Contiene I.P. MONDOVÌ martedì 3 giugno 2014 19 Pervenute due richieste di convenzione per l’uso dei locali non più usati dal Poli in via Cottolengo Mondovì tornerà universitaria? Sia l’Accademia di Belle Arti, sia l’università Niccolò Cusano di Roma vogliono aprire corsi O ltre all’Accademia di Belle Arti di Cuneo, anche l’Università Niccolò Cusano di Roma è interessata ad isediarsi a Mondovì nei locali del Politecnico. Si è concluso così il bando con cui il Comune aveva messo a disposizione i locali di via Cottolengo a soggetti pubblici o privati, che intendessero avviare corsi di livello universitario presso la città di Mondovì che vanta un’antica tradizione di "Città degli studi". Si tratta di parte dei locali attualmente utilizzati dal Politecnico di Torino per lo svolgimento della propria attività didattica in sede decentrata. I locali disponibili sono quelli non più utilizzati dall'Ateneo torinese nell'edificio di proprietà comunale delle “Ex Scuole Battaglia” nonché alcuni locali siti nell' edificio fronte stante di proprietà di terzi ma nella disponibilità del Comune. I locali, al fine di promuovere l’insediamento di nuove realtà di livello universitario in città, saranno messi a disposizione a titolo gratuito mentre rimarranno a carico degli affidatari le spese relative alle utenze. «Nonostante la sofferta e subita decisione del Politecnico - ha dichiarato il sindaco Viglione - di interrompere i corsi di laurea a Mondovì come nelle altre sedi decentrate piemontesi, abbiamo continuato a lavorare per mantenere viva la vocazione universitaria di Mondovì, non solo attraverso una nuova e diversa collaborazione con il Politecnico con l’attivazione di nuovi corsi e dei Master, ma stimolando anche l’interesse di nuovi interlocutori. Il recente avviso pubblicato dal Comune sulle testate giornalistiche sta raccogliendo alcune istanze da prestigiose istituzioni accademiche. Una opportunità che auspichiamo possa portare nuova linfa alla Città degli studi oltre al conseguente indotto economico di cui Mondovì potrà beneficiare grazie ad una presenza nuovamente significativa di studenti». I due interessati hanno, quindi, presentato una proposta didattico-progettuale indicando: gli spazi che intendono utilizzare; il tipo di corsi organizzati; il numero degli utenti previsto; le altre sedi presenti sul territorio provinciale, regionale e nazionale con indicazione dei relativi iscritti. Il progetto didattico è in ogni caso vincolato al livello universitario dei corsi proposti. I corsi svolti dovranno essere regolarmente riconosciuti dal Ministero dell'Università e della Ricerca e risultare compatibili e non in concorrenza con quelli svolti dal Politecnico di Torino. Adesso la concessione d'uso dei locali dovrà essere regolata da apposita convenzione tra le parti, disciplinante i reciproci obblighi e tesa altresì a regolare le interferenze con l’attività del Politecnico di Torino. In sostanza si tratta di due attività di studio diver- se. La Niccolò Cusano consente di studiare a distanza grazie all’innovativo metodo di studio online. La UniCusano è un’Università Telematica con 40 sedi in tutta Italia e oltre 30 città sede d’esame e consente 12 corsi di laurea fra cui: Economia, Giurisprudenza, Scienze Politiche, Scienze della Formazione e dell’Educazione, Ingegneria Civile Ambientale, Ingegneria Civile (Corso di Laurea Magistrale), Ingegneria Meccanica (Corso di Laurea Magistrale), Relazioni Internazionali (Corso di Laurea Magi- Una veduta di Mondovì con, ben visibile sulla sinistra, la sede del Politecnico strale), Scienze e Tecniche Psicologiche (Corso di Laurea Triennale), Psicologia (Corso di Laurea Magistrale). A Mondovì, però, pare vengano previsti anche corsi di insegnqamento frontale e attività di seminario. L’Accademia di Belle Arti dovrebbe prevedere a Mondovì i corsi di Restauro e si parla di una buona affluenza di studenti. Inoltre restano i masters del Poli e i corsi in videoconferenza (con tutor) del primo anno di Ingegneria per un totale di circa 50 studenti. Un convegno promosso dall’associazione L’Abbraccio tocca un tema di grande attualità Donne, lavoro e disabilità: serve una rete di sostegno D avanti ad un pubblico composto per la maggior parte di studenti, venerdì mattina nell’aula magna dell’Alberghiero di Mondovì è stato affrontato un tema di grande attualità: “Donne, lavoro e disabilità”. L’incontro è stato organizzato dall’associazione l’Abbraccio con la collaborazione delle associazioni Ossimsieme e Udi e col patrocinio del Comune. Tema centrale le ripercussioni sulla vita di coppia e sulla vita sociale della famiglia in cui vi sia un soggetto disabile, ma anche le normative e le risorse legate all’assistenza. Ovviamente il discorso riguardava tutti i tipi di disabilità, compresa quella che insorge negli anni con la perdita dell’autosufficienza, ma il discorso degli intervenuti si è soffermato molto sui casi di autismo, sia perchè l’associazione L’Abbraccio si occupa anche diu questo, si aper il fatto che a moderare la tavola rotonda è stato chiamato l’ex presidente dell’associazione Autismo Help, Claudio Bo. La psicologa Roberta Negri, responsabile scientifica dell’associazione Ossinsieme, ha affrontato il tema delle conseguenze della disabilità nella vita di coppia e nella famiglia, segnalando come la diagnosi spesso crei una situazione di smarrimento e crisi nei genitori che, per questo, devono essere assistiti da Il tavolo delle relatrici una rete parentale e sociale. Sabrina Furnari, psicologa dell’associazione l’Ab- braccio, si è invece soffermata sul tema dell’Autismo descrivendo le peculiarità di questa sindrome e indi- viduando nella famiglia il più forte presidio terapeutico. Per questo i genitori devono costantemente ve- nire coinvolti dagli operatori. Sono le donne, solitamente, a farsi carico del problema disabilità, ha affermato Annamaria Riccardi dell’Udi, citando una serie di dati sul problema e sulle difficoltà affrontate dalle madri. Infine Mirella Vallauri, assistente sociale del Cssm ha esposto la situazione assistenziale del Monregalese, illusrando le leggi per il sostegno alla disabilità e le risorse presenti sul territorio. Claudio Bo ha chiarito come la disabilità non sempre rappresenti motivo di crisi per la coppia come dimostra la reatà delle famiglie iscritte ad Autismo Help. Rinnovate le cariche sociali in continuità con le scelte del passato Giuseppina Garavagno presidente di Autismo Help In sostituzione del presidente storico, Claudio Bo, presentatosi dimissionario A utismo Help si rinnova nella continuità: il presidente “storico” dell’associazione in tutela dei soggetti autistici, Claudio Bo, si è, infatti, presentato dimissionario all’assemblea annuale per il rinnovo delle cariche. «Problemi di lavoro - ha detto - e anche l’esigenza di un cambio generazionale, mi hanno spinto a questa scelta. Nell’associazione sono entrate forze nuove, famiglie con bimbi piccoli, è giusto che questi nuovi associati condividano le responsabilità e il lavoro del direttivo. La nostra associazione, che è una delle più antiche del Piemonte in questo settore, era nata come gruppo cuneese, affiliata ad Autismo Italia e Autisme Europe. Oggi, con l’ingresso di associati provenienti da tutta la provincia, torniamo a svolgere questo ruolo per cui credo che sia corretto distribuire gli incarichi tenendo conto anche dell’aspetto territoriale: Mondovì, Ceva e Cuneo». Bo ha quindi tracciato una breve storia di Autismo Help: «Il nostro primo impegno è stato quello della sensibilizzazione delle istituzioni (principalmente scolastiche) e della società civile delle peculiarità dell’autismo. Era imperativo far accogliere i nostri ragazzi nella scuola e nei gruppi di giovani in maniera corretta. Quindi u lavoro di studio in stretta collaborazione con la Neuropsichiatria infantile dell’ospedale di Mondovì, in particolar modo col dottor Arduino e col dottor Fioretto. Fondamentali, fra l’altro i rapporti di questi specialisti con il prof. Michele Zappella di Siena che è stato una guida preziosissima per tutti gli associati.» «Dalla fase scientifica ha detto ancora Bo - che portò anche a manifestazioni e convegni, si è passati alla fase progettuale con programmi di sostegno alle famiglie e di inserimento sociale per i ragazzi. Progetti finanziati da fondi propri, donazioni, sottoscrizioni, ma principalmente dalla Fondazione Crc e dalla stessa Asl. Purtroppo l’assottigliarsi delle risorse ha portato anche ad un ridimensionamento dell’attività anche se l’associazione è pronta a ripartire con nuove iniziative». «In tutti questi anni - ha conclusi - abbiamo anche svolto un’azione incessante di sensibilizzazione e pungolo degli enti pubblici partecipando pure a progetti ambiziosi cone il nuovo Centro Diurno del beila, una struttura pilota a livello nazionale. Centro che oggi è una realtà, ma che ha ancora bisogno del sostegno di tutti per diventare operativo al 100%». Pertanto si è passati alle votazioni che hanno vista eletta come presidente Giuseppina Garavagno. Vicepresidente per Ceva Vittorio Gola, vicepresidente per Cuneo Maurizio Rossato. Tesoriera Norma Gatti, Segretaria Vilma Turco e consiglieri: Eralda Loser, Daniela Ferraro, Gian Luca Bertone ed Eika Marabotto. Sulla situazione attuale, la tesoriera, Norma Gatti, ha relazionato riferendo che per il 2013 la Fondazione Crc ha deliberato un contributo straordinario di 15 mila euro. A tutt’oggi è stata versata solo una prima tranche di € 3.267,77. Con l’Asl c’è stato il rinnovo della convenzione periodo 16/07/2012 – 15/07/2013 per un totale di 21.600 euro. Nel corso del 2013 col progetto “settimana attiva” si sono seguiti 17 ragazzi con interventi a domicilio e pagamento spese per attività di piscina e onoterapia. Nel periodo agosto/novembre, causa mancanza fondi, c’è stata una so- spensione del servizio, che è poi ripreso a dicembre solo per le famiglie degli associati. Attualmente sono seguiti 7 ragazzi, oltre a 12 bambini piccoli delle nuove famiglie associate che usufruiscono di interventi educativi in collaborazione col Casa. Questi interventi sono finanziati in parte dall’Associazione Airone Bianco e in parte da raccolte fondi organizzate dagli stessi genitori. Il bilancio dello scorso anno, approvato all’unanimità, ha fatto registrare proventi per circa 39 mila euro con 27 mila 500 euro di uscite. L’avanzo di amministrazione è quindi di circa 11 mila 500 euro. La presidente Giuseppina Garavagno ha ringraziato tutti coloro che si sono impegnati in passato e coloro che lo faranno in futuro, in particolar modo Claudio Bo per l’attività e l’impegno di tutti questi anni e ha proposto la sua nomina, con una modifica statutaria, a presidente onorario. Nella foto in alto una parte degli associati, fra cui i componenti del direttivo
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