International Master in Clinical Pharmacy Universidad de Granada Granada, 24 Marzo 2014 Dr. Estanislao Beltrán Montalbán UGC de Ginecología y Obstetricia Hospital Universitario San Cecilio -Granada- TRATTAMENTO DEI DISTURBI MINORI IN GRAVIDANZA Trattamento dei disturbi minori in gravidanza Estanislao Beltrán Montalbán UGC de Ginecología y Obstetricia Hospital Universitario San Cecilio - Granada cambiamenti fisiologici della gravidanza la gestazione è accompagnata da una serie di profonde modifiche anatomiche, fisiologiche e biochimiche, che hanno generalmente un senso di adattamento dell'organismo della madre in modo tale da poter portare a buon fine la gestazione e poter rispondere alle richieste che ciò comporta molti dei sintomi e dei disturbi minori che soffrono le donne incinte sono condizionati precisamente da questi cambiamenti fisiologici gestazionali rischio da farmaci in gravidanza principali disturbi minori in gravidanza nausea, vomito (emesi gravidica) pirosi (esofagite da reflusso) prurito (colestasi intraepatica gravidica, dermopatie gravidiche...) stitichezza (stipsi) infezioni urinarie infezioni del tratto genitale inferiore: micosi tricomoniasi condilomi anemia disturbi circolatori emesi gravidica semplice molto frequente: nausea 50-90%, vomito 50% eziologia multifattoriale: estrogeni, HCG, fattori psicologici/psicosociali, disritmia gastrica + rilassamento cardias, ritardo evacuazione gastrica (progesterone) clinica i sintomi compaiono solitamente fra la 6ª e la 9ª settimana e normalmente non superano la settimana 20 vomito preceduto da nausea, soprattutto al mattino scompaiono lungo la giornata e non sono accompagnati da ripercussioni generali né disturbi di laboratorio trattamento misure generali: evitare stress e fattori scatenanti, supporto psicologico, psicoterapia... … misure dietetiche: concentrare i pasti a partire da mezzogiorno pasti leggeri e frequenti evitare grassi, fritti e condimenti forti preferire alimenti solidi e freddi evitare bevande con anidride carbonica liquidi in piccole quantità trattamento farmacologico: vitamina B6 doxilamina metoclopramide prometazina idrossizina tietilperazina dimenidrinato radice di zenzero antiemetici esofagite da reflusso molto frequente: 70- 80% nel terzo trimestre tende a peggiorare con la progressione della gestazione fisiopatologia: rilassamento del cardias (progesterone) + aumento pressione intraddominale (compressione utero) clinica: pirosi (sensazione urente epigastrica/retrosternale) eccezionalmente: ulcerazione mucosa: sanguinamento trattamento misure igienico-dietetiche: evitare il decubito subito dopo aver mangiato alimenti molli (evitare fritti, salse, alcol) alzare la testiera del letto... trattamento farmacologico: antiacido (almagato) protettori della mucosa (sucralfato) bloccanti recettori H2 (ranitidina/famotidina –no cimetidina) inibitori pompa protonica (omeprazolo, lansoprazolo) prostigmina stitichezza molto frequente, quasi 50% fisiopatologia riduzione tono e peristalsi intestinale (progesterone) rallentamento transito, maggior assorbimento acqua fattori meccanici (compressione dall'utero gravido) trattamento aumento volume e umidità delle feci + stimolo motilità assunzione dietetica di fibra, abbondanti liquidi, lassativi lievi Linum usitatissimum Plantago ovata Rumex crispus aumentano il volume, idrofili antrachinoni, effetto lassativo lieve, no effetti avversi sul feto supposte di glicerina umettanti fecali in clistere (diottilsolfosuccinato) colestasi intraepatica della gravidanza è la causa più frequente di prurito nella gestazione frequenza 1-2 su mille gravidanze (maggior frequenza in alcuni paesi: 14%) fisiopatologia: gli estrogeni favoriscono la stasi biliare risposta anomala a fenomeni fisiologici + fattori ereditari? ricorrenze 60-70%: "colestasi intraepatica recidivante della gravidanza” clinica prurito generalizzato (soprattutto nel terzo trimestre) urine coluriche, acolia delle feci ittero (incostante), nausea, insonnia, irritabilità... miglioramento nelle prime 24 ore dopo il parto aumento livelli plasmatici acidi biliari (11 mmol/l) aumento delle transaminasi, della fosfatasi alcalina e a volte della bilirubina diretta aumento rischio parto prematuro (12-44%) aumento mortalità fetale (1-3%): vasospasmo coronarico, necrosi vascolare placentare, alterazione contrattilità miocardica fetale trattamento: agenti chelanti: colestiramina 12-30 mg/dì + vit K I.V (inibisce riassorbimento) acido ursodesossicolico: 5-20 mg/kg/dì riduce viscosità bile e facilita il flusso biliare riduce l'infiammazione portale inibisce riassorbimento acidi biliari nell'ileo terminale antistaminici: idrossizina 25-50 mg/dì corticosteroidi locali dermopatie della gravidanza gruppo eterogeneo di malattie pruriginose che interessano la pelle soltanto nella gravidanza tipi eruzione atopica della gravidanza: eczema prurigo gestationis follicolite pruriginosa eruzione polimorfa della gravidanza: papule e placche orticarioidi pemfigoide gestazionale eruzione atopica della gravidanza: eczema, prurigo, follicolite pruriginosa lesioni eczematose estese, papulari o tipo follicolite sono accompagnati da prurito buona prognosi materno-fetale ritornano dopo il parto eruzione polimorfa della gravidanza: papule e placche orticarioidi lesioni di tipo orticarioide con inizio in addome ed estensione a tutto il corpo (no palmo-pianta né viso) buona prognosi, spariscono dopo il parto pemfigoide gestazionale ("herpes gestationis”) papule, vescicole e bolle con estensione centrifuga di solito ricompaiono in gravidanze successive più frequente parto prematuro/ritardo della crescita intrauterina trattamento corticosteroidi in applicazione locale antistaminici V.O. eccezionalmente, corticosteroidi V.O. (per esempio: prednisone 0.5 mg/kg/dì) infezioni urinarie le più frequenti delle infezioni nelle donne incinte forme cliniche: batteriuria asintomatica cistite acuta pielonefrite acuta eziologia: E. Coli (75-90%), proteus, klebsiella, altri. via ascendente dei batteri provenienti dal tubo digerente attraverso l'uretra batteriuria asintomatica presenza di =/> 105 UFC/ml urina emessa in due diversi momenti in una paziente del resto asintomatica prevalenza del 2-12% recidive 30% aumento frequenza del peso basso e parto prematuro complicazione: pielonefrite acuta 20-40% compressione uretere, riduzione della peristalsi, stasi urinaria... cistite acuta incidenza 1-2% clinica disuria, pollachiuria, urgenza minzionale, molestie soprapubiche presenza di piociti e batteri nell'urina, eventualmente ematuria assenza di sintomi di malessere generale (febbre, cattivo stato generale) profilassi: Vaccinium macrocarpon mirtillo rosso cranberry proantocianidine: inibiscono l'adesione delle fimbrie dell'E. coli all'urotelio trattamento: amoxicillina e derivati amoxicillina+clavulanico cefalosporine orali (cefixima, cefazolina) nitrofurantoina, clotrimoxazolo fosfomicina trometamolo ciprofloxacina (norfloxacina, ciprofloxacina) controindicate micosi vaginale l'infezione vaginale più frequente durante la gravidanza eziologia: candida albicans, torulopsis glabrata vengono isolati nella vagina di 1/3 delle donne in età fertile, anche in cavità orale e tratto gastrointestinale soltanto metà delle donne con colture positive hanno dei sintomi la gravidanza è un fattore di rischio: estrogeni (aumento del glicogeno dell'epitelio vaginale) immunosoppressione mediata da progesterone... clinica prurito intenso, leucorrea biancastra, dispareunia, disuria trattamento antimicotici topici (clotrimazolo, miconazolo, nistatina, econazolo) Melaleuca alternifolia assenza di genotossicità no prove cliniche in donne incinte gli antifungini sistemici sono controindicati tricomoniasi vaginale infezione da trasmissione sessuale protozoo Trichomonas vaginalis gli estrogeni favoriscono lo sviluppo del parassita: frequenti ricorrenze durante la gravidanza clinica leucorrea maleodorante, bruciore, disuria, dispareunia esplorazione: flusso giallastro-verdastro e schiumoso, eritema ed edema vagina/cervice, lesioni punteggiate rosse esame al microscopio caratteristico: presenza del parassita, forma ovale, flagello mobile la tricomoniasi non trattata viene accompagnata da un rischio maggiore di rottura prematura delle membrane trattamento clotrimoxazolo o metronidazolo topici (primo trimestre) il metronidazolo via orale solo in secondo e terzo trimestre e alla dose più bassa possibile condilomi genitali virus del papilloma umano VPH: virus DNA della famiglia papovaviridae tipi di basso rischio: 6 e 11: condilomi genitali tipi di alto rischio: 16, 18...: cancro al collo è l'infezione di trasmissione sessuale più frequente: 70% della popolazione sessualmente attiva frequente anche in donne incinte trattamento podofillotossina Imiquimod sinecatechine del tè verde controindicati nella gravidanza applicazione locale acido tricloroacetico criocoagulazione elettrocoagulazione estirpazione chirurgica chirurgia con laser anemia nella gravidanza cambiamenti fisiologici nella gravidanza: aumento volume plasmatico al di sopra di quello della massa eritrocitaria emodiluzione: falsa anemia da gravidanza OMS (WHO): anemia vera nella gravidanza: Hb< 11 g/dl le più frequenti durante la gravidanza sono: l'anemia sideropenica: da deficit di ferro l'anemia megaloblastica: da deficit di vit. B12 da deficit di acido folico il feto ha priorità e generalmente non ha problemi, eccetto in casi severi trattamento anemia sideropenica 60 mg Fe elementale/dì (solfato/gluconato ferroso V.O.) anemia megaloblastica 1-5 mg acido folico /8 ore/3-4 mesi V.O. 1 mg Vit. B12 al mese V.I.M. disturbi circolatori (edemi, varici, emorroidi) molto frequenti durante la gravidanza (~40%) influenza cambiamenti fisiologici (tono vascolare, alterazioni idrostatiche...) trattamento misure d'igiene posturale, calze compressive... uso di preparati ad azione astringente/venotonica … Hamamelis virginiana (corteccia) Camellia sinensis (tè nero) astringenti, applicazione locale NO uso interno in donne incinte Vaccinium myrtillus Aesculus hippocastanum astringenti, venotonici, emostatici provati in donne incinte, no effetti avversi in uso interno flebotonici: rutoside idrossietilrutoside hidrosmina, diosmina flavodato disodico... non ci sono dati conclusivi sulla relativa sicurezza in gravidanza, sebbene non siano stati descritti effetti negativi Grazie per l’attenzione
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