serve una rete di sostegno Giuseppina Garavagno

Contiene I.P.
MONDOVÌ
martedì 3 giugno 2014
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Pervenute due richieste di convenzione per l’uso dei locali non più usati dal Poli in via Cottolengo
Mondovì tornerà universitaria?
Sia l’Accademia di Belle Arti, sia l’università Niccolò Cusano di Roma vogliono aprire corsi
O
ltre all’Accademia
di Belle Arti di Cuneo,
anche
l’Università Niccolò Cusano di Roma è interessata
ad isediarsi a Mondovì nei
locali del Politecnico. Si è
concluso così il bando con
cui il Comune aveva messo a disposizione i locali di
via Cottolengo a soggetti
pubblici o privati, che intendessero avviare corsi di
livello universitario presso
la città di Mondovì che
vanta un’antica tradizione
di "Città degli studi".
Si tratta di parte dei locali attualmente utilizzati
dal Politecnico di Torino
per lo svolgimento della
propria attività didattica in
sede decentrata. I locali disponibili sono quelli non
più utilizzati dall'Ateneo
torinese nell'edificio di
proprietà comunale delle
“Ex Scuole Battaglia” nonché alcuni locali siti nell'
edificio fronte stante di
proprietà di terzi ma nella
disponibilità del Comune.
I locali, al fine di promuovere l’insediamento di
nuove realtà di livello universitario in città, saranno
messi a disposizione a titolo gratuito mentre rimarranno a carico degli affidatari le spese relative alle
utenze.
«Nonostante la sofferta e
subita decisione del Politecnico - ha dichiarato il
sindaco Viglione - di interrompere i corsi di laurea a
Mondovì come nelle altre
sedi decentrate piemontesi, abbiamo continuato a
lavorare per mantenere viva la vocazione universitaria di Mondovì, non solo
attraverso una nuova e diversa collaborazione con il
Politecnico con l’attivazione di nuovi corsi e dei
Master, ma stimolando anche l’interesse di nuovi interlocutori. Il recente avviso pubblicato dal Comune
sulle testate giornalistiche
sta raccogliendo alcune
istanze da prestigiose istituzioni accademiche. Una
opportunità che auspichiamo possa portare nuova
linfa alla Città degli studi
oltre al conseguente indotto economico di cui Mondovì potrà beneficiare grazie ad una presenza nuovamente significativa di
studenti».
I due interessati hanno,
quindi, presentato una
proposta didattico-progettuale indicando: gli spazi
che intendono utilizzare; il
tipo di corsi organizzati; il
numero degli utenti previsto; le altre sedi presenti
sul territorio provinciale,
regionale e nazionale con
indicazione dei relativi
iscritti. Il progetto didattico
è in ogni caso vincolato al
livello universitario dei
corsi proposti. I corsi svolti
dovranno essere regolarmente riconosciuti dal Ministero dell'Università e
della Ricerca e risultare
compatibili e non in concorrenza con quelli svolti
dal Politecnico di Torino.
Adesso la concessione
d'uso dei locali dovrà essere regolata da apposita
convenzione tra le parti,
disciplinante i reciproci
obblighi e tesa altresì a regolare le interferenze con
l’attività del Politecnico di
Torino.
In sostanza si tratta di
due attività di studio diver-
se. La Niccolò Cusano
consente di studiare a distanza grazie all’innovativo
metodo di studio online.
La
UniCusano
è
un’Università Telematica
con 40 sedi in tutta Italia e
oltre 30 città sede d’esame
e consente 12 corsi di laurea fra cui: Economia, Giurisprudenza, Scienze Politiche, Scienze della Formazione e dell’Educazione,
Ingegneria Civile Ambientale, Ingegneria Civile
(Corso di Laurea Magistrale), Ingegneria Meccanica
(Corso di Laurea Magistrale), Relazioni Internazionali (Corso di Laurea Magi-
Una veduta di Mondovì con, ben visibile sulla sinistra, la sede del Politecnico
strale), Scienze e Tecniche
Psicologiche (Corso di
Laurea Triennale), Psicologia (Corso di Laurea Magistrale). A Mondovì, però,
pare vengano previsti anche corsi di insegnqamento frontale e attività di seminario.
L’Accademia di Belle Arti dovrebbe prevedere a
Mondovì i corsi di Restauro e si parla di una buona
affluenza di studenti. Inoltre restano i masters del
Poli e i corsi in videoconferenza (con tutor) del primo anno di Ingegneria per
un totale di circa 50 studenti.
Un convegno promosso dall’associazione L’Abbraccio tocca un tema di grande attualità
Donne, lavoro e disabilità: serve una rete di sostegno
D
avanti ad un pubblico composto per la
maggior parte di studenti, venerdì mattina nell’aula magna dell’Alberghiero di Mondovì è stato
affrontato un tema di grande attualità: “Donne, lavoro
e disabilità”. L’incontro è
stato organizzato dall’associazione l’Abbraccio con la
collaborazione delle associazioni Ossimsieme e Udi
e col patrocinio del Comune.
Tema centrale le ripercussioni sulla vita di coppia
e sulla vita sociale della famiglia in cui vi sia un soggetto disabile, ma anche le
normative e le risorse legate all’assistenza.
Ovviamente il discorso
riguardava tutti i tipi di
disabilità, compresa quella
che insorge negli anni con
la perdita dell’autosufficienza, ma il discorso degli
intervenuti si è soffermato
molto sui casi di autismo,
sia perchè l’associazione
L’Abbraccio si occupa anche diu questo, si aper il
fatto che a moderare la tavola rotonda è stato chiamato l’ex presidente dell’associazione
Autismo
Help, Claudio Bo.
La psicologa Roberta Negri, responsabile scientifica
dell’associazione Ossinsieme, ha affrontato il tema
delle conseguenze della
disabilità nella vita di coppia e nella famiglia, segnalando come la diagnosi
spesso crei una situazione
di smarrimento e crisi nei
genitori che, per questo,
devono essere assistiti da
Il tavolo delle relatrici
una rete parentale e sociale.
Sabrina Furnari, psicologa dell’associazione l’Ab-
braccio, si è invece soffermata sul tema dell’Autismo
descrivendo le peculiarità
di questa sindrome e indi-
viduando nella famiglia il
più forte presidio terapeutico. Per questo i genitori
devono costantemente ve-
nire coinvolti dagli operatori.
Sono le donne, solitamente, a farsi carico del
problema disabilità, ha affermato Annamaria Riccardi dell’Udi, citando una serie di dati sul problema e
sulle difficoltà affrontate
dalle madri.
Infine Mirella Vallauri,
assistente sociale del Cssm
ha esposto la situazione assistenziale del Monregalese, illusrando le leggi per il
sostegno alla disabilità e le
risorse presenti sul territorio.
Claudio Bo ha chiarito
come la disabilità non
sempre rappresenti motivo
di crisi per la coppia come
dimostra la reatà delle famiglie iscritte ad Autismo
Help.
Rinnovate le cariche sociali in continuità con le scelte del passato
Giuseppina Garavagno presidente di Autismo Help
In sostituzione del presidente storico, Claudio Bo, presentatosi dimissionario
A
utismo Help si rinnova nella continuità: il presidente “storico” dell’associazione in
tutela dei soggetti autistici,
Claudio Bo, si è, infatti,
presentato dimissionario
all’assemblea annuale per
il rinnovo delle cariche.
«Problemi di lavoro - ha
detto - e anche l’esigenza
di un cambio generazionale, mi hanno spinto a questa scelta. Nell’associazione sono entrate forze nuove, famiglie con bimbi piccoli, è giusto che questi
nuovi associati condividano le responsabilità e il lavoro del direttivo. La nostra associazione, che è
una delle più antiche del
Piemonte in questo settore, era nata come gruppo
cuneese, affiliata ad Autismo Italia e Autisme Europe. Oggi, con l’ingresso di
associati provenienti da
tutta la provincia, torniamo a svolgere questo ruolo
per cui credo che sia corretto distribuire gli incarichi tenendo conto anche
dell’aspetto
territoriale:
Mondovì, Ceva e Cuneo».
Bo ha quindi tracciato
una breve storia di Autismo Help: «Il nostro primo
impegno è stato quello
della sensibilizzazione delle istituzioni (principalmente scolastiche) e della
società civile delle peculiarità dell’autismo. Era imperativo far accogliere i
nostri ragazzi nella scuola
e nei gruppi di giovani in
maniera corretta. Quindi u
lavoro di studio in stretta
collaborazione con la Neuropsichiatria infantile dell’ospedale di Mondovì, in
particolar modo col dottor
Arduino e col dottor Fioretto. Fondamentali, fra
l’altro i rapporti di questi
specialisti con il prof. Michele Zappella di Siena
che è stato una guida preziosissima per tutti gli associati.»
«Dalla fase scientifica ha detto ancora Bo - che
portò anche a manifestazioni e convegni, si è passati alla fase progettuale
con programmi di sostegno alle famiglie e di inserimento sociale per i ragazzi. Progetti finanziati da
fondi propri, donazioni,
sottoscrizioni, ma principalmente dalla Fondazione Crc e dalla stessa Asl.
Purtroppo l’assottigliarsi
delle risorse ha portato anche ad un ridimensionamento dell’attività anche
se l’associazione è pronta
a ripartire con nuove iniziative».
«In tutti questi anni - ha
conclusi - abbiamo anche
svolto un’azione incessante di sensibilizzazione e
pungolo degli enti pubblici
partecipando pure a progetti ambiziosi cone il
nuovo Centro Diurno del
beila, una struttura pilota a
livello nazionale. Centro
che oggi è una realtà, ma
che ha ancora bisogno del
sostegno di tutti per diventare operativo al 100%».
Pertanto si è passati alle
votazioni che hanno vista
eletta come presidente
Giuseppina Garavagno. Vicepresidente per Ceva Vittorio Gola, vicepresidente
per Cuneo Maurizio Rossato. Tesoriera Norma
Gatti, Segretaria Vilma
Turco e consiglieri: Eralda
Loser, Daniela Ferraro,
Gian Luca Bertone ed Eika
Marabotto.
Sulla situazione attuale,
la tesoriera, Norma Gatti,
ha relazionato riferendo
che per il 2013 la Fondazione Crc ha deliberato un
contributo straordinario di
15 mila euro. A tutt’oggi è
stata versata solo una prima tranche di € 3.267,77.
Con l’Asl c’è stato il rinnovo della convenzione
periodo 16/07/2012 –
15/07/2013 per un totale di
21.600 euro.
Nel corso del 2013 col
progetto “settimana attiva”
si sono seguiti 17 ragazzi
con interventi a domicilio
e pagamento spese per attività di piscina e onoterapia.
Nel periodo agosto/novembre, causa mancanza
fondi, c’è stata una so-
spensione del servizio, che
è poi ripreso a dicembre
solo per le famiglie degli
associati. Attualmente sono seguiti 7 ragazzi, oltre a
12 bambini piccoli delle
nuove famiglie associate
che usufruiscono di interventi educativi in collaborazione col Casa. Questi
interventi sono finanziati
in parte dall’Associazione
Airone Bianco e in parte
da raccolte fondi organizzate dagli stessi genitori.
Il bilancio dello scorso
anno,
approvato
all’unanimità, ha fatto registrare proventi per circa
39 mila euro con 27 mila
500 euro di uscite. L’avanzo di amministrazione è
quindi di circa 11 mila 500
euro.
La presidente Giuseppina Garavagno ha ringraziato tutti coloro che si sono impegnati in passato e
coloro che lo faranno in
futuro, in particolar modo
Claudio Bo per l’attività e
l’impegno di tutti questi
anni e ha proposto la sua
nomina, con una modifica
statutaria, a presidente
onorario.
Nella foto in alto una
parte degli associati, fra cui
i componenti del direttivo