IL QUOTIDIANO - Mercoledì 21 Gennaio 2015 Terracina M.S.Biagio Fondi Lenola 23 L’altra notte l’episodio a Terracina, i sindacati avvertono: «Cure impossibili, servono interventi» Pronto soccorso fuori controllo Un uomo chiede un posto letto e interrompe il servizio, pazienti in attesa per ore. È caos DI DIEGO ROMA oleva per forza avere una stanza per dormire, farsi visitare per presunte malattie mai diagnosticate, riparare per la notte, insomma, all’ospedale «Fiorini». Una rivendicazione, quella di un 52enne, che ha fatto vivere momenti di caos e apprensione l’altra notte al pronto soccorso del nosocomio. L’uomo si è presentato a piedi nudi davanti ai sanitari del 118 chiedendo insistentemente di essere curato e di avere una stanza per la notte. Di fronte al rifiuto degli operatori, presi da un lavoro non stop con pazienti «veri», l’uomo si è sdraiato sul pavimento della sala d’attesa impedendo agli utenti di entrare e uscire. Si è reso necessario il supporto di una pattuglia dei carabinieri che, arrivata sul posto ha provveduto, non senza difficoltà, a far spostare l’uomo e a consentire il normale svolgimento del servizio. Normale per modo di dire, si badi. Perché la giornata del 19 gennaio è stata infernale per infermieri e medici. A denunciarlo, i delegati sindacali di Cgil Funzione pubblica sanità Eleuterio Mancini e Pietro Abbate, che in una nota denunciano le condizioni estreme in cui si è trovato ad operare il personale del pronto soccorso proprio lunedì. Pazienti in V attesa anche per 7 ore, ambulanze ferme perché senza barelle, difficoltà a dimettere come a visitare nuovi utenti: «Tra pazienti in attesa di essere visitati e quelli visitati ma in attesa di essere dimessi c'erano 35 utenti - spiegano i delegati sindacali - con ambulanze ferme del 118 per mancanza di lettighe per far sbarellare le urgenze, con le varie consu- lenze provenienti dai punti di primo intervento e dal pronto soccorso di Fondi che stazionavano, oltre ad avere 2 pazienti in codice rosso. Alle ore 21 - tuonano - si stavano chiamando per essere visitati i pazienti delle ore 14,30». Una situazione limite che ha messo in ginocchio il poco personale disponibile. «Due medici e tre infermieri che dovevano dividersi tra due stanze di visita una stanza di codice rosso, “triage” e pazienti che stazionano sulle barelle in attesa di esami di laboratorio,radiologici e in terapia». È piena emergenza al «Fiorini». Cgil Fp garantisce che si è usata la massima professionalità, la quella del sindacato è una richiesta d’aiuto precisa. «Sono mesi che si attendo- no rinforzi sanitari visto che per trasferimenti vari sono andati via diversi medici ed infermieri senza essere sostituiti - lamentano i sindacalisti - inoltre si attendono percorsi diversi per i pazienti provenienti da altri presidi sanitari per consulenze o indagini radiologiche varie, si aspetta ancora la video sorveglianza, si aspetta ancora la sicurezza di chi opera e di chi deve essere curato e i loro famigliari, si aspetta ancora il percorso per sospetti casi di Ebola, si aspetta ancora una sala di attesa per pazienti e parenti in attesa di essere visitata degna di questo nome con sedie, con climatizzatori, con distributori di bevande calde e fredde, con monitor che indicano i tempi di attesa, si aspetta ancora l'elisuperficie visto che in questi ultimi due giorni e con il maltempo è stata attivata per ben due volte l'eliambulanza per casi gravissimi e fatta atterrare su un campo di erba e fango». La lunga lista di carenze riguarda anche la recente riorganizzazione aziendale dell’ospedale, che per ora resta sulla carta. La Cgil ricorda che si attende una collaborazione con Ares 118 per simistare i pazienti nei pronto soccorso, e ricorda pure l’assenza di urologia e una cardiologia a sole 6 ore. E chiede interventi immediati. CON ANTONETTI Il sindaco di Lenola nomina un avvocato per rappresentare l’ente Alternativa fondana si schiera Ncc, Comune truffato lezioni amministrative a Fondi: qualcosa si muove. Gianfranco Antonetti, candidato sindaco della lista «Fondi ci chiama», incassa il sostegno del movimento politico Alternativa fondana, del portavoce Giampaolo Costa. Alla base del «patto» politico tra i due movimenti, tematiche di interesse comune tra cui la gestione pubblica dei rifiuti e dell’acqua da parte del Comune, aiuti alle fasce più deboli della popolazione, riduzione di imposte e tasse varie su determinate categorie sociali. E ancora una revisione del piano di sosta a pagamento, restyling dell’arredo urbano e nuova gestione dell’edilizia popolare. Argomenti che sono alla base del piano politico di Antonetti e che trovano d’accordo in tutto e per tutto Alternativa fondana. «La consapevolezza di questa scelta - si legge in una nota del responsabile Giampaolo Costa - di ciò che essa comporta in termini di contenuto, idee, valori, spinge il nostro movimento a favorire l’apertura di un più vasto e proficuo confronto politico e programmatico». E Oggi l’udienza preliminare, la giunta si costituisce parte civile nche il Comune di Lenola coinvolto nella truffa delle false licenze per gli Ncc, noleggio con conducente, che ha riguardato diversi centri del terriAL LATO torio. Proprio oggi si terrà l’udien- CONDUCENTI za preliminare fissata dal tribunale NCC di Roma, nella quale il Comune di AL LAVORO Lenola compare come parte lesa e L’INCHIESTA che vede diverse richieste di rinvio ARRIVATA a giudizio per i reati di falsità A LENOLA ideologica continuata in concorso. La giunta del sindaco Andrea Antogiovanni ha nominato un avvocato per rappresentare l’ente ni per il noleggio con conducente all’udienza. La vicenda è nota, e in Comuni in cui non trovava giuha coinvolto molti Comuni d’Ita- stificazione un numero così cospilia. Tra questi, Campodimele e cuo di automobili. Il Comune che Lenola. Al centro dell’inchiesta, il era finito alla ribalta delle cronarilascio «allegro» di autorizzazio- che sul numero anomalo di auto- A rizzazioni rilasciate era stato finora Campodimele, centro di 800 anime in cui le licenze superavano il numero di abitanti. Un meccanismo ricostruito dalla guardia di Finanza di Fondi, che ipotizzava il rilascio di concessioni low cost in Comuni piccoli per poi recarsi a lavorare nella Capitale. Ma Lenola vede comparire tra le persone rinviate a giudizio anche Giovanni Barone, finito insieme ad altri in un’inchiesta romana su una presunta cupola che gestiva i rilasci di autorizzazioni. Una storia intricata, che si dirama in tanti piccoli casi accaduti in diverse città, da Cicala in Calabria a Ragusa in Sicilia, e che è finita anche a Lenola e Campodimele. La giunta Antogiovanni si è costituita parte civile come parte offesa e ha dato incarico all’avvocato Giovanni Pistilli. Oggi l’udienza preliminare che dovrà decidere sui rinvii a giudizio. MONTE SAN BIAGIO Occupazione abusiva sul lago, il sequestro IL COMANDANTE FILIPPI ra venuta fuori dal nulla, tra la vegetazione spontanea, sulle sponde del Lago di Fondi. Area protetta, dal momento che ricade nel perimetro del Parco dei Monti Ausoni, già in passato oggetto di «attacchi» privati, le sponde del bacino lacustre nel territorio di Monte San Biagio sono finite nuovamente nel mirino della polizia locale. Gli agenti del comandante Aldo Filippi, nel corso di un servizio di pattugliamento specifico per prevenire e contrastare il fenomeno dell’abusivismo, hanno scoperto una recinzione sospetta in località Saracina. Dai primi accertamenti è emerso che la recinzione, della superficie di circa 100 metri per 30 metri, non aveva autorizzazioni. Non solo, sempre dalle indagini è emerso che nella zona erano state tagliata vegetazione spontanea palustre. Immediato da parte della polizia locale il sequestro dell’area, mentre il responsabile è stato deferito all’autorità giudiziaria. E La scienza sposa la tradizione, da Fondi all’Expo di Milano Scoperta la pizza «anti-age» Q uando la scienza sposa la tradizione. Storie di molecole e di chimica, di farina e di passione: nasce così la pizza «antiage», la pizza che combatte la vecchiaia e gli acciacchi dovuti all’età. E anche se ben presto sarà protagonista all’Expo di Milano, è un prodotto con targa tutta fondana. Leggera, antiossidante e perfettamente naturale, questa pizza del futuro è esattamente quella di tre secoli fa ma ora è più digeribile e con proprietà che fanno bene alla nostra salute. Tutto parte dall’incredibile scoperta di Domenico Terenzio, scienziato originario della Piana di Fondi. La sua scoperta si chiama «Inuplus»: si tratta di un complesso prebiotico-antiossidante brevettato in collaborazione con il prof. Luca Rastrelli, ordinario di chimica degli alimenti presso l’Univer- sità di Salerno e Chiara Parisella, laureanda di Fondi in scienze biologiche presso l’Università di Tor Vergata a Roma. Una equipe a cui, ovviamente, non poteva mancare l’artigiano pizzaiolo. Mario e Riccardo Stravato, anche loro fondani, hanno quindi potuto sfornare la prima pizza «anti-age» fumante e saporita. La pizza così brevettata (ma l’impasto può essere utilizzato con le stesse proprietà benefiche anche per realizzare pane e dolci) debutterà all’Expo di Milano, portata dagli stessi pizzaioli che ne hanno registrato il marchio «zio Mario». Tra le tante caratteristiche benefiche, un aiuto alla giusta funzionalità intestinale, prevenzione del cancro al colon e riduzione dell’assimilazione degli zuccheri (indicato per diabetici) senza l’apporto di potere calorico. L’EQUIPE CHE HA REALIZZATO LA PIZZA
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