Prova scritta di Elettrotecnica Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica Pisa 04/07/2014 1) Allievo: ...................................................Matricola: ……………….…… Determinare il circuito equivalente di Thevenin del bipolo in figura. E1 100V E2 50V Vth 275V R 50 Rth 75 J1 1 A J2 2A 2) Per il doppio bipolo in figura determinare i parametri della rappresentazione ibrida H. R3 L 2 mH C 0.2 mF 4 1000 rad s 3) h11 1.8 j 2 h21 0.4 h12 2 j 2.4 h22 j 0.2 1 Il circuito di figura si trova in regime stazionario per t<0. Determinare l'andamento temporale della tensione Vc(t) per t > 0. R 5 C 2 mF 4) Vc t u t 10 2.7639e 38.197 t 7.2361e 261.80 t V Determinare le autoinduttanze e la mutua induttanza del circuito magnetico in figura. Considerando i valori di I1 e I2 nella tabella dei dati (regime stazionario) determinare il flusso al traferro indicato in figura e l'energia W immagazzinata negli induttori mutuamente accoppiati. Determinare quindi la corrente I2(t) su un resistore di R=100ohm collegato all'avvolgimento 2 nel caso in cui I1 t 2 2 cos 1000t A . Tabella dei dati I1 10 A; I 2 30 A N1 1500 N 2 1200 g 0.1mm; d 10cm ; L 20cm S fe 20 cm2 fe1 1000 L1 7.377 H L2 4.721 H M 5.9015 H t -0.06885 Wb W 722.93 J I 2 t 3.535cos 1000t 0.021 A fe 2 1500 0 4 107 H m NOTA: RIPORTARE I RISULTATI NEI RIQUADRI E CONSEGNARE UN SOLO FOGLIO PROTOCOLLO CON LO SVOLGIMENTO (vedi retro) Svolgimento Esercizio 1 Per determinare la resistenza di Thevenin si considera il seguente bipolo passivo, ottenuto disattivando i generatori indipendenti. Il resistore evidenziato in rosso risulta in parallelo ad un corto circuito, per cui su di esso non scorre corrente. Si considera quindi il seguente bipolo. I due resistori in alto risultano collegati in parallelo, quindi sostituendo il resistore equivalente parallelo si ha Per cui la resistenza vista risulta Rth=R+R/2 = 50+25=75 Per determinare la tensione di Thevenin, si procede con il calcolo della tensione a vuoto. Si applica il metodo delle correnti di maglia secondo l'albero e i versi di riferimento indicati nella seguente figura. E1 2 RI y RJ1 E2 RI x Da cui si ottiene E1 RJ1 100 50 1 I y 2 R 2 50 A 0.5 A , I E2 50 A 1A x R 50 in quanto sistema di equazioni risulta disaccoppiato e di immediata risoluzione. La tensione di Thevenin del bipolo, Vth=VAE, può essere determinata scrivendo la circuitazione alla maglia ABCDEA VAE VAB VBC VCD VDE dato che VAB R J1 I y , VBC E2 , VCD R J 2 J1 e VDE 0 , si ha Vth R J1 I y E2 R J 2 J1 0 [50 1.5 50 50 3]V [75 50 150]V 275V Esercizio 2 Parametri ibridi Reattanze del circuito V1 h11 I1 h12 V2 I 2 h21 I1 h22 V2 X L L 2 X C 1 C 5 Si considera il circuito ausiliario per il calcolo di h11 e h21 (prima prova), in cui si cortocircuita la porta 2, V 0, e si pone un generatore di corrente I sulla porta 1. 2 1 Il circuito ha 3 maglie e 2 generatori di corrente. Una maglia è composta dal parallelo LC quindi è possibile chiudere questo parallelo e ottenere 2 maglie. In questo caso le correnti di maglia sono note e non è necessario scrivere equazioni per risolvere il circuito. Si determinano direttamente le tensioni e le correnti utilizzando i partitori e le leggi di Kirchhoff. La corrente Ix risulta Ix I1 I2 . (1) L'induttore ed il condensatore sono collegati in parallelo, per cui applicando il partitore di corrente, e sostituendo la (1) si ha che I2 Ix jX L j2 2 I1 I2 I1 I2 jX L jX C j 2 j5 3 da cui 3I2 I1 I2 2 e quindi 2 I1 2 I2 I1 3 2 5 Si ottiene quindi h21 (2) I2 I 1 V2 0 2 0.4 5 Per determinare h11 si esprime la tensione V1 come V1 RIx I2 jX C Quindi, sostituendo la (1) si ha V1 R I1 I2 I2 jX C mentre sostituendo la (2) si ha 2 2 V1 R I1 I1 I1 jX C 5 5 da cui si ottiene h11 V1 I 1 V2 0 2 2 2 2 R 1 jX C 3 1 4 j 5 1.8 j 2 5 5 5 5 Si considera il circuito ausiliario per il calcolo di h12 e h22 (seconda prova), in cui si apre la porta 1, I 0, e si pone un generatore di tensione V sulla porta 2. 1 2 La circuitazione alla maglia composta dall'induttore, il condensatore e il generatore V2 è la seguente: V2 I2 jX C I2 Ix jX L La corrente Ix è data da Ix I2 (3) quindi sostituendo V2 I2 jX C I2 I2 jX L V2 I2 jX C jX L j X L . V2 I2 j 5 j 2 j8 V j 5 I 2 2 Quindi anche 1 I2 V2 j5 (4) Si ha immediatamente h22 I2 V 2 I1 0 1 j 0.2 1 j5 la tensione V1 può essere espressa come V1 RIx I2 jX C V2 da cui sostituendo la (3) V1 R I2 I2 jX C V2 Sostituendo la (4) infine 1 1 V1 R V2 V2 jX C V2 j5 j5 Per cui h12 V1 V2 R I1 0 1 1 1 1 12 jX C 1 3 4 j 5 1 j 2 2 j 2.4 5 j5 j5 j5 j5 Esercizio 3 Per t<0 il circuito è a regime in continua. Si determinano le condizioni iniziali a t=0- (le tensioni sui condensatori e le correnti negli induttori). Il circuito equivalente è il seguente. Per cui le tensioni sui condensatori all'istante t=0-. V1C 0 RJ 0 E0 5 2 10V 0V V2C 0 2 RJ 0 E0 2 5 2 10V 10V Per t>0 si considera il circuito L-trasformato, in cui si L-trasformano le forme d'onda dei generatori indipendenti e si considerano le impedenze operatoriali e i generatori di condizione iniziale per gli elementi reattivi. 10 , per cui, nel circuito, si s 10 inverte il verso di riferimento del generatore e si considera E s . Il generatore di corrente s risulta disattivato. Per cui il circuito L-trasformato è il seguente: Il generatore di tensione E t risulta un gradino di -10V, E s La grandezza da determinare è la tensione VAB, ai capi di tre rami in parallelo. Si utilizza il teorema si Millmann per cui la tensione VAB è determinata come E s V2C 0 1 R s R 1 sC VAB s 1 1 sC R R 1 sC Si porta questa espressione in forma razionale fratta. E s V2C 0 sC s sCR 1 VAB s R 1 sC sC R RsC 1 10 sCR 1 10 RsC sCR 1 Rs VAB s RsC 1 sCR RsC 1 sCR R RsC 1 VAB s VAB s VAB s 10 sCR 1 10 RsC s RsC 1 sCR RsC 1 sCR 10 sCR 1 10 RsC s RsC 1 sCR RsC 1 sCR 20 RCs 10 s R C 2 s 2 3RCs 1 2 10 s 20 RC 20 RC VAB s 2 2 3 1 RC 2 ss s 2 2 RC RC E quindi VAB s 2000 s 50 . s s 300s 10000 2 Fattorizzando il denominatore si ottiene VAB s 2000 s 50 s s 38.1966 s 261.8034 Esprimendo VAB s in fratti semplici VAB s A B C s s 38.1966 s 261.8034 Dove utilizzando il teorema dei residui, si ottiene A 10 B 2.7639 C 7.2361 La tensione nel dominio del tempo risulta quindi VAB t u t 10 2.7639e 38.1966t 7.2361e 261.8034t V Esercizio 4 Il circuito equivalente al circuito magnetico di figura è il seguente Dove le riluttanze indicate valgono L RL1 S 0 fe1 RL 2 L S 0 fe 2 d Rd 1 S 0 fe1 Rd 2 d S 0 fe 2 Rd 1 g Rg 53052 H -1 39789 H -1 26526 H -1 dg 39749 H -1 S 0 fe1 g S 0 39789 H -1 Ad esempio 20 102 RL1 79577 H 1 4 7 20 10 4 10 1000 La riluttanza equivalente serie risulta Rtot RL1 RL 2 Rd 2 Rd 2 Rd 1 Rg Rd 1 g 305007 H 1 Per cui le autoinduttanze risultano L1 N12 7.377 H Rtot L2 N 22 4.721 H Rtot M N1 N 2 5.9015 H Rtot Il flusso al traferro risulta t N1 I1 N 2 I 2 -0.06885 Wb Rtot Mentre l'energia media immagazzinata W 1 1 L1 I1 L2 I 2 MI1 I 2 722.93 J 2 2 La mutua ha contribuito negativo in quanto i campi generati dai generatori di tensione magnetica hanno versi discordi. Per quanto riguarda la corrente che passa su un resistore posto sul secondario nel caso in cui nel primario scorra una corrente sinusoidale data si considera il circuito elettrico composto dagli induttori mutuamente accoppiati Si ha quindi, scrivendo l'equazione alla maglia di I2 0 I2 R j L2 j MI1 j MI1 I2 2.499 j 0.053 A R j L2 In quanto I1 2 A (modulo del fasore coincide con valore efficace) per cui 0.053 2 2.4992 +0.0532 cos 1000t arctan A 2.499 I 2 t 3.535cos 1000t 0.021 A I2 t
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