i diritti lavoro del Organo del Sindacato dei servizi pubblici Numero 5, giovedì 3 luglio 2014 SÌ all’iniziativa «Aiutiamo le scuole comunali» ID del L iritti a torn voro a no il pr 4 set ossimo temb re + mense e doposcuola – allievi per classe Il Sindacato VPOD augura a tutte/i una buona estate! FESTA DELLA SCUOLA Sì all’iniziativa «Aiutiamo le scuole comunali» SABATO 20 SETTEMBRE ORE 15.00-24.00 PADIGLIONE CONZA, LUGANO Editoriale Sostegno al CCL nei SACD d'interesse pubblico 1’500 firme per il CCL SCuDo Lo scorso 18 giugno i Servizi assistenza e cura a domicilio (SACD) d'interesse pubblico del Bellinzonese, delle Tre Valli e del Mendrisiotto + basso Ceresio per il tramite dei loro presidenti (Felice Zanetti, Edoardo Lomazzi e Giorgio Comi) hanno espresso con convinzione il proprio sostegno all'esistenza di un contratto collettivo di lavoro valido per tutti i servizi del Canton Ticino. di Francesca Remy Lauria, Comitato del personale SCuDo a sostegno del CCL Lunedì 23 giugno sono state consegnate al Partito Liberale di Lugano e alla Lega di Lugano 1500 firme a sostegno della Petizione contro la disdetta del contratto collettivo di lavoro (CCL) da parte del Servizio cure a domicilio del Luganese (SCuDo). La petizione chiedeva a tutti i delegati del Partito Liberale di Lugano e della Lega di Lugano di votare a favore della revoca della disdetta ingiustificata del contratto collettivo di lavoro nell’assemblea ordinaria di SCuDo del 25 giugno. Il Comitato sottolinea l’importanza di mantenere i contratti collettivi di lavoro in tutto il settore dell'aiuto domiciliare per stabilizzare le condizioni di lavoro (salari, orari di lavoro, computo del tempo di trasferta, indennità festive e notturne, assicurazioni sociali adeguate, contratti fissi e non a ore) in un momento di difficoltà economica, che ingenera forti pressioni sulle condizioni salariali e rischio di sfruttamento inaccettabile del personale sociosanitario. Vogliamo che nel settore aiuto a domicilio, che occupa 1500 persone nel settore pubblico e privato, si mantengano condizioni di lavoro adeguate ai lavoratori residenti e non dilaghino condizioni di lavoro da far west che mettono anche in pericolo la qualità delle cure. I tre presidenti si faranno promotori di un incontro cantonale tra tutti i servizi e tutti i sindacati firmatari del contratto collettivo di lavoro (CCL) cantonale. Essi auspicano altresì che il CCL possa/debba essere esteso anche a tutti i servizi privati per evitare condizioni di partenza discriminanti. Il CCL cantonale, negoziato con i sindacati OCST, SIT e VPOD nel 2010, permette di stabilire giusti livelli retributivi, adeguati orari di lavoro, eque indennità per il lavoro notturno e festivo, buone coperture assicurative per il personale. Disdire il contratto collettivo cantonale di lavoro senza alcun apparente e giustificato motivo significa voler creare una falla contrattuale a livello cantonale che arrischierebbe di aprire una concorrenza illogica nelle condizioni di lavoro tra i servizi d'interesse pubblico. Questo cattivo esempio, e pericoloso precedente, potrebbe minare la credibilità dei servizi d'interesse pubblico e favorire i servizi commerciali privati che applicano e garantiscono, ai loro dipendenti, condizioni di lavoro sicuramente inferiori. L’attuale situazione economico-finanziaria dovrebbe invece incitare tutti i servizi d'interesse pubblico a mantenere il contratto collettivo esistente. In ogni caso non si possono promettere condizioni di lavoro con il dubbio che non possano essere mantenute e garantite nel tempo. Alla stessa stregua non è giusto creare le premesse che arrischiano di incoraggiare il dumping salariale nel settore privato con la disdetta di un CCL nel settore pubblico. I tre servizi auspicano, in conclusione, che la fiducia e la pace sociale sia mantenuta nel settore. Liberali e leghisti luganesi contro il CCL Purtroppo l'assemblea dei delegati dell'Associazione Servizio cure a domicilio del Luganese (SCuDo), riunitasi il 25 giugno, ha bocciato per la seconda volta la revoca della disdetta del contratto collettivo cantonale di lavoro con 21 no, 18 sì e 3 astensioni. Malgrado 10 municipi su 21 Comuni abbiano sostenuto la revoca della disdetta con una presa di posizione coraggiosa letta dal municipale di Canobbio Paolo Lurati, i delegati Plrt e Lega della Città di Lugano (e alcuni altri accoliti, tra cui la delegata di Muzzano Paola Lavagetti, direttrice di Internursing SA) hanno assecondato il folle volere del presidente dr. Sergio Macchi e hanno inflitto un altro duro colpo ai diritti del personale di SCuDo (che non sarà più tutelato dalle verifiche dei sindacati dal 1.1.2015). A rischio di deregolamentazione a partire dal 1.1.15 sono le condizioni di lavoro dell'insieme delle lavoratrici del settore assistenza e cura a domicilio, privato e pubblico, in tutto il Ticino. Sinistra e Sindacato VPOD non demordono tuttavia: ora coinvolgeranno sopratutto le autorità cantonali. La questione degli orari di apertura dei negozi è argomento di discussione da anni a livello federale come a livello cantonale. Basti qui ricordare la votazione sulle aperture 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 nei posti di vendita nelle stazioni di servizio lungo le autostrade e le strade principali, nuova regolamentazione purtroppo approvata in votazione popolare. O ancora le mozioni Lombardi con la proposta di un orario d’apertura uniforme su tutto il territorio della Confederazione e Abate per deroghe alle disposizioni della legge sul lavoro nelle regioni turistiche. Una vera offensiva per liberalizzare gli orari di lavoro nel settore della vendita. di Werner Carobbio, già consigliere nazionale In questa offensiva si inserisce ora la proposta del Consiglio federale per una nuova legge sulle apertura dei negozi. Con la stessa si vogliono autorizzare tutti i negozi di vendita al dettaglio della Confederazione ad aprire in settimana dalle 06.00 alle 20.00 e il sabato dalle 06.00 alle 19.00. Una proposta di legge di soli 3 articoli ma dalle conseguenze pesanti. Intanto in Canton Ticino è in arrivo la nuova legge cantonale sull’apertura dei negozi contenuta nel messaggio del Consiglio di Stato del 2011. La Commissione della gestione sottopone al Parlamento due rapporti: uno di maggioranza, favorevole alla proposta, e uno di minoranza contrario firmato dai socialisti e da un PPD. Anche in questo caso si propone un ampliamento degli orari di apertura, in settimana dalle 06.00 alle 19.00 e al sabato dalle 06.00 alle 18.30. Al giovedì l’orario d’apertura è prolungato fino alle 21.00. Numerose deroghe sono poi ammesse per eventi particolari, su proposta dei comuni o per negozi particolari come quelli che forniscono piatti caldi o freddi da asporto. Tutte le proposte federali e cantonali sono giustificate per tener conto delle modificate abitudini della popolazione e per fronteggiare il fenomeno del turismo degli acquisti oltre frontiera. Giustificazioni che però non tengono conto delle conseguenze di questa liberalizzazione degli orari di apertura. Anzitutto per il personale di vendita e per le loro famiglie: si pensi ad esempio alle madri che allevano i loro figli da sole, tanto più tenuto conto della insufficienza delle strutture d’accoglimento dei bambini. Per non parlare dell’aumento dello stress da lavoro per del personale in genere non protetto da contratti collettivi di lavoro. E le nuove proposte si guardano bene dal subordinare i nuovi orari all’adozione di contratti di lavoro. Ma anche sul piano economico le nuove disposizioni avranno conseguenze negative. Favoriti dalle nuove disposizioni saranno soltanto le grandi superfici di vendita meglio attrezzate per occupare il loro personale con i nuovi orari prolungati. Non sarà questo il caso dei piccoli negozi che a medio e lungo termine finiranno per chiudere. Per non parlare del fatto che le nuove disposizioni non tengono conto della posizione del personale, in stragrande maggioranza contrario all’ampliamento degli orari d’apertura dei negozi. Nuovi orari inoltre in contrasto con i numerosi e ripetuti voti popolari contrari a simili proposte. Ecco perché i nuovi progetti di legge federale e cantonale vanno decisamente respinti. Sommario 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 La VPOD ti aiuta Incontro con il Governo Sì all’iniziativa scuole comunali Conferenza VPOD scuola Mercato elettrico da riorientare Pestoni presidente USS Info Case anziani AFI/API in pericolo per i migranti Alliance Sud Offerte di lavoro Appuntamenti sindacali Cassa malati collettiva Adesione sindacato VPOD In breve La riduzione della rendita ponte non piace La Comunità dei sindacati del personale federale deplora la riduzione della rendita ponte della cassa pensioni PUBLICA, pur avendo ottenuto delle misure di accompagnamento per i pensionati delle classi salariali inferiori e nelle norme relative al periodo di attesa/periodo minimo d’impiego presso la Confederazione. Facilitazioni sono pure state previste per i collaboratori ultrasessantenni che dimissionano per sostenere i famigliari. Ulteriori discussioni avverranno tra le parti sociali in autunno. FUGA - PROTEZIONE - UMANITÀ IL LAVORO DELL'UNHCR Fino al 20 ottobre 2014 Dalle 13.30 alle 17.30 Entrata libera Museo delle dogane Cantine di Gandria Lugano primo piano Personale di vendita vittima della nuova legge Photo ge'shmally - flickr.com (licence CC) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 amministrazione pubblica Il Sindacato VPOD ti aiuta nel recupero di salari dovuti Una dipendente di una clinica privata del luganese, impiegata come quadro e quindi esclusa dal Contratto Collettivo di Lavoro (CCL) delle cliniche è stata licenziata tempo addietro a seguito di una malattia di lunga durata. Con la rescissione del contratto, la direzione ha ritenuto di poterle trattenere parte del salario e delle vacanze a seguito di questo evento. La signora però, giudicando di essere stata trattata ingiustamente, si è rivolta al Sindacato VPOD che, dopo aver verificato i conteggi dell’associata, ha constatato che la trattenuta non corrispondeva all’importo effettivo da detrarre. È stato quindi chiesto alla clinica di versare le spettanze dovute alla signora. La Direzione però non ha accolto la richiesta e pertanto il Sindacato VPOD ha dovuto ricorrere direttamente al giudice di pace, visto che la dipendente non era sottoposta al CCL. L’istanza è stata discussa e non avendo trovato spazi di conciliazione, si è richiesto al giudice di pace di voler emettere una sentenza. Dopo alcuni mesi di attesa e vari solleciti, i tempi della giustizia ordinaria non sempre sono brevi, la dipendente ha finalmente visto riconosciuto il suo diritto al pagamento di quanto richiesto e, seppure dopo una lunga attesa, ha ricevuto il dovuto. Tagli sui servizi extrascolastici a Lugano La Commissione della gestione di Lugano nel suo rapporto sul preventivo 2014 segnala a pag. 12 che l’indebitamento finanziario di Lugano è cresciuto dai 672 milioni di franchi del consuntivo 2011 (comuni aggregati nel 2013 non calcolati) ai 961 milioni secondo il preconsuntivo 2013. di Raoul Ghisletta, segretario VPOD Ticino I grandi capi politici della Lega dei ticinesi, imitati dal Partito liberale radicale, nelle elezioni comunali dell’aprile 2013 dicevano che Lugano era forte, si vantavano di essere superiori alla Fallitalia, guardavano dall’alto al basso il resto del Cantone: mentre si contendevano con foga il primato dei consensi nelle elezioni della Città, i rubinetti delle casse cittadine continuavano a spendere e spandere. Liberali e Lega mantenevano troppo basso il moltiplicatore d’imposta anche nel 2013 (70%) e aprivano sempre più la voragine dell’indebitamento finanziario. Ora i nodi vengono al pettine: secondo le previsioni finanziarie 2014, malgrado un moltiplicatore all’80%, 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 l’indebitamento finanziario peggiorerà di quasi altri 100 milioni per arrivare a un 1 miliardo e 55 milioni di franchi. Purtroppo come in ogni storia di megalomania e cattiva amministrazione finanziaria, inizia ora la politica dei tagli dolorosi, in particolare per i portafogli delle famiglie più deboli! Li troviamo nel rapporto della Commissione della gestione (pag. 22-23): cancellazione dei corsi del doposcuola opzionale; cancellazione dei corsi di nuoto (di sabato e in estate) e di pattinaggio; diminuzione delle colonie estive e invernali; partecipazione ai costi del servizio dentario scolastico; aumento delle tariffe per le settimane verdi, per la settimana polisportiva, per i corsi invernali ed estivi; adeguamento delle tariffe mense e scuola dell’infanzia a orario prolungato (grazie all’impegno dei socialisti la Commissione della gestione sventa per fortuna la stangata dell’aumento da 3 a 8 fr al giorno per i redditi bassi); probabili maggiori costi anche per gli allievi delle scuole medie cittadine (il contributo cittadino viene ridotto del 25%). Questi maggiori costi peseranno sulle famiglie che hanno a carico ragazzi nella scuola dell’obbligo. È grave, se si pensa che i salari stagnano, i premi casse malati aumentano e gli affitti esplodono. Altro che politica di sostegno alle famiglie! 1’128 firme a favore dei precari È sconcertante che 26 lavoratori precari della Città non hanno ricevuto il rinnovo del contratto di inserimento professionale a Lugano a inizio anno. A questi licenziamenti d’inizio anno fanno seguito altri 70 casi nel primo semestre 2014. La petizione PS Lugano e Sindacato VPOD chiede al Municipio di Lugano: 1) di far accompagnare i partecipanti ai programmi di inserimento professionale nella ricerca di un lavoro stabile; 2) di non fare ripiombare nell’assistenza delle persone che hanno ritrovato dignità professionale in occupazioni utili; 3) di attivarsi con i ricchi Comuni vicini per allargare il finanziamento di questi programmi di inserimento professionale, che vanno a beneficio anche dei cittadini di questi Comuni. pagamento, contrarietà all'esclusione dal pagamento del rimborso spese chilometriche per le trasferte di corto raggio, richiesta di dimezzare il periodo di attesa da 3 mesi a 1,5 mesi per il pagamento dell'indennità di supplenza, in caso di introduzione dell'assicurazione perdita di guadagno in caso di malattia si esige un aumento salariale a compendi Raoul Ghisletta, segretario VPOD Ticino sazione del premio versato dal dipendente, per le vertenze di natura pecuniaria chiediamo infine di prevedere una conIn breve, la presentazione delle misure sul personale previ- ciliazione obbligatoria prima di proseguire l'iter con un ste dal preventivo 2015 slitta a settembre 2014: i Sindacati ricorso a livello di Consiglio di Stato. hanno indicato che non intendono sottostare ad ulteriori Il Governo ha inoltre precisato che nessuna decisione è stata tagli. Il dossier 40 ore è congelato a dopo il varo legge stipen- ancora presa a riguardo di privatizzazioni di manutenzioni o pulizie. Sulle messaggerie interne e sui costi postali di causa i costi. La consultazione sulla modifica del regolamento dipendenti è terminata e il Sul preventivo il Governo riesaminerà la questione. Il sondaggio Governo la varerà dal 1.9.14. Per la modifica leg- 2015 si discuterà sulla soddisfazione al lavoro tra i 5’000 dipendenti ha avuto un tasso di risposta del 48% ed è in elaboge stipendi i Comitati statali VPOD hanno formua settembre razione, mentre il concorso idee tra dipendenti per lato una decine di richieste nell’ambito della promigliorare l’amministrazione cantonale sfocerà cedura di consultazione: ottenimento di dati anonimizzati sui premi per prestazione eccezionali, possibilità nelle relative decisioni nell’autunno 2014. Infine per l’effettiper il dipendente di scegliere tra gratificazione unica e con- va separazione rifiuti da parte di ditte private di pulizia una gedo pagato, possibilità per il dipendente di scegliere tra il soluzione è stata trovata per lo stabile Viganello, mentre godimento in giorni di congedo pagato (4 settimane) e il rimane da monitorare l’applicazione per altri stabili. Lo scorso 18 giugno ha avuto luogo un breve incontro tra Governo e Sindacato VPOD, che ha permesso di fare il punto della situazione. Il Sindacato VPOD ha inoltre partecipato alla consultazione sulla legge stipendi. amministrazione pubblica Incontro estivo tra Governo e sindacati Operai di Minusio continua la trattativa con il Municipio Lo scorso 6 giugno i Sindacati e una delegazione rappresentante gli operai del Comune di Minusio hanno incontrato il Sindaco e i tecnici del comune per una seconda tornata di trattative rispetto all’organizzazione dei picchetti e all’organizzazione del lavoro delle squadre comunali. di Stefano Testa, segretario cantonale aggiunto VPOD in caso d’urgenza (neve, sale, nubifragi…). I sindacati rivendicano un’indennità pecuniaria che il comune è restio a concedere a causa delle difficoltà economiche. Ovviamente il Comune di Minusio ha attualmente un moltiplicatore di imposta al 77% e con un lieve aumento di quest’ultimo le disponibilità finanziarie comunali permetterebbero di riconoscere ai lavoratori il giusto! In questa fase parte delle richieste del personale sono state accolte, come ad esempio l’abolizione del lavoro domenicale e l’abolizione dei picchetti sui wek-end grazie all’introduzione di un turno lavorativo completo il sabato. Resta ancora da risolvere come verranno pagate in futuro le indennità di picchetto per le squadre che devono restare a disposizione per intervenire Sì alla cassa malati pubblica federale Sempre più cittadine e cittadini si sono resi conto delle lacune di un sistema basato su di una pseudoconcorrenza tra 60 casse malati: un sistema iniquo e molto poco trasparente, che favorisce i pazienti giovani e sani a scapito delle persone anziane e dei malati cronici. di Marina Carobbio Guscetti, consigliera nazionale PS Ticino È il momento giusto per rivederlo con una cassa malati pubblica federale. L’iniziativa popolare del Partito socialista svizzero prevede di strutturare la cassa malati unica con agenzie regionali, che permetteranno di mantenere i posti di lavoro di chi opera a diretto contatto con gli assicurati. Da questo punto di vista l’iniziativa intende anche migliorare il servizio, estendendo la copertura del territorio, mentre oggi assistiamo ad un processo inverso: le casse malati concentrano i loro uffici nei centri principali, smantellando le strutture e i posti di lavoro in periferia. Evidentemente, la soppressione di 60 casse malati comporterà la sparizione di 60 consigli d’amministrazione, ma questo è uno dei fattori di risparmio. Inoltre grazie all’iniziativa scompariranno i costi generati dai cambiamenti di cassa degli assicurati a fine anno, quantificati in un centinaio di milioni. Saranno pure cancellate le spese di propaganda e di marketing, che le casse attualmente affrontano con lo scopo di procacciarsi gli assicurati con «buoni rischi»: si tratta di spese ingenti, valutate tra i 400 e i 500 milioni di franchi l’anno. Nel complesso avremmo quindi un potenziale di risparmio, che potrà avere un certo effetto sui premi già nel breve termine. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 scuola Sì all’iniziativa scuole comunali Sì alla conciliazione lavoro-famiglia L’iniziativa popolare “Aiutiamo le scuole comunali” prevede un’organizzazione razionale dei servizi extrascolastici in tutte le regioni e un sussidio cantonale per aiutare i Comuni a completare la rete. È nell’interesse di tutta l’economia e di tutta la società ticinese disporre di servizi extrascolastici capillari e accessibili a tutte le famiglie/allievi. In taluni distretti ticinesi le mense per gli allievi di scuola elementare sono presenti solamente nel 25% delle sedi; e in taluni Comuni, come Lugano, pur essendo presenti, le mense non sono accessibili a tutti gli allievi. Anche la presenza dei doposcuola nella scuola elementare è molto ineguale sul territorio: 30% ca. degli allievi in Ticino non vi ha accesso (anno scolastico 2010/11). Infine 84% dei bambini ticinesi non ha accesso a scuole dell’infanzia a orario prolungato (che coprono le fasce mattutine/serali dei giorni feriali e il mercoledì pomeriggio). Per il futuro dei nostri ragazzi L’iniziativa popolare “Aiutiamo le scuole comunali” vuole garantire ai nostri 25’000 allievi che frequentano le scuole comunali una formazione e un’educazione di qualità. Non solamente il successo e la qualità della vita individuale, ma anche il successo della Svizzera si fondano sulla qualità della formazione dei giovani. L’accettazione dell’iniziativa popolare “Aiutiamo le scuole comunali” da parte dei Ticinesi il 28 settembre 2014 costituirebbe un passo in avanti significativo per la scuola ticinese e per il futuro dei nostri ragazzi. Il voto è un’occasione storica per rafforzare la scuola dell’obbligo e tornare ad investire nella formazione di base. Ricordiamo che il Ticino è agli ultimi posti nella classifica intercantonale sia nella spesa pro capite per l’educazione, sia nella spesa per allievo, sia nella percentuale di budget consacrato al settore dell’educazione (23,2% contro 26,8% nel 2007, Cantone+Comuni). Docenti di classe: un impegno da valorizzare Su invito di alcuni docenti del settore medio, abbiamo organizzato una serata lo scorso 27 maggio per sondare problematiche e implicazioni di un ruolo sempre più centrale e complesso all’interno degli istituti scolastici. Il docente di classe infatti si trova oggi ad un crocevia di aspettative, compiti e relazioni con tutti gli attori che gravitano attorno alla classe, dagli studenti, ai genitori, dai colleghi, alla direzione. Dalla discussione è emersa una certa frustrazione per il mancato riconoscimento degli innumerevoli compiti di cui si fa carico il docente di classe, e l’assenza di una risposta concreta alla richiesta di maggiori supporti e/o sgravi. E mentre si cerca di quantificare oneri e ore, il tema verrà (nuovamente) portato all’attenzione del Dipartimento al prossimo tavolo docenti per capire a che punto siamo con il progetto “docente di classe”, che si prefiggeva di implementare supporti e programmi. Ci sembra importante lavorare su questo aspetto in quanto assumere il ruolo di docente di classe deve essere un compito gratificante e non un obbligo logorante. Scuole comunali al centro dell’attività dipartimentale 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Durante l’incontro stampa di fine anno scolastico, il capo del dipartimento Manuele Bertoli ha posto l’accento sulle misure per sopperire al fabbisogno di docenti comunali. Una prima serie di misure è già stata adottata come la richiesta ai Municipi di limitare le doppie docenze (promuovendo i tempi pieni affinché altri Comuni non si trovino in difficoltà nel reperire docenti disponibili), l’aumento delle ammissioni presso il DFA e l’introduzione di un MAS che permetterà alle docenti di scuola dell’infanzia di abilitarsi anche per le elementari con un percorso abbreviato. Al vaglio anche un percorso di accompagnamento al rientro nella professione, la possibilità di riconoscere l’equivalenza del primo anno ai possessori di specifiche lauree e l’intro- duzione della formazione parallela alla professione nel terzo anno di studi al DFA. Si ricorda inoltre che dal prossimo settembre i/le docenti comunali riceveranno un aumento di una classe salariale. All’incontro erano presenti anche Emanuele Berger, capo Divisione della Scuola, che ha informato sullo stato dei lavori dei piani di studio per la scuola dell’obbligo e Paolo Colombo, capo della Divisione della formazione professionale, che ha illustrato la situazione degli studenti maturandi e la campagna di collocamento a tirocinio per il 2014. Maggiori informazioni al sito http://www4.ti.ch/tich/salastampa/comunicati-con-cartella-stampa/ Borse di studio 2014/2015 Il Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (DECS) informa che sono disponibili i formulari e la documentazione per richiedere una borsa di studio per l’anno scolastico 2014-2015. Gli stessi sono ottenibili presso l’Ufficio delle borse di studio e dei sussidi, gli istituti scolastici del Cantone e in Internet (www.ti.ch/borsestudio). Chi ha presentato una richiesta per l’anno scolastico 2013-2014 riceverà automaticamente a casa il modulo per l’eventuale rinnovo. I moduli, compilati correttamente e firmati, vanno trasmessi all’Ufficio delle borse di studio, Residenza governativa, 6501 Bellinzona. Insegnanti di tutti i gradi scolastici e il personale sindacale del settore della formazione e della ricerca VPOD hanno discusso a lungo delle conseguenze delle misure di austerità e dei tagli alla spesa, durante la conferenza federativa svoltasi il 16 e 17 maggio scorsi a Soletta. scuola Conferenza VPOD formazione, educazione e ricerca l’obbligo. Tra gli altri temi trattati, citiamo il diritto di partecipazione nelle alte scuole e nelle università; l’integrazione dell’insegnamento delle lingue d’origine nelle scuole; e il diritto alla formazione nel secondario II. Infine Katrin Meier, insegnante a Zurigo, è stata rieletta presidente per i quattro prossimi anni. Si è constatato come le politiche d’austerità costituiscono un attacco alle fondamenta della scuola pubblica, prendendo di mira il servizio pubblico e gli allievi. Invitata a presentare i danni dei tagli nel settore della formazione, la sindacalista spagnola Carmen Augustin Lacruz, ha mostrato i metodi di smantellamento del settore pubblico messi in atto nel suo paese e ha incoraggiato i colleghi svizzeri a mobilitarsi in difesa di una scuola pubblica di qualità ovunque e sempre. I/le delegati/e provenienti da tutti i Cantoni della Svizzera denunciano dei programmi di austerità che intaccano la qualità della formazione e le condizioni di lavoro del corpo insegnante, delle/i ricercatrici/tori e l’insieme del personale del settore. I delegati hanno anche costatato come la ratifica della Convenzione per i diritti delle persone con handicap costituisce un passo per costruire una scuola inclusiva che offre a tutti i bambini il sostegno necessario per seguire con successo una formazione scolastica nel quadro della scuola del- Mense nelle scuole speciali da riorganizzare Negli scorsi giorni abbiamo incontrato il nuovo capoufficio Massimo Scarpa per discutere di alcune proposte per migliorare l’organizzazione della sorveglianza della refezione nelle scuole speciali ticinesi. A tutto ciò si aggiunge un evidente sovraccarico per quei e quelle docenti che, dovendosi occupare della sorveglianza durante la refezione, non possono godere di una pausa rigeneratrice a mezzogiorno, e si ritrovano a garantire una prestazione lavorativa molto intensa e continua sull’arco di Linda Cortesi, sindacalista VPOD dell’intera giornata. Il nuovo capoufficio Scarpa si è mostrato attento alla richiesta del gruppo di docenti che si è fatto portavoce. In questi La problematica era emersa lo scorso inverno mesi estivi cercherà di approntare dei criteri per l’organized era sfociata in una lettera all’indirizzo zazione delle mense condivisibili e generalizzabili in tutto il dell’Ufficio della pedagogia speciale e degli Cantone. Sonderà inoltre alcune possibilità per alleviare ispettori. Nello scritto si segnalavano i disagi delle docenti e l’eccessivo carico di lavoro dei docenti, anche se si è mostrasi proponevano un paio di strade da percorrere to scettico sulla nostra proposta di assumere perEccessivo per migliorare la situazione. sonale qualificato specifico per la mensa. Una posDi fatto le differenze nell’organizzazione delle carico di lavoro sibilità che permetterebbe di affidare i ragazzi a mense variano notevolmente da una sede all’al- per i docenti persone con le giuste competenze (insegnamento tra e ancora di più tra Sopra e Sottoceneri, delle regole, gestione del comportamento dell’alminando spesse volte il principio di pari trattamento in lievo, …), di avere una persona di riferimento, e di non dover strutture che fanno capo a un unico datore di lavoro: il lasciare l’aula in anticipo per recarsi alla sede della mensa. Cantone. Mancano infatti direttive e criteri condivisi sia nel- Evidentemente tutto ciò va riconosciuto finanziariamente e l’assegnazione dell’incarico, che nella presa a carico dei anche qui potrebbero esserci degli ostacoli. ragazzi e nell’organizzazione di trasferte, orari lavorativi e A fine agosto è stato fissato un nuovo incontro. Affaire à ammissioni. suivre. Legge sull’aggiornamento in dirittura d’arrivo Dovrebbe giungere a breve sui banchi del Parlamento al nuova Legge sull’aggiornamento dei docenti, dopo il lungo iter portato avanti dal gruppo di lavoro – di cui faceva parte il presidente del comitato docenti VPOD Adriano Merlini – e la conclusione della consultazione. Ma non è finita qui. Prima di entrare in vigore occorre redigere il Regolamento d’applicazione ed è probabile che le discussioni si riaccendano. La legge presenta nella sua versione finale pochi cambiamenti rispetto al testo messo in consultazione, per lo più le correzioni sono di natura formale. Ma i punti caldi sono ben visibili e li avevamo già segnalati in fase di consultazione. Innanzitutto la definizione del numero di giornate di formazione obbligatorio e il quantitativo massimo da svolgersi fuori dal tempo scolastico. Seguono poi le modalità di “controllo”, monitoraggio e documentazione del lavoro, nonché l’ammontare del credito per il cosiddetto anno sabbatico. Scogli che si spera di superare agevolmente, confidando anche che un buon dialogo nel riattivato gruppo di lavoro possa portare a fare di questa legge uno strumento per agevolare e riconoscere l’impegno dei docenti e non un’arma di controllo sterile e burocratico. A fine agosto il ricostituito gruppo di lavoro si troverà per iniziare a discutere il regolamento. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 elettricità Riorientare il mercato elettrico verso il servizio pubblico Il Sindacato VPOD ha organizzato la conferenza nazionale del personale del settore elettrico a Berna lo scorso 4 giugno. Nella giornata sono state presentate e discusse alcune interessanti relazioni sulla complessa situazione del settore elettrico. In conclusione i delegati VPOD hanno adottato una risoluzione contro la liberalizzazione del mercato. di Raoul Ghisletta, segretario VPOD Ticino Stefan Giger, segretario centrale VPOD, ha indicato le priorità sindacali relative alle condizioni di lavoro del personale del settore elettrico: 1) nel ramo della produzione/distribuzione elettrica creare dei contratti collettivi di lavoro in ogni azienda; 2) nel ramo della costruzione/manutenzione delle reti elettriche si punta ad un contratto collettivo di lavoro nazionale, poiché gli addetti operano su una scala regionale e vi sono gare d’appalto nazionali; 3) il rispetto di un contratto collettivo di lavoro quadro deve essere inserito tra le condizioni delle gare d’appalto nazionali. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Daniel Nordmann, consigliere nazionale PS, è partito dal referendum lanciato dal Sindacato VPOD, che nel 2002 ha portato alla bocciatura popolare della liberalizzazione immediata del mercato elettrico. Ne è seguita una legge che ha liberalizzato il 50% dell’energia venduta, ossia quella destinata ai grandi consumatori, rinviando a una seconda tappa la liberalizzazione per i piccoli e medi consumatori. Dopo la votazione del 9 febbraio 2014 il negoziato tra Svizzera ed Europa è fermo anche per il settore elettrico. Inoltre nella situazione di bassi prezzi vigente in Europa le aziende elettriche svizzere non hanno interesse a liberalizzare totalmente il mercato elettrico, perché perdono la sicurezza di vendere alla clientela anche il 50% di elettricità ancora sottoposto a monopolio. A fronte dei bassi prezzi in Europa rispetto a quelli svizzeri (legata anche al cambio franco-svizzero oltre che alla sovraproduzione) e della relativa incertezza sulle vendite di energia, gli investimenti in Svizzera languono, il che non è una buona cosa per garantire il futuro dell’approvvigionamento energetico nazionale. Tra le misure preconizzate da Nordman vi è l’acquisizione di una quota del 20% di Swissgrid da parte della Confederazione, la ripresa in mani pubbliche di tutti gli attori del mercato elettrico, l’introduzione di una tassa sulle energie non ecologiche e la creazione di garanzie pubbliche per gli investimenti nelle energie rinnovabili. In tal modo si potrà riorientare il settore verso il servizio al pubblico. Il direttore dell’Ufficio federale per l’energia, Walter Steinmann, ha dal canto suo ricordato i punti centrali della strategia federale per l’energia con orizzonte 2050: investire 202 milioni nella ricerca per migliorare lo stoccaggio dell’energia e la rete; sostenere con sussidi del 30% gli investimenti nel solare; uscire dal nucleare; affrontare l’iniziativa per l’efficienza energetica; definire il futuro della produzione idroelettrica; ridefinire i canoni d’acqua alla luce dei nuovi prezzi dell’elettricità; passare dai sussidi al pilotaggio da parte della Confederazione. Il Dipartimento federale competente indica come orizzonte per la liberalizzazione completa del mercato elettrico il 1. gennaio 2018 e ritiene che essa debba essere accompagnata dalla creazione di un contratto collettivo di lavoro nazionale. Altri compiti sul tavolo del Dipartimento sono la revisione dell’ordinanza della legge e la liberalizzazione del mercato del gas nel prossimo quadriennio. Un tema emerso più volte nelle discussioni è stato quello del riscatto delle acque: nei cantoni alpini si pone la questione del riscatto degli impianti idroelettrici allo scadere delle concessioni, che devono tornare in mani pubbliche. La liberalizzazione completa è una pessima strada. Da sei anni i grossi clienti del settore elettrico, ossia quelli che acquistano almeno 100 MWh annui, scelgono liberamente il loro fornitore. Da metà 2012 le cose si sono fatte difficili sul mercato elettrico svizzero: almeno 14 TWh sono disponibili sul mercato elettrico, creando grande nervosismo. Per i distributori piccoli e medi di energia i clienti grossi sono un fattore di rischio; a loro volta i piccoli distributori sono un fattore di rischio per le aziende grandi che li riforniscono. I prezzi dal 2012 calano mettendo sotto pressione in particolare gli impianti di pompaggioturbinaggio. Parecchie centinaia di posti di lavoro nel settore costruzione e manutenzione della rete sono state soppresse, mentre i posti nel settore marketing e commercio sono aumentati. In conclusione la liberalizzazione parziale sinora realizzata in Svizzera non è stata utile né per le imprese, né per i clienti. Il Sindacato VPOD esige che l’Ufficio federale per l’energia faccia una valutazione seria della liberalizzazione parziale del mercato elettrico prima di proporre la liberalizzazione completa con effetto al 1.1.2018. Secondo il Sindacato VPOD questa seconda tappa di liberalizzazione non porta ad alcun vantaggio, né per i clienti, né per le imprese. La concorrenza tra le aziende porterà solamente a un aumento delle spese di marketing e a misure di risparmio (licenziamenti, esternalizzazioni) sul personale attivo negli altri settori delle aziende elettriche, con conseguente perdita di know-how qualificato. L’approvvigionamento elettrico è un servizio pubblico essenziale. Esso deve essere sufficiente, di qualità e a prezzi ragionevoli. La liberalizzazione non porta vantaggi né per i clienti, né per le aziende. Il Sindacato VPOD chiede pertanto di: 1) abbandonare della liberalizzazione completa del settore elettrico; 2) investire nel personale qualificato e nella formazione, rinunciando alla soppressione di posti di lavoro; 3) inserire i rappresentanti sindacali e dei consumatori finali nella Commissione federale per il controllo della concorrenza nel settore dell’elettricità (ELCOM); 4) sottoporre ad un contratto collettivo di lavoro Swissgrid, in quanto questa società attribuisce appalti a livello nazionale. L’assemblea dell’Unione sindacale svizzera - Ticino e Moesa (USS) del 14 giugno è stata caratterizzata da due lunghi applausi: a Saverio Lurati, presidente uscente, e a Graziano Pestoni, che ha raccolto il testimone. L’assemblea ha adottato numerose risoluzioni, tra cui il sostegno allo sciopero degli scalpellini del 16 giugno. Il Comitato esecutivo USS si è riunito già il 17 giugno per avviare la concretizzazione dei numerosi spunti emersi dall’assemblea annuale dei delegati, tenutasi a Camignolo. Il Comitato esecutivo USS intende preparare bene il congresso dell’Unione sindacale svizzera che si terrà il 23-24 ottobre prossimo: in particolare si dovranno difendere le due risoluzioni presentate, la prima per lo studio e l’approvazione di un progetto di una nuova Confederazione sindacale, progetto sul quale decidere entro il successivo congresso nazionale, e la seconda per il rilancio del servizio pubblico in Svizzera. USS Pestoni nuovo presidente USS Ticino e Moesa Un secondo tema importante del Comitato esecutivo USS è quello della comunicazione e sinergie tra le federazioni sindacali, come pure della “formazione e cultura” (organizzazione di corsi e seminari aperti a tutti i membri sindacali in Ticino, tra cui anche il tema Europa/bilaterali/condizioni di lavoro che ha fatto discutere all’assemblea). Una riflessione in seno al Comitato esecutivo andrà fatta anche per affrontare assieme le prossime discussioni con il Governo, con l’OCST e con il padronato. Infine il Comitato esecutivo USS ha costituito i gruppi di lavoro “1. Maggio 2015”, “etica nel mondo del lavoro”, “rapporti intergenerazionali” e “donne”. Infine è stata fissata la data del prossimo Comitato cantonale USS: giovedì 4 settembre 2014, ore 20 dell’USS Ticino e Moesa. Saverio Lurati e Graziano Pestoni Contratti collettivi, cultura, ideologia Ho accolto con piacere la proposta di assumere la presidenza dell’USS- Ticino e Moesa, anche se avrei preferito una co-presidenza, con un giovane o una giovane, per sviluppare una dinamica diversa, per dimostrare, attraverso una dirigenza formata da figure diverse, che il sindacato intende affrontare i problemi del mondo del lavoro e della società senza discriminazioni e contrapposizioni. di Graziano Pestoni, presidente USS Ticino e Moesa Faremo comunque un lavoro di squadra, poiché i problemi sono tanti e complessi. Stiamo infatti attraversando, per i salariati, il periodo peggiore del secondo dopo guerra in seguito all’avidità del padronato e dei suoi complici nelle istituzioni politiche. È in corso un’autentica attività di rapina, contro i lavoratori e le lavoratrici, contro lo Stato, contro lo Stato sociale. È indispensabile introdurre norme effi- caci contro il dumping salariale e sociale, difendere il servizio pubblico, ri-nazionalizzare le poste, le telecomunicazioni e le ferrovie e assicurarsi che sanità, formazione, ricerca, energia, acqua potabile nonché altri servizi di interesse pubblico siano garantiti dall’ente pubblico. Dobbiamo rompere il monopolio ideologico imposto da trent’anni di politica liberista, cessare di avere timori per il nostro futuro, condurre battaglie sui nostri valori: solidarietà, tolleranza, uguaglianza. Dobbiamo chiedere alla politica più rispetto, conquistare nuovi diritti, nuove possibilità di partecipazione sui posti di lavoro. È inutile e ipocrita parlare di pace del lavoro se il padronato non rispetta i lavoratori e le loro organizzazioni, come è successo in questi giorni nel settore del granito. I rapporti con i datori di lavoro – pubblici e privati – devono essere fondati sul confronto rigoroso e onesto, non sulle menzogne, le imposizioni, la malafede. È necessario promuovere una maggiore collaborazione tra le federazioni sindacali e fare in modo che i nostri sogni e le nostre speranze possano diventare realtà. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 socio-sanitario Info Case per Anziani di Stefano Testa, segretario aggiunto VPOD Ticino Casa Girotondo Il Consiglio di Fondazione della Casa Anziani di Novazzano, nelle scorse settimane, ha sospeso il direttore della struttura per approfondire le segnalazioni del personale e dei sindacati rispetto al pesante clima di lavoro ingenerato e alla sfiducia riscontrata nel personale nei confronti della direzione. Il Sindacato VPOD auspica che si giunga presto ad una soluzione definitiva che possa ristabilire la serenità all’interno della casa anziani. Stella Maris Anche nella struttura Stella Maris di Bedano sono emersi alcuni problemi. Durante l’assemblea del personale della casa anziani tenutasi lo scorso 3 giugno, è stato infatti espresso un forte disagio da parte del personale nei confronti della conduzione dell’istituto. Il clima di lavoro in- terno è ai minimi storici, secondo quando comunicato dal personale, che ha dato mandato ai sindacati di informare la delegazione consortile e chiedere un intervento rapido per sanare la situazione che diventa di in giorno in giorno sempre più insostenibile. Affaire à suivre… Centro sociale onsernonese La commissione paritetica cantonale (CPC) CCL ROCA ha incontrato lo scorso 16 giugno i sindacati e i rappresentanti del Centro sociale onsernonese (CSO) per risolvere la vertenza che vede contrapposto il personale e le organizzazioni sindacali al CSO, in merito all’introduzione del taglio salariale per il 2013 sulla base delle indicazioni del Canton Ticino. La CPC CCL ROCA ha chiesto al CSO di presentare i conti per verificare se il taglio salariale sia consono al ROCA. Se la situazione economica sarà dichiarata difficile, il CSO potrà introdurre la misura di risparmio visto che nel corso dell’assemblea del personale del 22 maggio 2013 il personale aveva dato il suo assenso di principio alla stessa. No ai forfait per caso nella psichiatria Malgrado le derive e i pericoli messi in evidenza dall’introduzione dei forfait per caso nei nosocomi, si vorrebbe ora fare lo stesso anche nella psichiatria ospedaliera. di Beatriz Rosende, segretaria VPOD Svizzera L’idea è semplice. Il sistema di rimborsi sarà basato sulla diagnostica: i pazienti saranno così classificati e raggruppati secondo il CIM 10, la classificazione statistica internazionale delle malattie e dei problemi sanitari correlati stabilita dall’Organizzazione mondiale della sanità. È lo stesso principio dei DRG introdotti in Svizzera da gennaio 2012 negli ospedali. Una volta la diagnosi definita, i malati sono inseriti in gruppi detti Psychiatric Cost Groups (PCG). Per ogni gruppo è definito un costo medio. Per il calcolo del costo, il sistema si fonda su una ponderazione dei costi a partire da una banca dati: una ventina di cliniche forniscono le cifre che permettono di calcolare i costi per gruppo (il cost-weight). Per la fatturazione finale, si userà quindi il cost-weight moltiplicandolo per la tariffa base per ottenere il montante che sarà incassato dall’ospedale. La tariffa di base è negoziata tra gli ospedali e le casse malati, ed è chiaro che quest’ultime vorranno i costi più bassi possibili… Pazienti più redditizi Il finanziamento Tarpsy dovrebbe introdurre il principio di forfait parziale per caso. Di fatto i promotori insistono pesantemente sull’aspetto parziale per stemperare le reazioni. Il modello scompone la presa a carico dei pazienti in due fasi: la prima di una durata standard (dovrebbe aggirarsi attorno ai 5 giorni), per la quale l’istituto incassa un forfait parziale più elevato versato in una sola volta alla fine della durata standard, e la seconda, per la quale il forfait giornaliero sarà più basso. In altre parole: si tengono i pazienti X giorni, e poi non è più redditizio per l’istituto. Si tenta di rassicurare sostenendo che i professionisti del settore non cadranno nell’incentivo economico. Ciò è possibile, ma che dire della direzione? Potrà ragionevolmente restare insensibile al fatto che i deficit coincidono con la fine della prima fase? L’introduzione di questo nuovo modello finanziario è pianificato per il 2018. Leggi la presa di posizione integrale del sindacato VPOD nazionale (in francese): http://www.ssp-vpod.ch/fileadmin/vpod_suisse/Sant%C3%A9/Tarsy_stoppen_publ_28_3_ 14_f.pdf Pianificazione ospedaliera sotto la lente 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Lo scorso 26 maggio il Dipartimento sanità e socialità ha pubblicato il messaggio sulla nuova pianificazione ospedaliera, disponibile sul sito http://www.vpod-ticino.ch di Laura Calebasso, sindacalista VPOD Ticino Come già scritto (I Diritti del lavoro n.4 del 15.05.14) in seguito alla relazione della signora Laura Regazzoni Meli (Segretaria Generale ACSI- Associazione consumatrici e consumatori e membro della Commissione pianificazione ospedaliera), il Comitato ospedaliero VPOD ha preso posizione contro il ri-orientamento degli ospedali di Valle in istituti di cura, ritenendo poco credibile la promessa di poter mantenere il servizio attuale e ponendo l’ attenzione in particolare verso il man- tenimento dei posti di lavoro nelle zone periferiche. Inoltre il Sindacato VPOD ribadisce la propria contrarietà allo smantellamento del servizio pubblico a favore del privato e si impegna a mantenere un occhio vigile verso la nuova ripartizione dei mandati e sull’impatto nei confronti delle condizioni di lavoro del personale. Ultimamente l'Ufficio cantonale per la migrazione ammonisce gli stranieri che fanno capo agli assegni integrativi (AFI) e di prima infanzia (API) comunicando loro che se continueranno a farne capo, potrà loro revocare o non rinnovare il permesso. di Rosmarie Weibel, avvocata Questo perché secondo la legge federale sugli stranieri, un permesso può essere revocato, rispettivamente non rinnovato, se la persona dipende dall'aiuto sociale e infatti sono noti anche casi in cui i permessi effettivamente non sono stati rinnovati. Ma questo monito non è inviato “solo” alle famiglie integralmente a beneficio di assegni di prima infanzia, ma anche a quelle in cui uno dei due genitori lavora a tempo pieno. La procedure sono ora davanti al Tribunale cantonale delle assicurazioni. Questa prassi ha riflessi molto negativi. In particolare comporta una discriminazione tra svizzeri e stranieri (ricordo che agli AFI/API hanno diritto solo chi vive in Ticino da oltre tre anni); conferma che la politica migratoria è classista; esclude dalla politica a sostegno delle famiglie potenzialmente ¼ delle famiglie residenti e crea una differenza tra i donne L’Ufficio per la migrazione mette in discussione il sostegno alle famiglie ragazzi a dipendenza della loro cittadinanza e del loro statuto di soggiorno. Inoltre mette in discussione il carattere stesso degli assegni. Infatti "Gli assegni di famiglia sono prestazioni della sicurezza sociale e ne costituiscono uno degli eventi assicurati. Essi rappresentano una misura di sostegno della politica familiare. La nuova legge sugli assegni di famiglia situa la politica familiare al di fuori dai confini della politica assistenziale” (messaggio 4198 del 19.1.1994). Per questo motivo la situazione dovrebbe interessare particolarmente le associazioni impegnate a favore delle donne e delle famiglie. La differenza è sostanziale: se vi è parificazione con l'assistenza, viene a cadere il legame tra il motivo del bisogno (l'avere figli) e l'aiuto. Significa che gli AFI/API diventano un aiuto d'emergenza piuttosto che uno strumento a sostegno delle famiglie, che non permette progettualità e sicurezza nel tempo. Significa che l'avere figli non è più una scelta libera, al di là del reddito di cui una famiglia beneficia. In altre parole: diventa una scelta che le famiglie con bassi redditi non si possono permettere se non a condizione di non occuparsi personalmente dei figli. Per un approfondimento documentato si veda: http://rweibel.wordpress.com/2013/10/25/politica-asostegno-dellefamiglie-minacciata/#Indice Pausa allattamento pagata A partire dal primo giugno, una nuova disposizione della Legge sul lavoro è entrata in vigore e permette alle madri di continuare ad allattare il figlio pur tornando a lavoro e senza essere penalizzate a livello salariale. di Michela Bovolenta, segretaria VPOD Svizzera L’avevamo anticipato nello scorso numero dei Diritti del Lavoro (n. 4, p.3), ora il nuovo articolo disposto dal Consiglio federale è entrato in vigore e prevede tempi d’allattamento remunerato a seconda della durata quotidiana del lavoro. Fino ad ora la Legge sul lavoro riconosceva il diritto per le madri di allattare i loro figli durante il primo anno di vita. Tuttavia non era precisato se questo tempo doveva essere pagato. Dal primo giugno le madri avranno diritto a una pausa pagata di 30 minuti se lavora fino a 4 ore, di 60 minuti se lavora tra le 4 e le 7 ore, di 90 minuti se lavora più di 7 ore al giorno. Si tratta di un tempo minimo che deve essere imperativamente remunerato. Ma, come già ora, la madre può disporre di più tempo per l’allattamento o per tirare il latte se necessario, senza però che sia obbligatoriamente pagato. Il tempo è disposto per ogni figlio, viene quindi raddoppiato in caso di gemelli e moltiplicato per il numero di bambini in caso di nascite multiple. Infine l’atto di tirare il latte viene esplicitamente assimilato all’allattamento. L’ordinanza non precisa invece come si devono organizzare le pause. Durante le discussioni preparatorie, le organizzazioni sindacali hanno sottolineato l’importanza di lasciare libera la madre di organizzarsi in funzione delle necessità del figlio. D’altronde le situazioni possono essere molteplici e variare a seconda della distanza del nido o della possibilità di rientrare a domicilio o farsi portare il bambino. Questa disposizione, che costituisce un minimo che deve applicarsi all’insieme delle salariate, di tutti i settori, è un piccolo passo per migliorare i diritti delle madri salariate. In qualità di donne VPOD, crediamo sarebbe meglio concedere un congedo maternità più lungo che tenga in considerazione le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità. Quest’ultima considera che l’allattamento al seno è la soluzione ideale per i bebé fino a 6 mesi. Un congedo di 6 mesi, remunerato al 100% sarebbe dunque una soluzione migliore, più semplice. La soluzione scelta dal Consiglio federale per rispondere alle esigenze dell’OIL (organizzazione internazionale del lavoro) rischia di non essere facilmente applicabile (come lo era già ora), poiché la madre deve interrompere la sua attività, la maggior parte delle volte lasciare il posto di lavoro, per andare ad allattare. Serve quindi un buon lavoro di informazione affinché queste pause pagate siano effettivamente applicate nei posti di lavoro. Giusta attribuzione degli accrediti AVS per genitori A partire dal 1. luglio i genitori non sposati o divorziati godranno di regola dell’autorità parentale congiunta dei loro figli. Questa modifica ha effetto anche sull’AVS per quanto concerne il calcolo degli accrediti per compiti educativi. Il Consiglio federale, ascoltando sindacati e organizzazioni femminili, ha deciso ora di attribuire gli accrediti in base all’ef- fettiva partecipazione dei genitori all’educazione dei figli minori di 16 anni. Il genitore che ottiene l’autorità parentale riceverà la totalità dei 42'120 franchi annui degli accrediti. Invece fino ad oggi, gli accrediti erano divisi in parti uguali, portando a una forte riduzione della rendita AVS per numerose madri costrette a lavorare part-time. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 solidarietà Un regalo dal cielo In questi villaggi esiste una sola alternativa: recuperare l’acqua durante i 4 mesi della stagione delle piogge. In Mali, Helvetas gestisce un centro di competenza per il recupero dell’acqua piovana. Il sistema è ben studiato. Le cisterne durano oltre 20 anni e la loro manutenzione è facile. Esse vengono svuotate prima della stagione delle piogge, pulite di Anita Baumgartner, Helvetas per Alliance Sud all’interno e disinfettate con il cloro. Una piccola casa con il tetto di lamiera ondulata si costruisce proprio vicino. È vero che non sono belle. Le cisterne in cemento sembrano Quando inizia a piovere, si lascia innanzitutto scorrere l’acbunker che stonano nel paesaggio tradizionale africano. qua per pulire il tetto, poi si collega il tubo e la cisterna si Sanamba Doumbia non si cura di questo. Anzi al contrario, riempie. la cisterna grigia che raccoglie l’acqua piovana rappresenta In 2 anni Helvetas ha permesso ad oltre 100 famiglie di tutta la sua fierezza. Tiene la chiave del rubinetto come fos- Mafélé di approvvigionarsi in acqua grazie a questo sistese un tesoro. “Grazie alla cisterna abbiamo l’acqua potabile ma. La maggior parte della popolazione vi contribuisce per tutto l’anno e, inoltre, accanto alla nostra casa”, ha finanziariamente, mentre i più poveri ne sono dispensati. dichiarato. Si capisce ciò che questo significa per lei. Suo Il primo anno, gli abitanti del villaggio erano scettici e pochi marito è morto due anni fa, e la 42enne Sanamba, vedova volevano investire in un’installazione. In seguito, la richiesta ha avuto un successo strepitoso. Gli abitanti ed unica ad occuparsi dei suoi figli, fa parte delle Cisterne di erano sorpresi che si poteva prelevare ogni giorno persone più povere del paese (…). Il villaggio di Mafélé è situato in una posizione poco favorevole. acqua potabile circa 30 litri di acqua da una cisterna di 10 metri cubi, senza che si svuotasse. “Noi usiamo unicaNon è possibile costruirvi un pozzo senza magin Mali mente l’acqua per bere, in modo che duri tutto giori investimenti, perché l’acqua sotterranea si trova sotto uno spesso strato roccioso. Durante il periodo l’anno”, dice Sanamba. “Da allora non siamo quasi più delle piogge, gli abitanti del villaggio utilizzano l’acqua malati”. Poi, ci confida di aver perso 2 figli. Soffrivano di sporca dei piccoli stagni che si prosciugano in qualche setti- forte dissenteria. Ma non vuole dire di più. In Mali non si mana, costringendo le donne ed i bambini a camminare parla volentieri della morte. ogni giorno più di 1 chilometro per arrivare al ruscello in cui gli abitanti del villaggio si lavano e fanno il bucato. Recuperare l’acqua piovana è l’unica soluzione per i villaggi senza accesso all’acqua sotterranea in Mali. Grazie alla loro cisterna, Sanamba Doumbia e i suoi figli possono disporre di acqua potabile, anche in periodi di siccità. Lotte sindacali nel mondo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Ban-Kimoon riconosce i sindacati Successo in Tailandia Il segretario generale dell’ONU ha fatto marcia indietro. I Sindacati all’ONU, che rappresentano 65'000 lavoratori (molti dei quali attivi in zone rischiose), sono di nuovo accreditati. Questo è il risultato della campagna internazione di solidarietà di LabourStart. Yum! Restaurant International (Thai-land) ha dovuto fare marcia indietro su tre licenziamenti di attivisti sindacali, e questo grazie alla pressione di LabourStart. Grande sciopero nello Swaziland Sciopero illimitato alla Samsung Corea Lo Swaziland è una monarchia dittatoriale dove i diritti politici sono banditi e le azioni sindacali vengono represse. Lo scorso 12-13 giugno migliaia di lavoratori agricoli impiegati presso la multinazionale anglo-sudafricana Ubombo Sugar hanno chiesto aumenti salariali del 10-14%. Una petizione di sostegno internazionale è in atto tramite il sito della IUF (www.iuf.org). Labourstart lancia una campagna internazione a sostegno dei lavoratori di Samsung Group in Corea del sud. Samsung ha licenziato degli scioperanti e contesta il diritto dei lavoratori ad organizzarsi. Il capo del sindacato locale KMUV Samsung YEOM Ho-sek si è immolato il 17 maggio scorso per protesta contro la repressione. Le autorità coreane sono arrivate a confiscare il suo corpo durante il funerale! Numerosi responsabili sindacali sono stati arrestati illegalmente. servizi Offerte di lavoro Amministrazione dello Stato: 01/14 “Stages 2014 psicologi e psicoterapeuti in formazione all’organizzazione sociopsichiatrica cantonale” (scadenza 31dicembre) si richiamano le condizioni generali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi); Consorzio Casa anziani medio Vedeggio: infermieri/e diplomati/e, ausiliari/e alle cure, assistenti di cura con diploma cantonale, addette e addetti alle cure sociosanitarie CFP, operatori/operatrici sociosanitari/e AFC (vale tutto l’anno 2014); 02/14 Medici assistenti c/o Organizzazione sociopsichiatrica cantonale (OSC), Mendrisio (vale per tutto il 2014) si richiamano le condizioni generali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi); Municipio Lugano: personale presso gli Istituti Sociali comunali della Città di Lugano –infermieri/e, operatori/trici sociosanitari/e, assistenti di cura- (scadenza 30 dicembre, ore 14.30); 1/2014 Vice Direttore/trice Istituto di previdenza del Cantone Ticino (scadenza 30 giugno) la documentazione da presentare è reperibile sul sito internet dell’Istituto di previdenza www.ti.ch/ipct; Clinica Santa Chiara, Locarno: 1 / 2 infermieri/e specializzati in oncologia 100%; 3 infermieri/e specializzati anestesia 100% (informazioni Servizio Risorse Umane Clinica Santa Chiara SA, Via Franscini 4, 6600 Locarno); Divisione della scuola: concorso per l’incarico operatori/trici sostegno specializzato con formazione adeguata per garantire misure particolari di sostegno ad allievi con bisogni di pedagogia speciale anno scolastico 2014/2015. F.U. n. 48/2014/17.06.2014 (scadenza 1 luglio); 56/14 Collaboratore/trice tecnico/a-amministrativo/a subordinatamente Tecnico/a assistente c/o Ufficio della segnaletica stradale e degli impianti pubblicitari, Bellinzona (scadenza 04.07.2014) si richiamano le condizioni generali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi); Associazione ticinese terza età (Atte): operatore/trice socio-assistenziale –OSA- (scadenza 30 giugno, ore 17.00); Fondazione Diamante: meccanico/a d’auto con AFC (scadenza 3 luglio); Municipio di Pura: operatore/trice di prevenzione dentaria (scadenza 4 luglio, ore 16.00); Fondazione OTAF, Sorengo: fisioterapisti, pedagogisti (scadenza 4 luglio); 57/14 Segretario/a giudiziario/a (con titolo accademico) c/o Ministero pubblico, Lugano (scadenza 8 luglio) si richiamano le condizioni generali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi); 58/14 Medico caposervizio c/o Istituto cantonale di patologia, Locarno (scadenza 8 luglio) si richiamano le condizioni generali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi); 59/14 Infermiere/a (senza specialità) c/o Ufficio medico cantonale, Bellinzona (scadenza 15 luglio) si richiamano le condizioni generali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi); Istituto Sant’Angelo Loverciano: un/una logopedista (scadenza 7 luglio); Municipio Balerna: un/una assistente di cura o un/una ACSS c/o Centro anziani Balerna (scadenza 14 luglio, ore 17.00); Consiglio Fondazione della Piccola Casa della Divina Provvidenza, Gordevio: direttore/trice sanitario/a (scadenza 18 luglio); Diversi: Municipio Lugano: responsabile marketing e comunicazione (scadenza 30 giugno, ore 14.30); 60/14 Collaboratore/trice scientifico/a (con titolo accademico), a tempo parziale 80%, c/o Ufficio di statistica, Giubiasco (scadenza 15 luglio) si richiamano le condizioni generali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi); Municipio Cadenazzo: aiuto sorvegliante mensa, cuoco/a e operatore/trice previdenza dentaria (scadenza 4 luglio, ore 12.00); Scuola: Istituto Sant’Eugenio – Centro oto-logopedico, Locarno: docente sostegno pedagogico (scadenza 30 giugno, ore 17.00); Municipio Bellinzona: Aziende Municipalizzate, sez. elettricità responsabile Marketing & Product manager WAMBO, Responsabile settore II (scadenza 4 luglio, ore 16.00); Municipio Riva San Vitale: direttore/trice didattico Istituti scolastici comunali di Riva San Vitale, Melano, Arogno e Rovio –riapertura(scadenza 30 giugno, ore 12.00); Municipio Canobbio: capo tecnico comunale (scadenza 7 luglio, ore 16.00); Infermieri/assistenti di cura/educatori/operatori: Municipio Bellinzona: infermiere/i, operatrici/operatori socio sanitari; assistenti di cura CRS, ausiliarie/i di cura, ausiliare/i settore alberghiero (vale tutto l’anno 2014); Municipio Biasca: personale di cura presso la Casa per anziani: infermieri/e, assistenti di cura, operatori/trici socio-sanitari/e; ausiliari/e alle cure (vale utto l’anno 2014); Municipio Chiasso (casa anziani Giardino e Soave): infermieri/e, operatori/trici sociosanitari, assistenti di cura, ausiliari/e di cura,ausiliari/e servizi generali, apprendisti operatori/trici sociosanitari (vale tutto l’anno 2014); Municipio Sorengo: cuoco/a tempo parziale Scuola infanzia (scadenza 7 luglio, ore 17.00); Municipio Biasca: due agenti di Polizia (scadenza 7 luglio ore 16.00); Municipio Preonzo: funzionario/a amministrativo/a (scadenza 11 luglio, ore 16.00); Municipio Ascona: segretario/a comunale (scadenza 14 luglio, ore 16.00); Associazione svizzera imprenditori giardinieri JardinSuisse Ticino: istruttore/trice dei Corsi interaziendali (CI) – (scadenza 15 luglio 2014); Fondazione idée: sport: capo progetto (15-20%) informazioni sul sito: www.ideesport.ch Corsi Croce Rossa Svizzera Per informazioni e iscrizioni: settore corsi CRS, Corso S. Gottardo 70, 6830 Chiasso, tel. 091/682 31 31 (08.30 – 11.30), e-mail: [email protected], www.crs-corsiti.ch Data 25-26.08 Corso Baby-sitting Ore 10 Costo Fr. 200* Formatore Doris Margnetti Luogo Bellinzona Orari 9.00-11.30 / 13.30-16.00 28-29.08 Baby-sitting 10 Fr. 200* Loredana Calatti Chiasso 9.00-11.30 / 13.30-16.00 28-29.08 Baby-sitting 10 Fr. 200* Doris Margnetti Locarno 9.00-11.30 / 13.30-16.00 25-26.08 Baby-sitting 10 Fr. 200* Monika Reggiani Lugano 9.00-11.30 / 13.30-16.00 28-29.08 Braingym ** (la gin- 14 (2x7h) nastica del cervello) Fr. 200 Patrizia Poggi SSMT Lugano 9.00-13.00 / 14.00-17.00 * 200.– > 20 anni / 150.– < 20 anni ** Destinatari: ragazzi tra i 13 e i 18 anni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 servizi «i grappoli» 6997 Sessa Telefono: 091- 608 11 87 - Fax: 091- 608 26 41 [email protected] [email protected] www.grappoli.ch Appuntamenti sindacali APPUNTAMENTI LUGLIO 2014 Comitato polizia 21 agosto 2014, ore 14.30 Grotto del Ceneri, Rivera Tutti i giovedì, ore 20h30 Piscina Party, Balli Latino-americani Comitato di regione 27 agosto 2014, ore 18.00 Ristorante Elvezia, Rivera Venerdì 4 e 11 luglio, ore 20h00 Musica e ballo con Pino Testa In prima serata, dalle 19h00, Grigliata mista Comitato docenti 27 agosto 2014, ore 20.30 Grotto del Ceneri, Rivera Domenica 6 e 20 luglio, ore 18h00 Giro a cavallo del pony (zona piscina) Lunedi 14, 21 e 28 luglio, ore 20h30 Spettacolo di magia con il “Mago René” Festa della scuola 20 settembre, ore 15.00-24.00 Padiglione Conza, Lugano Programma: 15.00 Apertura buvette e bancarelle delle associazioni 15.15 Dibattito «Come migliorare la scuola dell’obbligo?» Venerdì 18 luglio, ore 20h00 Piano bar con Elisa In prima serata, dalle 19h00, Grigliata mista 16.15 Teatro Confabula Venerdì 25 luglio, ore 21h30, Piscina Party, "Trenincorsa” Concerto folck-rock in piscina con bagno notturno In prima serata, dalle ore 19h00, Grigliata mista 18.30 Cena multietnica Sabato 26 luglio, ore 20h00 Piano bar con Elisa 17.15 Poesie e musica: il poeta Fabio Pusterla dialoga con la cantante Rossella 20.15 Concerto e ballo con la Blue Night Big Band Martedì 29 luglio, ore 20h00 Concerto con la pianista Catherine Nardiello Nuovi orari estivi Cassa disoccupazione Syndicom – VPOD: dal 23.06.2014 al 31.08.2014 LU – MA – ME – GIO 09.00 – 11.30 VE chiuso tutto il giorno 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 L’amico si vede nel bisogno Ora più che mai il Sindacato VPOD è al tuo fianco per affrontare i problemi sul posto di lavoro e nella società Cattivi pensieri Padroni accontentati, lavoratori fregati Nuove proposte UDC in merito ai contingenti. I contingenti dovranno essere flessibili a dipendenza dei bisogni padronali. Vale anche per i frontalieri. Il padronato applaude. Ma per i lavoratori non erano meglio il salario minimo e i contratti collettivi di lavoro? Como Camera del lavoro, per info generali su sedi e orari: 031239 311 Patronato INCA via Italia Libera 25 lu-me-ve 8.30-14.30 ma-gio 9.00-12.30 / 16.00-18.30 sa 9.00-11.30 Per info sulle altre sedi provinciali del patronato: 031 239 390 CAAFCGIL Centro servizi fiscali via Anzani 12b. lu-ve 8.30-12.30 / 14.00-18.00 Per appuntamenti o per info sulle altre sedi del CAAF: 031 260 375 Permanenze Coordinamento frontalieri CGIL Bizzarone c/o biblioteca (palazzo comunale) ma 17.00-18.00 servizi Servizi CGIL per i frontalieri iscritti al Sindacato VPOD l’assicurazione malattia della Svizzera La Cassa malati collettiva VPOD (tel. 091 911 69 30) gestisce 3 marchi del gruppo HELSANA, ossia: Helsana, Progres e Avanex Per tutti gli attuali assicurati è possibile fare un cambio, ad esempio passare da Helsana ad Helsana collettiva VPOD; da Avanex a Avanex collettiva VPOD; da Progrès a Progrès collettiva VPOD. È necessario richiedere l’apposito formulario presso il nostro ufficio. Beneficiate così del 15% di sconto su quasi tutte le assicurazioni complementari, LCA (età d’entrata massima 65 anni). Olgiate Comasco c/o Camera del lavoro CGIL tel. 031 944 321 via Vittoro Emanuele 63 me 17.00-18.30 Porlezza via Garibaldi 54 tel. 0344 725 73 ma 16.00-18.00, sa 9.00-11.30 Varese Camera del lavoro per info generali su sedi e orari: 0332 276 111 Patronato INCA, via Nino Bixio 37 lu-ve 9.00-12.00 / 15.00-18.00 CAAFCGIL Centro servizi fiscali, via Nino Bixio 37 Per appuntamenti o per info sulle altre sedi del CAAF: 0332 810 478 Permanenze patronato INCA/CGIL Arcisate Via Trieste 10 tel. 0332 851 722 me 9.00-12.00 / 16.30-18.30, gio-ve 9.00-12.00 Besozzo via 25 aprile c/o Camera del lavoro tel. 0332 771 035 lu-me 15.00-18.30 gio-ve 9.00-12.00 Protezione giuridica privata MULTI – VPOD COOP Assicurazioni – VPOD A cosa serve la MULTI–VPOD? In materia di circolazione stradale; in caso di controversie nell'ambito della locazione, in caso di litigio con assicurazioni, uffici viaggio, dentisti,... per prestazioni finanziarie per vittime di crimini e di violenze; per questioni familiari e di diritto ereditario. La protezione giuridica MULTI VPOD costa solo fr. 120.– annui e si può disdire ogni anno. Richiedete la documentazione per la sottoscrizione al segretariato VPOD tel. 091/911 69 30, [email protected] Impressum Redazione: Segretariato SSP/VPOD, Regione Ticino Via S. Gottardo 30, CP 748, 6903 Lugano Tel. 091 911 69 30 - Fax 091 911 69 31 [email protected] Raoul Ghisletta (responsabile), Fausto Calabretta, Daniela Casalini -Trampert, Massimo Mantovani, Paola Orsega-Testa, Linda Cortesi, Stefano Testa, Laura Calebasso. Chiusura redazionale: 10 giorni prima dell’uscita Frequenza: mensile Grafica: Studio Warp, Robasacco Stampa: Tipo Aurora SA, Canobbio Abbonamenti: Gratuito per i soci VPOD, Fr. 55.- per i non soci in Svizzera Fr. 70.- per i non soci all’estero Il prossimo numero de «I diritti del lavoro» uscirà giovedì 4 settembre 2014 Casa polivalente di Rodi Per prospetto, informazioni e riservazioni: Colonie dei sindacati c.p. 1211 - 6500 Bellinzona 091 826 35 77 www.coloniedeisindacati.ch La casa delle colonie dei sindacati a Rodi (Leventina) è l’ideale per gruppi e scolaresche: due aule 50 posti, sala polivalente 80 posti, 10 camere al 1° piano 58 letti, 10 camere al 2° piano 43 letti, servizi e docce, spazio ricreativo esterno di 3’000 m2, casina esterna, pulmino di 21 posti. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Zentralsekretariat VPOD Postfach 8279, 8036 Zürich servizi GAB 8036 Zürich 50 franchi per chi procura un nuovo socio! Sindacato VPOD Ticino Per ogni adesione al Sindacato VPOD verrà riconosciuto un premio speciale di 50 franchi per il propagandista. Sito VPOD Ticino: www.vpod-ticino.ch E a chi si iscrive al Sindacato VPOD un orologio rosso con spilla o una penna USB Come funziona? Ogni membro che si iscriverà al sindacato riceverà in regalo un magnifico orologio rosso con spilla oppure un'utilissima penna USB (a scelta). Ufficio VPOD Bellinzona Aperto da lunedì a giovedì: 8.00-12.00 / 13.30-17.30 venerdì: 08.00/12.00 (pomeriggio chiuso) Tel. 091 826 12 78 - Fax 091 825 26 14 E-mail: [email protected] CP 1216, Piazza Collegiata, Salita S. Michele, 6501 Bellinzona (2° piano, sopra orologeria Tettamanti) Come ritirare il premio? Una volta compilata l'adesione al Sindacato VPOD potete ritirare l'orologio o la penna USB presso i segretariati sindacali di Lugano o Bellinzona. Sindacato svizzero dei servizi pubblici VPOD Regione Ticino Aderire al Sindacato è semplice! Le quote sono calcolate in base allo stipendio annuo: le trovate sul sito www.vpod-ticino.ch o potete chiamare il numero 091 911 69 30 Cognome e Nome Sesso M Data di nascita Data d’adesione No. Postale e domicilio Cassa disoccupazione Syndicom –VPOD Nazionalità Bellinzonese e valli Sede centrale a Bellinzona Piazza G. Buffi 6A - CP 1270 - 6501 Bellinzona Tel. 091/826 48 83 - Fax 091/826 48 84 e-mail Datore di lavoro 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Sindacato precedente % lavoro Stipendio lordo annuo Giornale in lingua: I T La VPOD regala 50.- Fr. di premio a chi le ha consigliato di aderire al Sindacato Cognome, nome, indirizzo Luogo, data Sede VPOD Balerna Aperto il martedì (se festivo mercoledì): 13.30-17.00 - Tel. 091 646 00 69 E-mail: [email protected] Via L. Favre 10, 6828 Balerna sede Associazione Inquilini Mendrisiotto F Via e numero Professione Sede VPOD Locarno Aperto il lunedì: 14.00-17.00 e il giovedì: 9.00-12.00 - Tel. 091 751 00 47 Piazzetta dei Riformati 1, 6600 Locarno Sede VPOD Biasca Via Nadro 3, su appuntamento, tel. 079 708 24 40 P.F. scrivere in stampatello Tel. /Cel. Segretariato VPOD Lugano Aperto tutti i giorni, orari: 8.00-12.00/13.30-17.30 Tel. 091 911 69 30 - Fax 091 911 69 31 E-mail: [email protected] CP 748, Via S. Gottardo 30, 6903 Lugano (4°piano, vicino stazione FFS, davanti Ufficio regionale di collocamento) Firma La /il sottoscritta/o dichiara con la presente di aderire al Sindacato svizzero dei servizi pubblici – VPOD e s’impegna a rispettarne gli statuti. Tagliando da rispedire a: VPOD, CP 748, 6903 Lugano F Dal lunedì al giovedì ore 09.00 - 11.30 Venerdì tutto il giorno chiuso Luganese e valli Sportello presso VPOD di Lugano (vedi sopra) Tutti i giorni: 09.00-11.30 / 14.00-17.00 Locarnese e valli Sportello presso VPOD di Locarno (vedi sopra) Mendrisiotto Sportello presso VPOD di Balerna (vedi sopra) Biasca e valli Solo recapito postale: CP 2455 - 6710 Biasca
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