IL DIALETTO BERBERO PI SOKNA

SEM Lj-OU}
Sapplemento
aW
"Africa
Iialiana
,,
Cap. Dott. TOMMASO
SARNELLI
IL DIALETTO BERBERO PI SOKNA
MATERIALI
LESSICALI,
TI7PT ARABI.
TESTI MANOSCRITTI
CON TRASCRIZIONE
IN CARAT-
E TRADUZIONE
S<f5
All' Onorevole
Sig. Presidente
Mi pregio
parteeipare
del Segretario
lativi
Generate
al dialetto
Sarnelli,
per
i
il laroro
del
berbera,
e sara
ranno
i
i
1
S. V. On.le
cite
Societa
di Sokna,
d' Italia
in seguito
ho esaminato
raccolti
la pubblicasione
il berbero
Sarmlli
a richiesta
i materiali
dal Capitano
neW"
di Sokna
codituisce
certamente
extendendo
quindi
e condoUo
cits
Con profondo
quasi
un prezioso
appreszato
Ic loro ricerche
2) II laroro
Ritengo
i
Africana
Doit.
Africa
re-
Tommaso
Italiana
„. Debbo
dichiarare:
1) Essendo
i
alia
di codesta
berbero
e proposti
al riguardo
della Sccieta
dagli
verso
con
si a ottima
punii
la doruta
cosa
conipletamente
sconosciuto,
contribute
alia
specialisti
dell'
inesplorati
serieta
della
linguistica
Estero,
zena
berbera.
di metodo.
il pubblicarlo.
ossequio
Der.mo
Vraxcksco
cite
Eegitin'ot
_
<jnetta raccolta di avanzi di nn UngnngRio eh*
trnmpaTc ignnrato in Libia * deilicato a] mio Uaratro
FRAXUESOO BKGl'INOT, ioiziatore della flcrlrerii'.ira
italiaoa: ed alia grande mcmoria di RKXK BAS6KT,
capo della ploriosn eaplorazinne
francec del vasto
moixlo berbero.
tintori
tli Line...,
li relazioni
zione
di linazig'en
Africa,
essi
etnint
i
INTRO
Richardson,
loro.
uno
11011
aud
con
orijrinal
by
powerfnl
language
my
Arabic,
mijrlit
will
course
conn*
ove
mare,
qnelli
della
anzi
qualche
centri
mare
into
e giunta
ha peril
prixlotto
(2) Soknu.
l'idtima
In questo
arabi
da ccntri
di lingua
afline,
religione
e riuscita
a soprafl'are
i biani'hi
e sclvaggi
cacciatoxi
sostituiti
o trasforniitt-isi
il sno
die senza
die
ferto
ne
come
nuclei
berberi,
effetto
vero
scoglio
i.ei miti
nel
vasto
della
millenario
di leoni
e innocui
liresi
degli
dci tempi
agiicoltori,
le"
lunpi
il lor>
clie
lianno
erosione
a\Tebbe
interi
Ambi
limitroti
ai poveri
ebe
ai fitrliuoli
tinit-o
a
e favorito
il
imminonte
i jrenitori
per isi>effncrsi.
perduto
c
JJerberi"
del
sivevano
eil ebbe
e coinpilo
lc
le vic-ende
assccondato
a Sokna
vocabolari
che gli ando
dagli
che
Malwhiti);
e la scoinjiarsa
tiivo
coscienza
circostante
teinjto
fupa
il Nonl
forte
e. recentemente,
nella
lingnaggio
di cib esso
, (3)
1* impresEgli
smrlie
r.iccnt;i,
una
nel sawbegjao
prain-
da lui sof-
individui
nessreno
uostituenti
nel
si erano
eurojieo
inn
oltre
e tristc
pen-In'*
degli
degli
in Tripolitania
a detta
Sokna,
cossi
142
avi,
del
ap-
4 o 5 di
Cadi,
della
pnbblicate
dei
e alt-rove...
del
dialetto,
parole
coin-
cbe
lsnknen.
e solamente
per
alle
nostalgia
dei giovani,
il lingliaggio
la pojiolazione
Monella
conoseitore
jrraude
s]iar]iagliati
qnalcbe
noi,
da una
coui]>rendcrlo,
passito
di Tawogliere
lui;
'15
in gratlodi
E cosloro
dicera
conosce
Ben
a Tripoli,
il migliore
accorato
di rivedere
H'assuna
di trovare
eoinpaesjini
mi diceva.
ormai
Scekh
il piacore
dai
natio,
oggi
di Sokna,
ho avuta
ritennto
c-be disper.i
tigli,
Cadi
<-hc
40 o 50 enino
cen-ato
come
"!in'
c renemndo
l*i di tin
Isuknen,
1 Rcsimpo
il Kolilfsd')
n aman
Itarlarlo!
della
etl nii<rr.izioni
della
del lingiuiggio
COO
lontano
lingua
di loro
ed-]>aksci,
i snoi
jiena
solitndine,
ostili,
contro
niccolse
pel sui pause
tripolitani,
nella
spesso
di peuetrazione
e mangiatori
tamiirt
altri
del Berberi
eondotte
inakriale
vivent*
di
quello
lotfce
mancanza
denomina-
a Knfm.
h'ainmed
ecc,
su molti
sperdute
e sedentari,
il linguaggio
Xefusa
il
di unit
da molto
di inst'gnare
mativa:
language
berberizzazione
isole
orientale
paese,
mobili
la forzji
, they
e' ostinata
del Gebel
della
]iiicole
Thule
piccolo
da agglomerati
by the
i forti
del Sus,
nncleo
arabo.
whole
jkh,
da
La
cui
in tutto
l'assenza
ditterente
state
. (1)
della
sin dall'antidiikV
il signifieato;
cercare
sono
mondo
sono
teiiomeno
sione
and
Berberi,
altri
Abaditi.
leciTrf
II vecchio
a vincere
snlle
ene
them;
die
la cuni
del
gli
religitwo
linpiajqrio
liK-ale.
itw nel 187W
and
common
mighty
iKjrtinace
Aures,
e specialmente
copions
upon
be destroyed
. (1) •
lenta. plarisecolare,
anibo.
Their
one
branches
pacifica
le dis]>orsioni
ledt'li.
fatale
to consistency
inroads
il fenomeuo
aveva
rt'ana
dal
Lyofi
, (4)
(5),
antichi,
(1)Sfovzji.
ricamatori,
Esi>lonizioni
e Prigionisi
In Libia
. Milano.
T:<u-cs.
]'US.
])Ug. 180.
(1)Tra\-cla
\
moulded
dell'
are sister
a very
. E poi:
centuries
Kabilia.
they
noi
fro
piii
(prima
terribili
del 'l.".
tloi
lontanissime
then
making
talvolta
ne e 1' esempio.
o^rgi
and
rito
-
win
diflfiisa
intendono
o di nn
k*i noinadi:
trorandosi
dell'aftinita
to be reduced
be formed
se non
aocorto
But
si e veriticatn
niinori
circondato
require
is daily
of a few
del
intnito:
of being
dell'Africa.
nord-africane
inaster-mind,
which
is, instead
lavorio
esploratori
in lonilitn
which
some
of their
religion
Qnesta
erosione
r
ONE
oil essendosi
meravigliotiin
probability
in the
parlati
mother,
harmony
is the
pih.atuiti
nel 1&4~>.
arabi
osservava
of one
dci
di Tuaregh,
lingiuijrgi
i
UZI
n(n
la i-onsolidasse
aeeanite.
in territwio
i
i
D
la gente
e ili contatto
3
in the great
London,
Bentley.
1868.
(2)Quaiiilo
si pavla
vuiilc
inti'iiilcrr
i purlnnti
Desert
of Sahara
in the j-e.ivs
Vol. I, p. 228.
di Avabi e di Bpvbori,
araWi
cl i parlimti
1845
and 1846
.
liirdi.
(2) Viaggio
da Tripoli
lf)13. p. 134,
(3)Xuine
in materin
hcriicni.
linguistic:!
, si
die
(4)Dull'ar.
(5)A
danno
rat'ana,
iianativp.
10 . London,
Murray.
aW osim*
i .Snakna
pavlarc
of Travels
1811.
<li Kufia.
a Tri]>oli:
una
lingua
in Nortlu'in
Trad:
pacse
die
xVfma
g\\
Cora.
dell'
Antbi
Milano,
ncqiia
Val-
.
i^novano.
in tlio years
1818.
1!) e
propriu Aal niio Ctuli etl-D&ksei, cli
*i
I
— 4 —
di cui
i
2" sono
di radice
linguaggio
si pud
nonostante
la colossale,
dire
araba,
non
possediamo
altro.
ignorato
e dai Francesi
completamentc
stupenda
opera
dei berberisti
1
La conBi'derazione
i
s
i
i
i
i
i
l
i
cominciare
m'enti
maggiori e venerati pellegrini
venuti verso orient* daila line del sec,
XIV in poi. (1)
L' impressione
del Rohlfs, poi, che il dialctto sia il piu imperfetto (f) ed il piu povero di tntti i linguaggi
berberi (p. 133), dalla
il
e da noi,
com-
compiuta
in Libia
sola
Begninot.
di questo
tunity di poter awicinare
i
Sicch*
di Franeia
piuta nel Xord Africa e quella non meno iinportante
dal nostro
(1)
a colmare
della
pietra
estingnersi
in Tripoli
una
vera
parecchi
lacnna.
important-ehe
del linguaggio;
Suakna;
manctt
perche
almeno
di
i fram-
si possu
rielevare
dere
per opera dei grandi studiosi il magnifico arcp, 1' one mighty whole
intuito dal ltichardson,
volgente dai roniini dell' Egitto a] Msiroeeo
AMantico;
gli incoraggiamenti
la Colonia,
mi
hanno
del mio
spinto
Maestro
a raccogliere
dialetto nelF aatunno del 1923.
Ho segnito 1' esempio del Motilynski
V ono
stando
di indigeni.di
lontana
scritti,
per
del
il dialetto
e P altro, stando pure in Algeria,
di G'adames,
vwabolari
134
valente
(3)
essere
confermata
ed una
al niimero
in cni
hi
conda
significa
per mezzo
dei
qaello della
o aunullata.
cioe
. Cosi
scritta,
dei
A me
non
clie
azgben
stati
djita
si fcratta
, significsi
1' espressione,
distrntti.
come
cqui-
di una
irase,
mcU\
che
e la
e di mero
se-
gergo,
— digidem
— n fus (p. 134) tradotta
con
piedi e due mani: cioe le dita delte
mani e
medtsimi
ne tntta
fossero
viene
la spiegazione
parola,
cento
se non
asegbintmed
5, senza
priina
piedi
grammatica,
I'espressione
— fasten — tuhka
quattro mani, qnattro
e del Xehlil, che stodiarono,
passaggio,
serivere
come
e tradotti
coosta di cinque testi di norellistica
in carat
ten
il rimanente,
di origine
del parlare
per
comnne
scomparse
informatori
Le poche
mostrare
cbe
riconnetta
Quanto
provcnienti
non
— e sostituite
la Berberistiea,
Dall'
non
— quando
Seffue 1 piccola
pronunzia
da Scekh
usato
II materiale
berbera.
lasciate,
arabi
col sistema
letteralmente.
a posta
tempi
jHirtissi
in Algeria,
iiiteri
• lnfattiaji.
ho potato
potr&
per
berbera.
50,
Come
non
e ne
la leggiamo
precisamente
noi,
essa
r.iccolta
e mezza
e
berbera
Cat.
mi feci
sono
che
piu
a Tuggurt,
La mia raccolta
role
prima
quanto
severa
pare che sia cosi. Serabra pinttosto che il grande csploratore,
dotato,
secondo
1 antorevole
trudnttore,
di grande pratica acqnistata
(in
Algeria) del lingnaggio
degli abitanti (2) non abbia bene approfondito quello di Sokna, di cui oggi, per mezzo suo, dormnino
posse-
1' oppor
il desiderio
di apportare
analisi
dall'
mccolta
e nella
trascrizione.
del
il lialetto
luak-riale
dagli
che
vi sono
fossero
sfnggite
dalla
600
pa
subite.
Le
voci
si intende
meiuoria
male
si x*otra
dedurre
con
ehe
ai snoi
mi confermo
da SAgliia
el H'ajnrii
(Marot-co
ed-Daksci,
essi
meridioiuile),
Boi.acci
riferiscc
( v. Kiv.
Col.
A. X, p. 510
tisc-ka
gruppo
e seg.)
nnfns'
mezzo).
La parola
sono
fdottologo,
parole
ifessen-
(piedi),
(da
scrivere
in
de (o di, d per
[triiscritto
L'espressione
quattro.
non
e realmente
rappresenta:
e);
dal
vale
e altrettayto
come
si vede,
KoLlfs
o copiato
csttnment:
(le
e mezzo,
non
c' entra
ditu
cioe K +
i)er
nalla.
liatrice
non
che
si puo
ha alti-o
nn segno
aniare
valore
che
d' sunore
senza
quello
per
coiioscere,
che
quell'
voile
avere
Afruw
uinma-
ne conoscere
senza
si
si dicono
culla
pronnnziat^)
J = innlir,
dei
luolta
.
(1)De Agostini.
cautela.
(2)Rolilfs.
(1) Giuliniio
le tre
Devo sentiti ringraziamenti
al Consiglio della Society Africana d'ltalia che ha volato cbe si pnbblicasse
qnesto lavoro, il qtiale per me cbe
amare
come
sono
= mani),
spesso
nfiis
non
nella
di Sokna.
ai Suakna,
parola
10 + 20 + 10.
dei miei
rettifit-ata
quale
Berbere
lelle dne) mam (le dita dei line)pkdi
arabo.
da -me
sola
(ar. djalt'tt.,
forono
del Lydn. il qnale, non esistemlo
maKssimo,
una
araba.
moderni
frammiste,
registrate,
che
ho tra-
di oltre
da esse
vi si trovauo
e che
orientalist!
consta
le altcrstzioni
trascrisse
esame
H' assuna
lcssicale
arabe
popolare,
e mezza
li
(3)Rohlfs.
Op.
Op.
Op.
eit.,
rit.
Pref.
p. XV.
ilfl
Ma
Trad:
e t.radizione
notn
the va rnccolta
con
a p. XII.
fit.
(Per alcunc JiiEcoIti tipogrufiche, da p. in 5 si & <!ovnt<> riuoirvrr tillii tniserizionv us;itn
*rjt .(Hr^tu Armbi. in • 4fr. Xt&). > n. V, IBJl.)
_ g
_
— 8 —
Sulle
Tavola
dei segni
di trascrizione
e della
g cital.
jj thingl.
pronunzia
prepalatale
dolce
. ggital.
di
ggmediopalatale
vocali
il segno
„„-
"viaggio,,.
„„'
di alcunrfonemi
„„„
breve
b =
I
r
k ....y..
*
„„
breve
„„„
di
" casa
„.
0)
q = <3
s sdura
di
"sopraB.
= J>
\ scital.
!=
dinanzi
ad
e-i.
j ^toscano
di
eaperta.
" collegio
italiana.
di " fat
e /ingl.
I
I
I
1
u
di
„ (fra
"fish,,
(fra
/ital.
uital.
u ..;fra
0
ochiuso,
q
oaperto.
2-...fra
lunga
e
atona.
e
atona.
Poiche il berbero
di Sokna non si appoggia
ad alcuna scrittura propria — quella in caratteri
arabi essendo
solo usata in via
eccezionale
— la trascrizione
dei testi raccolti, come quella di tutti
i dialetti berberi ed arabi nord-africani,
mostrera
frequentissimi
gli
spostamenti
dell' accento e della quantita,
le oscillazioni
ed alterazioni vocaliche
e consonantiche.
E' perci6 che nei testi la rappresentazione
fonetica di una stessa parola verra a trovarsi variamen-
,,.
sieme.
a apura
2 aingl.
echiusa.
.
brevissima
e accentata.
accentata.
Le parole che ricorrono
spesso nei testi, si troveranno
registrate nel glossario
secondo venivano
pronunziate
isolatamente.
Per
le parole arabe mi sono tenuto alia pronunzia
ed alia scrittura
in-
' = c(2)
e
e
che sentivo.
zfranc.
xrer.fatica.
p
'
per lunga
un altro segno fonetico,
nella maniera
seguente
:
Per quanto riguarda
la quantita,
mi sono quindi attenuto,
nel
trascrivere
le parole berbere, al solo criterio fonetico: segnavo quello
= 3
^
atona.
te segnata.
J,
z 5?f.'.
accentata
e
• • in alto e a destra,
semplice.
*mediopalatale
e
ed accentata
atona
brevissima
„„
h haspirata
lunga
e
su di una vocale clie gia porti sovrapposto
ci6 vien fatto, per necessita
tipografiche,
U)
"golatf.
dt
,.
* indica:
lunga
La vocale senza akuno di questi segni e sempre breve e atona.
Ogni qualvolta
capita di dover segnare 1' accento e la quantita
di "cece,.
"those,,.
di
.
u
o
ed
o
aperto
chiuso.
ed
a.
a ed
e ed
e)'
/).
1I)Queste
c. sono pronunziate
un po' spirtte verso il prepalato,
in modo da
dare 1' impressione
che si sia sviluppato
accanto a loro un leggero y. Rassomiglia
un po' alia prima il k dei Greci moderni;
alia seconda
il g prepalata'e
(g it., j
ingl.) nella pronunzia
degli arabi Yemenili
e un po' il gh napoletano
dl * ghiute „
andato.
(2)Pronunziata
debolissima,
a ditferenza
di quella assai forte degli Arabi
tripolini;
alle volte e quasi knpercettibile.
Go spiega la caduta del fonema,
che
si osserva in vari dialetti in alcune parole arabe che presentano
una ain. Come
e stato gia dsservato
da altri, si tratta di un tonema
probabilmentc
tstraneo
ai
berbero primitive
•
- - i*
I
I
I
I
I
I
I
I
I
I
I
I
I
I
- 10
- 11
—
Come ho gia notato, non ho tenuto conto, nella trascrizione,
della scrittura
araba dei testi raccolti,
essendo
questa a sua volta
una trascrizione:
in cui le lunghe stanno, non tanto a segnare
la
quantita
e 1' accento,
quanto
Lista
a fissare
delle
d.
=abitudine._
ab.
la vocalizzazione.
abbreviazioni
Abbastanza,
ikfa (ar.).
Abbeverare,
essu,
p. fsstia,
AaNO
(di grantorco),
Acqua
, amin.
=maschile.
Adagio,
P-
=passato.
Addietro,
ab.
setfalls.
zdeffer.
Addome,
zar.
=abbreviazione.
pi.
=plurale.
agg-
=aggettivo.
prep.
=preppsizione.
antiq.
=antiquato.
pron.
=pronome.
Affaccendato
ar.
=arabo.
r.
=radice.
ar.d.
=arabodialettale.
s.
=singolare.
c.
=consonante.
sost.
=sostantivo.
ab. imueggel
{ar.).
Affamato, illuz.
Afferrare,
ettof, p. yeU6*f,
cfr.
=confronta.
dif.
=difettivo.
dim.
=diminutivo.
ver.
=verbo.
f.
=feminile.
voc.
=vocale.
fatt.
=fattitivo.
Addormentare,
Adesso,
sujtes,
p. issutos,
a. adissutes,
=vedi.
ab.
(essere-),
Ago-punteruolo,
mugal,
p. yemmusgal,
a. adiettof,
(2).
(ar.
d. mahiat),
Alcuno, uggid.
Allattare,
s^mbi,
p. issembi,
Allevare,
p. issigma,
sigmu,
a. adimmusgal,
ab. itettof.
(3), pi. tefdimin.
tasnut.
a. adissembi
a. adissfgma,
(5).
ab.
Allora (in quel tempo), ezzeman
udinak.
Altro (agg.), uyet, pi. ummutnin,
/. ettiyet,
Altro (pron), fggen iten.
Alzare, sekker, p. ygss6kker,
a. adissekkar
SARI 10
isutas
imira.
Aguo, tisSert.
Aonello,
af^im, pi. ifdimen,
/. tafdimt
Ago, tizignit, pi. tizignai (4).
=sost.verbale.
itissu.
flli.
abbr.
•V.
a. adissu,
Abito, vestito. alkiswgt
(ar.), alissa (antiq.) (1).
ACCAMPAMENTO, INS1EME DI TENDE, tz6qwa [h U pi. di " CaSa „).
Accanto, addai.
Accrescere,
erni, p. y6rni, a. adierni, ab. yardnni.
m.
S.V.
-
isigma.
pi. ntutnat.
ab. is6kkar,
(fatt.
del
ver. seguente).
A (prep, di moto a luogo), 31.
Abbandonare,
egg, p. igga, a. adiigg, ab. itigg.
Abbaiare,
ambati, p. imbah a. adiembali,
(1), ab. inebbah
vata dall'ar.).
(1)
Abbasso,
addai; sorro
Abbondante,
(1)
qualche
cosa,
saddai.
uggut {invariabile).
dalla nota r. ar; (nb > mb [assimilazione
regressiva
parziale]).
(r.deri-
Alzarsi,
6kker,
Amaro,
zai
Amico,
arti'e,
p. yekk.^r,
a. adikker,
ab. itekker.
/. zaya.
pi. irti'en,
/. tarti'ei
pi. tarti'in
(ar.).
(6)
(1)r. els; cfr. = la stessa
r. del targhi
= vestirsi;
sost. aselsu
= vestito.
(2)forma
fatt.
(3)abbrev. delta voc. lunga che viene a trovarsi in sillaba doppiamente
chiusa.
(4)voce prov. dalla forma d'ab; (s > z [assimilazione
regressiva]).
(5)forma
fatt. di embi = prendere
il latte, poppure.
(6)mutamento
del <J ar. in t, che si verifica anche nel berbero nefusi.
••:
Ammalarsi,
atan,
Ammazzake,
a
Ampolla
Andare
p.
scannare
b
.
(ar.
via,
{ar.
yuta##n,
a.
d. da" bah),
ahhar,
itU
h
d. bagfil),
abelbfl,
md,
p. imtnidda,
(ar.) pi. qaddimet,
ar,
Arabi
v
.
p. yura,
Arabo
a
a. adtetfog,
bi.
id..S
ab.
all'a.
scorso
a. adiur,
ab.
itar,
come
Urn.
in
g
f
arlb,
scure,
p
pi.
i'raben.]
sel,
(ar.'ind
gurikwet,
—possedere,
tk
-),
,
rs
gur
isell,
ait, p. yused,
- i, - ek,
- em,
q
inuziin,
tmart,
u
Bello
{agg),
Bere,
su,
peso
Bocca,
imi,
r.'•
• Buca,
..•
'
pi. mataren,
a. adisu,
(ar.
[2).
tmezunin.
{ar.l).
ab.
ab.
ittawet,
/. tmatar,
itessaii.,
s. v. tiiita.
pi. matarfennet.
s. v. tsawa.
/. mStlelyet,
melliilnat.
mTzan).
asmisi.
imawen.
a. adi&zik,
p. issuzik,
ab. ittazik.
a. adissuzik,
ab.
s. v. izik; Far bollire,
issuzak.
gtl, pi. igallen.
gezz^l,
taheggunt,
pi.
pi.
pi.
Cadere,
atu,
ol.
come
il m.
idanen.
dif. del pi. (s. v. di 6* okkelez).
Oscurita,
tliissl.
t. gz€lyet,
ifunasen.
tekulza,
Burro,
gezzuiet,
pi. thuggumn.
acian,
funas,
Buttare,
pi.
tgaria.
tamekkult
della—,
Buio,
••
pi.
pi. mellulet,
Corto,
Buoia,
.
imatar,
pi.
ab. isbzak.
t. tmo*zet,
o. adiwt,
azik, p. yuzik,
Breve,
Bue,
tagarit,
mizSn,
—
a. adissSbzik,
imezzunin,
p. iwo*t,
mellel,
s. v. akiib-
tmfra.
p. isua,
Budello,
/. takersunt,
n
pi.
ab. ikubba,
precedente.
portacolurio,
Braccio,
H!
pi.
awot,
suzik,
f
ver.
a. adikkubba
p. issebzik,
(or.'asa)f
Bolure,
Sn.h
q
tmektarin.
ikerSan,
a
ab.
iserm
u
pi.
pi.
e
a. adisel,
AVANTi,
y
/. tamektart,
akerSun,
v. isla,
venire
, pi.
tto
imektaren.
latjante,
^VANZARE,
Avere
pi.
iref...a
assr6m
iu
i.
Ascoltare,
Bambino,
Bilanqa,
l.\
s. v. Sri.
abbrustolire,
—piccolo,
sebzik,
Bianco,
ab. isfngal,
rrostire,
sc
Baqnare,
Bastoncino
(l)'
A
amektar,
id.,:
p: ikkiibba,
(1).
•
v. il s. v. del
Bastone,
A
A
Asino,
kiibbu,
Bacio,
(in gergo), Sit tsflawin (gente dai sandali [ dai piedi nudi ] ;
turchi e cristiani, alt alissa: gente dai vestito [europeo]).
rena,
elga*zzat
(ar.).:
rgento,
elfo'ddet
(ar.).'
A
Baciare,
Barba,
a. adissingil,
s
(sost.)
Ascia,
•I I
a. adtehhar,%
a
r.W
dim.
tabelb&t-"-jB?
a. adimmdd,
ab.
/. qaddimiet,pi.
Antimonio
(ar. kohol), tazuttr
— mettere
l'—, singil, p. issingil,
Aprire,
p. yehhar,
id.f
Battere,
ameggartu.
Antico, qaddim,
.
ab.
h
Andar
fuori,
uscire,
6'ffog,
p. yeff6g,
ANEao, izbi, pi. izban (1).
Anno, sa'na; (ar.) quest'anno,
asuggisa.
Anno scorso
(l1), ntitS-ni;
anno anteriore
5
adiutSn,
ezmik,
tasullast.
p. izmfk,
(3;•
a, adi'zmik,
ab.
•
"
izemmek,
s, v. azmak.
s. v. as 611a.
c. adiused,
- es;
ab. ittased.
- gur
giirsen, guresennet.
lih, telid, ila, tla; enia, tlam, tUmet,
- nah,
C
- wen,
Camera,
Ian, linet. (p.i
p. yuta,
tasqa
[vale
a. adiutu,
anche
ab.
itafu,
per "casaj,
s. v. tatwa.
pi. tzoqwa
{vale
anche
per
"accampamento,,).
(1)la voce
appare
anche
in nejasi:
kubb,
p. ikiibb,
ab. ikkub.
s. v. kiibbi.
(2)i una forma
di fatt: cfr. il ntfusi uzzeg
= umido.
(3)cfr. a Gadames
tallest, a Siwa tsalast. (v. A. de C. Motylinski.
(1) cfr. il susi azbeg
berbere
, Paris, Lerouxs.
= braccialetto.
(E. Destaing.
* Vocabulaire
lecte berbfere
de R'adages.
Paris,
Supplemento
all' " Africa
Italiana
Ltroux.
frangais-
1920, pag. 45).
.-it
i
„ N. 2.
1904.
p. 142).
Le dia-
—
— 14 —
Camicia,
tSukot,
Cammello.
pi. tSukkatin.
lagom,
CAMMINARE,
Colare,
pi. ilegman,
/. tlagomt,
pi. tlegmiwin.
Capelli,
s. v. adiaz.
(1)
zau.
Capo, Testa, ig6f, pi. yegfawen.
Capra, tilisi, pi. tihsfwin.
Capretto
(grande)
zalag, pi. izulag.
Caprettino
ylattante),
igi'd, pi. igiden,
Castello,
tiqsebt (ar.)
Carbone, tirzin (collettivo).
Carne,
Cako,
Carovana,
yegla,
tirkeft,
Catena
iserser,
Cavallo,
pi.
pi.
agmar,
marin.
Cena,
amensi,
Riconoscere,
pi. glan,
/. tagla,
pi. glanet
(ar.).
fei,
Coprjre,
aden,
—
iserseren
(ar.?).
collett.
tgallen,
/. tagmart,
pi. imensiwen.
pi. tig-
me,
p.
idbiren.|
yuden,
a.
di
iS, pi. isawen.
azzel,
Corvo,
tzarfi,
Coscia,
tagma,
(1)|
itag,
fell
adiuten,
ab.
pi.
—
p. yuzzel,
a. adiuzzel,
ab.
itazzel,
pi.
Cucire,
?zmi,
Cugino,
yais — n — amtn (figlio dello zio, aWaraba).
Chiave,
tnast,
Chjodo,
amesmir,
Chiudere
—
(di
tnisan.
pi.
(di dentro),
fuori)
imesmar
a chiave,
(1)cfr.
(2)cfr.
asiimmi.
— yafs
/. rayya.
p. izmi,
a. adizmi,
— n — imm
—
n —
ab.
izzemmi,
5. v. azemma.
— i, — ek, — is, — (tnah,
amm
(deriv.
dell'ar).
e poi
(5;
mio, tuo — ecc.
— ftweii,
come
— itsen;
al s.
er2el.
6*qqes.
Cikque, (in gergo) flis (tnanoK
C
intura,
abeSsug.j
Cipolla,
afelilu
(collettivo).
Citta, tamedint,
Coda, tamaqqalt,
erir.\
Cuoio, Pelle, ilem, pi. ulla\xen.
Cuscino {per dormire), tsumti.
(ar.).
Sbarrare,
as.:
iden.|
tabduht.
pi. dena
pi.
v.
tagmiwln.
rayyi,
s. v. ad bah.
s.
sa.
Crudo,
Cosa ? Che cosa ? ba ta; Chi ? ummi, uinmi.
Chiamare,
6*dbah, p. yedbah, a. adiedbah,
ab. yedo*bbiih,
I
ek,
pi. tzarfiwln.
alell.
ahassim.
)
s. v. tizlii.
Cottura,
collelt.
s.v.
—
am
Cotone,
ihessimen,
itagiz
(4)
tnifest.
pi.
(2)I
tsimmifin.\
delu,
ammas.
tahessfmt,
a,
itaden,
Centro,
Cetriolo,
ab.
3
lui,
Cenere,
Cervello,
s. v. igi.
a. adiiigez,
(
te,
del
Correre,
Cosi,
Di
s. v. asuti
uzldn.
p' yugez,
.
di
orossa
Corno,
pi. igmaren,
agiz,
_;•[
isiitaT,
pi.
tasemmit,
=
terekfin.
ab.
pi.
iz
Contro,
Corda,
Gostoso,
a. adissuti,
pi. tkermln.
adbir,
uzal,
ig
pi. tgidat.
aksum.
p. issuti,
—
Come ? emmik; Come stai ? ba ta halennek
?
Comperare,
ag, p. yugS,
a. adiiig,
a6.
Con (compagnia),
did.; {mezzo), se, se, si, s.
Conoscenza
(ar. ma' arifat, igiz.
Comoscere,
/. tigidat,
suti,
Collo, takruint,
Colombo,
Coltello,
V. ANDARE.
Canf., fyidi, pi. iyi'daten,
/. tiyidit, pi. come il m.
Cantare, ediyiz, p. yediylz, a. adidiyTz,
ab. idiyiz,
Scorrere,
15
DaRE,
(2)11
pi. temdinin
[ar.).
pi. tmoqqalin
(antiq.).
Gaddmcs
diz = danzare
(v. Motyl. op. cit. p. 116).
a Guddmes
aflil (v. Motyl. op. cit. p. 142).
DatterI'
a, p. yu5a,
(piccoli)
a. adius,
agingin;
ab.
itdS,
s. v. iSi.
{ar. bll.a) = argau,
pi. irgavt-en;
(1)ha senso, come a Gaddmes
e in van altri dialetti,
anche.
(2)in nefusi ag = prendere
(is; g = compel are).
(3)efr. il nefusi akez = riconoseere.
(4)a Gaddmes
askau, in nefusi assau.
(5)cfr. a Gaddmes
ziimmek
(v. Molyl. op. cit. p. 114).
(ar. tamr)
di " ferro
„.
j
-.-- azgrir,
Davanu,
pi. izgaren.
zdat.
Danaro (/ jgwgv),
[rf' urgcuto] ).
Dunte,
isln,
D
iindlalcn
pi. isiiien;
Moi.ari:,
entko,"
Dj. ii, tit-,
icioc
tigmest,
tegmas.
ifessen
ette5kan
<>er dad (le mani e i piedi
de sen n idadan
(tre mani e due dita)
izum,
p. j'izum.
a. adizum,
ab.
itizum,
s.v.
izum
(deriv
ar.).
Dimenticare,
6*ttu,
mdn,
Dividere,
a. adifttu,
a. adiin,
sehiik,
dad,
aft.
a. adisseljsik,
ab.
itettu,
iten,
s.r.
ab.
isejjsak,
s.v.
fttti.
iyinni.
s.v.
asehsfk.
pi. idudln.
izin,
Divorziare,
a. adiizin,
611ef,
dita)
ab.
p. yellef,
(in gergo),
Dolore,
p. itta,
p. yenna,
Distruoqere,
itizin,
s.v.
a. adillef,
sen n ifessen
izin.
aZ>.
itellef,
s.v.
de sen n idudan
iluf.
(due mani
e due
'
attan.
Do.mani,
Donde,
tifut.
sal
Donna,
Dorso,
Due,
$^fy>1^(y&1*l{rjrilom
V. ACCANTO.
doll'
Dodici
„
un ditO).
Digiunare,
Dito,
bianche
..
Diciassette
(id.) saret n ifessen
Dieci (id.) ifessen (le mani).
I
I
I
I
I
I
I
I
I
/.;/.
>.aZ
(in gcrgo),
rneno
Dire,
„, le ucose
i'ii.
Djcjannoyk
DJETRO,
i bianchi
main'.
tamettut,
pi. tsfdnan
e tpoco
usato)
tmattiitin.
aruru.
sen,
/. sennet.
Duecento,
sennet
n tmitFn.
DURO, V. ASCIUTTO.
III.
E, d, de, dec],
Ecco,
Egli,
- lo,
netta;
Entrare,
et. (1)
ukka,
ella,
kern,
- la,
ennet;
p. fkkem,
(1) assimilazione
uketta,
essi,
.'tni;
a. adikem,
del d col t in parola
- li,
ukummi,
esse,
itenti.
ab,
itikkam,
che principle
- le,
s.v.
ukutti
tkama.
con questa
consonante.
Supplement
all* "Africa
Italiana
„ N. 3
Wok}
• ..
I
I
I
I
I
I
I
I
I
I
I
Esserci,
c'e,
I
1
•
yella,
..
—
3*
p. f. tella;
non c't, ngi yelli,
18
mm
—
ci sono,
ellan/,
3' p. /., ngT telli,
3' p. f.pl.
3' p.m.
.-':-•-.•'^
ellanet;
pi. ngi ellan,
G
3'p.
f. pi. ngi ellanet.
Estate,
Oaluna, tiazit, pi. tiuzat.
Oallo, yazit, pi. yuzat (1)
Oatto, yattus, pi. yuttas, /. tiattus,
anedfu.
Oazzella,
Faccia,
udem,;?/.
Oente,
udmawen.
Fam
e,
Famiolia,
Fare,
gen,
fare,
mia,
tua
tec!"
p. igS, a. adig,
ordinare,
Farina,
aren.
Febbre,
taziht.
Feoato,
Fermare,
tsa.
essbed,
Fermarsi,
bed,
.e.gg,
—
amzer,
ik,
—
pi. \mllran.
is, —
ab. itig, s.v. fggi;
p. igga,
p. yessebed,
p. ibe"d,
i, —
a. adigg,
a. adissbed,
a. adibbed,
ab.
itnSh,
ecc.
nel senso
ab.
itdgg
ab.
isebdad,
ibedded,
s.v.
s.v.
iggi.
s.v.
asbed.
.>;,#
Figlio
pi.
ik,
dnnek,annes,
Filare,
ellem,
is, —
innah,
itnalj,
ecc;f.
p. yellem,
Filo, tinelli,
Finocchio,
—
Freddo
Fucile,
tmizit
a. adillem,
itwen,
—
itsen;
dena,
itellem,
—
Hum.
- a, - ak,
- as,
(sost), tasenti; (agg.)t saqqa'
tamekult, pi. tdmkal (ar.?).
erwel,
Fuoco,
ti'msi,
Furto,
tukertS.
p. irewel,
a. adyerwel,
ecc.;
pi.
aitma,
- ak,
s.v.
s. v. mater.
(4)
a. adilmed,
ab.
ilemmed,
s. v.
{fatt.
a. adisselmed,
as.
iseltnad
, s. v.
del ver. prec).
vt'itSlaht.
halaf
dallin.
iil.
Labbro,
iruwwel,
imatar,
L_
(ar.).
ab.
ab.
v.).
p. isselmed,
ecc
tarula.
pi. timsiwin.
(1) efr- a Gadames
selmed,
(1)
- atnah
(s.
p. yellmed,
Ieri, dillin ; jeri l'altro,
Inverxo,
tagrdst
Io,
a. adimmate'r,
(ar.?).
aselmed
Iena,
aqqal
ellemed,
almad.
yamen.
umm
tzenktin.
r
- (essere),
Insegnare,
s.v.
pi.
tmsdwin.
p. immater,
.
Lmparare,
pi. tmezunin.
ab.
pi.
mater,
i
Incinta
pi. tnilwa.
Fonte, rtt, pi- tittawin.
Forbici, tmitist, pi. tmitas.
Formica, tagedfit, pi. tgedfin.
Fratello,
—
pi. tiyuttas.
/. tazenko't,
(cbllett.)
timda,
Guardare,
abdat.
pi. tmiccitln.
—
iz6nktan,
noine indicante "genie, popolo,, ecc, che si trova ancora usato in
alcuni dialetti. (2)
Gjurare,
5. v. agilli; il far oiurare,
aseggflli
(fatt.). (3)
Grande, mlqqar, pi. muqquret,
/. mSqqariyet,
pi. mQqqurennat.
Grano, frumento,.frden
( solo pi).
Grasso,
(sost.), tadent.
di lasciar
Ferro, uzal, pi. uzlan (significa anche ucoltelloH).
Festa, tfaska, pi. tfaskiwin.
Fico (frutto) ,amecc, pi. imeccan, — (albero), tameccft,
= yli,
udan
pi.
Oinocchio,
fuel, pi. ifa'dden.
Giorno,
azel. // plurale si forma col prefisso
id, per es.: sen n id
azdl, "due giorni,,. Come e noto, tale prefisso era in oriqine un
laz._''"''
fdb;
azenko*t,
Oiardino,
Faoioli (piccoli, rossi), tadellabt.
Falce (per tagliare i grappoU
di datteri),
Fuooire,.
I
,.•.
'•?'•
tagitfit.
IH
atlus,
pi. itlas.
(1) in sokni si ha uno dei pochi esempi di plurale interne del no me indicanie
il gallo. Cfr. A. Basset. "Le nom du coq en berbere, in "Mel. Linguist. Vendryes.,,
Paris,
Cham
pion.
1925.'
. (2) cfr. H. Stumme.
" Handbuch
des Schilhischen
von Tazervalt
„. Leipzig,
Hinriches
1899. p. 35.
(3; di fronte al nefusi ggell, si ha in sokni la palatalizzazionc
del g.
(4) cfr. I'agg. imatar = bello.
-20
• Ki.-
—
21
. ••7ssy^
Ladro,
im6krd*,
pi. imo'kartan.
(1)
Mauitu,
Masticare,
Leobi, agbi (daW ar.).
Lampada (ad olio), mr, pi. inaren.
Lana,
Latte,
.::-t*
odduft.
aSfai. (2)
Lavare,
sired,
Leccare,
Legare,
Legna,
gar,
a. adissired,
p. yello*g.
p. yegra,
isgaren,
ab.
a. adillag,
a. adiglr,
al s. (asgar)
ab.
isirad,
ab. itellag,
igo'rr,
s.v.
ha significato
i
i
i
i
i
tiarzizt,
Lingua,
Loro,
essi,
ilsinen
itni.
senet;
per
amkan,
pi.
sciacallo,
yur,
per "alberia.
Mjele,
e ilsawen.
ten,
corrispondenti
imkanen
sono
per il dat. sen,
pi.
per ' trenta
ussenen.•
_
„).
'.
azgen
- mia,
lallatnaij,
tua
—atwen,
idlaliatnalj,
— atwen,
ecc,
lalla,
— atsen:
as:
—
pi. idlallaten;
nostra,
— nostre,
azen,
p. yuz^n,
Montaona,
amcrru,
A\ontone
(di media
vostra
ecc,
Morte,
Mosca.
vc&tre
ecc,
Mostrare,
Muro.
Mano.
pi. if^ssen.
fus.
ikellez,
s. t1.
tukelza.
dohor
, ab.
isuras.
corrispondc-
s. v.
imejjri.
pi.
izan.
essken,
iadir,
itawen,
, atni, pi. itniyen
pi illamen,
/. tsugi,
/. tahzint,
p. yenheg,
tamettant.
Izi, pi.
ab.
s.v.
tfwfena.
imerran.
grandczza
pi. ihzinen,
inheS,
a. adivten,
pi. tsngawin;
(grosso),
moretto,
pi. tehzintn.
a. adinlies,
(iyezan
(dall'ar.);
ab.
= pestello
inehheg,
del
s. v. a.nha
{ar.).
mortaio).
s. v. asikni.
pi.
izudar
(dalV
ar.\
N
a. adiuzen,
ecc, p. ifca, a. adtcc,
s. v. attar.
ar.).
" aleggi, pi. ileggan.
Moro (servo),
qayu,
••-..'
— atsen.
Mangiare,
ab.
a. ailissuras
A War.
Maggiore,
akbar n (dalVar.).
Malta (per muratura),
tlaht.
Mandare,
ab.
ab. itecc
itazen,
s. v. izen.
(3)
Nascita,
(4), s. v. itcu. (4)
tarwa.
Nessuno,
Nettare,
(1)cfr. r. aker= rubare.
(2)probabilmenU
si riconnette
col nome indicant* 'giorno, e signified quindi
" quello del giorrw,,
in contrapposto
a "latit inacidito..
Sulla stessa voce che
appare in altri dialetti,
cfr. E. Laoust.
* Mots et choses
berbfcres
„. Paris,
Challamel.
1920. p. 80, n. 3.
(3)usato
anche a Zudra, a Gat toe.
(4)it nefiisi ittett deriva verosimilmente
progressiva.
(e usato anche IO*ljsem>.
(2)
agg. settof, pi. settuft,
pi. f. tsujtafenat
quasi disusati,
ugit.'
spazzare,
6*fret,
poco conosciuti).
p. yeffaret,
a. adiyefrot,
ab.
ifo*frot,
s. v.
afrat
.• ••v*
da assimilazione
(1)
Naso, tuiiza*rt, pi. tunza#r
Nero (sost.), tasettofiya;
(termini
*•'
p. yessures,
n azel.
dun n (dalV
Mordere,
- ak,
s. v. alfaz.
itetkr,
tam^mt.
ahZin,
lalla,
pi. mutteren.
p. yeklo'z,
a. adiyekloz,
N\olto
(aw.),
uggut.
Montare,
awen,
p. ivsr&n,
M
Madre,
it?ffdz,
ab.
Mio,-ennu.
/.
/. tnet.
(ar.).
u5en,
ab.
a. aditter,
pi. fdytir.
asiires.
Mezzqoiorno,
so/to as per
dal m.
Minore,
/ saffissi
I' ace.
mutter,
6*klez,
a. adiffoz,
p. yetter,
MetA,
mezzo,
azgdn.
A\f.ttere
, porre,
sures,
agS*rra.
di collett.,
Lucertola
{del muri), timezdemt.
Luna, taziri; mezzaluna,
yulul (che vale anche
Luogo,
Lupo,
Mf.se,
s. v. ilug.
pi. tiurzaz.
i\is,'pL
p. yeffo*z,
6*tter,
s. v. asired.
Lei, ella, 6nnet; esse, itenti. / stiffissi corrispondenti
il dativo e t per P accasaiivo
e non differiscono
Lepre,
Mendicare.
Mendico,
Mentire,
p. yessired,
6*lleg,
v. Uomo.
6*ff6z,
-
(1)in nefiisi signijica
(2)Vuso
delta parola
frequenli
cast delta
Supplement/)
" figlio
derivata
infiltrazione
all'" Africa
Italiana
„.
dalV
araba
or. accanto
che si colgono
„ N. 4
a qiiella
in atto.
bcrbera
e uno dei
— 22
--
,
23
-if tit
Paiuoi.o,
Noi,
ecceni.
No,
bda.
Nok, ngT oppurc
e- all'
Nonna,
uhha
Notte,
yul uisati
a.: per
/.' imper.
(ha gli stessi
iti i. vale
per formare
si lisa
il negative/
del verbo
a! p.
abfn.
suffissi
posseasivi
anche
" di nottc
tempo
Nuovo,
trir, pi. triret,
f. tririyet,
pi. trirennit.
Nuvolx,
tefcnau,
amessu/.ik.
Parlare,
siwel,
Partokire,
di lalla).
(1)
Pi:c<)kA,
Phlo,
(Uutarc),
Odore,
Quo,
p. ikka,
a. adi'kku.
nb.
iti'ikku,
s.v.
ikkii.
udi.
6*zzu,
tor^awin.
tamezzuht,
Piccolo,
(2^
pi. tniazzuhiii.
isersin.
sersi.
ura<j.
p. yesersi,
a. adissersi,
ab.
iei
sai,
5. v. v. parola
(3i
Orzo,
timzln.
Osso,
igo*ss,
Ovvero,
na
Paese,
tiskent,
Pjeno,
iccur.
Pietra,
v. Padre,
tgagit,
pi. tmiira
(indica
anche
" pacse
abiiato
„).
(1)atrar rial Motylinski
c data come nefusi, ma ncl linguaggia
atruulmtntf
usato non risulta.
(2)r/r. tliergu dei Berii Suits (r. Destaing. "Diet. Fr. F3erbere,,.
Pnris, Leroux
1914 p. 252).
(i) dalla nota r. che indica "I'esserc
giallo,,;
pen in sokni, lomr in nefiisi
di FasstHo, werrag. signified " verde „
(4) in altri dialetti c nag.
mezzuket,
s. v. tarwa.
. adiiinot,
ab.
„ —
st laz).
V. COLAKi:.
iness,
s. i. anessa.
signified
Hell,
'• un
s. v. imtawen
ab.
ito'zzu,
seno
s. v. izzii.
/. mezz6*kiyet,
pi.
„>.
(lackime).
(2i
(3)
mezzuknat.
(4)-
a piedi,
—
per
se tiSkan.
macinare,
tasert,
/;/.
tsura.
driis.
tura,
ta\v<)rt,
pi.
;i\vid(
u'zmer,
Pozzo,
tanul,
Preqarf.
(in
Phendeke,
p. iwid,
pi.
(dare
a. addivcid,
p. izmer,
senso
ag,
ab.
turawiii.
pi. Iwira.
Potere,
tel,
ab.
tiyersin.
tgugan;
PlOVERE,
Prestare
ab.
a. adizzu,
pi, liskan;
pi.
a. adins,
a. adill,
pi.
anuar.
Polmone,
Madre.
pi.
Piooqia,
Poco (avvj
pi. igsan.
. (4)
baba.
tamurt,
fame
ul s. admar
d. izza,
tirsit,
Portari-:,
Padrone,-a,
tarn,
/;. yenini*t.
lerJalin.
" per
p. vinsa,
p. ilia,
Piede,
Porta,
Padre,
pi.
(es.:
jdmaren
mezzi,
Pidocchio,
precedence.
Oro,
ins,
mammelle,
Piantake,
Orinare,
s, se
PhkNOTTARE,
assa.
Orecchio,
Okina,
tarzalt,
D]-,
el,
pi.
nh.
emiaj,
s. v. awal.
tili, pi. tilivtin.
a c\usa
Petto,
tor^u,
a. a4ttiru,
in 61KO,
isawal,
s. v. annat.
Piaxuere,
Okca,
(/.),
ab.
PekchE ? I ba ta.
okku,
atu.
Oooi,
p. turti
, andakk
{d'ucccllo),
Per,
p. ho.NTF.
a. adissivrel,
v. Cacklu.
Penna
OCCHIO,
Am,
itennot,
pi. tizniut.
Odokakf.
p. isshxel,
Passeggjare
„).
(1)
Palma, tazdit, pi. tezdai.
Panf, tglri, pi. tegiriwin.
itawid,
ab.
s. v. thviya.
izemmer,
s. v. azmar.
tiuitin.
religioso),
p. yuga,
e prenderc
iro*ttel,
ab.
a. adizmer,
s.v.
zall,
s. v. tzallit.
a. adiyug,
in prestito),
ab.
itag.,
u*rtel,
s. i. igi.
p. yerto'l,
a. adiyer-
arettal.
(1)dalla r, ivAV — bollire.
(2)cfr. fl dci Matmata,
del Figig. ecc.
(3)/// nefiisi c t/rA.
(4)la media palaialc
cadutu nel in. s. si conserva
nolle
altre
voci.
*r
— 24 —
PKKIO.
Zik; I'KESTO
PriF.DKO,
d,'.k,;.pdp
agdwi.
pHHi.
PRKSTO.
o. viddi.
SAPERE. V. CONUSCERH.
(Delia
nota
r. essen
Zlk Zlk.
fl. adiddi,
o*.
iteildi.
s.v.
ncl
addai.
senso
Scala
dl " persona
(di pictra,
Scarafaqgio,
Scendere.
I
[
I
Quale?
ay n — (rtaW
Qualche,
elba'd
Quanto?
Quaranta
menit.
{in gergo),
Schiavo
ar.).
n — (dalT
ar.).
ifessen
volte).
Quello, udinak,
pi. ummadinak,
Questo
wa,
(pron.),
sposto
Am
al norne
pi.
ettiskun
marten
/. eddinak,
umma,
/. ta,
cd e invariabile
/;/.
(mani
e piedi
due
pi. ntidinak.
ntT;
in genere
(agg.),
edda
{e
e numero).
I
I
dagel.
tqardemt,
ari, p. yuri,
Seouire,
6*dfar,
Dl LATTE
i
I
I
I
I
I
. radersi
, siigo'rvres,
p. lsegcmves,
a. aaisgerwu
s, uu.
..
Soono,
il p., s. v. asgeru-6*s.
Rame,
nas (ar.?).
Ra.mo
della PAUuA,
Rendere,
restituire,
do^s,
Romi'Eke,
orz,
miirrez,
Rotto,
Rosso
zugguggt,
sifpr
a. adidoss,
p. yerza,
p. yerro'z,
ab.
a. adiyerz,
a. adimmurz,
ab.
ab.
yedo*ss.
iro*zz,
ab.
(1)
iterr,
s. i. frri.
s. v. arezza;
Sopra,
rompersi,
(agg.),
zuggo*g,
c il p.
/. zuggo*giyet,
pi.
m.
pi. f. zuggugnat.
n vuko'rr.
a. adivukerr.
ab.
6*riu,
itaker,
s.v.
tuko*rta.
issen
figurato),
tafsant,
ab.
it?ggez,
pi. tfessanin.
s. v. aggaz.
ab.
itari,
s. v. titya.
ab. ido*fkr(
s. v. adfar.
a. adikrez,
ab. ikerrez.
a. adibbes,
ab. itebbes.
s. v. abbas.
(1).
alji.
pi. ifeggagen.
p. yerza,
a. adierzu,
pi.
Dormire,
inuddam,
ab.
iro*zzu,
s. v. tirZit
arezzu.
niiddem,
p. yennuddem,
a. adinniiddam,
s. v. v. Sonno.
se.
Sorcio,
agerdi,
SorellA;
uitmS,
Spalla,
tazzuagia;
ACIDO,
v. s. v. precedente,
ab.
s. v. tadsa.
pers.
sa „).
a. adiy^diar,
p. yekrez,
p. yebbes,
Sole, tiukt.
Sonnd, auuddem;
tkuli, pi. tkulavrin.
err, p. yerra,
a. adiyirr,
p. yedsa
yerro*z.
(sost.)..
DuoioF
pi. tqurdnm.
a. adiyuri,
p. yedfar,
afeggag,
Soqnare,
e la 3.*
v. Mono.
Sommia,
Scorpione,
Scrivere.
SlERO
Ridere,
die
in senso
tazlo'st,
pi. tizlis.
eggez,
p. yeggez.
o. adiggez,
(sost.),
Soffitto,
I
dotia,
U s. v. assan
Serratura
(di fcrro), tasergilt,
pi. tsergal
Sete, fad; assetato,
yeffiid, pi. offuden.
r\~
Radere
intcso
ed anche
Seme, akraz.
Seminare,
6*krez,
Seppellire,
6'bbes,
po-
ho
tagrut,
Spavento,
pi igerden.
pi.
pi.
ultmaten.
tegrat.
aseqqla'.
Specchio,
tislt n udem.
Spina, tadri, pi. tadriwin.
Sporta (piccola), tamegidna,
pi. temegidniwin:
— qrande.
tamenfalt*
pi. tmenfal.
Sale,
tisent.
Sandalo,
Sangue,
Sposa, taslit, pi. tsilitin.
Sputare, skiittef, p. yeskuttef,
tsila,
pi. tsllavt'in.
Stella,
Qtpdpo
ida*mmen.
(1) per spiegare
-/_ _.•_ „•.. -~nUA
questa forma d'ab della r. doss Oisogna
;„ tnrtnh ri! nh e rhp la venz r. sia eds.
ainmeuere
cne que-
iri, pi. iran.
(nmana).
coll.
(1) cfr. la r. eriel
izzan.
= " chiudere
a. adiskuttef,
pi. izzanat;
dt dentro
ab. iskuttaf,
— animale,
„. lasergm
s. v. tkuttafin
tiskin.
e un <m.
junnuw
uui
<m
- 26
SiUALU
[di campagna),
—
tbarutt,
27 —
pi tburau;
— di cittii,
aglad,
pi.
igladen.
aines,
imess. (1 i
Sthuzzo,
asid,
pi.
asri,
Sunoki-:,
Sro.
satinet,/?,
Unohia
Strofinake,
Stuoia,
Udire.
pi.
p.
yiimess.
a.
adiyumes,
ab.
itaines,
s. v.
isiden.
ab. isannat,
s.v.
asiiinet.far.).
Uo.mo,
mSr,
pi. imarriwen.
Uovo,
tazdalt.
, pi.
tmvcssarin;
pi. tezdalin.
iserien.
Udi.
V
— enncs.
Tabacco
da
Tacekk,
tafunast
fumare
suseni,
(in
gergct),
p. yessusem.
Taklo i del leg/10),
ult
tsawa;
—
a. adissusem,
ab.
da
filto,
isusam,
ult
lccti.
Vedere,
s. v. asusem.
Telaio.
Terrazza,
Tessere,
Tirare
tmidi.
uml.il.
tara,
pi. tariwin.
zot, p. i?6*t,
a. adizzet,
dal pozzo
ab.
itagem,
yetni,
che
Tomba,
aggam;
a. adiyetni.
luooo,
pi.
itezzat,
agem,
—
dal
yeto'nni,
s. v. tzata
p. yugum,
pozzo,
con
—
a. adinzog,
ab.
sik,
6*tni,
fuori
ino*zzog.
(2)
iagg.)
(sost.),
V'KRMI
idella
racano,
p.
da qual-
Voi,
ab.
itaf,
s. v. ifi.
/. sem.
— ennek,
a. adizzenz,
/. >xarragiyet,
tagziwet,
terra,
delta
kcniu,
Volentieri,
VoLEkE,
o. yedder,
pi.
izzo*rr,
ab.
pi.
pi. tegziwin;
frutta),
tagecci,
a. adiels,
tlaba, pi. tlabi\x-in;
(iMder,
wussuret.
s. v. az.i*rra
izenza,
s.v.
celibe,
agzin,
pi. tgiccwa;
(farinata),
ab.
pi. igziwin.
iless,
s. v. alissa;
di Sokna),
/. tarnagt,
(collett.).
itedder,
IN GERGO,
Vostro
(aee.)
Zappa
v. Scure
— ek. — es, ecc.
a. adissuggar,
ab. isiiggar,
s. v. addar.
s. v. asuggo*r.
p. yuhfu.
- 6nnewen,
/. —
ennekmet.
Uccidere.
-didii,'pi.
izd.it
Ong.
(anchc
p. ycnga,
al collett.).
a. ading,
ab.
inegg,
s. v. anegga.
Zangola
7ia paterna.
(1) efr. ames
di altri dialetii
(2\ efr. il nefusi
zckka,
(Dcstaing.
pi. izekkvren.
op. cit. p. 142).
(otre
per la preparazione
betti;
del burro),
— ik, — is, — itnalj,
ecc.
tammart.
bak-
atrib,
pi. tarnagln.
tiiizi.
ab.
U
Uccello,
tiiizi.
— deWintestino,
— nero (delta donna
a. adidder,
(al-
m e f. warruget.
/. keniti.
s igefo*unu,
p. issugger,
VOLQERE
/. — ennem.
ab.
pi. itriben.
Vicino (sost. e agg.), arnag, pi. yemagen,
Vimini (per fare ceste, ar. d. dfira), ahatro's
Vivere,
a. adiyuf,
wirrag,
/. lanssart
/. wesseriyet,
a. adiyezzar,
Vipera. talefsa, pi. tlifsivcin.
Vivanda speciale D! Sokna
taqarzat.
tiineccu.
v. A\5cf.
af, p. yuf.i,
vnissiiret.
iwussaren,
p. yerza,
Veroine
a. adiyugum,
saret.
Trenta,
Trovare,
ol.
pi.
imekiem,
pi. imekleman.
Vestire,
vestirsi,
els, p. yelsa,
(n asetta).
le mani,
s. v. ata*nna;
p. yenio*g,
pi. isekwanat.
taqarzit,
Tramonto,
ab.
6*nzag,
isukvc-an,
Trachea,
ab.
con l'animale,
s.v.
wesser,
zorr,
Verde
sabbja,
tfunasin.
aussar.
V imp. si lisa mater).
Vendkke,
zenz,
. yezzenza,
asetta.
Terra,
pi.
(sost.).
(agg.),
Te, itvc-i.
Tuo,
a. adissanuat,
issaren.
/. igget.
Vhcchio
Tu,
pi.
Uno, iggen,'
Vacca,
Tue,
yessannot,
iSser,
•"•m
I
— 28 —
.m
ADDENDA
/
- ..SF
."*'. I
Camminare,
Come
akel.
(compar.),
Cuore,
ul,
pi.
am.
. v?*i,Y'
•
ullawen.
• .,'.:*
DORMIRE, 6*ft0S.
Dove?,
mini.
Leobi {in gergo),
Per quale
Presso,
Semenza
Taouare,
Venire,
amarTn"
raqione?,
ma
per (ar. (ind),
fritta
enkot.
delta palman.
ga.
gur , - i, - ek,
(ar. gliya),
troncare,
ased.
tazdit, "Vacqua
- es,
ecc.
tugwau.
(1)
"
IV.
(1) probabilmenti
da'.la r, ar. naqada,
con mutamnto
q > k per dissimilazione.
— 31 —
TRASCRIZIONE E TRADU2I0NE DEI TESTI
{jr'U9
p^"9&
oyj~jL>
y/U*jjs
p L* C^ujLtl^ptUj
fjpj
iggen
ne mmar
ila es*ezret
m aremmun,
aremmunenncs
moq
qar. ivi lahmgl n amekt&r iyisseltan, yessuselt. aremmun yessekkem
Iahdim, de mar e"ttamektartennes
bedden d imi n tasqa. yused az
zabti essen imarriwen
eng"n iggen ne mmar, suggareriten
iI5hbes
sawren fellasen esseltan, yennasen:
de bab n tamektart.
ummuhabsen
sagftten iyilahbes.
sagfnten, ftn
sana*. s igo*f ne le';lm yensec
esseltan se bab n tamektart
emmik isar dgTs wu ba" ta usanas. ufan
de lehabs. jressehed6*rt
esseltan wu yesta'dras
wu yennas: pettak
wu j-ekker dides yessekemt iyilha*znet n elrna**!, yennas: awi elhiim
lennek sal ba ta tsuggaret.
iwi fggen n assrdm.
yennas
esseifan
einmik sa? yennas: ummuhebsaJj
se sebeb n aremmun,
suggarel;
attcnkot, satrizi! usanas laamelennes
urag.
I.
Un uomo
aveva
una pianta
di melograno,
le sue (ie cui) melo-
grane erano grandi. Ne porto un carico d'asino al sultano e lo fece
arrivare. Le melograne
le introdusse
il servo, e l'uomo e la sua asina
rimascro sull'entrata
della casa. Venne uno zaptie e due uomini che
uccisero (avevano ucciso) un uomo. che li volevano condurre in prijione. Consultarono
su di essi il sultano
il quale disse loro: conjuceteli in prigione.
VI? li condussero,
loro e il padrone dell'asina.
V.
-urono imprigionati
per un anno. A capo di un anno domandd
il
>ultano del padrone dell'asina come (che cosa> divenne [fosse owetuto) di lui e che cosa gli diedero (gli avessero
dato). Lo trovaro10 in prigione.
Allora lo fece comparire
davanti
a lui il sultano,
jli chiese scusa e gli disse: ti abbiamo
dimenticato.
E si alzo con
ui e lo introdusse
nella stanza del tesoro e gli disse: prendi il tuo
arico di quello che vuoi. Allora quegli porto via una scure. Oli
lisse fl sultano: Come e che fai cosi? L'uomo gli disse: fui impri[ionato per causa del melograno,
ora voglio tagliarlo,
te ne prego!
Ho. gli diedero il suo {un) carico di oro.
- 32
—
—
II
p
If.
i; Tnnen zeman ellan mar ingi isei de lahlennes
am netta de
lillas am ntta de y ill is am netta etsugfnnes
am netta. tuta fellisen
fgget n tafunnist
daltah; yiqqim iherret fellas, yusized iggen ne
thmar wu yennas: Allah i'iUnak!
iggen iten yennis: hat ten wu
hudhS. d iggen Hen yennas:
tehlif anha elbugra bugratek?
wu
yekkem ilahlennes yennas: bab n tafunast yugezt. tennis: sek dima
tsukaret dgT; imira ezzarri'at edda tla ba ta adituaker? wu temmadda
iyillis tennis: babam yeffiten iyilhabten
n tugwau ill! tuareinet sal
ezzarri'at.
tenni tmiziyet
iyilallas:
nil, giiri, am erri'i, am uggt't^
hlai; ilii ayittugim, ba"hi! wu temmidda tmezziyet ihannas, thabras,
tennis: 'abin ayugTn errai. tennis: ma gJ atghn amSklfnnuen
tiu'zi
deddana assa de nil izumah ? ba ta elhlaf eddi? ettaussa*rt
tennis
awal edda iyitsugi. teffog tsugi tzagarat. innanas: mii ttufid? tennasen:
fdbi 'ataqiniyed, tbabbe'rayed
tawessa*rtennah
I
II.
Dicono che un tempo c'era un uomo che non sentiva (sordo)
e sua moglie era come lui e sua madre come lui e sua figlia come
lui e la sua schiava come lui. Cadde su loro {capita da lord) una
vacca
I
sperduta
e f uomo
comincto
ad arare
con
essa.
Venue
a lui
un uomo e gli disse: Iddio ti assistat Uno dice che gli disse (secondo un tale, Vaomo che arava avrebbe detto alValtro): due righe
(sotchi) e prendila
(appena fatti due solchi le la restituirb).
Uno
dice che gli disse isecondo un aliro U sordo avrebbe detto al secondo)'
giuri che la vacca e tua ? Dopo di che egli entro da sua moglie e
le disse: il padrone della vacca Ilia riconosciuta.
Quella gli disse:
tu sempre mi accusi di aver rubato; adesso questa semenza
ha di
che pub rubarsi (come max i possfodt eke se ne possa rubare) ? E
la donna ando da sua figlia e le disse: tuo padre si e accorto dei
due chicchi di "gfiaB (1) che abbiamo arrostiti della semenza. Disse
la ragazza a sua madre: io, per mer come e H pastore, come (cost e)
un altro in sua vece; quello (U marifo\chc mi prendete (mi scegliete,
mi volete dare), sta bene! ando la ragazza
da sua nonna, la in-
.i?,-
compjsta
di serai fritti nd grasso.
-
fonno e le disse (dicendole):
vogliono
farmi prendere
(ilanni)
\\
pastore. Allora le disse la nonna; per quale ragione
fate il vostro
pranzo con polenta
e grasso proprio
cggi e io (die io) digiunai
{sto digiunando)?
che contrasto
(stranezza)
e questo? La vecchia
disse queste parole (parlb dell' accaduto)
alia serva. Usci la serva
facendo lo zagarit. Le dissero:
clie cosa hai trovato (t'e capitatoi?
Disse loro la serva: i miei padroni mi hanno affrancata,
mi (me tie)
ha informata
la nostra vecchia!
III.
Zeman ellan fg&eii n ettufeTIi, essana'atennes
minimi adiyuf sen
nah saret "nah aktar adiqqim
didsen Ien adiyecC
didsen..
marra
yused yufa ifassen n imarriwen.
itrek essujviennes
azel udinak \xu
yeqqfm didseu. yennas iggen se gurssn: madd iiSug.ilennek
! yennas:
la lih sugul her ne wa ! yennas: bilek anneinmuhbes!
yennas: retili!
am nFS, am kTniu; wu yeqqim. saginten vcussikmenteii
d iggit n tasqa. waqqesen
fellasen.
yeglfg
ettufeili
wu yeqqim
qirib iini n
tawo*rt. yused essayjraf,
yura tasergilt,
yufa eltufeili netta edduni.
yussufo*gt, ya'ba asihhar. yeqqim itell wu yennas: niS ing? se giirsen!
yuzen assiyyaf isawar lehkumet.
ennauas: odbahimas
a'neddiyus^d.
yimmaddasen
ettufeili iilehkumet,yennasen:essana'5tennu
el'amrennu
kiill tufeili. yenn&s el hakim: in kan atetrak ej^ana-atennek,
aksarrah.
yciinas:
terkeh
essanai'at
edda!
Ijatta
kau 'azzaman
fella,
amadih
aba'den!
Ill
Un tempo c'era urio scroccone,
il suo (il cui) mestiere
era die
quando trovava
uno (-a) o due o tre o piu persone
stava con loro
fino a che mangiasse
con essi (-e). Una volta venue e trovo dieci
uomini. Lascio quel giorno le sue occupazioni
e rimase con loro.
OH disse uno di loro: va alle (per le) tue occupazioni!
Gli disse
lo scroccone:
non ho occupazione
migliore
di questo (-)! O!i disse
allora quegli: forse ci imprigioneranno!
Oli disse (rispose):
acconsento {d'accordo):
come me, come voi {correrb la stessa sorte vostra);
e resto
(I) vivanda
33
con
loro.
Li condussero
via
e li fecero
entrare
in ima
chiusero su li loro (li chiusero dentro). Si turbo lo scroccone
vicino alia bocca della porta. Venne il boja, apri la serratura
casa
e resto
e trovo
e
H
- 35
Bpcroccone die era il piii vicino. Lo caccio fuori e voleva sgozzarlo.
WneUo si mise a piangere e disse: io non sono (non faccio parte)
Klbro (quelli)\ 11 boja allora mando a chiedere consigli all'autorita.
Rfg^.Gli dissero [risposero): chiamatelo che venga da not. Andb (da
Wkp) lo scroccone
dalle autorita e disse loro: il mio mestiere per
fipa la mia vita e stato qacllo dello scroccone.
Oli disse il goverIttt'ore: se tu abbandoni
il tuo mestiere,
ti mando libero. Allora
Bjiiesti gli disse: ho abbandonato
gia questo mestiere! D'ora in poi
Ejaijche
se mi invitano,
non andrb (vi ritornerb)
mai piu!
ft" ellan iygen n esseltan bhil. yusazed ig^en ne mmar sa'ir tama, (1)
iKnnas:
siulah fellak amdih. yfnnas:
ba ta tennid?
yennas elli
peniiit dgTs. yennas esseltan:
hatta m" essiulah fellak amdah. ru
^ennas ell! yennit dgTs. yenna mar iyisseltan
udinak:
usigt s
raglabeniiuen.
yennas: tbarfitennek
fellas, yennas: slih ezzegariot
Bftasqanniien.
yennis:
farhln.
deluqo*t
eddinak
winazed
v C era una
i^poeta
avido
volta
un suitano
e gli disse:
iyuggid ecc didi 1
V.
yedke*r de
iwen ii'ggen
n
iwen
sures fus6nnes
yals ham^ ingi
bdai'a ezzuhur anna ennSbi nuh , lamma yekbS'rr,
amerru
'ali wu yedbl*h
yais sJrm. yusazed.
yesfellas wu yed'as sel barket. wu ba'dhu, yedba'h
si
attizaub;
id'a se denannas
seddo*l
d asestof n ud-
mawen wa dsarln illamen ettesugawin
iy6dna n sa"m. de h5m ila
muzlin, ismennes
msraim:
izaiib ubbas nuh, yed'as ubbas, isken
de msar. wu bd'dhu, yodbah si ylTs yafat, ingi attizaub:
yed'a ad-
IV.
sarin eddenannes
avaro.
iuz d4ttu*ruk. wa ba'd edda'a en seyyidna nuh seddna n yais ham
ho parlato
Venne
da lui un (uomo)
su di te ia lode (lodandoti).
'.; Gli disse il sultano: che cosa hai detto di me ? Gli disse // poeta
., quello che disse (aveva detto) di lui. Gli disse il sultano: anche
t io ho parlato su di te la lode (todandoti).
E gli disse quello che
gaveva detto di lui. Disse Y uomo a quel sultano
: sono venuto
^Ipassato)
per la vostra strada. Gli disse il sultano:
la tua via (di
(1) la •' della scrittura
campagna)
e su di essa (quella
era la strada tua obbligata).
GH
disse /' altro: ho inteso lo zagarit
nella vostra casa. Gli disse il
saltano:
hanno fatto festa. E in quel momento
(glh portarono
al
sultano il (suo) pranzo. Si mise a mangiarlo
e non (gli) disse (senza
dire) a quell'uomo
: mangia. (Gli) disse l'uomo al sultano: tua moglie
ha partorito.
Gli disse il sultano: la lasciai incinta. Gli disse Valtro:
ha portato due piccoli! E il sultano era vicino a terminare
il pasto.
(Gli) disse il sultano
all' uomo: mia moglie la sua madre {anche
la madre di mia moglie)
partorisce
gemelli
(partorisce
sempre
a
due a due). (Gli) disse l'uomo al sultano:
uno dei piccoli e morto.
Gli disse // sultano:
la madre non poteva
dar latte a tutti e due.
Gli disse /' altro: anche
1' altro e morto!
Gli disse il sultano:
e morto perche
si e intristito
per suo fratello.
Gli disse /' altro:
anche la mamma
(loro) e morta! Gli disse il sultano:
perche si e
intristita
per i suoi figliuoli.
Gli disse il poeta: il tuo mangiare
e
buono?
Gli disse il sultano:
per questo (tanto e buono che) non
volli dire ad alcuno: mangia con me!
iissetlan
B&ieklinnes.
isar itecc dgis tu ingi yennas imar udinak: ecc. yennas
Irur iyisseltan:
lahlgnnek turu. yennas: eg^iht taqqll. yennas: tuwid
B'fn* n irnezzunTn! d esseltan qarib adikkamel tagilla. yennas esseltSn
iimar: lahlennu lallas tawid dettuwama.
yennas mar iiss^ltan: iggen
MJ'^mezzjnTn
yummut yemus: Ullas la tena'zzam
atessembi
sen.
Pertnas: hatta uyet yemtmit! yennas: ibzdn s ummas: hatta lallatsen
itemmflt! yennas: tehzen se dgnannas.
yennis: tagillannek
tSyyeb?
yciinas: vreUi ugi'eji adennah
-
noa si avvtrtiva
affatto
nella pronunzia.
sirar elhdlq; siren sal eddenannes
yazuz wa ma-
taqqal lahlennes, wu turu, tuwid miizim ettemaziyet settufet: tennas
lahlennes:
edda'wet mbabak tutanagd!
de ham yenkor eddfcnarvnes
wu yerwel mini yufiten sfcUufet.
mani k6*bron,
muziin etto*maziyet n ham 6*ffegan
de ttaleb en babatsen
ham. mani wa'sselen
iilqa*rb n innil, iwdn mziin asettaf s ultmSs, tuwi se gures wu tenaselen: isar se gursen zemi'a essudan de Iahb6s.
$as
'9
—
30
-
V.
E ricordato
nef libra intitolato
Bdai'a ezzuhiir
che ii profeta
Noe, quando fu vecchio , sali su di una alta montagna
e chiamo
suo figlio Sem. Questi venne a lui. Allora Noe mise la (sua) mano
su di lui e invoco su di lui la benedizione.
(E) poscia chiamo suo
figlio Cam, ma questi non gli rispose; allora Noe invoco sui figli
suoi (di Cam) 1'umiliazione
del seryaggio e l'annerimento
dei volti
e che essi figli di Cam divenissero
schiavi e scliiave dei figli di
Sem. (E) Cam intanto aveva un bambino
, il suo (cut) nome era
Misraim: questi rispose a suo nonno Noe il quale invoco su di lui
la benedizione
(suo nonno) e quello abito (andb ad abitare) in Egitto. (E) dopo di cio Noe chiamo suo figlio Iafet il quale non gli
rispose: allora Noe invoco che diventassero
i figli suoi (di lui) i
peggiori mali del creato; e difatti provennero
dai suoi figli Gog e
Magog e i Turchi. (E) dopo l'invocazione
di nostro.signore
Noe su
i figli di suo figlio Cam, concepi la moglie sua {di Cam) e partori
e porto un bambino e una bambina neri: allora disse la (sua) moglie:
la maledizione
di tuo padre e caduta su di noi! (E) allora Cam rinnego i suoi figliuoli
e fuggi quando
li trovo (per averli trovati)
neri. Quando si furono fatti grandi, il ragazzo e la ragazza di Cam
uscirono
e cercarono
(a cercare)
il loro
padre
Cam.
Quando
arri-
varono in vicinanza
del Nilo, il giovane nero monto su sua sorella
e quest a porto (concept) da lui ed ebbero successive
generazioni:-*
provennero
da loro tutto il Sudan e l'Abissinia.
Revjslone
del Berbero
e correzione
di Sokna,
dal CapltEfiD
del vocaboli
raccolti
sul
della Marina
posto
Imperiale
nel
1819
Inglese
G. F. LYON
Per
role
niajjiiore
<li
comodita
qnesta
e senza
raccolta,
iilcuii
ncsso
fcra
per
online
traducendole.
di (jnalcbe
vo<-e
Hit*
KsMininaiido
'-rit#rio
dnvuti
Tuttavia
quasi
tevoli
errori.
dalla
pronnnzia
sono
adoperate
siioudente
a qnello
o, qtmloni
iu qucstu
il valore
suoui
:i]tprusso
fjnelli
arabolterberi,
lo^orio
Lyon
nou
citaii-
iielk*
alia
auc.lie
pntnti
e.sse
destra
comprese,
indicato.
di ricezione,
qnello
jiossianio
alia
imn
Salvo,
vvcntiiiili
— jmh-o
luMisari',
mia
inglese.
mntaim-nti
(avo!a
ahliia
natiiraliuente,
al sno
yuulare
ini]rt*ginadupfmty,
nol"
fonetici
non
alle
mirri-
a pay.
t< —
italiano
roltito
jtli errori
orei-cliio
trso
<'ln>
il snono
allabetico
A.
!io—
allova.
alibiano
nella
e di
di-H'
aitraverso
verificiire
a quello
ironunzia
dovnti
liniruistica
. e laseiando
route
di tin
di srrithmi
raeendoei.
di Sokna
la ricm-a
noli-.
, sju-sso
1'onetici.
loro
l;uiU-
orrori
<l;'i
le pa
rinfiisa
la uiaiu-auzu
di eiiltnra
<m
fra
alia
|c lin (lis)Mistc,
pin
— si siano
, quando
siano
e fili
*;lossurio.
riconoscihili.
sefinato
si atteueva
qiu.
accennati,
oyli
dialetto
dei nmtaiiienti
dal
ralTrnnti
dentate
rendera
o freqnenti
die
del
dti
. vi si scoijrei-aiino
so in nn linjjnagyrio
e piii anni
die
("io
nianiMiiza
lacilinente
ed in continuo
1' A.,
alia
odierna
isolato
del mid
di dover
listn
\v parole
Jii questione
lettero
wipitem
s<i|>ratnlto
<lioat:i
ili cento
e quellc
fare
si rrovano
altabetieo.
di truserizione
tntte
vnjrlia
in injrlese
lorn,
(|iipstji
eostaut+>
staiiipa,
di rlii
die
—
ilare
diauzi
adnsato
verifieatisi.
ai
-
a
—
a,
na
e,
e.gr
—
ai —
e,
ai,
volta
che
ayyi
di
tura,
volta
una
sola)
—
^A
—
^Ar
g,
a pOSil
<[(>]]:\
tkllk).
J*'l
e Tarietii
n'stii,
ili-ll'
Spcsso
voile
VOW
z.
e,
ucamician).z
e,
—
in pot-he
• ju-ci'iitii!-!!,
e <l'lla
lc vcicnli
il siinno
e.
<li
segnare
LA. PASB,
1 vncaii
la quantity
SANGUE,
possono
o
SOTTILE,
lc^ersi
in tntt
qnautitu.
iln]ipie,
e con
i <littnjrui
eurrispoudi'iite.
e iitoiio.
o lnnjr.i
j. at,
f]ii:iiulo
ci,
esso
Lsi lctlnni
••he,
alia
sprovvisto
Riiria
in simili
il*re,
per j-oter
sostrt
del
ili |iit'st:i
nostr.i
lnngo
Ponciulo
liivw
<li qunLsiasi
ricerclte.
.registnirc
viiij,'<:io,
menk',
poi
filnlojiicainente
ra|i;>r'sentarsi
cnjrnizioiie
si sforzti,
mi i>o!
imj>rei)arat<).
uon
vitoco,
wc\
insoi^enti
era
si assiste
oon
fra lui e pli inf<ir-
ca]>ii(;e
di rilevare,
ne li
italianc
delta
della
mia
delta
prinm
trascrizione
colonna
del
L. (in
(in
maiuscoletto)
corsivo):
se<,uom
,„<,
'^
raccolta.
ABUONMERCATO
erkheese
dalTar.
ACQUA
a/nan
aman.
Addome
wijjra
zar.
Affamato
floozukh
HIuz. (l)
Anno
aam
dall'ar.
Ascolta
sill
sel.
Asino
arnketarr
amektar.
ASSETATO
fooduka
yeffud. (2)
Barba
tatriart
tmart. (3)
Bastone
tagaghreet
tagarft;
Bene
talb
tfyyeb
Bevi
soo
su.
Bocca
eemi
imi.
rahls.
'am.
(ar.).
takharect(4)
ejrli
ilella
lingua
di miuiiea,
<li ijucl
lin^usiggio
trailrzioiw
consirferata,
il solerte
a liuia
b lia eolpit-o
. alia
pkatello,
linguistici
e ricn-eiitnto.
rarrol.'a
iiiuiui.uiiiazioiH1
tit, noi,
era breve
*
• *
liist'iii
quelle
z.
parole
FPOf'o,
stMiiplici*
o liinjro
afjtancate
eorrispondcwti
cc.
vhe
10,
equivoci
u.
s,
p,
si int<Milc
tr<m
rcnih'ie
voci
s.
(v. fATTIVO,
cgli,
N. B. Alle
t.
a,
nci-cnto
e che
come
•
u.
—
—
solamentc
ai frequenti
—
*
•*
— g.
II L. tento
parole,
la fantasia
.39
dissipjire.
6, u, u.
—
—
i'.
e.
— q, h, l.i.
—
—
g (tg?
q.
—
i.tch
i.u
—
—
).ok
i.f
—
z.
c (r.03
i.s/r
—
ffl
—
„
6,
ee
—
scrtt-o
gg.••"•"'s
—
e,
dikh
<li fcilune
liiatori
—
a ren-j
o di
" cammina
e
sii
ttbuonon).k
stanipa
"pane,),
h.
se non si tratti
an errore
—
(v.
sola
serve
(v.
ch (impiegato,
dS
jj
—
i; una
incontra
dere
—
'a.//
e,
—
ig-
perc.lie
bi'ilwra
araba
viaggiatore
tank)
ili tarsi
clie,
di verso
<lic
neces-
coinprcu-
iluraiite
dall?
l'A.
uua
ambo
t'i dietli*
.
(1)l'agg.
e dato dalla 3a pers. del ver. illuz. II L. cita invece
la 1" pers., che significa " sono affamato „, riconoscibile
nonostante
l'A. abbia scambiato,
nell'elaborazione
del lavoro, !a e iniziale che
nel testo inglese e E, con F. Verosimilmente,
avendo a gesti accennato a se stesso, gli han tradotto l'"ayer fameB ("l'uomo
affamato
nella
mente
dell1
A.)
in
1*
pers."
(2)le osservazioni
della nqta prec. valgono
anche per questa
voce, eccetto che per lo scambio
di lettera.
(3)si tratta di un errore di ricezione
o di trascrizione,
oppure
di una scomparsa
della 1* a ?
(4)a me fu data la voce ar. corrispondente.
-4i
- 40
-
ClTTA
tamoort
tamedint.(1)
COLLO
takaroo/nt
takriimt.
COLTKLLO
oozall
uzal.
Co.\u-;stai?
aislihaalck
batahalennek
CORRI
uzzel,azzil
dzzei.
COTONE
tabdookht
tabduht.
Cuoro
Mum
ilem.
laghrum
lagom
C'JORE
ool
ul.
Cam.mina(-reV
achel
akel.
Danaro
fiitlSS
filus.(ar.).(2)
Cane
cdce
iytcli.
Datteri
izgarun
izguren.(3)
Capelli
zaoo
zau.
DOMANl
teefoot
tifut
Capra
teaghsec
tihsi. (4)
Donna
iamtoot
tamettut.
Capretta
teghradot-
tigidSt
Dormi
utus
ettos.(4)
Capretto
egliraid
igid. (5,
Dove
maneela
mani.(5)
Carne (cruda)
aksoom
aksum
Due
sunn
sen.
icotta)
tagilla
tagilla.
Duro
yekkoor
yuqqur.
yeghulla
yegla (dall'ar.
Eoli
netta
netta.
taskha
tasqa
Erba
lasheb
dall'ar.'aseb.
afdan
probabilmente
Farina
aruna
aren.
Fratello
nitta
utnma.(6)
Freddo
tasunti
tasenti.
Fuoco
isghraran,timsi
timsi.(7)
Bosco,
shejjer
d-.iW
Buono
zain
dull'
Burro
Icmman (1)
tliissi.
Caona
edeat
tiyidit. (2)
Caldo
yehamma
(I alia
Camicia
ghukhoot
tsiikot.
Cammeixo
ouurro
Caro,
d'alrf.ri
costoso
Casa
Cattivo
ar. sez;ir.
ar.
zcn.
r. ar.
lima.
.
(3.i
gali).
dalla r.
ar. 'afana.
aghemar
Cavallo
Che cosa
(1)qui
s, nel
t questo
quasi
registrare
agmar.
? mattawa
certamente
la parola
ba ta ra. (6)
il L. traacriss:,
ar.
o lesse poi, / invece
(2)probabilmente
al L. e sfuggita la t iniziale.
(3)il ch di questa voce non puo che leggersi,
ove il L. abbia effettivamente
inteso d'cel, potrebbe
come
un fenomeno
di palatalizzazione.
(4)la voce
data dal L., ove non
sia
errata
le cose
all'inglese
c, e
spiegarsi questo
la trascrizione,
do-
vrebbe leggerai tigsi o tigsi. Nel 1. caso bisognerebbe
ammettere
una dissimilazione
fra le due ipiranti, analoga al tekli dello Zenaga.
Nel
2."
vi sarebbe
(5)igid
e zalag.
Nella
indica
trascr.
stata
la velarc
" caprettino
del
(1)ma anche tamiirt, che significa
pure " paese abitato „.
(2)a Sokna, pero, in gergo si dice imellUen,
cioe " i bianchi,
di
semen.
L. e reso
sonora,
lattante
bene
(6i puo darsi che gli informatori
al posto
„, mentre
l'oscuramento
gli abbiano
della
sorda.
il capretto
dell1/dopo
grande
il g.
dato ml, all'araba.
testo
bianche
(d'argento)
„.
(3)ma solo quelli corrispondenti
all'ar.
(4)la trascr. del L. e esatta, se si legge
<dmr; v. pag. 15.'
all' inglese
at us (nel
inglese
(5)'come
yellk,
vi e s/ieep'.i
scrive
il L. e da intendersi
ma.nl
(6)qui deve 1' A. aver indicate,
domandando,
die egli conosceva
per fratello dell! interrogate,
con la parola che significa " egli ,.
(7)il L. da due volte la parola che, secondo
a " fuoco
„. La
bruciava,
forse
gkren,
" legna
prim
a deve
toccando
„. Nella
averla
della
seconda,
ottenuta
legna:
traduzione
cioe
" dove
e ?„.
uno dei presenti
e gli han risposto
lui, corrispondeva
indicando
e l'interrogato
e trascrizione
un
fuoco
che
gli ha dato issono
esatte.
c
—
42-
- 4.3
Oatto
yatoos
yattus.
M0RB1P0
murkhee
GlALLO
asfar
Isfar (ar.).
AlbscA
eeuaan
izi. (1)
OlARDINO
tatnda
tamda.
AlUCCA
lebgurr
iafunast.
GlORNO
aziU
az&.
Muro
jadecr
zadtr.
GlOVANE (S0St.)
mizzee
mezzl. (1)
Naso
luckshum
16*hsem. (3X
Okasso
smeen
dall'ar.
Nero (agg.)
scttuf
settof.
(agg.)
Orida(-re)
Ieri
ell
el. (2)
Noi
oodan
ecceni. (4)
dullain
dallin.
NOTTE
yettce
i.U
nit. (3)
OCCHIO
teeat
tit.
Olio
odi
udi.
xshik
Io
sgmin.
(2)
amkan
Lana
ghradi
dooft
oddiift.
O^ECCHIO
iamazoohh
tamezzuht.
L.VTTE
akhi. ashfai
ahi. (5)
OSSA
igliruss
igsan.
(5)
Palma
tesdai
tazdft.
(6.i
igin.
LA
aman
Leobi
tesdeed
udiuak.
aman n tazdft.
(4)
(6)
LlNGUAGGIO
awall
awal
Pane
tcgrdri
Loro
etene
ftni.
Pa'nno
melf
inelf
Luna
tajeeri
taziri. (7)
Pf.cora
trcle
iWv.
Mangia(-re)
itch
Pelle
ilium
ilcm.
Mano
foos
Penna (d'ucrello)
tcrjaalem
tarzalt. (7)
Pentola
ligder
ainessuzik.
Peph
afillfill
(fall'
Pesce
klioot
hut
fus.
yflr.
MlELE
yoor
el aselt
Mio (pron.)
ennoo
-ennu.
MOLTI
gootunn
uggutun.
Mese
tammt.
(8)
(9)
(1)ma signiflca " bambino, fanciullo „.
(2)significa
propriamente
" piangere „.
io „ ha fatto
(3)probabilmente
1' A. nel chiedere
la parola
cenno a se stesso, e 1'interrogato
gli ha dato la parola che significa
" tu „.
i4) gadi h. ar.
(5)e il siero di latte, latte inacidito:
il I. fresco e osfai.
(6)significa
" acqua di palma „, ma e gergo: in sokni si dice
dgbi, dall'ar. la'gbi.
(7)questa
e la pron. attuale:
salvo errore di scrittura,
si pu6
pensare che cento anni fa si proiiunziasse
laiiri.
(8)'dsel e ar.
(9)e il suffisso dell'agg. possessivo,
non il pronome,
che chiedeva
1'A.
(ar\
(S)
ar. felfel.
(ar.).
(1)izkn
e pi. II L. deve aver mostrato
una mosca
(a fly) di
uiv gruppo di mosche, e gli ban dato il plurale, per equivoco.
(2)lkbgk*rr
e ar. e significa
" le mucche
„. Qui e insorto
lo
stesso equivoco
della parola precedente.
(3; e ar. In sokni e tunza*rt:
si vede che anche alloravi
era
lotta fra,i.due
termini,
gia con prevalenza
di quello ar.
(4)udkn significa
" gente „. Qui il L. deve aver fatto cenno a
tutti gli astanti, lui compreso....
nuto
(5)igo*ss
lo stesso
e s. In inglese
c'e boms,
non
equivoco
di " mosca,
mucca
bone:
„.
(6)tezdki
e pi.: lo stesso equivoco
della
' (7) ttrzalin e plr: lo stesso equivoco.
(8) gidcr e ar.
deve
parola
essere
precedente.
avve-
v-1
— 44
soder
\ar.).
(1)
tiskent
teghrooghan.
POCHI
reehassan
PORTA
tawert
tawort.
Porta(-re)
aweet
awid.
Prendi
akh
ag. (.3)
QUATTRO
erba
arba'a
Qmu.6
kannodeeneh
udinak.
Qui
da-'
dS
Raoazza
temuzzeet
tmo*zet.
Ragazzo
moozain
muziTn.
Sabbia
zaggo
omlal
zuggo*g
Sale
STKI.LK
eran
iran.
Struzzo
aseed
aski.
willisen
ul issen.
Stupido
•
(2)
Tela
akhooli (3)
Testa
ighrof
Topo
agherdi
agerdi.
TkE
shard
saret.
neish
nis. (4"i
enick
-ennek.
UCCEI-LO
azdcah
azdit. (6)
UNO
idgen
fggen.
umlal.
UOMO
mar
mar.
teesunt
tisent,
Uovo
terdaaleen
tazdalt.
Sangue
eddaman
ida*mmen
Va (imper.)
maat
mad.
SCAKPE
erlaas(6)
Vecchio
wusser
wess.er.
Soi.E
tefookt
tfukt.
VlENl
aeed (8)
ased.
SORELLA
ootima
ultma.
Verde
wiirrugh
warrag.
SOTTILE,DEBOLE
daif
dall'ar.
(1)in sokni
c'e adntdr
(pi. idm&ren)
(ar.).
(4)
per " petto
Tu
Tuo
(5)
{dall'ar).
della
donna,
- e ,,.
(2)tgugan
s., ipdicando
I
uwoos (1)
majeer
mammella,
I
Si'ADA
Tappcto
Rosso
[
tgagit. (2)
PlETRA
43 —
e pi.: lo stesso
un
gruppo,
un
equivoco
mucchio,
del pi. ottenuto
un
invece
del
insieme.
(3)qui l'A. ha sentito h, altrimenti
avrebbe trascritto il g come
ai soli to.
(4)1' A. avra ottenuto
ajiikan iidtnik, die significa
" in qual
posto „, ed essendogli
sfuggito
\'an, \\x registrato
cio che hi udito. Evidentemente
egli, per far intendere " quello „, ha inostrato un
luogo lontano, nel quale si trovava qualch2 persona o qualche cosa
die prima era piu vicina:
(5)il g in sokni e dolce: probabilmente
per questo sara sfug
gito all'A.
(6)non mi fu data questa voce dai miei informatori,
ma essa
esiste in nefusi (arkiis).
(pron.)
(agg.)
'g(f-
.
(5)
(7)
(1)da me non uclita. Attualmente
e in uso la parola ar.
(2)cioe " non sa, colui ciie non sa, ignorante
,. Oggi i Sualcna direbbero ingiissen, analogamente
a ingtisel per "sordo,,: v. testo 111.
(3)qui il L., chiedendo.
" tela „ (linen) , ha dovuto mostrarej
qualche indumento
fatto di tela, ed allora 1' interrogato
ha creduto
che egli chiedesse
" vestito,
indumento
„: non gli ha dato, pero,
questa voce in sokni, che esiste {v. vestire, pag. 27), bensn quella[
araba
berbeiizzata:
aholii
(4)lo
stesso
equivoco
di
" io
„.I
10
•
(5)vv.'
nota
a
"
m
io
„.
(6) salvo errori. si puo pensare
che qui il z abbia sostituito
b
per
errore
al
posto
di
t.[|
z. L'A
(7)ttzdalin
(la r e erroiieamente
al posto- della z) e pi.
(8)la prima e h per errore al posto dell's.
1
il|