i diritti del lavoro 18 maggio 2014 Organo del Sindacato dei servizi pubblici Numero 3, giovedì 17 aprile 2014 Temi cantonali Votazioni del 18 maggio NO ai tagli dei sussidi cassa malati! No alla modifica degli articoli 28 e 29 della legge sull’assicurazione malattie NO ai regali agli evasori fiscali! No alla modifica della legge tributaria – articoli 309 e 314e NO alla camicia di forza finanziaria! No alla modifica della Costituzione cantonale – articoli 34bis e 34ter Temi federali SÌ al decreto federale concernente le cure mediche di base Per cure mediche di base di elevata qualità anche nelle regioni discoste NO all'iniziativa popolare «Affinché i pedofili non lavorino più con fanciulli» Un'iniziativa eccessivamente drastica SÌ all'iniziativa popolare «Per la protezione di salari equi (Iniziativa sui salari minimi)» Per un salario minimo legale di 22 franchi all'ora, pari a 4000 franchi al mese. NO alla legge federale sul fondo per l’acquisto dell’aereo da combattimento Gripen 3,2 miliardi per i Gripen: una spesa elevata e poco utile 1. maggio a Lugano ore 12 Cucina e mercato solidale in piazza Manzoni ore 14 Partenza del corteo dal Campo Marzio ore 15 Discorsi in piazza Manzoni ore 16 Coro delle Mondine di Novi ore 17-22 Musica: WITKO, Casa del Vento, Punkreas Rafforzare l’AVS, non indebolirla Editoriale Una boccata d’ossigeno per le scuole! di Linda Cortesi, sindacalista VPOD Ticino Parte in questi giorni la campagna per la votazione dell’iniziativa Aiutiamo le scuole comunali – per il futuro dei nostri ragazzi su cui si andrà a votare il prossimo 28 settembre. Il comitato d’iniziativa è attivo e propositivo, i gadget sono in stampa (vedi box a pagina 5) e qua e là spuntano le prime prese di posizione, segno che il tema sta diventando fonte di dibattito. Diverse sono infatti le sedi scolastiche che hanno inserito nell’ordine del giorno del loro plenum una discussione in merito e speriamo che a farlo siano sempre di più. Anche i genitori iniziano a interessarsi alle proposte contenute nel nuovo testo di legge e non deve sorprendere visto che sono chiare, incisive e ben sviluppate e tengono conto delle esigenze sia degli allievi che dei genitori e dei docenti. In un momento in cui la politica sembra perdersi in grandi teorie (corsi attitudinali alle medie, scuola integrativa, nomine e abilitazioni, docenti stranieri, inserimenti di nuove materie nelle griglie orarie,…) e l’amministrazione pone le basi dei grandi cantieri dei prossimi anni (riforma della scuola media, nuovo Regolamento dei dipendenti, analisi delle funzioni, nuova scala salariale,..) con questa iniziativa nel giro di 5 anni si può dare una risposta concreta a esigenze ormai innegabili. Tra queste c’è la necessità di avere mense e doposcuola ripartite su tutto il territorio cantonale, un miglioramento dell’organizzazione scolastica per le supplenze e le materie speciali, meno allievi per classe per far fronte alle richieste particolari degli allievi (didattiche e sociali), più sostegno pedagogico e possibilità di nomina all’80% per i docenti oltre i 50 anni. Spetta ora a noi e a voi docenti, genitori e studenti far capire a chi la scuola non la conosce così bene quanto sia vitale, in mezzo a tutte le attuali restrizioni, questa boccata d’ossigeno! L’Unione sindacale svizzera (USS) prende una posizione molto critica sul progetto « Previdenza vecchiaia 2020 » del Consiglio federale. Per l’USS occorre prima di tutto tenere conto dell’attuale ed insufficiente livello delle pensioni: l’AVS, per esempio, deve essere rafforzata e non indebolita. È l’unico modo per adempiere al mandato costituzionale in base al quale le rendite del primo e del secondo pilastro devono consentire a ciascuno di noi di “mantenere in modo appropriato il livello di vita precedente”. L’AVS è un modello di successo che, attraverso il finanziamento sociale, aiuta particolarmente le persone con un reddito medio-basso. Va inoltre sottolineato che le donne, in particolare, hanno bisogno del miglioramento di questa assicurazione. Con la sua iniziativa popolare “AVSplus: per un AVS forte” l’USS indica la via da seguire per raggiungere il rafforzamento del primo pilastro. A causa delle classi di età del “baby boom” che andranno in pensione nei prossimi anni, sarà necessario un finanziamento aggiuntivo dell’AVS per il prossimo decennio. L’USS sostiene pertanto il finanziamento aggiuntivo attraverso un aumento dell’IVA. Per l’USS l’aumento del prelievo sui salari non deve essere un tabù: questi contributi, infatti, sono rimasti invariati dal 1975. L’USS respinge pure la riduzione del tasso di conversione minimo sotto il 6% e non ritiene adeguate le misure compensatorie propose dal Consiglio federale. In conclusione per l’USS: - l’innalzamento dell’età pensionabile delle donne a 65 anni e la soppressione della rendita di vedovanza per le donne con figli adulti non sono socialmente accettabili, in quanto le offerte di posti di lavoro non sono certo abbondanti per chi è in avanti con l’età; - l’età flessibile di pensionamento 62-65 anni espone a rischio licenziamento maggiorato i lavoratori a partire dai 62 anni; - le rendite devono essere ancora adeguate al rincaro; - la Confederazione non deve ritirarsi dal finanziamento dell’AVS. Petizione al Municipio di Lugano Sì al reinserimento professionale dei disoccupati No alla politica dei tagli! Con questa petizione esprimiamo il nostro sconcerto per il fatto che 26 lavoratrici e lavoratori precari della Città non hanno ricevuto il rinnovo del contratto di inserimento professionale a Lugano. A questi licenziamenti d’inizio anno fanno seguito ca. altri 70 casi nel primo semestre 2014. Contrariamente a quanto affermato dal Sindaco vari di essi hanno sperato fino all’ultimo nel rinnovo, come già fatto in passato. Ci troviamo di fronte a lavoratori e lavoratrici che hanno avuto rinnovi contrattuali a catena e che nel diritto privato, dopo il terzo rinnovo nella medesima funzione, vanno considerati dipendenti assunti a tempo indeterminato. I loro lavori sono stati lavori veri e non per finta: ad esempio il taglio di erbacce e la raccolta di rifiuti per il “decoro urbano”. Chiediamo pertanto al Municipio di Lugano: 1. di far accompagnare i partecipanti ai programmi di inserimento professionale nella ricerca di un lavoro stabile 2. di non fare ripiombare nell’assistenza delle persone che hanno ritrovato dignità professionale in occupazioni utili 3. di attivarsi con i ricchi Comuni vicini per allargare il finanziamento di questi programmi di inserimento professionale, che vanno a beneficio anche dei cittadini di questi Comuni Nome e cognome Domicilio Firma Nome e cognome Domicilio Firma Possono firmare tutte le persone, svizzere e straniere, di età maggiore ai 16 anni. Rispedire pf. tutte le liste entro il 1. maggio 2014 a: VPOD, cp 748, 6903 Lugano i diritti del lavoro 2 Sommario Sì al salario minimo, no ai gripen 4 5 Il prossimo 18 maggio cittadine e cittadini saranno chiamati alle urne per pronunciarsi su una serie di temi importanti. A livello cantonale sui tagli dei sussidi alle casse malati e sull’amnistia fiscale. A livello federale sull’iniziativa sindacale per l’introduzione in Svizzera di un salario minimo legale di 4000.lordi al mese e sulla proposta di acquisto di 22 aerei da combattimento Gripen, Due temi quelli federali al centro di un acceso scontro politico fra sinistra e destra. di Werner Carobbio, già consigliere nazionale L’introduzione della base legale su piano nazionale per un salario minimo costituisce un’occasione importante per affrontare il tema del reddito minimo da garantire a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori per far fronte senza patemi d’animo ai costi della loro vita e delle loro famiglie. Un’occasione concreta anche per introdurre una misura efficace contro il dumping salariale praticato da imprenditori e aziende senza scrupoli. Dumping che in Ticino la destra nazionalista e populista – Lega dei ticinesi e UDC – imputano strumentalmente alla libera circolazione delle persone e agli accordi bilaterali e non perdono occasione per salire a parole sulle barricate, salvo poi pronunciarsi contro l’unica misura concreta ed efficace per combattere il fenomeno. Contro l’iniziativa destra nazionalista e populista, forze borghesi di centro destra e padronato stanno conducendo una intensa campagna tendente a sostenere che l’introduzione del salario minimo sarebbe un disastro per l’economia. Il solito argomento per mascherare la indecorosa realtà di tutti quei dipendenti, in specie nei settori senza contratto collettivo di lavoro, costretti ad arrabattarsi ogni mese con salari inferiori ai 3000.- fr mensili lordi e in molti casi addirittura con salari attorno ai 2000.- fr mensili. Volutamente si dimentica che un salario decoroso, quello che appunto potrà essere assicurato a tutti introducendo il salario minimo legale di 4000.- franchi, rafforzerà l’economia aumentando il potere d’acquisto delle salariate e dei salariati. Per non parlare degli altri effetti benefici come ad esempio l’alleggerimento della spesa assistenziale nella misura in cui molti di coloro che oggi vi ricorrono non avranno più bisogno di farlo. O ancora della riduzione del ricorso al lavoro nero. E non da ultimo grazie al salario minimo verrà reclutata meno mano d’opera estera a vantaggio dei residenti La feroce opposizione all’iniziativa per il salario minimo della destra nazionalista e populista oltre che del centro destra borghese e del padronato fa a pugni con il loro sostegno a una spesa assurda e ingiustificata di oltre 3 miliardi per l’acquisto di 22 nuovi aerei da combattimento, gli svedesi Gripen. Spesa che addirittura raddoppierà se alla fattura iniziale si aggiungono le relative spese di gestione. Nuovi aerei di cui non abbiamo bisogno perché i problemi della sicurezza del paese non si risolvono con gli aerei da combattimento. Quelli che già abbiamo – gli F14 – bastano e avanzano. E i miliardi che si vogliono spendere per i Gripen potrebbero essere utilizzati meglio per la ricerca, la formazione e le spese sociali. Un modo questo ben più efficace per garantire la sicurezza del paese e dei suoi cittadini. Dunque il 18 maggio prossimo Si al salario minimo e NO ai Gripen. 6 7 8 9 10 12 14 15 16 20 21 22 23 24 La VPOD ti aiuta Garanzie sulle banche dati Gas/Gagi Più vacanze alla San Carlo di Locarno La S. Chiara versa le indennità 2013 Sollecitata l’evasione dell’iniziativa a favore dei nidi Soppressione campi del Laboratorio Ronchetto Assemblea dei delegati VPOD Successo per la festa del 29 marzo Bilancio di genere Esternalizzazione delle pulizie Pianificazione sociopsichiatrica Iscrizione colonie Offerte di lavoro Appuntamenti sindacali Cassa malati collettiva Adesione Sindacato VPOD In breve Referendum in Vallese per la scuola È referendum in Vallese contro la riduzione dei salari del 5% per i docenti neoassunti e la soppressione di 78 posti nel sostegno pedagogico, nella mediazione. Il Sindacato VPOD denuncia questi tagli che colpiscono i ragazzi più deboli e ostacolano il ricambio dei docenti. Capanne Nona esposizione del ciclo “Dèibambini” Museo delle Culture, Lugano Inaugurazione: mercoledì 16 aprile 2014 ore 17 Aperto MA-DO, 10.00-18.00 3 i diritti del lavoro Il Sindacato VPOD ti aiuta: scandalo nella villa Una badante dell’Europa dell’Est per tre anni ha dovuto accudire i tre bambini per 12 ore e mezzo. Oltre a ciò doveva occuparsi delle pulizie al sabato, quando la famiglia si recava nella residenza secondaria. La signora Z. ha lavorato per un salario di 1'200 Fr mensili in questa casa, arrivando ai limiti dell’esaurimento. Il caso della signora Z. ha sollevato un gran polverone nella stampa svizzero tedesca. Infatti la signora Z. fu licenziata in tronco dalla famiglia, per essersi rivolta al Sindacato VPOD, ritrovandosi per strada da un momento all’altro. Oggi possiamo fare un bilancio positivo del caso: grazie al Sindacato VPOD, dopo lunga trattativa, la badante ha recuperato 55'000 fr. Inoltre la famiglia ha dovuto pagare l’imposta alla fonte e i premi per le assicurazioni sociali. Recupero indennità Sono già una dozzina le persone di case anziani, istituzioni sociali, cliniche, stato, ecc., che si sono rivolte al Sindacato VPOD Ticino per avviare il recupero delle indennità festive e notturne non pagate negli ultimi 5 anni dai datori di lavoro durante le vacanze e le malattie. Si tratta di far applicare la sentenza Orange anche in Ticino in tutti i settori. Annunciatevi! Incontro tra Consiglio di Stato e Sindacato Lo scorso 26 marzo il Governo e i Sindacati della funzione pubblica si sono incontrati al Palazzo delle Orsoline per fare il punto della situazione sui problemi esistenti. Blocco delle classi alternative Il blocco vale per gli impiegati nel 2014 (le carriere dei docenti non sono toccate da tale blocco, e questo in base ad un accordo del 1989 tra sindacati e Governo che definisce una carriera prefissata in tot anni). La misura tocca 475 impiegati, la stragrande maggioranza dei quali riceverà tuttavia lo scatto nella sua classe attuale (quindi senza passaggio alla classe superiore). Sono eccezionali i casi di impiegati che nel 2013 erano già all'ultimo scatto della classe, per cui nel 2014 dovevano fare un passaggio di classe da massimo a massimo in base alla carriera: si tratta di persone che erano state assunte molto oltre il minimo della classe, quindi che hanno beneficiato di riconoscimento di scatti anticipati per esperienze professionali esterne. Il Sindacato VPOD è a disposizione per affrontare questi casi penalizzati. Rimane il problema della disparità di trattamento tra impiegati e docenti che potrà essere risolto solamente dalla nuova scala salariale che prevede una classe per una funzione. Soppressione indennità economia domestica Il Cantone ha fissato l’entrata in vigore al 1.3.2014: vedi modifica della legge stipendi degli impiegati dello Stato e dei docenti nel Bollettino ufficiale delle leggi del 21 marzo 2014. Pertanto il versamento dell’indennità per economia domestica nel 2014 sarà il seguente: - nei mesi di gennaio e febbraio 2014 va a i diritti del lavoro tutti i dipendenti che ne hanno diritto in base alla vecchia legge (a chi ha almeno un figlio di età inferiore a 12 anni); - nei mesi da marzo a dicembre 2014 va ai dipendenti che hanno almeno un figlio di età inferiore ai 12 anni e che hanno uno stipendio annuo, rapportato ad un grado d’occupazione del 100%, minore o uguale a fr 65'000. A partire dal 1. gennaio 2015 l’obbligo di versare l’indennità per economia domestica è totalmente soppresso. Vi sono enti parastatali che continuano a versare questa indennità come prestazione volontaria. Nuova legge stipendi L'entrata in vigore della nuova legge stipendi è agendata al 1.1.2016. Altri cantieri in corso sono: il nuovo regolamento dipendenti, il regolamento orario flessibile, la questione orario lavoro. Commissioni del personale Il Governo ha approvato il nuovo regola- 4 mento modello per le commissioni personale Stato. La commissione del personale della Divisione azione sociale e famiglie potrà essere costituita previo invio, da parte della commissione eletta, del regolamento conforme al modello (senza bisogno di indire una nuova assemblea). Sondaggi e concorsi I sondaggi presso i dipendenti sono previsti dalla roadmap votata dal Parlamento: quelli presso gli impiegati sono conclusi, quelli presso i docenti sono iniziati in questi giorni. Il Sindacato ha chiesto di poter disporre dei risultati dei sondaggi e dell’esito del concorso idee risparmi intelligenti. Denigrazione e luoghi di lavoro Il Sindacato ha sollecitato il Governo e i consiglieri leghisti a prendere posizione contro gli attacchi gratuiti a funzionari da parte del Mattino e da parte di deputati leghisti tramite interrogazioni pretestuose (es. caso di Marco Baudino, presidente statali VPOD). Il Governo è stato pure sollecitato ad intervenire per migliorare i luoghi di lavoro nello stabile amministrativo 3 a Bellinzona. Il Sindacato VPOD ottiene garanzie sulle banche dati Gas/Gagi Il messaggio governativo del 3 dicembre 2013 per dare una base legale alle banche dati GAS e GAGI, utilizzate già da qualche anno negli istituti scolastici del Cantone, ha suscitato preoccupazione un po’ in tutti gli ambiti. Noi abbiamo cercato di capire meglio come funzionano e quali pericoli ci sono nell’informatizzare i dati relativi agli allievi. di Linda Cortesi, sindacalista VPOD Ticino Occorre innanzitutto fare una premessa: i dati che oggi vengono digitalizzati tramite le banche dati GAS (gestione amministrativa delle scuole, docenti cantonali e docenti comunali) e GAGI (gestione degli allievi e gestione degli istituti) sono gli stessi che fino a poco tempo fa venivano archiviati in formato cartaceo e/o inseriti manualmente dai funzionari statali in appositi programmi informatici. L’avvento di queste nuove piattaforme permette di velocizzare i processi lasciando che siano gli stessi docenti a inserire i dati sui propri allievi. I dati che sono raccolti servono a più destinazioni: per la statistica federale, per formare il curriculum dell’allievo, per archiviare pagelle e certificati, per aggiornare i dati anagrafici e di contatto, come pure per informare la sede sulla salute dell’allieva/o (medicamenti, allergie,….). Dati che però nel loro complesso possono essere visionati unicamente dalla direzione e dalle segreterie degli istituti e che fino ad oggi venivano comunicati, annotati e archiviati manualmente in forma cartacea. Inoltre ogni sede può scegliere quali campi riempire, quali informazioni inserire, non essendoci imposizioni se non per quanto concerne i dati anagrafici e il curriculum scolastico. La maggior perplessità che ci era giunta dai docenti era relativa all’inserimento di possibili dati pregiudizievoli, che se accessibili avrebbero potuto essere d’ostacolo all’allieva/o. Su questo punto siamo però stati tranquillizzati dal Dipartimento stesso che ha assicurato come la banca dati è, sotto il profilo della sicurezza, ben equipaggiata: la piattaforma è sviluppata dal politecnico di Losanna e ha filtri di ottima qualità. Inoltre, nel caso di dati relativi al sostegno pedagogico (forse i più sensibili), nelle scuole medie essi sono visibili solo agli amministratori di sede (direttore, segreteria), mentre alle scuole elementari è solo l’équipe ad averne accesso per coordinare il proprio lavoro. Chiariti questi piccoli, ma importanti elementi crediamo che se tutti rispetteranno il segreto d’ufficio le banche dati GAS GAGI potrebbero rivelarsi un utile strumento per le sedi scolastiche, ma anche un alleato per raccogliere quei dati statistici necessari a supportare richieste di miglioramento nell’organizzazione scolastica. Servizio civile di pubblica utilità nella scuola? Nel 2013 sono aumentati rispetto al 2012 il numero di prestazioni di pubblica utilità svolte dai civilisti e il numero degli enti che li accolgono. Ben presto il servizio civile sarà esteso alla scuola? Le ammissioni al servizio civile nel 2013 sono state 5'423 (5'139 nel 2012). Il numero di civilisti attivi è aumentato rispetto al 2012 da 15'000 a 19'000: i giorni svolti sono passati da 1’179’000 nel 2012 a 1'334'000, la maggior parte dei quali (60%) svolti nel settore sociale (case anziani, istituti per bambini, giovani, disabili). Nella sanità e nella protezione dell’ambiente hanno lavorato il 17% e il 13% rispettivamente. Il numero degli enti che fanno capo a civilisti è cresciuto da 3'527 nel 2012 a 3'896 nel 2013 per un totale di 13'395. Si sta discutendo se copyright: Marc Terry far entrare le scuole negli enti che accolgono civilisti: essi potrebbero rendersi utili per la sorveglianza di mense e pause, come pure per il sostegno agli allievi nelle classi e durante i doposcuola: chiaramente il progetto ha sollevato l’opposizione di deputati UDC al Parlamento federale (la consigliera nazionale Andrea Geissbühler ha depositato una mozione contraria a tale eventualità). Al via la campagna per l’iniziativa Scuole Comunali SÌ SÌ SÌ Il 1. maggio a Lugano comincia la campagna a favore dell'iniziativa Aiutiamo le scuole comunali, che chiede mense/doposcuola accessibili a tutti e meno allievi per classe allo scopo di garantire la qualità dell'insegnamento. Il Comitato distribuirà dei volantini A4 e dei gadget alla popolazione (palloncini, matite, borse di tela, adesivi). Sono disponibili anche locandine A3 da affiggere ad albi e manifesti in formato mondiale da utilizzare per eventi. Linda Cortesi e Raoul Ghisletta sono a vostra disposizione se vi occorre del materiale. Sono pure in programma una bancarella e un teatro con i Confabula, seguiranno ulteriori informazioni. 2 all’iniziativa «Aiutiamo le scuole comunali» a mense e doposcuola accessibili a tutti a meno allievi per classe 3 1 1. Adesivo 2. Matita 3. Borsa in cotone 4. Palloncini 5 i diritti del lavoro 4 Più vacanze per il personale della Casa anziani San Carlo di Locarno “Chi va piano va sano e va lontano”: così potremmo sintetizzare quanto avvenuto presso il comune di Locarno per il riconoscimento della quinta settimana di vacanza per il personale sopra i quarant’anni e della sesta per quello sopra i cinquanta. di Stefano Testa, segretario aggiunto VPOD Ticino Nel 2012 il nostro Sindacato aveva rivendicato che il personale della casa anziani comunale potesse usufruire delle vacanze previste nelle case anziani CCL ROCA. Va rilevato che il Cantone ha quale base di finanziamento per i mandati di pre- stazione delle case anziani la base contrattuale CCL ROCA, e per questo motivo le case anziani ticinesi finanziate tramite mandato di prestazione cantonale non dovrebbero avere nessun problema a riconoscere le prestazioni previste dal contratto collettivo CCL ROCA. Basandosi su questa premessa il Sindacato VPOD ha intavolato, unitamente alla commissione del personale, una discussione con il Municipio. Il 25 marzo 2014 il Municipio di Locarno ha licenziato il messaggio all’indirizzo del Consiglio comunale che prevede l’allineamento alle condizioni CCL ROCA (vedi schema sotto). La speranza è che ora i consiglieri comunali locarnesi voti- no il cambiamento, che di fatto riconosce ai dipendenti del settore sanitario, notoriamente sotto pressione per i carichi di lavoro e per la situazione professionale, un miglioramento delle vacanze, in special modo per il personale un po’ più il là con gli anni. Ancora una volta l’ottimo clima di discussione e di negoziazione costruito con l’esecutivo, capeggiato dalla Sindaco Carla Speziali ha permesso al Sindacato e al Municipio di Locarno di fare concreti passi in avanti nel solco di un vero partenariato sociale costruttivo, basato non tanto sui sensazionalismi mediatici, ma su una reale capacità di mediazione e di ricerca della concordanza. Vacanze negoziate per Casa anziani Locarno 1. Il dipendente ha diritto alle seguenti vacanze annuali pagate: a) 25 giorni lavorativi fino al termine dell’anno civile in cui compie il 20.mo anno d’età; b) 20 giorni lavorativi fino al termine dell’anno civile in cui compie i 40 anni d’età; c) 25 giorni lavorativi fino al termine dell’anno civile in cui compie il 49.mo anno d’età; d) 30 giorni lavorativi fino al termine dell’anno civile in cui compie il 59.mo anno d’età; Due nuovi turni di lavoro in prova alla Casa Anziani di Faido Nelle scorse settimane il Sindacato VPOD ha incontrato la direzione della struttura leventinese per discutere le problematiche emerse durante l’assemblea avuta nel mese di febbraio. In particolare il personale segnala un certo disagio a causa dell’aumento dei carichi di lavoro durante i turni notturni. di Stefano Testa, segretario aggiunto VPOD Ticino I dipendenti hanno segnalato infatti che la casistica degli ospiti, sempre più dipendenti, rende molto pesante i turni notturni, tanto da non riuscire ad effettuare spesso le pause previste contrattualmente. La direzione, dopo la segnalazione sindacale, ha deciso di effettuare un monitoraggio della situazione. Sia il direttore che la capo infermiera hanno visitato la struttura durante alcune notti e il personale ha stilato un diario delle i diritti del lavoro chiamate e delle prestazioni effettuate durante l’arco di un mese, così da “radiografare” la situazione e verificare dove fossero i momenti più critici. Da questo approfondimento è risultato che le preoccupazioni espresse dal personale erano reali ed è risultato quindi imperativo trovare una soluzione adeguata. Durante la discussione con la direzione è stato proposto di aggiungere una figura curante al turno notturno, questa ipotesi è però stata scartata in quanto questa operazione avrebbe comportato lo spostamento di un’unità lavorativa dai turni diurni a quelli notturni indebolendo in questo modo le fasce diurne già molto sotto pressione. La capo infermiera ha perciò proposto una soluzione tecnicamente percorribile che va a rafforzare l’inizio e la fine della fascia seralenotturna e notturna-mattutina momenti notoriamente più intensi per l’attività di cura. 6 I due nuovi turni verranno introdotti a partire dal mese di maggio, per un periodo di prova di qualche mese e saranno così organizzati: un turno mattutino dalle 05:00 alle 13:30 e uno serale dalle 14:30 alle 23:00. I sindacati e la commissione del personale hanno salutato positivamente questa proposta e sperano a tempo debito di poter visionare il bilancio dei mesi di prova per capire se le soluzioni implementate avranno dato i risultati auspicati. Ovviamente, in un’ottica costruttiva, con i sindacati anche il personale dovranno essere coinvolti nelle discussioni e nelle valutazioni di questa sperimentazione. Infine segnaliamo che la richiesta di un rafforzamento del personale ai servizi generali nella sede di Prato Leventina è stata accolta positivamente dalla direzione, che si era già mossa autonomamente in questo senso prima dell’incontro. La S.Chiara versa le indennità 2013 per i periodi d’assenza Il mese scorso la direzione della Clinica Santa Chiara di Locarno ha provveduto a versare ai dipendenti le indennità festive e notturne per i periodi di vacanza e di malattia per il 2013 per i dipendenti che ne avevano diritto. Quanto fatto dalla Clinica Santa Chiara, derivante dal contratto di lavoro sottoscritto con i sindacati l’anno scorso, dovrebbe essere da esempio a tutti quei datori di lavoro del settore sociosanitario che continuano, in palese spregio delle decisioni del Tribunale Federale (sentenza Orange), a non versare quanto dovuto ai propri dipendenti! Ricordiamo che la VPOD è a disposizione dei propri associati per intentare cause individuali ai datori di Sindacalizzati! lavoro che non concedono le indennit festive e notturne maturate nei periodi di vacanza e malattia. Indennità per economia domestica nelle case anziani La Commissione paritetica cantonale delle case anziani, nella sua seduta del 21 marzo 2014, ha deciso di adeguarsi alla decisione del Cantone, in vigore dal 1.3.2014, di sopprimere l’indennità per economia domestica (vedi modifica della legge stipendi degli impiegati dello Stato e dei docenti nel Bollettino ufficiale delle leggi del 21 marzo 2014). Pertanto secondo l’interpretazione della CPC l’articolo 24 CCL ROCA va applicato nella seguente maniera: le Case anziani verseranno l’indennità per economia domestica: a) nei mesi di gennaio e febbraio 2014 a tutti i dipendenti che ne hanno diritto in base all’art. 24 CCL ROCA; b) nei mesi da marzo a dicembre 2014 ai dipendenti che ne hanno diritto in base all’art. 24 CCL ROCA e che hanno uno stipendio annuo, rapportato ad un grado d’occupazione del 100%, minore o uguale a fr. 65'000; c) a partire dal 1. gennaio 2015 l’obbligo di versare l’indennità per economia Assemblea generale ASI Ticino Lo scorso 21 marzo si è tenuta a Mendrisio presso l’Ospedale Beata Vergine, l’Assemblea generale ordinaria dell’Associazione svizzera infermiere e infermieri ASI-SBK sezione Ticino. di Laura Calebasso, sindacalista VPOD Ticino In questa occasione i membri presenti sono stati chiamati a votare alcuni punti importanti per l’associazione, a cominciare dal rinnovo del comitato. Il presidente Claudio Nizzola cede infatti il testimone a Luzia Mariani-Abächerli, infermiera pediatrica e consulente per l’allattamento IBCLC presso l’Ospedale Civico di Lugano, mentre la carica di vice si sdoppia a favore di due nuovi co-vice pre- sidenti: Mauro Realini – docente e ricercatore SUPSI del dipartimento sanità - e Laura Simoni Giacobbe – docente in cure infermieristiche e coordinatrice della formazione post diploma in cure intense presso la SSSCI di Lugano. Per quanto riguarda le attività, il 2013 non ha mancato di portare risultati significativi, i membri del comitato si sono attivati a sostegno di numerose tematiche, come ad esempio l’iniziativa “Aiutiamo le scuole comunali – per il futuro dei nostri ragazzi”. Molto intensa è stata anche l’attività legata ai 44 corsi organizzati durante l’anno, per un totale di 555 partecipanti, così come l’impegno a favore di lotte condivise con il Sindacato VPOD, ad esempio per il mantenimento di buone condizioni di lavoro nel quadro del rinnovo dei contratti collettivi. 7 domestica è totalmente soppresso. È sottinteso che, se lo desidera, una Casa per anziani può continuare a versare l’indennità per economia domestica come nel passato, come prestazione volontaria migliorativa del CCL ROCA. Commissione interna ABAD Nel corso degli ultimi mesi, il Sindacato Vpod ha incontrato il personale del servizio di aiuto domiciliare del bellinzonese ABAD. Particolarmente importante è stata l’assemblea del 23 marzo scorso, in occasione della quale è stata espressa la volontà di avviare la procedura per costituire la Commissione interna, richiesta cui il sindacato ha dato seguito interpellando la Direzione del servizio. Dopo la costituzione della Commissione, verrà richiesto un incontro con il direttore per affrontare e risolvere insieme le tematiche emerse. i diritti del lavoro Sollecitata l’evasione dell’iniziativa a favore dei nidi All’inizio di aprile dell’anno scorso con cartelline e schede alla mano ci accingevamo a raccogliere le firme per l’iniziativa Asili nido di qualità per le famiglie. Già allora si parlava di una imminente revisione della Legge Famiglie che avrebbe permesso un miglior finanziamento delle strutture. A distanza di un anno però tutto tace. di Linda Cortesi, sindacalista VPOD Ticino Il tema è sensibile per larga parte della popolazione, da quella femminile che vorrebbe conciliare lavoro e famiglia senza fare salti mortali, ai genitori monoparentali, a chi non ha la possibilità di contare su nonni e parenti per la cura anche sporadica dei figli. Il testo dell’iniziativa aveva riscosso molto successo: in poche settimane il comitato promotore, sostenuto dal Sindacato VPOD, aveva raccolto oltre 9mila firme. Con noi si erano mosse, nonostante le pressioni da parte di alcuni datori di lavoro, le operatrici del settore, stanche di non veder riconosciuti i propri meriti, la propria formazione e i propri diritti anche a causa dell’assenza di un contratto collettivo di lavoro. Dal giugno 2013, quando sono state depositate le firme, abbiamo cercato a più riprese di intavolare una trattativa per la firma di un contratto con l’associazione mantello delle strutture d’accoglienza per l’infanzia (ATAN), la quale però non intende neppure discutere senza prima avere la certezza di un aumento del finanziamento pubblico. Siamo quindi in attesa del messaggio governativo sulla revisione della Legge Famiglia, che però, ci viene da pensare, sia stato dimenticato su qualche scrivania per ragioni politiche. La situazione del settore della cura dell’infanzia (pre e para scolastica) non è migliorata in questo anno e continua a preoccupare per diversi aspetti; dalla ripartizione dell’offerta sul territorio, ai costi che attualmente sono sostenuti per gran parte dalle famiglie (30% Cantone, 7% in media dai Comuni, il resto tramite la retta dei figli), fino alle condizioni lavorative dei/delle dipendenti. Per questo motivo abbiamo inviato un sollecito alla Commissione speciale scolastica del Gran Consiglio affinché l’iniziativa venga discussa ed evasa al più presto in Parlamento: l’unico modo per rendere attenti i politici sulle problematiche del settore e veder smuoversi le acque nel giro di pochi mesi. Restiamo fiduciose/i. Nuove commissioni interne del personale EOC Nel corso del mese di gennaio, i Sindacati e le direzioni degli Istituti ospedalieri hanno provveduto a rinnovare le commissioni interne del personale che sono entrate in carica lo scorso 1 marzo 2014. Numerosi sono i dipendenti che si sono messi a disposizione per questa carica estremamente importante e che ha come obiettivi di promuovere l’unione fra il personale ed esaminare e preavvisare tutti i problemi riguardanti gli interessi del personale. A tutti loro il Sindacato VPOD augura un proficuo lavoro. ORL Lugano: Albertini Giovanni, Bernardo Antonio, Bettega-Veschetti Antonia, Bressan Christine, Cavalluzzo Alessandro, De Cillis Francesco, De Nardo Monica, Fernandez Parra Miguel, Krethlow Manuela, Lazzaretti Daniela, Pedersini Michela, Pedrozzi Daniele, Quadri Roberto, Sulmoni Stefano, Vasquez T.C. Judith; OSG Bellinzona: Ambrosetti Marina, Benetollo Giuseppe, Caccialanza Anna, Colangelo Mario, Corda Mattiucci Sonia, Cule Zeljco, Diaz Marco, Ferraro Biagio, Frasca-Ghitti Rosa, Fusco Maria, Gulli Elisabetta, Magon Aurelie, Muzio Lorenza, Occhiochiuso Antonietta, Pavicevic Zeljko, Pichler Marco; ODL Locarno: A Marca Carol, Alcantara Liriano Sara, Balzano Antonio, Calusic Marjana, Candeago Daniele, Carrara Elena, D’Onofrio Giuseppe, Figueredo Teixeira Simâo Sandra, Göksungur Milijana, Lampietro leonardo, Mauri Pierromeo; OBV Mendrisio: Camponovo-Brina Silvana, Giobbi Alessandro, lorenzon Enrico, Nicoli Monica, Vassalli Tania, Cadei Gabrio, Bazzurri Nacivovic Laura, Ata Paolo, Carlin Luca, Pasetti Emily, De pasquale Giuseppe; SCB Biasca: Gerace Giuseppina, Cataldo Cinzia, Barbitta Francesca, Forte Alessandro, Columbriale Gianfranco, Gehringer Loredana, Mastromarco Gianni, Marie José Longchamp Kabeta, Gabriella Bruschetti, Giovanni Fasciati; Acquarossa: Cano Carmen, Case Emilio, Castelli Nadia, Cavalli Martina, Maroni Cosetta, Scanzio Giovanna, Tarotelli Cristina, Topolovac Blazenka; Faido: Ajetaj Flamur, Bruno Settimio, Ciappa Alessia, Gaudioso Fabio, Miglionico Pasquale, Rabolini Alex Rino, Rama Rahim, Rama Vlora, Ratti Lorena, Rotolo Riccardo, Schiavello Martina, Sola Petra. Novaggio: Pietro Poretti, Daniele Schärer, Pasquale Manzo, Sara Albisetti Banchelli, Manuela Berva, Wally Galasso-Walder, Heidi Lehmann Araujo Vazsquez, Yasmine Morabito, Matteo Fantoni, Alexsander Küenzli, Fikret Corumlu. Offerta esclusiva per i soci frontalieri Tasso annuo alla data: 3,110 % Durata mesi: max 360 Ammortamento rata: trimestrale Spese di istruttoria 0,50% del capitale finanziato min. CHF 1.000,00 • Conto Corrente iscritti CGIL: condizioni in convenzione meglio illustrate in filiale ed associate a sottoconto in Franchi Svizzeri a condizioni estremamente vantaggiose Per ulteriori informazioni contattare Massimo Mantovani: [email protected] 091 911 69 36 • • • • La CGIL ha stipulato un accordo con la Banca Popolare di Bergamo che prevede condizioni molto vantaggiose per la stipulazione di un mutuo per gli iscritti al Sindacato. Per profittare dell’offerta basta presentarsi a una delle filiali della Banca Popolare di Bergamo esibendo la tessera della CGIL (da richiedere) e la documentazione necessaria. Mutui a tasso variabile in valuta estera franchi svizzeri (CHF): • Parametro di indicizzazione: LIBOR CHF 3 MESI • Valore alla data del 02/04/2012: 0,110 % • Spread 3,000 % i diritti del lavoro 8 Critiche dell’ATGABBES alla soppressione dei campi del Laboratorio Ronchetto Il recente bollettino ATGABBES (primavera 2014) ha come argomento centrale la soppressione dei campi di vacanza estivi del Laboratorio Ronchetto della Fondazione Diamante. Si tratta di una vicenda problematica per i genitori e i loro figli disabili, contestata anche dall’équipe del Ronchetto. Il Comitato VPOD lavoratori sociali ne discuterà prossimamente. In sintesi la direttrice della Fondazione Diamante, supportata dalla maggioranza del Consiglio di fondazione, ha deciso di sopprimere i due campi (della durata di una settimana) di agriturismo e di mare, che vengono tenuti a fine agosto dal Laboratorio Ronchetto sin dal lontano 1981. Sono campi che hanno un grande successo e che sono indicati nel regolamento del Ronchetto, il quale viene allegato al contratto sui diritti e doveri dell’utente disabile. Il contratto è firmato dai rappresentanti legali e gli utenti disa- bili sono tenuti a partecipare ad almeno uno dei due campi. La soppressione dei campi è avvenuta contro il parere dell'équipe del Ronchetto e del suo responsabile. Le ragioni invocate non sono problemi a carattere finanziario (i campi sono autofinanziati) o logistico, ma sono discutibili ragioni a carattere concettuale, relative al concetto di normalizzazione degli utenti disabili. Le alternative ai campi sarebbero giorni di visite aziendali esterne. I genitori si sono ribellati e hanno scritto forti e pertinenti critiche a questa decisione presa senza consultazione dell'Atgabbes e dei genitori interessati, il che viola anche le norme di qualità dei contratti di prestazione previsti per le strutture sussidiate dal Cantone. L’opposizione alla soppressione dei campi deriva dal fatto che ci sono infatti difficoltà già oggi per l'Atgabbes ad organizzare occasioni sufficienti di vacanze per i disabili e la decisione della Fondazione Diamante aumenta questi problemi. Bisogna aggiungere che già altri laboratori della Fondazione Diamante hanno soppresso campi di vacanza in base alla nuova linea, creando problemi ai genitori e ai disabili, senza tuttavia suscitare un'opposizione organizzata come nel caso del Ronchetto. I genitori degli utenti disabili non sempre osano dire quello che pensano, vista anche la situazione difficile che vivono. Il Comitato VPOD dei lavoratori delle Istituzioni Sociali si riunirà il 16 aprile alle ore 18 alla Cappella 2 mani a Massagno per discutere una presa di posizione sulla questione. Lavoro e finanziamenti migliori per le Istituzioni Sociali Gli operatori degli Istituti Sociali del Cantone Ticino, riuniti in assemblea mercoledì 2 aprile 2014 presso la Casa del Popolo di Bellinzona hanno approvato all’unanimità la presente risoluzione che vuole essere il riassunto di una discussione che da tempo impegna gli operatori sociali e uno strumento per il miglioramento della loro situazione lavorativa. di Massimo Mantovani, sindacalista VPOD Ticino Da tempo, in effetti, si sta vivendo, all’interno delle varie strutture lavorative, la richiesta di un aumento del numero di prese a carico di utenza per ogni operato- re impegnato nel settore, aumentando lo sforzo per mantenere alto il livello delle prestazioni erogate. Da qui il rischio sempre più presente di stress e di burnout. Il Contratto Collettivo di Lavoro degli Istituti Sociali, rinnovato dopo un’importante discussione tra padronato, sindacati e operatori, mantiene il livello di lavoro entro standard di lavoro soddisfacenti. Da qui la necessità di un’attenzione costante alfine di non incappare in irrazionali tentativi di smembramento del fronte contrattuale da direzioni che vedono nel CCL un ostacolo e non un aiuto alla pace del lavoro. Gli operatori sociali chiedono l’estensione del CCL a tutti gli Istituti sociali migliorando in questo modo, a nostro avviso, la mobilità del personale e la tranquillità 9 nel proprio lavoro, con un indubbio beneficio nella presa a carico della propria utenza. Durante l’assemblea gli operatori hanno voluto rivolgere una precisa richiesta sia al Consiglio di Stato sia ai membri del Gran Consiglio alfine di garantire anche in futuro un finanziamento adeguato alle strutture che prendono a carico ogni sorta di disagio sociale. In effetti solo grazie ad un costante ed equo finanziamento si potrà anche in futuro garantire una presa a carico ottimale degli utenti e garantire prestazioni di alto livello. Grazie alla presenza durante l’assemblea dell’Onorevole Consigliera Nazionale Marina Carobbio, promotrice della mozione sul riconoscimento del picchetto in sede come tempo di lavoro anche per il personale educativo, gli operatori hanno potuto rivolgere anche a lei le richieste formulate nella presente risoluzione. L’assemblea auspica che anche alle giovani generazioni di operatori sociali si possano garantire, dopo i propri studi, sbocchi di lavoro adeguati, che permettano loro di mettere in pratica le teorie apprese durante il proprio iter scolastico, migliorando ed attualizzando in questo modo anche il livello generale della presa a carico dell’utenza bisognosa. i diritti del lavoro Assemblea dei delegati VPOD Ticino L’assemblea del Sindacato VPOD Ticino, tenutasi il 9 aprile a Rivera, ha visto la presenza di Paolo Lenna della CGIL e di due rappresentanti dell’Associazione ticinese infermiere, la presidente Luzia Mariani-Abächerli e la vicepresidente Laura Simoni-Giacobbe. L’Assemblea ha riconfermato alla testa del Sindacato il presidente Roberto Martinotti, ha proceduto alla nomina del nuovo Comitato di regione, ha approvato i conti consuntivi e preventivi, ha ricordato i soci deceduti e ha premiato i soci veterani. I punti centrali dell’Assemblea sono stati la discussione della linea sindacale e la presentazione del libro di Graziano Pestoni sulle privatizzazioni. L’assemblea è stata ben frequentata e ha permesso anche uno scambio di vedute tra i delegati nello standing dinner e al termine dell’assemblea. di Raoul Ghisletta, segretario VPOD Ticino La linea dell’azione sindacale è stata definita dalla risoluzione proposta dal Comitato di regione e approvata all’unanimità dall’Assemblea, che esprime la propria preoccupazione per il clima politico attuale, caratterizzato da un pericoloso populismo, da un’esecrabile xenofobia, da attacchi al servizio pubblico e da peggioramenti delle condizioni di lavoro. Il Sindacato VPOD richiama tutte le forze sindacali e progressiste a lavorare assieme per spiegare ai lavoratori la pochezza delle ricette della destra populista per affrontare i problemi economici e sociali. VPOD Ticino invita tutti i progressisti ad unire le forze per combattere la causa maggiore del degrado del clima sociale e politico in Ticino e in Svizzera: il liberismo economico che domina il Governo svizzero, la maggioranza dei partiti politici svizzeri e delle facoltà di economia. Il laissez-faire, laissez-aller federale e can- tonale ha accresciuto i problemi sul mercato del lavoro (con un’elevata concorrenza tra lavoratori, fomentata dai datori di lavoro, che fanno capo alla forte presenza di frontalieri, lavoratori distaccati e lavoratori indipendenti), sul mercato dell’alloggio e sul fronte ambientale, che vengono diabolicamente cavalcati da populisti ed estremisti di destra. Il Sindacato VPOD Ticino critica la politica finanziaria della maggioranza dei partiti, che ha lasciato peggiorare le finanze pubbliche cantonali (-201 milioni Fr. nel preventivo 2013 e – 177 milioni nel preventivo 2014) e comunali (- 47 milioni nel preventivo 2013 e - 37 milioni Fr. nel preventivo 2014 a Lugano). Sono disavanzi creati da un lato dalla politica degli sgravi fiscali e del fisco leggero e dall’altro dalla crescita della spesa determinata da oggettivi peggioramenti della situazione economica e sociale. La risposta del centro-destra ai disavanzi pubblici è la politica dei tagli delle spese (per ora fronteggiata dalle minacce di referendum popolari e dalla pressione politica dei partiti di sinistra e dei sindacati) e la politica del freno alla spesa pubblica (la normativa costituzionale cantonale va in votazione il prossimo 18 In ricordo Ricordo dei soci recentemente scomparsi Badan Marco Baranzini Alberto Bergamini Daniele Cansani Giovanni Cioni - Zacchi Agnese De Jorio Giovanni Della Croce Gabriele Devincenti Carla Di Dio - Beresini Anita Diviani Elio Facchin Maria Medici Luigi Ortelli Franco Pagani Nello Paolacci Bruno Rezzonico Edoardo Schweizer Elvezio i diritti del lavoro 10 maggio con l’opposizione isolata di sinistra/sindacati): sono chiaramente politiche che difendono gli interessi dei ricchi a scapito del resto della popolazione. Il Sindacato VPOD, in alternativa alla politica xenofoba, al neoliberismo e ai freni artificiali alla spesa, propone: - lo sviluppo di contratti collettivi di lavoro in tutti i settori, il salario minimo di 4'000 fr, una maggiore tutela dei diritti dei militanti sindacali, il diritto dei sindacalisti ad accedere ai posti di lavoro, la difesa di servizi pubblici di qualità accessibili a tutti; - l’incoraggiamento degli alloggi a pigione accessibili, lo sviluppo dei trasporti pubblici e una pianificazione razionale dell’uso del territorio fatta a livello cantonale; - misure per il riconoscimento delle lingue e delle culture straniere, per l’agevolazione della naturalizzazione e per favorire l’integrazione economica, sociale e culturale degli stranieri, che in Svizzera rappresentano il 23% della popolazione; - una migliore organizzazione tra livello cantonale e comunale, una maggiore solidarietà finanziaria tra Comuni ricchi e Comuni bisognosi, una maggiore solidarietà fiscale dei contribuenti facoltosi. Per la difesa del contratto collettivo di lavoro di SCuDo L’assemblea del Sindacato VPOD Ticino esprime la propria preoccupazione per la disdetta del contratto collettivo cantonale dei servizi di assistenza e cura a domicilio CCL (COSACD), data per la fine del 2014 dal Servizio cure a domicilio del Luganese (SCuDo). Presso l’Associazione SCuDo sono state evidenziate problematiche di varia natura negli ultimi anni. Ultima in ordine di tempo è la decisione del Comitato di SCuDo di disdire il contratto collettivo di lavoro cantonale dei Servizi di assistenza e cura a domicilio (COSACD) per il 31.12.2014. La decisione è grave perché il COSACD è uno strumento contrattuale, che dà stabilità a tutto il settore dell’aiuto a domicilio, non solamente nel Luganese ma in tutto il Ticino. Anche i licenziamenti di diversi dipendenti avvenuti in passato hanno generato insicurezza, determinando un clima interno non certo ideale per svolgere i compiti di assistenza e cura, che SCuDo è chiamato a realizzare nell’interesse dei pazienti e degli utenti. SCuDo è un servizio molto importante per il Luganese e necessita di un funzionamento trasparente, democratico e socialmente responsabile. L’assemblea del Sindacato VPOD Ticino invita pertanto i delegati dei Comuni del Luganese e delle associazioni sociosanitarie facenti parte di SCuDo a revocare la disdetta dell contratto collettivo e a democratizzare la gestione dell’ Associazione. L’assemblea del Sindacato VPOD Ticino sostiene le lavoratrici e i lavoratori impegnati nella difesa del contratto collettivo di lavoro. Sostegno ai 100 precari lasciati senza lavoro dalla Città di Lugano L’assemblea del Sindacato VPOD deplora che in totale 100 lavoratori precari alle dipendenze della Città di Lugano siano stati lasciati senza lavoro nel primo semestre 2014. Dopo i 26 precari lasciati a casa a fine 2013, vi sono altre 70 persone precarie alle dipendenze di Lugano, che saranno senza lavoro di qui a fine giugno 2014. Secondo il Municipio sono contratti temporanei del programma 2012-2014 per il sostegno all'occupazione, che dovevano durare 6 mesi. In realtà vi sono stati casi con vari rinnovi che hanno protratto i contratti anche per tre anni, e questo per svolgere compiti di utilità pubblica. Al lato pratico vi saranno persone e famiglie in difficoltà. Le persone deboli a Lugano pagano la crisi finanziaria, che è stata causata dalla fiscalità artificialmente bassa. Il Sindacato VPOD sostiene e invita a firmare la petizione “Sì al reinserimento professionale dei disoccupati - No alla politica dei tagli!”, che chiede al Municipio di Lugano: 1. di far accompagnare i partecipanti ai programmi di inserimento professionale nella ricerca di un lavoro stabile; 2. di non fare ripiombare nell’assistenza delle persone che hanno ritrovato dignità professionale in occupazioni utili; 3. di attivarsi con i ricchi Comuni vicini per allargare il finanziamento di questi programmi di inserimento professionale, che vanno a beneficio anche dei cittadini di questi Comuni. Cariche Sindacato VPOD Ticino Nomine assemblea di Regione VPOD Ticino del 9.4.14 PRESIDENTE: Roberto Martinotti COMITATO REGIONE VPOD TICINO: Assistenza e cure a domicilio: Francesca Remy (m), Alfio Aimi (s), Carla Pellerani (s) Aziende elettriche: Pietro Rezzonico (m) - Docenti: Adriano Merlini (m), Lorenzo Quarenghi (s), Romano Dominoni (m), Stefano Quadri (s) - Impiegati Stato/Comuni/GR: Patrizia Lusetti (TI, m), Claudio Dall’Acqua (TI, s), Marco Baudino (TI, m), Giuliano Dotti (TI, s), Lysis Gaddi (TI, m), Giovanni Marvin (TI, s), Roberto Jörg (S. Bernardino GR, s) - Orchestra della Svizzera Italiana: Andreas Laake (m) - Organizzazione socio psichiatrica: Valentino Garrafa (m), Ursula Rampoldi (s) - Ospedali/cliniche/case anziani/ist. Sociali: Alessandro Cavalluzzo (m), Mario Colangelo (s), Katiuscia Pescia (m), Francesco Schiavello (m), Pelin Kandemir Bordoli (s) – Pensionati: Loredana Schlegel, Graziano Pestoni. Polizia: Fabio Pagani (m), Stefano Mayor (s) - Settore universitario/medici: Carlo Lepori (m), Marina Carobbio Guscetti (s) COMMISSIONE VERIFICA CONTI VPOD TI: Ateo Carobbio, Maria Mattioli, Felice Ruffa, Lorenzo Quarenghi (s) ASSEMBLEA DELEGATI VPOD CH: Membri: Francesca Remy Lauria, Katiuscia Pescia, Stefano Mayo r Romano Dominoni, 3 donne vacanti; Supplente: Graziano Pestoni; Roberto Martinotti partecipa senza diritto di voto Nominati da altri organi COMITATO NAZIONALE VPOD CH: Roberto Martinotti COMMISSIONE VERIFICA CONTI GRPK: Felice Ruffa TRIBUNALE ARBITRALE VPOD CH: Avv. Mario Branda (m), Avv. Giovan Maria Tattarletti (s) COMITATO CANTONALE USS-TI: Membri: Stefano Testa, Linda Cortesi, Raoul Ghisletta, Roberto Martinotti, Graziano Pestoni, Loredana Schlegel – Supplenti: Fausto Calabretta, Laura Calebasso, Massimo Mantovani, Nicola Morellato, Daniela Casalini Trampert, Marina Kokanovic. COMITATO ESECUTIVO USS-TI: Raoul Ghisletta ASSEMBLEA DELEGATI USS CH: Raoul Ghisletta COMITATO ESECUTIVO COLONIE: Membri: Linda Cortesi, Annamaria Nicoli Brazzola, Roberto Martinotti, Giancarlo Nava, Massimo Mantovani (s) 11 i diritti del lavoro Successo della festa per la giustizia sociale e contro la xenofobia Il tessuto sociale a Lugano (ma non solo), è composto da un 40% di residenti stranieri a cui, spesso, non viene data voce e di cui non si conoscono o si conoscono poco predilezioni, problematiche, sensibilità. Incontrare queste persone e conoscere la loro cultura è senz'altro un arricchimento per la cittadinanza tutta. Con questo spirito sabato 29 marzo le associazioni di stranieri si sono riunite al capannone delle feste di Pregassona-Lugano. Il ricco programma, che ha visto in primo piano gli approfondimenti culturali, la musica, le danze, le immancabili bancarelle delle associazioni con i loro cibi tradizionali, ha coinvolto e travolto con la sua carica di colori, sapori e suoni un migliaio di persone che per un sabato hanno viaggiato...con la mente! Nel pomeriggio i dibattiti hanno esplorato due tematiche coinvolgenti e molto i diritti del lavoro d'attualità. Alle 16.00 il consigliere di Stato e capo del DECS Manuele Bertoli, Giona Mattei dell'agenzia traduzione e interpretariato culturale Derman, il segretario VPOD Ticino Raoul Ghisletta e i rappresentanti delle associazioni hanno cercato di rispondere alla domanda "lingue e culture d'origine: cosa si fa per mantenerle vive?". L'accesa discussione ha fatto emergere alcune problematiche, come la difficoltà nel valorizzare entrambe le culture dei ragazzi stranieri e l'introduzione dei corsi nella griglia oraria scolastica. Ma la conclusione è stata univoca: le lingue e le culture d'origine sono un'importante chance per la Svizzera di mantenere dei ponti culturali ed economici con il mondo, nonché di migliorare il processo d'integrazione. Alle 17.00 si è invece discusso di "integrazione e naturalizzazione in Ticino" 12 grazie al lavoro e alle esperienze personali dei/delle relatori/trici, la deputata Pelin Kandemir-Bordoli, la direttrice SOS Ticino Chiara Orelli-Vassere, il capo servizio Punto Città di Lugano Massimo Bernasconi, la capoufficio Dicastero integrazione di Lugano Sabrina Antorini Massa, la municipale di Lugano Cristina Zanini Barzaghi. A fronte di un 40% di stranieri, molti potrebbero naturalizzarsi, ma non lo fanno anche a causa dell'onerosità della procedura. Un numero che, hanno tenuto a sottolineare tutti i relatori, non deve spaventare né essere strumentalizzato, perché si tratta di persone ben integrate. La discussione ha poi coinvolto i numerosi presenti che hanno voluto condividere la loro esperienza. Gli organizzatori sono soddisfatti della riuscita della manifestazione e sperano diventi una piacevole tradizione. La doppia presenza: valorizzare le culture d’origine La filosofa Hannah Arendt sosteneva che l’essere umano nasce e “viene al mondo” due volte. La prima nascita è quella del “venire partoriti” come esseri meramente naturali. Potremmo chiamarlo “parto fisico”. La seconda nascita è invece quella del “venire accolti” come esseri viventi in un mondo linguistico-culturale. di Giona Mattei, Agenzia DERMAN di SOS Ticino Questo mondo è formato dalle parole, dai gesti e dai significati con i quali nostra madre, o chi ne fa le veci, entra in relazione con noi, trasformandoci da esseri unicamente “biologici” e “istintivi” in esseri propriamente umani. Potremmo chiamarlo “parto culturale”. Questa “seconda nascita” è la nostra “prima entrata in società”. I figli degli immigrati devono però affrontare una “terza nascita”: il “venire accolti” come stranieri in un ulteriore mondo linguistico-culturale, che non è quello dove sono stati accolti la prima volta dalla voce della loro madre e del loro padre. Potremmo chiamarlo “parto interculturale”. Avviene essenzialmente quando i bambini immigrati vengono inseriti per la prima volta nel nostro sistema educativo. Durante questa “seconda entrata in società” il bambino si rende conto che le parole, i gesti, i significati con i quali è diventato per la prima volta “umano” non sono le parole, i gesti, i significati della cultura domi- nante dove è destinato a vivere. Si accorge di essere diverso e che la sua lingua d’origine è subalterna e marginale. Di fronte a questa “terza nascita” e “seconda entrata in società”, sia per la famiglia immigrata che per la società vi sono solo due opzioni, che si escludono a vicenda. Possiamo valorizzare sia la lingua e la cultura di provenienza del bambino che la lingua e la cultura della società di accoglienza. Oppure possiamo valorizzare unicamente lingua e cultura della società di accoglienza. È principalmente tramite questa seconda opzione che avviene oggi l’inserimento degli allievi alloglotti nelle nostre scuole, con tutti i rischi che ciò comporta, per l’allievo immigrato, per la sua famiglia ma anche per la nostra società nel suo complesso. È infatti oramai dimostrato dalla letteratura scientifica di riferimento che, se vogliamo garantire uno sviluppo psicosociale adeguato della personalità ai bambini di seconda generazione, sarebbe auspicabile, per non dire necessario, valorizzare anche la lingua e la cultura del paese d’origine, e non solo quelle del paese d’accoglienza. Solo così il bambino potrà sviluppare un’identità interculturale complessa, e solo così potremo promuovere come società un’autentica integrazione che non sia una mera assimilazione alla cultura dominante. Il bambino di seconda generazione è in prima istanza, sempre e comunque, uno straniero, essendo lui figlio di una lingua altra, di una provenienza culturale che struttura inevitabilmente la sua identità. Valorizzando questa provenienza, potrà rendersi conto della ricchezza e della complessità della cultura nella quale è venuto al mondo, che non è meno ricca né meno complessa della cultura della società di accoglienza, ma è solo differente. Solo così il fatto di provenire da una cultura subalterna non sarà vissuto come inadeguatezza e come vergogna, e solo così il suo essere diverso sarà vissuto come risorsa, e non unicamente come problema e come causa di marginalizzazione sociale. Anche perché quei bambini che faranno di tutto per nascondere la loro origine e diventare “più svizzeri degli svizzeri”, rischiano comunque di continuare a venire riconosciuti e trattati come stranieri. Integrare non significa assimilare gli immigrati ai nostri usi e costumi. Significa valorizzare sia la nostra lingua e cultura sia le lingue e le culture dei loro paesi di provenienza, e costruire insieme una cultura comune più complessa, cogliendo nelle lingue e culture altre non un ostacolo all’integrazione, ma un’occasione di crescita e di ricchezza per tutti. Ed è solo così che i bambini di seconda generazione potranno trasformare la loro “doppia assenza”, il fatto di non sentirsi a casa né nel paese d’origine dei loro genitori né nel paese d’accoglienza, in una “doppia presenza”, in un poter essere sia svizzeri che portoghesi, serbi, turchi, … Non vi è altra scelta se si vuole promuovere uno sviluppo della nostra società che garantisca l’ordine, la pace e il benessere sociale di tutti i suoi membri, autoctoni compresi. 950'000 stranieri potenzialmente Svizzeri La Svizzera è da 100 anni un paese di forte immigrazione: gli stranieri erano già il 18% nel 1913 e nel 2012 sono arrivati ad essere il 23% della popolazione (1’870'000). I più numerosi sono gli Italiani (291’000), seguiti dai Tedeschi (284.000) e dai Portoghesi (238'000). di Raoul Ghisletta, segretario VPOD Ticino A livello cantonale la popolazione straniera al 31.12.12 rappresentava il 26,7% della popolazione totale (91'332 persone): le nazionalità maggiormente rappre- sentate sono Italia (53’120), ex Jugoslavia (9'524), Portogallo (8’073), Germania (3'630) e Spagna (1'663). Si stima tuttavia che il tasso di stranieri potrebbe essere facilmente dimezzato, se tutte le persone straniere residenti che ne hanno diritto chiedessero il passaporto svizzero. Si dibatte anche sui motivi per cui questi stranieri, da tanti anni residenti da noi e in grande maggioranza integrati, non hanno mai chiesto il passaporto svizzero. Per paura di non superare gli esami di naturalizzazione? Per i costi della procedura? Per disinteresse verso la cosa pubblica? La votazione del 9 febbraio 2014 contro l’immigrazione di massa ha rilan13 ciato il tema delle naturalizzazioni degli stranieri in Svizzera. La paura comincia a serpeggiare anche tra parte degli stranieri residenti e una parte di questi 950'000 stranieri da lungo tempo in Svizzera si sta giustamente attivando per fare domanda di cittadinanza elvetica e ottenere il diritto di voto. Sappiamo però anche che i partiti di destra vogliono inasprire ulteriormente le procedure attuali di naturalizzazione, già molto complesse, strumentalizzando i casi di persone devianti/problematiche, che costituiscono tuttavia un’infima minoranza degli stranieri residenti in Svizzera. i diritti del lavoro Il bilancio di genere, uno strumento di parità? Abbiamo seguito un’interessante dibattito organizzato dal Coordinamento donne della sinistra per capire cos’è il bilancio di genere, quali benefici apporta e come applicarlo in Ticino. di Linda Cortesi, sindacalista VPOD Ticino Le differenze tra donne e uomini sono ancora numerose e si ritrovano in tutti gli ambiti della vita quotidiana e lavorativa. Basti pensare alle disparità salariali, alle difficoltà nel conciliare lavoro e famiglia, al rischio di povertà delle famiglie monoparentali (l’85% delle quali sono condotte da donne). Partendo da queste premesse è facile intuire come le scelte scaturite dalla politica delle amministrazioni incidano notevolmente sulla gestione sociale ed economica di donne e uomini. Grazie agli strumenti messi a disposizione dal bilancio di genere è oggi possibile valutare questo impatto e ristrutturare entrate e uscite dei conti pubblici al fine di promuovere l’uguaglianza tra i sessi. Durante la serata, moderata da Pepita Vera Conforti, presidente della Commissione consultiva per le pari opportunità tra i sessi, Marina Carobbio, consigliera nazionale PSS, ha ribadito la necessità di introdurre il bilancio di genere in Svizzera “per accrescere la consapevolezza sulla differenza di genere e per proporre azioni concrete a favore delle pari opportunità”. Già nel 2009 la consigliera nazionale aveva deposita- Solidarietàcon i 37 licenziati da Georg Fischer a Istanbul to una mozione al riguardo, ma la mancanza di volontà politica e di dati utili sulle ripercussioni che i risparmi alla spesa pubblica generano sulle donne, hanno affossato la sua proposta. Da parte sua Pelin Kandemir Bordoli, capogruppo PS in Gran Consiglio, ha espresso l’utilità di una politica delle pari opportunità in Ticino. “Se il principio generale è ben accettato (si è votato nel 2011 di inserire un articolo ad hoc nella costituzione), poi però nella pratica quotidiana non c’è sufficiente consap e v o l e z z a ”. Anche in un Cantone “in crisi” è doveroso perseguire questi obiettivi che, aggiungiamo noi, permetterebbero alle donne di raggiungere un livello salariale dignitoso e di ricorrere meno agli aiuti sociali, contribuendo al contempo in modo più massiccio alla fiscalità e a far girare l’economia. Infine Giovanna Badalassi, presidente di Well_B_Lab* ha condiviso la sua esperienza in qualità di coautrice di diversi progetti di bilancio di genere di amministrazioni regionali, provinciali e comunali in Italia. “Il bilancio di genere porta a un cambiamento, al riassestarsi dell’equazione dei ruoli di stato-economiadonne. Ma per essere efficienti spesso ci manca ancora una categoria mentale che ci permetta di leggere le conseguenze di una decisione su noi donne”. Non a caso gli esempi portati dall’economista sono semplici, quanto lampanti: “L’equità dev’essere rivista in base ai bisogni e alle priorità. Capita che un Comune decida di investire 3 milioni per uno stadio, soddisfacendo di fatto solo la metà della popolazione, ma ponga problemi invece per spenderne 10mila per degli specchi in una palestra, maggiormente frequentata da donne”. Senza parlare dell’impianto urbanistico e del conseguente impatto occupazionale: “se su un terreno accolgo un’acciaieria sarà diverso da un centro commerciale in cui troveranno lavoro più donne”. Sarebbe importante scegliere di investire nell’occupazione al femminile, anche perché, secondo dati ONU, ogni 100 nuovi posti di lavoro femminili in realtà se ne generano 115, perché si “esternalizzeranno” i compiti di cura che ora svolgono le donne senza retribuzione: dalla preparazione dei pasti, alla pulizia della casa, dalla cura dei figli a quella dei genitori. Con l’intento di perseguire le pari opportunità, le deputate in Gran Consiglio Pelin Kandemir Bordoli, Milena Garobbio, Raffaella Martinelli e Mara Rossi hanno depositato a inizio marzo una mozione che chiede di introdurre il bilancio di genere in Ticino: aspettiamo fiduciose una risposta dal Consiglio di Stato. La multinazionale svizzera Georg Fischer è nell’occhio del ciclone sindacale per il licenziamento di 37 attivisti sindacali in una filiale ad Istanbul. Sostenete la campagna internazionale contro la violazione dei diritti sindacali da parte ci questa ditta, firmando l’appello su www.labourstart.org Marina Carobbio, Pelin Kandemir Bordoli, Giovanna Badalassi, Pepita Vera Conforti i diritti del lavoro 14 Esternalizzazione delle pulizie… da buttare! Carta, vetro, pet, spazzatura: in ufficio accuratamente separati, ma nel cassonetto finisce tutto nello stesso sacco, nonostante le raccomandazioni del Consiglio di Stato e della Città. Ecco cosa succede a esternalizzare le pulizie in uno sconsiderato tentativo di risparmio dell’Amministrazione cantonale. di Linda Cortesi, sindacalista VPOD Ticino Siamo in un quartiere di Lugano, dove hanno sede alcuni uffici di funzionari statali. Fino all’anno scorso i mucchi di carta venivano depositati nell’autorimessa e prelevati separatamente una volta a settimana. Ora invece ad occuparsi delle pulizie nello stabile è una ditta esterna e qualcosa proprio non va. Dai dipendenti ai vicini, dagli amministratori dello stabile a quelli dei palazzi del quartiere, è tutto un susseguirsi di lamentele. E non a torto. La nota ditta di pulizie infatti per poter lucrare sull’appalto ricevuto dallo Stato obbliga le sue dipendenti ad effettuare le pulizie in tempi rapidissimi, imponendo loro giornalmente di scegliere tra lavare i pavimenti e vuotare i cestini. Ma c’è di più. Le addette private sono obbligate a raccogliere in uno stesso sacco della spazzatura i rifiuti separati dagli impiegati cantonali (carta, PET, ecc.) e a gettarli nei cassonetti dei rifiuti solidi urbani dei palazzi adiacenti. La situazione ha scatenato una serie di reclami, ma la ditta privata continua su questa strada. Ora anche il Consiglio di Stato ne è stato informato. Per risparmiare qualche franco il Cantone in vari stabili ha esternalizzato i lavori di pulizia a ditte private che, oltre a non offrire condizioni di lavoro dignitose alle proprie dipendenti, non attuano la raccolta differenziata dei rifiuti e creano problemi con le autorità cittadine, pro- blemi che devono poi essere risolti dal Cantone. Lo si può chiamare un risparmio? A breve termine forse, ma non a medio lungo-termine e nemmeno dal profilo ecologico. E il medesimo discorso lo si può fare per l’esternalizzazione della manutenzione degli stabili, che alcune menti neoliberiste vorrebbero attuare presso il Cantone: sappiamo che le ditte private non si curano della conservazione nel tempo del valore degli immobili altrui, ma guardano solo il breve termine per guadagnare. Per questo il Sindacato VPOD si oppone all’esternalizzazione dei servizi di pulizia e della manutenzione. E per questo chiediamo che il settore delle pulizie torni integralmente in mano cantonale, al fine di garantire condizioni di lavoro adeguate, maggiore professionalità e migliore qualità. Firmate la petizione STOP-TISA.CH Petizione all’attenzione del Consiglio federale della Confederazione svizzera No all’accordo sul commercio dei servizi (TiSA) e sì alla salvaguardia dei diritti democratici Dal mese di febbraio 2012, il governo svizzero partecipa attivamente ai negoziati di un trattato multilaterale sul commercio dei servizi, chiamato «Accordo sul commercio dei servizi» e più conosciuto con l’acronimo inglese TiSA (Trade in Services Agreement) che ha come obiettivo l’apertura alla concorrenza dell’insieme dei servizi. Come gli altri trattati di «libero scambio» e «di apertura dei mercati alla concorrenza», questo accordo si basa su dei sistemi che hanno valore vincolante e riducono l’autonomia degli stati – e, a maggior ragione, quella delle popolazioni – e la cui portata supera ampiamente il commercio. Questi accordi includono in particolare l’istituzione di corti di giustizia speciali che sfuggono al diritto degli Stati contraenti. Partendo dal principio dell’apertura alla concorrenza di tutti i servizi nei settori nei quali esistono, accanto all’attività statale, delle «prestazioni private o benevole», TiSA imporrebbe ai poteri pubblici un «obbligo di neutralità economica» tra fornitori di servizi pubblici e privati. La sua ratifica non potrebbe sfociare che in una rimessa in causa totale dei fondamenti stessi delle nostre società, siano essi in termini di accesso ai servizi di base che in termine di controllo democratico. Cognome Nome L’opacià nella quale vengono negoziati questi accordi a Ginevra, sotto la direzione degli Stati Uniti e dell’Australia da parte di 25 paesi ai quali si aggiunge l’Unione europea con i suoi 28 paesi membri, ci rende inquieti. Ci preoccupa a tal punto che, Elisabeth Warren, senatrice democratica agli Stati Uniti, non esita ad affermare che si sta «effettuando tramite accordi commerciali ciò che non può essere fatto sotto lo sguardo a conoscenza di tutti». • Noi vogliamo mantenere e sviluppare i servizi pubblici. • Noi siamo preoccupate e preoccupati di fronte ai tentativi di appropriazione commerciale dei bisogni fondamentali della popolazione ai quali i servizi pubblici dovrebbero rispondere. • Non lasciamoci derubare i già pochi mezzi di controllo democratico! Perciò, domandiamo al Consiglio federale: • di informare in maniera completa ed esaustiva il Parlamento e la popolazione sugli obiettivi e i contenuti di TiSA • di prendere le disposizioni necessarie per un ritiro immediato della Svizzera da questi negoziati. Inviare a: VPOD Zentralsekretariat / SSP secrétariat central, Postfach 8279, 8036 Zürich Professione 15 Indirizzo Firma i diritti del lavoro Documento alla base della risoluzione dell'assemblea del personale OSC (2 1.Premessa Servizi Psico Sociali (SPS), al fine di ridurre il numero dei ricoveri e il fenomeno della “porta girevole” • di aprire i Centri Diurni anche durante i giorni festivi • di stipulare convenzioni con ospedali del Nord Italia per il ricovero di adolescenti, ritenuta l’inadeguatezza della CPC • di sviluppare una gestione cooperativa Nel rapporto della Commissione speciale sanitaria sulla Pianificazione sociopsichiatrica cantonale 2009-2012, del 23 marzo 2010, (in seguito Rapporto commissione sanitaria 2009-2012), approvato all’unanimità dal Gran consiglio (GC) il 21 aprile 2010, si poteva leggere: Alcune decisioni sono state correttamente attuate, altre sono state realizzate solo in parte. Nel prossimo capitolo, riprendiamo alcuni punti ritenuti problematici o meritevoli di attenzione. “L’OSC è una struttura complessa chiamata a svolgere attività complesse e delicate. Ogni operatore, anche quello che svolge i compiti più semplici, all’interno delle strutture è in stretto contatto con gli ospiti. Spesso sono loro ad avere quantitativamente i contatti più frequenti. La qualità della relazione è pertanto essenziale ai fini del risultato della presa a carico (...). La Commissione ritiene quindi che tutte le persone che prestano la loro attività presso l’OSC debbano poter partecipare alla definizione delle questioni organizzative e devono essere chiamate ad esprimersi sui singoli casi.” 3. Osservazioni alla pianificazione 2014-2017 3.1 Psichiatria e popolazione anziana Il Rapporto della Commissione Sanitaria 2009-2012 sosteneva la necessità di una consulenza specialistica da parte di medici psichiatri alle case per anziani. Finalmente, con il nuovo progetto, questa attività sembra poter decollare in tutto il cantone. A nostro giudizio, oltre ad una consulenza generale, sia gli ospiti con problematiche psichiatriche, che le équipes curanti delle case per anziani, debbono poter usufruire regolarmente della consulenza e del sostegno delle équipes pluridisciplinari degli SPS, già presenti sul territorio. Occorre inoltre estendere questo servizio agli altri attori che si fanno carico di questo tipo di utenza, (medici generici, servizi di cure domiciliari...) al fine di promuovere e sostenere l’inserimento ed il mantenimento di questa tipologia di utenti nella realtà territoriale. Il GC dava pertanto una chiara indicazione: coinvolgere il personale nelle decisioni, nell’interesse degli ospiti e per garantire un clima di lavoro armonioso. È evidente, quindi, che il personale avrebbe dovuto essere consultato al momento dell’allestimento della Pianificazione sociopsichiatrica, poiché gli operatori sono importanti “attori” che conoscono pregi e difetti della Struttura e sono in grado di formulare precise proposte. Il progetto di pianificazione non è invece stato sottoposto né alla Commissione del personale, né ai partner sindacali. Alla rappresentante del personale nel Consiglio psicosociale cantonale è stato perfino esplicitamente vietato di riferire compiutamente al personale. Documento base della Risoluzione Assembleare 02.04.2014 Per far fronte all’attuale carico di lavoro nel reparto di psicogeriatria nella CPC e poter garantire ai pazienti delle cure in linea con quanto propone la Concezione delle cure OSC, è auspicabile potenziare l’organico aumentando gli effettivi del personale infermieristico fornendo anche un supporto logistico più adeguato alle necessità degli ospiti. 2. I concetti della pianificazione 2009-2012 Il GC, in occasione della Pianificazione 2009-2012 ha, tra l’altro, deciso quanto segue: 3.2 Salute e lavoro • di considerare anche il settore privato nella prossima pianificazione, vista l’importanza assunta dal settore privato: psichiatri sul territorio, day hospital e cliniche residenziali • di prestare particolare attenzione al territorio e alla prevenzione: quest’ultima infatti, affrontando il disagio sul nascere, permette di ridurre l’insorgere di patologie, evitando drammi umani e famigliari, consentendo inoltre di contenere i costi • di privilegiare gli interventi delle équipes pluridisciplinari per meglio rispondere ai bisogni ed evitare il rischio di una “psichiatrizzazione” della società • di valorizzare il Club ‘74 dei pazienti, con il sostegno del Servizio di socioterapia OSC, la cui attività è preziosa per garantire la dignità del paziente e il reinserimento sociale dello stesso • di ridurre la contenzione fisica e farmacologica, ed i ricoveri coatti • di sviluppare una consulenza psicogeriatrica nelle case per anziani • di potenziare la collaborazione tra gli ospedali psichiatrici e i i diritti del lavoro Da anni è attivo il “Laboratorio per la psicopatologia del lavoro”. Esso prende a carico persone confrontate con problematiche nell’ambiente di lavoro: conflittualità con il superiore gerarchico o con i colleghi, difficoltà nel far fronte a carichi di lavoro e richieste eccessive. Nel 2012 erano 342 le persone che si sono rivolte al Laboratorio. Sono però migliaia i casi di disagio e conflittualità registrati ad esempio dai partner sindacali nell’arco di un anno. Va evidenziato, che di questi tempi il lavoro e le sue problematiche sono una priorità: il Laboratorio, se adeguatamente potenziato, potrebbe incrementare la cooperazione con i partner privati e sindacali per rispondere sia a problematiche individuali che alle problematiche del “sistema lavoro”. 3.3 Minorenni, adolescenti e spettro autistico Il disagio sociale giovanile, com’è stato rilevato dalle preceden- 16 2.4.14) concernente la pianificazione sociopsichiatrica cantonale 2014-2017 ti pianificazioni, è in continuo aumento in seguito, tra l’altro, alla precarietà dei legami relazionali. Esso mette a repentaglio lo sviluppo di tutti quei ragazzi e di quelle ragazze che da soli non riescono a far fronte alle pressioni del crescere (decisioni scolastiche, professionali, relazioni, situazioni famigliari complesse e conflittuali, problematiche legate alla ricerca di inclusione da parte dei pari,...). Per queste ragioni il Rapporto della commissione sanitaria 2009-2012 affermava: “Essa (la Commissione sanitaria) ritiene necessaria una maggiore presenza degli psicoeducatori degli SMP anche nelle scuole. Essi possono costituire un ulteriore punto di riferimento per le direzioni e per tutti gli operatori scolastici per quanto riguarda la problematica giovanile all’interno delle scuole. La Commissione ritiene inadeguato il modello attuale d’ intervento che vede la polizia svolgere un ruolo di primo piano. I Servizi dovranno quindi essere adeguati per consentire di svolgere più compiutamente anche questo compito. Andrà pure definito un piano globale d’ intervento per il disagio e la violenza giovanile, attivate figure professionali con compiti socio-psico-educativi, in particolare quelli dei Servizi medico-psicologici e, contemporaneamente, sostenuti altri enti per la messa in atto di operatori sul territorio. Nella collaborazione con i Comuni andrà pure considerata la necessità di formare adeguatamente gli operatori di strada, nonché di chiarire le modalità e le finalità degli interventi.” ri (in particolare scuole e comuni). Le risorse supplementari decise dal GC sono state invece utilizzate per potenziare il lavoro di cura, in particolare nei CPE. La pianificazione 2014-2017, a parte l’osservazione critica già accennata, ignora la questione del disagio giovanile. Propone invece l’assunzione di 8 operatori (progetto UNIS), essenzialmente personale medico e curativo per occuparsi dello spettro autistico. Si tratta di una scelta che ci sembra sia in contrasto con lo spirito della LASP e con le decisioni prese dal GC degli scorsi anni, ripetutamente considerate valide, ossia, nel limite del possibile, di non “psichiatrizzare” l’utenza, soprattutto i bambini e gli adolescenti, bensì di svolgere un intenso lavoro preventivo multidisciplinare. Questa scelta “medicalizza” eccessivamente una parte della problematica giovanile. Noi riteniamo fondamentale che il lavoro di presenza nelle scuole e sul territorio debba finalmente essere messo in atto su tutto il territorio cantonale. Noi riteniamo indispensabile che si possa investire in tutte quelle attività psico-socio-educative che rispondano al crescente bisogno giovanile. 3.4 Adulti, contenzione e ricoveri coatti La Commissione sanitaria chiedeva quindi l’assunzione di quattro psico-educatori supplementari (tradotto nell’ambito dei concorsi con: operatore sociale con opzione educatore), uno per ogni SMP, oltre ai quattro già proposti, per svolgere questo compito. Il 31 marzo 2011, un anno dopo l’approvazione della pianificazione da parte del GC, un protocollo sottoscritto dal DSS e dal DECS precisava le regole d’intervento e di collaborazione tra SMP e operatori scolastici. Il personale è stato assunto, ma l’utilizzazione dello stesso non è stata sempre conforme alla decisione del GC e al protocollo DSS/DECS. Nella pianificazione 2014 - 2017 , a pagina 66, si può d’altra parte leggere una sorprendente affermazione: “Questa nuova attività ha provocato qualche incomprensione nell’impostazione che comunque ha preso avvio e ha già dato i suoi frutti: ci riferiamo alla presa a carico di pazienti (incapaci di frequenza scolastica per ragioni psichiche) nella forma di “ospedalizzazione al domicilio”, ciò che ha anche contribuito a ridurre il numero di adolescenti ospedalizzati in CPC”. Il Rapporto 2009-2012 chiedeva maggiore attenzione all’attività svolte sul territorio da parte degli SPS e dei Centri diurni. In particolare chiedeva che le dimissioni dalla CPC fossero meglio coordinate con i servizi territoriali, i quali svolgono un compito prezioso di antenna e di sostegno, garantendo inoltre la continuità delle cure nella presa a carico dell’utenza. Non ci risulta che nella Pianificazione 2014-2017 sia stata posta la necessaria attenzione a questi aspetti. È necessario potenziare gli effettivi degli SPS e dei Centri diurni, per consentire una più efficace presa a carico dell’utente, anche a domicilio, ad esempio nelle situazioni di pre-crisi, consentendo/contribuendo ad esempio ad evitare un ricovero. L’istituzione di un’équipe mobile all’interno della CPC ha permesso finalmente di arginare il grave problema della contenzione fisica. Questo era una priorità portata avanti per almeno un decennio dalla Commissione del personale e poi suggerito nella pianificazione sociopsichiatrica cantonale 2009-2012. Attualmente questo ha aumentato l’impegno del personale nella presa a carico individuale (rapporto 1/1) di alcuni pazienti altamente problematici, spesso a scapito degli altri utenti. Rimane perciò il problema della sotto dotazione d’infermieri nei reparti per quanto riguarda le cure da erogare agli altri pazienti, situazione che crea grosso disagio al personale (elevato numero di malattie) e all’utenza. Anche il servizio sociale (assistenti sociali) è sotto forte pressione e necessita di un potenziamento. Il mandato conferito dal GC è in buona parte stato disatteso: ossia di operare nelle scuole sul disagio sociale, per evitare che quest’ultimo possa trasformarsi in malattia psichiatrica. In particolare negli SMP del Sottoceneri la consulenza nelle scuole non viene effettuata così come richiesto: sembrerebbe che in alcuni casi i responsabili del settore abbiamo addirittura vietato al personale di svolgere tale attività. Il nuovo responsabile del Sopraceneri, con sede a Locarno, è stato allontanato anche perché impediva un lavoro svolto con successo da anni, in particolare dal SMP di Bellinzona. Va rilevato che in molti casi, da parte dei medici responsabili, sono tuttora ignorati i mansionari degli operatori, allestiti proprio per dar seguito alla decisione del Parlamento per svolgere un lavoro di prevenzione nei luoghi di aggregazione dei mino- Ci saremmo augurati che nell’attuale pianificazione si ponesse grande attenzione all’intervento per ridurre il numero dei ricoveri coatti. Questi rimangono al momento numericamente molto elevati, il 40% dei ricoveri in CPC, rispetto alla media europea 15%, o al Canton ZH, 23%. 17 i diritti del lavoro La nuova pianificazione accenna ad uno studio in corso ma, a nostro avviso, non sembra dare la necessaria importanza a questo problema, che riteniamo invece prioritario. 3.7 Gestione partecipativa L’OSC attualmente è confrontata con una crescente difficoltà nei rapporti gerarchici, modalità di lavoro autoritarie, imposizioni da parte dei diretti superiori. Il personale dovrebbe essere considerato un collaboratore e non un semplice esecutore di ordini. Vi sono importanti cambiamenti in atto che sono in contrasto con quanto stabilito nelle precedenti pianificazioni e che pongono una serie di problemi rispetto la LASP, ad esempio il progressivo smantellamento del concetto di settorialità, privilegiando l’istituzione di centri di competenza specifici basati sulle patologie. 3.5 Club ‘74 e Socioterapia Il Servizio di socioterapia, oltre a gestire il Club ‘74, promuove preziose iniziative socioculturali, di animazione, gruppi e attività intra e extra muros con partner privati e pubblici/Istituzionali, si occupa di diversi atelier e laboratori (bar, negozio, factotum, teatro, ecc.) dell’OSC all’interno di Casvegno. Inoltre gestisce 4 Centri diurni presenti nel tessuto territoriale. Nel 2013 il Servizio di socioterapia ha preso a carico un totale di 874 persone. Ben il 38% dei pazienti ricoverati in CPC ha frequentato gli spazi gestiti dal Servizio di socioterapia. Anche il 28% degli ospiti del CARL hanno beneficiato di questi interventi/spazi e inoltre, vista la crescente richiesta e pressione del territorio (medici privati, istituzioni varie, curatori, ecc.), oltre 40 utenti (non ricoverati/ex ospiti) hanno frequentano gli atelier/spazi gestiti dal Servizio. Il Rapporto PSC 2007, come pure quello precedente riguardante la pianificazione, raccomandava invece di effettuare interventi globali e di astenersi da eccessive separazioni, di rinunciare alla creazione di “agenzie settoriali” per singole patologie e di privilegiare la presa a carico globale ! Questi importanti cambiamenti sono stati decisi ed implementati senza nessun coinvolgimento del personale, fornendo solo una breve comunicazione in alcuni casi e senza adeguate misure di accompagnamento. In uno di questi casi, addirittura, il personale è stato informato del cambiamento con sole 48 ore di anticipo. Esso merita un sostegno maggiore e la sua attività non può essere limitata ad attività ergoterapiche di cura individualizzata. I Centri diurni necessitano inoltre di un reale potenziamento in quanto svolgono anche un ruolo importante di antenna sul territorio, di prevenzione, di monitoraggio dei bisogni e contribuiscono ad evitare inutili ricoveri. I CD fungono anche da struttura intermedia di continuità a seguito di dimissioni dalle cliniche e, mediante la loro aderenza territoriale, svolgono anche un lavoro di prevenzione. Queste modalità pregiudicano gravemente il clima di lavoro, la capacità e l’impegno del personale di investire nell’adeguarsi a nuove modalità di lavoro. Riteniamo essenziale, per le ragioni già invocate (vedi premessa), ristabilire modalità di lavoro partecipative, come d’altra parte deciso dal GC nel 2010. 3.6 Psichiatria e detenuti 4. Conclusioni Il rapporto di attività della commissione di sorveglianza sulle condizioni di detenzione del 13 maggio 2013 afferma quanto segue: “i casi psichiatrici costituiscono il problema più acuto che coinvolge le nostre strutture carcerarie. Impressionante è il dato relativo alla percentuale di detenuti, che richiedono un trattamento psichiatrico/psicoterapeutico integrato, percentuale che è superiore al 55% della popolazione carceraria. La Commissione è molto preoccupata per le conseguenze che il perdurare di questo stato di cose potrebbe avere sia sulla salute psicofisica dei detenuti che necessitano di un trattamento, sia per l’attuale buona conduzione del carcere e quindi auspica e sollecita soluzioni anche a breve tempo (...). La Commissione ritiene che le cure psichiatriche dispensata in carcere non siano sufficienti (...)”. In conclusione, ci permettiamo esprimere preoccupazione per come la problematica sociopsichiatrica viene attualmente affrontata. Come già in passato, sembra che venga privilegiato “l’atto medico” con un conseguente rischio concreto di “psichiatrizzazione” della società. Si direbbe che ci si dimentichi progressivamente del lavoro fondamentale e quotidiano di prevenzione da svolgere sul territorio. Il lavoro svolto, e soprattutto quello non svolto, come pure l’assenza di una visione in questo senso nel documento pianificatorio, fanno sorgere seri dubbi sul fatto che le problematiche presenti nella società vengano considerate in modo adeguato. Il 13 novembre 2013 il CdS ha deciso di creare un servizio privato di medicina somatica e psichiatrica. In passato questo compito era assunto dal SPS di Lugano. Le strutture dell’OSC sono state ripetutamente ritenute adeguate e conformi alla LASP, una legge sempre di avanguardia. Esse devono essere tuttavia adeguatamente potenziate e i responsabili devono meglio adeguarsi alle decisioni prese dagli organi superiori, in particolare dal Parlamento, il quale in più occasioni ha espresso precise indicazioni. Non si comprende perché tale soluzione sia stata abbandonata.È evidente che un servizio pubblico pluridisciplinare, adeguatamente fornito di effettivi, sia maggiormente adatto ad occuparsi di una casistica complessa come quella presente presso le strutture carcerarie, contribuendo anche a ridurre il collocamento di detenuti presso la CPC. i diritti del lavoro Mendrisio, aprile 2014 18 Intervista a Graziano Pestoni di Michela Bovolenta, segretaria centrale VPOD CH (da «Les services publics») 2. Nella prima parte del libro, tracci brevemente la storia della costruzione dello Stato. Puoi spiegarci come ciò sia servito allo sviluppo economico e sociale della Svizzera? Nell’Ottocento le poste e le ferrovie erano private. La qualità del servizio era scarsa, la concorrenza tra le varie compagnie aveva effetti devastanti. La borghesia imprenditoriale necessitava invece di servizi efficaci e lo Stato fu considerato lo strumento adeguato per realizzare l’infrastruttura necessaria per soddisfare ai suoi bisogni. L’economia da tempo aveva espresso anche la necessità di disporre di manodopera che sapesse almeno leggere e scrivere: non sorprende quindi, per esempio, che la prima normativa del neonato Cantone Ticino, nel 1804, obbligava i comuni a dotarsi di una scuola. L’AVS fu il risultato dello sciopero del 1918 e dell’azione delle forze sindacali e progressiste del Paese. Per la prima volta, dal 1947, le persone anziane potevano disporre di un reddito e sfuggire alla povertà e, qualche volta, alla miseria. 3. Tu situi già alla metà degli anni Settanta la svolta in favore delle privatizzazioni e del meno Stato, come pure lo sviluppo dell’ideologia neoliberale. Qual era la strategia e gli obiettivi di coloro che nel libro chiami i “rapaci”? Dagli anni Settanta, la borghesia era alla ricerca di nuove opportunità di guadagno e individuò tali possibilità nelle attività industriali dello Stato e nel servizio pubblico. Sotto la spinta della cosiddetta scuola di Chicago, capeggiata da Milton Friedman, furono sostituite le “vecchie” teorie sul ruolo dello Stato. Il loro obiettivo non era più lo sviluppo di un Paese, bensì la ricerca, nel breve periodo, del massimo profitto. Il mercato, la concorrenza, la competitività furono presentati come i nuovi valori. Improvvisamente si formularono forti critiche al servizio pubblico e allo Stato. Potenti gruppi di interesse, quelli che nel libro definisco i “rapaci”, svilupparono una massiccia propaganda ideolo- gica: meno stato-più libertà; privato è meglio. Contemporaneamente scatenarono un’offensiva contro il sindacato (la sola forza in grado di contrastare la loro politica), nonché un’azione tendente a dividere i lavoratori dirottando la loro attenzione dal conflitto sociale (tra capitale e lavoro) a quello identitario, della sicurezza, delle differenze culturali e religiose. 4. Come affermi nel libro, le privatizzazioni hanno pure modificato il modo di lavorare. Quali sono state le conseguenze per i salariati e per l’utenza? (…) Abbiamo assistito all’introduzione del salario al merito, alla precarizzazione del mondo del lavoro, ad un aumento della burocratizzazione, attraverso metodi di controllo, assolutamente inefficaci, ma molto costosi. Tutto ciò ha comportato un degrado della qualità del lavoro nella funzione pubblica e, contemporaneamente, a un peggioramento della qualità del servizio. 5. Le politiche risparmistiche non sono concluse. A cosa devono far attenzione le giovane generazione di sindacalisti, i nostri militanti e i membri del sindacato? I Paesi industrializzati hanno enormi capacità economiche e tecnologiche. Le risorse ci sono, ma sono ripartite in modo iniquo. I problemi del nostro tempo sono dovuti prevalentemente all’avidità dei rapaci e dei mercenari. In questi anni abbiamo constatato spesso che molte proposte apparentemente interessanti, in realtà nascondevano precisi interessi ed erano dannose per la funzione pubblica e per i cittadini. Dobbiamo essere quindi ancora più attenti. Combattere ogni proposta liberista. Denunciare i falsi argomenti, come quello sulla simmetria dei sacrifici. Le giovani generazioni devono conoscere meglio quanto successo. Solo in questo modo avranno forti argomenti per impedire nuovi arretramenti politici e sociali e definire proposte atte a costruire un futuro migliore, non più governato dal mercato. Ordinazione del libro di Graziano Pestoni «Privatizzazioni» Nome Cognome Via Località N° di copie a fr 20.- , porto compreso Firma: 19 i diritti del lavoro # 1. Perché un libro sul tema delle “privatizzazioni”? L’attualità nasconde spesso la natura dei fenomeni. Il libro vorrebbe aiutare a ricordare e a capire quanto successo e quanto sta succedendo, nello spazio (nel Mondo, in Europa, in Svizzera), e nel tempo. Considero il mio libro uno strumento di lavoro, e gradirei che potesse essere non un punto di arrivo, bensì soprattutto un punto di partenza per poter aprire nuove prospettive. Riaprono le iscrizioni ai turni di colonia me esperienze. Nel mondo della globalizzazione noi ci proponiamo con attività che vogliono aiutare i nostri ospiti a crescere in maniera responsabile e nella tolleranza verso gli altri. Condividere le esperienze, darsi aiuto reciproco, collaborare alla riuscita delle attività rimangono aspetti fondamentali del nostro operare. Ecco le principali novità. Per Igea quest’anno avremo un solo turno di 17 giorni, ma l’età limite entro le quali si possono iscrivere i ragazzi si è innalzata. I posti a disposizione a Igea sono circa 40: invitiamo quindi tutti gli interessati a muoversi per tempo perché purtroppo, È arrivata la primavera, ma noi siamo molto più avanti, siamo già alla prossima estate. E l’estate è il tempo di vacanze, è il tempo dei turni di colonia da passare con altri ragazzi del Ticino e fare una vita spensieratamente attiva. di Dario Bernasconi, presidente Colonie dei Sindacati Le Colonie dei Sindacati, legati all’USS, sono presenti nel Cantone da ormai 90 anni: puntuali, pronte ad offrire soggiorni al mare e in montagna, pronte a garantire quindici o più giorni in un ambito tranquillo, sereno dove fare otti- come successo lo scorso anno, non potremo accogliere le iscrizioni tardive. A Rodi saranno mantenuti due turni che ospiteranno fino a 70 bambini ciascuno: anche in questo caso vi invitiamo a iscrivervi subito, perché la continuità garantita dalla direzione e dai monitori in questi turni sono una calamita per tutti quelli che hanno già partecipato alle nostre colonie. Invitiamo quindi tutti a compilare al più presto l’iscrizione e vi ringraziamo sin d’ora per la testimonianza di affetto e fedeltà che continuate (e speriamo continuerete!) a dimostrarci. In montagna a Rodi: ragazzi/e da 6 (2008) a 13 anni (2001) 1° turno: domenica 29 giugno – domenica 13 luglio 2° turno: mercoledì 16 luglio – mercoledì 30 luglio Rette: sindacalizzati Fr. 340.– non sindacalizzati Fr. 440.– Al mare a Igea Marina: ragazzi/e da 6 (2008) a 13 anni (2001) 1° turno: domenica 6 luglio – martedì 22 luglio Rette: sindacalizzati Fr. 590.– non sindacalizzati Fr. 690.– Sussidi: per famiglie bisognose possono essere richiesti alla cancelleria del proprio Comune. Informazioni: Colonie dei Sindacati, viale Stazione 31, 6500 Bellinzona. Tel. 091/826.35.77 – Fax: 091/826.31.92 & Iscrizioni: all’ indirizzo citato tramite il tagliando Vi prego di spedirmi n° moduli d’iscrizione alla colonia: montana di Rodi marina di Igea Indirizzo (in stampatello): Luogo e data: Firma: Corsi Croce Rossa Svizzera Per informazioni e iscrizioni: settore corsi CRS, Corso S. Gottardo 70, 6830 Chiasso, tel. 091/682 31 31 (08.30 – 11.30), e-mail: [email protected], www.crs-corsiti.ch Data Corso Ore Costo Formatore Luogo 13, 20 e 27.05.14 Affrontare l’estate con gli oli essenziali 7.5 (3x 2.5) Fr. 185 Pascale Lecoutre Locarno, sede CRS 26.04 3, 10, 17, 24 31.05 Collaboratrice/ore familiare CRTI (badante) 50 Fr. 650 Luciana Mittero Chiasso 24.05.14 Deliziose erbacce 7.5 ore Fr. 75 (cena incl.) Françoise Dully Ponte Cremenaga 05.05.14 Prevenire e gestire l’incontinenza 3 Fr. 70 Valentina Iacchia Giubiasco, centro Aranda i diritti del lavoro 20 Offerte di lavoro Confederazione (consultare sito http://www.stelle.admin.ch/it) Cantone Ticino Amministrazione dello Stato: 01/14 “Stages 2014 per psicologi e psicoterapeuti in formazione all’organizzazione sociopsichiatrica cantonale” (scadenza 30 giugno 2014) si richiamano le condizioni generali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi); 02/14 Medici assistenti presso l’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale (OSC), Mendrisio (indeterminata, ritenuto che la pubblicazione del concorso vale per tutto il 2014) si richiamano le condizioni generali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi); 38/14 Medico caposervizio presso l’Istituto cantonale di patologia, Locarno (scadenza 2 giugno) si richiamano le condizioni generali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi); 39/14 Capogruppo Sostegno pedagogico con titolo accademico presso l’Ufficio delle scuole comunali, Ispettorato VII Circondario, Bellinzona (scadenza 22 aprile) si richiamano le condizioni generali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi); 40/14 Tecnico/a assistente presso l’Ufficio della prevenzione dei rumori, Bellinzona (scadenza 22 aprile) si richiamano le condizioni generali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi); 41/14 Operaio/a qualificato/a presso il Centro di manutenzione, Bellinzona (scadenza 22 aprile) si richiamano le condizioni generali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi); EOC: Ospedale Civico di Lugano: acquisitrice/tore –buyer- (scadenza 30 aprile); Infermieri/assistenti di cura/educatori/operatori: Municipio di Bellinzona: infermiere/i, operatrici/operatori socio sanitari; assistenti di cura CRS, ausiliarie/i di cura, ausilierie/i settore alberghiero (vale per tutto l’anno 2014); Municipio di Biasca: personale di cura presso la Casa per anziani: infermieri/e, assistenti di cura, operatori/trici sociosanitari/e; ausiliari/e alle cure (vale per tutto l’anno 2014); Municipio di Chiasso (casa anziani Giardino e Soave): infermieri/e, operatori/trici sociosanitari, assistenti di cura, ausiliari/e di cura,ausiliari/e servizi generali, apprendisti operatori/trici sociosanitari (vale per tutto l’anno 2014); Municipio di Massagno: personale di cura: infermieri/e con diploma CH o riconosciuto CRS, operatori/trici sociosanitari/ie con attestato federale di capacità, assistenti/addetti/ausiliari alle cure con diploma/certificato CH o equivalente (vale per tutto l’anno 2014); Impiegati/apprendisti: Municipio di Chiasso: 1-2 apprendista/i cuoco/chi in dietetica presso gli Istituti sociali (scadenza 25 aprile, ore 17.00); La Unitas – Associazione Ciechi e ipovedenti della Svizzera italiana “Casa Andreina”, Lugano: responsabile amministrativo/a (scadenza 25 aprile, ore 17.00); Municipio di Capriasca: apprendista impiegato di commercio; apprendista giardiniere; apprendista operatore di edifici e infrastrutture (scadenza 30 aprile, ore 09.00); Diversi: Municipio di Chiasso: muratore qualificato presso l’Ufficio tecnico comunale (scadenza 25 aprile, ore 17.00); Municipio di Torricella-Taverne: operaio qualificato (scadenza 25 aprile, ore 11.00); L’AIET – Associazione Installatori Elettricisti Ticinesi: istruttore (scadenza 25 aprile); Municipio di Bellinzona: 1 o 2 pompieri (a tempo pieno) con funzione meccanico presso il Corpo Civici pompieri di Bellinzona (scadenza 2 maggio, ore 16.00). Municipio di Cadenazzo: operatore/operatrice sociale (scadenza 25 aprile, ore 12.00); Corsi Associazione svizzera infermiere e infermieri (ASI) Per iscrizioni e/o maggiori informazioni potete rivolgervi a: ASI, Sezione Ticino, Via Simen 8, 6830 Chiasso – Tel. 091/682 29 31 Fax 091/682 29 32 – E-mail: [email protected] – www.asiticino.ch Data 22-23.05.14 Corso La gestione dello stress 26.05.14 Cosa é il Counseling Sessuologico 23.04.14 e come può essere integrato nella rete sanitaria Riflessologia zonale 30.04.14 e Wu-Wei agire senza agire 03-04.06.14 Termine iscrizione 22.04.2014 Animatore Vincenzo Santoro Claudia Pesenti-Salzmann Antonio Maglio Partecipanti aperto a tutti gli operatori del ramo socio-sanitario aperto a tutti Luogo Bellinzona Bellinzona operatori del ramo sanitario con Bellinzona formazione di base in riflessologia Corsi di formazione continua IUFFP Corsi di formazione continua dell’Istituto Universitario Federale per la Formazione Professionale IUFFP. Per iscrizioni e/o maggiori informazioni potete rivolgervi a: IUFFP, Via Besso 84, 6900 Lugano Massagno, Telefono +41 91 960 77 88 | Fax +41 91 960 77 66, http://www.iuffp-svizzera.ch Data 28.04.14 Corso È finita la crisi finanziaria? 07.05.14 La cannibalizzazione del corpo femminile 19.05.14 Esiste un Governo mondiale Costo Fr. 50 Orario 17.30-19.30 Animatore Alfonso Tuor Luogo IUFFP, Lugano _ 17.30-19.30 Raffaele Scolari SPAI, Locarno Fr. 50 17.30-19.30 Alfonso Tuor IUFFP, Lugano 21 i diritti del lavoro “i grappoli” 6997 Sessa - Telefono: 091- 608 11 87 - Fax: 091- 608 26 41 [email protected] [email protected] www.grappoli.ch APPUNTAMENTI MAGGIO 2014 da giovedì 1 maggio a sabato 9 agosto Esposizione collettiva di dipinti "3 colonne" Sabato 3 maggio, ore 18h00 In occasione della rassegna corale Malcantone in coro Coro San Cristoforo di Caslano Sabato 31 maggio, ore 20h00 Piano bar con Elisa Votazione del 18 maggio, tour del bus «4000 per tutti» 17 aprile 13-17: Stabio - Montagna 22 aprile 9-16:Valle di Blenio 23 aprile 9-16: Airolo-Pollegio 24 aprile 9-16: Arbedo-Biasca 25 aprile 9-16: Giubiasco-Gambarogno 26 aprile 9-16: Bellinzona, Mercato 28 aprile 9-15: Gorduno-Riazzino 29 aprile 9-16: Sonogno-Tenero 30 aprile 9-16: Bignasco/Cevio-Terredi Pedemonte 1. maggio 10-16.30: Lugano 2 maggio 9-12: Brissago-Muralto 3 maggio 9-16: Locarno 5 maggio 9-16: Rivera- Lamone 6 maggio 9-16: Tesserete- Porza 7 maggio 9-16: Sonvico-Pian Scairolo 8 maggio 9-16: Chiasso-Melano 9 maggio 9-16: Ponte Tresa-Sorengo 10 maggio 9-16: Lugano, Piazza S. Rocco La scuola delle competenze: un futuro auspicabile? Relatori: Comitato iniziativa Scuole Comunali 29 aprile 2014, ore 20.30 Ristorante Casa del Popolo, Bellinzona Comitato docenti 6 maggio 2014, ore 18.00 Casa del Popolo, Bellinzona Conferenza federativa formazione educazione e ricerca VPOD 16/17 maggio 2014 Altes Spital, Soletta Chiusura segretariato L’ufficio di Bellinzona rimarrà chiuso da lunedì 21 a venerdì 25 aprile compresi. Per urgenze contattare la sede di Lugano. Cattivi pensieri Military repression Il 6 marzo 2014 il Consiglio nazionale, con il voto decisivo del suo Presidente, ha deciso di permette l’esportazione di armi dalla Svizzera verso paesi che violano sistematicamente i diritti dell’uomo: ad es. Arabia Saudita e Pakistan. Tutti i deputati ticinesi, tranne l’inossidabile Marina Carobbio, hanno votato a favore. Bravi blateroni ticinesi! Tante belle parole sui diritti del popolo, ma sempre pronti ad armare chi reprime il popolo. Giornata di studio Sabato 10 maggio 2014 Mario Castoldi, docente di Didattica generale e Teoria e tecniche della valutazione presso l'Università degli Studi di Torino Aula Magna Scuola media di Camignolo Angé lique del Rey, insegnante di filosofia in un centro di riabilitazione per adolescenti nella periferia parigina Entrata libera Organizza: Movimento della Scuola i diritti del lavoro Assemblea della squadra comunale di Minusio 28 aprile 2014, ore 17 Saletta del magazzino comunale, Minusio Comitati Statali congiunti 29 aprile 2014, ore 18.00 Ristorante Casa del Popolo, Bellinzona Domenica 11 maggio In occasione della “Festa della Mamma” dalle ore 15h00 Intrattenimento per bambini con giochi, balli, bolle di sapone, trucca-bimbi e giro del parco a cavallo del pony dalle ore 12h00 Pranzo festivo Nico Hirtt, insegnante in Belgio, ricercatore, sindacalista, membro fondatore dell’APED (Association pour une école démocratique) Appuntamenti sindacali 22 Condoglianze Il segretariato VPOD e colleghi dell’OSC porgono alla collega Ursula Rampoldi, co-presidente del gruppo VPOD-OSC, le più sentite condoglianze per la perdita del suo caro papà. Servizi CGIL per i frontalieri iscritti al sindacato VPOD Como Camera del lavoro, per info generali su sedi e orari: 031239 311 L’assicurazione malattia della Svizzera Patronato INCA via Italia Libera 25 lu-me-ve 8.30-14.30 ma-gio 9.00-12.30 / 16.00-18.30 sa 9.00-11.30 Per info sulle altre sedi provinciali del patronato: 031 239 390 La Cassa malati collettiva VPOD (tel. 091 911 69 30) gestisce 3 marchi del gruppo HELSANA, ossia: Helsana, Progres e Avanex CAAFCGIL Centro servizi fiscali via Anzani 12b lu-ve 8.30-12.30 / 14.00-18.00 Per appuntamenti o per info sulle altre sedi del CAAF: 031 260 375 Permanenze Coordinamento frontalieri CGIL Bizzarone c/o biblioteca (palazzo comunale) ma 17.00-18.00 Olgiate Comasco c/o Camera del lavoro CGIL tel. 031 944 321 via Vittoro Emanuele 63 me 17.00-18.30 Porlezza via Garibaldi 54 tel. 0344 725 73 ma 16.00-18.00 sa 9.00-11.30 ! Per tutti gli attuali assicurati è possibile fare un cambio, ad esempio passare da Helsana ad Helsana collettiva VPOD; da Avanex a Avanex collettiva VPOD; da Progrès a Progrès collettiva VPOD. ! È necessario richiedere l’apposito formulario presso il nostro ufficio. Beneficiate così del 15% di sconto su quasi tutte le assicurazioni complementari, LCA (età d’entrata massima 65 anni). Varese Camera del lavoro per info generali su sedi e orari: 0332 276 111 Patronato INCA, via Nino Bixio 37 lu-ve 9.00-12.00 / 15.00-18.00 CAAFCGIL Centro servizi fiscali, via Nino Bixio 37 Per appuntamenti o per info sulle altre sedi del CAAF: 0332 810 478 Permanenze patronato INCA/CGIL Arcisate Via Trieste 10 tel. 0332 851 722 me 9.00-12.00 / 16.30-18.30 gio-ve 9.00-12.00 Besozzo via 25 aprile c/o Camera del lavoro tel. 0332 771 035 lu-me 15.00-18.30 gio-ve 9.00-12.00 Impressum Protezione giuridica privata MULTI - VPOD COOP Assicurazioni - VPOD A cosa serve la MULTI-VPOD? In materia di circolazione stradale; in caso di controversie nell'ambito della locazione, in caso di litigio con assicurazioni, uffici viaggio, dentisti,... per prestazioni finanziarie per vittime di crimini e di violenze; per questioni familiari e di diritto ereditario La protezione giuridica MULTI VPOD costa solo fr. 120.- annui e si può disdire ogni anno. Richiedete la documentazione per la sottoscrizione al segretariato VPOD tel. 091/911 69 30, [email protected] Redazione: Segretariato SSP/VPOD, Regione Ticino Via S. Gottardo 30, CP 748, 6903 Lugano Tel. 091 911 69 30 - Fax 091 911 69 31 [email protected] Casa polivalente di Rodi Raoul Ghisletta (responsabile), Fausto Calabretta, Daniela Casalini -Trampert, Massimo Mantovani, Paola Orsega-Testa, Linda Cortesi, Stefano Testa, Laura Calebasso. Per prospetto, informazioni e riservazioni: Colonie dei sindacati c.p. 1211 - 6500 Bellinzona 091 826 35 77 www.coloniedeisindacati.ch Chiusura redazionale: 10 giorni prima dell’uscita Frequenza: mensile Grafica: studio Warp, Robasacco Stampa: Tipo Aurora SA, Canobbio Abbonamenti: Gratuito per i soci VPOD, Fr. 55.- per i non soci in Svizzera Fr. 70.- per i non soci all’estero Il prossimo numero de “I diritti del lavoro” uscirà giovedì 15 maggio 2014 La casa delle colonie dei sindacati a Rodi (Leventina) è l’ideale per gruppi e scolaresche: due aule 50 posti, sala polivalente 80 posti, 10 camere al 1° piano 58 letti, 10 camere al 2° piano 43 letti, servizi e docce, spazio ricreativo esterno di 3’000 m2, casina esterna, pulmino di 21 posti. 23 i diritti del lavoro Zentralsekretariat VPOD Postfach 8279, 8036 Zürich GAB 8036 Zürich 50 franchi per chi procura un nuovo socio! Sindacato VPOD Ticino Sito VPOD Ticino: www.vpod-ticino.ch Sindacato svizzero dei servizi pubblici VPOD Regione Ticino Aderire al Sindacato è semplice! Le quote sono calcolate in base allo stipendio annuo: le trovate sul sito www.vpod-ticino.ch o potete chiamare il numero 091 911 69 30 P.F. scrivere in stampatello Cognome e Nome Sesso M Data di nascita F Data d’adesione Via e numero No. Postale e domicilio e-mail Datore di lavoro Professione % lavoro Stipendio lordo annuo Sindacato precedente Giornale in lingua: I T F La VPOD regala 50.- Fr. di premio a chi le ha consigliato di aderire al Sindacato Cognome, nome, indirizzo Luogo, data Ufficio VPOD Bellinzona Aperto da lunedì a giovedì : 8.00-12.00 / 13.30-17.30 venerdì : 08.00/12.00 (pomeriggio chiuso) Tel. 091 826 12 78 - Fax 091 825 26 14 E-mail: [email protected] CP 1216, Piazza Collegiata, Salita S. Michele, 6501 Bellinzona (2° piano, sopra orologeria Tettamanti) Sede VPOD Locarno Aperto il lunedì : 14.00-17.00 e il giovedì : 9.00-12.00 - Tel. 091 751 00 47 Piazzetta dei Riformati 1, 6600 Locarno Nazionalità Tel. /Cel. Segretariato VPOD Lugano Aperto tutti i giorni, orari: 8.00-12.00/13.30-17.30 Tel. 091 911 69 30 - Fax 091 911 69 31 E-mail: [email protected] CP 748, Via S. Gottardo 30, 6903 Lugano (4°piano, vicino stazione FFS, davanti Ufficio del Lavoro) Sede VPOD Balerna Aperto il martedì (se festivo mercoledì ): 13.30-17.00 - Tel. 091 646 00 69 E-mail: [email protected] Via L. Favre 10, 6828 Balerna sede Associazione Inquilini Mendrisiotto Sede VPOD Biasca Via Nadro 3, su appuntamento, tel. 079 708 24 40 Firma La /il sottoscritta/o dichiara con la presente di aderire al Sindacato svizzero dei servizi pubblici – VPOD e s’impegna a rispettarne gli statuti. 50 franchi per chi procura un nuovo socio! Per ogni adesione al Sindacato VPOD verrà riconosciuto un premio speciale di 50 franchi per il propagandista. E a chi si iscrive al Sindacato VPOD un orologio rosso con spilla o una penna USB Come funziona? Ogni membro che si iscriverà al sindacato riceverà in regalo un magnifico orologio rosso con spilla oppure un'utilissima penna USB (a scelta). Bellinzonese e valli Sede centrale a Bellinzona Piazza G. Buffi 6A - CP 1270 - 6501 Bellinzona Tel. 091/826 48 83 - Fax 091/826 48 84 LU 09.00 - 11.30 / pom. chiuso MA e GIO 09.00 - 11.30 / 14.00 - 17.00 ME 14.00 - 17.00 VE tutto il giorno chiuso Luganese e valli Sportello presso VPOD di Lugano (vedi sopra) Tutti i giorni: 09.00-11.30 / 14.00-17.00 Locarnese e valli Sportello presso VPOD di Locarno (vedi sopra) Mendrisiotto Sportello presso VPOD di Balerna (vedi sopra) Come ritirare il premio? Una volta compilata l'adesione al Sindacato VPOD potete ritirare l'orologio o la penna USB presso i segretariati sindacali di Lugano o Bellinzona. i diritti del lavoro Cassa disoccupazione Syndicom – VPOD Biasca e valli Solo recapito postale: CP 2455 - 6710 Biasca 24
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