Brachialgia trattata con la Manipolazione Fasciale Nicoletta Urbani ANAMNESI N.F., 50 anni impiegata. Tre mesi fa presentava un dolore a livello cervicale e spalle. Viene trattata con Tens e tape neuromuscolare a livello cervicale. Il dolore permane a fasi alterne anche dopo il trattamento. Dopo 2 mesi lamenta un dolore a livello della scapola omerale dx che determina un’importante limitazione articolare ( probabile capsulite adesiva); comincia un nuovo trattamento fisioterapico con scarsi risultati, continua a permanere una grave rigidità articolare. IPOTESI: Si ipotizza tensionamento miofasciale nella zona del dolore. METODO: Alla verifica motoria la paziente presenta una grave limitazione in flessione della scapola. Decido di valutare i punti dolenti dell’arto superiore sul piano sagittale. Alla palpazione trovo dolenti e densi RE-HU, RE-CA, AN-CU. Trattamento 1: Tratto re-ca e an-cu (vas da 10 a 6/7) provo a trattare re-hu ma la paziente non riesce a tollerare il trattamento. Al controllo motorio non è aumentata l’articolarità ma re-ca e an-cu sono molto meno dolorosi. Trattamento2: Dopo una settimana riesco a trattare anche re-hu che dopo 2/3 minuti diventa più fluido e meno dolente. Aggiungo anche il trattamento di re-th che alla palpazione si presentava denso e dolente. Dopo qualche giorno rivedo la paziente, l’articolarità della scapola omerale non è aumentata, però la paziente riferisce che ora riesce a rimanere distesa col braccio lungo il tronco senza provare dolore, cosa prima impossibile.
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