Esercizi sulle reti elettriche in corrente continua (parte 2)

Esercizi sulle reti elettriche in corrente continua (parte 2)
Esercizio 12: Determinare gli equivalenti di Thevenin e di Norton del bipolo complementare
al resistore R5 nel circuito in figura e calcolare la corrente che circola attraverso il resistore R5
Soluzioni:
B
50 V
B
6Ω
R5
E1
2A
I2
I1
3A
2Ω
R3
6Ω
R5
72V
C
A
6Ω
Req
4Ω
R6
I5
Eeq
C
B
12 A
Ieq
D
6A
6Ω
Req
6Ω
R5
I5
6A
C
Soluzione:
B
50 V
E1
C
A
2A
I2
I1
3A
2Ω
R3
4Ω
R6
D
B
i
C
A
2Ω
R3
4Ω
R6
D
Il bipolo lineare di cui trovare l’equivalente di
Thevenin è illustrato in figura. I terminali del
bipolo sono B e C.
Per definizione, Eeq = VBC a vuoto, cioè supponendo che il bipolo sia collegato ad un circuito aperto. In tali condizioni le correnti sui
rami ABD ad ACD sono definite dai generatori di corrente indipendenti. La corrente sul ramo AD si deduce applicando la LKC al nodo
A (oppure D): I3 = I1 + I2 = 5A. Applicando la
LKT alla maglia BADCB si ha quindi:
0 = -VBC + 50 +2 I3 +4 I1
da cui VBC = 72 V, e dunque Eeq = 72 V.
Per definizione, Req = VBC /i con i generatori
indipendenti azzerati (dove i è la corrente circolante nel bipolo con il verso di riferimento
associato alla tensione VBC, e dunque entrante
in B ed uscente da C). Nel circuito a sinistra si
sono quindi spenti i generatori indipendenti
(E1 = 0, equivalente ad un cortocircuito, I2 = I3
= 0, equivalenti a circuiti aperti) e si sono collegati i terminali B e C ad un generatore di
corrente esterno a corrente impressa i. Il circuito contiene la sola maglia BADCB. Applicando la LKT alla maglia si ha quindi:
0 = -VBC + 2 i +4 i
da cui VBC = 6i , e dunque Req = 6 Ω.
1
Per quanto riguarda la determinazione del bipolo di Norton, il calcolo della resistenza equivalente è
essenzialmente lo stesso (anche se, per rispettare le ipotesi del Teorema di Norton si dovrebbero
collegare i terminali B e C ad un generatore di tensione esterno a tensione impressa v, determinare
la corrente che circola attraverso il bipolo e infine determinare la resistenza equivalente come rapporto tensione/corrente)
Infine, per definizione, Ieq è uguale alla correnB
te di cortocircuito, cioè supponendo che il bi2 − Is
50 V
polo sia collegato ad un cortocircuito (il verso
I
s
con cui calcolare tale corrente è definito dal
E1
verso della corrente impressa nel bipolo di
Norton). In tale condizione (vedi circuito a siC 2A
A
nistra), detta Is la corrente di cortocircuito, le
correnti su tutti i rami sono definite applicando
3A
le LKC ai nodi. La corrente Is si deduce appli3 − Is
cando la LKT alla maglia definita da Is
2Ω
4Ω
(BCDAB). Si ha quindi:
R3
R6
0 = -4(3- Is) -2(5- Is) -50 = -72 + 6Is.
5 − Is
Quindi Is = 12A = Ieq
D
Esercizio 13: Determinare gli equivalenti di Norton e di Thevenin del bipolo complementare
al resistore R9 nel circuito in figura e calcolare la corrente che circola attraverso il resistore R9
Soluzioni:
R2=10 Ω
A
E
R5=2 Ω
E
R6=4 Ω
8Ω
Req
B
I9
−20 V
R9
I1
4Ω
6A
E
R8=10 Ω
I9
Eeq
F
E
−2.5 A
R7=5 Ω
C
Ieq
I2=7 A
-1.67 A
30 V
+
F
D
4Ω
R9
8Ω
Req
4Ω
R9
I9
-1.67 A
F
2
Esercizio 14: Determinare tensione e corrente alla porta AB del circuito in figura.
Suggerimento: utilizzare il circuito equivalente di Thevenin (o di Norton) del circuito a sinistra della porta AB.
A
3 I1
10 A
I1
i
+
3Ω
10 Ω
v
D
Soluzione:
v= 0 V
i=6A
2Ω
B
Soluzione:
Il bipolo lineare di cui trovare l’equivalente di Thevenin è
illustrato in figura (unità SI). I terminali del bipolo sono A
e B.
Per definizione, Eeq = VAB a vuoto. A vuoto la corrente sul
ramo contenente il generatore pilotato si deduce applicando la LKC al nodo C e, col verso scelto, è pari a 10 + I1.
La tensione VAB è la tensione ai terminali del resistore da
10 Ω e dunque VAB = - 10 I1. La corrente I1 si deduce applicando la LKT alla maglia definita da I1:
0 = -3 I1 +3 (10 + I1) + 2 I1 +10 I1
da cui I1 = -2.5 A, e dunque Eeq = 25 V.
A
10 + I1
3 I1
10
I1
+
3
C
10
2
B
A
I1
3 I1
+
i + I1
10
i
2
3
B
Per definizione, Req = VAB /i con i generatori indipendenti
azzerati (dove i è la corrente circolante nel bipolo con il
verso di riferimento associato alla tensione VAB, e dunque
entrante in A ed uscente da B). Nel circuito a sinistra si è
quindi spento il generatore indipendente e si sono collegati i terminali A e B ad un generatore di corrente esterno a
corrente impressa i. La corrente sul ramo contenente il generatore pilotato si deduce applicando la LKC al nodo A.
Applicando la LKT alle due maglie del circuito si ha quindi:
0 = -VAB -3 I1 +5 (i + I1)
0 = 10 I1 -3 I1 +5 (i + I1)
da cui, supponendo nota la corrente i, si deduce
I1 = -(5/12) i
VAB = (25/6) i,
e dunque Req = VAB /i = 25/6 Ω
3
Req
25/6 Ω
+
A
i
v
D
Sostituendo il bipolo equivalente di Thevenin nel circuito
iniziale si ottiene il circuito a sinistra, la cui soluzione è
immediata se si considera che il diodo ideale D, con i versi di riferimento scelti, è equivalente a:
un circuito aperto se v < 0.
In tal caso i = 0 A ma v = 25 V che è positiva e quindi inaccettabile.
un cortocircuito se i >0.
In tal caso v = 0 V e la LKT sulla maglia fornisce 0 = -25
+(25/6)i, da cui i = 6 A, che quindi è la soluzione cercata.
Eeq
25 V
B
Esercizio 15: Determinare tensione e corrente alla porta AB del circuito in figura.
Suggerimento: utilizzare il circuito equivalente di Thevenin (o di Norton) del circuito a sinistra della porta AB.
3 v1
+
A
i
4Ω
v1
v
10 A
D
Soluzione:
i= 0 A
v = 16 V
2Ω
8Ω
B
Esercizio 16: Determinare l’equivalente di Thevenin del bipolo in figura tra i terminali A (+) e
B (−
−).
2S
1Ω
10 V
A
2Ω
Soluzione:
Req = 0.5 Ω
Eeq = 36 V
6 i2 [V]
i2 [A]
3Ω
B
Soluzione:
4
A
Per definizione, Eeq = VAB a vuoto (i
terminali A e B sono collegati da un
circuito aperto). Si può quindi risolvere il circuito a sinistra. Applicando il
teorema di Millman si ha:
10 0 6i 2
+ +
1
2 3 = 12 (5 + i )
VAC =
2
1 1 1
11
+ +
1 2 3
Inoltre la caratteristica del resistore sul
ramo centrale fornisce: VAC = 2i2
6 i2 [V]
1Ω
2Ω
B
10 V
i2 [A]
3Ω
C
Sostituendo e risolvendo si ha: i2 = 6 A. Quindi, la tensione VAB = 6 i2 = 36 V = Eeq.
0.5 Ω
2Ω
A
Vp
1Ω
i
6 i2 [V]
i2 [A]
3Ω
B
Per definizione, Req = VAB /i con i
generatori indipendenti azzerati
(dove i è la corrente circolante nel
bipolo con il verso di riferimento
associato alla tensione VAB, e dunque entrante in A ed uscente da B).
Nel circuito a sinistra si è quindi
spento il generatore indipendente e
si sono collegati i terminali A e B
ad un generatore di corrente esterno
a corrente impressa i.
I resistori da 1 e 2 Ω sono in parallelo (stessi terminali). Prima di sostituirli con un resistore equivalente (resistenza 2/3 Ω) si noti che è necessario esprimere la variabile pilota i2 in termini di una variabile circuitale che sia presente nel circuito dopo la sostituzione (altrimenti la tensione impressa
dal generatore pilotato non sarebbe calcolabile). In questo caso i2 = Vp/2, quindi la tensione impressa dal generatore pilotato è 6 i2 = 3Vp.
Nel circuito semplificato i due resistori a
0.5 Ω
sinistra sono in serie (sono percorsi dalla
stessa corrente is). Prima di sostituirli con
A
i
s
un
resistore equivalente (resistenza 11/3
Vp
Ω) si noti che è necessario esprimere la
2/3 Ω
variabile pilota Vp in termini di una variabile circuitale che sia presente nel ciri
3 Vp [V]
cuito dopo la sostituzione (altrimenti la
tensione impressa dal generatore pilotato
non sarebbe calcolabile). In questo caso
3Ω
B
Vp = (2/3) is, quindi la tensione impressa
dal generatore pilotato è 3Vp = 2is .
5
is
0.5 Ω
11/3 Ω
Applicando la LKC al nodo B si ottiene
quindi la corrente sul ramo centrale.
Applicando la LKT alla maglia a sinistra
si ottiene:
(11/3)is− 2is = 0
Quindi is = 0
2 is [V]
i − is
A
i
B
Infine Req = VAB/i = (0.5i+2is)/i = 0.5 Ω
6