sul posto ha
provveduto, non senza difficoltà, a
far spostare l’uomo e a consentire il
normale svolgimento del servizio.
Normale per modo di dire, si badi.
Perché la giornata del 19 gennaio è
stata infernale per infermieri e medici. A denunciarlo, i delegati sindacali di Cgil Funzione pubblica sanità Eleuterio Mancini e Pietro Abbate, che in una nota denunciano le
condizioni estreme in cui si è trovato ad operare il personale del pronto
soccorso proprio lunedì. Pazienti in
V
attesa anche per 7 ore, ambulanze
ferme perché senza barelle, difficoltà a dimettere come a visitare nuovi
utenti: «Tra pazienti in attesa di
essere visitati e quelli visitati ma in
attesa di essere dimessi c'erano 35
utenti - spiegano i delegati sindacali
- con ambulanze ferme del 118 per
mancanza di lettighe per far sbarellare le urgenze, con le varie consu-
lenze provenienti dai punti di primo
intervento e dal pronto soccorso di
Fondi che stazionavano, oltre ad
avere 2 pazienti in codice rosso.
Alle ore 21 - tuonano - si stavano
chiamando per essere visitati i pazienti delle ore 14,30». Una situazione limite che ha messo in ginocchio il poco personale disponibile.
«Due medici e tre infermieri che
dovevano dividersi tra due stanze di
visita una stanza di codice rosso,
“triage” e pazienti che stazionano
sulle barelle in attesa di esami di
laboratorio,radiologici e in terapia».
È piena emergenza al «Fiorini».
Cgil Fp garantisce che si è usata la
massima professionalità, la quella
del sindacato è una richiesta d’aiuto
precisa. «Sono mesi che si attendo-
no rinforzi sanitari visto che per
trasferimenti vari sono andati via
diversi medici ed infermieri senza
essere sostituiti - lamentano i sindacalisti - inoltre si attendono percorsi
diversi per i pazienti provenienti da
altri presidi sanitari per consulenze
o indagini radiologiche varie, si
aspetta ancora la video sorveglianza, si aspetta ancora la sicurezza di
chi opera e di chi deve essere curato
e i loro famigliari, si aspetta ancora
il percorso per sospetti casi di Ebola, si aspetta ancora una sala di
attesa per pazienti e parenti in attesa
di essere visitata degna di questo
nome con sedie, con climatizzatori,
con distributori di bevande calde e
fredde, con monitor che indicano i
tempi di attesa, si aspetta ancora
l'elisuperficie visto che in questi
ultimi due giorni e con il maltempo
è stata attivata per ben due volte
l'eliambulanza per casi gravissimi e
fatta atterrare su un campo di erba e
fango». La lunga lista di carenze
riguarda anche la recente riorganizzazione aziendale dell’ospedale,
che per ora resta sulla carta. La Cgil
ricorda che si attende una collaborazione con Ares 118 per simistare i
pazienti nei pronto soccorso, e ricorda pure l’assenza di urologia e
una cardiologia a sole 6 ore. E
chiede interventi immediati.
CON ANTONETTI
Il sindaco di Lenola nomina un avvocato per rappresentare l’ente
Alternativa
fondana
si schiera
Ncc, Comune truffato
lezioni amministrative a Fondi: qualcosa si muove. Gianfranco Antonetti, candidato sindaco della lista
«Fondi ci chiama», incassa
il sostegno del movimento
politico Alternativa fondana, del portavoce Giampaolo Costa. Alla base del
«patto» politico tra i due
movimenti, tematiche di
interesse comune tra cui la
gestione pubblica dei rifiuti e dell’acqua da parte del
Comune, aiuti alle fasce
più deboli della popolazione, riduzione di imposte e
tasse varie su determinate
categorie sociali. E ancora
una revisione del piano di
sosta a pagamento, restyling dell’arredo urbano
e nuova gestione dell’edilizia popolare. Argomenti
che sono alla base del piano politico di Antonetti e
che trovano d’accordo in
tutto e per tutto Alternativa
fondana. «La consapevolezza di questa scelta - si
legge in una nota del responsabile Giampaolo Costa - di ciò che essa comporta in termini di contenuto, idee, valori, spinge il
nostro movimento a favorire l’apertura di un più
vasto e proficuo confronto
politico e programmatico».
E
Oggi l’udienza preliminare, la giunta si costituisce parte civile
nche il Comune di Lenola
coinvolto nella truffa delle
false licenze per gli Ncc,
noleggio con conducente, che ha
riguardato diversi centri del terriAL LATO
torio. Proprio oggi si terrà l’udien- CONDUCENTI
za preliminare fissata dal tribunale
NCC
di Roma, nella quale il Comune di
AL LAVORO
Lenola compare come parte lesa e L’INCHIESTA
che vede diverse richieste di rinvio
ARRIVATA
a giudizio per i reati di falsità
A LENOLA
ideologica continuata in concorso.
La giunta del sindaco Andrea Antogiovanni ha nominato un avvocato per rappresentare l’ente ni per il noleggio con conducente
all’udienza. La vicenda è nota, e in Comuni in cui non trovava giuha coinvolto molti Comuni d’Ita- stificazione un numero così cospilia. Tra questi, Campodimele e cuo di automobili. Il Comune che
Lenola. Al centro dell’inchiesta, il era finito alla ribalta delle cronarilascio «allegro» di autorizzazio- che sul numero anomalo di auto-
A
rizzazioni rilasciate era stato finora Campodimele, centro di 800
anime in cui le licenze superavano
il numero di abitanti. Un meccanismo ricostruito dalla guardia di
Finanza di Fondi, che ipotizzava il
rilascio di concessioni low cost in
Comuni piccoli per poi recarsi a
lavorare nella Capitale. Ma Lenola
vede comparire tra le persone rinviate a giudizio anche Giovanni
Barone, finito insieme ad altri in
un’inchiesta romana su una presunta cupola che gestiva i rilasci di
autorizzazioni. Una storia intricata, che si dirama in tanti piccoli
casi accaduti in diverse città, da
Cicala in Calabria a Ragusa in
Sicilia, e che è finita anche a
Lenola e Campodimele. La giunta
Antogiovanni si è costituita parte
civile come parte offesa e ha dato
incarico all’avvocato Giovanni Pistilli. Oggi l’udienza preliminare
che dovrà decidere sui rinvii a
giudizio.
MONTE SAN BIAGIO
Occupazione
abusiva
sul lago,
il sequestro
IL COMANDANTE FILIPPI
ra venuta fuori dal
nulla, tra la vegetazione spontanea,
sulle sponde del Lago di
Fondi. Area protetta, dal
momento che ricade nel
perimetro del Parco dei
Monti Ausoni, già in passato oggetto di «attacchi»
privati, le sponde del bacino lacustre nel territorio di Monte San Biagio
sono finite nuovamente
nel mirino della polizia
locale. Gli agenti del comandante Aldo Filippi,
nel corso di un servizio di
pattugliamento specifico
per prevenire e contrastare il fenomeno
dell’abusivismo, hanno
scoperto una recinzione
sospetta in località Saracina. Dai primi accertamenti è emerso che la recinzione, della superficie
di circa 100 metri per 30
metri, non aveva autorizzazioni. Non solo, sempre
dalle indagini è emerso
che nella zona erano state
tagliata vegetazione
spontanea palustre. Immediato da parte della
polizia locale il sequestro
dell’area, mentre il responsabile è stato deferito all’autorità giudiziaria.
E
La scienza sposa la tradizione, da Fondi all’Expo di Milano
Scoperta la pizza «anti-age»
Q
uando la scienza sposa la tradizione. Storie di molecole e
di chimica, di farina e di passione: nasce così la pizza «antiage», la pizza che combatte la vecchiaia e gli acciacchi
dovuti all’età. E anche se ben presto sarà protagonista all’Expo di
Milano, è un prodotto con targa tutta fondana. Leggera, antiossidante e perfettamente naturale, questa pizza del futuro è esattamente
quella di tre secoli fa ma ora è più digeribile e con proprietà che
fanno bene alla nostra salute. Tutto parte dall’incredibile scoperta
di Domenico Terenzio, scienziato originario della Piana di Fondi.
La sua scoperta si chiama «Inuplus»: si tratta di un complesso
prebiotico-antiossidante brevettato in collaborazione con il prof.
Luca Rastrelli, ordinario di chimica degli alimenti presso l’Univer-
sità di Salerno e Chiara Parisella, laureanda di Fondi in scienze
biologiche presso l’Università di Tor Vergata a Roma. Una equipe
a cui, ovviamente, non poteva mancare l’artigiano pizzaiolo. Mario
e Riccardo Stravato, anche loro fondani, hanno quindi potuto
sfornare la prima pizza «anti-age» fumante e saporita. La pizza così
brevettata (ma l’impasto può essere utilizzato con le stesse proprietà
benefiche anche per realizzare pane e dolci) debutterà all’Expo di
Milano, portata dagli stessi pizzaioli che ne hanno registrato il
marchio «zio Mario». Tra le tante caratteristiche benefiche, un aiuto
alla giusta funzionalità intestinale, prevenzione del cancro al colon
e riduzione dell’assimilazione degli zuccheri (indicato per diabetici) senza l’apporto di potere calorico.
L’EQUIPE CHE HA REALIZZATO LA PIZZA