I Diritti del Lavoro 5/2014 - Sindacato dei Servizi Pubblici Regione

i diritti lavoro
del
Organo del Sindacato dei servizi pubblici
Numero 5, giovedì 3 luglio 2014
SÌ all’iniziativa
«Aiutiamo le scuole
comunali»
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+ mense e doposcuola
– allievi per classe
Il Sindacato VPOD
augura a tutte/i
una buona estate!
FESTA DELLA SCUOLA
Sì all’iniziativa
«Aiutiamo le scuole comunali»
SABATO 20 SETTEMBRE
ORE 15.00-24.00
PADIGLIONE CONZA, LUGANO
Editoriale
Sostegno al CCL nei SACD d'interesse pubblico
1’500 firme per il CCL SCuDo
Lo scorso 18 giugno i Servizi assistenza e cura a domicilio (SACD) d'interesse
pubblico del Bellinzonese, delle Tre Valli e del Mendrisiotto + basso Ceresio
per il tramite dei loro presidenti (Felice Zanetti, Edoardo Lomazzi e Giorgio
Comi) hanno espresso con convinzione il proprio sostegno all'esistenza di un
contratto collettivo di lavoro valido per tutti i servizi del Canton Ticino.
di Francesca Remy Lauria,
Comitato del personale SCuDo
a sostegno del CCL
Lunedì 23 giugno sono state consegnate al Partito Liberale di Lugano e
alla Lega di Lugano 1500 firme a
sostegno della Petizione contro la
disdetta del contratto collettivo di
lavoro (CCL) da parte del Servizio
cure a domicilio del Luganese
(SCuDo). La petizione chiedeva a
tutti i delegati del Partito Liberale di
Lugano e della Lega di Lugano di
votare a favore della revoca della
disdetta ingiustificata del contratto
collettivo di lavoro nell’assemblea
ordinaria di SCuDo del 25 giugno. Il
Comitato sottolinea l’importanza di
mantenere i contratti collettivi di
lavoro in tutto il settore dell'aiuto
domiciliare per stabilizzare le condizioni di lavoro (salari, orari di
lavoro, computo del tempo di trasferta, indennità festive e notturne,
assicurazioni sociali adeguate, contratti fissi e non a ore) in un momento di difficoltà economica, che ingenera forti pressioni sulle condizioni
salariali e rischio di sfruttamento
inaccettabile del personale sociosanitario. Vogliamo che nel settore
aiuto a domicilio, che occupa 1500
persone nel settore pubblico e privato, si mantengano condizioni di
lavoro adeguate ai lavoratori residenti e non dilaghino condizioni di
lavoro da far west che mettono
anche in pericolo la qualità delle
cure.
I tre presidenti si faranno promotori di un incontro cantonale tra tutti i servizi e
tutti i sindacati firmatari del contratto collettivo di lavoro (CCL) cantonale. Essi
auspicano altresì che il CCL possa/debba essere esteso anche a tutti i servizi privati per evitare condizioni di partenza discriminanti. Il CCL cantonale, negoziato
con i sindacati OCST, SIT e VPOD nel 2010, permette di stabilire giusti livelli
retributivi, adeguati orari di lavoro, eque indennità per il lavoro notturno e festivo, buone coperture assicurative per il personale. Disdire il contratto collettivo
cantonale di lavoro senza alcun apparente e giustificato motivo significa voler
creare una falla contrattuale a livello cantonale che arrischierebbe di aprire una
concorrenza illogica nelle condizioni di lavoro tra i servizi d'interesse pubblico.
Questo cattivo esempio, e pericoloso precedente, potrebbe minare la credibilità
dei servizi d'interesse pubblico e favorire i servizi commerciali privati che applicano e garantiscono, ai loro dipendenti, condizioni di lavoro sicuramente inferiori. L’attuale situazione economico-finanziaria dovrebbe invece incitare tutti i
servizi d'interesse pubblico a mantenere il contratto collettivo esistente. In ogni
caso non si possono promettere condizioni di lavoro con il dubbio che non possano essere mantenute e garantite nel tempo. Alla stessa stregua non è giusto creare le premesse che arrischiano di incoraggiare il dumping salariale nel settore
privato con la disdetta di un CCL nel settore pubblico. I tre servizi auspicano, in
conclusione, che la fiducia e la pace sociale sia mantenuta nel settore.
Liberali e leghisti luganesi contro il CCL
Purtroppo l'assemblea dei delegati dell'Associazione Servizio cure a domicilio
del Luganese (SCuDo), riunitasi il 25
giugno, ha bocciato per la seconda
volta la revoca della disdetta del contratto collettivo cantonale di lavoro con
21 no, 18 sì e 3 astensioni. Malgrado 10
municipi su 21 Comuni abbiano sostenuto la revoca della disdetta con una
presa di posizione coraggiosa letta dal
municipale di Canobbio Paolo Lurati, i
delegati Plrt e Lega della Città di Lugano
(e alcuni altri accoliti, tra cui la delegata
di Muzzano Paola Lavagetti, direttrice
di Internursing SA) hanno assecondato
il folle volere del presidente dr. Sergio
Macchi e hanno inflitto un altro duro
colpo ai diritti del personale di SCuDo
(che non sarà più tutelato dalle verifiche dei sindacati dal 1.1.2015). A rischio
di deregolamentazione a partire dal
1.1.15 sono le condizioni di lavoro dell'insieme delle lavoratrici del settore assistenza e cura a domicilio, privato e
pubblico, in tutto il Ticino. Sinistra e
Sindacato VPOD non demordono tuttavia: ora coinvolgeranno sopratutto le
autorità cantonali.
La questione degli orari di apertura dei negozi è argomento di discussione
da anni a livello federale come a livello cantonale. Basti qui ricordare la votazione sulle aperture 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 nei posti di vendita nelle
stazioni di servizio lungo le autostrade e le strade principali, nuova regolamentazione purtroppo approvata in votazione popolare. O ancora le mozioni
Lombardi con la proposta di un orario d’apertura uniforme su tutto il territorio della Confederazione e Abate per deroghe alle disposizioni della legge
sul lavoro nelle regioni turistiche. Una vera offensiva per liberalizzare gli
orari di lavoro nel settore della vendita.
di Werner Carobbio, già consigliere nazionale
In questa offensiva si inserisce ora la proposta del Consiglio federale
per una nuova legge sulle apertura dei negozi. Con la stessa si vogliono autorizzare tutti i negozi di vendita al dettaglio della Confederazione ad aprire in settimana dalle 06.00 alle 20.00 e il sabato
dalle 06.00 alle 19.00. Una proposta di legge di soli 3 articoli ma dalle conseguenze pesanti.
Intanto in Canton Ticino è in arrivo la nuova legge cantonale sull’apertura dei
negozi contenuta nel messaggio del Consiglio di Stato del 2011. La Commissione
della gestione sottopone al Parlamento due rapporti: uno di maggioranza, favorevole alla proposta, e uno di minoranza contrario firmato dai socialisti e da un
PPD. Anche in questo caso si propone un ampliamento degli orari di apertura,
in settimana dalle 06.00 alle 19.00 e al sabato dalle 06.00 alle 18.30. Al giovedì
l’orario d’apertura è prolungato fino alle 21.00. Numerose deroghe sono poi ammesse per eventi particolari, su proposta dei comuni o per negozi particolari
come quelli che forniscono piatti caldi o freddi da asporto.
Tutte le proposte federali e cantonali sono giustificate per tener conto delle modificate abitudini della popolazione e per fronteggiare il fenomeno del turismo
degli acquisti oltre frontiera.
Giustificazioni che però non tengono conto delle conseguenze di questa liberalizzazione degli orari di apertura. Anzitutto per il personale di vendita e per le
loro famiglie: si pensi ad esempio alle madri che allevano i loro figli da sole, tanto
più tenuto conto della insufficienza delle strutture d’accoglimento dei bambini.
Per non parlare dell’aumento dello stress da lavoro per del personale in genere
non protetto da contratti collettivi di lavoro. E le nuove proposte si guardano
bene dal subordinare i nuovi orari all’adozione di contratti di lavoro.
Ma anche sul piano economico le nuove disposizioni avranno conseguenze negative. Favoriti dalle nuove disposizioni saranno soltanto le grandi superfici di
vendita meglio attrezzate per occupare il loro personale con i nuovi orari prolungati. Non sarà questo il caso dei piccoli negozi che a medio e lungo termine
finiranno per chiudere. Per non parlare del fatto che le nuove disposizioni non
tengono conto della posizione del personale, in stragrande maggioranza contrario all’ampliamento degli orari d’apertura dei negozi. Nuovi orari inoltre in contrasto con i numerosi e ripetuti voti popolari contrari a simili proposte. Ecco
perché i nuovi progetti di legge federale e cantonale vanno decisamente respinti.
Sommario
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La VPOD ti aiuta
Incontro con il Governo
Sì all’iniziativa scuole comunali
Conferenza VPOD scuola
Mercato elettrico da riorientare
Pestoni presidente USS
Info Case anziani
AFI/API in pericolo per i migranti
Alliance Sud
Offerte di lavoro
Appuntamenti sindacali
Cassa malati collettiva
Adesione sindacato VPOD
In breve
La riduzione
della rendita ponte non piace
La Comunità dei sindacati del personale
federale deplora la riduzione della rendita
ponte della cassa pensioni PUBLICA, pur
avendo ottenuto delle misure di accompagnamento per i pensionati delle classi salariali inferiori e nelle norme relative al periodo di attesa/periodo minimo d’impiego
presso la Confederazione. Facilitazioni
sono pure state previste per i collaboratori
ultrasessantenni che dimissionano per
sostenere i famigliari. Ulteriori discussioni
avverranno tra le parti sociali in autunno.
FUGA - PROTEZIONE - UMANITÀ
IL LAVORO DELL'UNHCR
Fino al 20 ottobre 2014
Dalle 13.30 alle 17.30
Entrata libera
Museo delle dogane
Cantine di Gandria Lugano
primo piano
Personale di vendita vittima della nuova legge
Photo ge'shmally - flickr.com (licence CC)
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amministrazione pubblica
Il Sindacato VPOD ti aiuta nel recupero di salari dovuti
Una dipendente di una clinica privata del luganese,
impiegata come quadro e quindi esclusa dal Contratto
Collettivo di Lavoro (CCL) delle cliniche è stata licenziata
tempo addietro a seguito di una malattia di lunga durata.
Con la rescissione del contratto, la direzione ha ritenuto
di poterle trattenere parte del salario e delle vacanze a
seguito di questo evento. La signora però, giudicando di
essere stata trattata ingiustamente, si è rivolta al
Sindacato VPOD che, dopo aver verificato i conteggi dell’associata, ha constatato che la trattenuta non corrispondeva all’importo effettivo da detrarre. È stato quindi chiesto alla clinica di versare le spettanze dovute alla signora.
La Direzione però non ha accolto la richiesta e pertanto
il Sindacato VPOD ha dovuto ricorrere direttamente al
giudice di pace, visto che la dipendente non era sottoposta al CCL. L’istanza è stata discussa e non avendo trovato spazi di conciliazione, si è richiesto al giudice di pace
di voler emettere una sentenza.
Dopo alcuni mesi di attesa e vari solleciti, i tempi della
giustizia ordinaria non sempre sono brevi, la dipendente
ha finalmente visto riconosciuto il suo diritto al pagamento di quanto richiesto e, seppure dopo una lunga
attesa, ha ricevuto il dovuto.
Tagli sui servizi extrascolastici a Lugano
La Commissione della gestione di Lugano nel suo rapporto sul preventivo 2014 segnala a pag. 12 che l’indebitamento finanziario di Lugano è cresciuto dai 672
milioni di franchi del consuntivo 2011 (comuni aggregati
nel 2013 non calcolati) ai 961 milioni secondo il preconsuntivo 2013.
di Raoul Ghisletta, segretario VPOD Ticino
I grandi capi politici della Lega dei ticinesi,
imitati dal Partito liberale radicale, nelle elezioni comunali dell’aprile 2013 dicevano che
Lugano era forte, si vantavano di essere superiori alla Fallitalia, guardavano dall’alto al basso il resto del Cantone:
mentre si contendevano con
foga il primato dei consensi
nelle elezioni della Città, i rubinetti delle casse cittadine
continuavano a spendere e
spandere. Liberali e Lega
mantenevano troppo basso il
moltiplicatore
d’imposta
anche nel 2013 (70%) e aprivano sempre più la voragine
dell’indebitamento finanziario. Ora i nodi vengono al
pettine: secondo le previsioni
finanziarie 2014, malgrado
un moltiplicatore all’80%,
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l’indebitamento finanziario peggiorerà di quasi altri 100
milioni per arrivare a un 1 miliardo e 55 milioni di franchi.
Purtroppo come in ogni storia di megalomania e cattiva
amministrazione finanziaria, inizia ora la politica dei tagli
dolorosi, in particolare per i portafogli delle famiglie più
deboli! Li troviamo nel rapporto della Commissione della
gestione (pag. 22-23): cancellazione dei corsi del doposcuola opzionale; cancellazione dei corsi di nuoto (di sabato
e in estate) e di pattinaggio; diminuzione delle colonie
estive e invernali; partecipazione ai costi del servizio dentario scolastico; aumento delle tariffe per le settimane
verdi, per la settimana polisportiva, per i corsi invernali ed
estivi; adeguamento delle tariffe mense e scuola dell’infanzia a orario prolungato (grazie all’impegno dei socialisti la
Commissione della gestione sventa per fortuna la stangata
dell’aumento da 3 a 8 fr al
giorno per i redditi bassi);
probabili maggiori costi
anche per gli allievi delle
scuole medie cittadine (il contributo cittadino viene ridotto
del 25%). Questi maggiori
costi peseranno sulle famiglie
che hanno a carico ragazzi
nella scuola dell’obbligo. È
grave, se si pensa che i salari
stagnano, i premi casse malati aumentano e gli affitti
esplodono. Altro che politica
di sostegno alle famiglie!
1’128 firme a favore dei precari
È sconcertante che 26 lavoratori precari della Città non hanno ricevuto il rinnovo del contratto di inserimento professionale a Lugano a inizio anno. A
questi licenziamenti d’inizio anno fanno seguito altri 70 casi nel primo semestre 2014. La petizione PS Lugano e Sindacato VPOD chiede al Municipio di
Lugano: 1) di far accompagnare i partecipanti ai programmi di inserimento
professionale nella ricerca di un lavoro stabile; 2) di non fare ripiombare nell’assistenza delle persone che hanno ritrovato dignità professionale in occupazioni utili; 3) di attivarsi con i ricchi Comuni vicini per allargare il
finanziamento di questi programmi di inserimento professionale, che vanno
a beneficio anche dei cittadini di questi Comuni.
pagamento, contrarietà all'esclusione dal pagamento del
rimborso spese chilometriche per le trasferte di corto raggio, richiesta di dimezzare il periodo di attesa da 3 mesi a
1,5 mesi per il pagamento dell'indennità di supplenza, in
caso di introduzione dell'assicurazione perdita di guadagno
in caso di malattia si esige un aumento salariale a compendi Raoul Ghisletta, segretario VPOD Ticino
sazione del premio versato dal dipendente, per le vertenze
di natura pecuniaria chiediamo infine di prevedere una conIn breve, la presentazione delle misure sul personale previ- ciliazione obbligatoria prima di proseguire l'iter con un
ste dal preventivo 2015 slitta a settembre 2014: i Sindacati ricorso a livello di Consiglio di Stato.
hanno indicato che non intendono sottostare ad ulteriori Il Governo ha inoltre precisato che nessuna decisione è stata
tagli. Il dossier 40 ore è congelato a dopo il varo legge stipen- ancora presa a riguardo di privatizzazioni di manutenzioni o
pulizie. Sulle messaggerie interne e sui costi postali
di causa i costi. La consultazione sulla modifica
del regolamento dipendenti è terminata e il Sul preventivo il Governo riesaminerà la questione. Il sondaggio
Governo la varerà dal 1.9.14. Per la modifica leg- 2015 si discuterà sulla soddisfazione al lavoro tra i 5’000 dipendenti
ha avuto un tasso di risposta del 48% ed è in elaboge stipendi i Comitati statali VPOD hanno formua settembre razione, mentre il concorso idee tra dipendenti per
lato una decine di richieste nell’ambito della promigliorare l’amministrazione cantonale sfocerà
cedura di consultazione: ottenimento di dati anonimizzati sui premi per prestazione eccezionali, possibilità nelle relative decisioni nell’autunno 2014. Infine per l’effettiper il dipendente di scegliere tra gratificazione unica e con- va separazione rifiuti da parte di ditte private di pulizia una
gedo pagato, possibilità per il dipendente di scegliere tra il soluzione è stata trovata per lo stabile Viganello, mentre
godimento in giorni di congedo pagato (4 settimane) e il rimane da monitorare l’applicazione per altri stabili.
Lo scorso 18 giugno ha avuto luogo un breve incontro tra
Governo e Sindacato VPOD, che ha permesso di fare il
punto della situazione. Il Sindacato VPOD ha inoltre partecipato alla consultazione sulla legge stipendi.
amministrazione pubblica
Incontro estivo tra Governo e sindacati
Operai di Minusio continua la trattativa con il Municipio
Lo scorso 6 giugno i Sindacati e una delegazione rappresentante gli operai del Comune di Minusio hanno incontrato il Sindaco e i tecnici del comune per una seconda tornata di trattative rispetto all’organizzazione dei picchetti
e all’organizzazione del lavoro delle squadre comunali.
di Stefano Testa,
segretario cantonale aggiunto VPOD
in caso d’urgenza (neve, sale, nubifragi…). I sindacati
rivendicano un’indennità pecuniaria che il comune è
restio a concedere a causa delle difficoltà economiche.
Ovviamente il Comune di Minusio ha attualmente un moltiplicatore di imposta al 77% e con un lieve aumento di quest’ultimo le disponibilità finanziarie comunali permetterebbero di riconoscere ai lavoratori il giusto!
In questa fase parte delle richieste del personale sono state accolte, come ad esempio
l’abolizione del lavoro domenicale e l’abolizione dei picchetti sui wek-end grazie all’introduzione di un turno lavorativo completo il sabato. Resta ancora da risolvere come
verranno pagate in futuro le indennità di picchetto per le
squadre che devono restare a disposizione per intervenire
Sì alla cassa malati pubblica federale
Sempre più cittadine e cittadini si sono resi conto delle
lacune di un sistema basato su di una pseudoconcorrenza
tra 60 casse malati: un sistema iniquo e molto poco trasparente, che favorisce i pazienti giovani e sani a scapito
delle persone anziane e dei malati cronici.
di Marina Carobbio Guscetti,
consigliera nazionale PS Ticino
È il momento giusto per rivederlo con una cassa malati pubblica federale. L’iniziativa
popolare del Partito socialista svizzero
prevede di strutturare la cassa malati
unica con agenzie regionali, che permetteranno di mantenere i posti di lavoro di
chi opera a diretto contatto con gli assicurati. Da questo punto di vista l’iniziativa
intende anche migliorare il servizio, estendendo la copertura del territorio, mentre oggi assistiamo ad un processo
inverso: le casse malati concentrano i loro uffici nei centri
principali, smantellando le strutture e i posti di lavoro in
periferia. Evidentemente, la soppressione di 60 casse malati comporterà la sparizione di 60 consigli d’amministrazione, ma questo è uno dei fattori di risparmio. Inoltre
grazie all’iniziativa scompariranno i costi generati dai cambiamenti di cassa degli assicurati a fine anno, quantificati
in un centinaio di milioni. Saranno pure
cancellate le spese di propaganda e di marketing, che le casse attualmente affrontano
con lo scopo di procacciarsi gli assicurati
con «buoni rischi»: si tratta di spese ingenti, valutate tra i 400 e i 500 milioni di
franchi l’anno. Nel complesso avremmo
quindi un potenziale di risparmio, che
potrà avere un certo effetto sui premi già
nel breve termine.
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scuola
Sì all’iniziativa scuole comunali
Sì alla conciliazione
lavoro-famiglia
L’iniziativa popolare “Aiutiamo le
scuole comunali” prevede un’organizzazione razionale dei servizi
extrascolastici in tutte le regioni e un
sussidio cantonale per aiutare i
Comuni a completare la rete. È nell’interesse di tutta l’economia e di
tutta la società ticinese disporre di
servizi extrascolastici capillari e
accessibili a tutte le famiglie/allievi.
In taluni distretti ticinesi le mense
per gli allievi di scuola elementare
sono presenti solamente nel 25%
delle sedi; e in taluni Comuni, come
Lugano, pur essendo presenti, le
mense non sono accessibili a tutti gli
allievi. Anche la presenza dei doposcuola nella scuola elementare è
molto ineguale sul territorio: 30% ca.
degli allievi in Ticino non vi ha accesso (anno scolastico 2010/11). Infine
84% dei bambini ticinesi non ha
accesso a scuole dell’infanzia a orario prolungato (che coprono le fasce
mattutine/serali dei giorni feriali e il
mercoledì pomeriggio).
Per il futuro dei nostri ragazzi
L’iniziativa popolare “Aiutiamo le
scuole comunali” vuole garantire ai
nostri 25’000 allievi che frequentano le scuole comunali una formazione e un’educazione di qualità.
Non solamente il successo e la qualità della vita individuale, ma anche
il successo della Svizzera si fondano
sulla qualità della formazione dei
giovani. L’accettazione dell’iniziativa popolare “Aiutiamo le scuole
comunali” da parte dei Ticinesi il 28
settembre 2014 costituirebbe un
passo in avanti significativo per la
scuola ticinese e per il futuro dei
nostri ragazzi. Il voto è un’occasione storica per rafforzare la scuola
dell’obbligo e tornare ad investire
nella
formazione
di
base.
Ricordiamo che il Ticino è agli ultimi posti nella classifica intercantonale sia nella spesa pro capite per
l’educazione, sia nella spesa per
allievo, sia nella percentuale di budget consacrato al settore dell’educazione (23,2% contro 26,8% nel
2007, Cantone+Comuni).
Docenti di classe: un impegno da valorizzare
Su invito di alcuni docenti del settore medio, abbiamo organizzato una serata lo scorso 27 maggio per sondare problematiche e implicazioni di un ruolo sempre più centrale e
complesso all’interno degli istituti scolastici. Il docente di
classe infatti si trova oggi ad un crocevia di aspettative, compiti e relazioni con tutti gli attori che gravitano attorno alla
classe, dagli studenti, ai genitori, dai colleghi, alla direzione.
Dalla discussione è emersa una certa frustrazione per il
mancato riconoscimento degli innumerevoli compiti di cui si
fa carico il docente di classe, e l’assenza di una risposta concreta alla richiesta di maggiori supporti e/o sgravi. E mentre
si cerca di quantificare oneri e ore, il tema verrà (nuovamente) portato all’attenzione del Dipartimento al prossimo
tavolo docenti per capire a che punto siamo con il progetto
“docente di classe”, che si prefiggeva di implementare supporti e programmi. Ci sembra importante lavorare su questo
aspetto in quanto assumere il ruolo di docente di classe deve
essere un compito gratificante e non un obbligo logorante.
Scuole comunali al centro dell’attività dipartimentale
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Durante l’incontro stampa di fine anno scolastico, il capo
del dipartimento Manuele Bertoli ha posto l’accento sulle
misure per sopperire al fabbisogno di docenti comunali.
Una prima serie di misure è già stata adottata come la richiesta ai Municipi di limitare le doppie docenze (promuovendo i tempi pieni affinché altri Comuni non si trovino in
difficoltà nel reperire docenti disponibili), l’aumento delle
ammissioni presso il DFA e l’introduzione di un MAS che
permetterà alle docenti di scuola dell’infanzia di abilitarsi
anche per le elementari con un percorso abbreviato. Al vaglio anche un percorso di accompagnamento al rientro
nella professione, la possibilità di riconoscere l’equivalenza
del primo anno ai possessori di specifiche lauree e l’intro-
duzione della formazione parallela alla professione nel
terzo anno di studi al DFA.
Si ricorda inoltre che dal prossimo settembre i/le docenti
comunali riceveranno un aumento di una classe salariale.
All’incontro erano presenti anche Emanuele Berger, capo
Divisione della Scuola, che ha informato sullo stato dei lavori dei piani di studio per la scuola dell’obbligo e Paolo
Colombo, capo della Divisione della formazione professionale, che ha illustrato la situazione degli studenti maturandi e la campagna di collocamento a tirocinio per il 2014.
Maggiori informazioni al sito http://www4.ti.ch/tich/salastampa/comunicati-con-cartella-stampa/
Borse di studio 2014/2015
Il Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (DECS)
informa che sono disponibili i formulari e la documentazione per
richiedere una borsa di studio per l’anno scolastico 2014-2015. Gli stessi sono ottenibili presso l’Ufficio delle borse di studio e dei sussidi, gli
istituti scolastici del Cantone e in Internet (www.ti.ch/borsestudio).
Chi ha presentato una richiesta per l’anno scolastico 2013-2014 riceverà
automaticamente a casa il modulo per l’eventuale rinnovo. I moduli,
compilati correttamente e firmati, vanno trasmessi all’Ufficio delle borse di studio, Residenza governativa, 6501 Bellinzona.
Insegnanti di tutti i gradi scolastici e il personale sindacale del settore della formazione e della ricerca VPOD
hanno discusso a lungo delle conseguenze delle misure
di austerità e dei tagli alla spesa, durante la conferenza
federativa svoltasi il 16 e 17 maggio scorsi a Soletta.
scuola
Conferenza VPOD formazione, educazione e ricerca
l’obbligo. Tra gli altri temi trattati, citiamo il diritto di partecipazione nelle alte scuole e nelle università; l’integrazione
dell’insegnamento delle lingue d’origine nelle scuole; e il
diritto alla formazione nel secondario II.
Infine Katrin Meier, insegnante a Zurigo, è stata rieletta
presidente per i quattro prossimi anni.
Si è constatato come le politiche d’austerità costituiscono un
attacco alle fondamenta della scuola pubblica, prendendo di
mira il servizio pubblico e gli allievi. Invitata a presentare i
danni dei tagli nel settore della formazione, la sindacalista
spagnola Carmen Augustin Lacruz, ha mostrato i metodi di
smantellamento del settore pubblico messi in atto nel suo
paese e ha incoraggiato i colleghi svizzeri a mobilitarsi in
difesa di una scuola pubblica di qualità ovunque e sempre.
I/le delegati/e provenienti da tutti i Cantoni della Svizzera
denunciano dei programmi di austerità che intaccano la qualità
della formazione e le condizioni di lavoro del corpo insegnante,
delle/i ricercatrici/tori e l’insieme del personale del settore.
I delegati hanno anche costatato come la ratifica della
Convenzione per i diritti delle persone con handicap costituisce un passo per costruire una scuola inclusiva che offre
a tutti i bambini il sostegno necessario per seguire con successo una formazione scolastica nel quadro della scuola del-
Mense nelle scuole speciali da riorganizzare
Negli scorsi giorni abbiamo incontrato il nuovo capoufficio Massimo Scarpa per discutere di alcune proposte per
migliorare l’organizzazione della sorveglianza della
refezione nelle scuole speciali ticinesi.
A tutto ciò si aggiunge un evidente sovraccarico per quei e
quelle docenti che, dovendosi occupare della sorveglianza
durante la refezione, non possono godere di una pausa
rigeneratrice a mezzogiorno, e si ritrovano a garantire una
prestazione lavorativa molto intensa e continua sull’arco
di Linda Cortesi, sindacalista VPOD
dell’intera giornata.
Il nuovo capoufficio Scarpa si è mostrato attento alla richiesta del gruppo di docenti che si è fatto portavoce. In questi
La problematica era emersa lo scorso inverno mesi estivi cercherà di approntare dei criteri per l’organized era sfociata in una lettera all’indirizzo zazione delle mense condivisibili e generalizzabili in tutto il
dell’Ufficio della pedagogia speciale e degli Cantone. Sonderà inoltre alcune possibilità per alleviare
ispettori. Nello scritto si segnalavano i disagi delle docenti e l’eccessivo carico di lavoro dei docenti, anche se si è mostrasi proponevano un paio di strade da percorrere
to scettico sulla nostra proposta di assumere perEccessivo
per migliorare la situazione.
sonale qualificato specifico per la mensa. Una posDi fatto le differenze nell’organizzazione delle carico di lavoro sibilità che permetterebbe di affidare i ragazzi a
mense variano notevolmente da una sede all’al- per i docenti persone con le giuste competenze (insegnamento
tra e ancora di più tra Sopra e Sottoceneri,
delle regole, gestione del comportamento dell’alminando spesse volte il principio di pari trattamento in lievo, …), di avere una persona di riferimento, e di non dover
strutture che fanno capo a un unico datore di lavoro: il lasciare l’aula in anticipo per recarsi alla sede della mensa.
Cantone. Mancano infatti direttive e criteri condivisi sia nel- Evidentemente tutto ciò va riconosciuto finanziariamente e
l’assegnazione dell’incarico, che nella presa a carico dei anche qui potrebbero esserci degli ostacoli.
ragazzi e nell’organizzazione di trasferte, orari lavorativi e A fine agosto è stato fissato un nuovo incontro. Affaire à
ammissioni.
suivre.
Legge sull’aggiornamento in dirittura d’arrivo
Dovrebbe giungere a breve sui banchi del Parlamento al
nuova Legge sull’aggiornamento dei docenti, dopo il lungo
iter portato avanti dal gruppo di lavoro – di cui faceva parte
il presidente del comitato docenti VPOD Adriano Merlini – e
la conclusione della consultazione. Ma non è finita qui.
Prima di entrare in vigore occorre redigere il Regolamento
d’applicazione ed è probabile che le discussioni si riaccendano.
La legge presenta nella sua versione finale pochi cambiamenti rispetto al testo messo in consultazione, per lo più le
correzioni sono di natura formale. Ma i punti caldi sono ben
visibili e li avevamo già segnalati in fase di consultazione.
Innanzitutto la definizione del numero di giornate di formazione obbligatorio e il quantitativo massimo da svolgersi
fuori dal tempo scolastico. Seguono poi le modalità di “controllo”, monitoraggio e documentazione del lavoro, nonché
l’ammontare del credito per il cosiddetto anno sabbatico.
Scogli che si spera di superare agevolmente, confidando
anche che un buon dialogo nel riattivato gruppo di lavoro
possa portare a fare di questa legge uno strumento per agevolare e riconoscere l’impegno dei docenti e non un’arma di
controllo sterile e burocratico.
A fine agosto il ricostituito gruppo di lavoro si troverà per
iniziare a discutere il regolamento.
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elettricità
Riorientare il mercato elettrico verso il servizio pubblico
Il Sindacato VPOD ha organizzato la conferenza nazionale del personale del settore elettrico a Berna lo scorso
4 giugno. Nella giornata sono state presentate e discusse
alcune interessanti relazioni sulla complessa situazione
del settore elettrico. In conclusione i delegati VPOD hanno adottato una risoluzione contro la liberalizzazione
del mercato.
di Raoul Ghisletta, segretario VPOD Ticino
Stefan Giger, segretario centrale VPOD, ha indicato le priorità sindacali relative alle condizioni di lavoro del personale
del settore elettrico: 1) nel ramo della produzione/distribuzione elettrica creare dei contratti collettivi di lavoro in ogni
azienda; 2) nel ramo della costruzione/manutenzione delle
reti elettriche si punta ad un contratto collettivo di
lavoro nazionale, poiché gli addetti operano su una
scala regionale e vi sono gare d’appalto nazionali; 3) il rispetto di un
contratto collettivo di lavoro quadro deve essere inserito tra le
condizioni delle gare d’appalto
nazionali.
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Daniel Nordmann, consigliere
nazionale PS, è partito dal referendum lanciato dal Sindacato
VPOD, che nel 2002 ha portato alla
bocciatura popolare della liberalizzazione immediata
del mercato elettrico. Ne è seguita una legge che ha liberalizzato il 50% dell’energia venduta, ossia quella
destinata ai grandi consumatori, rinviando a una
seconda tappa la liberalizzazione per i piccoli e medi
consumatori. Dopo la votazione del 9 febbraio 2014 il
negoziato tra Svizzera ed Europa è fermo anche per
il settore elettrico. Inoltre nella situazione di bassi
prezzi vigente in Europa le aziende elettriche svizzere non hanno interesse a liberalizzare totalmente il
mercato elettrico, perché perdono la sicurezza di vendere alla clientela anche il 50% di elettricità ancora sottoposto a monopolio. A fronte dei bassi prezzi in
Europa rispetto a quelli svizzeri (legata anche al
cambio franco-svizzero oltre che alla sovraproduzione) e della relativa incertezza sulle vendite di
energia, gli investimenti in Svizzera languono, il che
non è una buona cosa per garantire il futuro dell’approvvigionamento energetico nazionale. Tra le misure preconizzate da Nordman vi è l’acquisizione di una
quota del 20% di Swissgrid da parte della
Confederazione, la ripresa in mani pubbliche di tutti
gli attori del mercato elettrico, l’introduzione di una
tassa sulle energie non ecologiche e la creazione di
garanzie pubbliche per gli investimenti nelle energie
rinnovabili. In tal modo si potrà riorientare il settore
verso il servizio al pubblico.
Il direttore dell’Ufficio federale per l’energia, Walter
Steinmann, ha dal canto suo ricordato i punti centrali
della strategia federale per l’energia con orizzonte
2050: investire 202 milioni nella ricerca per migliorare lo stoccaggio dell’energia e la rete; sostenere con
sussidi del 30% gli investimenti nel solare; uscire dal
nucleare; affrontare l’iniziativa per l’efficienza energetica; definire il futuro della produzione idroelettrica; ridefinire i canoni d’acqua alla luce dei nuovi prezzi dell’elettricità; passare dai sussidi al pilotaggio da
parte della Confederazione. Il Dipartimento federale
competente indica come orizzonte per la liberalizzazione
completa del mercato elettrico il 1. gennaio 2018 e ritiene
che essa debba essere accompagnata dalla creazione di un
contratto collettivo di lavoro nazionale. Altri compiti sul
tavolo del Dipartimento sono la revisione dell’ordinanza
della legge e la liberalizzazione del mercato del gas nel
prossimo quadriennio.
Un tema emerso più volte nelle discussioni è stato quello del
riscatto delle acque: nei cantoni alpini si pone la questione
del riscatto degli impianti idroelettrici allo scadere delle
concessioni, che devono tornare in mani pubbliche.
La liberalizzazione completa è una pessima strada.
Da sei anni i grossi clienti del settore elettrico, ossia quelli
che acquistano almeno 100 MWh annui, scelgono liberamente il loro fornitore. Da metà 2012 le cose si sono fatte
difficili sul mercato elettrico svizzero: almeno 14 TWh sono
disponibili sul mercato elettrico, creando grande
nervosismo. Per i distributori piccoli e medi di energia i clienti
grossi sono un fattore di rischio;
a loro volta i piccoli distributori
sono un fattore di rischio per le
aziende grandi che li riforniscono. I prezzi dal 2012 calano mettendo sotto pressione in particolare gli impianti di pompaggioturbinaggio. Parecchie centinaia
di posti di lavoro nel settore costruzione e manutenzione della rete sono
state soppresse, mentre i posti nel settore marketing e commercio sono
aumentati. In conclusione la liberalizzazione parziale sinora realizzata in
Svizzera non è stata utile né per le imprese,
né per i clienti.
Il Sindacato VPOD esige che l’Ufficio federale per l’energia faccia una valutazione seria
della liberalizzazione parziale del mercato
elettrico prima di proporre la liberalizzazione completa con effetto al 1.1.2018.
Secondo il Sindacato VPOD questa
seconda tappa di liberalizzazione non
porta ad alcun vantaggio, né per i clienti,
né per le imprese. La concorrenza tra le
aziende porterà solamente a un aumento
delle spese di marketing e a misure di risparmio (licenziamenti, esternalizzazioni) sul personale attivo negli altri settori delle aziende elettriche,
con conseguente perdita di know-how qualificato.
L’approvvigionamento elettrico è un servizio pubblico
essenziale. Esso deve essere sufficiente, di qualità e a
prezzi ragionevoli. La liberalizzazione non porta vantaggi né per i clienti, né per le aziende.
Il Sindacato VPOD chiede pertanto di:
1) abbandonare della liberalizzazione completa del
settore elettrico;
2) investire nel personale qualificato e nella formazione, rinunciando alla soppressione di posti di lavoro;
3) inserire i rappresentanti sindacali e dei consumatori finali nella Commissione federale per il controllo della concorrenza nel settore dell’elettricità
(ELCOM);
4) sottoporre ad un contratto collettivo di lavoro
Swissgrid, in quanto questa società attribuisce
appalti a livello nazionale.
L’assemblea dell’Unione sindacale svizzera - Ticino e
Moesa (USS) del 14 giugno è stata caratterizzata da due
lunghi applausi: a Saverio Lurati, presidente uscente, e
a Graziano Pestoni, che ha raccolto il testimone.
L’assemblea ha adottato numerose risoluzioni, tra cui il
sostegno allo sciopero degli scalpellini del 16 giugno.
Il Comitato esecutivo USS si è riunito già il 17 giugno per
avviare la concretizzazione dei numerosi spunti emersi
dall’assemblea annuale dei delegati, tenutasi a Camignolo. Il
Comitato esecutivo USS intende preparare bene il congresso
dell’Unione sindacale svizzera che si terrà il 23-24 ottobre
prossimo: in particolare si dovranno difendere le due risoluzioni presentate, la prima per lo studio e l’approvazione di
un progetto di una nuova Confederazione sindacale, progetto sul quale decidere entro il successivo congresso nazionale,
e la seconda per il rilancio del servizio pubblico in Svizzera.
USS
Pestoni nuovo presidente USS Ticino e Moesa
Un secondo tema importante del Comitato esecutivo USS è
quello della comunicazione e sinergie tra le federazioni sindacali, come pure della “formazione e cultura” (organizzazione di corsi e seminari aperti a tutti i membri sindacali in
Ticino, tra cui anche il tema Europa/bilaterali/condizioni di
lavoro che ha fatto discutere all’assemblea).
Una riflessione in seno al Comitato esecutivo andrà fatta
anche per affrontare assieme le prossime discussioni con il
Governo, con l’OCST e con il padronato.
Infine il Comitato esecutivo USS ha costituito i gruppi di
lavoro “1. Maggio 2015”, “etica nel mondo del lavoro”,
“rapporti intergenerazionali” e “donne”.
Infine è stata fissata la data del prossimo Comitato cantonale USS: giovedì 4 settembre 2014, ore 20 dell’USS Ticino e
Moesa.
Saverio Lurati e Graziano Pestoni
Contratti collettivi, cultura, ideologia
Ho accolto con piacere la proposta di assumere la presidenza dell’USS- Ticino e Moesa, anche se avrei preferito
una co-presidenza, con un giovane o una giovane, per sviluppare una dinamica diversa, per dimostrare, attraverso
una dirigenza formata da figure diverse, che il sindacato
intende affrontare i problemi del mondo del lavoro e della
società senza discriminazioni e contrapposizioni.
di Graziano Pestoni,
presidente USS Ticino e Moesa
Faremo comunque un lavoro di squadra, poiché
i problemi sono tanti e complessi. Stiamo infatti
attraversando, per i salariati, il periodo peggiore del secondo
dopo guerra in seguito all’avidità del padronato e dei suoi complici nelle istituzioni politiche. È in corso un’autentica attività
di rapina, contro i lavoratori e le lavoratrici, contro lo Stato,
contro lo Stato sociale. È indispensabile introdurre norme effi-
caci contro il dumping salariale e sociale, difendere il servizio
pubblico, ri-nazionalizzare le poste, le telecomunicazioni e le
ferrovie e assicurarsi che sanità, formazione, ricerca, energia,
acqua potabile nonché altri servizi di interesse pubblico siano
garantiti dall’ente pubblico. Dobbiamo rompere il monopolio
ideologico imposto da trent’anni di politica liberista, cessare di
avere timori per il nostro futuro, condurre battaglie sui nostri
valori: solidarietà, tolleranza, uguaglianza. Dobbiamo chiedere
alla politica più rispetto, conquistare nuovi diritti, nuove possibilità di partecipazione sui posti di lavoro. È inutile e ipocrita
parlare di pace del lavoro se il padronato non rispetta i lavoratori e le loro organizzazioni, come è successo in questi giorni
nel settore del granito. I rapporti con i datori di lavoro – pubblici e privati – devono essere fondati sul confronto rigoroso e
onesto, non sulle menzogne, le imposizioni, la malafede.
È necessario promuovere una maggiore collaborazione tra le
federazioni sindacali e fare in modo che i nostri sogni e le nostre speranze possano diventare realtà.
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socio-sanitario
Info Case per Anziani
di Stefano Testa, segretario aggiunto VPOD Ticino
Casa Girotondo
Il Consiglio di Fondazione della Casa Anziani
di Novazzano, nelle scorse settimane, ha sospeso il direttore della struttura per approfondire le segnalazioni del personale e dei sindacati rispetto al pesante
clima di lavoro ingenerato e alla sfiducia riscontrata nel
personale nei confronti della direzione. Il Sindacato VPOD
auspica che si giunga presto ad una soluzione definitiva che
possa ristabilire la serenità all’interno della casa anziani.
Stella Maris
Anche nella struttura Stella Maris di Bedano sono emersi
alcuni problemi. Durante l’assemblea del personale della
casa anziani tenutasi lo scorso 3 giugno, è stato infatti
espresso un forte disagio da parte del personale nei confronti della conduzione dell’istituto. Il clima di lavoro in-
terno è ai minimi storici, secondo quando comunicato dal
personale, che ha dato mandato ai sindacati di informare
la delegazione consortile e chiedere un intervento rapido
per sanare la situazione che diventa di in giorno in giorno
sempre più insostenibile. Affaire à suivre…
Centro sociale onsernonese
La commissione paritetica cantonale (CPC) CCL ROCA ha incontrato lo scorso 16 giugno i sindacati e i rappresentanti
del Centro sociale onsernonese (CSO) per risolvere la vertenza che vede contrapposto il personale e le organizzazioni
sindacali al CSO, in merito all’introduzione del taglio salariale per il 2013 sulla base delle indicazioni del Canton Ticino. La CPC CCL ROCA ha chiesto al CSO di presentare i
conti per verificare se il taglio salariale sia consono al ROCA.
Se la situazione economica sarà dichiarata difficile, il CSO
potrà introdurre la misura di risparmio visto che nel corso
dell’assemblea del personale del 22 maggio 2013 il personale aveva dato il suo assenso di principio alla stessa.
No ai forfait per caso nella psichiatria
Malgrado le derive e i pericoli messi in evidenza dall’introduzione dei forfait per caso nei nosocomi, si vorrebbe
ora fare lo stesso anche nella psichiatria ospedaliera.
di Beatriz Rosende, segretaria VPOD Svizzera
L’idea è semplice. Il sistema di rimborsi sarà
basato sulla diagnostica: i pazienti saranno così
classificati e raggruppati secondo il CIM 10, la
classificazione statistica internazionale delle
malattie e dei problemi sanitari correlati stabilita dall’Organizzazione mondiale della sanità. È lo stesso principio dei
DRG introdotti in Svizzera da gennaio 2012 negli ospedali.
Una volta la diagnosi definita, i malati sono inseriti in gruppi
detti Psychiatric Cost Groups (PCG). Per ogni gruppo è definito un costo medio. Per il calcolo del costo, il sistema si
fonda su una ponderazione dei costi a partire da una banca
dati: una ventina di cliniche forniscono le cifre che permettono di calcolare i costi per gruppo (il cost-weight). Per la
fatturazione finale, si userà quindi il cost-weight moltiplicandolo per la tariffa base per ottenere il montante che sarà
incassato dall’ospedale. La tariffa di base è negoziata tra gli
ospedali e le casse malati, ed è chiaro che quest’ultime vorranno i costi più bassi possibili…
Pazienti più redditizi
Il finanziamento Tarpsy dovrebbe introdurre il principio di
forfait parziale per caso. Di fatto i promotori insistono pesantemente sull’aspetto parziale per stemperare le reazioni. Il modello scompone la presa a carico dei pazienti in
due fasi: la prima di una durata standard (dovrebbe aggirarsi attorno ai 5 giorni), per la quale l’istituto incassa un
forfait parziale più elevato versato in una sola volta alla fine
della durata standard, e la seconda, per la quale il forfait
giornaliero sarà più basso. In altre parole: si tengono i pazienti X giorni, e poi non è più redditizio per l’istituto. Si
tenta di rassicurare sostenendo che i professionisti del settore non cadranno nell’incentivo economico. Ciò è possibile, ma che dire della direzione? Potrà ragionevolmente
restare insensibile al fatto che i deficit coincidono con la
fine della prima fase? L’introduzione di questo nuovo modello finanziario è pianificato per il 2018.
Leggi la presa di posizione integrale del sindacato VPOD
nazionale (in francese): http://www.ssp-vpod.ch/fileadmin/vpod_suisse/Sant%C3%A9/Tarsy_stoppen_publ_28_3_
14_f.pdf
Pianificazione ospedaliera sotto la lente
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Lo scorso 26 maggio il Dipartimento sanità e socialità ha
pubblicato il messaggio sulla nuova pianificazione ospedaliera, disponibile sul sito http://www.vpod-ticino.ch
di Laura Calebasso, sindacalista VPOD Ticino
Come già scritto (I Diritti del lavoro n.4 del
15.05.14) in seguito alla relazione della signora Laura Regazzoni Meli (Segretaria Generale
ACSI- Associazione consumatrici e consumatori e membro
della Commissione pianificazione ospedaliera), il Comitato
ospedaliero VPOD ha preso posizione contro il ri-orientamento degli ospedali di Valle in istituti di cura, ritenendo
poco credibile la promessa di poter mantenere il servizio
attuale e ponendo l’ attenzione in particolare verso il man-
tenimento dei posti di lavoro nelle zone periferiche.
Inoltre il Sindacato VPOD ribadisce la propria contrarietà
allo smantellamento del servizio pubblico a favore del privato e si impegna a mantenere un occhio vigile verso la
nuova ripartizione dei mandati e sull’impatto nei confronti
delle condizioni di lavoro del personale.
Ultimamente l'Ufficio cantonale per la migrazione
ammonisce gli stranieri che fanno capo agli assegni integrativi (AFI) e di prima infanzia (API) comunicando loro
che se continueranno a farne capo, potrà loro revocare o
non rinnovare il permesso.
di Rosmarie Weibel, avvocata
Questo perché secondo la legge federale sugli
stranieri, un permesso può essere revocato,
rispettivamente non rinnovato, se la persona
dipende dall'aiuto sociale e infatti sono noti
anche casi in cui i permessi effettivamente non sono stati
rinnovati. Ma questo monito non è inviato “solo” alle famiglie integralmente a beneficio di assegni di prima infanzia,
ma anche a quelle in cui uno dei due genitori lavora a tempo
pieno. La procedure sono ora davanti al Tribunale cantonale
delle assicurazioni.
Questa prassi ha riflessi molto negativi. In particolare comporta una discriminazione tra svizzeri e stranieri (ricordo
che agli AFI/API hanno diritto solo chi vive in Ticino da oltre
tre anni); conferma che la politica migratoria è classista;
esclude dalla politica a sostegno delle famiglie potenzialmente ¼ delle famiglie residenti e crea una differenza tra i
donne
L’Ufficio per la migrazione mette in discussione il sostegno alle famiglie
ragazzi a dipendenza della loro cittadinanza e del loro statuto di soggiorno.
Inoltre mette in discussione il carattere stesso degli assegni.
Infatti "Gli assegni di famiglia sono prestazioni della sicurezza sociale e ne costituiscono uno degli eventi assicurati. Essi
rappresentano una misura di sostegno della politica familiare. La nuova legge sugli assegni di famiglia situa la politica
familiare al di fuori dai confini della politica assistenziale”
(messaggio 4198 del 19.1.1994). Per questo motivo la situazione dovrebbe interessare particolarmente le associazioni
impegnate a favore delle donne e delle famiglie.
La differenza è sostanziale: se vi è parificazione con l'assistenza, viene a cadere il legame tra il motivo del bisogno
(l'avere figli) e l'aiuto. Significa che gli AFI/API diventano
un aiuto d'emergenza piuttosto che uno strumento a sostegno delle famiglie, che non permette progettualità e sicurezza nel tempo. Significa che l'avere figli non è più una
scelta libera, al di là del reddito di cui una famiglia beneficia. In altre parole: diventa una scelta che le famiglie con
bassi redditi non si possono permettere se non a condizione
di non occuparsi personalmente dei figli.
Per un approfondimento documentato si veda: http://rweibel.wordpress.com/2013/10/25/politica-asostegno-dellefamiglie-minacciata/#Indice
Pausa allattamento pagata
A partire dal primo giugno, una nuova disposizione della
Legge sul lavoro è entrata in vigore e permette alle
madri di continuare ad allattare il figlio pur tornando a
lavoro e senza essere penalizzate a livello salariale.
di Michela Bovolenta, segretaria VPOD Svizzera
L’avevamo anticipato nello scorso numero dei
Diritti del Lavoro (n. 4, p.3), ora il nuovo articolo disposto dal Consiglio federale è entrato
in vigore e prevede tempi d’allattamento remunerato a seconda della durata quotidiana del lavoro. Fino ad ora la
Legge sul lavoro riconosceva il diritto per le madri di allattare i loro figli durante il primo anno di vita. Tuttavia non
era precisato se questo tempo doveva essere pagato.
Dal primo giugno le madri avranno diritto a una pausa pagata di 30 minuti se lavora fino a 4 ore, di 60 minuti se lavora tra le 4 e le 7 ore, di 90 minuti se lavora più di 7 ore
al giorno. Si tratta di un tempo minimo che deve essere imperativamente remunerato. Ma, come già ora, la madre
può disporre di più tempo per l’allattamento o per tirare il
latte se necessario, senza però che sia obbligatoriamente
pagato.
Il tempo è disposto per ogni figlio, viene quindi raddoppiato
in caso di gemelli e moltiplicato per il numero di bambini
in caso di nascite multiple. Infine l’atto di tirare il latte viene
esplicitamente assimilato all’allattamento.
L’ordinanza non precisa invece come si devono organizzare
le pause. Durante le discussioni preparatorie, le organizzazioni sindacali hanno sottolineato l’importanza di lasciare
libera la madre di organizzarsi in funzione delle necessità
del figlio. D’altronde le situazioni possono essere molteplici
e variare a seconda della distanza del nido o della possibilità di rientrare a domicilio o farsi portare il bambino.
Questa disposizione, che costituisce un minimo che deve
applicarsi all’insieme delle salariate, di tutti i settori, è un
piccolo passo per migliorare i diritti delle madri salariate.
In qualità di donne VPOD, crediamo sarebbe meglio concedere un congedo maternità più lungo che tenga in considerazione le raccomandazioni dell’Organizzazione
mondiale della sanità. Quest’ultima considera che l’allattamento al seno è la soluzione ideale per i bebé fino a 6 mesi.
Un congedo di 6 mesi, remunerato al 100% sarebbe dunque una soluzione migliore, più semplice.
La soluzione scelta dal Consiglio federale per rispondere
alle esigenze dell’OIL (organizzazione internazionale del lavoro) rischia di non essere facilmente applicabile (come lo
era già ora), poiché la madre deve interrompere la sua attività, la maggior parte delle volte lasciare il posto di lavoro,
per andare ad allattare. Serve quindi un buon lavoro di informazione affinché queste pause pagate siano effettivamente applicate nei posti di lavoro.
Giusta attribuzione degli accrediti AVS per genitori
A partire dal 1. luglio i genitori non sposati o divorziati
godranno di regola dell’autorità parentale congiunta dei loro
figli. Questa modifica ha effetto anche sull’AVS per quanto
concerne il calcolo degli accrediti per compiti educativi. Il
Consiglio federale, ascoltando sindacati e organizzazioni
femminili, ha deciso ora di attribuire gli accrediti in base all’ef-
fettiva partecipazione dei genitori all’educazione dei figli
minori di 16 anni. Il genitore che ottiene l’autorità parentale
riceverà la totalità dei 42'120 franchi annui degli accrediti.
Invece fino ad oggi, gli accrediti erano divisi in parti uguali,
portando a una forte riduzione della rendita AVS per numerose madri costrette a lavorare part-time.
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solidarietà
Un regalo dal cielo
In questi villaggi esiste una sola alternativa: recuperare
l’acqua durante i 4 mesi della stagione delle piogge. In Mali,
Helvetas gestisce un centro di competenza per il recupero
dell’acqua piovana. Il sistema è ben studiato. Le cisterne
durano oltre 20 anni e la loro manutenzione è facile. Esse
vengono svuotate prima della stagione delle piogge, pulite
di Anita Baumgartner, Helvetas per Alliance Sud
all’interno e disinfettate con il cloro. Una piccola casa con il
tetto di lamiera ondulata si costruisce proprio vicino.
È vero che non sono belle. Le cisterne in cemento sembrano Quando inizia a piovere, si lascia innanzitutto scorrere l’acbunker che stonano nel paesaggio tradizionale africano. qua per pulire il tetto, poi si collega il tubo e la cisterna si
Sanamba Doumbia non si cura di questo. Anzi al contrario, riempie.
la cisterna grigia che raccoglie l’acqua piovana rappresenta In 2 anni Helvetas ha permesso ad oltre 100 famiglie di
tutta la sua fierezza. Tiene la chiave del rubinetto come fos- Mafélé di approvvigionarsi in acqua grazie a questo sistese un tesoro. “Grazie alla cisterna abbiamo l’acqua potabile ma. La maggior parte della popolazione vi contribuisce
per tutto l’anno e, inoltre, accanto alla nostra casa”, ha finanziariamente, mentre i più poveri ne sono dispensati.
dichiarato. Si capisce ciò che questo significa per lei. Suo Il primo anno, gli abitanti del villaggio erano scettici e pochi
marito è morto due anni fa, e la 42enne Sanamba, vedova volevano investire in un’installazione. In seguito, la richiesta ha avuto un successo strepitoso. Gli abitanti
ed unica ad occuparsi dei suoi figli, fa parte delle
Cisterne di
erano sorpresi che si poteva prelevare ogni giorno
persone più povere del paese (…). Il villaggio di
Mafélé è situato in una posizione poco favorevole. acqua potabile circa 30 litri di acqua da una cisterna di 10 metri
cubi, senza che si svuotasse. “Noi usiamo unicaNon è possibile costruirvi un pozzo senza magin Mali
mente l’acqua per bere, in modo che duri tutto
giori investimenti, perché l’acqua sotterranea si
trova sotto uno spesso strato roccioso. Durante il periodo l’anno”, dice Sanamba. “Da allora non siamo quasi più
delle piogge, gli abitanti del villaggio utilizzano l’acqua malati”. Poi, ci confida di aver perso 2 figli. Soffrivano di
sporca dei piccoli stagni che si prosciugano in qualche setti- forte dissenteria. Ma non vuole dire di più. In Mali non si
mana, costringendo le donne ed i bambini a camminare parla volentieri della morte.
ogni giorno più di 1 chilometro per arrivare al ruscello in
cui gli abitanti del villaggio si lavano e fanno il bucato.
Recuperare l’acqua piovana è l’unica soluzione per i villaggi senza accesso all’acqua sotterranea in Mali. Grazie
alla loro cisterna, Sanamba Doumbia e i suoi figli possono disporre di acqua potabile, anche in periodi di siccità.
Lotte sindacali nel mondo
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Ban-Kimoon riconosce i sindacati
Successo in Tailandia
Il segretario generale dell’ONU ha fatto marcia indietro. I
Sindacati all’ONU, che rappresentano 65'000 lavoratori
(molti dei quali attivi in zone rischiose), sono di nuovo accreditati. Questo è il risultato della campagna internazione di
solidarietà di LabourStart.
Yum! Restaurant International (Thai-land) ha dovuto fare
marcia indietro su tre licenziamenti di attivisti sindacali, e
questo grazie alla pressione di LabourStart.
Grande sciopero nello Swaziland
Sciopero illimitato alla Samsung Corea
Lo Swaziland è una monarchia dittatoriale dove i diritti politici
sono banditi e le azioni sindacali vengono represse. Lo scorso
12-13 giugno migliaia di lavoratori agricoli impiegati presso la
multinazionale anglo-sudafricana Ubombo Sugar hanno chiesto aumenti salariali del 10-14%. Una petizione di sostegno
internazionale è in atto tramite il sito della IUF (www.iuf.org).
Labourstart lancia una campagna
internazione a sostegno dei lavoratori di Samsung Group in Corea del
sud. Samsung ha licenziato degli
scioperanti e contesta il diritto dei
lavoratori ad organizzarsi. Il capo
del sindacato locale KMUV
Samsung YEOM Ho-sek si è immolato il 17 maggio scorso per protesta
contro la repressione. Le autorità
coreane sono arrivate a confiscare il
suo corpo durante il funerale!
Numerosi responsabili sindacali
sono stati arrestati illegalmente.
servizi
Offerte di lavoro
Amministrazione dello Stato:
01/14 “Stages 2014 psicologi e psicoterapeuti in formazione
all’organizzazione sociopsichiatrica cantonale” (scadenza
31dicembre) si richiamano le condizioni generali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi);
Consorzio Casa anziani medio Vedeggio: infermieri/e diplomati/e,
ausiliari/e alle cure, assistenti di cura con diploma cantonale, addette e addetti alle cure sociosanitarie CFP, operatori/operatrici sociosanitari/e AFC (vale tutto l’anno 2014);
02/14 Medici assistenti c/o Organizzazione sociopsichiatrica
cantonale (OSC), Mendrisio (vale per tutto il 2014) si richiamano le
condizioni generali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi);
Municipio Lugano: personale presso gli Istituti Sociali comunali della Città di Lugano –infermieri/e, operatori/trici sociosanitari/e, assistenti di cura- (scadenza 30 dicembre, ore 14.30);
1/2014 Vice Direttore/trice Istituto di previdenza del Cantone
Ticino (scadenza 30 giugno) la documentazione da presentare è
reperibile sul sito internet dell’Istituto di previdenza www.ti.ch/ipct;
Clinica Santa Chiara, Locarno: 1 / 2 infermieri/e specializzati in
oncologia 100%; 3 infermieri/e specializzati anestesia 100% (informazioni Servizio Risorse Umane Clinica Santa Chiara SA, Via
Franscini 4, 6600 Locarno);
Divisione della scuola: concorso per l’incarico operatori/trici sostegno specializzato con formazione adeguata per garantire misure particolari di sostegno ad allievi con bisogni di pedagogia speciale anno scolastico 2014/2015. F.U. n. 48/2014/17.06.2014 (scadenza 1 luglio);
56/14 Collaboratore/trice tecnico/a-amministrativo/a subordinatamente Tecnico/a assistente c/o Ufficio della segnaletica
stradale e degli impianti pubblicitari, Bellinzona (scadenza
04.07.2014) si richiamano le condizioni generali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi);
Associazione ticinese terza età (Atte): operatore/trice socio-assistenziale –OSA- (scadenza 30 giugno, ore 17.00);
Fondazione Diamante: meccanico/a d’auto con AFC (scadenza 3
luglio);
Municipio di Pura: operatore/trice di prevenzione dentaria (scadenza 4 luglio, ore 16.00);
Fondazione OTAF, Sorengo: fisioterapisti, pedagogisti (scadenza 4 luglio);
57/14 Segretario/a giudiziario/a (con titolo accademico) c/o
Ministero pubblico, Lugano (scadenza 8 luglio) si richiamano le
condizioni generali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi);
58/14 Medico caposervizio c/o Istituto cantonale di patologia,
Locarno (scadenza 8 luglio) si richiamano le condizioni generali
valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi);
59/14 Infermiere/a (senza specialità) c/o Ufficio medico cantonale, Bellinzona (scadenza 15 luglio) si richiamano le condizioni generali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi);
Istituto Sant’Angelo Loverciano: un/una logopedista (scadenza 7
luglio);
Municipio Balerna: un/una assistente di cura o un/una ACSS c/o
Centro anziani Balerna (scadenza 14 luglio, ore 17.00);
Consiglio Fondazione della Piccola Casa della Divina Provvidenza,
Gordevio: direttore/trice sanitario/a (scadenza 18 luglio);
Diversi:
Municipio Lugano: responsabile marketing e comunicazione (scadenza 30 giugno, ore 14.30);
60/14 Collaboratore/trice scientifico/a (con titolo accademico), a
tempo parziale 80%, c/o Ufficio di statistica, Giubiasco (scadenza
15 luglio) si richiamano le condizioni generali valide per il concorso
(www.ti.ch/concorsi);
Municipio Cadenazzo: aiuto sorvegliante mensa, cuoco/a e operatore/trice previdenza dentaria (scadenza 4 luglio, ore 12.00);
Scuola:
Istituto Sant’Eugenio – Centro oto-logopedico, Locarno: docente
sostegno pedagogico (scadenza 30 giugno, ore 17.00);
Municipio Bellinzona: Aziende Municipalizzate, sez. elettricità
responsabile Marketing & Product manager WAMBO, Responsabile
settore II (scadenza 4 luglio, ore 16.00);
Municipio Riva San Vitale: direttore/trice didattico Istituti scolastici
comunali di Riva San Vitale, Melano, Arogno e Rovio –riapertura(scadenza 30 giugno, ore 12.00);
Municipio Canobbio: capo tecnico comunale (scadenza 7 luglio, ore 16.00);
Infermieri/assistenti di cura/educatori/operatori:
Municipio Bellinzona: infermiere/i, operatrici/operatori socio sanitari; assistenti di cura CRS, ausiliarie/i di cura, ausiliare/i settore
alberghiero (vale tutto l’anno 2014);
Municipio Biasca: personale di cura presso la Casa per anziani:
infermieri/e, assistenti di cura, operatori/trici socio-sanitari/e; ausiliari/e alle cure (vale utto l’anno 2014);
Municipio Chiasso (casa anziani Giardino e Soave): infermieri/e,
operatori/trici sociosanitari, assistenti di cura, ausiliari/e di
cura,ausiliari/e servizi generali, apprendisti operatori/trici sociosanitari (vale tutto l’anno 2014);
Municipio Sorengo: cuoco/a tempo parziale Scuola infanzia (scadenza 7 luglio, ore 17.00);
Municipio Biasca: due agenti di Polizia (scadenza 7 luglio ore 16.00);
Municipio Preonzo: funzionario/a amministrativo/a (scadenza 11
luglio, ore 16.00);
Municipio Ascona: segretario/a comunale (scadenza 14 luglio, ore 16.00);
Associazione svizzera imprenditori giardinieri JardinSuisse Ticino:
istruttore/trice dei Corsi interaziendali (CI) – (scadenza 15 luglio 2014);
Fondazione idée: sport: capo progetto (15-20%) informazioni sul
sito: www.ideesport.ch
Corsi Croce Rossa Svizzera
Per informazioni e iscrizioni: settore corsi CRS, Corso S. Gottardo 70, 6830 Chiasso, tel. 091/682 31 31 (08.30 – 11.30),
e-mail: [email protected], www.crs-corsiti.ch
Data
25-26.08
Corso
Baby-sitting
Ore
10
Costo
Fr. 200*
Formatore
Doris Margnetti
Luogo
Bellinzona
Orari
9.00-11.30 / 13.30-16.00
28-29.08
Baby-sitting
10
Fr. 200*
Loredana Calatti
Chiasso
9.00-11.30 / 13.30-16.00
28-29.08
Baby-sitting
10
Fr. 200*
Doris Margnetti
Locarno
9.00-11.30 / 13.30-16.00
25-26.08
Baby-sitting
10
Fr. 200*
Monika Reggiani
Lugano
9.00-11.30 / 13.30-16.00
28-29.08
Braingym ** (la gin- 14 (2x7h)
nastica del cervello)
Fr. 200
Patrizia Poggi
SSMT Lugano
9.00-13.00 / 14.00-17.00
* 200.– > 20 anni / 150.– < 20 anni
** Destinatari: ragazzi tra i 13 e i 18 anni
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servizi
«i grappoli»
6997 Sessa
Telefono: 091- 608 11 87 - Fax: 091- 608 26 41 [email protected]
[email protected] www.grappoli.ch
Appuntamenti sindacali
APPUNTAMENTI LUGLIO 2014
Comitato polizia
21 agosto 2014, ore 14.30
Grotto del Ceneri, Rivera
Tutti i giovedì, ore 20h30
Piscina Party, Balli Latino-americani
Comitato di regione
27 agosto 2014, ore 18.00
Ristorante Elvezia, Rivera
Venerdì 4 e 11 luglio, ore 20h00
Musica e ballo con Pino Testa
In prima serata, dalle 19h00, Grigliata mista
Comitato docenti
27 agosto 2014, ore 20.30
Grotto del Ceneri, Rivera
Domenica 6 e 20 luglio, ore 18h00
Giro a cavallo del pony (zona piscina)
Lunedi 14, 21 e 28 luglio, ore 20h30
Spettacolo di magia con il “Mago René”
Festa della scuola
20 settembre, ore 15.00-24.00
Padiglione Conza, Lugano
Programma:
15.00 Apertura buvette e bancarelle
delle associazioni
15.15 Dibattito «Come migliorare la
scuola dell’obbligo?»
Venerdì 18 luglio, ore 20h00
Piano bar con Elisa
In prima serata, dalle 19h00, Grigliata mista
16.15 Teatro Confabula
Venerdì 25 luglio, ore 21h30, Piscina Party, "Trenincorsa”
Concerto folck-rock in piscina con bagno notturno
In prima serata, dalle ore 19h00, Grigliata mista
18.30 Cena multietnica
Sabato 26 luglio, ore 20h00
Piano bar con Elisa
17.15 Poesie e musica: il poeta Fabio
Pusterla dialoga con la cantante Rossella
20.15 Concerto e ballo con la Blue
Night Big Band
Martedì 29 luglio, ore 20h00
Concerto con la pianista Catherine Nardiello
Nuovi orari estivi
Cassa disoccupazione
Syndicom – VPOD:
dal 23.06.2014 al 31.08.2014
LU – MA – ME – GIO 09.00 – 11.30
VE chiuso tutto il giorno
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L’amico
si vede nel bisogno
Ora più che mai il Sindacato VPOD
è al tuo fianco per affrontare i problemi
sul posto di lavoro e nella società
Cattivi pensieri
Padroni accontentati,
lavoratori fregati
Nuove proposte UDC in merito ai contingenti. I contingenti dovranno essere
flessibili a dipendenza dei bisogni padronali. Vale anche per i frontalieri. Il padronato applaude. Ma per i lavoratori non
erano meglio il salario minimo e i contratti collettivi di lavoro?
Como
Camera del lavoro, per info generali su sedi
e orari: 031239 311
Patronato INCA via Italia Libera 25
lu-me-ve 8.30-14.30
ma-gio 9.00-12.30 / 16.00-18.30
sa 9.00-11.30
Per info sulle altre sedi provinciali
del patronato: 031 239 390
CAAFCGIL Centro servizi fiscali
via Anzani 12b. lu-ve 8.30-12.30 / 14.00-18.00
Per appuntamenti o per info sulle altre sedi
del CAAF: 031 260 375
Permanenze Coordinamento
frontalieri CGIL
Bizzarone c/o biblioteca
(palazzo comunale) ma 17.00-18.00
servizi
Servizi CGIL
per i frontalieri iscritti
al Sindacato VPOD
l’assicurazione malattia della Svizzera
La Cassa malati collettiva VPOD (tel. 091 911 69 30)
gestisce 3 marchi del gruppo HELSANA, ossia:
Helsana, Progres e Avanex
Per tutti gli attuali assicurati
è possibile fare un cambio, ad esempio passare
da Helsana ad Helsana collettiva VPOD;
da Avanex a Avanex collettiva VPOD;
da Progrès a Progrès collettiva VPOD.
È necessario richiedere l’apposito formulario presso il nostro ufficio.
Beneficiate così del 15% di sconto su quasi tutte le assicurazioni complementari,
LCA (età d’entrata massima 65 anni).
Olgiate Comasco c/o Camera
del lavoro CGIL tel. 031 944 321
via Vittoro Emanuele 63
me 17.00-18.30
Porlezza via Garibaldi 54
tel. 0344 725 73 ma 16.00-18.00, sa 9.00-11.30
Varese
Camera del lavoro per info generali
su sedi e orari: 0332 276 111
Patronato INCA, via Nino Bixio 37
lu-ve 9.00-12.00 / 15.00-18.00
CAAFCGIL Centro servizi fiscali,
via Nino Bixio 37
Per appuntamenti o per info sulle altre sedi
del CAAF: 0332 810 478
Permanenze patronato INCA/CGIL
Arcisate Via Trieste 10
tel. 0332 851 722
me 9.00-12.00 / 16.30-18.30, gio-ve 9.00-12.00
Besozzo via 25 aprile c/o Camera del lavoro
tel. 0332 771 035
lu-me 15.00-18.30 gio-ve 9.00-12.00
Protezione giuridica privata MULTI – VPOD
COOP Assicurazioni – VPOD
A cosa serve la MULTI–VPOD?
In materia di circolazione stradale; in caso di controversie nell'ambito
della locazione, in caso di litigio con assicurazioni, uffici viaggio, dentisti,...
per prestazioni finanziarie per vittime di crimini e di violenze;
per questioni familiari e di diritto ereditario.
La protezione giuridica MULTI VPOD costa solo fr. 120.–
annui e si può disdire ogni anno.
Richiedete la documentazione per la sottoscrizione al segretariato VPOD
tel. 091/911 69 30, [email protected]
Impressum
Redazione:
Segretariato SSP/VPOD, Regione Ticino
Via S. Gottardo 30, CP 748, 6903 Lugano
Tel. 091 911 69 30 - Fax 091 911 69 31
[email protected]
Raoul Ghisletta (responsabile),
Fausto Calabretta, Daniela Casalini -Trampert,
Massimo Mantovani, Paola Orsega-Testa,
Linda Cortesi, Stefano Testa, Laura Calebasso.
Chiusura redazionale:
10 giorni prima dell’uscita
Frequenza: mensile
Grafica: Studio Warp, Robasacco
Stampa: Tipo Aurora SA, Canobbio
Abbonamenti:
Gratuito per i soci VPOD,
Fr. 55.- per i non soci in Svizzera
Fr. 70.- per i non soci all’estero
Il prossimo numero de
«I diritti del lavoro»
uscirà giovedì 4 settembre 2014
Casa polivalente
di Rodi
Per prospetto,
informazioni e riservazioni:
Colonie dei sindacati
c.p. 1211 - 6500 Bellinzona
091 826 35 77
www.coloniedeisindacati.ch
La casa delle colonie dei sindacati a Rodi (Leventina) è l’ideale per gruppi e scolaresche: due aule 50 posti, sala polivalente 80 posti, 10 camere al 1° piano 58
letti, 10 camere al 2° piano 43 letti, servizi e docce, spazio ricreativo esterno di
3’000 m2, casina esterna, pulmino di 21 posti.
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Zentralsekretariat VPOD Postfach 8279, 8036 Zürich
servizi
GAB 8036 Zürich
50 franchi per chi procura un nuovo socio!
Sindacato VPOD Ticino
Per ogni adesione al Sindacato VPOD verrà riconosciuto un premio speciale di 50 franchi
per il propagandista.
Sito VPOD Ticino: www.vpod-ticino.ch
E a chi si iscrive al Sindacato VPOD un
orologio rosso con spilla o una penna USB
Come funziona?
Ogni membro che si iscriverà al sindacato riceverà in regalo
un magnifico orologio rosso con spilla oppure un'utilissima
penna USB (a scelta).
Ufficio VPOD Bellinzona
Aperto da lunedì a giovedì: 8.00-12.00 / 13.30-17.30
venerdì: 08.00/12.00 (pomeriggio chiuso)
Tel. 091 826 12 78 - Fax 091 825 26 14
E-mail: [email protected]
CP 1216, Piazza Collegiata, Salita S. Michele, 6501
Bellinzona (2° piano, sopra orologeria Tettamanti)
Come ritirare il premio?
Una volta compilata l'adesione al Sindacato VPOD potete ritirare l'orologio o la penna USB presso i segretariati sindacali
di Lugano o Bellinzona.
Sindacato svizzero dei servizi pubblici VPOD Regione Ticino
Aderire al Sindacato è semplice!
Le quote sono calcolate in base allo stipendio annuo:
le trovate sul sito www.vpod-ticino.ch o potete chiamare il numero 091 911 69 30
Cognome e Nome
Sesso M
Data di nascita
Data d’adesione
No. Postale e domicilio Cassa disoccupazione
Syndicom –VPOD
Nazionalità
Bellinzonese e valli
Sede centrale a Bellinzona
Piazza G. Buffi 6A - CP 1270 - 6501 Bellinzona
Tel. 091/826 48 83 - Fax 091/826 48 84
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Sindacato precedente % lavoro Stipendio lordo annuo
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La VPOD regala 50.- Fr. di premio a chi le ha consigliato di aderire al Sindacato
Cognome, nome, indirizzo
Luogo, data
Sede VPOD Balerna
Aperto il martedì (se festivo mercoledì):
13.30-17.00 - Tel. 091 646 00 69
E-mail: [email protected]
Via L. Favre 10, 6828 Balerna
sede Associazione Inquilini Mendrisiotto
F
Via e numero
Professione
Sede VPOD Locarno
Aperto il lunedì: 14.00-17.00
e il giovedì: 9.00-12.00 - Tel. 091 751 00 47
Piazzetta dei Riformati 1, 6600 Locarno
Sede VPOD Biasca
Via Nadro 3, su appuntamento, tel. 079 708 24 40
P.F. scrivere in stampatello
Tel. /Cel. Segretariato VPOD Lugano
Aperto tutti i giorni, orari: 8.00-12.00/13.30-17.30
Tel. 091 911 69 30 - Fax 091 911 69 31
E-mail: [email protected]
CP 748, Via S. Gottardo 30, 6903 Lugano
(4°piano, vicino stazione FFS,
davanti Ufficio regionale di collocamento)
Firma
La /il sottoscritta/o dichiara con la presente di aderire al Sindacato svizzero
dei servizi pubblici – VPOD e s’impegna a rispettarne gli statuti.
Tagliando da rispedire a: VPOD, CP 748, 6903 Lugano
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Dal lunedì al giovedì
ore 09.00 - 11.30
Venerdì tutto il giorno chiuso
Luganese e valli
Sportello presso VPOD di Lugano (vedi sopra)
Tutti i giorni: 09.00-11.30 / 14.00-17.00
Locarnese e valli
Sportello presso VPOD di Locarno (vedi sopra)
Mendrisiotto
Sportello presso VPOD di Balerna (vedi sopra)
Biasca e valli
Solo recapito postale: CP 2455 - 6710 Biasca