PARROCCHIA DI SANTA MARIA MAGGIORE – CODROIPO VIA BALILLA, 21 - TEL. 0432 906008 www.parrocchiacodroipo.it 28 SETTEMBRE – 5 OTTOBRE 2014 26ª Domenica del Tempo Ordinario ___________________________________________________________________________________________________ Per la Liturgia delle Ore: II settimana del salterio. 29 LUNEDÌ: Santi Arcangeli 30 MARTEDÌ. San Girolamo 01 MERCOLEDÌ: S. Teresa di G.B. 02 GIOVEDÌ: Santi Angeli custodi 04 SABATO: SAN FRANCESCO d’Assisi _________________________________________________________________________________ Domenica 28 Settembre, ore 20.30 in Duomo Concerto d’Organo della nostra organista Elisabetta Tonizzo. Con lunedì riprendono gli incontri di catechesi per tutti i gruppi, secondo gli orari comunicati alle famiglie e affissi alle porte delle chiese. Martedì 30 Settembre, ore 18.30 in Oratorio Incontro degli animatori dei turni di adorazione eucaristica. Giovedì 2 Ottobre. Giornata Eucaristica Ore 8.30: esposizione del Santissimo. Durante la giornata: turni di adorazione. 18.00-19.00: confessioni o dialogo spirituale. 19.00: S. Messa e benedizione eucaristica. ore 20.30 in Oratorio. Incontro dei genitori che preparano il battesimo dei loro bambini. Venerdì 3 Ottobre, - primo del mese- Ore 15.30, Rosa Mystica: Incontro di preghiera del gruppo di San Pio da Pietrelcina. Ore 20.00, Udine - Cattedrale: Incontro dei catechisti con l’Arcivescovo. Cresimandi Adulti. Sono aperte le iscrizioni per il corso in preparazione. Corso Matrimoniale. Avrà inizio il 10 Ottobre. info e iscrizioni sul sito e in parrocchia. Sito della parrocchia: www.parrocchiacodroipo.it. È stato pubblicato con una nuova veste grafica e con una nuova riorganizzazione dei materiali. Pomeriggi-insieme. Attività per bambini e ragazzi: svolgimento dei compiti, momenti di formazione e gioco. Info e iscrizioni presso gli uffici e il sito. Volontari. Come ogni autunno, si cercano volontari per la pulizia del duomo e dell’Oratorio. Chi ha disponibilità di tempo è pregato di dare la propria disponibilità. I turni sono quindicinali o tri-settimanali. Dal vangelo secondo Matteo (21,28-32) In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo». Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli». Discepoli nei fatti, non a parole … «Un uomo aveva due figli», e si potrebbe tradurre così: un uomo aveva due cuori. Siamo tutti così, contradditori e incerti, con due cuori: uno che dice sì e uno che lo contraddice. Abbiamo tutti due anime: quella dell’apparire e del fingere per gli altri, e quella dell’essere veri anche se nessuno vede e sa. Non si illude Gesù! Conosce bene come siamo fatti: non esiste un terzo figlio ideale, in cui senza contraddizioni avvenga l’incontro perfetto del dire e del fare. Così noi: cristiani solo a parole o con i fatti? Primo attore della breve parabola è il padre, che va’ verso i suoi figli, si fa vicino, li cerca, chiede loro di lavorare in una vigna che non dice «mia», ma sottintende «nostra», che al rifiuto non si scandalizza e non si deprime. C’è poi un figlio vivo e reattivo, impulsivo, che prima di aderire a suo padre prova il bisogno imperioso, vitale, di fronteggiarlo, di misurarsi con lui, di contraddirlo, che non ha nulla di servile, libero da sudditanze e da paure. L’altro figlio, che dice e non fa, è invece un adolescente immaturo, che si accontenta di apparire, cui importa non la verità e la coerenza ma il giudizio degli altri. Qualcosa poi accade e viene a disarmare il rifiuto del figlio che ha detto no. Tutto in una parola: 'si pentì', cioè 'cambiò il modo di vedere il padre e il lavoro. Il padre non è più il padrepadrone cui obbedire o cui ribellarsi, ma colui che progetta il bene della casa, che non ha bisogno di lavoratori ma di figli. La vigna è più che fatica e sudore, diventa il luogo dove, nel vino, è racchiusa una profezia di gioia e di festa per tutta la casa. La differenza decisiva tra i due ragazzi: uno diventa figlio e coinvolto, l’altro rimane un servo esecutore di ordini. Chi dei due ha fatto la volontà del padre? È il passaggio centrale: volontà di Dio non è mettere alla prova l’obbedienza o la coerenza dei figli, è invece una vigna dai grappoli colmi di sole e di miele. Il suo progetto, suo e mio, si realizza nei frutti buoni che ognuno può portare per la vita del mondo. Ciò che Dio sogna non è l’obbedienza o la fatica, ma far maturare la vigna della storia. Se agisci così fai vivere te stesso, dice il profeta Ezechiele nella I lettura, fai viva la tua vita! E il vangelo si diffonderà a partire da tutte le piccole vigne nascoste, dove ciascuno si impegna a rendere meno arida la terra, meno soli gli uomini, meno contraddittorio il cuore. (E. Ronchi)
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