GROUNDCARE PAGANO SEMPRE E SOLO I LAVORATORI: OLTRE 200 LICENZIAMENTI E PESANTI TAGLI SALARIALI NON È CON UN REFERENDUM-BEFFA CHE SI RIPRISTINA LA DEMOCRAZIA E SI TUTELA IL FUTURO DEI LAVORATORI: ANNI DI SILENZI, IMMOBILISMO ED ACCORDI A PERDERE HANNO IPOTECATO L’ESITO DISASTROSO DI QUESTA VERTENZA Enac, Ministero dei Trasporti e del Lavoro, AdR e OO.SS. firmatarie hanno costruito la disfatta per i lavoratori della Groundcare spianando la strada a fallimentari avventure industriali e consentendo l’aggiramento della “clausola sociale” Il verbale di accordo sottoscritto il 17 dicembre 2014 tra Aviation Services, Aviapartner, BCube Air Cargo e Cgil-Cisl-Uil-Ugl sancisce che gli unici a pagare per il fallimento pilotato di Groundcare sono i lavoratori e le lavoratrici. Su un totale di circa 850 dipendenti si prevedono oltre 200 licenziamenti Sono previste 629 riassunzioni, pari a 523 FTE (full time equivalent). Mesi di “segrete” trattative senza nessun esito positivo, il fallimento dell’azienda, la perdita continua di compagnie e soprattutto la mancata applicazione della clausola sociale, hanno permesso alle società acquirenti di imporre le proprie condizioni. Con il rispetto della clausola sociale non ci sarebbero esuberi e licenziamenti! Tra l’altro non una parola sul destino degli ex-dipendenti Globeground che verranno tutti licenziati insieme ad oltre cento dipendenti della Groundcare. Paradossale l’esultanza di alcuni sindacalisti che hanno firmato anche quest’accordo: NON SONO CERTO UNA VITTORIA PER I LAVORATORI PIÙ DI 200 LICENZIAMENTI ED IL TAGLIO DEL 15% DEL SALARIO Da sottolineare peraltro che il taglio salariale non è affatto chiaro nelle modalità applicative, andando ad incidere sull’EDA, sugli scatti di anzianità e, per i part-time, con una riduzione degli orari di lavoro. Senza contare l’impatto della riduzione salariale sui trascinamenti indiretti (TFR, straordinari, 13° e 14° mensilità, ecc.). PER NIENTE TRASPARENTI I CRITERI PER LE RIASSUNZIONI Il requisito dell’anzianità di mansione è subordinato alle esigenze tecnico-operative delle aziende: la polifunzionalità delle risorse, le abilitazioni e certificazioni secondo i criteri delle compagnie clienti, e l’idoneità fisica alla mansione aprono la possibilità a oscure manovre, peraltro favorite dallo scaglionamento delle assunzioni nei prossimi quattro mesi. TUTTO RESTA SUBORDINATO ALLA DECISIONE DEL GIUDICE FALLIMENTARE Sull’accordo del 17.12.2014 tra OO.SS. firmatarie e Aviation Service-Aviapartner-BCube è comunque vincolante il parere del Giudice fallimentare: un’incognita che potrebbe rimettere in discussione l’esito della vicenda in cui finora, purtroppo, non hanno inciso i lavoratori, sia per l’immobilismo dei sindacati firmatari, sia per la passività della maggior parte dei dipendenti Groundcare. ANCORA INCERTO L’INTERVENTO DEL FONDO SPECIALE DEL TRASPORTO AEREO Permane l’incertezza sia sull’integrazione da parte del FSTA per chi andrà in mobilità, sia per l’eventuale prolungamento: ancora non è stata risolta la vicenda dell’evasione contributiva da parte della Groundcare nei contronti del FSTA, né è certa la sostenibilità dell’intervento stesso del Fondo per il “sussidio” aggiuntivo di 2 anni, a fronte soprattutto dell’ingente numero di lavoratori che nell’intero comparto beneficiano di tale strumento. L’attuale proposta sottoposta a referendum è sicuramente meno pesante di quanto preteso dalla GH ma rimane necessario respingere la volontà di far pagare ai lavoratori ed alle loro famiglie il prezzo del fallimento pilotato. Anche la promessa della costituzione del “ bacino” non rappresenta alcuna concreta garanzia di ricollocazione per chi perde il lavoro. E’ evidente che solo una ridiscussione approfondita e generale sulla situazione del comparto AereoAeroportuale, potrebbe rimettere in discussione il drammatico epilogo anche della vicenda Groundcare. E’ NECESSARIO UNA PROROGA DELL’ESERCIZIO PROVVISORIO DELLA SOCIETÀ A tale proposito, la Cub Trasporti ribadisce l’invito al Curatore Fallimentare ed al Giudice del Tribunale di Civitavecchia di valutare la necessità di un ulteriore rinvio che consenta di prolungare l’esercizio provvisorio della Groundcare, fino al termine della cigs in essere (maggio 2015), peraltro coincidente con il momento in cui si definirà il riordino di FCO e CIA. In tale contesto è evidente l’inutilità del Referendum indetto dalle OO.SS. firmatarie. La democrazia è una questione seria e non va confusa con consultazioni improvvisate, senza nessuna assemblea di confronto e condizionate dal ricatto che in molti agitano, pur di nascondere l’esistenza di una reale alternativa che possa mettere al sicuro il futuro di decine di migliaia di lavoratori in un comparto in assoluta crescita industriale. IL REFERENDUM È ILLEGITTIMO NEL METODO E NEL MERITO NO ALLA BEFFA DEL REFERENDUM NO AD UN ACCORDO CHE LICENZIA E TAGLIA I SALARI Roma 19.12.2014 Cub Trasporti - Confederazione Unitaria di Base Trasporti (3281913419 – 3939103997 – 3466155780 – 3939054780)
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