Comandone

I Biosimilari: discussione
Alessandro Comandone
SC Oncologia
Ospedale Gradenigo
Torino
Terminology
Chemical drugs
Biotech Medicines
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attempt to copy
"Generics"
Biosimilars
Follow-on Biologics
2
INDICE PRESENTAZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
FARMACI DI SINTESI O CHIMICI
FARMACI GENERICI
FARMACI BIOLOGICI
FARMACI BIOTECNOLOGICI
FARMACI BIOSIMILARI
Aspirina ed Eritropoietina:
strutture molecolari
Potenziali differenze tra BRAND
e
biosimilari
• STRUTTURA (Primaria, Secondaria, Terziaria,
Quaternaria)
• p.m. (cambia la Farmacocinetica)
• STABILITA’ ( aggregazione, denaturazione,
degradazione)
I Farmaci Biologici sono diversi da quelli Chimici
Per le proprietà molecolari e la complessità della produzione
Propietà
Farmaci Biotech
Dimensioni
Grosse
Struttura
Complessa
Stabilità
Instabili
Modifiche
Multiple opzioni
Produzione
Farmaci Chimici
Piccole
Interferone-a2b
Unica linea di cellule vive
Impossibile produrre
copie identiche
Source: Graphic taken from 2000 Schering-Plough Research Institute/ EuropaBio http://www.europabio.org
Semplice
Aspirina
Stabili
Ben definiti
Processo chimico
prevedibile
Possibile produrre copie
identiche
Produzione di proteine terapeutiche
Processi diversi danno luogo a prodotti non identici tra loro
Il prodotto finale è il
risultato di numerose scelte
INIZIO
FINE
La scelta della
sequenza genica
La scelta del
downstream
processing
Typical Protein Production Process
La scelta del
vettore
La scelta
dell’organismo
per la produzione
La scelta delle
condizioni di
fermentazione
IMMUNOGENICITA’
• Molti biomolecolari inducono la formazione di anticorpi.
• Non vi sono test o tecniche analitiche che possano provare che due
farmaci biologici siano identici.
• Non vi è modo di predire l’immunogenicità di un farmaco
biotecnologico. Si può solo constatarne le potenzialità controllando la
tossicità nel tempo.
• Gli anticorpi possono determinare sia pericoli per la salute del
Paziente, sia una diminuzione della attività del farmaco.
Debolezze dei Farmaci Biosimilari
(A. Genazzani 2012)
• Assenza di Studi Clinici su TUTTE le indicazioni del prodotto
Biosimilare.( Ex Eritropoietina studiata in Fase III per anemia in
nefropatie e per “traslato” approvata nell’anemia da chemioterapici).
• I Biosimilari non aggiungono nulla dal punto di vista terapeutico, ma
permettono un risparmio economico.
• Scarsa conoscenza del problema nel mondo clinico.
• Linee Guida disponibili redatte sui Farmaci Originali.
• Interscambiabilità tra molecole prodotte con processi di sintesi ed
estrattivi diverse.
Farmaci oncologici: classe A
• Ciclofosfamide, Clorambucil, Melfalan, Piprobromano, Temozolomide,
Methotrexate, Mercaptopurina, Tioguanina, Capecitabina, TegafurUracile, Vinorelbina, Etoposide, Idarubicina,Procarbazina, Imatinib,
Estramustina, Tretinoina, Idrossicarbossamide, Topotecan, Mitotano(
PH-T), Bexarotene, Aneprolide, Megestrolo (28),
Medrossiprogesterone (28), Buserelin,Goserelin,Triptorelina (RNRL),
Tamoxifene, toremifene, Anastrozolo, Letrozolo, Examestane,
Filgrastin, Lenograstin, Pegfilgrastin, Interferon alfa e beta,
Glutirammec acetato, Everolimus ( per trapianto), Sirolimus,
Leflunamide, Cicloporina, Tacrolimus, Azatioprina, Inibitori alfa
necrosis factor,
Chi può prescrivere e proporre i
farmaci
• Oncologi e Internisti: Temozolamide, Capecitabina, Tegafur+Uracile,
Gefitinib, Erlotinib, Sunitinib, Lapatinib, Pazopanib, Mitotano.
• Oncologi, Internisti ed Ematologi:Fludarabina, Vinorelbina, Imatinib,
Dasatinib, Nilotinib, Bexarotene,Talidomide,Lenalidomide.
• Multipli Specialisti: Sorafenib, Everolimus, Buserelin, Goserelin,
Leuprolina, Triptorelina, Filgrastin, Lenograstin,
Pegfilgrastin,Interferoni, Vandetanib.
• Solo Centri individuati dalla regione: Ipilimumab, Vemurafenib
• Non permessi agli Oncologi:Inibitori TNF alfa e Beta
Rischi dell’H OSP
• Minori controlli degli effetti collaterali
• Minore possibilità di verificare la compliance alla terapia
• Ospedale come punto di passaggio burocratico ( prescrizione dell’Oncologo
e conferma da parte del farmacista) ma diminuita responsabilità
nell’assistenza al Paziente
• Difformità nell’erogazione del farmaco da quadrante a territorio ( farmacie
territoriali, farmacie ospedaliere, farmacie di ASL)
• La prescrizione di un Oncologo ha valore di per sé o ha valore solo la
prescrizione dell’Oncologo del Centro di quella ASL In altri termini la
prescrizione di un Centro di alto prestigio regionale o nazionale è accettata
così com’è se è in label , o va confermata dall’Oncologo di quell’area
geografica? In caso di difformità di visione chi ha ragione e chi decide chi
ha ragione?
Rischi di H-OSP
• Chi compila i registri AIFA per i farmaci per i quali è richiesto ( Centro prescrittore
o centro erogatore?)
• Chi verificherà efficacia e tossicità della terapia( centro prescrittore o Centro
erogatore?)
• Chi tratta le tossicità? I MMG sono in grado di affrontare quadri così nuovi e
complessi? I Farmacisti erogatori sono in grado di informare il Malato su come
assumere il farmaco, su quali effetti collaterali possono verificarsi? Se AIFA
richiede una TAC di controllo quale CAS lo provvede? ( il prescrittore o
l’erogatore?)
• E se una terapia è off label «corretto» chi fa le pratiche per l’off label? Se un
Comitato Etico dice di sì e quello di residenza del malato dice di no chi ha
ragione?
Conclusioni
• La possibilità di intervento degli Oncologi nell’inserimento di un
Farmaco nel Prontuario è:
• - medio bassa a livello di AIFA
• - pressoché nulla nella Commissione della Regione Piemonte
• - variabile da Azienda ad Azienda a livello locale
• - altri specialisti possono vicariare gli Oncologi nella prescrizione e
somministrazione del farmaco
• - in Piemonte la ricerca è considerata prescrizione off label
• - i pericoli di H-OSP.