SEM Lj-OU} Sapplemento aW "Africa Iialiana ,, Cap. Dott. TOMMASO SARNELLI IL DIALETTO BERBERO PI SOKNA MATERIALI LESSICALI, TI7PT ARABI. TESTI MANOSCRITTI CON TRASCRIZIONE IN CARAT- E TRADUZIONE S<f5 All' Onorevole Sig. Presidente Mi pregio parteeipare del Segretario lativi Generate al dialetto Sarnelli, per i il laroro del berbera, e sara ranno i i 1 S. V. On.le cite Societa di Sokna, d' Italia in seguito ho esaminato raccolti la pubblicasione il berbero Sarmlli a richiesta i materiali dal Capitano neW" di Sokna codituisce certamente extendendo quindi e condoUo cits Con profondo quasi un prezioso appreszato Ic loro ricerche 2) II laroro Ritengo i Africana Doit. Africa re- Tommaso Italiana „. Debbo dichiarare: 1) Essendo i alia di codesta berbero e proposti al riguardo della Sccieta dagli verso con si a ottima punii la doruta cosa conipletamente sconosciuto, contribute alia specialisti dell' inesplorati serieta della linguistica Estero, zena berbera. di metodo. il pubblicarlo. ossequio Der.mo Vraxcksco cite Eegitin'ot _ <jnetta raccolta di avanzi di nn UngnngRio eh* trnmpaTc ignnrato in Libia * deilicato a] mio Uaratro FRAXUESOO BKGl'INOT, ioiziatore della flcrlrerii'.ira italiaoa: ed alia grande mcmoria di RKXK BAS6KT, capo della ploriosn eaplorazinne francec del vasto moixlo berbero. tintori tli Line..., li relazioni zione di linazig'en Africa, essi etnint i INTRO Richardson, loro. uno 11011 aud con orijrinal by powerfnl language my Arabic, mijrlit will course conn* ove mare, qnelli della anzi qualche centri mare into e giunta ha peril prixlotto (2) Soknu. l'idtima In questo arabi da ccntri di lingua afline, religione e riuscita a soprafl'are i biani'hi e sclvaggi cacciatoxi sostituiti o trasforniitt-isi il sno die senza die ferto ne come nuclei berberi, effetto vero scoglio i.ei miti nel vasto della millenario di leoni e innocui liresi degli dci tempi agiicoltori, le" lunpi il lor> clie lianno erosione a\Tebbe interi Ambi limitroti ai poveri ebe ai fitrliuoli tinit-o a e favorito il imminonte i jrenitori per isi>effncrsi. perduto c JJerberi" del sivevano eil ebbe e coinpilo lc le vic-ende assccondato a Sokna vocabolari che gli ando dagli che Malwhiti); e la scoinjiarsa tiivo coscienza circostante teinjto fupa il Nonl forte e. recentemente, nella lingnaggio di cib esso , (3) 1* impresEgli smrlie r.iccnt;i, una nel sawbegjao prain- da lui sof- individui nessreno uostituenti nel si erano eurojieo inn oltre e tristc pen-In'* degli degli in Tripolitania a detta Sokna, cossi 142 avi, del ap- 4 o 5 di Cadi, della pnbblicate dei e alt-rove... del dialetto, parole coin- cbe lsnknen. e solamente per alle nostalgia dei giovani, il lingliaggio la pojiolazione Monella conoseitore jrraude s]iar]iagliati qnalcbe noi, da una coui]>rendcrlo, passito di Tawogliere lui; '15 in gratlodi E cosloro dicera conosce Ben a Tripoli, il migliore accorato di rivedere H'assuna di trovare eoinpaesjini mi diceva. ormai Scekh il piacore dai natio, oggi di Sokna, ho avuta ritennto c-be disper.i tigli, Cadi <-hc 40 o 50 enino cen-ato come "!in' c renemndo l*i di tin Isuknen, 1 Rcsimpo il Kolilfsd') n aman Itarlarlo! della etl nii<rr.izioni della del lingiuiggio COO lontano lingua di loro ed-]>aksci, i snoi jiena solitndine, ostili, contro niccolse pel sui pause tripolitani, nella spesso di peuetrazione e mangiatori tamiirt altri del Berberi eondotte inakriale vivent* di quello lotfce mancanza denomina- a Knfm. h'ainmed ecc, su molti sperdute e sedentari, il linguaggio Xefusa il di unit da molto di inst'gnare mativa: language berberizzazione isole orientale paese, mobili la forzji , they e' ostinata del Gebel della ]iiicole Thule piccolo da agglomerati by the i forti del Sus, nncleo arabo. whole jkh, da La cui in tutto l'assenza ditterente state . (1) della sin dall'antidiikV il signifieato; cercare sono mondo sono teiiomeno sione and Berberi, altri Abaditi. leciTrf II vecchio a vincere snlle ene them; die la cuni del gli religitwo linpiajqrio liK-ale. itw nel 187W and common mighty iKjrtinace Aures, e specialmente copions upon be destroyed . (1) • lenta. plarisecolare, anibo. Their one branches pacifica le dis]>orsioni ledt'li. fatale to consistency inroads il fenomeuo aveva rt'ana dal Lyofi , (4) (5), antichi, (1)Sfovzji. ricamatori, Esi>lonizioni e Prigionisi In Libia . Milano. T:<u-cs. ]'US. ])Ug. 180. (1)Tra\-cla \ moulded dell' are sister a very . E poi: centuries Kabilia. they noi fro piii (prima terribili del 'l.". tloi lontanissime then making talvolta ne e 1' esempio. o^rgi and rito - win diflfiisa intendono o di nn k*i noinadi: trorandosi dell'aftinita to be reduced be formed se non aocorto But si e veriticatn niinori circondato require is daily of a few del intnito: of being dell'Africa. nord-africane inaster-mind, which is, instead lavorio esploratori in lonilitn which some of their religion Qnesta erosione r ONE oil essendosi meravigliotiin probability in the parlati mother, harmony is the pih.atuiti nel 1&4~>. arabi osservava of one dci di Tuaregh, lingiuijrgi i UZI n(n la i-onsolidasse aeeanite. in territwio i i D la gente e ili contatto 3 in the great London, Bentley. 1868. (2)Quaiiilo si pavla vuiilc inti'iiilcrr i purlnnti Desert of Sahara in the j-e.ivs Vol. I, p. 228. di Avabi e di Bpvbori, araWi cl i parlimti 1845 and 1846 . liirdi. (2) Viaggio da Tripoli lf)13. p. 134, (3)Xuine in materin hcriicni. linguistic:! , si die (4)Dull'ar. (5)A danno rat'ana, iianativp. 10 . London, Murray. aW osim* i .Snakna pavlarc of Travels 1811. <li Kufia. a Tri]>oli: una lingua in Nortlu'in Trad: pacse die xVfma g\\ Cora. dell' Antbi Milano, ncqiia Val- . i^novano. in tlio years 1818. 1!) e propriu Aal niio Ctuli etl-D&ksei, cli *i I — 4 — di cui i 2" sono di radice linguaggio si pud nonostante la colossale, dire araba, non possediamo altro. ignorato e dai Francesi completamentc stupenda opera dei berberisti 1 La conBi'derazione i s i i i i i l i cominciare m'enti maggiori e venerati pellegrini venuti verso orient* daila line del sec, XIV in poi. (1) L' impressione del Rohlfs, poi, che il dialctto sia il piu imperfetto (f) ed il piu povero di tntti i linguaggi berberi (p. 133), dalla il e da noi, com- compiuta in Libia sola Begninot. di questo tunity di poter awicinare i Sicch* di Franeia piuta nel Xord Africa e quella non meno iinportante dal nostro (1) a colmare della pietra estingnersi in Tripoli una vera parecchi lacnna. important-ehe del linguaggio; Suakna; manctt perche almeno di i fram- si possu rielevare dere per opera dei grandi studiosi il magnifico arcp, 1' one mighty whole intuito dal ltichardson, volgente dai roniini dell' Egitto a] Msiroeeo AMantico; gli incoraggiamenti la Colonia, mi hanno del mio spinto Maestro a raccogliere dialetto nelF aatunno del 1923. Ho segnito 1' esempio del Motilynski V ono stando di indigeni.di lontana scritti, per del il dialetto e P altro, stando pure in Algeria, di G'adames, vwabolari 134 valente (3) essere confermata ed una al niimero in cni hi conda significa per mezzo dei qaello della o aunullata. cioe . Cosi scritta, dei A me non clie azgben stati djita si fcratta , significsi 1' espressione, distrntti. come cqui- di una irase, mcU\ che e la e di mero se- gergo, — digidem — n fus (p. 134) tradotta con piedi e due mani: cioe le dita delte mani e medtsimi ne tntta fossero viene la spiegazione parola, cento se non asegbintmed 5, senza priina piedi grammatica, I'espressione — fasten — tuhka quattro mani, qnattro e del Xehlil, che stodiarono, passaggio, serivere come e tradotti coosta di cinque testi di norellistica in carat ten il rimanente, di origine del parlare per comnne scomparse informatori Le poche mostrare cbe riconnetta Quanto provcnienti non — e sostituite la Berberistiea, Dall' non — quando Seffue 1 piccola pronunzia da Scekh usato II materiale berbera. lasciate, arabi col sistema letteralmente. a posta tempi jHirtissi in Algeria, iiiteri • lnfattiaji. ho potato potr& per berbera. 50, Come non e ne la leggiamo precisamente noi, essa r.iccolta e mezza e berbera Cat. mi feci sono che piu a Tuggurt, La mia raccolta role prima quanto severa pare che sia cosi. Serabra pinttosto che il grande csploratore, dotato, secondo 1 antorevole trudnttore, di grande pratica acqnistata (in Algeria) del lingnaggio degli abitanti (2) non abbia bene approfondito quello di Sokna, di cui oggi, per mezzo suo, dormnino posse- 1' oppor il desiderio di apportare analisi dall' mccolta e nella trascrizione. del il lialetto luak-riale dagli che vi sono fossero sfnggite dalla 600 pa subite. Le voci si intende meiuoria male si x*otra dedurre con ehe ai snoi mi confermo da SAgliia el H'ajnrii (Marot-co ed-Daksci, essi meridioiuile), Boi.acci riferiscc ( v. Kiv. Col. A. X, p. 510 tisc-ka gruppo e seg.) nnfns' mezzo). La parola sono fdottologo, parole ifessen- (piedi), (da scrivere in de (o di, d per [triiscritto L'espressione quattro. non e realmente rappresenta: e); dal vale e altrettayto come si vede, KoLlfs o copiato csttnment: (le e mezzo, non c' entra ditu cioe K + i)er nalla. liatrice non che si puo ha alti-o nn segno aniare valore che d' sunore senza quello per coiioscere, che quell' voile avere Afruw uinma- ne conoscere senza si si dicono culla pronnnziat^) J = innlir, dei luolta . (1)De Agostini. cautela. (2)Rolilfs. (1) Giuliniio le tre Devo sentiti ringraziamenti al Consiglio della Society Africana d'ltalia che ha volato cbe si pnbblicasse qnesto lavoro, il qtiale per me cbe amare come sono = mani), spesso nfiis non nella di Sokna. ai Suakna, parola 10 + 20 + 10. dei miei rettifit-ata quale Berbere lelle dne) mam (le dita dei line)pkdi arabo. da -me sola (ar. djalt'tt., forono del Lydn. il qnale, non esistemlo maKssimo, una araba. moderni frammiste, registrate, che ho tra- di oltre da esse vi si trovauo e che orientalist! consta le altcrstzioni trascrisse esame H' assuna lcssicale arabe popolare, e mezza li (3)Rohlfs. Op. Op. Op. eit., rit. Pref. p. XV. ilfl Ma Trad: e t.radizione notn the va rnccolta con a p. XII. fit. (Per alcunc JiiEcoIti tipogrufiche, da p. in 5 si & <!ovnt<> riuoirvrr tillii tniserizionv us;itn *rjt .(Hr^tu Armbi. in • 4fr. Xt&). > n. V, IBJl.) _ g _ — 8 — Sulle Tavola dei segni di trascrizione e della g cital. jj thingl. pronunzia prepalatale dolce . ggital. di ggmediopalatale vocali il segno „„- "viaggio,,. „„' di alcunrfonemi „„„ breve b = I r k ....y.. * „„ breve „„„ di " casa „. 0) q = <3 s sdura di "sopraB. = J> \ scital. != dinanzi ad e-i. j ^toscano di eaperta. " collegio italiana. di " fat e /ingl. I I I 1 u di „ (fra "fish,, (fra /ital. uital. u ..;fra 0 ochiuso, q oaperto. 2-...fra lunga e atona. e atona. Poiche il berbero di Sokna non si appoggia ad alcuna scrittura propria — quella in caratteri arabi essendo solo usata in via eccezionale — la trascrizione dei testi raccolti, come quella di tutti i dialetti berberi ed arabi nord-africani, mostrera frequentissimi gli spostamenti dell' accento e della quantita, le oscillazioni ed alterazioni vocaliche e consonantiche. E' perci6 che nei testi la rappresentazione fonetica di una stessa parola verra a trovarsi variamen- ,,. sieme. a apura 2 aingl. echiusa. . brevissima e accentata. accentata. Le parole che ricorrono spesso nei testi, si troveranno registrate nel glossario secondo venivano pronunziate isolatamente. Per le parole arabe mi sono tenuto alia pronunzia ed alia scrittura in- ' = c(2) e e che sentivo. zfranc. xrer.fatica. p ' per lunga un altro segno fonetico, nella maniera seguente : Per quanto riguarda la quantita, mi sono quindi attenuto, nel trascrivere le parole berbere, al solo criterio fonetico: segnavo quello = 3 ^ atona. te segnata. J, z 5?f.'. accentata e • • in alto e a destra, semplice. *mediopalatale e ed accentata atona brevissima „„ h haspirata lunga e su di una vocale clie gia porti sovrapposto ci6 vien fatto, per necessita tipografiche, U) "golatf. dt ,. * indica: lunga La vocale senza akuno di questi segni e sempre breve e atona. Ogni qualvolta capita di dover segnare 1' accento e la quantita di "cece,. "those,,. di . u o ed o aperto chiuso. ed a. a ed e ed e)' /). 1I)Queste c. sono pronunziate un po' spirtte verso il prepalato, in modo da dare 1' impressione che si sia sviluppato accanto a loro un leggero y. Rassomiglia un po' alia prima il k dei Greci moderni; alia seconda il g prepalata'e (g it., j ingl.) nella pronunzia degli arabi Yemenili e un po' il gh napoletano dl * ghiute „ andato. (2)Pronunziata debolissima, a ditferenza di quella assai forte degli Arabi tripolini; alle volte e quasi knpercettibile. Go spiega la caduta del fonema, che si osserva in vari dialetti in alcune parole arabe che presentano una ain. Come e stato gia dsservato da altri, si tratta di un tonema probabilmentc tstraneo ai berbero primitive • - - i* I I I I I I I I I I I I I I - 10 - 11 — Come ho gia notato, non ho tenuto conto, nella trascrizione, della scrittura araba dei testi raccolti, essendo questa a sua volta una trascrizione: in cui le lunghe stanno, non tanto a segnare la quantita e 1' accento, quanto Lista a fissare delle d. =abitudine._ ab. la vocalizzazione. abbreviazioni Abbastanza, ikfa (ar.). Abbeverare, essu, p. fsstia, AaNO (di grantorco), Acqua , amin. =maschile. Adagio, P- =passato. Addietro, ab. setfalls. zdeffer. Addome, zar. =abbreviazione. pi. =plurale. agg- =aggettivo. prep. =preppsizione. antiq. =antiquato. pron. =pronome. Affaccendato ar. =arabo. r. =radice. ar.d. =arabodialettale. s. =singolare. c. =consonante. sost. =sostantivo. ab. imueggel {ar.). Affamato, illuz. Afferrare, ettof, p. yeU6*f, cfr. =confronta. dif. =difettivo. dim. =diminutivo. ver. =verbo. f. =feminile. voc. =vocale. fatt. =fattitivo. Addormentare, Adesso, sujtes, p. issutos, a. adissutes, =vedi. ab. (essere-), Ago-punteruolo, mugal, p. yemmusgal, a. adiettof, (2). (ar. d. mahiat), Alcuno, uggid. Allattare, s^mbi, p. issembi, Allevare, p. issigma, sigmu, a. adimmusgal, ab. itettof. (3), pi. tefdimin. tasnut. a. adissembi a. adissfgma, (5). ab. Allora (in quel tempo), ezzeman udinak. Altro (agg.), uyet, pi. ummutnin, /. ettiyet, Altro (pron), fggen iten. Alzare, sekker, p. ygss6kker, a. adissekkar SARI 10 isutas imira. Aguo, tisSert. Aonello, af^im, pi. ifdimen, /. tafdimt Ago, tizignit, pi. tizignai (4). =sost.verbale. itissu. flli. abbr. •V. a. adissu, Abito, vestito. alkiswgt (ar.), alissa (antiq.) (1). ACCAMPAMENTO, INS1EME DI TENDE, tz6qwa [h U pi. di " CaSa „). Accanto, addai. Accrescere, erni, p. y6rni, a. adierni, ab. yardnni. m. S.V. - isigma. pi. ntutnat. ab. is6kkar, (fatt. del ver. seguente). A (prep, di moto a luogo), 31. Abbandonare, egg, p. igga, a. adiigg, ab. itigg. Abbaiare, ambati, p. imbah a. adiembali, (1), ab. inebbah vata dall'ar.). (1) Abbasso, addai; sorro Abbondante, (1) qualche cosa, saddai. uggut {invariabile). dalla nota r. ar; (nb > mb [assimilazione regressiva parziale]). (r.deri- Alzarsi, 6kker, Amaro, zai Amico, arti'e, p. yekk.^r, a. adikker, ab. itekker. /. zaya. pi. irti'en, /. tarti'ei pi. tarti'in (ar.). (6) (1)r. els; cfr. = la stessa r. del targhi = vestirsi; sost. aselsu = vestito. (2)forma fatt. (3)abbrev. delta voc. lunga che viene a trovarsi in sillaba doppiamente chiusa. (4)voce prov. dalla forma d'ab; (s > z [assimilazione regressiva]). (5)forma fatt. di embi = prendere il latte, poppure. (6)mutamento del <J ar. in t, che si verifica anche nel berbero nefusi. ••: Ammalarsi, atan, Ammazzake, a Ampolla Andare p. scannare b . (ar. via, {ar. yuta##n, a. d. da" bah), ahhar, itU h d. bagfil), abelbfl, md, p. imtnidda, (ar.) pi. qaddimet, ar, Arabi v . p. yura, Arabo a a. adtetfog, bi. id..S ab. all'a. scorso a. adiur, ab. itar, come Urn. in g f arlb, scure, p pi. i'raben.] sel, (ar.'ind gurikwet, —possedere, tk -), , rs gur isell, ait, p. yused, - i, - ek, - em, q inuziin, tmart, u Bello {agg), Bere, su, peso Bocca, imi, r.'• • Buca, ..• ' pi. mataren, a. adisu, (ar. [2). tmezunin. {ar.l). ab. ab. ittawet, /. tmatar, itessaii., s. v. tiiita. pi. matarfennet. s. v. tsawa. /. mStlelyet, melliilnat. mTzan). asmisi. imawen. a. adi&zik, p. issuzik, ab. ittazik. a. adissuzik, ab. s. v. izik; Far bollire, issuzak. gtl, pi. igallen. gezz^l, taheggunt, pi. pi. pi. Cadere, atu, ol. come il m. idanen. dif. del pi. (s. v. di 6* okkelez). Oscurita, tliissl. t. gz€lyet, ifunasen. tekulza, Burro, gezzuiet, pi. thuggumn. acian, funas, Buttare, pi. tgaria. tamekkult della—, Buio, •• pi. pi. mellulet, Corto, Buoia, . imatar, pi. ab. isbzak. t. tmo*zet, o. adiwt, azik, p. yuzik, Breve, Bue, tagarit, mizSn, — a. adissSbzik, imezzunin, p. iwo*t, mellel, s. v. akiib- tmfra. p. isua, Budello, /. takersunt, n pi. ab. ikubba, precedente. portacolurio, Braccio, H! pi. awot, suzik, f ver. a. adikkubba p. issebzik, (or.'asa)f Bolure, Sn.h q tmektarin. ikerSan, a ab. iserm u pi. pi. e a. adisel, AVANTi, y /. tamektart, akerSun, v. isla, venire , pi. tto imektaren. latjante, ^VANZARE, Avere pi. iref...a assr6m iu i. Ascoltare, Bambino, Bilanqa, l.\ s. v. Sri. abbrustolire, —piccolo, sebzik, Bianco, ab. isfngal, rrostire, sc Baqnare, Bastoncino (l)' A amektar, id.,: p: ikkiibba, (1). • v. il s. v. del Bastone, A A Asino, kiibbu, Bacio, (in gergo), Sit tsflawin (gente dai sandali [ dai piedi nudi ] ; turchi e cristiani, alt alissa: gente dai vestito [europeo]). rena, elga*zzat (ar.).: rgento, elfo'ddet (ar.).' A Baciare, Barba, a. adissingil, s (sost.) Ascia, •I I a. adtehhar,% a r.W dim. tabelb&t-"-jB? a. adimmdd, ab. /. qaddimiet,pi. Antimonio (ar. kohol), tazuttr — mettere l'—, singil, p. issingil, Aprire, p. yehhar, id.f Battere, ameggartu. Antico, qaddim, . ab. h Andar fuori, uscire, 6'ffog, p. yeff6g, ANEao, izbi, pi. izban (1). Anno, sa'na; (ar.) quest'anno, asuggisa. Anno scorso (l1), ntitS-ni; anno anteriore 5 adiutSn, ezmik, tasullast. p. izmfk, (3;• a, adi'zmik, ab. • " izemmek, s, v. azmak. s. v. as 611a. c. adiused, - es; ab. ittased. - gur giirsen, guresennet. lih, telid, ila, tla; enia, tlam, tUmet, - nah, C - wen, Camera, Ian, linet. (p.i p. yuta, tasqa [vale a. adiutu, anche ab. itafu, per "casaj, s. v. tatwa. pi. tzoqwa {vale anche per "accampamento,,). (1)la voce appare anche in nejasi: kubb, p. ikiibb, ab. ikkub. s. v. kiibbi. (2)i una forma di fatt: cfr. il ntfusi uzzeg = umido. (3)cfr. a Gadames tallest, a Siwa tsalast. (v. A. de C. Motylinski. (1) cfr. il susi azbeg berbere , Paris, Lerouxs. = braccialetto. (E. Destaing. * Vocabulaire lecte berbfere de R'adages. Paris, Supplemento all' " Africa Italiana Ltroux. frangais- 1920, pag. 45). .-it i „ N. 2. 1904. p. 142). Le dia- — — 14 — Camicia, tSukot, Cammello. pi. tSukkatin. lagom, CAMMINARE, Colare, pi. ilegman, /. tlagomt, pi. tlegmiwin. Capelli, s. v. adiaz. (1) zau. Capo, Testa, ig6f, pi. yegfawen. Capra, tilisi, pi. tihsfwin. Capretto (grande) zalag, pi. izulag. Caprettino ylattante), igi'd, pi. igiden, Castello, tiqsebt (ar.) Carbone, tirzin (collettivo). Carne, Cako, Carovana, yegla, tirkeft, Catena iserser, Cavallo, pi. pi. agmar, marin. Cena, amensi, Riconoscere, pi. glan, /. tagla, pi. glanet (ar.). fei, Coprjre, aden, — iserseren (ar.?). collett. tgallen, /. tagmart, pi. imensiwen. pi. tig- me, p. idbiren.| yuden, a. di iS, pi. isawen. azzel, Corvo, tzarfi, Coscia, tagma, (1)| itag, fell adiuten, ab. pi. — p. yuzzel, a. adiuzzel, ab. itazzel, pi. Cucire, ?zmi, Cugino, yais — n — amtn (figlio dello zio, aWaraba). Chiave, tnast, Chjodo, amesmir, Chiudere — (di tnisan. pi. (di dentro), fuori) imesmar a chiave, (1)cfr. (2)cfr. asiimmi. — yafs /. rayya. p. izmi, a. adizmi, — n — imm — n — ab. izzemmi, 5. v. azemma. — i, — ek, — is, — (tnah, amm (deriv. dell'ar). e poi (5; mio, tuo — ecc. — ftweii, come — itsen; al s. er2el. 6*qqes. Cikque, (in gergo) flis (tnanoK C intura, abeSsug.j Cipolla, afelilu (collettivo). Citta, tamedint, Coda, tamaqqalt, erir.\ Cuoio, Pelle, ilem, pi. ulla\xen. Cuscino {per dormire), tsumti. (ar.). Sbarrare, as.: iden.| tabduht. pi. dena pi. v. tagmiwln. rayyi, s. v. ad bah. s. sa. Crudo, Cosa ? Che cosa ? ba ta; Chi ? ummi, uinmi. Chiamare, 6*dbah, p. yedbah, a. adiedbah, ab. yedo*bbiih, I ek, pi. tzarfiwln. alell. ahassim. ) s. v. tizlii. Cottura, collelt. s.v. — am Cotone, ihessimen, itagiz (4) tnifest. pi. (2)I tsimmifin.\ delu, ammas. tahessfmt, a, itaden, Centro, Cetriolo, ab. 3 lui, Cenere, Cervello, s. v. igi. a. adiiigez, ( te, del Correre, Cosi, Di s. v. asuti uzldn. p' yugez, . di orossa Corno, pi. igmaren, agiz, _;•[ isiitaT, pi. tasemmit, = terekfin. ab. pi. iz Contro, Corda, Gostoso, a. adissuti, pi. tkermln. adbir, uzal, ig pi. tgidat. aksum. p. issuti, — Come ? emmik; Come stai ? ba ta halennek ? Comperare, ag, p. yugS, a. adiiig, a6. Con (compagnia), did.; {mezzo), se, se, si, s. Conoscenza (ar. ma' arifat, igiz. Comoscere, /. tigidat, suti, Collo, takruint, Colombo, Coltello, V. ANDARE. Canf., fyidi, pi. iyi'daten, /. tiyidit, pi. come il m. Cantare, ediyiz, p. yediylz, a. adidiyTz, ab. idiyiz, Scorrere, 15 DaRE, (2)11 pi. temdinin [ar.). pi. tmoqqalin (antiq.). Gaddmcs diz = danzare (v. Motyl. op. cit. p. 116). a Guddmes aflil (v. Motyl. op. cit. p. 142). DatterI' a, p. yu5a, (piccoli) a. adius, agingin; ab. itdS, s. v. iSi. {ar. bll.a) = argau, pi. irgavt-en; (1)ha senso, come a Gaddmes e in van altri dialetti, anche. (2)in nefusi ag = prendere (is; g = compel are). (3)efr. il nefusi akez = riconoseere. (4)a Gaddmes askau, in nefusi assau. (5)cfr. a Gaddmes ziimmek (v. Molyl. op. cit. p. 114). (ar. tamr) di " ferro „. j -.-- azgrir, Davanu, pi. izgaren. zdat. Danaro (/ jgwgv), [rf' urgcuto] ). Dunte, isln, D iindlalcn pi. isiiien; Moi.ari:, entko," Dj. ii, tit-, icioc tigmest, tegmas. ifessen ette5kan <>er dad (le mani e i piedi de sen n idadan (tre mani e due dita) izum, p. j'izum. a. adizum, ab. itizum, s.v. izum (deriv ar.). Dimenticare, 6*ttu, mdn, Dividere, a. adifttu, a. adiin, sehiik, dad, aft. a. adisseljsik, ab. itettu, iten, s.r. ab. isejjsak, s.v. fttti. iyinni. s.v. asehsfk. pi. idudln. izin, Divorziare, a. adiizin, 611ef, dita) ab. p. yellef, (in gergo), Dolore, p. itta, p. yenna, Distruoqere, itizin, s.v. a. adillef, sen n ifessen izin. aZ>. itellef, s.v. de sen n idudan iluf. (due mani e due ' attan. Do.mani, Donde, tifut. sal Donna, Dorso, Due, $^fy>1^(y&1*l{rjrilom V. ACCANTO. doll' Dodici „ un ditO). Digiunare, Dito, bianche .. Diciassette (id.) saret n ifessen Dieci (id.) ifessen (le mani). I I I I I I I I I /.;/. >.aZ (in gcrgo), rneno Dire, „, le ucose i'ii. Djcjannoyk DJETRO, i bianchi main'. tamettut, pi. tsfdnan e tpoco usato) tmattiitin. aruru. sen, /. sennet. Duecento, sennet n tmitFn. DURO, V. ASCIUTTO. III. E, d, de, dec], Ecco, Egli, - lo, netta; Entrare, et. (1) ukka, ella, kern, - la, ennet; p. fkkem, (1) assimilazione uketta, essi, .'tni; a. adikem, del d col t in parola - li, ukummi, esse, itenti. ab, itikkam, che principle - le, s.v. ukutti tkama. con questa consonante. Supplement all* "Africa Italiana „ N. 3 Wok} • .. I I I I I I I I I I I Esserci, c'e, I 1 • yella, .. — 3* p. f. tella; non c't, ngi yelli, 18 mm — ci sono, ellan/, 3' p. /., ngT telli, 3' p. f.pl. 3' p.m. .-':-•-.•'^ ellanet; pi. ngi ellan, G 3'p. f. pi. ngi ellanet. Estate, Oaluna, tiazit, pi. tiuzat. Oallo, yazit, pi. yuzat (1) Oatto, yattus, pi. yuttas, /. tiattus, anedfu. Oazzella, Faccia, udem,;?/. Oente, udmawen. Fam e, Famiolia, Fare, gen, fare, mia, tua tec!" p. igS, a. adig, ordinare, Farina, aren. Febbre, taziht. Feoato, Fermare, tsa. essbed, Fermarsi, bed, .e.gg, — amzer, ik, — pi. \mllran. is, — ab. itig, s.v. fggi; p. igga, p. yessebed, p. ibe"d, i, — a. adigg, a. adissbed, a. adibbed, ab. itnSh, ecc. nel senso ab. itdgg ab. isebdad, ibedded, s.v. s.v. iggi. s.v. asbed. .>;,# Figlio pi. ik, dnnek,annes, Filare, ellem, is, — innah, itnalj, ecc;f. p. yellem, Filo, tinelli, Finocchio, — Freddo Fucile, tmizit a. adillem, itwen, — itsen; dena, itellem, — Hum. - a, - ak, - as, (sost), tasenti; (agg.)t saqqa' tamekult, pi. tdmkal (ar.?). erwel, Fuoco, ti'msi, Furto, tukertS. p. irewel, a. adyerwel, ecc.; pi. aitma, - ak, s.v. s. v. mater. (4) a. adilmed, ab. ilemmed, s. v. {fatt. a. adisselmed, as. iseltnad , s. v. del ver. prec). vt'itSlaht. halaf dallin. iil. Labbro, iruwwel, imatar, L_ (ar.). ab. ab. v.). p. isselmed, ecc tarula. pi. timsiwin. (1) efr- a Gadames selmed, (1) - atnah (s. p. yellmed, Ieri, dillin ; jeri l'altro, Inverxo, tagrdst Io, a. adimmate'r, (ar.?). aselmed Iena, aqqal ellemed, almad. yamen. umm tzenktin. r - (essere), Insegnare, s.v. pi. tmsdwin. p. immater, . Lmparare, pi. tmezunin. ab. pi. mater, i Incinta pi. tnilwa. Fonte, rtt, pi- tittawin. Forbici, tmitist, pi. tmitas. Formica, tagedfit, pi. tgedfin. Fratello, — pi. tiyuttas. /. tazenko't, (cbllett.) timda, Guardare, abdat. pi. tmiccitln. — iz6nktan, noine indicante "genie, popolo,, ecc, che si trova ancora usato in alcuni dialetti. (2) Gjurare, 5. v. agilli; il far oiurare, aseggflli (fatt.). (3) Grande, mlqqar, pi. muqquret, /. mSqqariyet, pi. mQqqurennat. Grano, frumento,.frden ( solo pi). Grasso, (sost.), tadent. di lasciar Ferro, uzal, pi. uzlan (significa anche ucoltelloH). Festa, tfaska, pi. tfaskiwin. Fico (frutto) ,amecc, pi. imeccan, — (albero), tameccft, = yli, udan pi. Oinocchio, fuel, pi. ifa'dden. Giorno, azel. // plurale si forma col prefisso id, per es.: sen n id azdl, "due giorni,,. Come e noto, tale prefisso era in oriqine un laz._''"'' fdb; azenko*t, Oiardino, Faoioli (piccoli, rossi), tadellabt. Falce (per tagliare i grappoU di datteri), Fuooire,. I ,.•. '•?'• tagitfit. IH atlus, pi. itlas. (1) in sokni si ha uno dei pochi esempi di plurale interne del no me indicanie il gallo. Cfr. A. Basset. "Le nom du coq en berbere, in "Mel. Linguist. Vendryes.,, Paris, Cham pion. 1925.' . (2) cfr. H. Stumme. " Handbuch des Schilhischen von Tazervalt „. Leipzig, Hinriches 1899. p. 35. (3; di fronte al nefusi ggell, si ha in sokni la palatalizzazionc del g. (4) cfr. I'agg. imatar = bello. -20 • Ki.- — 21 . ••7ssy^ Ladro, im6krd*, pi. imo'kartan. (1) Mauitu, Masticare, Leobi, agbi (daW ar.). Lampada (ad olio), mr, pi. inaren. Lana, Latte, .::-t* odduft. aSfai. (2) Lavare, sired, Leccare, Legare, Legna, gar, a. adissired, p. yello*g. p. yegra, isgaren, ab. a. adillag, a. adiglr, al s. (asgar) ab. isirad, ab. itellag, igo'rr, s.v. ha significato i i i i i tiarzizt, Lingua, Loro, essi, ilsinen itni. senet; per amkan, pi. sciacallo, yur, per "alberia. Mjele, e ilsawen. ten, corrispondenti imkanen sono per il dat. sen, pi. per ' trenta ussenen.• _ „). '. azgen - mia, lallatnaij, tua —atwen, idlaliatnalj, — atwen, ecc, lalla, — atsen: as: — pi. idlallaten; nostra, — nostre, azen, p. yuz^n, Montaona, amcrru, A\ontone (di media vostra ecc, Morte, Mosca. vc&tre ecc, Mostrare, Muro. Mano. pi. if^ssen. fus. ikellez, s. t1. tukelza. dohor , ab. isuras. corrispondc- s. v. imejjri. pi. izan. essken, iadir, itawen, , atni, pi. itniyen pi illamen, /. tsugi, /. tahzint, p. yenheg, tamettant. Izi, pi. ab. s.v. tfwfena. imerran. grandczza pi. ihzinen, inheS, a. adivten, pi. tsngawin; (grosso), moretto, pi. tehzintn. a. adinlies, (iyezan (dall'ar.); ab. = pestello inehheg, del s. v. a.nha {ar.). mortaio). s. v. asikni. pi. izudar (dalV ar.\ N a. adiuzen, ecc, p. ifca, a. adtcc, s. v. attar. ar.). " aleggi, pi. ileggan. Moro (servo), qayu, ••-..' — atsen. Mangiare, ab. a. ailissuras A War. Maggiore, akbar n (dalVar.). Malta (per muratura), tlaht. Mandare, ab. ab. itecc itazen, s. v. izen. (3) Nascita, (4), s. v. itcu. (4) tarwa. Nessuno, Nettare, (1)cfr. r. aker= rubare. (2)probabilmenU si riconnette col nome indicant* 'giorno, e signified quindi " quello del giorrw,, in contrapposto a "latit inacidito.. Sulla stessa voce che appare in altri dialetti, cfr. E. Laoust. * Mots et choses berbfcres „. Paris, Challamel. 1920. p. 80, n. 3. (3)usato anche a Zudra, a Gat toe. (4)it nefiisi ittett deriva verosimilmente progressiva. (e usato anche IO*ljsem>. (2) agg. settof, pi. settuft, pi. f. tsujtafenat quasi disusati, ugit.' spazzare, 6*fret, poco conosciuti). p. yeffaret, a. adiyefrot, ab. ifo*frot, s. v. afrat .• ••v* da assimilazione (1) Naso, tuiiza*rt, pi. tunza#r Nero (sost.), tasettofiya; (termini *•' p. yessures, n azel. dun n (dalV Mordere, - ak, s. v. alfaz. itetkr, tam^mt. ahZin, lalla, pi. mutteren. p. yeklo'z, a. adiyekloz, N\olto (aw.), uggut. Montare, awen, p. ivsr&n, M Madre, it?ffdz, ab. Mio,-ennu. /. /. tnet. (ar.). u5en, ab. a. aditter, pi. fdytir. asiires. Mezzqoiorno, so/to as per dal m. Minore, / saffissi I' ace. mutter, 6*klez, a. adiffoz, p. yetter, MetA, mezzo, azgdn. A\f.ttere , porre, sures, agS*rra. di collett., Lucertola {del muri), timezdemt. Luna, taziri; mezzaluna, yulul (che vale anche Luogo, Lupo, Mf.se, s. v. ilug. pi. tiurzaz. i\is,'pL p. yeffo*z, 6*tter, s. v. asired. Lei, ella, 6nnet; esse, itenti. / stiffissi corrispondenti il dativo e t per P accasaiivo e non differiscono Lepre, Mendicare. Mendico, Mentire, p. yessired, 6*lleg, v. Uomo. 6*ff6z, - (1)in nefiisi signijica (2)Vuso delta parola frequenli cast delta Supplement/) " figlio derivata infiltrazione all'" Africa Italiana „. dalV araba or. accanto che si colgono „ N. 4 a qiiella in atto. bcrbera e uno dei — 22 -- , 23 -if tit Paiuoi.o, Noi, ecceni. No, bda. Nok, ngT oppurc e- all' Nonna, uhha Notte, yul uisati a.: per /.' imper. (ha gli stessi iti i. vale per formare si lisa il negative/ del verbo a! p. abfn. suffissi posseasivi anche " di nottc tempo Nuovo, trir, pi. triret, f. tririyet, pi. trirennit. Nuvolx, tefcnau, amessu/.ik. Parlare, siwel, Partokire, di lalla). (1) Pi:c<)kA, Phlo, (Uutarc), Odore, Quo, p. ikka, a. adi'kku. nb. iti'ikku, s.v. ikkii. udi. 6*zzu, tor^awin. tamezzuht, Piccolo, (2^ pi. tniazzuhiii. isersin. sersi. ura<j. p. yesersi, a. adissersi, ab. iei sai, 5. v. v. parola (3i Orzo, timzln. Osso, igo*ss, Ovvero, na Paese, tiskent, Pjeno, iccur. Pietra, v. Padre, tgagit, pi. tmiira (indica anche " pacse abiiato „). (1)atrar rial Motylinski c data come nefusi, ma ncl linguaggia atruulmtntf usato non risulta. (2)r/r. tliergu dei Berii Suits (r. Destaing. "Diet. Fr. F3erbere,,. Pnris, Leroux 1914 p. 252). (i) dalla nota r. che indica "I'esserc giallo,,; pen in sokni, lomr in nefiisi di FasstHo, werrag. signified " verde „ (4) in altri dialetti c nag. mezzuket, s. v. tarwa. . adiiinot, ab. „ — st laz). V. COLAKi:. iness, s. i. anessa. signified Hell, '• un s. v. imtawen ab. ito'zzu, seno s. v. izzii. /. mezz6*kiyet, pi. „>. (lackime). (2i (3) mezzuknat. (4)- a piedi, — per se tiSkan. macinare, tasert, /;/. tsura. driis. tura, ta\v<)rt, pi. ;i\vid( u'zmer, Pozzo, tanul, Preqarf. (in Phendeke, p. iwid, pi. (dare a. addivcid, p. izmer, senso ag, ab. turawiii. pi. Iwira. Potere, tel, ab. tiyersin. tgugan; PlOVERE, Prestare ab. a. adizzu, pi, liskan; pi. a. adins, a. adill, pi. anuar. Polmone, Madre. pi. Piooqia, Poco (avvj pi. igsan. . (4) baba. tamurt, fame ul s. admar d. izza, tirsit, Portari-:, Padrone,-a, tarn, /;. yenini*t. lerJalin. " per p. vinsa, p. ilia, Piede, Porta, Padre, pi. (es.: jdmaren mezzi, Pidocchio, precedence. Oro, ins, mammelle, Piantake, Orinare, s, se PhkNOTTARE, assa. Orecchio, Okina, tarzalt, D]-, el, pi. nh. emiaj, s. v. awal. tili, pi. tilivtin. a c\usa Petto, tor^u, a. a4ttiru, in 61KO, isawal, s. v. annat. Piaxuere, Okca, (/.), ab. PekchE ? I ba ta. okku, atu. Oooi, p. turti , andakk {d'ucccllo), Per, p. ho.NTF. a. adissivrel, v. Cacklu. Penna OCCHIO, Am, itennot, pi. tizniut. Odokakf. p. isshxel, Passeggjare „). (1) Palma, tazdit, pi. tezdai. Panf, tglri, pi. tegiriwin. itawid, ab. s. v. thviya. izemmer, s. v. azmar. tiuitin. religioso), p. yuga, e prenderc iro*ttel, ab. a. adizmer, s.v. zall, s. v. tzallit. a. adiyug, in prestito), ab. itag., u*rtel, s. i. igi. p. yerto'l, a. adiyer- arettal. (1)dalla r, ivAV — bollire. (2)cfr. fl dci Matmata, del Figig. ecc. (3)/// nefiisi c t/rA. (4)la media palaialc cadutu nel in. s. si conserva nolle altre voci. *r — 24 — PKKIO. Zik; I'KESTO PriF.DKO, d,'.k,;.pdp agdwi. pHHi. PRKSTO. o. viddi. SAPERE. V. CONUSCERH. (Delia nota r. essen Zlk Zlk. fl. adiddi, o*. iteildi. s.v. ncl addai. senso Scala dl " persona (di pictra, Scarafaqgio, Scendere. I [ I Quale? ay n — (rtaW Qualche, elba'd Quanto? Quaranta menit. {in gergo), Schiavo ar.). n — (dalT ar.). ifessen volte). Quello, udinak, pi. ummadinak, Questo wa, (pron.), sposto Am al norne pi. ettiskun marten /. eddinak, umma, /. ta, cd e invariabile /;/. (mani e piedi due pi. ntidinak. ntT; in genere (agg.), edda {e e numero). I I dagel. tqardemt, ari, p. yuri, Seouire, 6*dfar, Dl LATTE i I I I I I . radersi , siigo'rvres, p. lsegcmves, a. aaisgerwu s, uu. .. Soono, il p., s. v. asgeru-6*s. Rame, nas (ar.?). Ra.mo della PAUuA, Rendere, restituire, do^s, Romi'Eke, orz, miirrez, Rotto, Rosso zugguggt, sifpr a. adidoss, p. yerza, p. yerro'z, ab. a. adiyerz, a. adimmurz, ab. ab. yedo*ss. iro*zz, ab. (1) iterr, s. i. frri. s. v. arezza; Sopra, rompersi, (agg.), zuggo*g, c il p. /. zuggo*giyet, pi. m. pi. f. zuggugnat. n vuko'rr. a. adivukerr. ab. 6*riu, itaker, s.v. tuko*rta. issen figurato), tafsant, ab. it?ggez, pi. tfessanin. s. v. aggaz. ab. itari, s. v. titya. ab. ido*fkr( s. v. adfar. a. adikrez, ab. ikerrez. a. adibbes, ab. itebbes. s. v. abbas. (1). alji. pi. ifeggagen. p. yerza, a. adierzu, pi. Dormire, inuddam, ab. iro*zzu, s. v. tirZit arezzu. niiddem, p. yennuddem, a. adinniiddam, s. v. v. Sonno. se. Sorcio, agerdi, SorellA; uitmS, Spalla, tazzuagia; ACIDO, v. s. v. precedente, ab. s. v. tadsa. pers. sa „). a. adiy^diar, p. yekrez, p. yebbes, Sole, tiukt. Sonnd, auuddem; tkuli, pi. tkulavrin. err, p. yerra, a. adiyirr, p. yedsa yerro*z. (sost.).. DuoioF pi. tqurdnm. a. adiyuri, p. yedfar, afeggag, Soqnare, e la 3.* v. Mono. Sommia, Scorpione, Scrivere. SlERO Ridere, die in senso tazlo'st, pi. tizlis. eggez, p. yeggez. o. adiggez, (sost.), Soffitto, I dotia, U s. v. assan Serratura (di fcrro), tasergilt, pi. tsergal Sete, fad; assetato, yeffiid, pi. offuden. r\~ Radere intcso ed anche Seme, akraz. Seminare, 6*krez, Seppellire, 6'bbes, po- ho tagrut, Spavento, pi igerden. pi. pi. ultmaten. tegrat. aseqqla'. Specchio, tislt n udem. Spina, tadri, pi. tadriwin. Sporta (piccola), tamegidna, pi. temegidniwin: — qrande. tamenfalt* pi. tmenfal. Sale, tisent. Sandalo, Sangue, Sposa, taslit, pi. tsilitin. Sputare, skiittef, p. yeskuttef, tsila, pi. tsllavt'in. Stella, Qtpdpo ida*mmen. (1) per spiegare -/_ _.•_ „•.. -~nUA questa forma d'ab della r. doss Oisogna ;„ tnrtnh ri! nh e rhp la venz r. sia eds. ainmeuere cne que- iri, pi. iran. (nmana). coll. (1) cfr. la r. eriel izzan. = " chiudere a. adiskuttef, pi. izzanat; dt dentro ab. iskuttaf, — animale, „. lasergm s. v. tkuttafin tiskin. e un <m. junnuw uui <m - 26 SiUALU [di campagna), — tbarutt, 27 — pi tburau; — di cittii, aglad, pi. igladen. aines, imess. (1 i Sthuzzo, asid, pi. asri, Sunoki-:, Sro. satinet,/?, Unohia Strofinake, Stuoia, Udire. pi. p. yiimess. a. adiyumes, ab. itaines, s. v. isiden. ab. isannat, s.v. asiiinet.far.). Uo.mo, mSr, pi. imarriwen. Uovo, tazdalt. , pi. tmvcssarin; pi. tezdalin. iserien. Udi. V — enncs. Tabacco da Tacekk, tafunast fumare suseni, (in gergct), p. yessusem. Taklo i del leg/10), ult tsawa; — a. adissusem, ab. da filto, isusam, ult lccti. Vedere, s. v. asusem. Telaio. Terrazza, Tessere, Tirare tmidi. uml.il. tara, pi. tariwin. zot, p. i?6*t, a. adizzet, dal pozzo ab. itagem, yetni, che Tomba, aggam; a. adiyetni. luooo, pi. itezzat, agem, — dal yeto'nni, s. v. tzata p. yugum, pozzo, con — a. adinzog, ab. sik, 6*tni, fuori ino*zzog. (2) iagg.) (sost.), V'KRMI idella racano, p. da qual- Voi, ab. itaf, s. v. ifi. /. sem. — ennek, a. adizzenz, /. >xarragiyet, tagziwet, terra, delta kcniu, Volentieri, VoLEkE, o. yedder, pi. izzo*rr, ab. pi. pi. tegziwin; frutta), tagecci, a. adiels, tlaba, pi. tlabi\x-in; (iMder, wussuret. s. v. az.i*rra izenza, s.v. celibe, agzin, pi. tgiccwa; (farinata), ab. pi. igziwin. iless, s. v. alissa; di Sokna), /. tarnagt, (collett.). itedder, IN GERGO, Vostro (aee.) Zappa v. Scure — ek. — es, ecc. a. adissuggar, ab. isiiggar, s. v. addar. s. v. asuggo*r. p. yuhfu. - 6nnewen, /. — ennekmet. Uccidere. -didii,'pi. izd.it Ong. (anchc p. ycnga, al collett.). a. ading, ab. inegg, s. v. anegga. Zangola 7ia paterna. (1) efr. ames di altri dialetii (2\ efr. il nefusi zckka, (Dcstaing. pi. izekkvren. op. cit. p. 142). (otre per la preparazione betti; del burro), — ik, — is, — itnalj, ecc. tammart. bak- atrib, pi. tarnagln. tiiizi. ab. U Uccello, tiiizi. — deWintestino, — nero (delta donna a. adidder, (al- m e f. warruget. /. keniti. s igefo*unu, p. issugger, VOLQERE /. — ennem. ab. pi. itriben. Vicino (sost. e agg.), arnag, pi. yemagen, Vimini (per fare ceste, ar. d. dfira), ahatro's Vivere, a. adiyuf, wirrag, /. lanssart /. wesseriyet, a. adiyezzar, Vipera. talefsa, pi. tlifsivcin. Vivanda speciale D! Sokna taqarzat. tiineccu. v. A\5cf. af, p. yuf.i, vnissiiret. iwussaren, p. yerza, Veroine a. adiyugum, saret. Trenta, Trovare, ol. pi. imekiem, pi. imekleman. Vestire, vestirsi, els, p. yelsa, (n asetta). le mani, s. v. ata*nna; p. yenio*g, pi. isekwanat. taqarzit, Tramonto, ab. 6*nzag, isukvc-an, Trachea, ab. con l'animale, s.v. wesser, zorr, Verde sabbja, tfunasin. aussar. V imp. si lisa mater). Vendkke, zenz, . yezzenza, asetta. Terra, pi. (sost.). (agg.), Te, itvc-i. Tuo, a. adissanuat, issaren. /. igget. Vhcchio Tu, pi. Uno, iggen,' Vacca, Tue, yessannot, iSser, •"•m I — 28 — .m ADDENDA / - ..SF ."*'. I Camminare, Come akel. (compar.), Cuore, ul, pi. am. . v?*i,Y' • ullawen. • .,'.:* DORMIRE, 6*ft0S. Dove?, mini. Leobi {in gergo), Per quale Presso, Semenza Taouare, Venire, amarTn" raqione?, ma per (ar. (ind), fritta enkot. delta palman. ga. gur , - i, - ek, (ar. gliya), troncare, ased. tazdit, "Vacqua - es, ecc. tugwau. (1) " IV. (1) probabilmenti da'.la r, ar. naqada, con mutamnto q > k per dissimilazione. — 31 — TRASCRIZIONE E TRADU2I0NE DEI TESTI {jr'U9 p^"9& oyj~jL> y/U*jjs p L* C^ujLtl^ptUj fjpj iggen ne mmar ila es*ezret m aremmun, aremmunenncs moq qar. ivi lahmgl n amekt&r iyisseltan, yessuselt. aremmun yessekkem Iahdim, de mar e"ttamektartennes bedden d imi n tasqa. yused az zabti essen imarriwen eng"n iggen ne mmar, suggareriten iI5hbes sawren fellasen esseltan, yennasen: de bab n tamektart. ummuhabsen sagftten iyilahbes. sagfnten, ftn sana*. s igo*f ne le';lm yensec esseltan se bab n tamektart emmik isar dgTs wu ba" ta usanas. ufan de lehabs. jressehed6*rt esseltan wu yesta'dras wu yennas: pettak wu j-ekker dides yessekemt iyilha*znet n elrna**!, yennas: awi elhiim lennek sal ba ta tsuggaret. iwi fggen n assrdm. yennas esseifan einmik sa? yennas: ummuhebsaJj se sebeb n aremmun, suggarel; attcnkot, satrizi! usanas laamelennes urag. I. Un uomo aveva una pianta di melograno, le sue (ie cui) melo- grane erano grandi. Ne porto un carico d'asino al sultano e lo fece arrivare. Le melograne le introdusse il servo, e l'uomo e la sua asina rimascro sull'entrata della casa. Venne uno zaptie e due uomini che uccisero (avevano ucciso) un uomo. che li volevano condurre in prijione. Consultarono su di essi il sultano il quale disse loro: conjuceteli in prigione. VI? li condussero, loro e il padrone dell'asina. V. -urono imprigionati per un anno. A capo di un anno domandd il >ultano del padrone dell'asina come (che cosa> divenne [fosse owetuto) di lui e che cosa gli diedero (gli avessero dato). Lo trovaro10 in prigione. Allora lo fece comparire davanti a lui il sultano, jli chiese scusa e gli disse: ti abbiamo dimenticato. E si alzo con ui e lo introdusse nella stanza del tesoro e gli disse: prendi il tuo arico di quello che vuoi. Allora quegli porto via una scure. Oli lisse fl sultano: Come e che fai cosi? L'uomo gli disse: fui impri[ionato per causa del melograno, ora voglio tagliarlo, te ne prego! Ho. gli diedero il suo {un) carico di oro. - 32 — — II p If. i; Tnnen zeman ellan mar ingi isei de lahlennes am netta de lillas am ntta de y ill is am netta etsugfnnes am netta. tuta fellisen fgget n tafunnist daltah; yiqqim iherret fellas, yusized iggen ne thmar wu yennas: Allah i'iUnak! iggen iten yennis: hat ten wu hudhS. d iggen Hen yennas: tehlif anha elbugra bugratek? wu yekkem ilahlennes yennas: bab n tafunast yugezt. tennis: sek dima tsukaret dgT; imira ezzarri'at edda tla ba ta adituaker? wu temmadda iyillis tennis: babam yeffiten iyilhabten n tugwau ill! tuareinet sal ezzarri'at. tenni tmiziyet iyilallas: nil, giiri, am erri'i, am uggt't^ hlai; ilii ayittugim, ba"hi! wu temmidda tmezziyet ihannas, thabras, tennis: 'abin ayugTn errai. tennis: ma gJ atghn amSklfnnuen tiu'zi deddana assa de nil izumah ? ba ta elhlaf eddi? ettaussa*rt tennis awal edda iyitsugi. teffog tsugi tzagarat. innanas: mii ttufid? tennasen: fdbi 'ataqiniyed, tbabbe'rayed tawessa*rtennah I II. Dicono che un tempo c'era un uomo che non sentiva (sordo) e sua moglie era come lui e sua madre come lui e sua figlia come lui e la sua schiava come lui. Cadde su loro {capita da lord) una vacca I sperduta e f uomo comincto ad arare con essa. Venue a lui un uomo e gli disse: Iddio ti assistat Uno dice che gli disse (secondo un tale, Vaomo che arava avrebbe detto alValtro): due righe (sotchi) e prendila (appena fatti due solchi le la restituirb). Uno dice che gli disse isecondo un aliro U sordo avrebbe detto al secondo)' giuri che la vacca e tua ? Dopo di che egli entro da sua moglie e le disse: il padrone della vacca Ilia riconosciuta. Quella gli disse: tu sempre mi accusi di aver rubato; adesso questa semenza ha di che pub rubarsi (come max i possfodt eke se ne possa rubare) ? E la donna ando da sua figlia e le disse: tuo padre si e accorto dei due chicchi di "gfiaB (1) che abbiamo arrostiti della semenza. Disse la ragazza a sua madre: io, per mer come e H pastore, come (cost e) un altro in sua vece; quello (U marifo\chc mi prendete (mi scegliete, mi volete dare), sta bene! ando la ragazza da sua nonna, la in- .i?,- compjsta di serai fritti nd grasso. - fonno e le disse (dicendole): vogliono farmi prendere (ilanni) \\ pastore. Allora le disse la nonna; per quale ragione fate il vostro pranzo con polenta e grasso proprio cggi e io (die io) digiunai {sto digiunando)? che contrasto (stranezza) e questo? La vecchia disse queste parole (parlb dell' accaduto) alia serva. Usci la serva facendo lo zagarit. Le dissero: clie cosa hai trovato (t'e capitatoi? Disse loro la serva: i miei padroni mi hanno affrancata, mi (me tie) ha informata la nostra vecchia! III. Zeman ellan fg&eii n ettufeTIi, essana'atennes minimi adiyuf sen nah saret "nah aktar adiqqim didsen Ien adiyecC didsen.. marra yused yufa ifassen n imarriwen. itrek essujviennes azel udinak \xu yeqqfm didseu. yennas iggen se gurssn: madd iiSug.ilennek ! yennas: la lih sugul her ne wa ! yennas: bilek anneinmuhbes! yennas: retili! am nFS, am kTniu; wu yeqqim. saginten vcussikmenteii d iggit n tasqa. waqqesen fellasen. yeglfg ettufeili wu yeqqim qirib iini n tawo*rt. yused essayjraf, yura tasergilt, yufa eltufeili netta edduni. yussufo*gt, ya'ba asihhar. yeqqim itell wu yennas: niS ing? se giirsen! yuzen assiyyaf isawar lehkumet. ennauas: odbahimas a'neddiyus^d. yimmaddasen ettufeili iilehkumet,yennasen:essana'5tennu el'amrennu kiill tufeili. yenn&s el hakim: in kan atetrak ej^ana-atennek, aksarrah. yciinas: terkeh essanai'at edda! Ijatta kau 'azzaman fella, amadih aba'den! Ill Un tempo c'era urio scroccone, il suo (il cui) mestiere era die quando trovava uno (-a) o due o tre o piu persone stava con loro fino a che mangiasse con essi (-e). Una volta venue e trovo dieci uomini. Lascio quel giorno le sue occupazioni e rimase con loro. OH disse uno di loro: va alle (per le) tue occupazioni! Gli disse lo scroccone: non ho occupazione migliore di questo (-)! O!i disse allora quegli: forse ci imprigioneranno! Oli disse (rispose): acconsento {d'accordo): come me, come voi {correrb la stessa sorte vostra); e resto (I) vivanda 33 con loro. Li condussero via e li fecero entrare in ima chiusero su li loro (li chiusero dentro). Si turbo lo scroccone vicino alia bocca della porta. Venne il boja, apri la serratura casa e resto e trovo e H - 35 Bpcroccone die era il piii vicino. Lo caccio fuori e voleva sgozzarlo. WneUo si mise a piangere e disse: io non sono (non faccio parte) Klbro (quelli)\ 11 boja allora mando a chiedere consigli all'autorita. Rfg^.Gli dissero [risposero): chiamatelo che venga da not. Andb (da Wkp) lo scroccone dalle autorita e disse loro: il mio mestiere per fipa la mia vita e stato qacllo dello scroccone. Oli disse il goverIttt'ore: se tu abbandoni il tuo mestiere, ti mando libero. Allora Bjiiesti gli disse: ho abbandonato gia questo mestiere! D'ora in poi Ejaijche se mi invitano, non andrb (vi ritornerb) mai piu! ft" ellan iygen n esseltan bhil. yusazed ig^en ne mmar sa'ir tama, (1) iKnnas: siulah fellak amdih. yfnnas: ba ta tennid? yennas elli peniiit dgTs. yennas esseltan: hatta m" essiulah fellak amdah. ru ^ennas ell! yennit dgTs. yenna mar iyisseltan udinak: usigt s raglabeniiuen. yennas: tbarfitennek fellas, yennas: slih ezzegariot Bftasqanniien. yennis: farhln. deluqo*t eddinak winazed v C era una i^poeta avido volta un suitano e gli disse: iyuggid ecc didi 1 V. yedke*r de iwen ii'ggen n iwen sures fus6nnes yals ham^ ingi bdai'a ezzuhur anna ennSbi nuh , lamma yekbS'rr, amerru 'ali wu yedbl*h yais sJrm. yusazed. yesfellas wu yed'as sel barket. wu ba'dhu, yedba'h si attizaub; id'a se denannas seddo*l d asestof n ud- mawen wa dsarln illamen ettesugawin iy6dna n sa"m. de h5m ila muzlin, ismennes msraim: izaiib ubbas nuh, yed'as ubbas, isken de msar. wu bd'dhu, yodbah si ylTs yafat, ingi attizaub: yed'a ad- IV. sarin eddenannes avaro. iuz d4ttu*ruk. wa ba'd edda'a en seyyidna nuh seddna n yais ham ho parlato Venne da lui un (uomo) su di te ia lode (lodandoti). '.; Gli disse il sultano: che cosa hai detto di me ? Gli disse // poeta ., quello che disse (aveva detto) di lui. Gli disse il sultano: anche t io ho parlato su di te la lode (todandoti). E gli disse quello che gaveva detto di lui. Disse Y uomo a quel sultano : sono venuto ^Ipassato) per la vostra strada. Gli disse il sultano: la tua via (di (1) la •' della scrittura campagna) e su di essa (quella era la strada tua obbligata). GH disse /' altro: ho inteso lo zagarit nella vostra casa. Gli disse il saltano: hanno fatto festa. E in quel momento (glh portarono al sultano il (suo) pranzo. Si mise a mangiarlo e non (gli) disse (senza dire) a quell'uomo : mangia. (Gli) disse l'uomo al sultano: tua moglie ha partorito. Gli disse il sultano: la lasciai incinta. Gli disse Valtro: ha portato due piccoli! E il sultano era vicino a terminare il pasto. (Gli) disse il sultano all' uomo: mia moglie la sua madre {anche la madre di mia moglie) partorisce gemelli (partorisce sempre a due a due). (Gli) disse l'uomo al sultano: uno dei piccoli e morto. Gli disse // sultano: la madre non poteva dar latte a tutti e due. Gli disse /' altro: anche 1' altro e morto! Gli disse il sultano: e morto perche si e intristito per suo fratello. Gli disse /' altro: anche la mamma (loro) e morta! Gli disse il sultano: perche si e intristita per i suoi figliuoli. Gli disse il poeta: il tuo mangiare e buono? Gli disse il sultano: per questo (tanto e buono che) non volli dire ad alcuno: mangia con me! iissetlan B&ieklinnes. isar itecc dgis tu ingi yennas imar udinak: ecc. yennas Irur iyisseltan: lahlgnnek turu. yennas: eg^iht taqqll. yennas: tuwid B'fn* n irnezzunTn! d esseltan qarib adikkamel tagilla. yennas esseltSn iimar: lahlennu lallas tawid dettuwama. yennas mar iiss^ltan: iggen MJ'^mezzjnTn yummut yemus: Ullas la tena'zzam atessembi sen. Pertnas: hatta uyet yemtmit! yennas: ibzdn s ummas: hatta lallatsen itemmflt! yennas: tehzen se dgnannas. yennis: tagillannek tSyyeb? yciinas: vreUi ugi'eji adennah - noa si avvtrtiva affatto nella pronunzia. sirar elhdlq; siren sal eddenannes yazuz wa ma- taqqal lahlennes, wu turu, tuwid miizim ettemaziyet settufet: tennas lahlennes: edda'wet mbabak tutanagd! de ham yenkor eddfcnarvnes wu yerwel mini yufiten sfcUufet. mani k6*bron, muziin etto*maziyet n ham 6*ffegan de ttaleb en babatsen ham. mani wa'sselen iilqa*rb n innil, iwdn mziin asettaf s ultmSs, tuwi se gures wu tenaselen: isar se gursen zemi'a essudan de Iahb6s. $as '9 — 30 - V. E ricordato nef libra intitolato Bdai'a ezzuhiir che ii profeta Noe, quando fu vecchio , sali su di una alta montagna e chiamo suo figlio Sem. Questi venne a lui. Allora Noe mise la (sua) mano su di lui e invoco su di lui la benedizione. (E) poscia chiamo suo figlio Cam, ma questi non gli rispose; allora Noe invoco sui figli suoi (di Cam) 1'umiliazione del seryaggio e l'annerimento dei volti e che essi figli di Cam divenissero schiavi e scliiave dei figli di Sem. (E) Cam intanto aveva un bambino , il suo (cut) nome era Misraim: questi rispose a suo nonno Noe il quale invoco su di lui la benedizione (suo nonno) e quello abito (andb ad abitare) in Egitto. (E) dopo di cio Noe chiamo suo figlio Iafet il quale non gli rispose: allora Noe invoco che diventassero i figli suoi (di lui) i peggiori mali del creato; e difatti provennero dai suoi figli Gog e Magog e i Turchi. (E) dopo l'invocazione di nostro.signore Noe su i figli di suo figlio Cam, concepi la moglie sua {di Cam) e partori e porto un bambino e una bambina neri: allora disse la (sua) moglie: la maledizione di tuo padre e caduta su di noi! (E) allora Cam rinnego i suoi figliuoli e fuggi quando li trovo (per averli trovati) neri. Quando si furono fatti grandi, il ragazzo e la ragazza di Cam uscirono e cercarono (a cercare) il loro padre Cam. Quando arri- varono in vicinanza del Nilo, il giovane nero monto su sua sorella e quest a porto (concept) da lui ed ebbero successive generazioni:-* provennero da loro tutto il Sudan e l'Abissinia. Revjslone del Berbero e correzione di Sokna, dal CapltEfiD del vocaboli raccolti sul della Marina posto Imperiale nel 1819 Inglese G. F. LYON Per role niajjiiore <li comodita qnesta e senza raccolta, iilcuii ncsso fcra per online traducendole. di (jnalcbe vo<-e Hit* KsMininaiido '-rit#rio dnvuti Tuttavia quasi tevoli errori. dalla pronnnzia sono adoperate siioudente a qnello o, qtmloni iu qucstu il valore suoui :i]tprusso fjnelli arabolterberi, lo^orio Lyon nou citaii- iielk* alia auc.lie pntnti e.sse destra comprese, indicato. di ricezione, qnello jiossianio alia imn Salvo, vvcntiiiili — jmh-o luMisari', mia inglese. mntaim-nti (avo!a ahliia natiiraliuente, al sno yuulare ini]rt*ginadupfmty, nol" fonetici non alle mirri- a pay. t< — italiano roltito jtli errori orei-cliio trso <'ln> il snono allabetico A. !io— allova. alibiano nella e di di-H' aitraverso verificiire a quello ironunzia dovnti liniruistica . e laseiando route di tin di srrithmi raeendoei. di Sokna la ricm-a noli-. , sju-sso 1'onetici. loro l;uiU- orrori <l;'i le pa rinfiisa la uiaiu-auzu di eiiltnra <m fra alia |c lin (lis)Mistc, pin — si siano , quando siano e fili *;lossurio. riconoscihili. sefinato si atteueva qiu. accennati, oyli dialetto dei nmtaiiienti dal ralTrnnti dentate rendera o freqnenti die del dti . vi si scoijrei-aiino so in nn linjjnagyrio e piii anni die ("io nianiMiiza lacilinente ed in continuo 1' A., alia odierna isolato del mid di dover listn \v parole Jii questione lettero wipitem s<i|>ratnlto <lioat:i ili cento e quellc fare si rrovano altabetieo. di truserizione tntte vnjrlia in injrlese lorn, (|iipstji eostaut+> staiiipa, di rlii die — ilare diauzi adnsato verifieatisi. ai - a — a, na e, e.gr — ai — e, ai, volta che ayyi di tura, volta una sola) — ^A — ^Ar g, a pOSil <[(>]]:\ tkllk). J*'l e Tarietii n'stii, ili-ll' Spcsso voile VOW z. e, ucamician).z e, — in pot-he • ju-ci'iitii!-!!, e <l'lla lc vcicnli il siinno e. <li segnare LA. PASB, 1 vncaii la quantity SANGUE, possono o SOTTILE, lc^ersi in tntt qnautitu. iln]ipie, e con i <littnjrui eurrispoudi'iite. e iitoiio. o lnnjr.i j. at, f]ii:iiulo ci, esso Lsi lctlnni ••he, alia sprovvisto Riiria in simili il*re, per j-oter sostrt del ili |iit'st:i nostr.i lnngo Ponciulo liivw <li qunLsiasi ricerclte. .registnirc viiij,'<:io, menk', poi filnlojiicainente ra|i;>r'sentarsi cnjrnizioiie si sforzti, mi i>o! imj>rei)arat<). uon vitoco, wc\ insoi^enti era si assiste oon fra lui e pli inf<ir- ca]>ii(;e di rilevare, ne li italianc delta della mia delta prinm trascrizione colonna del L. (in (in maiuscoletto) corsivo): se<,uom ,„<, '^ raccolta. ABUONMERCATO erkheese dalTar. ACQUA a/nan aman. Addome wijjra zar. Affamato floozukh HIuz. (l) Anno aam dall'ar. Ascolta sill sel. Asino arnketarr amektar. ASSETATO fooduka yeffud. (2) Barba tatriart tmart. (3) Bastone tagaghreet tagarft; Bene talb tfyyeb Bevi soo su. Bocca eemi imi. rahls. 'am. (ar.). takharect(4) ejrli ilella lingua di miuiiea, <li ijucl lin^usiggio trailrzioiw consirferata, il solerte a liuia b lia eolpit-o . alia pkatello, linguistici e ricn-eiitnto. rarrol.'a iiiuiui.uiiiazioiH1 tit, noi, era breve * • * liist'iii quelle z. parole FPOf'o, stMiiplici* o liinjro afjtancate eorrispondcwti cc. vhe 10, equivoci u. s, p, si int<Milc tr<m rcnih'ie voci s. (v. fATTIVO, cgli, N. B. Alle t. a, nci-cnto e che come • u. — — solamentc ai frequenti — * •* — g. II L. tento parole, la fantasia .39 dissipjire. 6, u, u. — — i'. e. — q, h, l.i. — — g (tg? q. — i.tch i.u — — ).ok i.f — z. c (r.03 i.s/r — ffl — „ 6, ee — scrtt-o gg.••"•"'s — e, dikh <li fcilune liiatori — a ren-j o di " cammina e sii ttbuonon).k stanipa "pane,), h. se non si tratti an errore — (v. sola serve (v. ch (impiegato, dS jj — i; una incontra dere — 'a.// e, — ig- perc.lie bi'ilwra araba viaggiatore tank) ili tarsi clie, di verso <lic neces- coinprcu- iluraiite dall? l'A. uua ambo t'i dietli* . (1)l'agg. e dato dalla 3a pers. del ver. illuz. II L. cita invece la 1" pers., che significa " sono affamato „, riconoscibile nonostante l'A. abbia scambiato, nell'elaborazione del lavoro, !a e iniziale che nel testo inglese e E, con F. Verosimilmente, avendo a gesti accennato a se stesso, gli han tradotto l'"ayer fameB ("l'uomo affamato nella mente dell1 A.) in 1* pers." (2)le osservazioni della nqta prec. valgono anche per questa voce, eccetto che per lo scambio di lettera. (3)si tratta di un errore di ricezione o di trascrizione, oppure di una scomparsa della 1* a ? (4)a me fu data la voce ar. corrispondente. -4i - 40 - ClTTA tamoort tamedint.(1) COLLO takaroo/nt takriimt. COLTKLLO oozall uzal. Co.\u-;stai? aislihaalck batahalennek CORRI uzzel,azzil dzzei. COTONE tabdookht tabduht. Cuoro Mum ilem. laghrum lagom C'JORE ool ul. Cam.mina(-reV achel akel. Danaro fiitlSS filus.(ar.).(2) Cane cdce iytcli. Datteri izgarun izguren.(3) Capelli zaoo zau. DOMANl teefoot tifut Capra teaghsec tihsi. (4) Donna iamtoot tamettut. Capretta teghradot- tigidSt Dormi utus ettos.(4) Capretto egliraid igid. (5, Dove maneela mani.(5) Carne (cruda) aksoom aksum Due sunn sen. icotta) tagilla tagilla. Duro yekkoor yuqqur. yeghulla yegla (dall'ar. Eoli netta netta. taskha tasqa Erba lasheb dall'ar.'aseb. afdan probabilmente Farina aruna aren. Fratello nitta utnma.(6) Freddo tasunti tasenti. Fuoco isghraran,timsi timsi.(7) Bosco, shejjer d-.iW Buono zain dull' Burro Icmman (1) tliissi. Caona edeat tiyidit. (2) Caldo yehamma (I alia Camicia ghukhoot tsiikot. Cammeixo ouurro Caro, d'alrf.ri costoso Casa Cattivo ar. sez;ir. ar. zcn. r. ar. lima. . (3.i gali). dalla r. ar. 'afana. aghemar Cavallo Che cosa (1)qui s, nel t questo quasi registrare agmar. ? mattawa certamente la parola ba ta ra. (6) il L. traacriss:, ar. o lesse poi, / invece (2)probabilmente al L. e sfuggita la t iniziale. (3)il ch di questa voce non puo che leggersi, ove il L. abbia effettivamente inteso d'cel, potrebbe come un fenomeno di palatalizzazione. (4)la voce data dal L., ove non sia errata le cose all'inglese c, e spiegarsi questo la trascrizione, do- vrebbe leggerai tigsi o tigsi. Nel 1. caso bisognerebbe ammettere una dissimilazione fra le due ipiranti, analoga al tekli dello Zenaga. Nel 2." vi sarebbe (5)igid e zalag. Nella indica trascr. stata la velarc " caprettino del (1)ma anche tamiirt, che significa pure " paese abitato „. (2)a Sokna, pero, in gergo si dice imellUen, cioe " i bianchi, di semen. L. e reso sonora, lattante bene (6i puo darsi che gli informatori al posto „, mentre l'oscuramento gli abbiano della sorda. il capretto dell1/dopo grande il g. dato ml, all'araba. testo bianche (d'argento) „. (3)ma solo quelli corrispondenti all'ar. (4)la trascr. del L. e esatta, se si legge <dmr; v. pag. 15.' all' inglese at us (nel inglese (5)'come yellk, vi e s/ieep'.i scrive il L. e da intendersi ma.nl (6)qui deve 1' A. aver indicate, domandando, die egli conosceva per fratello dell! interrogate, con la parola che significa " egli ,. (7)il L. da due volte la parola che, secondo a " fuoco „. La bruciava, forse gkren, " legna prim a deve toccando „. Nella averla della seconda, ottenuta legna: traduzione cioe " dove e ?„. uno dei presenti e gli han risposto lui, corrispondeva indicando e l'interrogato e trascrizione un fuoco che gli ha dato issono esatte. c — 42- - 4.3 Oatto yatoos yattus. M0RB1P0 murkhee GlALLO asfar Isfar (ar.). AlbscA eeuaan izi. (1) OlARDINO tatnda tamda. AlUCCA lebgurr iafunast. GlORNO aziU az&. Muro jadecr zadtr. GlOVANE (S0St.) mizzee mezzl. (1) Naso luckshum 16*hsem. (3X Okasso smeen dall'ar. Nero (agg.) scttuf settof. (agg.) Orida(-re) Ieri ell el. (2) Noi oodan ecceni. (4) dullain dallin. NOTTE yettce i.U nit. (3) OCCHIO teeat tit. Olio odi udi. xshik Io sgmin. (2) amkan Lana ghradi dooft oddiift. O^ECCHIO iamazoohh tamezzuht. L.VTTE akhi. ashfai ahi. (5) OSSA igliruss igsan. (5) Palma tesdai tazdft. (6.i igin. LA aman Leobi tesdeed udiuak. aman n tazdft. (4) (6) LlNGUAGGIO awall awal Pane tcgrdri Loro etene ftni. Pa'nno melf inelf Luna tajeeri taziri. (7) Pf.cora trcle iWv. Mangia(-re) itch Pelle ilium ilcm. Mano foos Penna (d'ucrello) tcrjaalem tarzalt. (7) Pentola ligder ainessuzik. Peph afillfill (fall' Pesce klioot hut fus. yflr. MlELE yoor el aselt Mio (pron.) ennoo -ennu. MOLTI gootunn uggutun. Mese tammt. (8) (9) (1)ma signiflca " bambino, fanciullo „. (2)significa propriamente " piangere „. io „ ha fatto (3)probabilmente 1' A. nel chiedere la parola cenno a se stesso, e 1'interrogato gli ha dato la parola che significa " tu „. i4) gadi h. ar. (5)e il siero di latte, latte inacidito: il I. fresco e osfai. (6)significa " acqua di palma „, ma e gergo: in sokni si dice dgbi, dall'ar. la'gbi. (7)questa e la pron. attuale: salvo errore di scrittura, si pu6 pensare che cento anni fa si proiiunziasse laiiri. (8)'dsel e ar. (9)e il suffisso dell'agg. possessivo, non il pronome, che chiedeva 1'A. (ar\ (S) ar. felfel. (ar.). (1)izkn e pi. II L. deve aver mostrato una mosca (a fly) di uiv gruppo di mosche, e gli ban dato il plurale, per equivoco. (2)lkbgk*rr e ar. e significa " le mucche „. Qui e insorto lo stesso equivoco della parola precedente. (3; e ar. In sokni e tunza*rt: si vede che anche alloravi era lotta fra,i.due termini, gia con prevalenza di quello ar. (4)udkn significa " gente „. Qui il L. deve aver fatto cenno a tutti gli astanti, lui compreso.... nuto (5)igo*ss lo stesso e s. In inglese c'e boms, non equivoco di " mosca, mucca bone: „. (6)tezdki e pi.: lo stesso equivoco della ' (7) ttrzalin e plr: lo stesso equivoco. (8) gidcr e ar. deve parola essere precedente. avve- v-1 — 44 soder \ar.). (1) tiskent teghrooghan. POCHI reehassan PORTA tawert tawort. Porta(-re) aweet awid. Prendi akh ag. (.3) QUATTRO erba arba'a Qmu.6 kannodeeneh udinak. Qui da-' dS Raoazza temuzzeet tmo*zet. Ragazzo moozain muziTn. Sabbia zaggo omlal zuggo*g Sale STKI.LK eran iran. Struzzo aseed aski. willisen ul issen. Stupido • (2) Tela akhooli (3) Testa ighrof Topo agherdi agerdi. TkE shard saret. neish nis. (4"i enick -ennek. UCCEI-LO azdcah azdit. (6) UNO idgen fggen. umlal. UOMO mar mar. teesunt tisent, Uovo terdaaleen tazdalt. Sangue eddaman ida*mmen Va (imper.) maat mad. SCAKPE erlaas(6) Vecchio wusser wess.er. Soi.E tefookt tfukt. VlENl aeed (8) ased. SORELLA ootima ultma. Verde wiirrugh warrag. SOTTILE,DEBOLE daif dall'ar. (1)in sokni c'e adntdr (pi. idm&ren) (ar.). (4) per " petto Tu Tuo (5) {dall'ar). della donna, - e ,,. (2)tgugan s., ipdicando I uwoos (1) majeer mammella, I Si'ADA Tappcto Rosso [ tgagit. (2) PlETRA 43 — e pi.: lo stesso un gruppo, un equivoco mucchio, del pi. ottenuto un invece del insieme. (3)qui l'A. ha sentito h, altrimenti avrebbe trascritto il g come ai soli to. (4)1' A. avra ottenuto ajiikan iidtnik, die significa " in qual posto „, ed essendogli sfuggito \'an, \\x registrato cio che hi udito. Evidentemente egli, per far intendere " quello „, ha inostrato un luogo lontano, nel quale si trovava qualch2 persona o qualche cosa die prima era piu vicina: (5)il g in sokni e dolce: probabilmente per questo sara sfug gito all'A. (6)non mi fu data questa voce dai miei informatori, ma essa esiste in nefusi (arkiis). (pron.) (agg.) 'g(f- . (5) (7) (1)da me non uclita. Attualmente e in uso la parola ar. (2)cioe " non sa, colui ciie non sa, ignorante ,. Oggi i Sualcna direbbero ingiissen, analogamente a ingtisel per "sordo,,: v. testo 111. (3)qui il L., chiedendo. " tela „ (linen) , ha dovuto mostrarej qualche indumento fatto di tela, ed allora 1' interrogato ha creduto che egli chiedesse " vestito, indumento „: non gli ha dato, pero, questa voce in sokni, che esiste {v. vestire, pag. 27), bensn quella[ araba berbeiizzata: aholii (4)lo stesso equivoco di " io „.I 10 • (5)vv.' nota a " m io „. (6) salvo errori. si puo pensare che qui il z abbia sostituito b per errore al posto di t.[| z. L'A (7)ttzdalin (la r e erroiieamente al posto- della z) e pi. (8)la prima e h per errore al posto dell's. 1 il|
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