Furbizie e risparmi nelle case anziani a scapito delle cure

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Un vero colpo basso alle
ambizioni della “Grande
Muralto” e del suo sindaco
arriva dalla rinuncia quasi
totale da parte delle Ferrovie
federali all’ambizioso
progetto di rilancio e
riqualifica della stazione.
5
I numeri
Ospiti nelle case
anziani (in %),
secondo la classe
d’età, il sesso
e l’età media,
in Ticino, dal 2004
Ospiti (%)
100 -
Età media (anni)
- 88
90 -
- 87
80 -
- 86
70 -
- 85
60 -
- 84
Uomini > 80 anni
50 -
- 83
Uomini ≤ 80 anni
40 -
- 82
Donne > 80 anni
30 -
- 81
0-
- 78
Fonte: Somed A, Ust
2012
Età media donne
2011
- 79
2010
- 80
10 2009
20 -
2008
Donne ≤ 80 anni
Età media uomini
2007
Furbizie e risparmi
nelle case anziani
a scapito delle cure
Dopo il voto contro l’Expo, si
si era dimesso da delegato
per l’evento milanese, fatto
assai raro tra i politici
ticinesi. Il governo gli ha
riconfermato la fiducia e lui
gratuitamente si è messo di
nuovo a disposizione
2006
L’allarme Gli oltre 1500 istituti per la terza età
svizzeri sotto l’esame dell’Ufficio federale della salute
un cactus a...
Stefano
Gilardi
2005
Attualità
una rosa a...
Luigi
Pedrazzini
2004
IL CAFFÈ
5 ottobre 2014
rosa
&
cactus
Evoluzione dell’età per la popolazione in Svizzera
40-64
20-39
meno di 20
65-79
80 e più
40%
30%
20%
10%
0%
1991
2000
2008
2020
2030
PATRIZIA GUENZI
2040
2050
2060
Fonte: Ufficio federale di statistica
P
ersonale di cura ridotto
ché, alcuni Cantoni non si fidano
all’osso, ospiti dichiadei dati forniti dagli istituti e
rati più acciaccati per
controllano. Come Vaud, dove in
aumentare le entrate
11 delle 123 strutture, sempre
dell’assicurazione e del
secondo le cifre dell’Ufsp, il percantone e qualche letto aggiunto
sonale qualificato era ridotto
qua e là nelle camere. Un astuto
all’osso. “Facciamo dei ‘blitz’
trittico che permetterebbe ad
senza alcun preavviso”, ha spiedecine dei 1558 istituti per angato Anne Dominique Micheli,
ziani della Svizzera, tra pubblici
ispettrice del Dipartimento della
e privati, di risparmiare sui costi
salute a Le Matin Dimanche. Da
e guadagnare di più. Economie
qualche mese il numero degli
fatte sulle spalle degli ospiti, del
istituti vodesi “fuori legge” è
personale curante e dei contri- istituti presenti. “Per il numero le base di cura è tra lo 0,5-0,6% al sindacato di categoria (vedi ar- precipitato. Speriamo siano dibuenti. Un’amara fotografia di impiegati addetti alla cura de- per ospite, mentre in generale è ticolo a destra), in Ticino qualche minuiti anche i vecchietti coscattata dall’Ufficio federale del- gli ospiti facciamo capo a un si- di 0,8%. In sostanza, su 100 carenza esiste. “Il personale si stretti a infilarsi a letto alle
la salute pubblica (Ufsp), con un stema di calcolo riconosciuto in ospiti si calcolano 80 unità a lamenta del carico di lavoro e 17.30 subito dopo cena, col pandettagliato studio, ripreso da Le Svizzera - dice Giorgio Borrado- tempo pieno, tra addetti alle cu- delle condizioni salariali”, dice nolone per non disturbare la notMatin Dimanche. L’Ufsp ha mes- ri, caposettore del Cantone per re, albergheria, uffici, animazio- Stefano Testa, segretario canto- te.
[email protected]
so il naso - per la prima volta - le strutture anziani -. Il persona- ne e direzione”. Tuttavia, stando nale aggiunto Vpod. Ecco perQ@PatriziaGuenzi
nelle cifre di tutte le case per anziani del Paese. I dati (2012),
pubblicati online, sono uno specMentre cresce il grado di dipendenza degli ospiti e si prevedono nuove figure professionali...
chio dell’esplosione dei costi di Il futuro
tutto il settore. L’assistenza degli
anziani, infatti, costa ogni anno
oltre 9 miliardi alla società. Ecco
perché qualche controllo si impone.
Le prime a voler dare un’occhiata sono state le casse malati.
“Avendo dati certi cui fare riferimento è più facile fare le verifiche - dice al Caffè Paul Rhyn,
portavoce di Santésuisse -. Non
uardi, sul numero di posti letto negli istituti
tere che qui dobbiamo impegnarci per migliosempre i responsabili degli istiper anziani, pubblici e sussidiati, oso sperarare, siamo bravissimi a prestare delle cure, ma
tuti sono al corrente sul numero
re che in Ticino non se ne aggiungano altri
in questo senso dobbiamo fare di più”.
di letti consentiti. Spesso manca senza l’autorizzazione del Cantone”. Su questo è
Ecco perché, per la prima volta, il dipartiun’informazione condivisa tra categorico Silvano Morisoli, presidente di Adicasi,
mento della Sanità ha dato delle indicazioni
residenze, Cantoni e assicurato- associazione direttori case anziani della Svizzera
non solo per le figure professionali sanitarie,
ri”. Moltiplicare i posti letto oltre italiana e direttore dell’istituto di Sementina. Non
ma anche per quelle con una formazione sola quota consentita dalla legge - mette la mano sul fuoco, invece, sul problema del
ciale. “Questo perché il contesto in cui vivono
accade in 234 istituti in Svizzera personale. Anche se, premette: “Il Cantone, attrai nostri ospiti non è più inteso solo come luogo
- permette infatti di incassare verso la chiave di ripartizione del personale assiper la cura di deficit funzionali e/o psichici, ma
più soldi senza aumentare il per- stenziale nelle case per anziani dà indicazioni preanche come ambiente per promuove le potensonale. Ancora una volcise a cui dobbiamo attenerci,
zialità residue dell’anziano”, spiega Mota gli assicuratori non ci
con un margine del 5% in più e in
risoli. Discorso fondamentale in vista di
stanno. “Le Casse hanmeno. Nel caso di mancanze dobun futuro sempre più dai capelli bianno chiesto ad alcune cabiamo immediatamente comunichi. I dati demografici del Ticino proietse per anziani di resticarlo”. E sulla buona fede dei retati al 2020 indicano un costante autuire una parte degli insponsabili delle case per anziani
mento della percentuale degli ultra-otcassi percepiti grazie a
ticinesi Morisoli non ha dubbi.
tuagenari associata ad un maggior bisoquesto sistema”, con“Non dico che siamo perfetti, ma
gno di assistenza nelle attività quotidiaferma Paul Rhyn.
in Ticino i controlli ci sono - insine. Difatti, negli istituti il grado di diNelle tabelle delste -. Rispetto ad altri cantoni, alpendenza dei residenti è aumentato nel
l’Ufficio della sanità,
cune situazioni non si creano, in
corso degli anni.
numerose indicazioni
Romandia, ad esempio, molti diSe a fine 2003 la percentuale di
su quantità e tipologia
rettori di case sono anche i proospiti con “necessità di aassistenza toTi-Press
degli ospiti; sul persoprietari”. Ben vengano, comuntale e continuativa” era attorno al 68%,
que, pure verifiche a sorpresa, un po’ coa fine 2008 era oltre il 72%. “Figuriamoci nel
nale (infermieristico, SILVANO
amministrativo, para- MORISOLI
me ha fatto il canton Vaud che ha scoper- Non solo assistenza
2020 come sarà - nota Morisoli -. Le indagini
medico e dei servizi, sia presidente
to numerose irregolarità all’interno di alsulla soddisfazione interna che stiamo facendo
a tempo pieno che par- di Adicasi
cuni istituti per la terza eta: “Un’ottima
sono fondamentali. I dati ci serviranno anche
ziale), e sulle finanze
idea, perché no; se una struttura è in reper capire dove esistono difficoltà, non solo
nelle prestazioni sanitarie, ma anche nella codell’istituto. Il personale rappre- gola non ha nulla da temere, in fondo sarebbe pure
senta la fetta di spesa maggiore una sicurezza in più per gli ospiti e per le loro famunicazione. Insomma, in una parola, dobbianel budget degli istituti. Proprio miglie”.
mo riscoprire l’umanizzazione delle cure, un
per abbassare i costi, c’è chi cerOspiti e famiglie che, si sa, spesso mettono a
termine a cui tengo molto”.
ca di assumerne meno del ne- dura prova il personale curante. “Per questa ragioIn questa direzione l’esigenza di meglio individuare il tipo di personale più adatto all’incessario. Secondo i dati del- ne - riprende il direttore -, facciamo delle indagini
l’Ufsp, infatti, in Svizzera alme- interne per capire e valutare il grado di soddisfaterno dei reparti protetti, come quelli con pano 156 strutture sono al di sotto zione. Non solo per l’aspetto delle cure, ma anche
zienti affetti da Alzheimer: “Forse medicalizdella quota imposta dal Cantone per tutte quelle attività di supporto, altrettanto
ziamo meno, ma diamo una qualità di vita
di residenza. In Ticino, una deci- importanti per la qualità di vita dell’anziano. Penso
maggiore a queste persone, pazienti più fragili
e bisognosi”.
na quelle sotto organico, su 60 a ergoterapia, fisioterapia, svago. E devo ammet-
“Le verifiche servono a migliorare”
Per il direttore dell’associazione di categoria ben vengano più controlli
G
Dobbiamo impegnarci
di più per potenziare
tutte quelle attività
di supporto, ergoterapia,
fisioterapia e svago
La denuncia del sindacalista
“In Ticino
alcune residenze
fanno pressione
sul personale”
N
on è una novità. In alcune case di cura per
anziani del Ticino c’è
una mancanza cronica di personale. Non per niente riceviamo spesso lamentele, anche
per le condizioni salariali”.
Così afferma Stefano Testa,
segretario cantonale aggiunto
Vpod, il Sindacato dei servizi
pubblici e sociosanitari, per
niente stupito dai risultati dell’inchiesta dell’Ufficio federale
della sanità pubblica sulle
1558 strutture per la terza età
esistenti nel Paese. Anche se
si affretta ad aggiungere che,
tutto sommato, in Ticino esiste un controllo abbastanza
STEFANO TESTA
Segretario
cantonale
aggiunto del
sindacato Vpod
capillare del Cantone sulle
prestazioni delle singole case,
dalle cure al servizio alberghiero. “Ma è chiaro che come
sindacalista devo comunque
precisare che almeno in un
30-40% delle strutture delle
lamentele ci sono - sottolinea
Testa -. Il personale deve sottostare agli ordini di padri-padroni che gestiscono gli istituti col pugno di ferro”.
Insomma, ritmi di lavoro
molto pesanti che possono inficiare la qualità delle cure.
Non solo quelle infermieristiche, ma anche tutta una serie
di attività parallele che migliorano la vita dell’anziano,
come ad esempio ergoterapia
e animazione. “Ultimamente,
poi, è emerso pure un problema di inadeguatezza salariale
- precisa il sindacalista -; sono
oltre 12 anni che in questo
settore non c’è un reale adeguamento delle buste paga.
Anche se le situazioni peggiori si registrano in 6-7 istituti
che non hanno firmato un
contratto collettivo e che
quindi non sottostanno ai nostri controlli”.