I Diritti del lavoro 9/2014 - Sindacato dei Servizi Pubblici Regione

i diritti lavoro
del
vpod
Organo del Sindacato dei servizi pubblici
Numero 9, mercoledì 24 dicembre 2014
Partecipate
alla serata
del gruppo
donne VPOD
mercoledì 28
gennaio, ore 20
Ristorante
Elvezia a Rivera
7 marzo 2015
!
Tutte a Berna
i
2
La redazione
vi augura
Buone feste
e felice
anno nuovo
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Editoriale
Per salari migliori anche nel 2015!
Perché solo uniti siamo forti!
Anche nel 2015 continuano le campagne salariali per il personale di asili nido e case per anziani. Due settori che negli anni stanno acquistando
sempre più valore all’interno della nostra società, ma che poi si fa fatica a
riconoscere nella busta paga. E il nostro lavoro continua.
Ogni volta che vengo a conoscenza di una dimissione da parte di
un membro del nostro sindacato
mi interrogo sulle possibili cause
che spingono uno di noi, lavoratore salariato, ad abbandonare la
protezione sindacale per navigare
a vista, senza l’aiuto di chi da anni
si impegna per il nostro benessere contrattuale. Una dimissione
che mette a rischio anche la forza
d’urto dei lavoratori, il cui benessere viene minato da un padronato sempre più attento al mero
profitto. Va ricordato però che il
sindacato non è solo uno “sportello vertenze” di cui ricordarsi
quando ci si trova in difficoltà. Il
Sindacato è un’ “assicurazione
collettiva”, il mezzo per dotarsi
degli strumenti atti a conoscere i
propri diritti e garantirsi un giusto trattamento. E se il sindacato
non l’avrai costruito anche tu, con
il tuo contributo mensile e con la
tua partecipazione, alla fine potresti scoprire che non avrà le risorse sufficienti per aiutarti proprio
quando ne avrai bisogno...
Ma perché è importante sindacalizzarsi? Perché i tuoi diritti devono essere chiari; perché chi lavora
deve potersi organizzare per difendersi meglio; perché i tagli sul
personale continuano e non basta
avere un buon contratto adesso;
perché è intollerabile che ci sia
l’arroganza, la protervia, l’ingiustizia nel posto di lavoro; perché ci
sia qualcuno che pensi a te anche
quando sei disoccupato o in pensione; perché difendendo i lavoratori, si difende la pace e la democrazia; perché lottando per i tuoi
diritti, lotti anche per coloro che
non possono farlo; perché possa
rivolgerti ad un’organizzazione
esperta nel garantire servizi fiscali, pensionistici e vertenziali senza
doverti svenare rivolgendoti a liberi professionisti; perché è bello
sapere che insieme a te ci sono
centinaia di donne e uomini che
condividono gli stessi ideali; perché i padroni sono più organizzati
di te; perché si possa difendere le
conquiste fatte e andare oltre…
Se non ti fossero sufficienti questi
motivi puoi aiutarci ad allungare
la lista, ma quando lo fai sincerati di essere anche tu iscritto
al nostro sindacato. Perché solo
uniti siamo forti!
di Stefano Testa e Linda Cortesi, sindacalisti VPOD
Un salario minimo per gli asili nido
Proprio in questi giorni di chiusura del giornale stiamo redigendo, con l’aiuto del
nostro legale, una risposta alla bozza di legge presentataci dalla Commissione
scolastica e che dovrebbe essere conforme all’iniziativa “Asili nido di qualità per
le famiglie”. Un ulteriore passo che ci avvicina alla discussione del testo in Parlamento e quindi alla modifica della legge.
Per l’inizio del 2015 sarà inoltre nostra priorità incontrare l’associazione mantello degli asili nido ATAN, così da poter riaprire la discussione attorno a un contratto collettivo di lavoro con un salario minimo di 3500.– nel 2015 e 4000.– nel
2016, che permetta di assicurare adeguate condizioni di lavoro per il personale
ed eliminare situazioni di concorrenza al ribasso tra le strutture. Garantendo così
una posizione di maggior peso con gli enti sussidianti, affinché i meccanismi di
finanziamento siano modificati.
Due fronti quello dell’iniziativa e del contratto che contiamo poter concludere in
questo anno che sta per cominciare, e per i quali, sostenuti dal nostro comitato,
ci batteremo con ogni mezzo.
200 franchi in più per il personale delle case per anziani
Anche nel settore delle Case per anziani la campagna salariale continua. Lanciata
quest’autunno con la richiesta di riconoscere 200 franchi in più in busta paga per
il personale, le assemblee regionali hanno deciso a dicembre di raccogliere le firme per una petizione all’indirizzo del Dipartimento socialità e sanità e dell’ACAS
(associazione dei Comuni in ambito sociosanitario) finanziatori di queste strutture.
Qui sotto trovate il testo, da firmare e far firmare perché, dopo 12 anni senza
aumenti con pressioni e flessibilità sempre crescenti, è giunto il momento di riconoscere questo piccolo aumento di stipendio. Un aiuto oltre che per migliorare il
potere d’acquisto delle salariate e dei salariati, anche per rendere la professione
più attrattiva.
"
di Roberto Martinotti,
presidente VPOD Regione Ticino
PETIZIONE
+ 200 fr. mensili per tutte le figure professionali
nelle case anziani!
Le case anziani sono sempre più sotto pressione. I carichi di lavoro e di
burocrazia, come pure le richieste e le esigenze di flessibilità da parte dei
datori di lavoro, sono in costante aumento, mentre le condizioni di lavoro
del personale sono ferme da tempo.
Gli ultimi aumenti salariali reali per il personale che opera nelle case
per anziani sono avvenuti nel 2002, ossia ben 13 anni fa! A fronte della
crescita degli affitti, dei premi cassa malati e di altri bisogni, occorre un
aumento salariale consistente, a sostegno del potere d’acquisto delle salariate e dei salariati di questo importante settore. Questa richiesta anche
per dare maggiore attrattività alle professioni operanti nelle case anziani.
Alla luce di queste considerazioni le sottoscritte lavoratrici e i sottoscritti lavoratori delle case per anziani chiedono al DSS (Dipartimento
socialità e sanità) e ad ACAS (Associazione Comuni in ambito sociosanitario) finanziatori delle strutture, di voler concedere quale riconoscimento professionale all’impegno delle operatrici e degli operatori delle
case per anziani un aumento salariale reale di fr. 200 mensili.
Nome
Cognome
Casa per anziani
Firma
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Da rispedire a: Sindacato VPOD, Cp 1216, 6501 Bellinzona
Durante la prima settimana della sessione invernale delle Camere federali
il Consiglio nazionale si è occupato in particolare del preventivo 2015 della
Confederazione. Secondo il progetto presentato dal Consiglio federale le
previsioni dei conti dello stato federale per il prossimo anno dovrebbero
chiudersi con un utile di 500 milioni. Un risultato ottenuto con ben 700
milioni di tagli alla spesa.
di Werner Carobbio, già consigliere nazionale
Tra le misure di risparmio proposte dal Governo figura la riduzione delle poste relative all’aiuto allo sviluppo: 99 milioni in
meno suddivisi in 75 milioni riguardanti la cooperazione allo sviluppo, 10 milioni per la cooperazione multilaterale e 14 milioni
per l’aiuto ai paesi dell’est. Nel mirino della scure del Consiglio federale anche
i contadini e l’agricoltura per un importo di 130 milioni. Come era facile prevedere la discussione si è concentrata attorno alle due poste richiamate sopra.
E ha visto contrapporsi i fautori dei tagli – le forze borghesi di centro destra –
e i critici della politica delle economie in particolare nel settore dell’aiuto allo
sviluppo – socialisti e forze progressiste. Dall’esterno come d’abitudine si è
fatta sentire forte la voce e la pressione della lobby dei contadini fermamente
contrari a ogni misura di risparmio nelle spese e nei sussidi per l’agricoltura,
del resto già ampiamente finanziata e sostenuta dalla Confederazione.
Il dibattito ha verificato una volta di più l’atteggiamento dei rappresentanti
dell’UDC e accoliti. Un vero comportamento da strabici. Da un lato si sono
battuti strenuamente per sopprimere le misure di risparmio riguardanti contadini e agricoltura. Dall’altro hanno invece combattuto tutte le proposte che
miravano a rifiutare i tagli riguardanti l’aiuto allo sviluppo.
Ai voti gli emendamenti di socialisti, verdi, verdi liberali e partito borghese
democratico sostenuti anche da una maggioranza di deputati del PLR e del
PPD sono stati tutti approvati con i soli voti contrari dell’UDC e accoliti e di
una minoranza di esponenti di PLR e PPD. Per il 2015 di conseguenza il budget dell’aiuto allo sviluppo potrà contare anche sui 99 milioni che il Consiglio
federale voleva tagliare. Un taglio che avrebbe messo in discussione la credibilità della Svizzera all’estero. Crediti inoltre necessari non solo per aiutare i
paesi poveri del sud del mondo ma anche per ridurre i flussi migratori verso il
Nord. Ma l’UDC e la destra populista e nazionalista da questo orecchio non ci
sentono e vogliono solo l’introduzione dei contingenti. Socialisti e sinistra che
hanno votato contro il taglio del preventivo 2015 all’aiuto allo sviluppo hanno
anche proposto, senza successo, un ulteriore aumento della posta relativa per
raggiungere l’obiettivo dello 0,5% del PIL in materia di aiuti alla cooperazione
e allo sviluppo.
Ma lo strabismo dell’UDC si è manifestato anche in altre occasioni. Ad esempio
quando è stato il caso di accordare 7,5 milioni in più per l’accoglimento extra
famigliare cioè per i cosiddetti nidi d’infanzia portando l’importo a disposizione per il sostegno di quelle importanti e necessarie strutture a 26,5 milioni.
Solo l’UDC si è opposta. Un comportamento e uno strabismo significativo quelli dell’UDC. Da tener presente quando si ascoltano le roboanti dichiarazioni in
vista della scadenza delle elezioni cantonali dell’aprile 2015 dell’UDC ticinese
per una politica coerente nell’interesse della gente.
Lisboa
Fotografie di Aldo Balmelli
Canvetto Luganese
Fondazione Diamante
Fino al 14 febbraio 2015
dal martedì al sabato,
dalle ore 08.30 - 24.00
Sommario
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La VPOD ti aiuta
Le rivendicazioni VPOD
per gli impiegati statali
I cantieri della scuola
Attività per il personale dell’EOC
Soluzione per le indennità festive
e notturne nelle Case per anziani
Per una sociopsichiatria forte
e umana
Difendere gli interessi delle donne
è difendere lo stato sociale
Lotte sindacali nel mondo
Lettera agli editori ticinesi
Offerte di lavoro
Appuntamenti sindacali
Agenda VPOD
Adesione Sindacato VPOD
primo piano
Preventivo strabico per la Confederazione
In breve
Referendum contro
la riforma III delle imprese
Il Sindacato VPOD combatterà con il
referendum la riforma III della fiscalità
per le imprese, se essa come probabile
causerà enormi perdite alla Confederazione e ai Comuni. Le previsioni
federali sono di un costo annuo di ben
3 miliardi per anno. Già la riforma II
della fiscalità delle imprese, accolta
nel 2008 con un margine risicato del
50,5% di voti favorevoli, ha causato
enormi perdite. Il Consiglio federale
ha sottostimato clamorosamente le
minori entrate: 1 miliardo invece di 87
milioni Fr annui!! Il rischio è di compromettere ulteriormente il finanziamento dei servizi pubblici, della scuola
e del settore sociosanitario.
2 NO per le prossime
votazioni federali
Il Sindacato VPOD invita ad opporsi
all’iniziativa popolare per la deduzione fiscale degli assegni famigliari, in
quanto le deduzioni fiscali avvantaggiano gli alti redditi e portano poco o
nulla a quelli bassi. Le perdite fiscali
per Comuni, Cantoni e Confederazione
ammonterebbero a 960 milioni Fr, che
sarebbero pagati da minori prestazioni
pubbliche ai ceti medio-bassi. Un salto
finanziario nel vuoto, con enormi perdite finanziarie per gli enti pubblici, è
pure l’iniziativa che vuole mettere una
tassa sull’energia al posto dell’imposta
sul valore aggiunto: NO quindi anche
a questa iniziativa popolare.
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amministrazione pubblica
Il Sindacato VPOD ti aiuta nelle richieste di rimborso del 3%
Il tempo corre e, mese dopo mese, diminuiscono per
i dipendenti dello Stato le possibilità di fare valere la
propria richiesta di rimborso della deduzione del 3%
sul salario iniziale e di fare valere quella per ottenere
il mancato aumento nel secondo anno di attività. Pertanto fate in fretta ad annunciarvi al Sindacato! Numerosi dipendenti si sono già rivolti al Sindacato VPOD,
che li ha consigliati per quanto riguarda i loro diritti.
Il Sindacato VPOD effettua unicamente consulenze e
procedure di rimborso per chi è membro e per chi si
associa al Sindacato.
Dal centinaio di casi giunti al Sindacato VPOD emerge
una grande confusione nella determinazione dei salari
iniziali dei dipendenti assunti dall’amministrazione e
dalla scuola nel periodo 1998-2013:
- applicazione delle due classi in meno sullo stipendio
iniziale come da articolo 7, cpv. 3 della legge stipendi
(cosa formalmente corretta, in quanto esiste la base
legale);
- applicazione della riduzione del 3% sullo stipendio
iniziale + blocco dell’aumento annuo nel secondo
anno di attività (cosa definita illegale dal Tribunale
grazie alla sentenza ottenuta lo scorso mese di settembre dall’avv. Branda, incaricato dalla VPOD a
nome di 3 colleghi, in quanto manca la base legale:
qui si può fare qualcosa);
- applicazione di salari molto penalizzanti e diversifica-
Incontro per il Penitenziario
Lo scorso 9 dicembre i sindacati hanno incontrato
l’on. Gobbi, il capodivisione Battaglioni e il nuovo
direttore delle Strutture carcerarie Stefano Laffranchini-Deltorchio. Si è fatto il punto della situazione del
personale dopo i cambiamenti introdotti nel 2013/14.
Le attese del personale investono soprattutto l’aumento dei giorni di congedo, delle indennità e degli
effetti del personale, vista anche la bocciatura della
riclassificazione salariale delle funzioni proposta dal
direttore a.i. Zambetti sul modello della polizia.
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Revisione parziale
del ROD a Biasca
Il Municipio di Biasca ha trasmesso una bozza di revisione
parziale del Regolamento organico dei dipendenti, che è
all’esame del Sindacato Vpod e della Commissione interna
del personale, che si sono riuniti già due volte. L’obiettivo è
di presentare le osservazioni entro fine gennaio, dopo aver
sentite l’assemblea del personale a metà gennaio.
ti per il personale ausiliario: vi sono casi con riduzione
del 20% del salario iniziale rispetto alla classe normale
di entrata; casi con riduzione del 3% del salario iniziale;
casi senza riduzione del salario iniziale; molti casi con
il blocco dell’aumento annuo per più anni e questo sino
alla nomina del dipendente (si tratta di casi da segnalare al sindacato per valutare ulteriori passi).
In conclusione invitiamo i colleghi e le colleghe a venire al Sindacato VPOD con la documentazione: contratto
iniziale e lettere importanti per ricostruire la loro carriera. Vi sono dipendenti che possono richiedere varie
migliaia di franchi di arretrati e vi sono dipendenti con
situazioni complesse, in particolare tra il personale ausiliario, che il Sindacato VPOD approfondirà giuridicamente alla luce dei principi della sopracitata sentenza.
Questa vicenda mostra come sia importante poter contare sulle risorse sindacali in caso di bisogno: cosa che
un maggior numero di dipendenti pubblici dovrebbe
capire iscrivendosi al Sindacato VPOD, che sta in piedi
solamente grazie alle quote mensili pagate dai propri
membri.
Da ultimo, non abbiate paura di rivolgervi al Sindacato
in caso di bisogno. Non occorre avere paura nel rivendicare i propri diritti e nel cercare soluzioni.
Vi invitiamo a prendere un appuntamento telefonando
allo 091/ 911 69 30 o mandando un’ e-mail a
[email protected]
A Lugano salvi perlomeno
gli stipendi!
A Lugano la commissione del personale e i sindacati hanno ottenuto il mantenimento dell’integrità degli
stipendi e degli aumenti annui. Il 27 novembre l’assemblea dei dipendenti comunali, molto frequentata,
ha accettato un aumento dei premi pensionistici dal
8,5% al 11,5% dal 1.1.2014, mentre quelli pagati dalla
Città scenderanno dal 16% al 13%. Seguendo l’invito
del personale, il Consiglio comunale ha decretato la
soppressione dell’indennità per economia domestica
solamente per i redditi oltre i 90’000 Fr (ed ha stralciato
la soppressione completa prevista dal 2016). Il Municipio di Lugano si è impegnato a non fare licenziamenti.
Il Sindacato VPOD intende lavorare per consolidare i
posti precari e per giungere ad una revisione positiva
del Regolamento organico dei dipendenti nel 2016.
Incontro AET
Lo scorso 11 dicembre commissione del personale e
sindacati hanno incontrato la direzione e il presidente
dell’Azienda elettrica ticinese per discutere di vari temi,
tra cui la situazione aziendale, i premi cassa pensioni e il
picchetto dei dipendenti. La discussione non ha permesso di ottenere risultati significativi, ma il nostro impegno
continuerà.
Mercoledì 10 dicembre si è svolta l’assemblea annuale
del Gruppo VPOD Impiegati cantonali, la quale ha sollevato le seguenti problematiche e richieste all’indirizzo
del Consiglio di Stato.
di Raoul Ghisletta, segretario VPOD Ticino
Il Sindacato VPOD attende la documentazione sulla riclassificazione salariale per
poter svolgere un lavoro di verifica delle future classi e delle nuove funzioni disegnate
analiticamente per tutti gli impiegati. L’assemblea VPOD
chiede inoltre la riduzione del tempo di lavoro a 40 ore
settimanali senza riduzione salariale.
Il Sindacato VPOD chiede la nomina degli ausiliari, che
effettuano compiti permanenti, e chiede di abolire le penalizzazioni che li colpiscono, una fra tutte la riduzione
del 20% del salario per chi effettua una supplenza.
Il Sindacato VPOD esprime opposizione alla cancellazione delle ore supplementari svolte dai dipendenti, decisa
dalla risoluzione governativa 3195 del Consiglio di Stato
del 1. luglio 2014 (“Direttiva sulla gestione delle presenze e delle assenze degli impiegati dello Stato”). La sua
applicazione deve essere sospesa per esaminarne con i
sindacati il contenuto e l’impatto concreto sui dipendenti.
Vi sono casi di dipendenti che hanno effettuato centinaia
di ore su richiesta dei superiori e che si vedrebbero ingiustamente cancellate queste ore (riduzione a 168 ore a
fine 2014 e a 50 ore il 31 marzo 2016, a meno di disporre
del codice 70, cosa che riguarda i funzionari dirigenti e
alcuni altri collaboratori). Il Sindacato VPOD invita tutti
i dipendenti a stampare entro Natale la tabella delle ore
supplementari svolte, prima che esse siano cancellate.
Chiediamo al Consiglio di Stato di ripristinare i congedi pagati per funerale di un collega, per funerale di un
parente di secondo grado e per la donazione di sangue,
soppressione motivata per combattere generici “abusi”,
cosa assurda dato che essi devono essere autorizzati dal
funzionari dirigenti. Questi congedi sono in uso da tempo
e in tante aziende. L’assemblea ha pure richiesto di rimettere a disposizione le grandi agende ai funzionari che le
necessitano per il loro lavoro.
Infine il Sindacato chiede al Consiglio di Stato di supportare con una direttiva rivolta ai quadri e ai dipendenti la
creazione di commissioni del personale, come da regolamento governativo datato 11 marzo 2014, per consentire
ai dipendenti di intervenire tempestivamente sui problemi
organizzativi interni e sul clima di lavoro. È necessario da
parte del Consiglio di Stato una sensibilizzazione in particolare dei quadri, affinché abbiano un atteggiamento
positivo nei confronti di questo organo da tempo previsto
dalla LORD, ma di fatto poco presente nell’amministrazione (se si eccettuano i settori della scuola, della polizia
e del penitenziario, che hanno loro organismi specifici, vi
sono solo 3 commissioni).
amministrazione pubblica
Le rivendicazioni VPOD per gli impiegati dello Stato
Anticipazioni scorrette sul rinnovo della Cassa Pensioni di Chiasso
Lo scorso mese di ottobre è cominciata una serie di incontri tra il Municipio, la Commissione del Personale
(CdP) e i Sindacati VPOD e OCST per definire le modifiche
da apportare alla Cassa Pensioni dei Dipendenti del Comune di Chiasso per adeguarla alle nuove normative in
ambito LPP, entrate in vigore nel 2012 e che devono essere recepite, per alcuni aspetti, entro il 31 dicembre 2014.
di Massimo Mantovani,
sindacalista VPOD Ticino
I Sindacati hanno sin dall’inizio espresso il
loro disappunto per la tempistica dell’operazione, infatti il Municipio di Chiasso ha atteso l’ultimo momento per poi affrettare le procedure. Il
19 novembre l’assemblea degli assicurati ha comunque
ratificato la modifica dello statuto.
Il 3 dicembre, su richiesta dei Sindacati si è poi tenuta una
riunione con i responsabili della Cassa Pensioni, presenti i
rappresentanti delle CdP del Comune, degli Istituti Sociali
e dell’AGE, oltre ai rappresentanti di VPOD e OCST. Du-
rante tale riunione il perito esterno della Cassa ha presentato le linee secondo cui si dovrebbe orientare in futuro la
Cassa stessa col passaggio dal primato delle prestazioni a
quello dei contributi. I Sindacati al termine della riunione
hanno sollecitato la trasmissione di tutti i dati per poter
discutere con i dipendenti in assemblea del cambiamento
proposto e delle sue conseguenze, ricevendo in tal senso
rassicurazioni da parte del presidente della Commissione
di gestione della Cassa, nonché Sindaco Moreno Colombo.
Le parti hanno quindi concordato di ritrovarsi dopo aver
preso visione della documentazione per discutere il nuovo
piano pensionistico in tutti i suoi vari aspetti.
Il 12 dicembre sono però apparse sui quotidiani cantonali
delle anticipazioni, riprese dal messaggio municipale n.
2014 22, i cui contenuti non erano quelli presentati nel
corso dell’incontro del 3 dicembre! Il 17 dicembre i Sindacati VPOD e OCST hanno quindi scritto al Municipio richiamando il tutto e sollecitando nuovamente un incontro
di chiarimento per poter poi convocare un’assemblea del
personale che possa prendere posizione sulla materia con
cognizione di causa.
Trovato l’accordo sui picchetti per gli operai di Minusio
Durante l’ultimo incontro di trattativa avvenuto lo scorso 24 novembre è stato trovato un accordo per la definizione delle indennità di picchetto per la squadra degli
operai comunali di Minusio.
La trattativa è stata laboriosa e lunga, ma il risultato ottenuto è sicuramente positivo. Gli operai infatti potranno usufruire in futuro di un’indennità di picchetto di Fr.
6.- per i giorni feriali e di Fr. 50. - per i giorni festivi. È stato inoltre deciso di abolire il turno di lavoro domenicale
a titolo di prova per un anno. Per ogni turno di picchetto
verranno inoltre corrisposte 4 ore di recupero sul monte
ore dei collaboratori. Il Municipio di Minusio porterà il
risultato della trattativa al prossimo Consiglio Comunale
per rettifica e modifica del ROD.
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scuola
Si moltiplicano i cantieri su scuola e docenti
C’è molto fermento nell’ambito scolastico, dove proposte e cambiamenti di legge si susseguono a ritmo incalzante in questa fine d’anno. Dal neo redatto profilo del
docente, al Regolamento sulla Formazione continua in
dirittura d’arrivo, dalla riforma della scuola dell’obbligo presentata pochi giorni fa, alle nuove classi salariali
previste per il 2016.
di Linda Cortesi, sindacalista VPOD Ticino
Il profilo del docente
Il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) ha posto in consultazione fino al 27 febbraio 2015 il documento Profilo e compiti istituzionali dell’insegnante della
scuola ticinese. Redatto da un gruppo di lavoro formato
ad hoc, il testo vorrebbe definire gli aspetti essenziali auspicati per gli insegnanti delle scuole del Canton Ticino.
Uno strumento, a detta dei redattori, che si vuole orientativo, un punto di riferimento per le varie fasi del percorso professionale: dalla formazione iniziale (fornisce
indicazioni utili a SUPSI e IUFFP), all’entrata nella vita
professionale (per DECS e Municipi), fino alla formazione continua e all’autovalutazione. Il documento, composto da 13 cartelle, ha senz’altro il merito di mettere in
evidenza il variegato mondo della scuola e le molteplici
richieste e compiti di cui si fanno carico quotidianamente
i docenti, che appaiono come una sorta di supereroi capaci di gestire e risolvere qualsiasi situazione. Un testo
quindi denso di concetti e valori che vorremmo analizzare
approfonditamente prima di dare la nostra opinione. Per
questo motivo, per poter rispondere adeguatamente alla
consultazione, il Comitato docenti VPOD si riunirà il prossimo 19 gennaio 2015 per discuterne e proporre eventuali
emendamenti.
La scuola che verrà
Un altro testo orientativo reso pubblico negli ultimi giorni
dal Dipartimento è La scuola che verrà. Idee per una ri-
forma tra continuità e innovazione. Un consistente fascicolo che tratteggia una profonda modifica della struttura
della scuola dell’obbligo in Ticino, con la sostituzione dei
livelli alle medie a favore di curricula più personalizzati
e di una griglia oraria flessibile, l’abolizione della licenza
di scuola elementare e l’introduzione di una licenza per
tutti alla fine della scuola dell’obbligo, il rafforzamento
del docente di classe e forme di accompagnamento per un
miglior orientamento professionale. Un progetto ambizioso la cui eventuale generalizzazione avverrà nel 2020. I
commenti di primo acchito pongono il grosso interrogativo del finanziamento: una scuola basata sulla pedagogia
differenziata e quindi su modalità di insegnamento varie,
favorendo laboratori, atelier e giornate progetto, è una
scuola che ha bisogno di più mezzi. Lo scoglio della politica è quindi dietro l’angolo.
Un intero capitolo è poi dedicato al ruolo del docente che,
secondo il Dipartimento, grazie alla riforma sarà maggiormente valorizzato, riconoscendone e gratificandone
l’impegno.
Nei prossimi mesi il progetto sarà presentato pubblicamente, ma potete scaricare già ora il documento al sito:
www.lascuolacheverra.ch, mentre il gruppo di lavoro continuerà gli approfondimenti ancora fino a novembre 2015.
Un dossier che non mancheremo di seguire attentamente.
Formazione continua, riclassificazione salariale,
sostegno ai docenti in difficoltà
Numerosi sono poi i cantieri che stanno arrivando al dunque. A breve infatti termineranno i lavori sul Regolamento
della nuova Legge sulla Formazione continua e l’entrata
in vigore dovrebbe quindi prevedersi per settembre 2015.
La riclassificazione salariale e la revisione degli oneri del
docente sta invece accumulando un po’ di ritardo, a gennaio durante il prossimo incontro con il tavolo docenti
speriamo di capire meglio a che punto siamo. Con l’anno
nuovo saranno infine presentate anche le prime indicazioni e i dati relativi al questionario online sul sostegno ai
docenti in difficoltà.
“Vecchi abilitati” riammessi ai concorsi
Della questione dei docenti nominati prima dell’introduzione
dell’abilitazione presso gli istituti IAA/ASP/DFA, ne avevamo
parlato l’anno scorso (si veda I Diritti del Lavoro n 6/2013). Il
Sindacato VPOD aveva sollevato il problema anche al tavolo docenti perché, ci si era accorti che docenti con esperienza anche
decennale se per un motivo personale lasciano l’insegnamento,
poi non possono più accedervi, in quanto il loro titolo di studio
non è parificato alle abilitazione rilasciate dal DFA. Allora non si
era riusciti a trovare una soluzione legale con il Dipartimento,
ma solo la rassicurazione di concedere agevolazioni per conse1
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guire una nuova abilitazione ai docenti intenzionati a ritornare a
insegnare. Leggiamo con piacere quindi che il nuovo bando di
concorso per l’anno 2015/2016 (articolo qui sotto) permette ai
docenti assunti dal Cantone prima del 1996, che hanno insegnato
per almeno 5 anni e non hanno lasciato la scuola da oltre cinque
anni, di partecipare ai concorsi. Non si tratta quindi del riconoscimento del titolo abilitativo che per legge ci dicono non può avvenire, ma di una procedura che apre almeno le porte al riconoscimento degli anni passati dietro la cattedra e che, siamo convinti,
sono un requisito paragonabile per poter tornare a insegnare!
Concorso docenti per l’anno scolastico 2015-2016
La Divisione della scuola e la Divisione della formazione professionale, in collaborazione con la Sezione amministrativa
del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport
(DECS), così autorizzate dal Consiglio di Stato, aprono il concorso per la nomina e l’incarico di docenti e operatori per l’anno scolastico 2015/2016 nei seguenti ordini di scuola e servizi:
scuole medie; scuole medie superiori; scuole speciali; servizio
dell’educazione precoce speciale; servizio di sostegno pedagogico delle scuole dell’infanzia ed elementari; scuole professionali secondarie e superiori (industriali, agraria, artigianali,
artistica, commerciali, sanitarie e sociali). Scadenza 9 gennaio
2015 (fa stato il timbro postale). Informazioni Foglio Ufficiale
95/2014 del 28 novembre o al sito www.ti.ch/decs/sa/cosa-facciamo/concorsi-scolastici/
di Fausto Calabretta, sindacalista VPOD
EOLAB
Il 28 novembre il Sindacato VPOD e un membro
della commissione del personale dei laboratori
hanno incontrato i responsabili dei laboratori
dell’Ente ospedaliero (EOLAB), Keller e Cavalli, per discutere dei temi sollevati dalla recente assemblea del personale.
Ne è scaturita la decisione di rivedere l’organizzazione nei
singoli istituti per ripartire meglio i carichi di lavoro in base
alle fluttuazioni settimanali/annuali e diminuire le ore supplementari. Abbiamo pure proposto l’assunzione di jolly per le
sostituzioni di personale assente.
Ospedale La Carità di Locarno
La commissione interna del personale e i sindacati stanno
monitorando il clima di lavoro reparto per reparto. L’ultima
riunione ha coinvolto i reparti di chirurgia, facendo emergere
un clima di lavoro positivo. Problemi sono stati invece sollevati per le sostituzioni e i carichi di lavoro, cosa prontamente segnalata al responsabile delle risorse umane con la richiesta di
disporre dei dati quantitativi sul lavoro negli ultimi due anni.
La prossima riunione è prevista per il reparto di Emodialisi in
data 29 gennaio, ore 15.30 presso l’ufficio VPOD di Locarno.
Ospedale San Giovanni di Bellinzona
Per il personale dell’economia domestica il Sindacato VPOD
aveva chiesto negli scorsi mesi di consolidare i contratti a ore
con percentuali alte (60-80%). Dopo aver aperto un concorso
interno i responsabili hanno proceduto ai colloqui personali
fissando dei criteri per il passaggio da contratto a ore a fisso.
Dal 1. gennaio 2015 vi saranno 10 persone che accederanno
ad un contratto fisso, quasi tutti a tempo pieno. Nel primo
semestre 2015 si provvederà a consolidare altri 8 contratti.
Per i restanti sarà valutata la situazione personale nel corso
del 2015.
socio-sanitario
Attività per il personale dell’Ente ospedaliero cantonale
Ospedale regionale di Lugano
Dopo vari tentativi il Sindacato VPOD è riuscito a consolidare
alcuni contratti a ore del personale di economia domestica
dell’ospedale. I contratti a ore rimasti rispettano le condizioni
fissate dal contratto collettivo. Grazie alla collaborazione dei
quadri il clima di lavoro sembrerebbe migliorato. Attendiamo anche un miglioramento sul fronte dei carichi di lavoro
nell’immediato futuro.
Servizi centrali di Biasca
Su segnalazione del personale, la commissione interna del
personale, i sindacati e la direzione hanno elaborato una nuova turnistica notturna: inizio turno alle 23.00 fino alle 6.00
con una pausa di 15 minuti. Le ore effettive di lavoro saranno 6h45 (pagate come 8 ore), comprese le indennità del 10%.
L’indennità notturna di Fr. 2.50 all’ora sarà riconosciuta sulle
6h45 lavorate. L’assemblea ha chiesto però di predisporre due
pause di 15 minuti in quanto i carichi di lavoro sono pesanti e
preferirebbe pertanto iniziare il turno alle ore 22.45. In caso
di accettazione la modifica dovrebbe entrare in vigore dal 1
marzo 2015.
Assemblea tecnici di radiologia EOC
Lo scorso 9 dicembre si è svolta un’interessante assemblea
cantonale dei tecnici di radiologia degli ospedali EOC, durante la quale sono emersi molti spunti di riflessione. È stata
quindi fissata una seconda assemblea a inizio 2015.
Cinque SACD pubblici verso un nuovo CCL?
Il personale di tutti i Servizi di assistenza e cura a domicilio
pubblici dal 1.1.2015 è senza contratto collettivo di lavoro
cantonale (CCL COSACD), a causa dell’immotivata decisione
di SCuDO Lugano di uscire dalla comunità contrattuale a fine
anno. Si sta ora lavorando per mantenere un CCL a cinque.
Un accordo di prolungamento sino al 30.6.2015 è in fase di
discussione tra i sindacati e i servizi pubblici di assistenza
e cura a domicilio del Bellinzonese, Locarnese, Malcanto-
ne, Mendrisiotto e Tre Valli. Questo darà modo di valutare
proposte di modifica del COSACD presentate dai sindacati e
dai datori di lavoro. Il personale di SCuDo subirà invece il
regolamento dettato dal padre padrone di SCuDo, dr. Macchi
e benedetto da una piccola maggioranza del personale e dei
delegati. Chi sopravviverà, vedrà…Intanto il dr. Macchi continua a dire che è in trattativa con altri Sindacati per la firma
del regolamento dal 2016: una cosa poco seria…
Rimborso del 3%: e i docenti?
Premesso che da dipendenti pubblici ingiustamente e
reiteratamente spremuti dal profilo retributivo i docenti
hanno sempre e sempre faranno fronte comune con i funzionari pubblici nella difesa della dignità delle reciproche
condizioni contrattuali, la recente sentenza del Tribunale
amministrativo cantonale che dichiara illegale la decurtazione del 3% sul salario del primo anno d’attività di molti
funzionari pubblici pone un grosso interrogativo, che fino
ad ora nessuno ha sollevato. Ma allora, a pagare per il risanamento delle finanze pubbliche rimangono solo i docenti?
di Adriano Merlini, presidente VPOD docenti
Un passo indietro per capire. Nel 1997 il Consiglio di Stato è nel pieno della sua politica di
tagli nella spesa sul personale, politica che
in un ventennio ha partorito una quarantina
di “misure di risparmio”, e si inventa un nuovo strumento:
al dipendente pubblico neoassunto si decurta lo stipendio
iniziale. Però si fa subito una differenza. A molti funzionari
si riduce il salario d’entrata del 3%, mentre per la grande
maggioranza dei docenti neoassunti (vi sono alcune eccezioni alle quali è stato applicato il 3%) si tolgono due classi salariali, ciò che per un docente di Scuola media corrisponde
ad una minor retribuzione pari a circa il 6,8%. La disparità
è evidente e ingiustificabile e malgrado le pressioni dei sindacati il Governo mantiene la misura fino al 2013! Nel 2011
tre funzionari pubblici, tramite il loro Sindacato VPOD, si
rivolgono al TRAM, con l’esito citato: la riduzione del 3% è
da eliminare in quanto priva di base legale. Questa, lo ribadiamo, è per tutti i dipendenti pubblici una buona notizia:
significa, al di là dei rimborsi, che il nostro datore di lavoro
non può fare proprio ciò che vuole con i dipendenti.
C’è però una conseguenza quantomeno strana. I funzionari
pubblici che ne faranno richiesta saranno giustamente rimborsati, per quei docenti che hanno contribuito molto più di
loro no: infatti per la riduzione delle due classi la base legale esiste. Se secondo il diritto la cosa sta in piedi, lo stesso
non si può dire dal profilo della parità di trattamento e da
quello del semplice buonsenso. La domanda a questo punto
è ovvia: cosa intende fare il Consiglio di Stato per ovviare a
questa macroscopica ingiustizia?
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socio-sanitario
Case per anziani verso una soluzione per le indennità festive e notturne
Nelle scorse settimane le organizzazioni sindacali hanno incontrato i rappresentanti dell’ACAS (associazione
dei Comuni in ambito socio-sanitario) rappresentante i
Comuni che “possiedono” una casa anziani e che sono i
maggiori finanziatori del settore anziani in Ticino, per
cercare di trovare una soluzione all’annoso problema
della retribuzione delle indennità festive e notturne nei
periodi di vacanza e malattia.
delle Case Anziani la situazione, per volontà della parte
padronale, si trascinava da oltre sei anni. Infatti i datori di
lavoro non volevano riconoscere la sentenza del TF come
applicabile per le case anziani. La VPOD aveva cominciato
perciò a promuovere delle cause collettive ed individuali
per far valere questo diritto anche nelle Case Anziani e
sicuramente anche questo fatto ha portato i datori di lavoro a rivedere la loro posizione cercando una soluzione
concordata e percorribile. Durante l’incontro con la deledi Stefano Testa,
gazione di ACAS è stato trovato un compromesso positivo,
segretario cantonale aggiunto VPOD Ticino
che se accettato dai membri dell’associazione padronale,
potrà risolvere anche per il personale della case anziani
Come certamente ricorderete, dopo la sen- questa ingiustificata discriminazione.
tenza del Tribunale Federale (TF) che impo- La proposta, che dovrebbe poter entrare in funzione reneva di retribuire al personale,
troattivamente il 01.01.2015 dopo l’accettaProposti
che presta regolarmente lavoro festivo e notzione formale durante l’anno da parte di ACAS
aumenti
e della comunità contrattuale del CCL ROCA,
turno, le indennità anche nei periodi di assenza per vacanza e malattia, l’Ente Ospedaliero delle indennità prevede un aumento delle indennità festive
da Fr. 5.- all’ora a Fr. 5.60 e per l’indennità
Cantonale aveva immediatamente provveduto
a dar seguito alla giurisprudenza federale. In seconda bat- di lavoro notturno da Fr. 5.90 a Fr. 6.60. Con questo actuta anche le Cliniche private si erano adattate e durante cordo potremo finalmente avere un’equità di trattamento
l’ultimo rinnovo contrattuale era stata trovata una solu- nell’ambito sanitario ticinese.
zione positiva per queste indennità. Purtroppo nel settore
Casa anziani di Novazzano verso la pacificazione
Presso la casa anziani di Novazzano si percepisce un’aria nuova dopo l’allontanamento del direttore. La serenità all’interno della struttura è ritornata ed è tornato
un buon clima di collaborazione e di collegialità, a dimostrazione che il Consiglio di Fondazione ha centrato
l’obbiettivo con la coraggiosa decisione di rescindere il
contratto di lavoro al direttore.
di Fondazione ed il Sindacato, come pure la proficua collaborazione con i direttori ad interim, hanno permesso di
ricostituire la commissione del personale presieduta dalla
collega Maria Pia Merlo, con la collaborazione dei membri Paolo Vassalli, Michela Gaffuri, Umberto Fumarola e
Anastasia Juric, ai quali facciamo i nostri migliori auguri
di un proficuo lavoro a beneficio di tutte/i le/i colleghi!
Dulcis in fundo durante l’assemblea del personale del 10
di Stefano Testa, segretario cantonale aggiunto VPOD Ticino dicembre, organizzata dal Consiglio di fondazione e alla
quale, a dimostrazione degli ottimi rapporti vigenti, erano
Infatti i quadri infermieristici con la partenza del diretto- stati invitati anche i Sindacati, è arrivata un’ottima notizia
re hanno potuto tornare a lavorare con un atteggiamento dal punto di vista contrattuale. Il Consiglio di Fondazione,
come da richiesta sindacale, ha infatti deciso
collegiale e di rispetto verso tutti i dipendenti.
Ricostituita
di mantenere anche per il 2015 il versamenIl personale ci segnala infatti di sentirsi finalmente rispettato e tutelato nella propria pro- la commissione to delle indennità di famiglia per il personale
con figli fino a 12 anni, in controtendenza con
fessionalità e che questa riacquisita tranquillidel personale
quanto avviene in altre strutture ticinesi. Antà permette di lavorare al meglio.
Anche a livello di rapporti istituzionali vi è un concreto che su questo punto il Consiglio di Fondazione dimostra
miglioramento. I rapporti di collaborazione tra il Consiglio lungimiranza e attaccamento ai propri dipendenti.
Pubblicazioni
È disponibile il nuovo rapporto della Commissione
federale per l’infanzia e per la gioventù
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“Critici o manipolati?
I giovani e il consumo consapevole”
Senza fini moralistici, il rapporto cerca semplicemente
di comprendere i nuovi codici e le nuove abitudini di
consumo dei digital natives, fornendo nel contempo alcune chiavi di lettura e piste da esplorare. Se desiderate
ottenere gratuitamente 1 o al massimo 14 copie (spedizione in due buste), scrivete a [email protected]
indicando il numero di copie desiderate e l’indirizzo postale completo di dove volete riceverle.
Rinnovo contrattuale
all’Azienda cantonale rifiuti
Nelle scorse settimane è stato rinnovato il contratto
collettivo dell’Azienda cantonale dei rifiuti per il periodo 2015-18.
l contratto è stato rivisitato in particolare per quanto
riguarda la forma, senza nessuno stravolgimento delle condizioni normative per il personale. Nota positiva
del rinnovo è l’aumento di una classe salariale per le
categorie più basse e il riconoscimento di alcuni giorni in più di congedo retribuito. Il contratto collettivo
rimarrà in vigore per i prossimi quattro anni e può sicuramente essere considerato come un buon contratto di lavoro per le maestranze.
L’Assemblea del personale dell’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale (OSC) si è riunita giovedì 27 novembre 2014 ed ha sottoscritto una risoluzione con cinque
richieste di miglioramento del servizio. La riportiamo
qui di seguito.
1. Chiede alla Direzione OSC di snellire le diverse pratiche burocratiche in vigore.
La burocratizzazione del lavoro è in questi ultimi anni
considerevolmente aumentata: il personale è tenuto a
compilare moduli, a certificare il suo lavoro, a registrare
qualsiasi atto.
Questo nuovo modo di lavorare dovrebbe garantire al paziente una presa a carico adeguata.
In realtà ciò disumanizza il rapporto personale-paziente
e lo burocratizza sacrificando troppo spesso un elemento
prezioso del nostro lavoro: la relazione.
A titolo d’esempio, questa burocratizzazione è presente sin dall’accoglienza (ricovero) di una persona in CPC.
Questo importante e delicato passaggio rischia di essere
freddo e privo di umanità, in quanto il personale preposto
è tenuto a compilare ben sette questionari/moduli.
Nell’interesse dei pazienti/utenti è urgente una modifica
sostanziale di questo modo di operare.
2. Invita la Direzione OSC a favorire la continuità terapeutica, in particolare in CPC.
Tutti gli operatori sanno che la continuità terapeutica è
molto importante e spesso decisiva nella qualità della presa a carico e sullo stato di salute del paziente. Purtroppo
la stessa è costantemente sottovalutata.
Notiamo come vi sia una tendenza a smantellare un senso
di appartenenza al gruppo di lavoro (équipe) in ragione
che siamo professionisti quindi adattabili e intercambiabili. La continua rotazione d’emergenza, quindi non ben
pianificata, è fonte di stress e di conseguenza è probabile/
ipotizzabile che vi è anche un rischio di aumento del disagio e di assenze per malattia, in particolare degli infermieri in CPC. Ciò rischia di ledere il rapporto terapeutico e di fiducia che in un lavoro incentrato sulle relazioni
umane è imprescindibile.
socio-sanitario
Per una sociopsichiatria forte e umana
La continuità terapeutica deve essere considerata come
uno degli aspetti prioritari della presa a carico ed essere
modificata di conseguenza.
3. Invita la Direzione OSC a chiedere personale medico
per l’utenza adulta in CPC
La presa a carico in una clinica psichiatrica è assunta in
gran parte dal personale infermieristico che è a contatto
regolarmente con il paziente.
La presenza del medico è tuttavia necessaria ma, in molte
occasioni, a nostro giudizio risulta insufficiente.
Il nostro lavoro necessita di spazi di discussione e di condivisione: difendiamo modalità di lavoro che hanno nella
continuità terapeutica e nel dialogo il loro punto di forza.
Per questa ragione riteniamo indispensabile la presenza
costante di un medico per ogni reparto.
4. Chiede alla Direzione OSC di garantire la protezione
del personale.
Chiediamo che la Direzione OSC si impegni con forza nella
tutela dell’incolumità fisica e psicologica del personale.
5. Chiede alla Direzione OSC ed ai quadri intermedi
maggiore trasparenza sugli obiettivi dell’organizzazione e sui progetti in divenire.
Vige una mancanza di informazione che crea incertezza
e spesso provoca apprensione nel personale. Ciò influisce
negativamente sul clima di lavoro.
Vi sono numerosi progetti di cui si sente parlare ma di
cui non si conoscono i dettagli né l’evoluzione, oltre a non
comparire nella Pianificazione sociopsichiatrica.
Ci riferiamo, ad esempio, al progetto ‘Home treatment’,
all’inserimento di infermieri in salute mentale nella presa
a carico di persone con disturbi alimentari presso l’OBV
o al concorso per infermieri insegnanti assistenti presso
il CARL.
Quali conseguenze hanno queste misure sulle condizioni
lavorative? Quali sono gli obiettivi verso cui tende l’OSC
nel prossimo futuro?
Nuova Commissione del Personale
per la Fondazione “La Fonte”
In data 16 dicembre 2014 si è riunita per la prima volta la nuova Commissione del Personale (CdP) della Fondazione “La
Fonte” che ha al suo interno definito i compiti e le cariche dei
suoi membri.
La nuova CdP risulta così costituita: Cantoni Mauro (presidente), Ponti Geraldine (segretaria), Delmenico Elisa, Di Conza
Laura, Pedrazzini Chandra e Tedeschi Mauro. Auguriamo alla
nuova Cdp buon lavoro e garantiamo la nostra fattiva presenza e collaborazione.
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donne
Difendere gli interessi delle donne, è difendere lo Stato sociale
Christiane Marty, militante femminista e
membro di Attac-France, ha parlato, durante la Conferenza delle donne VPOD a
Thun lo scorso 7 novembre, sul legame tra
le lotte per i diritti delle donne e la difesa
del servizio pubblico. Ecco l’intervista.
di Michela Bovolenta, sindacalista VPOD nazionale
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mercificazione e alla privatizzazione dei servizi, con forti
disparità tra le regioni e nei costi, in nome della redditività! Bisogna riaffermare che si tratta di esigenze sociali
fondamentali che devono essere, come la salute e l’educazione, assicurati dal servizio pubblico. Solo il principio del
servizio pubblico può assicurare una presa a carico uguale su tutto il territorio, perché si basa sulla solidarietà e
la socializzazione dei costi. Ma dev’essere migliorato per
rispondere correttamente alle necessità e contribuire alla
parità tra donne e uomini.
Michela Bovolenta – Durante il tuo intervento hai posto
l’accento sulla necessità di “politicizzare i bisogni” per
cambiare la società. In cosa consiste questo approccio? La parità tra donne e uomini è diventata “politicamente
Christiane Marty – Questo approccio parte dai bisogni corretta”. Come ridare alla lotta per l’uguaglianza il suo
concreti delle donne per la loro emancipazione e per la pa- potenziale di cambiamento sociale?
rità con gli uomini. Identifica gli ostacoli che non permet- Dobbiamo introdurre nel dibattito pubblico la domanda di
tono di soddisfare questi bisogni, consentendo di srotolare quale modello di uguaglianza vogliamo, così da proporre
la matassa delle disuguaglianze e di aprire una riflessione un nuovo progetto di società. Per me questo modello non
politica. Il modo con cui si risponde a questi bisogni fa è quello per cui le donne rinunciano ad impegnarsi nella
scattare una discussione sull’insieme dell’organizzazione cura dei figli e dei parenti, ma quello in cui gli uomini si
sociale, nella sfera professionale, pubblica o privata. La impegnano tanto quanto le donne, dove le attività di cura
sono riconosciute come essenziali per il benes“politicizzazione dei bisogni” porta a una messa in discussione radicale dell’attuale organizsere collettivo. Un modello che permetterebbe
Riduzione del
zazione. Questo approccio ha una legittimità tempo di lavoro alle donne e agli uomini di avere un lavoro, di
poterlo conciliare con il ruolo di genitore, e di
politica indiscutibile, e per questo è capace di
mobilitare. Non ha nulla a che vedere con la per tutte e tutti disporre di un tempo maggiore “fuori dal lavologica attuale che pretende di sottomettere il
ro” per partecipare alla vita sociale, sindacapolitico all’economico retto dalla legge del profitto. Cosa le, politica, culturale, avere dei passatempi, una migliore
deve prevalere: la competitività o la soddisfazione delle qualità di vita. Ad essere messa in discussione è l’intera
esigenze di base?
ripartizione tra tempo professionale e di vita personale. Il
tempo di lavoro professionale dev’essere ridotto per tutti:
Hai utilizzato l’espressione “le donne sono legate allo la diminuzione regolare del tempo di lavoro è sempre stastato sociale”. Puoi descriverci questo legame?
ta il simbolo del progresso.
Lo stato sociale è incarnato dai servizi pubblici e dalla Il progetto non è che le donne raggiungano le stato degli
protezione sociale. Le donne sono “legate con lo stato so- uomini nel mondo esistente. Al contrario, è di far vivere
ciale” innanzitutto perché rappresentano la maggioran- una parità innovativa per costruire un mondo nuovo, con
za delle/gli impiegate/i del settore pubblico – soprattutto rapporti sociali diversi, valori e priorità diverse. Un pronell’educazione, nella sanità, nel sociale. Poi perché sono getto capace di far sognare e di suscitare l’impegno di
le utilizzatrici principali di questi servizi. Sono loro che tutti.
si assumono principalmente le responsabilità famigliari,
sono quindi loro, per mancanza di posti negli asili nido, In Francia tu sei tra quelle e quelli che si sono battuti
di servizi di aiuto alle persone dipendenti, o del loro costo per una riduzione del tempo di lavoro. Questa questione
troppo elevato, che rinunciano a una attività professio- ritorna regolarmente nei dibattiti delle donne che si innale o si “arrangiano” con un tempo parziale a scapito terrogano sulla conciliazione tra lavoro e famiglia. Che
dell’autonomia finanziaria e della loro emancipazione.
bilancio puoi fare delle 35 ore? Come portare avanti
L’attuale offensiva contro lo stato sociale, con i tagli ai ser- questa rivendicazione affinché risponda ai bisogni delle
vizi pubblici e alla protezione sociale, è quindi un’offen- donne e sfoci in una suddivisione del lavoro e dei comsiva contro la donna. Al contrario, difendere gli interessi piti domestici e di cura?
delle donne, significa difendere lo stato sociale.
La “conciliazione” deve riguardare sia gli uomini che le
donne. E la giusta risposta per soddisfare la necessità di
Quali sfide comporta?
tempo, che è largamente diffusa, non è il lavoro a tempo
Per permettere l’emancipazione della donna, bisogna ri- parziale (che porta a uno stipendio parziale, una pensione
spondere in modo soddisfacente ai bisogni legati alla cura ridotta e spesso precarietà), ma la riduzione del tempo di
della prima infanzia e all’aiuto delle persone dipendenti. lavoro per tutte e tutti. È possibile, è il senso storico del
La sfida è ancora più grande in quanto vi sono molte lacu- progresso sociale, questo dovrebbe essere l’asse centrale
ne e, in un contesto politico liberale, questi settori sono vi- di una politica della condivisione del lavoro. Smettiamola
sti come una nuova opportunità di profitto. Si assiste alla di autocensurare le nostre rivendicazioni!
Possiamo usare l’esperienza delle 35 ore in Francia e
correggerne gli errori. Bisogna esigere una riduzione del
tempo di lavoro senza perdita di salario e con assunzioni adeguate (ovvero senza intensificare il ritmo di lavoro) con un controllo per le e i salariate/i. Per le 35 ore,
le donne si sono viste accordare in priorità il mercoledì
come giorno di riduzione del tempo di lavoro…per potersi
occupare dei figli. Ma è un regalo avvelenato, perché contribuisce a rinchiuderle ancora in questo ruolo. Bisogna
quindi porre l’obiettivo della parità tra i sessi al rango
delle priorità nelle negoziazioni sindacali sulla diminuzione del tempo di lavoro.
Colombia, liberate Huber
Ballesteros!
Huber Ballesteros è vicepresidente del
FENSUAGRO (secondo sindacato del Paese) e militante per i diritti dell’uomo tra
i più conosciuti in Colombia. La sua vita
è in pericolo. Arrestato il 25 agosto 2013
con l’accusa di ribellione e di finanziamento del terrorismo, non è ancora
stato giudicato. In Colombia negli ultimi
anni 1’000 membri del FENSUAGRO
sono stati assassinati. Huber è stato arrestato anche per essere uno dei capi
della “Marcia patriottica”, che fa campagna per la pace e la giustizia sociale
in Colombia. Labourstart ha avviato una
campagna per esigere la liberazione di
Huber Ballesteros e di tutti i prigionieri
politici in Colombia. Firmate l’appello su
www.labourstartcampaigns.net
Wizz Air licenzia
abusivamente
La compagnia aerea low cost Wizz
Air usa le maniere forti contro il sindacalismo! Ha licenziato tutti i leader
del sindacato aziendale del personale
di cabina: il presidente Mircea Constantin, il vice Claudiu Bita, la segretaria Denisa Chelu e altri 16 membri.
Labourstart ha lanciato una campagna internazionale di protesta nei
confronti di questa ditta da boicottare assolutamente. Firmate l’appello
su www.labourstartcampaigns.net
1 milione di scioperanti
in Indonesia
solidarietà
Lotte sindacali nel mondo
Lo scorso 10 dicembre un milione di
membri dei sindacati KSPI, KSBSI e
KSPSI hanno scioperato per chiedere aumenti salariali dopo la decisione
di aumentare il prezzo della benzina.
Nelle settimane precedenti vi sono
state manifestazioni importanti per
chiedere alle autorità provinciali di
aumentare il salario minimo locale.
Altri temi di preoccupazione sono le
pensioni e le esternalizazzioni
Economia e ambiente
OMC: negoziati sui beni ambientali
Quattordici membri dell’Organizzazione mondiale del
commercio (OMC) -tra cui la Svizzera, la Cina e la Costa Rica- stanno negoziando da luglio un accordo sui beni
ambientali. L’obiettivo è di ridurre a zero le tariffe doganali per una lista di 54 prodotti, che vanno dalle attrezzature per realizzare gli impianti eolici agli strumenti per
il trattamento delle acque reflue. Il commercio di questi
beni rappresenta 1000 miliardi di dollari l’anno e i partecipanti ne coprono l’86% del totale. La loro intenzione
è di aggiungervi i servizi ambientali e le barriere non tariffarie, in modo che tutti i membri dell’OMC, una volta
raggiunta una “massa critica”, ne possano beneficiare.
Sarà però l’ambiente o il business a beneficiare di questo
accordo? I paesi in via di sviluppo hanno più interesse ad
aprire i loro mercati o a sviluppare le proprie capacità di
produzione? Seguiranno sviluppi.
Approvvigionamento della Svizzera:
sulle spalle dei paesi poveri
Il Consiglio federale ha pubblicato all’inizio di settembre
il suo messaggio sulla revisione della legge sull’approvvigionamento economico del paese. Purtroppo le rivendicazioni di Alliance Sud -legate alla coerenza delle sue
politiche e all’organizzazione degli stock obbligatori- non
sono state prese in considerazione. Le riserve di foraggio
e di beni alimentari come lo zucchero, gli oli e i grassi
commestibili, il caffè o il riso, continueranno ad essere
finanziati da una tassa sulle importazioni, dunque sulle
spalle dei consumatori e dei paesi in sviluppo, in particolare quelli meno avanzati. Niente nella nuova legge permetterà – come nel caso dello zucchero - di prevenire che
gli strumenti della politica di approvvigionamento siano
usati ai fini della politica agricola. Spetterà al Parlamento
il compito di correggere il tiro.
Isolda Agazzi, Alliance Sud (Trad. Daisy Degiorgi)
Conferenza nazionale VPOD della migrazione
Zusammen – Ensemble – Insieme
Michel Egger, Alliance Sud (Trad. Daisy Degiorgi)
Sabato 17 gennaio 2015 a Berna
Eglise française
Zeughausgasse 8
Programma:
9:45 saluto di Katharina Prelicz-Huber, presidente VPOD
10:15 L’immigrazione detta “di massa”: cause, realtà e conseguenze – Claude Calame, direttrice emerita,
Alta scuola in scienze sociali, Parigi e militante sindacale
11:00 Cure a domicilio: combattere lo sfruttamento con il diritto e l’azione sindacale – Bozena Domanska,
impiegate nei servizi di cure a domicilio, Basilea
12:30Pranzo
14:00 Atelier (sanità, sociale, formazione, donne)
Iscrizioni entro il 4.01.2015
16:00 Conclusione della giornata
a [email protected]
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solidarietà
Lettera agli editori ticinesi per rivendicare il CCL
Da oltre 10 anni in Ticino e in Svizzera tedesca vi è il
vuoto contrattuale per la carta stampata. Da inizio anno
sono state svolte diverse azioni per richiamare l’attenzione degli editori. Prima di attivare misure anche in
Ticino, è stata inviata una lettera aperta che invita il
dialogo.
di Syndicom
Nell’ambito dell’azione nazionale denominata “schlägt
13/scocca il 13!” le due organizzazioni che raggruppano
la maggioranza dei giornalisti ticinesi, ATG e syndicom,
hanno scritto a due tra i principali editori di quotidiani
ticinesi, il “Corriere del Ticino” e “laRegiore Ticino”, una
lettera aperta per chiedere di dare il via a delle trattative
in vista di un nuovo Contratto Collettivo di Lavoro. I giornalisti degli organi di stampa e dei portali internet da ben
10 anni sono senza un contratto quadro che regoli tutti gli
editori. Come dimostrato anche da una recente “Inchiesta sulle condizioni di lavoro dei giornalisti”, promossa da
ATG, syndicom e Sindacato Svizzero dei Mass Media, la
mancanza di un CCL ha portato al peggioramento delle
condizioni di lavoro. Questa situazione inevitabile si ripercuote sulla qualità del lavoro giornalistico e di conseguenza sulla qualità del prodotto.
Considerando che 10 anni di attesa non sono bastati per
spingere gli editori svizzero tedeschi e quindi ticinesi a
trattare un nuovo CCL, da quest’anno sono partite a livello nazionale diverse azioni di protesta e visto il rifiuto a
discutere delle condizioni di lavoro dei dipendenti, ATG e
syndicom hanno avviato una serie di denunce all’ispettorato del lavoro per quel che concerne la rilevazione delle
ore di lavoro. Le associazioni di mese in mese intendono
denunciare tutti gli editori fuorilegge e duri d’orecchio.
Ora nel mirino dei segretari centrali di impressum e syndicom ci sono gli editori ticinesi. I segretari locali hanno
però voluto fare un ulteriore tentativo di dialogo prima
che si avvii la procedura di denuncia anche per gli editori
ticinesi invitandoli ad aprire il dialogo con i partner sociali sul tema del contratto collettivo.
La risposta da parte dei due editori interpellati per mezzo
lettera non si è fatta attendere. In veste di presidente della Stampa Svizzera, l’associazione mantello degli editori
ticinesi, Giacomo Salvioni ha informato i sindacati che a
inizio dicembre si è tenuta la prima riunione del gruppo
congiunto Schweizer Medien e Stampa Svizzera per affrontare la tematica (…). Bisognerà dunque attendere i
primi mesi del 2015 per vedere le intenzioni degli editori,
ma anche quelle dei sindacati.
Nel frattempo ci si augura che le condizioni di lavoro dei
giornalisti diventino materia di informazione anche agli
occhi degli editori e di conseguenza trattati nelle testate
con la dovuta correttezza di cronaca.
Pensionati VPOD per un CCL nel settore dell’aiuto a domicilio
Lo scorso 1. dicembre 2014 si è riunita a Bellinzona l’Assemblea
del gruppo pensionati VPOD. Dopo aver ascoltato e dibattuto
a lungo sull’attuale situazione dei Servizi di assistenza e cure
a domicilio del Ticino insieme a Chiara Gulfi dell’Ufficio degli
anziani e delle cure a domicilio del Cantone, Roberto Mora direttore del servizio pubblico del Bellinzonese ABAD e Fausto Calabretta sindacalista VPOD, l’assemblea ha adottato la seguente
risoluzione:
L’assemblea del gruppo pensionati del Sindacato VPOD prende
posizione in merito alla preoccupante situazione dei Servizi di
assistenza e cura a domicilio ticinesi dopo l’immotivata disdetta del CCL (COSACD), data da SCuDO che colpisce anche il
personale degli altri servizi cantonali: Bellinzona, Locarno, Malcantone, Mendrisiotto e Tre Valli. Il problema luganese è diventato un problema cantonale.
I SACD pubblici sono uno strumento utile ed efficace a sostegno
di persone che necessitano di appoggio e cure, pur rimanendo
a vivere a casa propria. Un servizio importante su cui contano
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già oggi numerosi anziani e che si sta sviluppando velocemente
per coprire le innumerevoli necessità della nostra società.
La deregolamentazione delle condizioni di lavoro porterà senza dubbio a un inasprimento della concorrenza tra le strutture
sia pubbliche sia private, favorendo dumping salariale, non garantendo a lungo termine le prestazioni acquisite nel tempo e
portando di conseguenza ad un abbassamento della qualità del
servizio. Un pericolo che non possiamo correre.
Per questi motivi l’assemblea del gruppo pensionati VPOD auspica che l’attuale vuoto contrattuale sia colmato al più presto
ripristinando un contratto collettivo di lavoro che tuteli tutto il
personale dipendente dei (CO)SACD.
L’assemblea auspica inoltre che tutti i Servizi pubblici d’assistenza e cura a domicilio, come pure il Dipartimento della
socialità, si adoperino per far sì che i Servizi assumano delle
badanti da collocare presso l’utenza, che migliorino dove necessario il collegamento con la rete ospedaliera per gestire le
dimissioni dei pazienti e che stringano accordi con i servizi no
profit di trasporto degli utenti.
30’000 firme per spazi verdi e beni culturali
Sono riuscite le due iniziative “Spazi verdi
per i nostri figli” e “Un futuro per il nostro
passato” lanciate in autunno e sostenute
anche dal Sindacato VPOD Ticino. Entrambe hanno raccolto 15’000 firme ciascuna,
per un totale complessivo di circa 30’000
firme. I Cittadini per il territorio, promotori delle due iniziative, si dicono soddisfatti
del risultato raggiunto. Il coordinatore Ivo
Durisch ha spiegato che la popolazione ha
firmato volentieri le iniziative, consci che un
intervento a tutela del paesaggio (territorio
e patrimonio culturale compresi) è ormai
indispensabile per mantenere una buona
qualità di vita in Ticino.
Amministrazione dello Stato:
01/14 “Stages 2014 psicologi e psicoterapeuti in formazione all’organizzazione sociopsichiatrica cantonale” (scadenza 31dicembre) si richiamano le condizioni generali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi);
02/14 Medici assistenti c/o Organizzazione sociopsichiatrica cantonale (OSC), Mendrisio (vale per tutto il 2014) si richiamano le condizioni generali valide per il concorso (www.
ti.ch/concorsi);
90/14 Collaboratore/trice scientifico/a (con titolo accademico) presso l’Ufficio della pedagogia speciale, Bellinzona
(scadenza 2 gennaio) si richiamano le condizioni generali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi);
92/14 Assistente tecnico/a diplomato/a presso il Centro
di manutenzione Alpino (scadenza 13 gennaio 2015) si richiamano le condizioni generali valide per il concorso (www.
ti.ch/concorsi);
EOC: Ospedale Regionale di Lugano: impiegato/a ricezionista al 50% (scadenza 5 gennaio);
Infermieri/assistenti di cura/educatori/operatori:
Municipio Bellinzona: infermiere/i, operatrici/operatori socio sanitari; assistenti di cura CRS, ausiliarie/i di cura, ausiliare/i settore alberghiero (vale tutto l’anno 2014);
Municipio Biasca: personale di cura presso la Casa per anziani: infermieri/e, assistenti di cura, operatori/trici socio-sanitari/e; ausiliari/e alle cure (vale tutto l’anno 2014);
Municipio Chiasso (casa anziani Giardino e Soave): infermieri/e, operatori/trici sociosanitari, assistenti di cura, ausi-
servizi
Offerte di lavoro
liari/e di cura,ausiliari/e servizi generali, apprendisti operatori/trici sociosanitari (vale tutto l’anno 2014);
Consorzio Casa anziani medio Vedeggio: infermieri/e diplomati/e, ausiliari/e alle cure, assistenti di cura con diploma
cantonale, addette e addetti alle cure sociosanitarie CFP, operatori/operatrici sociosanitari/e AFC (vale tutto l’anno 2014);
La Fondazione Casa Faro: 2 infermieri/e (scadenza 12 gennaio);
Diversi:
Municipio di Stabio: aiuto curatore/trice e aiuto addetto culturale dal 1° gennaio al 31 dicembre 2015 (scadenza 5 gennaio, ore 16.00);
Municipio di Mendrisio: collaboratore/trice scientifico/a
presso il Dicastero Museo e Cultura della Città di Mendrisio
(scadenza 12 gennaio, ore 16.00);
Municipio di Losone: impiegato/a amministrativo/a per il
Servizio finanze (scadenza 12 gennaio, ore 16.00);
Municipio di Mendrisio: 1 operaio presso le squadre esterne
dell’Ufficio tecnico comunale della Città di Mendrisio (scadenza 19 gennaio, ore 16.00);
Municipio di Mendrisio: un/a responsabile di settore presso
l’Ufficio tecnico comunale della Città di Mendrisio (scadenza
19 gennaio, ore 16.00);
Municipio di Mendrisio: 1 operaio presso la squadra del verde pubblico dell’Ufficio tecnico comunale della Città di Mendrisio (scadenza 19 gennaio, ore 16.00);
Municipio di Coldrerio: tecnico comunale (scadenza 30 gennaio, ore 17.00).
Politica: la democrazia oggi
Occasioni e rischi, opportunità e insidie
Corso di formazione politica
Culture politiche in Svizzera e in Ticino
negli ultimi 30 anni (1985-2015)
Infatti, oggi non è sempre facile, come si dice, “farsi un’opinione”,
“farsi un’idea della situazione” e soprattutto maturare una propria
coscienza politica. Il corso vuole aiutare i partecipanti e renderli
più consapevoli e più protagonisti delle loro scelte. Il corso propone, in questa prima parte, lo studio introduttivo, ma accurato,
delle principali culture politiche del paese: pensiero politico liberale, cattolico, socialista, democentrista, verde (ambientalista), leghista, della sinistra radicale…
In ogni lezione, il docente comincerà con una breve introduzione generale. Poi, si eserciteranno, insieme e regolarmente, lettura, analisi ed interpretazione di testi politici, ma anche la stesura
di appunti e verbali. Ma il docente stimolerà anche la libertà di
espressione, il libero confronto delle opinioni e, sempre, frequenti
discussioni.
Sede del corso: ECAP Ticino UNIA, via Industria 3, 6814 Lamone.
Durata: 30 ore - da gennaio 2015 (15 sere di 2 ore successive);
giorno e orario definiti in accordo con i partecipanti
Serata di presentazione: martedì 13 gennaio 2015 alle ore 18.00
(ECAP di Lamone)
Costo: CHF 85.- (è previsto il parziale rimborso della quota ai
membri di un sindacato dell’USS)
Per informazioni e per le iscrizioni: ECAP: Tel. 091. 604.20.30
(www.ecap.ch ); VPOD : Tel. 091. 911.69.30 / 091. 826.12.78 ;
Per altre informazioni sui contenuti: Dr. Peter Manz, docente
Tel. 091. 966.95.56 (solo di sera)
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Il corso si rivolge a tutti, a cittadine e cittadini, a cittadini stranieri e
svizzeri, non ticinesi e ticinesi, a giovani e meno giovani, ad operai
e studenti, impiegati e funzionari (non sindacalizzati e sindacalizzati), ma anche a delegati e militanti sindacali. Si tratta di un corso
di introduzione e non richiede nessun titolo di studio particolare.
Il corso vuole offrire un’occasione per capire, meglio e più a fondo,
la vita politica federale e cantonale (ma, in parte, anche europea
e globale) dell’ultimo trentennio. L’obiettivo principale è quello di
trasmettere ai corsisti “bussole” e “cannocchiali” per orientarsi,
con competenze maggiori, in una dimensione, quella politica,
fondamentale.
Tagliando di iscrizione alla serata di presentazione
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da inviare a ECAP R&D, Via Industria, 6814 Lamone
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servizi
«i grappoli»
6997 Sessa
Telefono: 091- 608 11 87 - Fax: 091- 608 26 41 - [email protected]
[email protected] - www.grappoli.ch
APPUNTAMENTI DICEMBRE 2014
Fino a martedì 30 dicembre
(solo su riservazione-Natale escluso) “Fondue e risotti”
da lunedì 8 dicembre “Il tuo presepe ai Grappoli”
Concorso di presepi per grandi e piccini
Giovedì 25 dicembre “Natale ai Grappoli” Pranzo natalizio
Venerdì 26 dicembre “Santo Stefano” Menu festivo
Venerdì 26 dicembre, ore 15h00
Premiazione del concorso “Il tuo presepe ai Grappoli”
Mercoledì 31 dicembre, 19h00 “Musica e ballo”
con il Duo Romina (tastiera e voce)
Cuba 2015 e lo sviluppo sostenibile
Itinerario del viaggio organizzato:
La Habana – Viñales – Santa Clara (1° Maggio) – Topes de Collantes
(Escambray) – Trinidad – Camagüey – Playa Santa Lucía – Holguín
Programma, prezzo, condizioni:
www.cuba-si.ch (Viaggi)
Info:
ASC Associazione Svizzera-Cuba
[email protected]
079 470 41 57 / 079 246 39 67
Ultimi posti! Termine d’iscrizione: 31 dicembre
Iscrivetevi alla giornata intersindacale
contro “La corsa al ribasso”
Una giornata (in)formativa e di dibattito organizzata dall’Unione sindacale
Svizzera regione Ticino e Moesa il prossimo 31 gennaio 2015, alla scuola
media di Camignolo, per analizzare l’attuale mercato del lavoro, i regimi di
concorrenza e le conseguenze su lavoratrici e lavoratori. Un appuntamento
da non mancare! Per maggiori informazioni e iscrizioni:
[email protected] oppure 091 826 12 78
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9.30 Saluto e introduzione alla giornata
10.00 La corsa al ribasso con Christian Marazzi,
economista
13.30 Il mondo del lavoro sotto la lente:
1) Tutela della salute delle lavoratrici
e dei lavoratori
2) Le conseguenze
delle liberalizzazioni
3) Come combattere
il dumping salariale?
4) L’importanza dei contratti
collettivi di lavoro
5) Le declinazioni della parità
delle opportunità
15.30 Conclusione e approvazione
Appuntamenti sindacali
Comitato docenti VPOD
19 gennaio, ore 18.00
Ristorante delle Alpi, Rivera
Gruppo donne VPOD
28 gennaio, ore 20.00
Ristorante Elvezia, Rivera
Assemblea reparto Emodialisi
(ODL)
29 gennaio, ore 15.30
sede VPOD Locarno
Giornata di (in)formazione
e dibattito
“La corsa al ribasso”
31 gennaio, dalle ore 09.30
Scuole medie di Camignolo
Assemblea delegati VPOD Ticino
17 marzo, ore 17.30
Ristorante Bricola, Rivera
Chiusure uffici VPOD
Per casi urgenti potete scrivere
un’email a [email protected]
Segretariato di Bellinzona
Da mercoledì 24 dicembre (ore 12.00)
a martedì 6 gennaio compresi
Segretariato di Lugano
Da mercoledì 24 dicembre (ore 12:00)
a martedì 6 gennaio compresi
Segretariato di Locarno
Da giovedì 25 dicembre
a mercoledì 7 gennaio
Apertura giovedì 8 gennaio
ore 09.00-12.00
Segretariato di Balerna
Da martedì 23 dicembre
a martedì 6 gennaio compresi
Apertura giovedì 8 gennaio
ore 13.30-17.00
Chiusura Uffici Cassa disoccupazione Syndicom-VPOD
Gli uffici della cassa disoccupazione rimarranno chiusi dal 19 dicembre 2014
al 6 gennaio 2015 compresi.
Cattivi pensieri
Una classe politica
da dimezzare
Dove risparmiare un milione senza pena?
Tagliando la metà dei deputati ticinesi,
che hanno ormai toccato il fondo con le
loro pagliacciate mediatizzate. Ci hanno
messo tre giorni per discutere e votare sul
preventivo, con il rischio di lasciare lo Stato senza preventivo. Altro che Italia!
L’agenda tascabile VPOD 2015
L’agenda VPOD comprende:
il mese su due pagine
una distinta per le indennità
una rubrica per gli indirizzi
È possibile avere l’agenda VPOD 2015 con
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assicurata fr. 5’000.-
Prezzo: fr. 8.65
L’assicurazione è valida solo fino all’età di 70
anni.
N.B. L’acquisto è riservato ai soci VPOD
Prezzo: solo fr. 18.35 (assicurazione compresa)
Como
Camera del lavoro,
per info generali su sedi e orari: 031239 311
Patronato INCA via Italia Libera 25
lu-me-ve 8.30-14.30
ma-gio 9.00-12.30 / 16.00-18.30
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Per info sulle altre sedi provinciali
del patronato: 031 239 390
Bollettino d’ordinazione agenda tascabile VPOD 2015
CAAFCGIL Centro servizi fiscali
via Anzani 12b. lu-ve 8.30-12.30 / 14.00-18.00
Per appuntamenti o per info sulle altre sedi
del CAAF: 031 260 375
Permanenze Coordinamento
frontalieri CGIL
Bizzarone c/o biblioteca
(palazzo comunale) ma 17.00-18.00
Olgiate Comasco c/o Camera
del lavoro CGIL tel. 031 944 321
via Vittoro Emanuele 63
me 17.00-18.30
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Servizi CGIL
per i frontalieri iscritti
al Sindacato VPOD
(da spedire a VPOD, cp 748, 6903 Lugano)
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senza assicurazione fr. 8.65
con assicurazione fr. 18.35
(l’assicurazione è valida fino a 70 anni)
Cognome e nome
Indirizzo
Data
Firma
Porlezza via Garibaldi 54
tel. 0344 725 73 ma 16.00-18.00, sa 9.00-11.30
Varese
Camera del lavoro per info generali
su sedi e orari: 0332 276 111
Patronato INCA, via Nino Bixio 37
lu-ve 9.00-12.00 / 15.00-18.00
CAAFCGIL Centro servizi fiscali,
via Nino Bixio 37
Per appuntamenti o per info sulle altre sedi
del CAAF: 0332 810 478
Permanenze patronato INCA/CGIL
Arcisate Via Trieste 10
tel. 0332 851 722
me 9.00-12.00 / 16.30-18.30, gio-ve 9.00-12.00
Besozzo via 25 aprile c/o Camera del lavoro
tel. 0332 771 035
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Impressum
Redazione:
Segretariato SSP/VPOD, Regione Ticino
Via S. Gottardo 30, CP 748, 6903 Lugano
Tel. 091 911 69 30 - Fax 091 911 69 31
[email protected]
Raoul Ghisletta (responsabile),
Fausto Calabretta, Daniela Casalini -Trampert,
Massimo Mantovani, Paola Orsega-Testa,
Linda Cortesi, Stefano Testa, Laura Calebasso.
Chiusura redazionale:
10 giorni prima dell’uscita
Frequenza: mensile
Grafica: Studio Warp, Robasacco
Stampa: Tipo Aurora SA, Canobbio
Abbonamenti:
Gratuito per i soci VPOD,
Fr. 55.- per i non soci in Svizzera
Fr. 70.- per i non soci all’estero
Il prossimo numero de
«I diritti del lavoro»
uscirà giovedì 29 gennaio 2015
Casa polivalente
di Rodi
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Colonie dei sindacati
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esterno di 3’000 m2, casina esterna, pulmino di 21 posti.
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Zentralsekretariat VPOD Postfach 8279, 8036 Zürich
servizi
GAB 8036 Zürich
100 franchi per chi procura un nuovo socio!
Sindacato VPOD Ticino
Per ogni adesione al Sindacato VPOD, dal 01.01.15 al 31.03.15, verrà riconosciuto
un premio speciale di 100 franchi per il propagandista.
Sito VPOD Ticino: www.vpod-ticino.ch
E a chi si iscrive al Sindacato VPOD
un orologio rosso con spilla o una penna USB
Come funziona?
Ogni membro che si iscriverà al sindacato riceverà in regalo
un magnifico orologio rosso con spilla oppure un’utilissima
penna USB (a scelta).
Ufficio VPOD Bellinzona
Aperto da lunedì a giovedì:
8.00-12.00 / 13.30-17.30
venerdì: 08.00/12.00 (pomeriggio chiuso)
Tel. 091 826 12 78 - Fax 091 825 26 14
E-mail: [email protected]
CP 1216, Piazza Collegiata, Salita S. Michele, 6501
Bellinzona (2° piano, sopra orologeria Tettamanti)
Come ritirare il premio?
Una volta compilata l’adesione al Sindacato VPOD potete ritirare l’orologio o la penna USB presso i segretariati sindacali di
Lugano o Bellinzona.
Sede VPOD Locarno
Aperto il lunedì: 14.00-17.00
e il giovedì: 9.00-12.00 - Tel. 091 751 00 47
Piazzetta dei Riformati 1, 6600 Locarno
Sindacato svizzero
dei servizi pubblici VPOD Regione Ticino
Aderire al Sindacato è semplice!
Le quote sono calcolate in base allo stipendio annuo:
le trovate sul sito www.vpod-ticino.ch o potete chiamare il numero 091 911 69 30
P.F. scrivere in stampatello
Sesso M
F
Data d’adesione
Cassa disoccupazione
Syndicom ­­–VPOD
Via e numero
No. Postale e domicilio Nazionalità
Bellinzonese e valli
Sede centrale a Bellinzona
Piazza G. Buffi 6A - CP 1270 - 6501 Bellinzona
Tel. 091/826 48 83 - Fax 091/826 48 84
Tel. /Cel. e-mail
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Aperto il martedì (se festivo mercoledì):
13.30-17.00 - Tel. 091 646 00 69
E-mail: [email protected]
Via L. Favre 10, 6828 Balerna
sede Associazione Inquilini Mendrisiotto
Sede VPOD Biasca
Via Nadro 3, su appuntamento, tel. 079 708 24 40
Cognome e Nome
Data di nascita
Segretariato VPOD Lugano
Aperto tutti i giorni, orari: 8.00-12.00/13.30-17.30
Tel. 091 911 69 30 - Fax 091 911 69 31
E-mail: [email protected]
CP 748, Via S. Gottardo 30, 6903 Lugano
(4°piano, vicino stazione FFS,
davanti Ufficio regionale di collocamento)
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Giornale in lingua: I
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La VPOD regala 100.- Fr. di premio a chi le ha consigliato di aderire al Sindacato
Cognome, nome, indirizzo
Luogo, data Firma
La /il sottoscritta/o dichiara con la presente di aderire al Sindacato svizzero
dei servizi pubblici – VPOD e s’impegna a rispettarne gli statuti.
Tagliando da rispedire a: VPOD, CP 748, 6903 Lugano
F
LU 09.00 - 11.30 / pom. chiuso
MA e GIO 09.00 - 11.30 / 14.00 - 17.00
ME 14.00 - 17.00
VE tutto il giorno chiuso
Luganese e valli
Sportello presso VPOD di Lugano (vedi sopra)
Tutti i giorni: 09.00-11.30 / 14.00-17.00
Locarnese e valli
Sportello presso VPOD di Locarno (vedi sopra)
Mendrisiotto
Sportello presso VPOD di Balerna (vedi sopra)
Biasca e valli
Solo recapito postale: CP 2455 - 6710 Biasca