Lino Chicchi Tecnologo Alimentare Esportare alimenti: come salvaguardare la qualità dei prodotti durante il trasporto Nell’esportazione degli alimenti è essenziale conoscere alcuni ostacoli che impediscono il mantenimento delle qualità dell’alimento. Questi sono:: • lentezza nel raggiungere il mercato; • impedimenti burocratici; burocratici; •problemi di comunicazione; comunicazione; • deterioramento del packaging o dell’alimento stesso. Per affrontare, in maniera concorrenziale il i mercati è necessario quindi far pervenire il prodotto in tempo utile e nelle migliori condizioni di conservazione e di presentabilità. presentabilità Proprietà degli imballaggi Il mantenimento della qualità alimentare può essere fortemente influenzato dalle specifiche proprietà degli imballaggi, imballaggi questi possono essere infatti sottoposti, durante il trasporto, a sollecitazioni o resistenze che possono portare alla compromissione del materiale di confezionamento e del prodotto stesso. E’ quindi determinante utilizzare un materiale di confezionamento che possa svolgere efficacemente tutte le principali funzioni del packaging ponendo particolare attenzione alla protezione da danni meccanici ed alla facilitazione della movimentazione. movimentazione. Nella progettazione dell’imballaggio occorre tener conto in primo luogo dei modi di trasporto. Questo può avvenire: 1. Su strada la cui convenienza è massima sulle distanze brevi; 2. Su Ferrovia ottimale per trasporti sulle medie e lunghe distanze; 3. Per via marittima utilizzato per grandi carichi e distanze lunghe o lunghissime; 4. Per via aerea, aerea adoperato soprattutto per prodotti di pregio e ad alto valore aggiunto E’ sempre comunque possibile mantenere idonee temperature di Conservazione. Proprietà meccaniche del packaging Resistenza allo scorrimento (frizione) (frizione La riduzione delle forze di frizione tra due materiali o tra un materiale e la superficie di contatto consente di movimentare velocemente gli imballi. Tale proprietà può costituire però un elemento negativo nell’impilamento perché può provocare scivolamento con conseguenti urti. La resistenza di un materiale allo scorrimento viene espressa come rapporto tra la forza tangenziale che si oppone allo scorrimento (F) e la forza peso (Fg) Fg) che agisce perpendicolarmente sulle due superfici di contatto COF= F/Fg F/Fg (coefficiente di frizione ) E’ essenziale quindi considerare tali variabili nella progettazione di confezioni ed imballaggi destinati all’esportazione e quindi a movimentazioni ripetute. Resistenza meccanica Nelle situazioni reali sono possibili tutte le diverse combinazioni, di tipo e direzione, di applicazione di una forza su un imballaggio. Il materiale può essere sottoposto a forze dovute all’impilamento, all’impilamento all’avvolgimento o all’aumento di pressione interna (CO2). In genere vengono effettuati test di trazione, trazione sia perché consentono di visualizzare facilmente il comportamento meccanico, sia perché, in genere, tutti i materiali si dimostrano più deboli in queste prove che in quelle di compressione. Possono anche essere valutate: •La La resistenza allo strappo. strappo Il test amplifica l’eventuale presenza di microfori, tacche, spigoli. •La La resistenza allo scoppio. scoppio Si esprime in Kpa ed è una proprietà che dipende dalle proprietà tensili del prodotto. E’ spesso necessaria per le bottiglie in vetro al fine di stabilire la resistenza a pressioni che vengono esercitate internamente. •Resistenza Resistenza allo snervamento. snervamento Il creep è la lenta deformazione, tempo dipendente, sotto un carico costante. Fenomeno ricorrente nei prodotti sottoposti ad impilamento. •Resistenza Resistenza delle saldature. saldature Una delle cause della mancanza di ermeticità di una confezione è dato da difetti di saldatura. Proprietà relative a sollecitazioni dinamiche Sono quelle che più frequentemente provocano danni al prodotto e che, per loro natura sono le più difficili da prevedere e tenere sotto controllo. Vibrazioni Interessano tutti i prodotti che subiscono un trasporto, qualunque sia il mezzo di trasporto utilizzato. La vibrazione descrive l’oscillazione o il movimento intorno a un punto di riferimento fisso. La distanza dal punto di riferimento è l’ampiezza e il numero di oscillazioni al secondo è la frequenza espressa in hertz (Hz). Esistono protocolli sperimentali per simulare le sollecitazioni vibrazionali. Mezzo di trasporto Condizioni di trasporto e fonti di vibrazione Range di frequenza (Hz) Autocarro (in autostrada) sospensioni 2-10 pneumatici 15-20 telaio 20-70 sospensioni 2-7 struttura 50-70 Giunzioni tra rotaie 30-300 Urti da atterraggio 2 struttura 1-10 Piano di carico 2-200 Attrezzatura fissa <2.000 Ferrovia Aereo Piergiovanni L., Limbo S. ; Food Packaging .Ed.Springer. Molti alimenti possono essere sensibili a questo tipo di sollecitazioni; Per esempio le emulsioni possono essere destabilizzate, destabilizzate alcuni prodotti possono agglomerarsi, agglomerarsi alcuni, particolarmente fragili possono danneggiarsi. danneggiarsi Nella sua forma finita un materiale di confezionamento dovrebbe consentire una giusta protezione nei confronti di urti e vibrazioni, vibrazioni garantendo anche un’adeguata resistenza a stress statici che possono essere applicati in momenti e condizioni diverse lungo la catena distributiva. TRASPORTO E CONSERVAZIONE DELL’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA I fenomeni che danneggiano le qualità sensoriali e nutrizionali dell’olio di oliva sono particolarmente complessi ed ancora in parte sconosciuti. sconosciuti. A questo si aggiungono procedure fraudolenti che possono mascherare le degradazioni. Nell’analizzare i processi degradativi che possono avvenire durante il trasporto dell’olio occorre tenere conto che l’olio è formato da componenti che possono alterarsi in modo non omogeneo. L’irrancidimento ossidativo Quando l’olio viene a contatto prolungato con l’ossigeno si verificano i seguenti fenomeni macroscopici: 1. Tutto l’olio tende ad aumentare la viscosità sino a formare, in alcuni oli, film permanenti, ciò avviene con sviluppo di calore che può giungere fino all’autocombustione. 2. Successivamente si ha sviluppo di odori e sapori sgradevoli dovuti a composti, alcuni di essi accertati come potenzialmente pericolosi Se si analizzano i fenomeni che portano all’irrancidimento ossidativo i fattori principali che intervengono sono quattro: la presenza di ossigeno; Il grado di insaturazione degli ac.grassi presenti nell’olio; La presenza di metalli; metalli L’irraggiamento, L’irraggiamento in particolare quello con luce ultravioletta. Manuale degli oli e dei grassi (Capella, Fedeli, Bonaga, Lerker) Ed. Tecniche nuove Assorbimento O2 Perossidi a b c Andamento dei principali parametri relativi all’ossidazione delle sostanze grasse. grasse Sono distinguibili un periodo di induzione, un periodo di propagazione ed uno di terminazione Tra i composti minori (frazione insaponificabile) dell’olio vergine di oliva si annoverano oltre 230 sostanze appartenenti alla categoria di idrocarburi, alcoli alifatici e terpenici, steroli, cere, composti volatili, carotenoidi, tocoferoli, pigmenti, vitamine e sostanze fenoliche. I caroteni, i tocoferoli e le sostanze fenoliche manifestano proprietà antiossidanti dimostrandosi particolarmente interessanti per la salute, ma mentre caroteni e tocoferoli sono tipici anche di altri grassi vegetali o animali,, le sostanze idrofile di sapore amaro e piccante, sono esclusive dell’olio vergine di oliva, derivando da composti esclusivi del frutto. (Montedoro e Baldioli, 2005) Alla famiglia dei polifenoli appartengono molti gruppi di molecole cui vengono attribuite proprietà salutistiche, particolarmente antiossidanti, antiossidanti ma anche antiaggreganti piastriniche, piastriniche antinfiammatorie e antitumorali. antitumorali Inoltre potenziano il sistema immunitario e abbassano il livello di colesterolo. colesterolo E’ determinante, il mantenimento di temperature di conservazione tra i 10° 10°C. e i 18° 18°C Al di sotto di queste temperature l’olio inizia a cristallizzare, prima nella sua componente grassa (trigliceridi), poi nelle sue componenti minori tra le quali i polifenoli. L’olio, una volta scongelato non riacquista più una struttura omogenea e una buona parte delle componenti antiossidanti non sono più in fase dispersa, riducendo di molto la conservazione e le proprietà salutistiche. Oltre a questo, l’aggregazione di componenti ricchi in acqua porterà a difetti a causa di fermentazioni anomale dovute a lieviti. Le temperature elevate svolgono una forte azione degradativa. Negli oli non filtrati T° > 25° 25°C accelerano drasticamente: •La sedimentazione delle morchie con conseguenti fermentazioni; •Le reazioni enzimatiche che possono provocare l’idrolisi delle sostanze antiossidanti; •Fermentazioni Fermentazioni che conferiscono all’olio difetti come avvinato, putrido, fermentato. L’equazione di Arrhenius esemplifica, attraverso il suo sviluppo esponenziale, quanto detto sopra E’ quindi essenziale che durante il trasporto di tutti gli oli ed in particolare dell’olio extravergine di oliva per le sue particolari qualità organolettiche, siano mantenuti sotto controllo i principali fattori degradativi. GRAZIE PER L’ATTENZIONE Bibliografia Ackman R.G., 1987, “Wcot (capillary) gas-liquid chromatography”. In Hamilton R.J., Rossel J.B. (Eds), Analisis of oils and fats , Elsevier Appl. Sci., London and New York. Beni C. ,Iannicelli V., Di Dio C., 2001, “Il condizionamento dei prodotti ortofrutticoli”. Edagricole. Capella P., Fedeli E., Bonaga G., Lerker G.,,1997, “Manuale degli oli e dei grassi” .Tecniche Nuove. Peri C., Zanoni B., 2005, “Manuale di Tecnologie alimentari “ CUSL. Ricci A., 2011, “Oleum”. Manuale dell’olio da olive, Edagricole.
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