LITUANIA Il settore della pesca lituano occupa 5 900 addetti, di cui metà impiegati in stabilimenti di trasformazione di prodotti ittici. La produzione di pesce, sebbene rappresenti soltanto lo 0,1% del PIL del paese, costituisce il 15% della produzione agricola totale. Il saldo degli scambi con l’estero è negativo (-34,7 milioni di euro); pesce e prodotti ittici rappresentano il 7% delle esportazioni alimentari complessive. Pesca Le attività di pesca della Lituania si concentrano nel porto di pesca di Klaipeida. La flotta del Baltico è composta da 71 imbarcazioni dai 18 ai 30 metri. Circa 100 pescherecci più piccoli pescano nella fascia costiera della laguna dei Curoni. Le catture nel Baltico, circa 10 000 tonnellate, riguardano merluzzo, aringa, spratto e passera. Una flotta d’altura composta da 25 imbarcazioni opera nelle zone sotto la responsabilità dell’OPANO (Organizzazione per la pesca nell’Atlantico nordoccidentale) e della CPANE (Commissione per la pesca nell’Atlantico nordorientale), nonché nell’Atlantico sudorientale. Questa flotta cattura il grosso della produzione annua lituana pescando circa 140 000 tonnellate di pesce e gamberi. Il 75% dei pescherecci lituani ha più di 26 anni. Il settore della cattura occupa grossomodo 2 400 addetti. Acquacoltura e pesca nelle acque interne In Lituania sono presenti diciassette aziende principali di allevamento di prodotti ittici, ma l’acquacoltura rappresenta anche un’attività secondaria di oltre cinquanta aziende agricole. Nel 2002, la produzione complessiva dell’allevamento e della pesca nelle acque interne ha registrato più di 2 000 tonnellate. Il 95% del pesce allevato è rappresentato dalla carpa, produzione della quale viene esportato un 35% nei paesi limitrofi. Poiché le acque interne rappresentano circa il 4% del territorio del paese, l’acquacoltura è un settore con notevoli potenzialità di sviluppo in Lituania. Attualmente occupa grossomodo 500 addetti. Sostegno comunitario alla ristrutturazione L’Unione europea sostiene finanziariamente il settore della pesca degli Stati membri avvalendosi dello Strumento finanziario di orientamento della pesca (SFOP). Nell'ambito dello SFOP, per il triennio 2004-2006, la Lituania potrà usufruire di una somma complessivamente di poco superiore a 12 milioni di euro. La principale priorità, per la quale verrà impiegato il 60% dei fondi disponibili, è la riorganizzazione della flotta di pesca lituana per allineare la sua capacità alle risorse disponibili e renderla nuovamente redditizia e competitiva. Per i pescatori che intendano abbandonare il settore della pesca sono disponibili premi per lo smantellamento, così come è disponibile sostegno all’ammodernamento dei pescherecci per migliorare le misure igieniche e le condizioni di sicurezza e di lavoro a bordo. Il 30% degli aiuti verrà destinato alla salvaguardia e allo sviluppo delle risorse acquatiche e all’investimento nelle infrastrutture portuali, negli impianti di allevamento acquacolo e di trasformazione, nonché nella pesca nelle acque interne. (Fonte: Eurostat e documenti di programmazione degli Stati membri per l’assistenza strutturale 2004-2006) © Lionel Flageul Trasformazione dei prodotti ittici In Lituania, tra il 1998 e il 2002, il volume della produzione del settore della trasformazione del pesce si è triplicato. Sessantotto aziende forniscono 68 000 tonnellate di prodotti ittici. Il pesce salato, affumicato ed essiccato rappresenta il 40% della produzione totale e rifornisce quasi esclusivamente il mercato lituano. I principali prodotti esportati sono quelli a base di surimi (34%), nonché pesce congelato e filetti di pesce (23%). Circa il 75% della materia prima viene importato. La trasformazione dei prodotti ittici occupa 3 000 addetti ed è un settore importante dell’industria alimentare lituana.
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