7 agosto 2014 - Unione dei Comuni della Bassa Romagna

UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA
Giovedì, 07 agosto 2014
Giovedì, 07 agosto 2014
Prime Pagine
07/08/2014 Prima Pagina
1
Il Sole 24 Ore
07/08/2014 Prima Pagina
2
Italia Oggi
07/08/2014 Prima Pagina
3
Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
07/08/2014 Prima Pagina
4
La Voce di Romagna
Enti locali
07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2
5
Alfano: addio articolo 18 già nello sblocca­Italia
07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2
6
Alleanze da costruire per lo sprint­riforme
07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2
8
Il governo punta su Irap e cantieri
07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2
10
Se ora serve più coraggio, anche il patto con Berlusconi...
07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2
12
Decreti Pa e competitività al rush finale
07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 3
13
Edilizia, ripresa possibile da bonus lavori e pagamenti Pa
07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 8
15
«La crescita riparte dalle imprese»
07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 8
17
Il rilancio industriale cominci dalle istituzioni
07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 9
19
La Torino­Lione accelera su compensazioni e progetto
07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 9
21
All'Expo con il Frecciarossa 1000
07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 11
23
Dardanello: i territori perderebbero 300 milioni
07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 11
25
Firenze, la Camera si riprogetta
07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 11
27
Federico Testa all' Enea.
07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 12
28
«Il ricorso Cgil è infondato»
07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 15
29
Sbarchi in Italia verso quota 100mila.
07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 15
31
Via Cnel e province, ma il governo va sotto su emendamento Sel
07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 19
33
Telecom pronta all'azione su Gvt
07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 21
35
Bofa verso settlement da 17miliardi
07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 29
36
Indagini finanziarie per importi alti
07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 29
38
Redditometro con meno forza
07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 31
40
Ipoteche, cancellazioni più facili
07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 31
41
Imprese sociali, arriva un fondo da 50 milioni.
07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 34
42
Decisione nulla senza l'avviso al conduttore
07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 34
43
Cedolare «ultralight», anche in corsa la scelta è...
07/08/2014 Italia Oggi Pagina 4
EMILIO GIOVENTÙ
Il Pil si mette di traverso a Renzi
07/08/2014 Italia Oggi Pagina 7
PIERRE DE NOLAC
Dopo 9 anni di indagini della procura non c' è stato ancora il...
07/08/2014 Italia Oggi Pagina 7
GIORGIO PONZIANO
Mogherini out, rimpasto possibile
07/08/2014 Italia Oggi Pagina 22
Fisco, verifiche veloci e concrete
07/08/2014 Italia Oggi Pagina 22
Ipoteche procedure online
07/08/2014 Italia Oggi Pagina 25
Durc garantito con le rate
PAGINA A CURA DI CRISTINA BARTELLI
44
47
49
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07/08/2014 Italia Oggi Pagina 25
PAGINA A CURA DI BEATRICE MIGLIORINI
Fisco, macigno sanzioni
07/08/2014 Italia Oggi Pagina 27
CINZIA DE STEFANIS
Agevolazioni Ace per chi si quota
07/08/2014 Italia Oggi Pagina 27
FRANCESCO CERISANO
Rifiuti, il Sistri va rottamato
07/08/2014 Italia Oggi Pagina 30
BENEDETTA PACELLI
Premialità negli istituti tecnici
56
57
58
60
Web
07/08/2014 lugonotizie.it
61
Berti, presidente CNA della Bassa Romagna: "Eccessiva pressione fiscale...
07/08/2014 lugonotizie.it
63
Tradizionale sagra patronale al campo sportivo di San Lorenzo di Lugo
07/08/2014 PavaglioneLugo.net
64
Lugo ringrazia suor Elena Mattiuzzo nel 50° di professione religiosa
07/08/2014 PavaglioneLugo.net
66
La CNA protesta contro gli aumenti della TARI
07/08/2014 PavaglioneLugo.net
68
Due in uno
07/08/2014 PavaglioneLugo.net
70
Ciascuno ha la sua luna
07/08/2014 PavaglioneLugo.net
71
San Lorenzo in Festa
07/08/2014 PavaglioneLugo.net
72
Ferrara Buskers Festival 2014
07/08/2014 PavaglioneLugo.net
73
Il Parco del Lago in Festa
07/08/2014 piunotizie.it
74
Lugo, Rossella Ross di scena al Parco del Lago
07/08/2014 piùnotizie.it
75
Lugo, San Lorenzo in festa
07/08/2014 piùnotizie.it
76
Conselice, il consiglio contrario alla chiusura della stazione dei...
06/08/2014 Ravenna24Ore.it
77
Conselice, il Consiglio contro la chiusura della caserma dei Carabinieri
06/08/2014 Ravenna24Ore.it
79
Bagnacavallo, successo per la "Notte Verde all' Ecomuseo"
06/08/2014 Ravenna24Ore.it
80
Alfonsine, cominciata la preparazione
06/08/2014 Ravenna24Ore.it
81
"Tournée" in Lapponia per gli sbandieratori faentini
06/08/2014 Ravenna24Ore.it
82
Estorsioni e furti ai familiari per soddisfare il vizio del gioco
07/08/2014 Settesere.it
83
S.Lorenzo, ai domiciliari per estorsione ai genitori
Il Resto del Carlino Ravenna
07/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 5
84
Rischia di annegare a 50 metri dalla riva Attimi di paura per un 41enne di
07/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 9
85
Mare Nostrum, altri profughi in arrivo
07/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 9
MAGNANI NANDO
Un 39enne ferito a Reggio in un incidente
07/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 12
87
Palio: sbandieratori e musici a casa di Babbo Natale
07/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 14
88
Presunte irregolarità negli accreditamenti, avviso di fine indagini...
07/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 14
89
«Confronto con i sindaci sulla questione fiscale»
07/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 14
SCARDOVI LUIGI
«Ripensando all' uomo ferito non sono riuscita a dormire»
07/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 14
07/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 15
94
Da tre anni estorceva soldi ai familiari per dilapidarli al gioco
MONTANARI LORENZA
Riaprono il bar Marcello e il Sax pub "tempio del jazz'
07/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 18
Sordi, Loren e Tognazzi Tour in un paese da Oscar
91
93
DA SABATO A SANT' AGATA LA FESTA DI...
07/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 15
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ROBERTA BEZZI
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Corriere di Romagna Ravenna
07/08/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 9
Rischia di annegare, poi il "collasso"
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07/08/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13
«No alla chiusura della caserma»
07/08/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13
Film a spasso per la città
07/08/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13
L' Asp alla ricerca di 54 lavoratori: concorso pubblico
07/08/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13
Maltratta i famigliari: vuole soldi per giocare
07/08/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13
Un nuovo impianto di clorazione per la piscina comunale
07/08/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13
Sagra patronale
07/08/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13
Spettacolo e degustazioni
07/08/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 24
Se il muto parla il linguaggio della musica
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La Voce di Romagna Ravenna
07/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 1
Malato di gioco vessa i parenti
07/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 32
"Con la Tari le imprese sono in ginocchio"
07/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 32
Sagra di San Lorenzo Questa sera si fa festa alla braciola 'fiorentina"
07/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 32
Parco del Lago in Festa
07/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 32
AAA CERCANSI OPERATORI SOCIO SANITARI
07/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 32
"No alla chiusura della Caserma"
07/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 32
Giovane malato 'di gioco' estorceva denaro ai parenti
07/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 34
Bocciofila: 40 anni da festeggiare alla grande
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Il Sole 24 Ore
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Italia Oggi
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Alfano: addio articolo 18 già nello sblocca­Italia
ROMA Dopo aver ripetuto per settimane che
sul superamento dell' articolo 18 dello Statuto
dei lavoratori l' Ncd «non scherza» ieri
Angelino Alfano, letti i dati Istat sul Pil, ha
rilanciato la sua proposta: «Proponiamo che
nello Sblocca­Italia non valga l' articolo 18 per i
nuovi assunti». Si tratta di uno strappo in
agenda rispetto alle prospettive del ddl delega
di riforma del lavoro all' esame del Senato, nel
cui ambito Ncd aveva già chiesto il
superamento della attuali regole sui
licenziamenti tra i silenzi imbarazzati del Pd.
Alfano ha illustrato i sette punti programmatici
per «innestare la ripresa», «progetti chiari e
iniziative da chiedere al governo e al
p r e s i d e n t e d e l Consiglio» . O l t r e a l
superamento dell' articolo 18 «non per avere
più licenziamenti, ma per avere più
assunzioni», Ncd chiede che si smaltisca
subito il monte debiti della Pa: «Bisogna
pagare immediatamente tutti i residui dei
debiti della Pa nei confronti delle imprese
entro il 30 settembre», poi si deve «accelerare
sulla delega fiscale», inserendo ad esempio
un pagamento delle imposte a forfait per i
piccoli fatturati. Inoltre si devono «stabilizzare
gli 80 euro ed estendere il bonus a famiglie e ai percettori di reddito superiore ai 1.500 euro con figli» e
si deve intervenire sulla burocrazia, perché «tutto ciò che è consentito dalla legge non abbia più
bisogno di autorizzazioni». Per Ncd poi è necessario intervenire sulla disciplina delle municipalizzate e
«fare prestissimo» la riforma della giustizia, visto che «condividiamo buona parte dell' agenda del
ministro Orlando».
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Alleanze da costruire per lo sprint­riforme
Troppi fronti aperti, troppe tensioni dentro il Pd
e nella maggioranza senza contare il braccio
di ferro silente con la Ragioneria e il
commissario Carlo Cottarelli. E poi c' è il gelo
con le parti sociali per parlare solo dei fronti
interni e non affrontare anche la spina di un
dialogo ben poco soddisfacente con l' Europa
che continua a monitorare con la stessa
severità di sempre i nostri conti. Insomma,
troppa "solitudine" a Palazzo Chigi per
lanciare quello sprint sulle riforme che ieri Pier
Carlo Padoan ­ sul Sole 24 Ore ­ chiedeva
senza mezzi termini usando toni preoccupati
sulla «profondità della recessione italiana». Ma
quella «velocità» su cui insiste il ministro dell'
Economia è possibile se Matteo Renzi non
costruisce una rete di alleanze solida? Il punto
politico della strategia d' autunno sta qui: nel
capire se davvero si può fare la spending
review e le riforme facendo leva sul patto del
Nazareno "allargato" all' economia. Se basta
per garantire la compattezza del Pd su un
percorso di riforme complicato e
potenzialmente dirompente: da lavoro a fisco.
«È evidente che se Renzi vuole davvero il
cambiamento deve cercare alleanze in nuovi
blocchi di riferimento: parlo di ceti sociali e produttivi, generazioni, sensibilità politiche. Mi pare che il
tema delle riforme ­ se posto in modo serio ­ porterà una nuova battaglia interna nel Pd, non in chiave
correntizia ma culturale». A parlare è Giorgio Tonini, senatore Pd renziano ma critico su quella che è
una «pigrizia antica» della sinistra. «Quell' avere come unico punto di riferimento politico la spesa
pubblica su cui si è ritagliato un elettorato fatto di pensionati, insegnanti, pubblico impiego.
Ora occorre che il premier ridisegni l' elettorato sulla base di un' offerta politica nuova, riformista. E la
prima è la spending review, che non è solo riqualificazione ma tagli». Eppure solo qualche giorno fa è
ripartito l' assalto alla Fornero spacciando per esodati 4mila insegnanti. «È questa la pigrizia di cui
parlo, pensare che le pensioni siano l' unica prospettiva da offrire a un Paese. È qui ­ dice Tonini ­ che
Renzi deve parlare al Paese lanciando una sfida ai partiti, alle parti sociali: si parte da un programma, si
vedrà chi ci sta».
Chi crede che serva quel che dice Tonini ­ ossia una nuova battaglia interna al Pd ­ è Raffaele Bonanni,
leader della Cisl che subito s' infiamma. «Qui sta il nodo, perché Renzi ha sospeso ogni contatto solo
per non affrontare il problema­Cgil e le divisioni nel Pd che questo comporta. Lui ha negato il dialogo a
sindacati e imprese per aggirare l' ostacolo quando è chiarissimo che la Cgil sta facendo politica. E la
sta facendo raccogliendo firme per l' abolizione del pareggio di bilancio e con il ricorso all' Ue sul
contratto a tempo determinato. Se il premier ha coraggio e se vuole fare le riforme, scelga alleati
riformisti altrimenti non va da nessuna parte». Un' opinione interessata, potrebbe dire chi vede nelle
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
parole di Bonanni un modo per portare l' acqua delle riforme al suo mulino, non scontentare i suoi
iscritti, favorire la sua parte contro il Paese. «Questo lo giudicherete dopo. Io ­ incalza Bonanni ­ non ho
paura di affrontare alcun tema, nemmeno sul lavoro, vedo invece che la politica ha paura di affrontare il
problema dei problemi: la rendita. Ci sono rendite di posizione dietro il costo più alto dell' energia in
Italia. E rendite di posizione se fiumi di miliardi vanno alle Spa partecipate da Comuni: macchine per
prendere soldi ai cittadini solo per collocare clientele e politici trombati. La "conservazione" non è nella
Cisl».
È vero che le riforme impongono un cambio di registro culturale in tutti i ceti, politici e produttivi, ma che
Renzi riesca in questa sfida Nicola Rossi, ex senatore Pd e precursore del rifomismo di sinistra, crede
poco. «Sono scettico. Nel senso che finora c' è stato un errore grave nella diagnosi e potrei dire che è
un classico della sinistra: pensare che con le risorse pubbliche si faccia ripartire la crescita. Non è con
gli 80 euro, con la pizza in più che si esce dalla recessione ma cambiando il sistema. Se Renzi continua
così il Pd resterà unito ma resteremo in recessione». Eppure nessuno giudica sbagliata la scelta degli
80 euro e ora Padoan ha suonato il gong delle riforme vere, fisco, lavoro, spesa. «Vedremo ma finora i
segnali non sono buoni. La delega del lavoro è stata lasciata indietro, sulla burocrazia si è riaffermata
una divisione per cui il lavoratore privato può fare anche mille chilometri per trovare lavoro, quello
pubblico al massimo 50. Uno schiaffo. La pressione fiscale resta alta scoraggiando imprese e lavoratori
a fare di più.
Purtroppo finora ho visto Renzi fare una vecchia politica, quella di mettere soldi pubblici in una
macchina che non funziona».
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Il governo punta su Irap e cantieri
Ma resta il nodo­risorse ­ Solo manutenzione per i conti 2014, tax expenditure se
necessarie
ROMA Puntare con decisione sulle azioni in grado di
avviare l' inversione del ciclo, a partire dallo «sblocca­
cantieri» e dal rilancio degli investimenti. Il governo
prova a imbastire una strategia d' attacco per far fronte
ai dati dell' Istat, che certificano il ritorno della
recessione. Una strategia che prima di tutto dovrà tener
conto del nuovo quadro macroeconomico che va
delineandosi.
Sarà forse possibile ­ come è tornato ad assicurare il
ministro dell' Economia, Pier Carlo Padoan ­ evitare il
ricorso a una manovra correttiva per ricondurre il deficit
in zona sicurezza, dunque entro il 3% del Pil, ma di
certo i margini a disposizione per politiche anticicliche di
sostegno alla domanda sono esigui. L' unica possibilità
è che con la legge di stabilità si ricavino gli spazi dalla
«spending review» per intervenire sul fronte della
tassazione con questo duplice raggio di azione:
stabilizzare il bonus Irpef nel 2015 (nell' aspettativa che
finalmente vi siano gli auspicati effetti sui consumi),
provare ad accelerare sul taglio dell' Irap. Per il bonus
Irpef servono 10 miliardi, per l' Irap ne occorrerebbero
almeno 5. La decisione in merito sarà presa a
settembre, tuttavia al momento è difficile escludere che alla fine si debba ricorrere a un mix di tagli
"semilineari" e di razionalizzazione selettiva della spesa. Torna in primo piano anche l' operazione sulle
agevolazioni fiscali, che potrebbe garantire anche un discreto maggior gettito (2­3 miliardi) fermo
restando che si tratterebbe comunque di un aumento del prelievo. Prima di tutto però occorre
disinnescare la mina vagante delle clausole di salvaguardia inserite nella legge di stabilità del 2014,
scongiurando in primo luogo il ricorso a tagli lineari delle agevolazioni fiscali.
La caduta del Pil complica evidentemente il tutto e ­ come non si manca di osservare a Bruxelles ­ l'
impatto negativo sui conti pubblici sarà immediato. Da qui il reiterato invito ad accelerare sul versante
delle riforme, terreno su cui si giocano gran parte delle chances del governo. Ci si muove sul filo dei
decimali, con il deficit che dal 2,6% stimato in aprile si avvicina ora a quota 3%, e dunque ogni ulteriore
intervento andrà finanziato con coperture certe.
Per il rilancio dei cantieri in chiave anticongiunturale si punta a recuperare subito 1,2 miliardi del «fondo
revoche» per spostare le risorse da opere incagliate a 14 opere in corso o cantierabili. Risorse vecchie,
che vengono però rimesse in circolo nell' economia.
Se quest' anno si riuscirà a non tornare nel girone dei paesi sottoposti a procedura per disavanzo
eccessivo, dal 2015 tutte le chances ce le giochiamo sul versante delle riforme strutturali (dalla Pa al
mercato del lavoro), fermo restando che anche nel 2014 la vigilanza sui conti pubblici dovrà essere
costante. A tutto luglio le entrate tengono, come documentato dal fabbisogno di cassa dei primi sette
mesi del 2014 (8,7 miliardi in meno rispetto al 2013). La vigilanza è sul fronte della spesa ed è per
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
questo che la partita con il deficit va giocata con estrema prudenza. In questa direzione vanno i reiterati
stop della Ragioneria a emendamenti approvati in sede parlamentare, con coperture ritenute non
idonee. In primis, le deroghe alla legge Fornero poi soppresse dal governo.
Una sorta di anticipo di quel che potrà accadere in autunno, quando Camera e Senato saranno chiamati
ad approvare la prossima legge di stabilità, quando il vero banco di prova sarà costituito proprio dai
tagli alla spesa. Condensare in un' unica tranche dai 15 ai 17 miliardi di tagli è operazione molto
complessa, dalle fortissime implicazioni politiche, come ha ricordato ieri lo stesso presidente del
Consiglio, Matteo Renzi.
Lo stesso Renzi e Padoan dovranno ora verificare con Bruxelles i margini possibili per invocare le
clausole attenuanti previste dal Fiscal compact proprio nei casi di prolungata recessione economica. Il
ritorno alla recessione allontana ulteriormente il rispetto dell' impegno chiesto dalla Commissione
europea a «sforzi aggiuntivi» già quest' anno così da colmare lo scarto tra la riduzione del deficit
strutturale prevista dallo stesso esecutivo Ue (0,7%) e quella prevista dal governo (0,1%). Ora il
margine in più chiesto dal governo per centrare il pareggio di bilancio (dal 2015 al 2016) difficilmente
potrà essere negato.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Se ora serve più coraggio, anche il patto con
Berlusconi andrà rivisto
u Continua da pagina 1 N on c' era nient' altro
da fare in prima battuta. Rivendicare la linea
della riforme. Ribadire che «la direzione è
giusta», come ha detto il sottosegretario
Delrio: e pazienza se l' espressione sollecita
qualche ovvia e amara ironia, data la
situazione. Ma in effetti al momento si può solo
promettere più rapidità nelle riforme e
maggiore incisività. Renzi ha investito tutto
sull' ottimismo e sulla fiducia: nonostante le
dure repliche della realtà, adesso non può
tradire se stesso. Ma se l' investimento sulla
fiducia rimane inalterato, quello in ottimismo è
stato ridimensionato, per non dire annichilito,
dalle statistiche.
D' altra parte, il presidente del Consiglio si
prepara a celebrare oggi la sua vittoria politica
con la riforma del Senato che sta per essere
votata da Palazzo Madama. È una carta che in
questo clima egli giocherà senza esitazione: la
riforma del «bicameralismo» come annuncio di
una sorta di "primavera italiana", come
grimaldello per far saltare via via tutte le
roccaforti conservatrici che ingessano il paese
e gli impediscono di crescere. Sotto questo
aspetto, il discorso che Renzi farà oggi in aula
è piuttosto prevedibile.
Avendo puntato tante energie sulla riforma istituzionale, è logico che egli la usi per tamponare l' effetto
drammatico dei dati economici. E per rinnovare, anche in questo caso, la richiesta di fiducia.
Sappiamo che in giro si respira parecchio scetticismo sulle virtù salvifiche del nuovo Senato delle
regioni. Ma per Renzi si tratta di una carta politica importante, una delle poche che siano a disposizione
nel mazzo.
Quindi tenterà di guadagnare tempo senza compromettere un rapporto con l' opinione pubblica che
resta assai buono e rappresenta il suo vero puntello. Eppure tutto questo rischia di non bastare. Proprio
ieri si è svolto il nuovo incontro fra il premier e Berlusconi e faceva una certa impressione osservare i
capi dei due maggiori schieramenti discutere di riforma elettorale, di soglie di sbarramento e preferenze
proprio nel giorno in cui vengono sconvolte tutte le previsioni sulla ripresa della produzione. Peraltro è
stato un incontro poco significativo, fatto per dimostrare che l' intesa fra i due è sempre operativa. La
riforma elettorale si farà, certo, ma più in là.
E allora in tanti si domandano se non sia il caso di trasferire le priorità dell' economia all' interno di
questo strano "patto" che di fatto è una maggioranza allargata. È singolare che quasi nessuno da Forza
Italia apra un' offensiva contro il governo per la crescita sotto zero. A parte Renato Brunetta, l'
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Il Sole 24 Ore
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atteggiamento del partito di Berlusconi è più che conciliante. Segno che la convergenza non riguarda
solo le riforme istituzionali, ma è un' attitudine politica e psicologica più profonda.
Sarebbe interesse di Renzi, in primo luogo, farsi forte di questa sintonia, invece di restare aggrappato al
velo un po' ambiguo della doppia maggioranza. Un esempio: al termine della polemica con il
commissario alla spesa pubblica, Cottarelli, il premier ha rivendicato il primato della politica rispetto ai
tecnici nel determinare entità e qualità dei tagli.
Bene, ma allora il "patto del Nazareno", anziché limitarsi a un balletto intorno alla legge elettorale,
dovrebbe affrontare una questione politica drammaticamente urgente quale è la riduzione della spesa.
Se non ne parlano fra loro i due maggiori partiti del Parlamento, chi deve farlo?
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Decreti Pa e competitività al rush finale
Volata finale per il decreto competitività e quello sulla
Pa. Il primo ieri ha avuto il via libera dalla Camera e
oggi torna al Senato che potrebbe licenziarlo
definitivamente già stasera sempre se non si creerà un
ingorgo con il Ddl riforme istituzionali da domattina
atteso in aula. Ieri a Montecitorio tra l' altro sono stati
votati alcuni ordini del giorno: tra questi uno per rivedere
le regole del Pos per i professionisti. Per quanto
riguarda il decreto sulla Pa invece stamattina è atteso il
voto di fiducia chiesto dal Governo mentre domani ci
dovrebbe essere il via libera definitivo.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Edilizia, ripresa possibile da bonus lavori e
pagamenti Pa
ROMA. Ci sono segnali importanti che nel
secondo semestre dell' anno una ripresa dell'
edilizia sia possibile. Ne è convinto il Cresme,
istituto di ricerca specializzato nel settore dell'
edilizia, che prevede nel 2014 l' uscita dalla
crisi durata sette anni. A spingere il settore
fuori del tunnel non sarebbero i potenziali
effetti del decreto "sblocca­Italia" di fine
agosto, che sembra proiettarsi con risorse e
norme oltre il 2014. La spinta arriva semmai
da politiche avviate da tempo che producono
ormai effetti robusti: in particolare, i bonus
fiscali del 50% per i lavori di ristrutturazione in
casa e del 65% per il risparmio energetico e l'
accelerazione dei pagamenti della Pa.
Il Cresme ha già stimato, in un rapporto per la
Camera dei deputati, il peso crescente dei
lavori agevolati in casa, che puntano quest'
anno verso i 33 miliardi (Iva compresa) e
valgono ormai il 2% del Pil (si veda Il Sole 24
Ore del 29 luglio scorso). L' altro dato che
rafforza la convinzione della ripresa è la
pubblicazione di bandi di gara da parte delle
stazioni appaltanti: nel periodo gennaio­giugno
la crescita è stata del 26,7% in termini di
numero di bandi e del 73,4% in termini di
investimento.
«Questo non significa che avremo una spesa di cassa immediata sulle opere pubbliche ­ dice il
direttore del Cresme, Lorenzo Bellicini ­ ma è davvero importante che le amministrazioni, soprattutto
quelle locali, abbiano ripreso a mettere in gara i progetti. Pensiamo che in molti enti locali, con l'
accelerazione dei pagamenti arretrati alle imprese, sia saltato il tappo che aveva paralizzato il settore
per molti mesi». Se è così, l' accelerazione del pagamento degli arretrati dovrebbe rafforzare i germogli
di ripresa.
Il terzo segnale è strettamente congiunturale e arriva dalla crescita della vendita di macchine per l'
edilizia. È un classico indicatore congiunturale anticipatore del ciclo edilizio: l' investimento delle
imprese arriva perché aumentano gli ordinativi o anche la fiducia di un miglioramento delle condizioni di
mercato. Il dato registrato dal Cresme è di una crescita del 23,7% nel primo trimestre 2014 rispetto al
primo trimestre 2013 e di un altro 9,8% nel secondo trimestre 2014. «Soprattutto il dato sui bonus fiscali
­ sintetizza Bellicini ­ ci dice che ci sono attività, come quella del recupero, che già sono ripartite e che
conquistano sempre più terreno sul mercato edilizio complessivo. Il governo dovrebbe fare una politica
per consolidare e rafforzare questi segnali. Questa crisi non è stata congiunturale, ma strutturale: nulla
sarà più come prima».
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Il Sole 24 Ore
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Il Sole 24 Ore
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«La crescita riparte dalle imprese»
Calenda: puntare sull' export ­ Sul «made in» daremo battaglia in Europa
«La crescita può arrivare solo dalle imprese
che vanno messe nelle condizioni di essere
più competitive per intercettare quella
domanda internazionale di Italia che già c' è e
non bisogna creare dal nulla. Questo farà
aumentare occupazione e consumi interni.
Non ci dobbiamo inventare nulla, è quello che
ha già fatto la Germania». Carlo Calenda, vice
ministro dello Sviluppo economico, non ha
dubbi sulle nostre possibilità di ripresa perché
l' Italia «è il Paese con il maggiore potenziale
di crescita inespresso». C' è un numero che
forse racchiude meglio degli altri questo
«scenario ideale» come lo definisce il vice
ministro di Scelta civica: «Entro il 2030 ci
saranno 800 milioni di consumatori in più che
chiederanno di comprare anche il nostro made
in Italy». Ma per non far perdere questo treno
alle nostre imprese servono riforme: da quella
del lavoro («superando anche l' articolo 18») al
calo delle tasse fino al sostegno degli
investimenti («potenziando ancora la Sabatini
bis»). A dare una mano ci sarà poi il piano
made in Italy, «il più grande mai fatto»,
contenuto nello «sblocca Italia» atteso a fine
agosto che promette di far crescere l' export di
50 miliardi con una ricaduta di 1 punto di Pil.
La gelata del Pil registrata dall' Istat è un bel passo indietro, gli 80 euro in più in busta paga non
sono serviti?
Il dato è negativo è vero. Siamo in una situazione in cui ancora non è chiaro l' andamento: a dati negativi
si mischiano quelli postivi come quello sulla produzione industriale. Gli 80 euro sono stati innanzitutto
una misura di giustizia sociale per le famiglie che sono in una situazione di grave sofferenza. Detto
questo sono convinto che l' Italia sia il Paese con il più grande potenziale inespresso di crescita.
Cosa glielo fa credere?
Intanto il dato sul Pil potenziale che è il più alto tra i Paesi avanzati.
C' è poi una domanda internazionale in continua crescita nei nostri settori di specializzazione.
Per questo bisogna lavorare sull' offerta aiutando le imprese a essere più competitive ed escludendo
nuove manovre restrittive.
Come? A esempio agendo con una riforma del lavoro che secondo me deve passare per il
superamento dell' articolo 18. Sarebbe il segnale che si vuole cambiare rotta, certo va accompagnato
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da ammortizzatori moderni.
E poi? Servono più investimenti pubblici e privati. E qui non bisogna inventarsi nulla. Basta puntare di
più su quello che già funziona bene, come la Sabatini bis per gli investimenti in macchinari: in pochi
mesi sono arrivate 5mila domande. È uno strumento che va potenziato estendendo la platea e
prevedendo un vero e proprio bonus rottamazione.
Altre misure? Credo che quando si fa politica industriale sia cruciale sentire i destinatari delle misure e
cioè le imprese. Per esempio l' agenda per la crescita e il credito di Confindustria fornisce molte
indicazioni che in parte abbiamo raccolto, con la Sabatini bis e con il potenziamento dell' Ace, e in parte
vanno riprese per esempio puntando sull' internazionalizzazione.
Come si sostiene l' export?
Con un mix di misure. In questo momento stiamo studiando un taglio dell' Irap sulla porzione di fatturato
derivante dall' export per convincere le aziende a guardare all' estero. E poi c' è il piano made in Italy
che sarà varato a fine agosto.
Cosa prevede? Si tratta del piano più grande mai fatto con un budget aggiuntivo per la promozione di
130 milioni, dai 20 del passato. Con vari interventi puntiamo a far diventare 22mila imprese stabilmente
esportatrici, aggiungendo 50 miliardi alle esportazioni. Queste come le misure sulla concorrenza a cui
lavoriamo per settembre vanno ricomprese in un piano industriale per il Paese che sia misurabile e
definisca i margini di flessibilità di cui abbiamo bisogno e i risultati attesi in termini di crescita.
C' è poi la partita in Europa del «Made in». Si sbloccherà?
Il sistema di etichettatura è cruciale per l' Italia, ma la Germania è profondamente contraria. È un
dossier complesso di cui Renzi si è incaricato personalmente.
Tenteremo in tutti i modi di aprire un negoziato forte con la Germania e gli altri Paesi del Nord per
sbloccarlo nel nostro semestre di presidenza Ue.
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Il Sole 24 Ore
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Il rilancio industriale cominci dalle istituzioni
Dopo anni di avanzi primari prodotti con tasse
e tagli lineari di spesa, «innescare la crescita
investendo sulla capacità competitiva delle
imprese» è l'«acqua nel deserto» di cui l' Italia
ha bisogno per scongiurare l' orizzonte­
(crescita) zero. Il punto di caduta dell'
intervento del viceministro Calenda sul Sole
(Un piano industriale per l' Italia), delinea con
precisione chirurgica la discontinuità vera di
cui c' è immediato bisogno.
I dati economici di primavera, deludenti in
Italia (ma anche in Germania e Francia),
confermano che il ritorno alla crescita sarà un
cammino lungo, le riforme strutturali daranno
effetti solo nel medio termine. E la "flessibilità"
di bilancio in Europa per guadagnare spazi di
manovra per gli investimenti, sarà un
negoziato complesso, da conquistare metro a
metro, con la credibilità delle riforme fatte (non
solo annunciate) prima in casa nostra. Come
accelerare il processo e innescare la crescita?
Perseguendo tutti questi obiettivi
contestualmente, con la risolutezza messa in
campo dal premier.
Ma, nell' immediato, concentrando policy e
risorse (e fondi Ue) sulle leve che possono
dare subito un abbrivio.
All' economia italiana serve uno shock, fatto di dosi massicce di investimenti, tagli selettivi (ed
equivalenti) alla spesa corrente, una decisa riduzione del prelievo fiscale sulle imprese (abolizione dell'
Irap). Puntare sull' industria manifatturiera e concentrare le azioni sulla competitività dell' offerta, è l'
unico detonatore per aspirare a una più alta crescita. Competitività che, oltre ai fattori di costo, si
impernia sul contesto (apertura del mercato, burocrazia, giustizia, accesso al mercato dei capitali) e sul
ruolo degli investimenti privati e pubblici. Le ultime misure del Governo, dal credito d' imposta per i beni
strumentali al rafforzamento dell' Ace al sostegno all' export, sono primi segnali in questo verso. Da
irrobustire, concentrando ogni residuo e futuro margine di azione (anche alzando l' asticella della
spending review), a cominciare dall' abbattimento del cuneo fiscale. Se questa sarà la scelta del
Governo, le imprese sono pronte a rispondere con investimenti e occupazione, dopo aver tenuto (e
ristrutturato) durante la crisi.
Solo pochi anni fa, studi e analisi prefiguravano uno scenario di desertificazione. Ci rimproveravano un
modello di specializzazione "sbagliato" e immobile.
Nonostante la perdita di capacità produttiva, questo non è accaduto. Siamo il secondo paese
manifatturiero in Europa e tra i primi cinque al mondo per saldo commerciale dei prodotti manifatturieri.
C' è fame di Italia nel mondo e ce ne sarà sempre di più. Nei prossimi anni ci troveremo di fronte a un'
imponente crescita della domanda internazionale nei settori di nostra specializzazione. Questo è il
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dividendo della globalizzazione che nessun paese più dell' Italia è in grado di ricevere. Intercettare
questa nuova domanda, mettendo le imprese nelle migliori condizioni per farlo, è la strada decisiva per
una nuova stagione di crescita duratura e sostenibile. Il contributo degli imprenditori è imprescindibile:
senza una decisa virata verso lo sviluppo di nuovi prodotti e nuove soluzioni non esiste un solido futuro
per le nostre imprese.
Ma un "piano industriale" per l' Italia non può prescindere dal bonificare la palude di norme, decreti e
regolamenti attuativi che insabbia ogni riformismo. E consegna mani e piedi il primato della politica al
Moloch della burocrazia. Al 18 giugno, mettendo insieme i cantieri normativi dei governi Monti, Letta e
Renzi, mancavano 812 provvedimenti attuativi, senza dei quali le riforme che dovrebbero sbloccare il
paese restano lettera morta. Quella istituzionale è allora la "riforma delle riforme", il primo decreto d'
urgenza di un piano industriale per far ripartire l' Italia.
Presidente Confindustria Padova © RIPRODUZIONE RISERVATA.
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La Torino­Lione accelera su compensazioni e
progetto
ROMA Avanti tutta. Con le opere previste a
compensazione del cantiere della Torino­
Lione, oggi 10 milioni che per il 2015 saranno
30. Con la conclusione entro il 30 settembre
dell' iter burocratico per l' approvazione del
progetto definitivo della tratta italo­francese.
Con la costituzione del nuovo promotore della
linea, che sostituirà Ltf entro fine anno. Con gli
incontri fra ministero e amministrazioni locali,
pro e contro l' opera. Persino, con un nuovo
input allo sviluppo della parte italiana del
collegamento ferroviario. Un progetto
attualmente in fase preliminare e rimasto
fermo negli ultimi mesi (in attesa che si
risolvessero le criticità intorno al tunnel di
base), che ora può e deve ripartire.
Non è stata una delle classiche riunioni di fine
agosto, in cui tutte le decisioni si rimandano a
settembre, quella che si è tenuta ieri a Roma
fra il ministro alle Infrastrutture, Maurizio Lupi e
i rappresentanti di Rfi, Ltf, Osservatorio,
regione Piemonte, provincia di Torino e
comuni di Torino, Susa e Chiomonte.
Al contrario la task force, promessa a luglio dal
titolare della Infrastrutture in visita a
Chiomonte, si è conclusa con un bagaglio
consistente di novità.
Primo problema risolto (o quasi) è quello dei limiti posti dal ministero dell' Economia e Finanze agli enti
locali, in relazione al patto di stabilità, nell' autorizzare la spesa per le opere compensative. Il ministro
Lupi si è impegnato, entro il 30 di agosto, a varare un apposito provvedimento che consentirà per inizio
settembre di far partire le prime gare d' appalto. Parliamo di 10 milioni di interventi (fra cui opere viabili
a Susa gestite dalla Provincia e la metanizzazione di Chiomonte in carico alla Regione), le cui risorse
sono già state sbloccate a maggio del 2013 dal Cipe, ma che finora sono rimaste al palo. Mentre altri 20
milioni dovrebbero essere in arrivo fra 2014 e 2015.
«Lupi ­ ha aggiunto, uscendo dal tavolo, Mario Virano, a capo della Cig e dell' Osservatorio ­ ha inoltre
confermato che entro il 30 settembre sarà conclusa sia la procedura di valutazione ambientale che la
conferenza servizi sul progetto definitivo nella tratta comune. Mentre, sempre dopo l' estate, a Torino
saranno riconvocati tutti i sindaci interessati al percorso della tratta nazionale. Su cui dal prossimo anno
concentreremo la stessa attenzione fino ad oggi posta solo sulla parte italo­francese».
Un importante passo avanti, inoltre, il ministro lo ha compiuto verso le amministrazioni locali schierate
contro la Tav. Alla riunione di ieri è stato invitato e si è presentato Sandro Plano, neoeletto alla guida di
Susa (al posto di Gemma Amprino) e da sempre contrario all' opera, pur essendo membro del Partito
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Democratico. Il primo cittadino, che dopo aver parlato ha lasciato la task force, ha chiesto e ottenuto da
Lupi la promessa di un incontro nei primi giorni di settembre con tutti gli amministratori contrari alla
Torino­Lione. «Mi sentivo in imbarazzo ­ ha detto Plano, che lunedì scorso è stato anche audito dalla
Commissione regionale di garanzia del Pd rispetto alla compatibilità delle sue posizioni con il
programma del partito ­ perché loro parlavano di questioni operative e noi invece siamo su una
posizione contraria.
Ho ribadito le nostre ragioni e chiesto un incontro allargato.
Durante il quale sarà necessario affrontare la questione delle compensazioni, perché non possono farci
passare per opere che derivano dal Tav, lavori di sistemazione del territorio già programmati in passato
o indispensabili».
Nell' incontro di ieri, infine, non si è parlato di sicurezza dei cantieri. Ma per quanto riguarda i rimborsi
alle imprese danneggiate, la regione Piemonte ha informato dell' avvio del bando regionale.
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Verso il 2015. Il nuovo treno superveloce debutterà in coincidenza con il grande evento ­
Fermate straordinarie a Rho­Fiera
All'Expo con il Frecciarossa 1000
Elia (Fs): dal maggio del 2015 più collegamenti con l' area espositiva di Milano.
MILANO All' Expo di Milano con il Frecciarossa 1000, il
nuovo treno superveloce delle Ferrovie dello Stato,
attualmente in fase di omologazione, che inizierà a
circolare sulla rete nazionale dal giugno 2015.
Lo annuncia Michele Mario Elia, amministratore
delegato del gruppo Fs, ieri a Milano per la firma con
Expo dell' accordo che affida a Italferr, società d'
ingegneria del gruppo Fs, la direzione lavori dell' evento
universale (si veda l' articolo di spalla). «L' impegno
delle Fs per l' Expo ­ dice Elia al Sole 24 Ore ­ è a 360
gradi: Trenitalia sarà il vettore ufficiale dell' esposizione
universale, mentre Rfi potenzierà il nodo ferroviario di
Milano per incrementare in misura sensibile i
collegamenti con l' area espositiva, dove prevediamo
fermate straordinarie alla stazione di Rho­Fiera Milano
(in prossimità dell' area che ospiterà la maxi rassegna,
ndr)».
I collegamenti Si stima che circa il 32% dei visitatori di
Expo raggiungeranno il sito in treno. Nel complesso
sono attesi 20 milioni di visitatori durante i sei mesi dell'
esposizione (1° maggio­31 ottobre 2015). Per
soddisfare al meglio la domanda di trasporto, le Fs
prevedono sia un incremento del network Frecce (Frecciarossa e Frecciabianca) con 37 nuove fermate
giornaliere a Rho­Fiera Milano per tutta la durata di Expo sia un incremento dei collegamenti
internazionali da Svizzera e Francia, con fermate a Rho­Fiera Milano.
In particolare, durante l' Expo sono previste: 19 nuove fermate giornaliere a Rho­Fiera Milano dei
Frecciarossa in servizio sulla tratta ad Alta velocità Torino­Milano­Roma­Napoli; 18 nuove fermate
giornaliere a Rho­Fiera Milano dei Frecciabianca in servizio sulla linea Torino­Milano­Venezia­Trieste.
Dalla Francia, la stazione di Rho­Fiera Milano potrà essere raggiunta direttamente con i treni Thello
(Parigi­Venezia). Potenziati i collegamenti con la Svizzera, con otto nuovi treni in partenza da Ginevra,
Basilea e Lugano e 14 fermate aggiuntive a Rho­Fiera Milano per i collegamenti ordinari dell' asse
Domodossola. Poi c' è la novità del Frecciarossa 1000: i primi quattro supertreni ad Alta velocità, sui 50
ordinati complessivamente dalle Fs, entreranno in esercizio nel giugno del 2015 sulla tratta tra Roma e
Torino e si fermeranno anche nella stazione di Rho­Fiera Milano.
Capitolo biglietti. Ieri Elia ha parlato di «biglietto unico» per i viaggiatori che sceglieranno di raggiungere
il sito in treno. In pratica, è prevista le vendita dei biglietti Expo 2015 anche congiuntamente ai biglietti
Trenitalia, su tutti i canali di vendita nazionali ed esteri, comprese le biglietterie delle stazioni. E saranno
lanciate delle offerte commerciali ad hoc per incentivare l' utilizzo delle Frecce di Trenitalia per
raggiungere la sede Expo.
Le stazioni «Sono in programma ­ spiega Elia ­ interventi tecnologici per centinaia di milioni per
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Il Sole 24 Ore
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aumentare la capacità di linea e delle stazioni». Tutte le stazioni del nodo ferroviario di Milano,
comprese Monza e Pioltello, saranno oggetto di miglioramenti, dai marciapiedi ai sottopassi ai punti d'
informazione. Saranno migliorati l' accessibilità e il decoro della stazione di Rho­Fiera Milano e di quelle
del Passante ferroviario di Milano. «L' Expo ­ prosegue Elia ­ è una grande opportunità per lo sviluppo
del Paese ed è, allo stesso tempo, una straordinaria opportunità per offrire al mondo un' immagine di
sviluppo nel settore dei trasporti. Un settore che vede le Fs all' avanguardia in termini tecnologici e
infrastrutturali. In questa fase le Ferrovie dello Stato sono impegnate nell' attuazione di un piano
industriale rivolto al miglioramento dei servizi sia nel trasporto pendolare sia nelle merci». Il piano
industriale 2014­2017 delle Fs contempla investimenti complessivi per 24 miliardi, per lo sviluppo delle
infrastrutture e l' acquisto di nuovi treni. Di questi 8,5 miliardi sono in autofinanziamento e
ricomprendono i tre miliardi riservati al trasporto pubblico locale, con 200 nuovi treni e 235 convogli
completamente ristrutturati.
Altre novità che riguardano l' Expo. A fine agosto sarà presentato a Venezia Expo 2015 Express, un
treno­mostra che girerà l' Italia, raggiungendo 13 grandi stazioni ferroviarie, per offrire un' antemprima
di quello che i visitatori potranno trovare all' Expo di Milano. Da dicembre 2014 gli esterni di un
Frecciarossa, un Frecciargento e un Frecciabianca saranno dedicati all' Expo, facendo così correre sui
binari di tutto il Paese il logo della manifestazione.
A margine della firma dell' accordo Fs­Expo, Elia parla anche di bond ed eventuale quotazione in Borsa
di Fs. «Entro la fine dell' anno potremmo collocare un nuovo bond, è una possibilità che stiamo
valutando, dipenderà dalle nostre necessità» chiarisce l' ad. Fino a ora il gruppo ha collocato bond per
un miliardo e 350 milioni su un programma complessivo di 4,5 miliardi.
Sull' Ipo tempi certi, al momento, non ce ne sono. Alle Fs ci stanno lavorando. Oltre al presidente
Marcello Messori, le deleghe per la quotazione di Ferrovie dello Stato le ha il consiglio d i
amministrazione. A chi obietta che le condizioni di mercato sono peggiorate, Elia risponde con una
battuta: «La nostra preoccupazione, prima di tutto, è far sedere i passeggeri».
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Dardanello: i territori perderebbero 300 milioni
ROMA «Proprio quando ne hanno più bisogno,
le imprese rischiano di dover fare a meno del
sostegno delle Camere di commercio». È l'
allarme lanciato ieri dal presidente di
Unioncamere, Ferruccio Dardanello, in
occasione dell' audizione svoltasi davanti alla
X Commissione Industria, commercio e
turismo del Senato, nell' ambito dell' indagine
conoscitiva sulla competitività delle imprese
italiane.
«Il 2014 sarà un altro anno di attesa per le
imprese italiane ­ sono parole di Dardanello ­
strette tra il rallentamento della domanda
estera e la perdurante stagnazione del
mercato interno. Per restare competitive hanno
bisogno di politiche dedicate e istituzioni come
le Camere di commercio, in grado di
sostenerle in questa lunga traversata verso la
ripresa».
L' intenzione del governo di Matteo Renzi «di
voler realizzare un vantaggio per le imprese
con la riduzione dei diritti dovuti alle Camere
di commercio e, in prospettiva, con il ridisegno
profondo delle loro competenze ­ incalza il
presidente nazionale di Unioncamere ­ non è
adeguatamente sostenuta dai numeri. Con
riferimento al 2015, il taglio del 35% del contributo dovuto dalle aziende alle Camere per la tenuta del
Registro delle imprese consentirà un risparmio medio di soli 44 euro per impresa nell' anno. A fronte di
un risparmio così esiguo, tuttavia, le economie locali perderanno l' anno prossimo circa 300 milioni di
interventi per il credito, l' export, la giustizia alternativa, la tutela delle produzioni agro­alimentari, i
controlli su prodotti e strumenti di misura. Interventi che stimiamo potranno ridurre nel 2015 il valore
aggiunto del Paese di 2,1 miliardi di euro».
Ci sono altri aspetti che il presidente di Unioncamereha messo in evidenza durante l' audizione.
«Danni ancora maggiori e difficilmente calcolabili ­ aggiunge Ferruccio Dardanello ­ deriverebbero dal
trasferire le competenze del Registro delle imprese dalle Camere di commercio al ministero per lo
sviluppo economico, come attualmente indicato dal testo del ddl. Considerata l' intenzione del governo
di azzerare il diritto annuale dovuto dalle imprese, il trasferimento del Registro al ministero si
tradurrebbe in un aggravio netto di costi per l' erario pubblico cui far fronte con nuove tasse, mentre ora
le risorse provengono esclusivamente dalle aziende».
Sul fronte dei posti di lavoro, il presidente di Unioncamere ha inoltre sottolineato con preoccupazione ­
riferisce una nota diffusa nella serata di ieri ­ che «tra personale pubblico a tempo indeterminato delle
Camere di commercio e personale con contratto privatistico di aziende speciali, Unioni regionali e
società di sistema, il taglio delle risorse già nel 2015 determinerebbe un potenziale esubero di
personale pari a circa 1.600 unità».
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7 agosto 2014
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Firenze, la Camera si riprogetta
FIRENZE L' idea del Governo di riformare le Camere di
commercio, a partire dal dimezzamento dei diritti
camerali dovuti dalle imprese, si sta concretizzando
seppur con gradualità (il taglio del 50% sarà spalmato in
tre anni e raggiunto nel 2017) nel decreto Pa che ora
dovrà affrontare il terzo voto di fiducia in Parlamento.
Mentre Unioncamere rilancia l' allarme (si veda articolo
a fianco), dai territori si moltiplicano i progetti di auto­
riforma che puntano a tagliare costi e migliorare i servizi
offerti dalle Camere, spesso viste soprattutto come
'esattori' dalle stesse aziende che sono chiamate a
rappresentare.
«Il rapporto tra aziende e Camera di commercio deve
cambiare radicalmente», afferma Leonardo Bassilichi,
43 anni, titolare del gruppo Bassilichi, leader nel settore
monetica, back office e sicurezza (313 milioni di ricavi
previsti nel 2014) e fresco presidente della Camera di
Firenze, deciso a rivoluzionare peso e ruolo delle
imprese all' interno dell' ente. Per questo ha messo a
punto un questionario articolato in nove domande, che
sta per essere inviato a tutte le 92mila imprese attive
nella provincia, per chiedere loro quali sono i servizi
camerali che utilizzano di più, e quali società ed enti ritengono più utili per la crescita del territorio. Il
concetto è che tutti, dal più piccolo bar alla più grande multinazionale, possano contribuire a decidere
servizi da potenziare e risorse da distribuire (9,4 milioni nel 2014, azzerati per il 2015 in attesa dei nuovi
criteri), con una virata netta rispetto al passato fatto di decisioni prese a tavolino. «La prima vera riforma
è rimettere le imprese al centro della scena ­ sostiene Bassilichi ­ le Camere di commercio hanno
dentro un grande potenziale per l' economia, ma devono costare meno e non essere più un bancomat
per tutti». Per dare il buon esempio, il neo presidente ha azzerato i compensi dei vertici della Camera e
delle due partecipate al 100% (risparmio a regime 200mila euro l' anno).
Le indicazioni in arrivo dalle imprese faranno da base al confronto che Bassilichi attiverà con Regione
Toscana, Università di Firenze, Comune e Ente Cassa di risparmio di Firenze, con l' obiettivo di
coordinare i progetti su cui incentrare lo sviluppo del territorio. La Camera di Firenze ha deciso di
dismettere tutte le partecipazioni non strategiche, una galassia di 16 società e 24 tra fondazioni e
associazioni, iscritte in bilancio per 48 milioni di euro. La prospettiva è che in portafoglio ne restino al
massimo sei­sette.
Entro fine anno Bassilichi promette di centrare tre obiettivi: rifocalizzare il piano industriale appena
varato sulla base delle indicazioni in arrivo dalle imprese, cambiando il peso delle voci attuali (oggi su
28 milioni di ricavi, 19,3 provengono dal diritto annuale); avviare le dismissioni di partecipate;
riorganizzare il sistema dei servizi per aumentare i ricavi. Un esempio su tutti: il servizio di arbitrato che
la Camera di Firenze ha avviato coinvolgendo, prima in Italia, gli Ordini professionali giuridico­
economici (avvocati, commercialisti e notai), e che nelle settimane scorse ha aperto anche una sezione
internazionale. «Oggi ­ afferma Bassilichi ­ l' arbitrato è un' attività fondamentale per le imprese e noi
dobbiamo aiutarle». Così come il supporto dovrà riguardare la promozione: «Per questo dico sì all'
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aggregazione tra l' agenzia regionale Toscana Promozione e i servizi di internazionalizzazione delle
aziende speciali delle Camere della regione: è la condizione minima per competere». Sull'
aggregazione tra Camere, invece, Bassilichi è più tiepido: «Non credo che l' unione tra Camere di
province diverse porti benefici all' economia; il taglio di costi si avrebbe solo chiudendo sedi e
razionalizzando strutture, ma io ho scelto un percorso diverso». Fondamentale è che il Governo, a
fronte del taglio dei diritti camerali, «non smonti gli asset su cui si può costruire il futuro delle Camere,
primo fra tutti il registro imprese».
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Energia. L' economista veronese nominato commissario
Federico Testa all' Enea.
VERONA Federico Testa, direttore del dipartimento di
Economia aziendale e ordinario di Economia e gestione
delle imprese all' Università di Verona, è stato nominato
commissario dell' Enea, l' Agenzia nazionale per le
nuove tecnologie, l' energia e lo sviluppo economico
sostenibile. La nomina è arrivata nella mattinata di ieri,
con decreto del ministro dello Sviluppo economico
Federica Guidi. Testa sostituisce Giovanni Lelli,
ringraziato dalla Guidi per il lavoro svolto nei quasi
cinque anni durante i quali ha ricoperto l' incarico.
La carica di commissario assomma il ruolo sia del
presidente sia dell' amministratore delegato.
«Anche se la denominazione ufficiale dell' ente è diversa
da alcuni anni ­ spiega Testa ­ la "e" e la "a" di Enea
stanno a richiamare l' energia e l' ambiente. Due risorse
fondamentali in cui investire per l' uscita dalla crisi del
nostro Paese. Si tratta di sviluppare ulteriormente la
ricerca nel settore e di renderla disponibile alle imprese
italiane così da aumentarne la competitività sui mercati
internazionali. Anche per quello che riguarda le famiglie
un uso più "intelligente" e consapevole dell' energia può
portare a risparmi significativi e a un miglioramento
della qualità della vita».
Federico Testa, veronese, classe 1954, si è laureato nel 1978 con il massimo dei voti e la lode in
Economia e commercio all' Università di Padova. Negli anni successivi, ha collaborato alla ricerca sui
bilanci energetici regionali promossa dallo Iefe (Istituto di economia delle fonti di Energia) della Bocconi
di Milano. Nel 1986 è stato chiamato a far parte del Comitato Consultivo per la Zootecnia della
Comunità Economica Europea. Ha partecipato ai lavori della Commissione produttività di
Federelettrica. Dal 1994 è stato ricercatore in Tecnica industriale e commerciale all' Istituto di Studi
industriali, bancari e del terziario dell' Università di Verona. Nel Cda dell' Azienda generale servizi
municipalizzati (Agsm) della città scaligera, ha partecipato a ricerche del ministero dell' Università e
della ricerca scientifica e tecnologica e del Cnr. Professore associato dal 1998, ordinario dal 2002. Nella
primavera del 2006 è stato eletto alla Camera ed è entrato a far parte della Commissione Attività
produttive. Rieletto nel 2008 e ha assunto l' incarico di responsabile nazionale per l' energia ed i servizi
pubblici del Partito Democratico.
Nel 2013 è stato chiamato a presiedere il Comitato Scientifico dello Smart Energy Expo, la prima
manifestazione internazionale dedicata all' efficienza energetica. Nel 2014 è stato nominato dall' Enea
nel gruppo di esperti di elevata e comprovata esperienza per la valutazione delle proposte nell' ambito
del progetto "Idee per lo sviluppo sostenibile".
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Riforme. Poletti difende la legge
«Il ricorso Cgil è infondato»
MILANO Un ricorso «legittimo», ma «infondato». Così il
ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha commentato, ieri,
l' iniziativa della Cgil, che si è rivolta alla Commissione
europea per contestare la riforma del lavoro avviata dal
Governo Reniz con il decreto 78. Quattro i punti messi
nel mirino dall' organizzazione guidata da Sussanna
Camusso. Secondo il sindacato, innanzitutto, eliminare
la causalità nei contratti a termine, come dispone il
decreto, lascia spazio a usi impropri che penalizzano il
lavoratore. Inoltre, sempre nel giudizio della Cgil, l'
acausalità, affiancata a rinnovi e proroghe, espone il
lavoratore al rischio di non riuscire mai a firmare un
contratto stabile».
Secondo l' organizzazione sindacale inoltre «si
introduce discrezionalità rispetto ai licenziamenti».
Infine, «non c' è alcuna prova statistica che all' aumento
della precarietà corrisponda un aumento dell'
occupazione».
Dopo le prime reazioni a caldo, due giorni fa, di alcuni
esponendi del Pd e del capogruppo in Senato di Ncd
Maurizio Sacconi, ieri è direttamente intervenuto nel
dibattito il titolare del dicastero del Lavoro, Giuliano
Poletti, secondo il quale il ricorso della Cgil contro il decreto sul lavoro «è stato un errore. Ricorrere è
legittimo ­ ha spiegato ­ ma non ve ne erano le ragioni.
Si parte da un assunto infondato, il 68 per cento degli avviamenti al lavoro erano a tempo determinato
prima del decreto, non si può dire che la riforma precarizza. La legge precedente ­ ha aggiunto Poletti ­
rispettava le direttive europee.
Penso che sia difficilmente sostenibile affermare che precarizzi una norma di cui neanche si conoscono
gli effetti, e che porterà ad un allungamento della durata dei contratti».
Il ministro ha precisato che l' iniziativa sindacale della Cgil «non é contro il decreto Poletti ma contro una
legge approvata dal parlamento dopo significative modifiche».
Della stessa opinione anche il segretario della Cisl Raffaele Bonanni, secondo il quale l' iniziativa della
Cgil è «un passo sbagliato sul piano tecnico e politico». Secondo Bonanni «queste materie non si
trattano a botta di ricorsi. La vera battaglia contro la precarietà ­ ha aggiunto ­ dovrebbe essere fatta
contro false partite Iva, associate in partecipazioni, residui di Co.Co.Co. nella pubblica amministrazione
e l' uso improprio di Co.Co.Pro».
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7 agosto 2014
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
In Cdm. Domani decreto legge su immigrazione e violenza negli stadi
Sbarchi in Italia verso quota 100mila.
ROMA. Stretta sulla violenza negli stadi, maggiore
attenzione ai diritti dei rifugiati. Domani il titolare dell'
Interno, Angelino Alfano, porta al consiglio dei ministri
un decreto legge di una decina di articoli su calcio e
immigrazione, con due novità dell' ultima ora. È saltata
la norma che autorizzava la Marina militare, dopo il
soccorso e l' imbarco sulle proprie unità dei migranti, ad
affondare nel Canale di Sicilia le «carrette del mare».
Non passa neanche un emendamento, già da inserire
nel decreto sulla P.a.
, che avrebbe remunerato i dipendenti del comparto
Difesa e Sicurezza con circa 220 milioni da distribuire
nelle buste paga di novembre e dicembre. I fondi,
ritrovati voce per voce tra i capitoli di bilancio di spese
non effettuate, quindi con piena copertura finanziaria,
sono destinati a un parziale ristoro delle retribuzioni
fermate nel 2011 dal blocco stipendiale, anche in
presenza di avanzamenti di carriera. Palazzo Chigi non
ha dato un no definitivo a questa norma ­ sindacati di
polizia e Cocer martedì sera si erano appellati al
premier Matteo Renzi ­ ma ha chiesto di valutare a
settembre. La questione, dunque, resta in gioco. Intanto
al Viminale il dipartimento Libertà civili, guidato da Mario Morcone, e quello di Pubblica sicurezza,
diretto da Alessandro Pansa, sono impegnati a tempo pieno sugli sbarchi. Siamo a 94mila dall' inizio
dell' anno ed entro la fine della settimana, al massimo nei giorni successivi, si arriverà a quota 100mila.
Serve così accelerare le procedure di esame delle istanze di protezione internazionale, riguardano la
stragrande maggioranza dei migranti arrivati. Con il decreto legge le commissioni territoriali per l' asilo
passeranno da dieci a venti, subito, con la possibilità di arrivare fino a 50. Sono previsti poi fondi per
circa 112 milioni destinati ad ampliare il Sistema di accoglienza per i richiedenti asilo e i rifugiati
(Sprar). Ma una sfida altrettanto se non più difficile è quella che Alfano ha deciso di ingaggiare con i
violenti nel calcio. Il decreto arrivo giusto per essere in vigore all' inizio del campionato, il 31 agosto. Le
misure sono note: daspo (divieto di partecipare alle manifestazioni sportive) esteso da 5 a 8 anni e
applicato non solo ai singoli ma anche ai gruppi che sostengono e incitano i più violenti; potere al
ministro dell' Interno di vietare le trasferte in caso di gravi illegalità dei tifosi; pene più severe per le
truffe sportive. Al lavoro, intanto, c' è anche l' Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, alla
presidenza si è insediato da alcuni giorni il questore Alberto Intini. L' organismo darà prima di ogni
giornata una valutazione di rischio, da uno a quattro: c' è già «rischio 4» per Atalanta­Verona. Alla Lega
Calcio, poi, è stato chiesto che le gare tra le squadre di Napoli e Roma e i derby romani siano svolti di
giorno. Resta il dossier dell' Osservatorio sui dati del campionato appena concluso, una serie continua
di dati in incremento sulla violenza e l' illegalità. Gli incontri di calcio con feriti sono aumentati del 37,2
per cento, da 43 a 59, e in seria A addirittura raddoppiano, da 19 a 39. Il numero dei denunciati cresce
del 20,9 per cento, da 829 a 1003, e quello degli arrestati del 10,5 per cento, da 95 a 105. Inevitabile il
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massiccio ricorso alle forze dell' ordine impiegate contro questo fronte: sono state 185.686 rispetto alle
162.072 dell' anno prima (+14,57 per cento).
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7 agosto 2014
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Il Sole 24 Ore
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Via Cnel e province, ma il governo va sotto su
emendamento Sel
ROMA «La riforma della Costituzione è un
passaggio storico, fondamentale: ci siamo».
Nella sua lettera ai parlamentari della
maggioranza Matteo Renzi vede il traguardo
per la "sua" riforma, quella sulla quale ha
messo la faccia, quella che supera decenni di
bicameralismo perfetto istituendo un Senato
delle Autonomie non elettivo e che riforma il
Titolo V riportando in capo allo Stato molte
delle competenze passate alle Regioni n e l
2001. Oggi pomeriggio il premier dovrebbe
essere in Aula a Palazzo Madama per
intestarsi il risultato, e probabilmente vorrà
tenere un discorso. Il traguardo è talmente a
portata di mano che già oggi dovrebbe
arrivare il sì del Senato, anche se ieri sera i
lavori hanno subito un rallentamento durante la
discussione sul Titolo V, modificato dall'
articolo 30 approvato in tardissima serata.
Scompare così la legislazione concorrente tra
S t a t o e Regioni e s o n o a m p l i a t e l e
competenze esclusivamente statali. Lo Stato
potrà esercitare una «clausola di supremazia»
v e r s o l e Regioni a tutela dell' unità della
Repubblica e dell' interesse nazionale. Ieri il
governo è andato sotto su un emendamento di
Sel: introdotta la competenza delle Regioni sulla «rappresentanza in Parlamento delle minoranze
linguistiche». «Emendamento illogico» ha commentato la relatrice Pd Anna Finocchiaro.
Oltre al Titolo V ieri è stato dato l' ok ad alcuni punti fondanti a cominciare dall' articolo 25 che mette fine
al bicameralismo perfetto: «Il governo deve avere la fiducia della Camera dei deputati». Via libera alla
soppressione del Cnel, nella simbologia politica renziana il simbolo degli enti ormai inutili e improduttivi,
e alla soppressione della parola «Province» dalla Costituzione.
Approvate le nuove regole per l' elezione del capo dello Stato così come deciso in commissione.
Rispetto al sistema in vigore oggi sarà un meccanismo "rafforzato" per incentivare larghe intese e non
lasciare al partito che vincerà le elezioni e quindi il premio di maggioranza previsto dall' Italicum carta
bianca: «L' elezione del presidente della Repubblica ha luogo per scrutinio segreto a maggioranza dei
due terzi dell' assemblea. Dopo il quarto scrutinio è sufficiente la maggioranza dei tre quinti dell'
assemblea. Dopo l' ottavo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta». Durante i lavori in
commissione e nel dibattito in Aula si è discusso molto dell' opportunità di allargare la platea dei grandi
elettori del Capo dello Stato per rafforzarne ancora di più le funzioni di garanzia e di terzietà, anche se l'
emendamento messo a punto dal bersaniano Gotor che prevedeva l' allargamento ai 73 deputati
europei scelti con sistema proporzionale non è stato fatto proprio dai relatori. «Io non nego che l'
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Il Sole 24 Ore
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esigenza ci sia ­ ha spiegato Anna Finocchiaro ­.
Tuttavia ho il dovere di esprimere le mie perplessità sul fatto che a comporre il collegio siano i
parlamentari europei. Ci troveremmo di fronte alla unilateralità di una decisione che sarebbe tutta
inserita dentro le dinamiche costituzionali interne al nostro Stato Nazione e che creerebbe interferenza
rispetto agli accordi tra gli Stati». Sul punto, ha assicurato la ministra per le Riforme Maria Elena Boschi,
si farà un approfondimento durante il passaggio alla Camera.
Così come alla Camera potrebbe essere risolto il nodo dell' immunità per i neo senatori.
I relatori, d' accordo con il governo, hanno anche voluto dare un segnale di apertura alla vendoliana Sel,
che negli ultimi giorni è scesa dall' Aventino dove era salita assieme al M5S. Sono stati messi a punto
alcuni emendamenti sui referendum che tuttavia non vengono giudicati ancora sufficienti dal partito di
Vendola: sono introdotti in Costituzione i referendum «propositivi e d' indirizzo»; le firme per presentare
proposte di legge di iniziativa popolare scendono dalle 250mila previste inizialmente a 150mila (ora la
soglia è a 50mila); e soprattutto viene riportato a 500mila il numero di firme per chiedere un referendum
abrogativo, anche se resta la soglia di 800mila per ottenere il cosiddetto quorum variabile (non più la
maggioranza più uno degli aventi diritto al voto bensì la maggioranza più uno dei votanti effettivi alle
ultime elezioni politiche).
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7 agosto 2014
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Il Sole 24 Ore
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Telecom pronta all'azione su Gvt
Per il top management di Telecom Italia agosto sarà un
altro mese di intenso lavoro. Tempestato dalle domande
degli analisti sul Brasile, in conference call l' ad Marco
Patuano è stato criptico: «Non siamo interessati a nulla
che sia irrazionale, non abbiamo mai fatto nè mai
faremo offerte folli. Ma sul Brasile continuiamo a
mantenere tutte le opzioni aperte. Tim Brasil è un asset
core e ci investiamo». Molto di più non ha voluto
aggiungere.
Messaggio criptico, ma decrittabile. Telefonica ha
presentato un' offerta a Vivendi per Gvt che sotto il
profilo finanziario è certamente allettante: 6,7 miliardi in
controvalore, tra cash e azioni, che valorizzano la rete in
fibra ottica brasiliana quasi 10 volte l' Ebitda. Vivendi
però, sotto l' egida di Vincent Bolloré, l' ha ribadito
anche dopo aver ricevuto la proposta di Telefonica: non
vuole vendere, ed evidentemente l' avance di Cesar
Alierta è stata recepita come una sollecitazione a farlo.
In effetti Vivendi non ha bisogno di fare cassa (le finanze
si sono irrobustite con le recenti cessioni di Maroc
Telecom e Sfr), bensì di ridisegnare una strategia
industriale che valorizzi il suo core business, i contenuti
musica e video. I contatti con Telecom Italia, che risalgono ad anni addietro quando Vivendi aveva
ancora la sua divisione tlc, quest' anno si sono intensificati con focus specifico su Gvt. Patuano, che già
a fine gennaio aveva incontrato riservatamente Bolloré a Parigi, in questi mesi ha avuto modo di
approfondire il tema: Gvt e Tim Brasil si sposerebbero perfettamente e un' eventuale integrazione non
troverebbe alcuna difficoltà nell' iter autorizzativo. Questo, a differenza dell' ipotesi di una combinazione
con Telefonica che invece presenterebbe qualche criticità. Il ministro delle Comunicazioni brasiliano,
Paulo Bernardo, ha fatto presente che a San Paolo Telefonica, in quanto concessionaria di licenza tlc,
non potrebbe rilevare le attività in loco di Gvt, mentre non ci sarebbero problemi in altre regioni del
Paese.
Patuano, decrittando, ha detto che Telecom non ha intenzione di partecipare a una contesa finanziaria,
a colpi di rilanci, non solo perchè l' asticella del prezzo piazzata da Telefonica è piuttosto alta, ma anche
perchè i ragionamenti su Gvt fin dall' inizio sono stati improntati a una logica industriale­strategica.
Bene, se dalle parole si vorrà passare ai fatti, non ci sarà comunque molto tempo da perdere.
Formalmente l' offerta di Telefonica scade il 3 settembre e quando il board di Vivendi, come promesso,
la valuterà, Bollorè difficilmente potrebbe respingerla senza avere sul tavolo un' alternativa strategica
che soddisfi meglio gli interessi di un' opzione finanziaria, per quanto allettante.
Non è un mistero che il presidente del gruppo transalpino preferirebbe un accordo con Telecom. Ma
Telecom si farà avanti? Gli indizi dicono di sì. Anche senza mandato formale, il gruppo sta già
lavorando con alcune banche che la assistono nelle scelte strategiche. E a Rio de Janeiro è in arrivo a
giorni Guglielmo Noya che nella casa­madre si occupa di M&A e in Tim Brasil assumerà la carica di cfo,
con le funzioni di investor relations, acquisti e security a riporto.
Per la prima volta il contesto è favorevole. Gli ambienti governativi, almeno a parole, sostengono la
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Il Sole 24 Ore
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causa. Il sottosegretario Graziano Delrio ha definito «parole sagge» quelle del presidente Cdp Franco
Bassanini (che martedì avrebbe incontrato il premier Matteo Renzi) e quelle del sottosegretario alle
Comunicazioni Antonello Giacomelli che hanno richiamato il concetto della tutela degli interessi generali
del Paese. Il ministro del Tesoro, Pier Carlo Padoan, in un' intervista al direttore del Sole­24Ore ha
sottolineato «l' importanza dell' azienda e il ruolo che svolge per la sicurezza nazionale», cosa che fa di
Telecom «una realtà rispetto alla quale lo Stato e la politica non possono chiamarsi fuori».
Dall' opposizione arrivano segnali nella stessa direzione. Sono intervenuti anche i deputati grillini in
commissione Trasporti: «Telecom Italia è e resta un asset imprescindibile per il nostro Paese ma
Telefonica, pur essendo un importante azionista della nostra azienda, con le sue mosse in Sudamerica
continua a metterla in difficoltà. L' Italia non può accettare che Telecom venga trattata come una
cenerentola e per questo ha bisogno immediato di una ricapitalizzazione, che le consenta di
modernizzare l' infrastruttura per competere sui mercati globali».
Le minoranze azionarie non sono da meno. «Occorre procedere rapidamente con la fusione Gvt­Tim
Brasil ­ è la posizione di Marco Fossati che, con Findim, è socio stabile al 5% ­ Il futuro di Telecom, sia
in Italia sia in Brasile, passa attraverso una forte alleanza industriale e un conseguente cambio dell'
assetto azionario che la metta in condizione di poter offrire servizi quadruple play. Il conflitto di interessi
di Telefonica sta producendo una situazione pericolosa e grottesca al tempo stesso, in cui Telecom
deve rispondere a una strategia ostile messa in atto dal suo primo azionista, che verosimilmente ha
utilizzato informazioni sensibili su operazioni in atto». Anche i piccoli azionisti Asati sollecitano il cda a
uscire «dall' inerzia, che favorisce solo il concorrente Telefonica», e a «presentare tempestivamente un'
offerta per Gvt» che si sottragga al gioco dei rilanci.
Intanto Telefonica, che ha fatto la prima mossa, ora aspetta. E su richiesta Consob ieri ha fornito
qualche precisazione sull' offerta collaterale a Vivendi di azioni Telecom. È «potenziale» e legata al
preliminare accordo su Gvt: la cessione fino a 1,11 miliardi di azioni Telecom (l' 8,3% del capitale) potrà
avvenire direttamente o tramite uno strumento convertibile al prezzo medio di mercato per un periodo
da concordare tra le parti. E comunque, se Vivendi accetterà, dovrà impegnarsi a non rivendere nè a
utilizzare come copertura le azioni prima del 31 ottobre 2014.
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7 agosto 2014
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Bofa verso settlement da 17miliardi
Nuova super­multa in arrivo sui mutui da parte delle
autorita' americane, questa volta a carico di Bank of
America. E batte ogni record: il colosso bancario
dovrebbe pagare una sanzione compresa tra i 16 e i 17
miliardi di dollari per le irregolarita' commesse nel
periodo precedente la grande crisi finanziaria del 2008.
Nove miliardi, in contanti, andranno al Dipartimento
della Giustizia, agli stati e a una serie di enti locali; il
resto verra' destinato a programmi di aiuto ai
consumatori quali riduzioni del loro debito immobiliare.
La cifra in via di finalizzazione per mutui e titoli tossici,
rivelata dal Wall Street Journal, eclissa il precedente
massimo storico per una simile multa, i 13 miliardi
pagati da JP Morgan lo scorso novembre. Citigroup
completa l' elenco degli istituti di recente colpiti da
sanzioni per le controverse pratiche legate ai mutui e
alla loro cartolarizzazione che hanno ingannato il
mercato e contribuito alla crisi: quest' anno ha a sua
volta accettato di versare alle authority sette miliardi.
(M. Val.
)
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7 agosto 2014
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Lotta all' evasione. Diffusa dalle Entrate la circolare con gli indirizzi operativi per il 2014: meno
verifiche formali, spazio a contestazioni di sostanza
Indagini finanziarie per importi alti
Sotto esame la fuga fiscale all' estero delle grandi imprese e il regime premiale degli
studi di settore.
Più contraddittori preventivi con il contribuente e
abbandono delle violazioni basate su mere formalità.
Sono questi, in estrema sintesi, alcuni dei principi
ispiratori che sembrano emergere dalla circolare n. 25
di ieri dell' agenzia delle Entrate sulla prevenzione e il
contrasto all' evasione.
Le nuove direttive sembrano puntare in modo deciso
alle violazioni sostanziali, e quindi ai veri casi di
evasione, piuttosto che a controlli basati su questioni
interpretative o su errori formali. Va da sé che, come per
il passato, questi orientamenti debbano essere fatti
propri dalle direzioni regionali e provinciali che, in
concreto, svolgono l' attività di accertamento.
È poi necessario che anche l' attività di controllo della
Guardia di Finanza faccia propri tali obiettivi,
abbandonando definitivamente la tentazione di controlli
conclusi con importi ripresi a tassazione elevatissimi, in
genere più utili per "l' effetto annuncio" che per il
contrasto reale alle frodi. Le linee guida della circolare
possono sintetizzarsi nei seguenti campi di azioni.
Grandi contribuenti L' agenzia delle Entrate verificherà
la possibile delocalizzazione dei redditi verso Paesi a
fiscalità più favorevole e la pianificazione fiscale aggressiva.
La capacità di indagine si concentrerà così sulle situazioni che possono rappresentare una reale
evasione o elusione tributaria.
Imprese di medie dimensioni I controlli si concentreranno su quei contribuenti che in passato
rientravano nella fascia superiore a 100 milioni di volume di affari. L' attenzione sarà posta alle
operazioni societarie poste in essere proprio per contrarre le dimensioni.
Piccole imprese e autonomi Particolare importanza avrà la collaborazione con questi contribuenti. In
particolare, il documento di prassi sottolinea che lo strumento delle indagini finanziarie deve essere
utilizzato solo dopo un' attenta analisi del rischio dalla quale emergano significative anomalie. Da
segnalare la direttiva di abbandonare la prassi ­ frequente presso gli uffici ­ di chiedere giustificazioni su
importi poco rilevanti e verosimilmente riconducibili alla sfera personale e familiare del contribuente.
Studi di settore Per i contribuenti soggetti agli studi l' attività ispettiva del l' amministrazione avrà la sua
peculiarità negli accessi brevi e nell' individuazione di chi ha inserito dati e informazioni contabili ed
extracontabili non veritiere. Da evidenziare la maggiore attenzione verso coloro che, con l' inserimento
di dati non corretti, possono conseguire i benefici previsti dal cosiddetto regime premiale.
Redditometro Gli accertamenti sintetici riguarderanno soltanto coloro che presentano scostamenti
significativi tra reddito dichiarato e spese sostenute. La circolare, a questo proposito, ricorda la
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7 agosto 2014
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Il Sole 24 Ore
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centralità della fase preliminare di selezione dei contribuenti "a rischio evasione" e ribadisce la
necessità di un' attenta valutazione delle giustificazioni prodotte dal soggetto sottoposto a controllo.
Enti non commerciali e Onlus In questo settore l' attività ispettiva degli uffici si concentrerà sui soggetti
che solo apparentemente svolgono attività non lucrative.
Frodi intracomunitarie Anche per questi comparti gli uffici dovranno concentrarsi sugli aspetti sostanziali
delle frodi. È il caso delle false lettere d' intento e delle compensazioni di crediti erariali inesistenti.
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7 agosto 2014
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Il Sole 24 Ore
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Redditometro con meno forza
Laura Ambrosi Il possesso prolungato di
redditi esenti o comunque non risultanti dalla
dichiarazione presentata è sufficiente per
provare lo scostamento di maggior reddito ai
fini del redditometro. Non è necessario, quindi,
che il contribuente provi che l' acquisto di beni
e servizi sia avvenuto proprio con tali somme.
A fornire questa interessante precisazione è la
Corte di cassazione con la sentenza n.
17664 depositata ieri.
La vicenda trae origine dalla rettifica mediante
l' accertamento da redditometro nei confronti
di una persona fisica. Secondo l'
amministrazione finanziaria gli incrementi
patrimoniali, il possesso di un' autovettura e di
due abitazioni, non erano coerenti con il
reddito dichiarato. Pertanto veniva emesso un
avviso di accertamento.
Il contribuente impugnava l' atto sostenendo
che la propria disponibilità derivava da
rilevanti redditi diversi di natura finanziaria. L'
entità d e g l i s t e s s i r e d d i t i e i l p o s s e s s o
prolungato erano elementi sufficienti a
dimostrare l' infondatezza della tesi erariale.
Entrambi i collegi di merito accoglievano le
doglianze del contribuente e, in particolare, i
giudici di appello precisavano che dalla documentazione prodotta, quali contabili bancarie e prospetti
analitici elaborati dalla stessa parte, era provata la capacità reddituale del soggetto.
L' ufficio ha così proposto ricorso per Cassazione lamentando che la Ctr aveva errato nella ripartizione
dell' onere probatorio, essendo a carico del contribuente la prova sulla disponibilità e sull' esatto
impiego delle somme in questione.
La orte, confermando la nullità del provvedimento e quindi le decisioni dei primi giudici, ha ribadito il
nuovo orientamento che si sta così consolidando sul punto. In passato, infatti, in tema di accertamento
sintetico, era stato affermato che il contribuente doveva dimostrare sia l' esistenza di redditi
legittimamente non indicati dalla dichiarazione, sia l' utilizzo proprio di tali somme per le spese
contestate (Cassazione 6813/2009, 23785/2010, 4183/2013).
Recentemente, invece, i giudici di legittimità hanno precisato che la norma non richiede alcuna prova
circa la reale destinazione delle somme, ma solo la dimostrazione dell' esistenza delle stesse
(Cassazione 6396/2014).
Con la decisione n.
8995/2014, hanno poi ulteriormente chiarito che il contribuente deve dimostrare che l' entità di questi
ulteriori redditi e la durata del loro possesso abbiano consentito il sostenimento delle spese considerate
dall' ufficio. È necessario, in altre parole, escludere che quel denaro sia stato investito in altro e che
quindi sia solo temporaneamente transitato sui conti correnti del contribuente.
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7 agosto 2014
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Il Sole 24 Ore
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Il chiarimento appare di estrema attualità, poiché anche nella nuova versione del redditometro, gli uffici
pretendono prova concreta dell' utilizzo dei disinvestimenti, tra l' altro trascurando che soprattutto per le
spese ordinarie è impossibile riuscire a dimostrarlo.
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7 agosto 2014
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Il Sole 24 Ore
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Ipoteche, cancellazioni più facili
L' agenzia delle Entrate ha aggiornato le
specifiche tecniche della comunicazioni d i
cancellazione delle ipoteche per consentire l'
utilizzo del procedimento semplificato, non
solo per i mutui e i finanziamenti stipulati dal 2
giugno 2007, ma anche le ipoteche iscritte da
oltre 20 anni e non rinnovate.
Dal 1° gennaio 2015 i soggetti che esercitano
«attività bancaria o finanziaria e gli enti d i
previdenza obbligatoria» dovranno trasmettere
al conservatore dei registri immobiliari la
comunicazione r e l a t i v a a l l a q u i e t a n z a
attestante la data di estinzione dell'
obbligazione (articoli 40­bis e 161, decreto
legislativo 1° settembre 1993, n. 385),
utilizzando le specifiche tecniche contenute
nell' allegato A del provvedimento dell'
agenzia delle Entrate 29 luglio 2014.
Dal 1° settembre 2014 partirà la fase
transitoria che prevede la possibilità di
utilizzare alternativamente il doppio canale, l'
invio in base alle nuove specifiche tecniche
oppure quello utilizzando le specifiche del
provvedimento del direttore dell' agenzia del
Territorio 9 ottobre 2007, che terminerà di
avere efficacia dal 2015.
Fino al 31 dicembre 2014, quindi, sarà possibile utilizzare entrambe le specifiche.
Dal prossimo anno rimarranno salve, «in quanto compatibili», le disposizioni dei provvedimenti del
direttore dell' agenzia del Territorio 25 maggio 2007, 9 ottobre 2007, 29 gennaio 2008 e 25 giugno 2012.
Il procedimento semplificato di cancellazione delle ipoteche iscritte a garanzia di mutui stipulati o
accollati a seguito di frazionamento, ancorché annotate su titoli cambiari, è disciplinato dall' articolo 40­
bis, decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385 (Testo unico delle leggi in materia bancaria e
creditizia). Queste regole si applicano ai mutui e ai finanziamenti, anche non fondiari, concessi da
banche e intermediari finanziari ovvero concessi da enti di previdenza obbligatoria ai propri dipendenti
o iscritti, stipulati a decorrere dal 2 giugno 2007.
Il provvedimento 9 ottobre 2007 già definiva le modalità e le specifiche tecniche relative alla forma e alla
trasmissione telematica di queste comunicazioni, ma il decreto legge 2 marzo 2012, n. 16, modificando
l' articolo 161, comma 7­quinquies, decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, ha successivamente
esteso il procedimento semplificato di cancellazione dell' articolo 40­bis del Testo unico anche alle
ipoteche iscritte da oltre 20 anni e non rinnovate, ai sensi dell' articolo 2847, Codice civile.
Con il provvedimento del 29 luglio 2014, quindi, l' agenzia delle Entrate ha aggiornato le specifiche
tecniche della comunicazione, recependo questa estensione.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
DDL SUL TERZO SETTORE
Imprese sociali, arriva un fondo da 50 milioni.
Valentina Melis Fondo rotativo di 50 milioni per
le imprese sociali e riforma strutturale del
cinque per mille dell' Irpef. Sono le due novità
principali entrate del disegno di legge delega
di riforma del terzo settore, presentato ieri a
Roma nella sua versione definitiva dal ministro
del Lavoro Giuliano Poletti e dal
sottosegretario Luigi Bobba.
Il testo dovrebbe essere incardinato in
Parlamento entro la metà di agosto. Dopo l'
approvazione della legge, il Governo avrà 12
mesi di tempo per approvare i decreti di
attuazione della riforma. Per le imprese sociali,
il Ddl prevede l' istituzione di un fondo rotativo,
per finanziare a condizioni agevolate gli
investimenti in beni strumentali «materiali e
immateriali». Non si tratterà di finanziamenti a
fondo perduto, come ha precisato il ministro
Poletti, aggiungendo che potranno contribuire
al fondo anche investitori istituzionali. Il Ddl
delega chiede più trasparenza anche sul
cinque per mille dell' Irpef: nel quadro di una
revisione generale della fiscalità di favore per
g l i enti non commerciali, è previsto che le
organizzazioni beneficiarie del cinque per
mille rendano pubblico l' impiego delle somme
incassate. Altro obiettivo della riforma è sfoltire la lista degli oltre 40mila potenziali beneficiari del
contributo, con una revisione dei requisiti d' accesso.
Sul fronte del servizio civile, salta l' inclusione degli stranieri, prevista nella versione del testo entrata in
Consiglio dei ministri il 10 luglio.
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7 agosto 2014
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Decisione nulla senza l'avviso al conduttore
La scelta della cedolare secca spetta ai locatori, i quali
devono adempiere ad un duplice obbligo di
comunicazione: enei confronti del conduttore; rverso l'
amministrazione finanziaria.
In caso di comproprietari dell' abitazione, ciascuno di
loro può liberamente scegliere se aderire alla tassazione
sostitutiva o assoggettare i canoni di locazione all' Irpef
ordinaria. Attenzione: la mancata comunicazione a l
conduttore comporta l' inefficacia del successivo
perfezionamento dell' opzione nei confronti dell' erario.
La volontà di aderire al regime sostitutivo deve essere
comunicata t r a m i t e l e t t e r a r a c c o m a n d a t a
preventivamente al conduttore. Quest' ultimo viene in
questo modo messo al corrente che non è tenuto al
versamento delle imposte di registro e di bollo e che il
locatore rinuncia a richiedere gli aggiornamenti del
canone di locazione per il periodo di durata dell'
opzione. Non è ammessa la raccomandata consegnata
a mano e , in caso di più conduttori, l' opzione va
comunicata a ciascuno di essi.
Il locatore è esonerato dall' invio di questa
comunicazione: ­ n e i contratti d i l o c a z i o n e c h e
prevedono espressamente la rinuncia agli aggiornamenti del canone; ­ nei contratti di breve durata per i
quali non vige l' obbligo della registrazione in termine fisso e non opera il meccanismo di
aggiornamento del canone.
L' invio tardivo della comunicazione al conduttore non può essere sanato ai sensi dell' articolo 2, comma
1, del Dl 16/2012.
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7 agosto 2014
Pagina 34
Il Sole 24 Ore
Enti locali
Cedolare «ultralight», anche in corsa la scelta è
possibile
PAGINA A CURA DI Siro Giovagnoli Emanuele Re Da
quest' anno il prelievo è super­leggero sull' affitto di
alloggi a canone concordato. La cedolare secca su
q u e s t i contratti ha subìto un' ulteriore riduzione,
attestandosi al 10%.
Già il Dl 102/2013 aveva diminuito l' aliquota dal 19% al
15%, con effetto dal periodo d' imposta 2013; ora il
"decreto casa" ha portato la tassa piatta al 10%.
In particolare, l' articolo 9 del Dl 47/2014 ha previsto, per
il quadriennio 2014­2017, la riduzione dal 15% al 10%
della cedolare secca sugli affitti a canone concordato. In
fase di conversione in legge del decreto, questa misura
è stata estesa anche ai contratti di locazione di immobili
situati nei Comuni per i quali è stato dichiarato lo stato di
emergenza per calamità naturali.
La novità riguarda in primis coloro che hanno stipulato
un contratto a canone concordato o che si apprestano a
farlo. Ma potrebbe interessare anche i privati che hanno
già affittato a canoni di mercato, che ora potrebbero
essere invogliati a convertire il contratto nella formula
concordata.
La tassa del 10% sui redditi da locazione si applica: e ai
contratti di locazione a canone concordato o concertato sulla base di appositi accordi tra le
organizzazioni della proprietà edilizia e degli inquilini, relativi ad abitazioni site nei Comuni con carenze
di disponibilità abitative (Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma,
Torino e Venezia, nonché i comuni confinanti con gli stessi e gli altri comuni capoluogo di provincia) e
negli altri Comuni ad alta tensione abitativa individuati dal Cipe con apposite delibere. Il decreto casa
prevede anche l' aggiornamento, da parte del Cipe, dell' elenco dei Comuni ad alta tensione abitativa,
ad oggi però non ancora pubblicato; r L' aliquota al 10% si applica anche ai contratti di locazione
stipulati nei Comuni per i quali è stato deliberato, nei cinque anni precedenti la data di entrata in vigore
della legge di conversione del decreto (28 maggio 2014), lo stato di emergenza a seguito per calamità;
tPossono optare per la cedolare secca al 10% anche i privati che locano alloggi a cooperative o enti
senza scopo di lucro, purché sublocati a studenti universitari e a condizione della rinuncia ad
aggiornare il canone di locazione o assegnazione.
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Italia Oggi
Enti locali
Il premier sulla recessione: l' Italia può farcela, ma deve cambiare. Serve coraggio.
Il Pil si mette di traverso a Renzi
Legge elettorale, Berlusconi apre soltanto sulle soglie.
Un pil di traverso sulla strada del premier
Matteo Renzi. Torna lo spettro della
recessione in Italia, con la crescita economica
ancora sottozero.
Secondo l' Istat, che ha diffuso la stima
preliminare dell' Istat sul pil del secondo
trimestre, la flessione è stata pari a ­0,2%
rispetto al trimestre precedente, sotto le
attese. Su base annuale la flessione è pari a ­
0,3%. Ma nonostante tutto, «non ci saranno
manovre aggiuntive per il 2014, e il bonus di
80 euro sarà confermato anche nel 2015»,
precisa il ministro dell' economia, Pier Carlo
Padoan, sottolineando che, «ci sono anche
aspetti positivi», per esempio «la produzione
industriale sta andando molto meglio, i
consumi continuano se pur lentamente a
crescere». Per Padoan l' andamento dell'
economia italiana «è il frutto di una crisi
internazionale ma soprattutto europea che non
è finita, ma anche il risultato del peso di
impedimenti strutturali e debiti che l' Italia si
porta appresso da tempo».
Da questa situazione si esce, ha spiegato,
«con la strategia del governo: riforme
strutturali, semplificazioni, aumento della
competitività».
Non servono «difese d' ufficio» di fronte al dato
negativo del Pil, bisogna accettare «la realtà», ovvero che l' Italia «può farcela» ma solo se accetta di
«cambiare». Reagisce così il presidente del consiglio Matteo Renzi in una lettera inviata ai parlamentari
della maggioranza».
«Nel 2012 abbiamo fatto meno 2,4%. Nel 2013 abbiamo fatto meno 1,6%. Nei primi sei mesi siamo a
meno 0,3%. Dobbiamo invertire la rotta. Ma dipende solo da noi. Dal nostro lavoro in parlamento e nel
paese. I «MilleGiorni» sono la concreta possibilità di far ripartire la speranza e la crescita», scrive Renzi.
«Ci siamo dati obiettivi che manterremo», scrive ancora il premier, aggiungendo: «Dobbiamo avere il
coraggio e la voglia di guardare la realtà: l' Italia ha tutto per farcela e per uscire dalla crisi. Ma deve
cambiare. Se non cambia sarà sempre negativa. A chi tra noi dice che deve cambiare l' Europa, più che
l' Italia, rispondo con rispetto che possiamo cambiare l' Europa solo se facciamo bene a casa nostra. I
mille giorni sono un arco di tempo che consente una strategia globale».
«Il primo settembre partiranno i MilleGiorni che ci porteranno entro il maggio 2017 a disegnare un' Italia
diversa, più efficiente e competitiva», scrive il premier nella lettera inviata ai parlamentari della
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Italia Oggi
Enti locali
maggioranza, sottolineando che «si tratta di una sfida doppia: da un lato richiamiamo la politica al
proprio ruolo; dall' altro interveniamo sulle principali amministrazioni dello Stato con riforme strutturali».
«Alla fine di questo percorso l' Italia tornerà ad essere la guida, e non il problema dell' Eurozona»,
sottolinea il premier. Immediate le reazioni rimbalzano tra un palazzo della politica all' altro. «Non la
Lega ma i dati dell' Istat bocciano senza appello la politica economica di Renzi. Troppe tasse e
statalismo hanno portato il paese alla recessione». Così Gian Marco Centinaio, capogruppo della Lega
Nord.
«Non gioiamo per i dati diffusi dall' Istat. Renzi, come i suoi due predecessori, Monti in primis, Letta
dopo, non riesce a dare una sterzata all' economia, che non si governa con gli annunci né con i
pannicelli caldi», dichiara il senatore di Forza Italia Altero Matteoli.
«Il dato diffuso dall' Istat sul pil nel secondo trimestre è disastroso. L' Italia è di nuovo in recessione».
Rincara la dose Nicola Frantoianni, coordinatore nazionale di Sel. «Il vero gufo è Renzie», scrive su
Twitter e sul suo blog il fondatore del M5S, Beppe Grillo.
«La recessione in atto dell' economia italiana ­ che purtroppo si colloca in un quadro europeo
complessivamente stagnante ­ richiede lo stimolo di straordinarie riforme strutturali rivolte a cambiare il
mercato del lavoro, il sistema tributario, la pubblica amministrazione con particolare riguardo alla
giustizia», afferma Maurizio Sacconi, capogruppo al Senato del Nuovo Centrodestra.
Due ore e mezza faccia a faccia. Da un lato il premier Matteo Renzi dall' altro leader di Forza Italia,
Silvio Berlusconi, accompagnato da Gianni Letta. È il famoso tagliando al patto del Nazareno sulla
riforma della legge elettorale. Da parte di Berlusconi non sarebbe giunto nessun via libera sulle possibili
modifiche all' Italicum, ma una disponibilità di massima a riflettere sulle attuali soglie di ingresso
previste dal testo della riforma elettorale, così come è stato licenziato dalla Camera. In particolare, una
disponibilità a procedere con un aggiustamento, ma senza stravolgere l' impianto dell' Italicum, è stato il
paletto, degli sbarramenti per i piccoli partiti, ovvero sulle soglie di ingresso per i partiti che si
presentano in coalizione e per i partiti che vanno alle urne da soli, senza alleanze. Durante l' incontro sul
tavolo anche la possibilità di innalzare la soglia perché scatti il premio di maggioranza. Una
disponibilità, quindi, a discutere in un prossimo incontro, da tenersi dopo la pausa estiva, quando sarà
stato approvato in prima lettura il ddl riforme costituzionali, sui ritocchi ­ e su questo Berlusconi sarebbe
stato fermo, ritocchi non stravolgimenti ­ da apportare all' Italicum. Sulle preferenze, invece, l' ex
premier avrebbe espresso dubbi, ma senza un «no» pregiudiziale in questa fase del confronto. Da
Berlusconi, comunque, arriva la conferma del patto del Nazareno e dell' asse stretto con Renzi su tutto il
percorso delle riforme.
Durante l' incontro si sarebbe anche discusso dell' ipotesi dei collegi uninominali, ma senza che sia
stata assunta una posizione definitiva sia sulle preferenze che sui capolista bloccati che, infine, sull'
uninominale.
«Si è stabilita la possibilità di modifiche che saranno oggetto di un ampio confronto» sulle soglie di
accesso mentre «sulle preferenze andrei cauto», sintetizza così l' esito dell' incontro Renzi­Berlusconi, il
vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini ha spiegato.
Via libera dell' aula di palazzo Madama alla soppressione delle province dall' articolo. 114 della
Costituzione. L' assemblea del Senato ha approvato infatti con 179 sì, 41 no e 9 astenuti l' art. 28 del ddl
riforme, che sopprime la menzione delle province tra le articolazioni territoriali della Repubblica.
Disco verde dell' aula del Senato anche alla soppressione del Cnel, il Consiglio nazionale dell'
economia e del lavoro. L' assemblea, infatti, ha approvato l' art. 27 del ddl riforme che ne prevede l'
abolizione, con 203 voti favorevoli, 11 contrari e 7 astenuti.
Il governo pone la fiducia anche nell' aula della Camera sul decreto sulla pubblica amministrazione che
attende il via libera definitivo per diventare legge. Lo ha annunciato il ministro per le riforme, Maria
Elena Boschi.
Via libera dell' Aula della Camera al decreto competitività con 299 voti a favore, 152 contrari e sette
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Italia Oggi
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astenuti. Il provvedimento, che è stato modificato, deve tornare in Senato per il via libera definitivo.
L' ex comandante della nave Concordia, Francesco Schettino, protagonista di un master in scienze
criminologiche organizzato dalla cattedra di psicopatologia forense della facoltà di Medicina dell'
università La Sapienza. Nella lezione finale Schettino ha commentato una ricostruzione del naufragio del
Giglio, soffermandosi in particolare sulla gestione di situazioni di panico e di crisi.
Schettino ha anche ricevuto un diploma dall' ateneo. «Sono stato invitato come esperto e ho illustrato
agli studenti la gestione del controllo del panico ­ ha spiegato lo stesso Schettino ­ So come ci si
comporta in casi del genere, come bisogna reagire quando ci sono equipaggi di etnie diverse».
«Adirato» per la vicenda il rettore dell' Università La Sapienza, Luigi Frati: «Schettino è un personaggio
negativo, responsabile della morte di 30 persone ed io al posto suo starei ben nascosto». Sulla vicenda
è intervenuto anche il ministro dell' Istruzione, Stefania Giannini: «Trovo che l' intervento di Schettino nel
corso di un seminario organizzato da un docente dell' Università 'La Sapienza' di Roma sia un fatto
sconcertante». Il criminologo Vincenzo Mastronardi, il docente che ha invitato il comandante della Costa
Concordia a tenere ilo seminario, è stato deferito dal rettore Luigi Frati al Comitato Etico che valuterà l'
accaduto «anche ai fini disciplinari».
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EMILIO GIOVENTÙ
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Italia Oggi
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Il caso Terravision all' attenzione del Parlamento inglese.
Dopo 9 anni di indagini della procura non c' è stato
ancora il dibattimento
Un gruppo imprenditoriale inglese «ostaggio»
della giustizia italiana: i nostri tribunali si fanno
conoscere all' estero. A Londra si discute degli
enormi danni causati dall' uso disinvolto del
ricorso a una magistratura che si sa
lentissima. Da Roma alla City, ecco gli atti: il
consigliere legale dell' ambasciatore britannico
nella città eterna ha inviato una relazione alla
Camera dei Lords e alla Camera dei Comuni
per denunciare un esempio di «mala
giustizia». Il casus belli? I danni subiti dal
gruppo inglese Terravision con Alivision
Transport scarl, società italiana di transfer
aeroportuale, «vittima di una ostinata quanto
dannosa attenzione da parte dell' autorità
giudiziaria che si protrae dal 2005, rendendo
sempre più difficoltoso l' esercizio dell' attività
imprenditoriale», come si legge nelle pagine
del «legal advisor».
Il sistema giudiziario italiano appare
incomprensibile agli inglesi: e il caso mette in
guardia sulla possibilità di «operare
serenamente ed in regime di libera
concorrenza» in Italia. All' indice, la lentezza
della giustizia tricolore: «Dopo nove anni di
indagini della procura di Roma, unica in
Europa ad aver sottoposto ad indagine una
società del gruppo Terravision, non è ancora
iniziato il dibattimento dinanzi al tribunale competente».
Nel mirino il consulente tecnico, l' istanza di fallimento nei confronti di una società che non versava in
uno stato di insolvenza, la custodia cautelare ai danni dell' amministratore del gruppo, il sequestro dei
beni aziendali e dei conti correnti.
Troppo, anche per la tradizionale flemma anglosassone. In Inghilterra si chiede di intervenire, evocando
«l' esistenza di un preciso disegno volto a danneggiare gravemente le società riconducibili al gruppo
Terravision, sgradito ai concorrenti italiani nel mercato dei transfer aeroportuali».
Secondo indiscrezioni, l' iniziativa britannica avrebbe il merito di capire i motivi delle lunghe indagini
sulla società e il suo management in Italia. Si ipotizza un utilizzo strumentale del ricorso alla
magistratura per eliminare dal mercato proprio Terravision, gruppo che ha contrastato il monopolio già
esistente nel settore dei transfer aeroportuali.
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PIERRE DE NOLAC
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Italia Oggi
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Se Renzi ce la fa a sbolognarla a Bruxelles, ha allora la possibilità di rafforzare il governo.
Mogherini out, rimpasto possibile
Alfano trema perché teme il ridimensionamento dell' Ncd.
Grandi manovre di rimpasto. Federica
Mogherini for president, o meglio Alto
commissario per la politica estera dell' Unione
Europea? L' ok dell' Europa, seppure a
maggioranza, non sarebbe solo una vittoria di
Matteo Renzi in apertura del semestre italiano,
ma soprattutto gli consentirebbe di fare quel
rimpasto di governo che ufficialmente sostiene
di non volere: se però sarà costretto perché la
Mogherini se ne va chi potrà rinfacciargli il
rimpasto sempre negato?
Qualche aggiustamento nella compagine di
governo sarebbe utile per velocizzarne l'
azione e renderne più produttivo il cammino.
Renzi lo sa benissimo. E non solo lui. Anche
qualche veterano pidiessino glielo ha
consigliato.
Per esempio Piero Fassino che secondo il sito
web più informato sulle faccende piemontesi,
lo Spiffero, non solo avrebbe indicato a Renzi
l' esigenza di una marcia in più, quando a
ottobre si entrerà nel vivo dell' azione di
governo, ma si sarebbe anche proposto per un
incarico romano, governativo o
paragovernativo. L' ascesa di Sergio
Chiamparino che dopo avere raggiunto la
presidenza della Regione Piemonte si è fatto
eleggere presidente della Conferenza dei
presidenti delle Regioni, al posto del dimissionario Vasco Errani, scalzando pretendenti di peso come il
laziale Nicola Zingaretti, ha di fatto oscurato il ruolo di Fassino. Di qui la ricerca di una sorta di rivincita,
che significa un ruolo nazionale, dentro (o quasi) al governo.
Il sì a Fassino significherebbe un altro colpo pesante nei confronti dei bersaniani: dopo averli bastonati
sulla vicenda della legge sul Senato uno degli ex­bersaniani più prestigiosi sarebbe una bandiera di
lusso da sbandierare da parte di Renzi. Mandata in Europa la Mogherini, il presidente del consiglio
potrebbe giocare la carta Fassino per rinforzare la politica estera del suo governo nel delicato periodo
della presidenza Ue all' Italia e con le guerre ai nostri confini. Certo, Fassino dovrebbe togliersi la fascia
tricolore ma il Pd con Chiamparino presidia la Regione e non dovrebbero esserci sorprese nel caso di
un voto anticipato a Torino.
Già si sta scaldando il braccio destro di Fassino, Stefano Lo Russo, che potrebbe raccoglierne l'
eredità.
In alternativa ci sono incarichi prestigiosi vacanti in organizzazioni internazionali che consentirebbero a
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Fassino di abbinare gli incarichi, continuando l' esperienza di sindaco. In ogni caso il rimpasto è per lui
una scommessa.
Chi, al contrario, frena, è Angelino Alfano, perché in caso di ridefinizione degli assetti di governo il suo
ruolo risulterà ridimensionato, anche alla luce dei deludenti risultati alle elezioni europee. È vero che i
voti del Ncd sono spesso importanti in parlamento ma Renzi non ha mai fatti mistero di ritenere ancora
più importante (e per lui vantaggioso) l' accordo con Silvio Berlusconi, ovvero se venissero a mancare i
voti Ncd arriverebbe la scialuppa di salvataggio di Fi. Quindi Alfano continuerà a fare il vicepresidente
del consiglio ma perderà il Viminale.
La casella è ambita, ci vuole un uomo di esperienza. Volete mettere l' appeal di Fassino, se mancherà l'
obiettivo degliEsteri e quindi potrebbe essere dirottato agli Interni, rispetto al nome che circola di Marco
Minniti, Pd, sottosegretario agli Interni con delega ai servizi segreti?
Tra Renzi e Alfano è finita la luna di miele incominciata con la costituzione del governo.
Al leader Ncd non è andato giù il patto del Nazareno sottoscritto sopra la sua testa e per rendere pan
per focaccia sarebbe in qualche modo intervenuto sul Ppe per bloccare la nomina della Mogherini e
quindi non rendere necessario il rimpasto.
Non a caso in aiuto di Alfano in funzione anti­Mogherini è intervenuto Antonio Tajani, vicepresidente del
parlamento europeo e del Ppe: «Non sono contro Renzi .­dice­ non voglio disturbare il manovratore ma
è un grave errore per gli interessi dell' Italia chiedere il posto di Alto rappresentante della politica estera,
a meno di non proporre qualcuno di maggior peso come Enrico Letta o Massino D' Alema. Se si intende
proseguire nell' indicazione della Mogherini per il bene dell' Italia sarebbe meglio scegliere un altro
incarico come Commercio internazionale o Immigrazione, per il quale la Mogherini andrebbe benissimo.
Ma forse Renzi è mal consigliato, l' Europa non è Firenze e si deve cercare il compromesso con tutti,
non lo scontro».
Lo shakeraggio del governo (in ottobre) coinvolgerà anche il ministro della Giustizia, Andrea Orlando,
che a giudizio dei renziani non ha brillato per iniziativa mentre il presidente del consiglio vuole portare in
parlamento una riforma articolata della giustizia come ha annunciato a destra e a manca. A Renzi non è
piaciuta la polemica con l' Anm, l' associazione magistrati, scoppiata proprio in questo periodo caldo del
Senato perché il ministro ha annunciato l' ampliamento della responsabilità delle toghe con possibilità di
rivalsa sullo stipendio da parte dello Stato: ritrovarsi coi giudici sulle barricate non è piacevole per il
presidente del consiglio.
La Giustizia potrebbe quindi rientrare nel maquillage del governo. È pronto Graziano Delrio, l' ex­
sindaco di Reggio Emilia diventato braccio destro di Renzi al governo, ma tra i due non c' è più la
sintonia d' un tempo e Delrio si è stancato di essere l' ombra del presidente del consiglio, senza
ricevere da lui alcun apprezzamento. Quindi aspira a un più tranquillo posto da ministro, magari alla
Giustizia, settore destinato a ritornare in primo piano dopo la full immersion nelle riforme costituzionali.
Poi è in bilico il ministro all' Istruzione, Stefania Giannini. Aveva avuto l' incarico di rivoltare la scuola
come un calzino. Il solo risultato ottenuto, finora, è stato l' ammutinamento dei presidi. È l' unica
esponente di Scelta civica nel governo. Quando il movimento s' è spaccato lei è rimasta fedele a Mario
Monti e ora è il segretario del partitino, reduce dalla débacle alle elezioni europee, tanto che Renzi
ritiene sovradimensionato quel ministero.
A Scelta civica, come ai partiti minori, spettano posti da sottosegretario non ministri.
Infine vi è il ministero (agli Affari regionali) retto da Maria Carmela Lanzetta, civatiana convinta, tanto da
essere stata capolista nel collegio Reggio Calabria­Vibo Valentia nel raggruppamento pro­Civati per l'
assemblea nazionale Pd. La ministra si trova in una situazione davvero singolare: mentre Renzi, il
«suo» presidente del consiglio, trainava tra i marosi la nave delle riforme costituzionali, il «suo» leader,
Pippo Civati, predicava contro quella legge, arrivando a ipotizzare la scissione e comunque pronto a
fare lo sgambetto al governo in parlamento. Non solo. In precedenza ella votò contro, in direzione Pd, al
documento in cui si sfiduciava l' operato del governo Letta e si chiedeva di dare vita all' esecutivo Renzi,
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salvo poi ritrovarsi a capo di un ministero proprio di quel governo che i civatiani non volevano.
Renzi più che mai in rotta con Civati è intenzionato a dare una lezione al suo antagonista interno al
partito, dopo la dura opposizione subìta sul Senato, estromettendo i suoi uomini dal governo. Con l'
autorità che gli deriva dal 40,8% dei voti conquistati alle europee Renzi va verso un rimpasto che
plasmerà il suo governo secondo i nuovi equilibri dentro e fuori il suo partito, sperando pure di rilanciare
l' azione dell' esecutivo perché un giorno dopo l' altro i suoi famosi mille giorni si stanno consumando.
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GIORGIO PONZIANO
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L' Agenzia delle entrate detta gli indirizzi sulla lotta all' evasione e fa i conti con la crisi.
Fisco, verifiche veloci e concrete
Controlli a partire dall' annualità 2012. Iva nel mirino.
Meno rilievi formali, Iva sorvegliata speciale,
verifiche sul passato recente, e cioè non più
indietro del 2012, e grandi imprese ai raggi X.
Sono queste le direttrici su cui si muoveranno
gli uffici del fisco per portare a casa quanto più
gettito possibile e al riparo dalle lungaggini del
contenzioso, tanti maledetti e subito. Per farlo,
secondo quanto emerge dagli indirizzi
operativi contenuti nella circolare 25/2014 dell'
Agenzia dell' entrate, emanata ieri, l' attività a
monte della preparazione dell' accertamento si
concentrerà sull' analisi di rischio per
individuare i comportamenti di maggiore
pericolosità. Tanto che l' Agenzia dovrà
prestare attenzione alla conoscenza delle
dinamiche economiche presenti in ciascuna
realtà provinciale acquisita dagli studi
predisposti dai diversi enti che svolgono
indagini statistiche. E, per la prima volta, in un
d o c u m e n t o d i prassi a m m i n i s t r a t i v a , l '
indicazione, che arriva da via Cristoforo
Colombo agli uffici, è quella di non trascurare
e «di considerare anche la particolare crisi
economica che sta colpendo il territorio
nazionale». Inoltre quelli che, negli ultimi anni,
sono stati un vero e proprio spauracchio
indagini finanziarie e redditometro,
considerate fino a poco tempo fa le terribili
armi di distruzione di massa dell' evasione, sono messe su un binario morto. Nella nota si legge infatti
«grande cautela per gli accertamenti basati su presunzioni. Le indagini finanziarie devono essere
utilizzate evitando richieste di dettaglio su importi poco rilevanti e chiaramente riferibili alle normali
spese personali o familiari. Il redditometro scatta soltanto nei confronti di coloro che presentano
scostamenti significativi tra reddito dichiarato e spese sostenute».
In questo contesto, per l' Agenzia, particolare impegno deve essere riservato all' approfondimento dei
comportamenti evasivi più gravi, quelli che oltre a comportare danni al gettito provocano distorsioni alla
libera concorrenza. E su tutte le imposte l' Agenzia individua una sorvegliata speciale: l' imposta sul
valore aggiunto.
Nella circolare si invitano gli uffici dunque a effettuare un esame di proficuità comparata, privilegiando
elementi da cui possano scaturire maggiori imposte accertabili. Al fisco non interessa la verifica di
scarsa rilevanza in termini di imposte o quella «pretestuosa» che può, si legge nel documento,
«generare nei contribuenti l' opinione di un' amministrazione che presta attenzione a situazioni poco
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significative o ancora peggio di natura esclusivamente formale».
Ma quali sono dunque queste situazioni ad alto rischio?
Si parte dai grandi contribuenti e dalla pianificazione fiscale aggressiva e dalla delocalizzazione dei
redditi verso paesi a fiscalità privilegiata. Anche in questo caso però arriva un avvertimento agli uffici:
«In considerazione del sempre delicato stato dell' economia, è necessario accordare priorità alla
lavorazione degli elementi che riguardano pretese che possono comportare significative ricadute sulle
aziende interessate dai controlli, instaurando, ove possibile e qualora tale modalità non sia
incompatibile con la decadenza dell' azione accertatrice, un proficuo contraddittorio, preventivo rispetto
all' emissione degli avvisi di accertamento, che consenta agli uffici di porre in essere una completa ed
esaustiva istruttoria prima dell' eventuale emanazione dei provvedimenti».
Sorvegliati speciali saranno poi, nell' ambito dei contribuenti di media dimensione, quei fenomeni di
migrazione delle imprese dalla platea dei grandi contribuenti a quella delle imprese di medie
dimensioni, anche per effetto di specifiche operazioni societarie finalizzate a contrarre la loro
dimensione».
Per quanto riguarda le armi informatiche messe a punto per contrastare i fenomeni evasivi l' Agenzia
delle entrate perfeziona nuovi applicativi dai nomi creativi. Scendono in campo Verdi destinato alle
attività di analisi di rischio sulle persone fisiche e di ausilio alla determinazione sintetica del reddito.
Giara, applicativo per i controlli automatizzati e Icona che consente la predisposizione di un avviso di
accertamento andando a pescare anomalie legate ai redditi immobiliari, c' è poi Monic per l' analisi delle
compensazioni indebite e Sonore sulle residenze fittizie.
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PAGINA A CURA DI CRISTINA BARTELLI
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Italia Oggi
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Dati.
Ipoteche procedure online
Al via le nuove procedure online per il
procedimento semplificato di cancellazione
delle ipoteche. Dal 1° gennaio 2015
(facoltative dal 1° settembre 2014) infatti,
banche, enti previdenziali e intermediari
finanziari «concedenti» dovranno utilizzare
obbligatoriamente le nuove modalità per
inviare la comunicazione telematica attestante
l' avvenuta estinzione del mutuo ai fini della
cancellazione delle ipoteche. Lo ricorda l'
Agenzia delle entrate con una nota di ieri.
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risoluzione.
Durc garantito con le rate
Beneficio della rateazione fiscale di pari passo
con il Documento unico di regolarità
contributiva. Le imprese che usufruiscono
della possibilità di non pagare fino a otto rate
non devono solo avere la possibilità di poter
mantenere il loro piano di rateazione ma anche
la possibilità di poter ottenere il Durc in
mancanza dei pagamenti. Questo il contenuto
della risoluzione 7­00411 a firma di Francesco
Ribaudo (Pd) al vaglio della commissione
finanze della camera e che dovrebbe ottenere
il via libera definitivo entro la settimana.
Nel dettaglio, la proposta di Ribaudo nasce
dalla discrepanza normativa che si è creata all'
indomani dell' entrata in vigore della
disposizione contenuta nel dl 69/2013 (decreto
del fare) che prevede la possibilità, per chi
usufruisce delle rateizzazioni fiscali, di
mantenere il beneficio fino al mancato
pagamento di otto rate (si veda ItaliaOggi del 9
novembre 2013).
Questi soggetti, infatti, mentre mantengono il
beneficio della rateazione ad oltranza perdono
il diritto di poter ottenere il Durc nel momento
in cui viene meno anche il pagamento di una
sola rata. «Questa discrepanza normativa che
si è venuta a creare», ha spiegato a ItaliaOggi
Ribaudo, «è deleteria per le imprese perché in
mancanza del Durc non possono usufruire di una serie di vantaggi, primo tra tutti la possibilità di
ottenere il pagamento dei crediti da parte della pubblica amministrazione. Senza contare, poi», ha
concluso Ribaudo, «l' impossibilità di partecipare alle gare di appalto».
Calendario alla mano la risoluzione, la cui discussione generale si è conclusa ieri, dovrebbe ottenere il
via libera definitivo dalla commissione nella giornata di oggi.
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Il sottosegretario Enrico Zanetti in question time alla camera.
Fisco, macigno sanzioni
Con gli interessi sono il 51% dei crediti totali.
Più di 474 miliardi di crediti fiscali assegnati
dall' Agenzia delle entrate a Equitalia negli
ultimi 13 anni. E a pesare come un macigno
sono le sanzioni (206,2 mld di euro) e gli
interessi (39,7 mld di euro).
Complessivamente, infatti, queste due voci
gravano sul bilancio dell' erario per 245,9 mld
di euro. A sottolinearlo nel corso del question
time che si è svolto ieri in commissione finanze
alla camera, il sottosegretario all' economia e
alle finanze Enrico Zanetti riportando quanto
evidenziato dall' amministrazione finanziaria,
in risposta al quesito inoltrato da Filippo Busin
(Ln).
Nel dettaglio, l' interrogazione di Busin è
andata a completare il quadro relativo ai
crediti fiscali vantati dall' erario, già tracciato
dall' Agenzia delle entrate n e l c o r s o d e l
question time che si è svolto il 23 luglio scorso
(si veda ItaliaOggi del 24 luglio 29014). Se,
però, nel corso della precedente
interrogazione Zanetti si era limitato a riportare
i dati forniti dall' amministrazione finanziaria,
questa volta, a seguito della richiesta di Busin,
il sottosegretario ha avuto modo di tracciare un
bilancio complessivo. Ed ecco che, numeri alla
mano, è emerso che «su un totale di 474
miliardi di crediti fiscali vantati dall' erario,
frutto della differenza tra carico lordo (circa 677,4 mld di euro), carico sgravato (169,6 mld di euro) e
carico riscosso (33,4 mld di euro), più del 50% sono frutto di interessi e sanzioni. Cifre, queste ultime»,
ha evidenziato il sottosegretario, «che sono calcolate a partire dal 2000 e, per quanto concerne la
richiesta relativa alla quota parte del carico netto che risulta a carico di soggetti in procedura
concorsuale o oggetto di sospensione, le ultime cifre mostrano che l' ammontare risultata
rispettivamente pari 121,5 mld di euro e a circa 18,2 miliardi».
PAGINA A CURA DI BEATRICE MIGLIORINI
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Dalla camera ok al decreto competitività.
Agevolazioni Ace per chi si quota
Via libera dalla camera al cosiddetto «decreto
competitività» (decreto legge 24 giugno 2014,
n. 91). Il testo approvato ieri ora tornerà al
senato per la terza lettura per essere licenziato
definitivamente prima della pausa estiva (e
cioè entro venerdì prossimo), dato che la
scadenza per la conversione è prevista per il
23 agosto. Il testo, contiene svariate misure,
dalle nome sullo sviluppo delle imprese, all'
ambiente, all' agricoltura, passando per l'
efficientamento e le tariffe energetiche. Sul
fronte delle imprese l' articolo 19 del dl n.
91/2014 prevede un rafforzamento dell' aiuto
alla crescita economica (Ace), con una
maggiorazione del 4%, per le società che
vengono ammesse alla quotazione nei mercati
regolamentati o in sistemi multilaterali di
negoziazione di stati membri della Ue.
Il rafforzamento dell' Ace per le imprese che
decidono di quotarsi è volto ad agevolare il
finanziamento mediante il capitale proprio
attraverso un sussidio di natura fiscale. Nel
caso in cui l' agevolazione Ace non sia
utilizzata interamente per incapienza degli utili,
è previsto che l' impresa possa usufruire di un
credito di imposta a valere sui debiti Irap e
fruibile in cinque anni. In tal modo, le imprese
con reddito imponibile negativo o inferiore all'
importo dell' agevolazione possono anticipare la fruizione del beneficio fiscale.
L' articolo 20, ai commi da 3 a 8­quinquies, reca una serie di modifiche alle disposizioni codicistiche in
materia societaria. In particolare il comma 3 novella i criteri di determinazione del valore delle azioni
delle società quotate nel caso di recesso, eliminando, tra l' altro, il riferimento all' utilizzo esclusivo del
criterio della media aritmetica dei prezzi di chiusura di mercato nei sei mesi precedenti la pubblicazione
dell' avviso di convocazione dell' assemblea. I commi 4 e 5, dell' articolo 20, recano modifiche,
rispettivamente, alla disciplina dell' acquisto della società da promotori, fondatori, soci e amministratori
e della trasformazione di società di persone: viene previsto che in tali fattispecie possa applicarsi una
procedura di valutazione semplificata dei beni societari (prevista dall' articolo 2343­ter c.c.) ove ne
sussistano i presupposti di legge.
CINZIA DE STEFANIS
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Sondaggio Cna sul Sistema di tracciabilità informatica che dal 2015 resterà l' unico.
Rifiuti, il Sistri va rottamato
Per le imprese è inefficiente, costoso e difficile da attuare.
Inefficiente, costoso, basato su una tecnologia
di difficile utilizzazione, privo di un customer
care adeguato. Insomma, una zavorra che
rallenta e complica le attività delle imprese del
s e t t o r e rifiuti ( p r o d u t t o r i , m a a n c h e
trasportatori e smaltitori) senza portare un
reale beneficio in termini di legalità e tutela
dell' ambiente.
È impietoso il giudizio delle imprese sul Sistri,
i l S i s t e m a integrato p e r i l c o n t r o l l o e l a
tracciabilità dei rifiuti che dal 1° gennaio dell'
anno prossimo, salvo ulteriori ripensamenti da
parte del legislatore, dovrebbe restare l' unico
strumento di tracciabilità visto che cesserà l'
attuale coabitazione con il vecchio sistema
cartaceo.
A certificare la bocciatura è un sondaggio che
la Cna ha realizzato tra 1.700 imprese
associate. In una scala da 1 a 10, è 2 il voto
assegnato al Sistri. E questo nonostante che
per l' 82% degli imprenditori coinvolti nella
ricerca la tracciabilità dei rifiuti r e s t i u n
obiettivo irrinunciabile. Un obiettivo,
evidentemente, da realizzare attraverso altre
strade, ma lasciando perdere uno strumento la
cui storia, fin dalla sua istituzione nel 2007, è
stata segnata da una lunga serie di proroghe,
dietrofront, esclusioni, ripensamenti. Con
buona pace delle oltre 600 mila imprese che dal 2009 hanno pagato contributi per mantenere in piedi un
sistema nato con uno stanziamento iniziale di soli 5 milioni di euro da parte del Minambiente.
Tra ottobre 2013 e aprile 2014 dalla platea dei soggetti obbligati al Sistri sono state escluse circa 400
mila imprese. Si tratta dei produttori di rifiuti speciali non pericolosi e delle aziende con meno di 10
dipendenti. Tutti gli altri (imprese di trasporto, recupero e smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi,
nonché produttori con più di dieci dipendenti) restano soggetti al Sistri a partire dal 2015, non potendo
più contare sul sistema cartaceo spesso preferito rispetto alla tracciabilità informatica.
Tanto che gran parte delle imprese recentemente esonerate dal Sistri, rivela l' indagine della Cna, sono
immediatamente tornate al sistema cartaceo.
I risultati del sondaggio nel dettaglio A fare acqua da tutte le parti, infatti, è proprio la piattaforma
software del sistema che dal 60% delle imprese interpellate dalla Cna viene giudicata totalmente
insufficiente (voto uno) e che in scala da 1 a 10 riporta un giudizio medio di 2,3.
Stesso discorso per la gestione delle procedure che registra una valutazione media anche in questo
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caso molto bassa (2,2). Ancora peggiore è il voto sulla chiarezza degli obblighi normativi che nel 63%
degli casi è stato un 1. Non va meglio l' interfaccia con i clienti che è stata considerata sufficiente da
solo il 6,4% delle imprese che utilizzano il Sistri.
Tuttavia, le doglianze maggiori da parte delle aziende riguardano i costi aggiuntivi sostenuti per
implementare il nuovo sistema e la complicazione nel gestirlo nella vita di tutti i giorni.
Secondo il sondaggio della Cna, nei primi quattro anni di utilizzo, circa il 45% dei trasportatori e delle
aziende di recupero/smaltimento hanno sostenuto costi superiori ai 10 mila euro con punte superiori a
50 mila euro. Nell' ambito dei produttori, invece, l' incremento dei costi è stato più contenuto (soprattutto
nelle aziende con meno di 10 dipendenti) ma, fa notare la Cna, «la maggior parte di essi non ha
ricevuto in cambio nessun servizio».
Quanto alla gestione, il 18% degli intervistati ha registrato un rallentamento dell' attività ordinaria dell'
impresa, il 14% ha sottolineato la necessità di assumere personale aggiuntivo e il 12,6% ha lamentato l'
impossibilità di completare la presa in carico dei rifiuti.
Ciononostante, dal sondaggio è emerso che gli imprenditori del settore considerano irrinunciabile la
tracciabilità dei rifiuti. A patto che sia realizzata con strumenti più agili del Sistri. La Cna, per esempio, è
scesa in campo a supporto delle imprese e i servizi offerti dalla Confederazione nazionale dell'
artigianato e della piccola e media impresa hanno soddisfatto gli utenti tanto da meritarsi un 7 in
pagella.
FRANCESCO CERISANO
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7 agosto 2014
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Enti locali
finanziamenti.
Premialità negli istituti tecnici
Più assunzioni e quindi più finanziamenti.
Sarà questa l' equazione che legherà, d' ora in
poi, i fondi destinati agli istituti tecnici
superiori. Accanto al mondo universitario,
quindi, il tema della valutazione e della
premialità entra anche nelle scuole che
formano i super tecnici che servono al mondo
industriale. È questo il risultato di un accordo
siglato ieri in Conferenza unificata tra il
Ministero dell' istruzione, università e ricerca e
l e regioni. Non più fondi a pioggia per tutti,
quindi, ma finanziamenti per chi raggiunge i
risultati migliori, specie per il livello di
placement, cioè di occupazione degli studenti.
Dal prossimo anno scolastico quindi e per la
prima volta per questo tipo di formazione
saranno misurate l' efficienza e l' efficacia dei
risultati. Una vera e propria rivoluzione nel
settore dell' istruzione.
M a c o m e funzionerà i n c o n c r e t o ? D a l
prossimo anno scolastico il fondo Miur e i fondi
regionali che finanziano gli Its verranno
distribuiti in questo modo: il 20% in relazione
alla popolazione residente nella regione di età
compresa fra i 20 e i 34 anni; il 70% sulla base
dei ragazzi ammessi al secondo anno e di
quanti sono stati ammessi all' esame finale;
per il 10% a titolo di premialità per quegli Its
che hanno ottenuto un punteggio pari o superiore a 70 secondo criteri che riguardano, fra l' altro, l'
occupazione, il placement, dei diplomati a 6 e a 12 mesi dalla fine del corso.
Più fai assumere più fondi prendi, insomma. Gli Istituti tecnici superiori oggi raccolgono 5 mila ragazzi,
sono caratterizzati da una fortissima contaminazione tra scuola e lavoro, con il 50% delle docenze
effettuate dal mondo della produzione e almeno il 30% delle ore in tirocinio attivo.
Si tratta di corsi della durata di due anni che hanno appena terminato il primo biennio con ottimi risultati
sul piano dell' occupazione: oltre il 60% dei diplomati ha già trovato lavoro, con alte percentuali di
contratti a tempo indeterminato.
© Riproduzione riservata.
BENEDETTA PACELLI
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lugonotizie.it
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Berti, presidente CNA della Bassa Romagna:
"Eccessiva pressione fiscale sulle imprese"
TARI, aumenti di oltre il 20% sui capannoni
artigianali e di oltre il 100% sulle aree scoperte
rispetto al 2013. Chiesta la rateizzazione "La
CNA della Bassa Romagna, come tutte le
associazioni d'impresa, è fortemente
preoccupata per la pesante imposizione
fiscale che grava sulle imprese e ne limita
fortemente la capacità di generare reddito e di
stare sul mercato". È quanto afferma Mario
Betti, presidente CNA della Bassa Romagna,
a seguito di una riunione del gruppo dirigente
della CNA locale, convocato urgentemente per
affrontare il tema della tassazione locale.
"Quotidianamente, per la mia attività
d'imprenditore sottolinea Betti ­ incontro
fornitori, piccoli imprenditori e artigiani che
lamentano l'eccessiva pressione fiscale da
parte dello Stato ma anche l'aumento
indiscriminato a livello locale. L'applicazione
della tassa sui rifiuti TARI ­ è eloquente della
difficile situazione in cui si trovano le imprese,
con aumenti di oltre il 20% sui capannoni
artigianali e di oltre il 100% sulle aree
scoperte, ovviamente rispetto alle tariffe 2013.
La TARI è una vera patrimoniale
sull'immondizia; inoltre, il 10% di IVA,
detraibile fino allo scorso anno, è un ulteriore
costo per i bilanci aziendali. Sul piano locale
evidenzia Betti urge un confronto con le rappresentanze delle imprese, cosa che non è avvenuta con le
nuove Amministrazioni che compongono l'Unione dei Comuni alle quali avevamo chiesto, non solo
come CNA, il rinvio a settembre delle delibere comunali previste entro la fine di luglio 2014 così da
potere aprire un confronto per riequilibrare meglio la tassazione e, quindi, la pressione fiscale sulle
imprese. Ma non ci hanno ascoltato. In primo luogo prosegue Betti ­ non è più ammissibile che il 30%
circa della superficie complessiva, che è quella occupata dalle imprese, si faccia carico e paghi oltre il
40% del servizio rifiuti complessivo. Va ripristinato un riequilibrio fra domestico e non domestico. In
secondo luogo, la prima rata della TARI, arrivata nelle scorse settimane e che copre i primi 6 mesi del
2014, è una parte della possibile stangata che può arrivare a fine anno: per questo chiediamo la
possibilità di una rateizzazione dei pagamenti. Un altro elemento importante riguarda l'alleggerimento
delle procedure burocratiche previste per le agevolazioni, dove i Comuni hanno proposto e recepito un
modello di autocertificazione delle superfici che, qualora ci sia anche un banalissimo errore, può dare
adito ad una azione penale. Noi, su questo punto, chiediamo che l'autocertificazione venga sostituita da
una semplice comunicazione. C'è poi un concetto fondamentale che deve passare: chi produce rifiuti
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7 agosto 2014
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lugonotizie.it
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deve pagare in base a quanti ne produce e non in base ai metri quadri della propria azienda. Questo
deve essere alla base delle scelte politiche che i Comuni, ma anche Hera, dovranno fare in tempi rapidi.
In tutti questi anni sostiene Betti ­ abbiamo sempre sostenuto e praticato un confronto preventivo con le
Istituzioni, soprattutto quando queste assumono decisioni che riguardano la vita e i bilanci delle
imprese. Vogliamo continuare con questo metodo, cosa che abbiamo ribadito anche ai nuovi Sindaci
nei giorni scorsi. Mi auguro che l'Unione abbia la stessa nostra intenzione. Pertanto ci aspettiamo che i
Comuni ci chiamino per discutere delle proposte che sosteniamo. Un altro tema emerso dall'incontro ­
conclude Betti ­ riguarda la volontà, da parte delle nostre Amministrazioni, di confermare e rafforzare il
loro contributo a sostegno dei Confidi. Il problema dell'accesso al credito sta diventando insostenibile
per le imprese; auspichiamo, pertanto che questa richiesta non venga disattesa e, al riguardo,
aspettiamo un segnale forte da parte dei Sindaci della Bassa Romagna.
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7 agosto 2014
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Tradizionale sagra patronale al campo sportivo di
San Lorenzo di Lugo
Dal 7 all'11 agosto Da giovedì 7 a lunedì 11
agosto appuntamento con la tradizionale
Sagra di San Lorenzo in svolgimento presso il
campo sportivo di San Lorenzo di Lugo
organizzata dal Circolo ACLI Don Bosco e
dalla parrocchia locale con il patrocinio del
Comune di Lugo. La festa paesana, dedicata
al patrono ed inserita nell'ambito Lugo e venti
d'estate, confeziona per l'edizione 2014 un
ricco programma che abbraccia tematiche
religiose, d'intrattenimento, gastronomiche e
culturali con ingresso ad offerta libera. Giovedì
7 agosto (ore 19) serata della Braciola
Fiorentina, a seguire (ore 20) un'ampia
programmazione di eventi sportivi con
esibizione dell'A.S.D. Judo Club Lugo 1964 e
della scuola di pattinaggio artistico lughese Up
and Down. Inoltre, torneo di tiro alla fune a
squadre, 19° trofeo Andrea Poli. Venerdì 8
agosto (ore 21) tributo ai Nomadi con la band
Mercanti e Servi, esposizione auto e moto
d'epoca in loco. Sabato 9 agosto, dal mattino,
raduno cicloturistico 5°Memorial Giovanni
Merendi a cura della Società Ciclistica
Lavezzolese; in serata terza edizione di
S.Lorenzo's Got Talent La Sagra dei Talenti
aperta a cantanti, ballerini, giocolieri, poeti,
musicisti, maghi ed attori presentata da Gianni
Parmiani (iscrizioni e regolamento www.lacompagine.it). Bellissima festa gestita sapientemente da una
comunità che vive questi momenti con l'appropriato spirito di condivisione sottolinea Davide Ranalli,
Sindaco di Lugo le tradizioni che si rinnovano vanno conservate ed incentivate, non mancherò di
partecipare all'evento. Ricca programmazione domenica 10 agosto, giorno di San Lorenzo, che si apre
con il momento conviviale Pranziamo insieme alla festa (ore 12), a seguire esibizione del gruppo
spettacolo I Diavoli della Frusta (www.diavolidellafrusta.it) e la pittoresca Batdura cun la zercia animata
dalla parrocchia di Campiano­Castelbolognese. Gran finale lunedì 11 agosto (ore 21) con lo spettacolo
canoro di Luana Babini. Stand gastronomico con specialità romagnole, pesca di beneficenza, stand del
libro, mostra pittura e smielatura completano una sagra di successo.
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7 agosto 2014
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Lugo ringrazia suor Elena Mattiuzzo nel 50° di
professione religiosa
È un momento intenso di grazia e di gioia
quello che abbiamo vissuto sabato 2 agosto
presso la Parrocchia di san Francesco di
Paola: una grazia e una gioia che hanno
toccano non solo il cuore di suor Elena
Mattiuzzo (appartenente all'Istituto religioso
Figlie della Sapienza), per il dono dei 50 anni
di vita religiosa, ma anche il cuore di tutti noi
che le siamo vicini con l'ammirazione, l'affetto
e la preghiera. In verità, a gioire nel
rendimento di grazie è la Chiesa come tale,
che riconosce nella vita consacrata uno dei
doni più preziosi che il Signore
instancabilmente le dona. Ma soprattutto è il
Signore stesso che si rallegra e gioisce,
perché è Lui che ha scelto suor Elena come
sua sposa, l'ha unita intimamente e per
sempre a sé e adesso gioisce per la
perseveranza di questa sua sposa. La
celebrazione del 50° di professione religiosa è
una tappa quanto mai significativa di un lungo
cammino che si collega a un progetto che Dio
ha coltivato sin dall'eternità. Da sempre Dio ha
pensato a questa nostra sorella e l'ha
chiamata all'esistenza perché su di lei si
realizzasse il suo progetto di amore. All'origine
della vocazione alla vita consacrata c'è l'amore
di Dio: un amore straripante che chiede e
concede l'intimità massima e dona tenerezza e soavità, un amore che vuole rendere partecipe la
persona, in Gesù, alla vita sponsale di Dio: ti farò mia sposa. La santa messa del 50° ha offerto a tutta la
città di Lugo l'occasione per ringraziare suor Elena che da 17 anni svolge un servizio amorevole,
puntuale e preziosio nella Casa di riposo don Giovanni Sassoli, presso l'ospedale Civile e all'RSA san
Domenico. Nell'omelia il parroco don Carlo Sartoni così si è rivolto alla festeggiata: "Cara suor Elena,
con il rinnovo dei voti perpetui di povertà, castità e obbedienza oggi tu ti impegni, come 50 anni fa, a
donarti totalmente e per sempre allo Sposo divino. Lui si dona tutto a te e si attende che anche tu ti doni
tutta a Lui, senza riserve o condizioni. Suor Elena hai già sperimentato che l'amore del Signore è fedele,
fedele per sempre! E tu, rinnovando la consacrazione per sempre a Lui, cerca con tutte le forze nel tuo
cuore di rispondere con la tua quotidiana fedeltà alla fedeltà del Signore stesso. Certamente questa è la
tua intenzione sincera e il tuo impegno generoso. Noi tutti qui riuniti ti accompagniamo con la nostra
preghiera perché il tuo rinnovato Sì per sempre renda bella e gioiosa la tua vita e la tua missione di
consacrata. Mentre penso alla tua generosità penso ai tanti giovani che si interrogano sul loro futuro e
sul senso della vita. Vogliamo pregare perché il cinquantesimo di consacrazione di suor Elena diventi
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7 agosto 2014
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un seme che fa germogliare tante altre vocazioni, in particolare nella famiglia monfortiana e nella nostra
Chiesa di Imola. Auguri carissimi suor Elena, Maria Santissima ti aiuti ad essere sposa fedele e gioiosa
del suo Figlio Gesù e ti accompagni sempre con il suo materno amore nel tuo cammino".
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7 agosto 2014
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La CNA protesta contro gli aumenti della TARI
La CNA della Bassa Romagna, come tutte le
associazioni d'impresa, è fortemente
preoccupata per la pesante imposizione
fiscale che grava sulle imprese e ne limita
fortemente la capacità di generare reddito e di
stare sul mercato.E' quanto afferma Mario
Betti, presidente CNA della Bassa Romagna,
a seguito di una riunione del gruppo dirigente
della CNA locale, convocato urgentemente per
affrontare il tema della tassazione locale.
Quotidianamente, per la mia attività
d'imprenditore sottolinea Betti ­ incontro
fornitori, piccoli imprenditori e artigiani che
lamentano l'eccessiva pressione fiscale da
parte dello Stato ma anche l'aumento
indiscriminato a livello locale. L'applicazione
della tassa sui rifiuti TARI ­ è eloquente della
difficile situazione in cui si trovano le imprese,
con aumenti di altre il 20% sui capannoni
artigianali e di oltre il 100% sulle aree
scoperte, ovviamente rispetto alle tariffe 2013.
La TARI è una vera patrimoniale
sull'immondizia; inoltre, il 10% di IVA,
detraibile fino allo scorso anno, è un ulteriore
costo per i bilanci aziendali. Sul piano locale
evidenzia Betti urge un confronto con le
rappresentanze delle imprese, cosa che non è
avvenuta con le nuove Amministrazioni che
compongono l'Unione dei Comuni alle quali avevamo chiesto, non solo come CNA, il rinvio a settembre
delle delibere comunali previste entro la fine di luglio 2014 così da potere aprire un confronto per
riequilibrare meglio la tassazione e, quindi, la pressione fiscale sulle imprese. Ma non ci hanno
ascoltato. In primo luogo prosegue Betti ­ non è più ammissibile che il 30% circa della superficie
complessiva, che è quella occupata dalle imprese, si faccia carico e paghi oltre il 40% del servizio rifiuti
complessivo. Va ripristinato un riequilibrio fra domestico e non domestico. In secondo luogo, la prima
rata della TARI, arrivata nelle scorse settimane e che copre i primi 6 mesi del 2014, è una parte della
possibile stangata che può arrivare a fine anno: per questo chiediamo la possibilità di una rateizzazione
dei pagamenti. Un altro elemento importante riguarda l'alleggerimento delle procedure burocratiche
previste per le agevolazioni, dove i Comuni hanno proposto e recepito un modello di autocertificazione
delle superfici che, qualora ci sia anche un banalissimo errore, può dare adito ad una azione penale.
Noi, su questo punto, chiediamo che l'autocertificazione venga sostituita da una semplice
comunicazione. C'è poi un concetto fondamentale che deve passare: chi produce rifiuti deve pagare in
base a quanti ne produce e non in base ai metri quadri della propria azienda. Questo deve essere alla
base delle scelte politiche che i Comuni, ma anche Hera, dovranno fare in tempi rapidi. In tutti questi
anni sostiene Betti ­ abbiamo sempre sostenuto e praticato un confronto preventivo con le Istituzioni,
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7 agosto 2014
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soprattutto quando queste assumono decisioni che riguardano la vita e i bilanci delle imprese. Vogliamo
continuare con questo metodo, cosa che abbiamo ribadito anche ai nuovi Sindaci nei giorni scorsi. Mi
auguro che l'Unione abbia la stessa nostra intenzione. Pertanto ci aspettiamo che i Comuni ci chiamino
per discutere delle proposte che sosteniamo. Un altro tema emerso dall'incontro ­ conclude Betti ­
riguarda la volontà, da parte delle nostre Amministrazioni, di confermare e rafforzare il loro contributo a
sostegno dei Confidi. Il problema dell' accesso al credito sta diventando insostenibile per le imprese;
auspichiamo, pertanto che questa richiesta non venga disattesa e, al riguardo, aspettiamo un segnale
forte da parte dei Sindaci della Bassa Romagna.
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Due in uno
Tarda mattinata del 12 luglio:siamo a
Fusignano, la signora A., dopo aver sbrigato
alcune commissioni, rientra in casa, lasciando
la porta socchiusa, per riporre nel freezer
alcuni alimenti. TTornata nella sala per
chiudere, trova un signore che la saluta molto
gentilmente e le comunica di dover effettuare
alcuni controlli per una perdita di acqua già
segnalata nel condominio in cui si trova il suo
appartamento. La signora, 84 anni ben portati,
si insospettisce, dice di non essere d'accordo
e di voler chiamare la figlia; lui la rassicura
dicendole che si tratta di una procedura di
pochi minuti, però è necessario un
apparecchio che potrebbe danneggiare il
denaro e gli oggetti in oro. Alla richiesta di
portare tutto ciò in sala, inspiegabilmente, così
dirà dopo la signora, lei esegue senza
obiezioni, accumulando soldi, preziosi e
bigiotteria di alto livello sul tavolo della sala. A
questo punto suona il cellulare dell'uomo, lei
riesce a capire che si tratta di una voce
maschile che lo sollecita ad affrettarsi; l'uomo
allora chiede alla signora di recarsi in bagno,
aprire un rubinetto e aspettare un suo cenno
per chiudere, lei esegue quasi in trance
(ipnosi?), così riferirà ai carabinieri e ai
familiari. Dopo un po', non sentendo nulla,
torna nella sala. Sul tavolo, più niente, resta solo il dolore cocente di aver subito una truffa e aver perso
dei gioielli e degli oggetti che avevano anche un grande valore affettivo. A. descriverà un uomo ben
vestito, sui 30­35 anni, alto, sicuramente italiano, dai modi gentili ed educati che la guardava
insistentemente e direttamente in viso. Non ricorda assolutamente di essere andata nella stanza dove
c'era il suo portamonete, ha la certezza di aver cercato solo nella stanza da letto, dove teneva le sue
poche cose d'oro e la bigiotteria. Secondo atto: mercoledì 6 agosto, tarda mattinata, via Sammartina;
protagonista, la sottoscritta. Giardinaggio, entrano in cortile tre signori, un ragazzo poco più che
ventenne, due trentenni o poco più, uno solo parla, accento italiano senza alcuna inflessione dialettale,
elegantissimi, capelli castano scuri, gel in abbondanza, sono a piedi, uno di loro, l'unico che parlerà ha
una cartelletta anonima. Ricordando la signora A. evito di guardarlo in faccia, o, meglio mi concentro sui
loro sporchi e sdruciti portabadge, vecchi gadget residui di una fiera. Subito mi dice sono mandati
dall'Enel, mi chiede se ho ricevuto un codice d'accesso composto da numeri e lettere, che nel corso
della conversazione non ripeterà, (me ne rendo conto solo adesso, la conversazione è stata portata
avanti a pezzetti senza richiami a quanto già detto), chiede notizie del contatore (a questo punto non ho
ancora capito che lo vuole vedere), comunica che sono in regola col pagamento delle bollette
precedenti (ma va'!) e si incarta penosamente sul fatto che sto pagando due bollette. Forte del fatto che
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si sta avvicinando mio marito che potava la siepe, gli faccio ripetere la richiesta, di nuovo l'interlocutore
è poco chiaro, poco professionale, sottolineo che siamo passati ad Hera, lo distraggo con la bolletta dei
rifiuti, in due ci sosteniamo a vicenda anche perchè fulmino il mio povero consorte con due parole in
codice sull'episodio precedente, e il tipo si inalbera, dice che meritiamo di pagare due bollette, che
dobbiamo controllare (alè! siamo arrivati al dunque! vi devo far entrare tutti e tre a leggerne una!!! ma
che strano), sbraita che coltiviamo marijuana, cosa che fa rabbrividire i miei preziosi gerani che sentono
pure loro l'odore della truffa. Mio marito, più equilibrato di me, li saluta educatamente dicendo che non
si devono preoccupare se paghiamo due bollette. Cari lettori, se ne sono andati a piedi e l'unico
parlante continuava a urlacchiare che ci dobbiamo vergognare a coltivare marijuana. Niente auto Enel,
niente divise Enel, un'eleganza notevole: cari truffatori, qualcosa è da rivedere. Striscia la notizia, i
giornali, la tv stanno mettendo n guardia i cittadini. Funzionari, postini, preti eccetera: non ci fidiamo più
di nessuno, e spesso a ragione. Mamma, di questo passo sospetterai di tutto e di tutti, anche degli
onesti, è il commento di mio figlio. Può essere, ma uno che guarda i miei gerani e mi dice che coltivo
marijana non mi ispira fiducia. Per niente. E intanto leggo sul Pavaglionelugo che rischia di essere
chiusa la stazione dei carabinieri di Conselice. Eh no, così non va, non va proprio. Lucia Baldini
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Ciascuno ha la sua luna
Domenica 10 agosto, alle ore 21.00 nella sede
di Entelechia a Lugo in via Quarantola 32/1 si
terrà, organizzata in collaborazione con il
Caffè Letterario di Lugo, una serata di letture
poetiche notturne. L'invito è rivolto a coloro che
vorranno condividere le proprie lune assieme
ad altri lunatici, per trascorrere una inusuale
serata presso il parco adiacente alla sede di
Entelechia. Tutti i partecipanti che vorranno,
potranno leggere i versi del loro autore del
cuore, versi proprii, o solamente ascoltare,
guardando il cielo di una notte di mezza
estate, le parole dei grandi poeti che hanno
cantato la luna, e le stelle come Saffo, Ovidio,
Baudelaire, Garcia Lorca, Leopardi (e tanti altri
a vostra scelta). (Per informazioni: Marisa
Galanti 333 5243609 ­ Claudio Nostri 329
6817175)
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San Lorenzo in Festa
Sino all'11 agosto tradizionale sagra patronale
al campo sportivo Sino a lunedì 11 agosto
appuntamento con la tradizionale Sagra di San
Lorenzo in svolgimento presso il campo
sportivo di San Lorenzo di Lugo organizzata
dal Circolo ACLI Don Bosco e dalla parrocchia
locale con il patrocinio del Comune di Lugo. La
festa paesana, dedicata al patrono ed inserita
nell'ambito Lugo e venti d'estate, confeziona
per l'edizione 2014 un ricco programma che
abbraccia tematiche religiose,
d'intrattenimento, gastronomiche e culturali
con ingresso ad offerta libera. Giovedì 7
agosto (ore 19) serata della Braciola
Fiorentina, a seguire (ore 20) un'ampia
programmazione di eventi sportivi con
esibizione dell'A.S.D. Judo Club Lugo 1964 e
della scuola di pattinaggio artistico lughese Up
and Down. Inoltre, torneo di tiro alla fune a
squadre, 19° trofeo Andrea Poli. Venerdì 8
agosto (ore 21) tributo ai Nomadi con la band
Mercanti e Servi, esposizione auto e moto
d'epoca in loco. Sabato 9 agosto, dal mattino,
raduno cicloturistico 5°Memorial Giovanni
Merendi a cura della Società Ciclistica
Lavezzolese; in serata terza edizione di
S.Lorenzo's Got Talent La Sagra dei Talenti
aperta a cantanti, ballerini, giocolieri, poeti,
musicisti, maghi ed attori presentata da Gianni Parmiani (iscrizioni e regolamento www.lacompagine.it).
Bellissima festa gestita sapientemente da una comunità che vive questi momenti con l'appropriato
spirito di condivisione sottolinea Davide Ranalli, Sindaco di Lugo le tradizioni che si rinnovano vanno
conservate ed incentivate, non mancherò di partecipare all'evento. Ricca programmazione domenica 10
agosto, giorno di San Lorenzo, che si apre con il momento conviviale Pranziamo insieme alla festa (ore
12), a seguire esibizione del gruppo spettacolo I Diavoli della Frusta (www.diavolidellafrusta.it) e la
pittoresca Batdura cun la zercia animata dalla parrocchia di Campiano­Castelbolognese. Gran finale
lunedì 11 agosto (ore 21) con lo spettacolo canoro di Luana Babini. Stand gastronomico con specialità
romagnole, pesca di beneficenza, stand del libro, mostra pittura e smielatura completano una sagra di
successo.
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Ferrara Buskers Festival 2014
Lunedì, 11 agosto alle ore 12 nel Salone
Estense della Rocca di Lugo Piazza dei
Martiri, 1 verrà presentato il FERRARA
BUSKERS FESTIVAL 2014 LA RASSEGNA
INTERNAZIONALE DEL MUSICISTA DI
STRADA PER LA SECONDA VOLTA FARA'
"TAPPA" A LUGO. Interverranno: ­ Davide
Ranalli, Sindaco di Lugo ­ Stefano Bottoni,
Presidente e direttore artistico del Ferrara
Buskers Festival ­ Simonetta Zalambani,
Assessore al Turismo e alle Attività
economiche del Comune di Lugo ­ Mauro
Marchiani, Presidente Pro Loco di Lugo ­
Franco Bernardi, Presidente consorzio
AnimaLugo.
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7 agosto 2014
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Il Parco del Lago in Festa
Questa sera, giovedì 7 agosto, come tutti i
martedì ed i giovedì di luglio ed agosto 2014,
la rassegna cinematografica lascia il posto a IL
PARCO DEL LAGO IN FESTA. Oggi, giovedì
7 AGOSTO, gran ballo con l'orchestra
spettacolo "ROSSELLA ROSS. Lo spettacolo
è ad ingresso gratuito, offerto da
D O C E A M A R O , b a r degustazioni ritrovo
bigliardi nella piazzetta del Parco del Lago.
Funzionerà anche uno stand gastronomico.
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7 agosto 2014
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Lugo, Rossella Ross di scena al Parco del Lago
Come tutti i martedì ed i giovedì di agosto, la
rassegna Lugo Cinema Estate lascia il posto
alla manifestazione Il Parco del Lago in Festa;
giovedì 7 agosto, il programma prevede, alle
ore 21 circa, un gran ballo grazie all'orchestra
spettacolo "Rossella Ross; l'ingresso gratuito,
è offerto dal bar Dolceamaro. Previste una
serie di degustazioni e l'apertura di uno stand
gastronomico.
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7 agosto 2014
piùnotizie.it
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Lugo, San Lorenzo in festa
Da giovedì 7 a lunedì 11 agosto appuntamento
con la tradizionale Sagra di San Lorenzo in
svolgimento presso il campo sportivo di San
Lorenzo di Lugo organizzata dal Circolo ACLI
Don Bosco e dalla parrocchia locale con il
patrocinio del Comune di Lugo. La festa
paesana, dedicata al patrono ed inserita
nell'ambito Lugo e venti d'estate, confeziona
per l'edizione 2014 un ricco programma che
abbraccia tematiche religiose,
d'intrattenimento, gastronomiche e culturali
con ingresso ad offerta libera. Giovedì 7
agosto (ore 19) serata della Braciola
Fiorentina, a seguire (ore 20) un'ampia
programmazione di eventi sportivi con
esibizione dell'A.S.D. Judo Club Lugo 1964 e
della scuola di pattinaggio artistico lughese Up
and Down. Inoltre, torneo di tiro alla fune a
squadre, 19° trofeo Andrea Poli. Venerdì 8
agosto (ore 21) tributo ai Nomadi con la band
Mercanti e Servi, esposizione auto e moto
d'epoca in loco. Sabato 9 agosto, dal mattino,
raduno cicloturistico 5°Memorial Giovanni
Merendi a cura della Società Ciclistica
Lavezzolese; in serata terza edizione di
S.Lorenzo's Got Talent La Sagra dei Talenti
aperta a cantanti, ballerini, giocolieri, poeti,
musicisti, maghi ed attori presentata da Gianni
Parmiani (iscrizioni e regolamento www.lacompagine.it). Bellissima festa gestita sapientemente da una
comunità che vive questi momenti con l'appropriato spirito di condivisione sottolinea Davide Ranalli,
Sindaco di Lugo le tradizioni che si rinnovano vanno conservate ed incentivate, non mancherò di
partecipare all'evento. Ricca programmazione domenica 10 agosto, giorno di San Lorenzo, che si apre
con il momento conviviale Pranziamo insieme alla festa (ore 12), a seguire esibizione del gruppo
spettacolo I Diavoli della Frusta www.diavolidellafrusta.it) e la pittoresca Batdura cun la zercia animata
dalla parrocchia di Campiano­Castelbolognese. Gran finale lunedì 11 agosto (ore 21) con lo spettacolo
canoro di Luana Babini. Stand gastronomico con specialità romagnole, pesca di beneficenza, stand del
libro, mostra pittura e smielatura completano una sagra di successo.
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7 agosto 2014
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Conselice, il consiglio contrario alla chiusura della
stazione dei carabinieri di Lavezzola
Il Consiglio Comunale di giovedì scorso, con
un ordine del giorno presentato da
Rifondazione Comunista e votato all'unanimità,
"esprime tutta la sua contrarietà all'ipotesi di
soppressione della Caserma dei Carabinieri di
Lavezzola" e invita il sindaco Paola Pula, a
farsi "interprete della volontà dei cittadini e del
Consiglio Comunale presso le istanze
istituzionali" per cercare soluzioni alternative al
semplice "taglio". L'intero Consiglio Comunale
è consapevole che occorre una forte
"innovazione del coordinamento di tutte le
forze di sicurezza", facendole tra loro
interagire al meglio. E questo "salvaguardando
prossimità e organici, per migliorare il livello di
sicurezza del territorio con maggiore
prevenzione e contrasto al crimine". Da parte
sua, Paola Pula si impegna da subito ad aprire
un tavolo, in accordo con Daniele Bassi,
sindaco referente dell'Unione per la sicurezza,
incontrando il prefetto, interessando i deputati
e senatori del territorio ed ai Comandi di
Distretto dell'Arma dei Carabinieri. "Battersi va
bene sottolinea Franco Medri consigliere di
Ripuliamo Conselice ­ ma qualora si dovesse
chiudere Lavezzola, in ragione di tagli previsti
a livello governativo, occorre preservare la
dotazione del personale che già opera sul
territorio comunale e dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna, altrimenti il problema del controllo
del territorio avrà un carico maggiore sulle Polizie Municipali". Nel consegnare la petizione di firme
raccolte tra commercianti e cittadini del territorio, Tiziano Bordoni capogruppo di Rifondazione
Comunista ribadisce che è "sbagliato andare ad una riduzione dei presidi attraverso un criterio solo
finanziario, senza considerare l'aumento della microcriminalità con nuove forme di illegalità presenti
anche sui nostri territori. Per cui serve più sicurezza e presidio dei territori". Il quadro attuale vede una
dotazione sul territorio comunale due stazioni dei carabinieri con una dotazione complessiva di 13
operatori a cui si aggiungono gli operatori della Polizia Municipale. A questi si aggiunge la rete di
operatori della sicurezza operanti nel distretto lughese, a cui fa capo Conselice. Sia per la maggioranza
sia per l'opposizione il tema delle sicurezze resta prioritario. "Senza alcuna incertezza, noi abbiamo
bisogno di mantenere le caserme per come è strutturato il nostro territorio conclude Paola Pula ma
abbiamo comunque bisogno di mantenere quel potenziale di risorse umane meglio organizzato che è
garanzia di controllo dell'intero territorio. Il tema resta molto delicato".
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6 agosto 2014
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Conselice, il Consiglio contro la chiusura della
caserma dei Carabinieri
Il sindaco Paola Pula promette di aprire un
tavolo incontrando il Prefetto Il Consiglio
Comunale di Conselice con un ordine del
giorno presentato da Rifondazione Comunista
e votato all' unanimità, "esprime tutta la sua
contrarietà all' ipotesi di soppressione della
Caserma dei Carabinieri di Lavezzola" e invita
il sindaco Paola Pula, a farsi "interprete della
volontà dei cittadini e del Consiglio Comunale
presso le istanze istituzionali" per cercare
soluzioni alternative al semplice "taglio". L'
intero Consiglio Comunale è consapevole che
occorre una forte "innovazione del
coordinamento di tutte le forze di sicurezza",
facendole tra loro interagire al meglio. E
questo "salvaguardando prossimità e organici,
per migliorare il livello di sicurezza del
territorio con maggiore prevenzione e
contrasto al crimine". Da parte sua, Paola Pula
si impegna da subito ad aprire un tavolo, in
accordo con Daniele Bassi, sindaco referente
dell' Unione per la sicurezza, incontrando il
Prefetto, interessando i Deputati e Senatori del
territorio ed ai Comandi i Distretto dell' Arma
dei Carabinieri. "Battersi va bene ­ sottolinea
Franco Medri consigliere di Ripuliamo
Conselice ­ ma qualora si dovesse chiudere
Lavezzola, in ragione di tagli previsti a livello
governativo, occorre preservare la dotazione del personale che già opera sul territorio comunale e dell'
Unione dei Comuni della Bassa Romagna, altrimenti il problema del controllo del territorio avrà un
carico maggiore sulle Polizie Municipali". Nel consegnare la petizione di firme raccolte tra commercianti
e cittadini del territorio, Tiziano Bordoni capogruppo di Rifondazione Comunista ha ribadito che è
"sbagliato andare ad una riduzione dei presidi attraverso un criterio solo finanziario, senza considerare
l' aumento della microcriminalità con nuove forme di illegalità presenti anche sui nostri territori. Per cui
serve più sicurezza e presidio dei territori". Il quadro attuale vede una dotazione sul territorio comunale
due stazioni dei carabinieri con una dotazione complessiva di 13 operatori a cui si aggiungono gli
operatori della Polizia Municipale. A questi si aggiunge la rete di operatori della sicurezza operanti nel
distretto lughese, a cui fa capo Conselice. Sia per la maggioranza sia per l' opposizione il tema delle
sicurezze resta prioritario. "Senza alcuna incertezza, noi abbiamo bisogno di mantenere le caserme per
come è strutturato il nostro territorio ­ conclude Paola Pula ­ ma abbiamo comunque bisogno di
mantenere quel potenziale di risorse umane meglio organizzato che è garanzia di controllo dell' intero
territorio. Il tema resta molto delicato".
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6 agosto 2014
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Ravenna24Ore.it
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6 agosto 2014
Ravenna24Ore.it
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Bagnacavallo, successo per la "Notte Verde all'
Ecomuseo"
Si è conclusa con una ricca prima colazione in
un clima di soddisfazione generale, il 2 agosto
scorso, la "Notte Verde all' Ecomuseo" con l'
Associazione Culturale Civiltà delle Erbe
Palustri di Villanova di Bagnacavallo. U n a
notte davvero speciale, un museo che ha
ospitato intere famiglie in tenda posizionate tra
le capanne e lo stagno gremito di germani
reali o nei locali interni appositamente allestiti.
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6 agosto 2014
Ravenna24Ore.it
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Alfonsine, cominciata la preparazione
I giocatori E' iniziata lunedì la stagione dell'
Alfonsine FC 1921, con molte novità, a partire
dal nuovo mister Luigi Candeloro, coadiuvato
dal nuovo Direttore Sportivo Thomas Ciaranfi
e dal nuovo Preparatore Atletico Luca Platti.
Questa la lista dei convocati: PORTIERI: Lusa
Simone 1983 MASSA LOMBARDA Salvemini
Ilario Jacopo 1997 (GIOVANILI) DIFENSORI:
Bianchedi Andrea 1983 BAGNACAVALLO
Cassani Eric 1996 (CONFERMATO) Di Loreto
Matteo 1995 (CONFERMATO) Folicaldi
Andrea 1996 (GIOVANILI) Fontana Marco
1981 (CCONFERMATO) Gabrielli Luca 1993
SANT' ANTONIO Morara Mirko 1989 SAN
PATRIZIO R i c c i M a c c a r i n i F i l i p p o 1 9 9 5
(RIENTRO DA RAVENNA SPORT) Troncossi
Federico 1990 (CONFERMATO)
CENTROCAMPISTI: Bottini Giovanni 1996
(CONFERMATO) Cacchi Marco 1993
(CONFERMATO) Carioli Matteo 1995
(RIENTRO DA ARGENTANA) Ciappini
Simone 1996 (CONFERMATO) D' Urbano
Stefano 1995 (CONFERMATO) Fantinelli
Davide 1994 (CONFERMATO) Innocenti
Federico 1980 (CONFERMATO) Marilungo
Nicola 1996 (GIOVANILI) Molossi Alì 1994
ARGENTANA Tosi Stefano 1991 LAVEZZOLA
ATTACCANTI: Carettini Matteo 1985
PROGRESSO Laghi Lorenzo 1995 (GIOVANILI) Salomone Antonio 1986 (CONFERMATO) Versari
Luca 1996 (CONFERMATO)
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6 agosto 2014
Ravenna24Ore.it
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"Tournée" in Lapponia per gli sbandieratori faentini
Il 9 agosto la delegazione visiterà il Santa
Claus Village, dove incontrerà Babbo Natale
Trasferta finlandese per un gruppo di
sbandieratori faentini che dall' 8 all' 11 agosto
prossimi saranno a Rovaniemi, in Lapponia, la
famosa città di Babbo Natale, ospiti dell'
Amministrazione locale. "La delegazione sarà
formata da 24 persone ­ spiega il Comune ­ 12
sbandieratori e musici del Palio del Niballo, in
rappresentanza di tre rioni e del gruppo
municipale, 4 sbandieratori della contrada del
G h e t t o d i Lugo d i R o m a g n a e 8
accompagnatori. Il gruppo degli sbandieratori
e musici faentini è composto da Ivan Samorì,
Gianni Roi, Riccardo Roi, Maurizio Casalini,
Elisa Samorì, Jessica Samorì e Carlo Toschi
del Borgo Durbecco, Alberto Fabbri del rione
Nero, Marco Sangiorgi, Gabriele Romanato e
Vania Romanato (rione Rosso), Fausto
Brugnoni del gruppo municipale". Sabato 9
agosto, dopo una breve visita al Santa Claus
Village e l' incontro con Babbo Natale, al quale
consegneranno anche un piccolo omaggio in
ceramica dono del sindaco di Faenza
Giovanni Malpezzi, gli sbandieratori si
esibiranno a Lordi' s square, la piazza centrale
di Rovaniemi. Domenica 10 agosto la
delegazione faentina visiterà inoltre la fattoria
delle renne e lo zoo artico. Il rientro a Faenza è programmato lunedì 11 agosto.
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6 agosto 2014
Ravenna24Ore.it
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Estorsioni e furti ai familiari per soddisfare il vizio del
gioco
Arrestato 25enne a San Lorenzo I carabinieri
della stazione di San Lorenzo d i Lugo hanno
arrestato un ragazzo italiano di 25 anni,
nullafacente, resosi responsabile di una
sequela di reati consumati tra le mura di casa
con estorsioni, furti, maltrattamenti e lesioni
personali. Il ragazzo pur di ottenere modiche
cifre di denaro dai familiari li sottoponeva a
ripetute vessazioni per poi spendere tutto in
giochi d' azzardo. E' stato condotto agli arresti
domiciliari in una struttura della provincia.
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7 agosto 2014
Settesere.it
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S.Lorenzo, ai domiciliari per estorsione ai genitori
Un 25enne è stato arrestato, il 6 agosto, per
estorsione ai danni dei genitori. Il giovane,
nullafacente, per giocare d'azzardo, li vessava
e maltrattava per avere del denaro. Arrestato
dai Carabinieri di S.Lorenzo di Lugo è stato
ristretto ai domiciliari in una struttura della
provincia di Ravenna.
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7 agosto 2014
Pagina 5
Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
MARINA ROMEA IERI AL BAGNO DELFINO.
Rischia di annegare a 50 metri dalla riva Attimi di
paura per un 41enne di Lugo
COMPLICI il mare leggermente agitato e l'
inesperienza dovuta ad un approccio al mondo
del nuoto di appena sei mesi, quelli di ieri
mattina verso le 12 sono stati attimi di paura
per un 41enne lughese che risiede a Ravenna.
L' afa e il sole alto in mezzo al cielo lo avevano
spinto a muovere la sua auto in direzione di
Marina Romea insieme alla zia. Dopo qualche
tempo sotto l' ombrellone, ai due viene però il
desiderio di un bagno refrigerante. Superate le
onde, però, la situazione è degenerata. Spinto
dalla corrente fino al bagno Delfino, l' uomo ha
infatti iniziato a ingerire acqua, annaspando e
chiedendo aiuto. Immediato il soccorso della
zia che, prendendolo sotto braccio, ha iniziato
a condurlo verso la riva. In mare è ?volata'
anche la bagnina di salvataggio in servizio,
Alessia Maltoni, ma il 41enne, anche se
traballante, sembrava in grado di camminare
da solo. «L' uomo non ha mai perso
conoscenza ­ riferisce la bagnina ­, ma aveva
ingerito veramente molta acqua». Dopo l'
arrivo del 118, all' uomo è stato
immediatamente somministrato ossigeno, ma
è comunque fuori pericolo.
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7 agosto 2014
Pagina 9
Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
IMMIGRAZIONE SONO 179 QUELLI ATTUALMENTE OSPITATI NEL CAPOLUOGO E IN
ALTRE CITTÀ DELLA PROVINCIA.
Mare Nostrum, altri profughi in arrivo
L' OPERAZIONE Mare nostrum porterà presto
nuovi profughi in città e in provincia. Al
momento ­ fa sapere il prefetto Fulvio Della
Rocca ­ sono 179 quelli ospitati in varie località
del ravennate. Di questi, 79 sono nel
capoluogo, mentre altri sono distribuiti a
Faenza, Cervia, Bagnacavallo, Conselice. In
gran parte si tratta di persone provenienti dall'
Africa centrale. «La prefettura ­ spiega Della
Rocca ­ ha messo in campo un'
organizzazione articolata, che si avvale della
collaborazione dell' Ausl: quando le persone
arrivano, scortate dalle forze dell' ordine,
vengono sottoposte a uno screening medico
molto approfondito».
MA IL TEMA suscita malumori. Nei giorni
scorsi, Giulio Bazzocchi di Lista per Ravenna
aveva ventilato il rischio che un certo numero
di profughi possa essere ospitato all' ex
caserma Alighieri: «Non sappiamo ancora
quanti saranno i cittadini profughi destinati alla
nostra provincia, né la decisione del prefetto, e
non pretendo che Matteucci abbia così a cuore
la sorte dei ravennati o almeno di una parte di
essi, ma almeno cerchi di ragionarci su, se Ravenna, come è molto probabile, sarà coinvolta». Ma al
momento non ci sono riscontri in questo senso. «Rimettere in sesto una caserma dismessa richiede
tempi molto lunghi», precisa il prefetto. Insomma: questa, a Ravenna, non sembra essere una soluzione
praticabile. Pare, invece, che la Curia possa mettere a disposizione propri edifici (già la Caritas ospita
parte degli attuali profughi). A Castel Bolognese, si muove la Lega Nord: il consigliere comunale Jacopo
Berti contesta «la scelta della giunta di dare la disponibilità di un appartamento sito in via Ravenna per
accogliere fino a sei profughi in arrivo grazie all' operazione Mare Nostrum». Berti sostiene che «l'
amministrazione comunale dovrebbe assegnare gli appartamenti ai castellani bisognosi».
f.m.
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Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
Un 39enne ferito a Reggio in un incidente
UN 39ENNE di Ravenna è rimasto seriamente
ferito in un incidente stradale avvenuto ieri alle
14,30 nelle bonifiche del Mezzano, a Reggio
Emilia.
L' uomo, C.B, è stato trasferito in elisoccorso
all' ospedale Bufalini di Cesena. Il ravennate al
volante di un Suv Mercedes color nero, che
p r o c e d e v a i n d i r e z i o n e
Comacchio­Longastrino, è venuto a collisione
con una Opel Sw Grigia metallizzata.
L' impatto, anche da come si presentavano le
due auto ridotte ad un ammasso di lamiere, è
stato devastante. I veicoli sono finiti entrambi
in un fossato che costeggia la strada,
fortunatamente non profondo, ma che ha fatto
preventivamente allertare i gommoni dei vigili
del fuoco. Che sono comunque intervenuti con
una gru per riportare in carreggiata le due
auto.
Nando Magnani.
MAGNANI NANDO
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Il Resto del Carlino Ravenna
ESIBIZIONI DA DOMANI A ROVANIEMI.
Palio: sbandieratori e musici a casa di Babbo Natale
TRASFERTA finlandese per un gruppo di
sbandieratori che da domani sarà per alcuni
giorni a Rovaniemi, la famosa città di Babbo
Natale, capoluogo della Lapponia finlandese,
ospite dell' amministrazione locale. La
delegazione sarà formata da 24 persone: 12
sbandieratori e musici del Palio del Niballo in
rappresentanza di tre rioni e del gruppo
municipale, 4 sbandieratori del Ghetto di Lugo
e 8 accompagnatori. Il gruppo degli
sbandieratori e musici faentini è composto da
Ivan Samorì, Gianni Roi, Riccardo Roi,
Maurizio Casalini, Elisa Samorì, Jessica
Samorì e Carlo Toschi del Borgo Durbecco;
Alberto Fabbri del Rione Nero; Marco
Sangiorgi, G a b r i e l e R o m a n a t o e V a n i a
Romanato del rione Rosso; Fausto Brugnoni
del gruppo municipale. Sabato, dopo una
breve visita al Santa Claus Village e l' incontro
con Babbo Natale ­ al quale consegneranno
anche un piccolo omaggio in ceramica da
parte del sindaco Giovanni Malpezzi ­ gli
sbandieratori si esibiranno a Lordi' s square, la
piazza centrale di Rovaniemi.
Domenica la delegazione visiterà la fattoria delle renne e lo zoo artico. Il rientro a Faenza è in
programma lunedì.
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Il Resto del Carlino Ravenna
SANITA' COINVOLTO ANCHE L' ASSESSORE REGIONALE LUSENTI.
Presunte irregolarità negli accreditamenti, avviso di
fine indagini per due dirigenti
SONO stati notificati gli avvisi di fine indagine
all' assessore regionale alla salute dell' Emilia
Romagna Carlo Lusenti e ai dirigenti regionali
Tiziano Carradori e Bruna Baldassarri, nell'
ambito della inchiesta della Procura di
Bologna su presunte irregolarità nelle
procedure di accreditamento per l' Alta
specialità cardiochirurgica di alcune case di
cura private dell' Emilia Romagna. Lusenti e
Carradori sono indagati per falso, mentre
Carradori e Baldassarri per concussione. L'
atto notificato, di regola, precede la richiesta di
rinvio a giudizio.
L' inchiesta, coordinata dal pm Morena Plazzi,
è nata da un esposto presentato dal gruppo
Hesperia che si ritiene penalizzato dai criteri di
accreditamento per l' Alta Specialità
cardiochirurgica e di erogazione dei fondi alle
case di cura convenzionate, con presunte
irregolarità che avrebbero favorito altre realtà
sanitarie. La concussione ipotizzata dal pm
riguarda il comportamento dei due dirigenti,
che avrebbero, durante alcuni incontri,
minacciato e costretto il legale rappresentante
di Hesperia, Maria Laura Garofalo, a firmare un accordo tra la Regione e lo stesso gruppo, dove si dava
atto della regolarità di patti precedenti. Con l' avviso di fine indagine gli indagati possono ora valutare se
farsi ascoltare o depositare memorie. Un' attività che, in ogni caso, slitterà a dopo le ferie. «I diretti
interessati ­ fa sapere la Regione in una nota ­ porteranno ulteriori elementi di approfondimento, che
potranno confermare, insieme alla piena legittimità di tutti gli atti adottati dalla Giunta regionale, anche la
correttezza personale e professionale dell' assessore e dei dirigenti coinvolti».
«APPRENDIAMO con notevole soddisfazione l' esito delle indagini», commenta Alessandro Diddi, l'
avvocato del Gruppo Garofalo­Hesperia. «Un anno fa ­ dice riferendosi all' esposto presentato ­
eravamo stati accusati di aver calunniato, e qualcuno aveva addirittura osato affermare che avremmo
pagato caramente la nostra iniziativa. A quanto pare, le indagini hanno dato una risposta del tutto
diversa. Spiace che in questo Paese, se non ci si vuole piegare alla burocrazia occorra chiedere l'
intervento dell' autorità giudiziaria penale».
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ECONOMIA RICHIESTA DEL PRESIDENTE DELLA CNA.
«Confronto con i sindaci sulla questione fiscale»
IL PESO sempre maggiore del fisco e della
tasse «che impedisce alle imprese di stare sul
mercato e di produrre reddito» viene rimarcato
dalla Cna della Bassa Romagna, che, come
sottolinea il presidente Mario Betti, in una
riunione del gruppo dirigente locale, ha
affrontato il tema della tassazione locale.
«Quotidianamente, per la mia attività d'
imprenditore ­ sottolinea Betti ­ incontro
fornitori, piccoli imprenditori e artigiani che
lamentano l' eccessiva pressione fiscale da
parte dello Stato, ma anche l' aumento
indiscriminato a livello locale. L' applicazione
della Tari, la tassa sui rifiuti, è eloquente della
difficile situazione in cui si trovano le imprese,
con aumenti di altre il 20% sui capannoni
artigianali e di oltre il 100% sulle aree
scoperte, rispetto alle tariffe 2013».
La Tari, aggiunge Betti, «è una vera
patrimoniale sull' immondizia; inoltre, il 10% di
iva, detraibile fino allo scorso anno, è un
ulteriore costo per i bilanci aziendali. Urge
allora un confronto con le rappresentanze delle
imprese, cosa che non è avvenuta con le
nuove amministrazioni della Unione dei Comuni alle quali avevamo chiesto, non solo come Cna, il rinvio
a settembre delle delibere comunali previste entro luglio 2014 così da poter aprire un confronto per
riequilibrare meglio la tassazione e, quindi, la pressione fiscale sulle imprese. Ma non ci hanno
ascoltato».
A detta del presidente della Cna, «va ripristinato un riequilibrio fra domestico e non domestico, perchè
non è più ammissibile che il 30% circa della superficie totale, che è quella occupata dalle imprese, si
faccia carico e paghi oltre il 40% del servizio rifiuti complessivo. In secondo luogo, la prima rata della
Tari, arrivata nelle scorse settimane e che copre i primi 6 mesi del 2014, è parte della possibile stangata
che può arrivare a fine anno: per questo chiediamo la possibilità di una rateizzazione dei pagamenti».
Per Betti «c' è un concetto fondamentale che deve passare: chi produce rifiuti deve pagare in base a
quanti ne produce e non in base ai metri quadri dell' azienda. Questo deve essere alla base delle scelte
politiche che i Comuni, ma anche Hera, dovranno fare in tempi rapidi. In tutti questi anni aqbbiamo
sempre sostenuto e praticato un confronto preventivo con le istituzioni, soprattutto quando queste
assumono decisioni che riguardano la vita e i bilanci delle imprese. Vogliamo continuare con questo
metodo, cosa che abbiamo ribadito anche ai nuovi sindaci nei giorni scorsi. Mi auguro che l' Unione
abbia la stessa nostra intenzione. Pertanto ci aspettiamo che i Comuni ci chiamino per discutere delle
proposte che sosteniamo».
Infine, conclude Betti, «un altro tema emerso dall' incontro riguarda la volontà, da parte delle nostre
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amministrazioni comunali, di confermare e rafforzare il loro contributo a sostegno dei Confidi. Il
problema dell' accesso al credito sta diventando insostenibile per le imprese; auspichiamo, pertanto
che questa richiesta non venga disattesa e, al riguardo, aspettiamo un segnale forte da parte dei
Sindaci della Bassa Romagna».
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LAVEZZOLA L' ESPLOSIONE DELLA BOMBOLA NELL' EX FABBRICA.
«Ripensando all' uomo ferito non sono riuscita a
dormire»
Il racconto di chi ha soccorso l' immigrato ustionato.
PERMANGONO molto gravi al Centro grandi
ustionati dell' ospedale ?Bufalini' di Cesena, le
condizioni del 49enne originario del Marocco,
che nella notte tra lunedì e martedì, in seguito
all' esplosione di una bombola di gas nel
locale di fortuna in cui dimorava nei pressi
della stazione ferroviaria di Lavezzola, h a
riportato ustioni su varie parti del corpo, in
particolare alle braccia. L' uomo è in prognosi
riservata. Come riferito ieri, dopo la
deflagrazione il nordafricano, nonostante le
ferite e le gravi ustioni, era incredibilmente
riuscito a raggiungere a piedi la Caffetteria
Arty' s, situata a un paio di centinaia di metri
dalla fatiscente struttura (situata sul retro dell'
ex opificio ?Rosini e Lami', dismesso da anni),
dove l' uomo voleva passare la notte.
E ieri nella frazione conselicese il fatto era
sulla bocca di tutti, avendo suscitato grande
impressione.
«Lunedì notte ­ racconta Anna, dipendente
della Caffetteria Arty' s ­ al lavoro c' era mia
nipote Tania. Mi ha telefonato all' una, una
ventina di minuti dopo lo scoppio. Piangeva ed
era sconvolta. Mi ha poi detto che alla vista dell' uomo ridotto in quelle condizioni non era riuscita a
dormire.
Alcuni clienti hanno raccontato che è arrivato barcollando, sanguinante e con vistosi, terribili, segni delle
ustioni. Prima di entrare nel bar si è seduto un attimo su una sedia. Poi a stento si è rialzato e, allo
strenuo delle forze, è entrato nel bar chiedendo aiuto. E' poi uscito e ha perso conoscenza».
Il 49enne è conosciuto in paese e frequenta anche la Caffetteria Arty' s, soprattutto di sera: «Quando è
sobrio ­ spiega la signora Anna ­ è una persona squisita che non infastidisce nessuno. Purtroppo, però,
gli capita di alzare il gomito e allora diventa indisponente».
Un cliente precisa che «non è affatto vero che noi avventori sapessimo dove trovava rifugio di notte,
perché era una persona senza fissa dimora». Non a caso carabinieri, vigili del fuoco e personale del ?
118' hanno impiegato decine di minuti prima di individuare la struttura, cioè i bagni e gli spogliatoi dell'
ex azienda, in cui era avvenuta l' esplosione. E martedì il sindaco di Paola Pula aveva predisposto un'
ordinanza per chiedere, tra le altre cose, alle forze dell' ordine di «intensificare la sorveglianza in queste
aree affinché si prevengano situazioni di degrado». Sorveglianza intensificata già da ieri da parte degli
agenti del presidio di Conselice della Polizia Municipal e dal personale dell' Arma.
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Luigi Scardovi.
SCARDOVI LUIGI
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Il Resto del Carlino Ravenna
DA SABATO A SANT' AGATA LA FESTA DI
RIFONDAZIONE
Da sabato 9 a domenica 17 agosto in piazza
25 aprile a Sant' Agata s u l Santerno è i n
programma la Festa di Rifondazione e dei
Comunisti Italiani che prevede ogni sera
dibattiti, incontri e appuntamenti musicali. Si
parlerà, tra l' altro, di Europa, lavoro, riforme
costituzionali e Regione.
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Il Resto del Carlino Ravenna
Da tre anni estorceva soldi ai familiari per dilapidarli
al gioco
UN nuovo ?piccolo' dramma familiare in cui un
giovane, a causa del gioco, ha preteso, e in
alcuni casi rubato, soldi. Il giovane, un 25enne
italiano, da circa tre anni sottoponeva infatti i
familiari, e in particolare una nonna e una zia,
a vessazioni per ottenere denaro che poi
dilapidava nel gioco, verosimilmente slot
machine e altri giochi. Una situazione che con
il trascorrere del tempo era divenuta
insostenibile portando i familiari alla
disperazione. I fatti sono accaduti nella
frazione lughese di San Bernardino. E nei
confronti del 25enne i carabinieri di San
Lorenzo hanno dato esecuzione alla misura
cautelare agli arresti domiciliari. Nel corso
delle indagini è emerso che il giovane,
disoccupato, si era reso responsabile di reati
verso i familiari, arrivando all' estorsione, al
furto e addirittura nei maltrattamenti e lesioni
personali. Non si conosce l' esatto ammontare
del denaro estorto e rubato nel corso dei tre
anni, ma è verosimile ritenere che si tratti di
svariate centinaia, se non migliaia di euro. Il
giovane è stato condotto agli arresti domiciliari
in un' idonea struttura della nostra provincia.
lu.sca.
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Il Resto del Carlino Ravenna
Riaprono il bar Marcello e il Sax pub "tempio del
jazz'
Il centralissimo locale era chiuso da diversi mesi.
TRA TANTI negozi ed esercizi che a Lugo,
negli ultimi anni, hanno purtroppo chiuso i
battenti, la riapertura di un locale fa notizia,
tanto più se si tratta di uno dei locali più
centrali e storici della città. Stiamo parlando
del Bar Marcello, il centralissimo caffè che si
affaccia su piazza della Repubblica e che
comprende anche il Sax Pub, il locale noto per
le rassegne jazzistiche.
BAR MARCELLO e Sax Pub erano chiusi dall'
autunno 2013, ma ora ecco la buona notizia:
mercoledì prossimo, 13 agosto, il bar riapre, e
il pub lo seguirà "a ruota', con apertura ufficiale
il 3 ottobre.
Una buona notizia che ne contiene un' altra
altrettanto incoraggiante: a gestire il locale
s a r à D a v i d e B a l l a r d i n i , 2 5 a n n i , d i San
Lorenzo di Lugo, quindi un giovane del nostro
territorio. Dopo gli studi all' Istituto alberghiero
di Riolo, Davide ha lavorato in alcuni locali
lughesi per poi fondare la società "Not only
jazz' e prendere in gestione l' ampio locale
lughese, di proprietà della Cassa di Risparmio
di Cesena. «RITENGO che il centro di Lugo
meriti di essere vivo, sia di giorno che di sera ­ afferma Davide ­ e in occasione di recenti manifestazioni
serali, è capitato che il pubblico, venuto anche da fuori, non trovasse un bar dove prendere un caffè. Ho
in mente tante idee innovative, in modo da contribuire a rivitalizzare il centro di Lugo. Io e i miei
collaboratori ci daremo da fare, non resta che augurarsi che i cittadini ci diano una mano, frequentando
il nostro rinnovato locale».
Il Bar Marcello sarà aperto tutti i giorni (tranne il lunedì) dalle 7 del mattino (dalle 6 il mercoledì, giorno
di mercato), fino a mezzanotte, e proporrà colazioni, piccola ristorazione e aperitivi, «il tutto a prezzi
contenuti». Al Sax Pub torneranno a svolgersi le rassegne jazz con la direzione artistica di Alessandro
Scala e Luigi Pini, che porteranno di nuovo a Lugo nomi di spicco della musica jazz.
I concerti saranno, come di consueto, il venerdì, ma ci sarà musica anche il sabato con i dj, e giovedì e
domenica torneranno gli aperitivi­cena con musica.
LA NOTIZIA ha suscitato entusiasmo a 360 gradi: «Sono sempre contento quando a Lugo apre o riapre
un' attività, perché significa che c' è ancora voglia di fare ­ dice il sindaco Davide Ranalli ­ Questo locale
fa parte della storia della nostra comunità e mi auguro che possa tornare a portare vita nel centro di
Lugo. Mi fa anche piacere che sia gestito da un giovane: a Lugo i giovani hanno voglia di fare, in politica
come nell' imprenditoria. E io dei giovani mi fido molto».
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Soddisfazione viene espressa anche dal musicista Teo Ciavarella: «Era un vero peccato che questo
locale, che con i grandi nomi che ha sempre portato a Lugo si merita il titolo di "tempio del jazz',
restasse chiuso. E' bello che a Lugo torni ad esserci questa opportunità per noi musicisti». Non manca
poi l' apprezzamento degli operatori commerciali del centro di Lugo. «E' una notizia molto positiva ­
afferma Luigi Mainardi, titolare dell' omonima orologeria ­ sia per il ritorno del jazz sia per la possibilità
di portare giovani in centro, che ora è davvero bello anche grazie alla nuova illuminazione di piazza
Baracca».
Lorenza Montanari.
MONTANARI LORENZA
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Sordi, Loren e Tognazzi Tour in un paese da Oscar
Proiezione itinerante dei film girati a Bagnacavallo.
di ROBERTA BEZZI SI INTITOLA
"Bagnacavallo: un nome, un volto nel cinema
italiano "a spasso per la città', il suggestivo
itinerario dedicato al grande schermo proposto
da Mario "Maginot' Mazzotti nell' ambito della
terza edizione del Bagnacavallo Festival. Si
parte alle 21.30 da piazza Nuova, per poi far
tappa nella piazzetta della chiesa del Carmine,
all' ingresso della sala Oriani del complesso
San Francesco, in via Garibaldi di fronte alla
chiesa di San Giovanni e, infine, in piazza
della Libertà. In due punti sarà allestito un vero
e proprio schermo, mentre negli altri tre
saranno utilizzate per le proiezioni
direttamente i muri delle case.
Ventitré soggetti, un' ora circa di proiezione,
una passeggiata notturna alla scoperta di
cinque location cittadine che hanno contribuito
alle scenografie delle pellicole, per carpire
insieme cosa è mutato e cosa, invece, è
rimasto inalterato dinanzi allo scorrere del
tempo.
Mario Mazzotti, come nasce l' originale
idea di questa serata?
«Da un mio lavoro ultimato l' anno scorso: un dvd di montaggio di tutti i film, videoclip musicali,
pubblicità, produzioni televisive che citano Bagnacavallo».
A quando risale la prima citazione cinematografica della località?
«Al 1954, al film "La donna del fiume' di Mario Soldati. Il film è ambientato a Comacchio e ha per
protagonista Sofia Loren. In una scena, un bulletto le si avvicina chiedendole di ballare e lei accetta per
ingelosire il fidanzato. Lui le chiede: "Lei è di Comacchio?' e lei risponde: "No, Bagnacavallo'.
Merita una citazione anche il film "Slalom' del 1965, di Luciano Salce, in cui Vittorio Gassman si
nasconde in una sala di sole donne a un matrimonio, suscitando una certa curiosità. La battuta è: "Lei è
bolognese?', No, sono di Bagnacavallo'».
Quanti film sono stati girati su set cinematografici a Bagnacavallo?
«Otto lungometraggi: "La riffa' con regia di Vittorio De Sica del 1961, episodio di "Boccaccio 2 "70'; "I
fuorilegge del matrimonio' di Paolo e Vittorio Taviani del 1963; "Il presidente del borgo rosso football
club' di Luigi Filippo D' Amico del 1970, con Alberto Sordi; "Permettete signora che ami vostra figlia' di
Gianluigi Polidoro del 1974, con Ugo Tognazzi; "L' Agnese va a morire' di giuliano Montaldo del 1976;
"La fiera dei sette dolori' del bagnacavallese Ghigo Alberani del 1986; "Agata e la tempesta' di Silvio
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Il Resto del Carlino Ravenna
Soldini del 2003; "Il viaggio' di Alessandro Tamburini di Barbiano nel 2009. Ma ci sono stati anche
sceneggiati televisivi quali "Il passatore' di Piero Nelli (1977), ?La neve nel bicchiere' di Florestano
Vancini nel 1984; ?Alla turca' di Macha Meril nel 1996; ?Al di là delle frontiere' di Maurizio Zaccaro nel
2004. A Bagnacavallo sono stati girati anche una produzione televisiva con Gassman che leggeva l'
Inferno, uno spot pubblicitario della Galbani e il videoclip musicale di Luca Carboni ?Eppure soffia' di
Pierangelo Bertoli».
Come si è sviluppata la sua passione per il cinema? «Da ragazzo, a fine anni Sessanta, frequentavo il
cineforum del circolo culturale Giovanile. Mi divertivo a compilare schede critiche da distribuire nelle
due sale cittadine. Un' iniziativa che è naufragata grazie a un simpatico aneddoto con protagonista un
signore che scrisse: ?Se è un cinema da capire, me ne torno a casa, io vengo per divertirmi!'. Negli anni
ho seguito i set di una decina di produzioni cinematografiche e televisive ambientate in parte a
Bagnacavallo e partecipato, come comparsa, a due di esse. Attualmente mi diverto con proiezioni e
presentazioni di audiovisivi in luoghi insoliti, come la programmazione de ?Il cinema nelle case e i corti
nel cortile'.
ROBERTA BEZZI
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Rischia di annegare, poi il "collasso"
Era riuscito a tornare a riva, poi si è sentito male: 41enne salvato dalla bagnina.
RAVENNA. Rischia di annegare ma si salva.
Giunto a riva, però, si sente male. Se l'è vista
brutta il 41enne di Lugo residente a Ravenna
che, ieri mattina, a Marina Romea, ha rischiato
la vita in acqua. L'uomo si era allontanato per
un bagno, ma non sapeva nuotare benissimo e
così, quando a circa 50 metri dalla riva, si è
sentito mancare la terra sotto i piedi, ha
annaspato e bevuto. Da solo, con forza, è però
riuscito a raggiungere la riva: l'hanno visto da
lontano barcollare la zia più anziana e la
bagnina di turno sullo specchio d'acqua di
fronte al bagno Delfino. Le due donne l'hanno
così preso sotto braccio e sono riusciti a farlo
sdraiare a riva. Lì, pochi istanti dopo, l'uomo
ha cominciato a sentirsi male.
La bagnina Alessia, quindi, l'ha messo in
posizione di sicurezza sul lato e lì il 41enne è
riuscito a liberarsi dell'acqua incamerata:
l'uomo è rimasto comunque sempre cosciente
ma viste le sue condizioni, è stato necessario
chiamare i soccorsi. Una volta sul posto, i
sanitari del 118 l'hanno attaccato all'ossigeno e
lentamente il bagnante ha ripreso il suo
colorito, ma è stato comunque caricato in
ambulanza e portato in ospedale per tenerlo
sotto osservazione.
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
«No alla chiusura della caserma»
Conselice, il consiglio vuole mantenere la stazione dei carabinieri di Lavezzola.
CONSELICE. Il consiglio comunale, con un
ordine del giorno presentato da Rifondazione
e votato all'unanimità, «esprime tutta la sua
contrarietà all'ipotesi di soppressione della
caserma dei carabinieri di Lavezzola» e invita
il sindaco Paola Pula a farsi «interprete della
volontà dei cittadini e del consiglio presso le
istanze istituzionali» per cercare soluzioni
alternative al semplice «taglio». L'intero
consiglio si dice consapevole che «occorre
una forte innovazione del coordinamento di
tutte le forze di sicurezza », facendole tra loro
interagire al meglio. E questo
«salvaguardando prossimità e organici, per
migliorare il livello di sicurezza del territorio
con maggiore prevenzione e contrasto al
crimine ». Da parte sua, Paola Pula si
impegna da subito ad aprire un tavolo, in
accordo con Daniele Bassi, sindaco referente
dell'Unione per la sicurezza, incontrando il
prefetto, interessando i deputati e senatori del
territorio e ai comandi dell'Arma.
«Battersi va bene ­ sottolinea Franco Medri
consigliere di Ripuliamo Conselice ­ ma
qualora si dovesse chiudere Lavezzola, i n
ragione di tagli previsti a livello governativo,
occorre preservare la dotazione del personale
che già opera sul territorio comunale e della
Bassa Romagna, altrimenti il problema del controllo del territorio avrà un carico maggiore sulle polizie
municipali ».
Nel consegnare la petizione di firme raccolte tra commercianti e cittadini, Tiziano Bordoni, capogruppo
di Rifondazione, ribadisce che è «sbagliato andare a una riduzione dei presidi attraverso un criterio solo
finanziario, senza considerare l'aumento della microcriminalità con nuove forme di illegalità presenti
anche sui nostri territori. Per cui serve più sicurezza e presidio dei territori». Il quadro attuale vede una
dotazione sul territorio comunale di due stazioni dei carabinieri con una dotazione complessiva di 13
operatori a cui si aggiungono gli operatori della Pm. A questi si aggiunge la rete di operatori della
sicurezza operanti nel distretto lughese, a cui fa capo Conselice. Sia per la maggioranza sia per
l'opposizione il tema delle sicurezze resta prioritario.
«Senza alcuna incertezza, noi abbiamo bisogno di mantenere le caserme per come è strutturato il
nostro territorio ­ conclude la Pula ­ ma abbiamo comunque bisogno di mantenere quel potenziale di
risorse umane meglio organizzato che è garanzia di controllo dell'intero territorio».
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
BAGNACAVALLO.
Film a spasso per la città
Stasera alle 21.30 si tiene la proiezione
itinerante "Bagnacavallo: un nome, un volto nel
cinema italiano... a spasso per la città!".
Partenza da piazza Nuova per un itinerario
dedicato al grande schermo curato da Mario
"Maginot" Mazzotti: 23 soggetti, un' ora circa di
proiezione, una passeggiata notturna alla
scoperta di cinque location cittadine che hanno
contribuito alle scenografie di pellicole del
passato per carpire cosa è mutato e cosa,
invece, è rimasto inalterato nel tempo.
Mazzotti ha seguito i set di una decina di
produzioni cinematografiche e televisive
ambientate a Bagnacavallo e partecipato,
come comparsa, a due di esse.
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
L' Asp alla ricerca di 54 lavoratori: concorso pubblico
LUGO. Si aprono nuove opportunità di lavoro.
Ammontano a ben 54 gli operatori addetti
all'assistenza di base (i cosiddetti adb) che
l'Asp dei Comuni della Bassa Romagna,
assieme alle Asp di Faenza e di Castel
Bolognese, sta ricercando con un concorso
pubblico per esami appena indetto. La
scadenza per la presentazione delle domande
è fissata per il prossimo il 4 settembre.
Fra i requisiti generali necessari per
partecipare al concorso per questi 54 posti, a
tempo pieno e indeterminato, ci sono un'età
minima (18 anni) e una massima (50) e la
cittadinanza italiana, comunitaria o
extracomunitaria con carta di soggiorno.
Requisito specifico è invece il possesso del
diploma della scuola dell'obbligo e dell'att
estato di qualifica professionale per adb
oppure oss (operatore socio sanitario).
I 54 nuovi operatori, per i quali è previsto uno
stipendio tabellare annuo lordo di 17.244,72
euro per 12 mensilità, saranno così suddivisi:
30 nell'Asp dei Comuni della Bassa Romagna,
9 nell'Asp Prendersi cura di Faenza e 15
nell'Asp S olidarietà insieme di Castel
Bolognese.
Il concorso (bandito con riserva degli esiti
della procedura di mobilità esterna indetta
dalle medesime Asp) servirà anche alla formazione di una graduatoria per assunzioni a tempo
determinato nello stesso profilo professionale.
«In tempi di crisi e di disoccupazione ­ sottolinea la Uil Fpl intervenuta a commentare questa
opportunità ­ un concorso pubblico rappresenta un 'importantissima occasione di lavoro per una figura
fondamentale quale l'operatore socio sanitario nel contesto del sistema assistenziale sanitario della
nostra provincia, anche in relazione al prossimo accreditamento ».
Sempre la Uil fa sapere che organizzerà un corso in preparazione al concorso, aperto anche ai non
associati (per informazioni e iscrizioni Fabio Tommasoni 392 9889959, Luca Lanzillotti 392 9889867,
Irene Leoni 333 1050370).
Per informazioni sul bando e sulle procedure di iscrizione: www.aspbassaromagna. it (sezione Bandi di
concorso); Urp dell'Asp dei Comuni della Bassa Romagna, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 (tel.
0545 934782).
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Maltratta i famigliari: vuole soldi per giocare
Un 25enne di San Lorenzo di Lugo messo agli arresti domiciliari in una struttura
attrezzata.
LUGO. Il vizio del gioco provoca e induce a chi non sa
gestire se stessi e il proprio denaro comportamenti a
volte disdicevoli e riprovevoli moralmente, ma a volte
persino violenti, tanto da coinvolgere non di rado la sfera
famigliare o la cerchia degli amici. Così come è
successo di recente a un 25enne residente a San
Lorenzo di Lugo. Senza lavoro, ma comunque
attanagliato dal vizio del gioco, il giovane si è infatti reso
responsabile di una serie di reati consumati proprio
all'interno delle mure domestiche, ai danni dei famigliari,
in particolare una nonna e una zia. Si parla di situazioni
poi sfociate in estorsione, furto, maltrattamenti e lesioni
personali. A frenare questa deriva sono stati i carabinieri
della stazione di San Lorenzo di Lugo che hanno dato
esecuzione a una misura cautelare agli arresti
domiciliari nei confronti del giovane lughese. Il 25enne,
pur di ottenere modiche cifre di denaro, ha sottoposto i
propri congiunti a ripetute vessazioni. Ottenuto il denaro
necessario, questo veniva poi regolarmente speso per
alimentare la sua smodata passione per il gioco. I
militari sono quindi stati costretti a intervenire nei suoi
confronti. Espletate la formalità di rito, il giovane è stato
condotto agli arresti domiciliari presso unidonea
struttura, attrezzata allo scopo, sita in un centro della provincia di Ravenna.
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Un nuovo impianto di clorazione per la piscina
comunale
In settembre lavori per permettere la sostituzione del macchinario e garantire la qualità
dell' acqua.
LUGO. Dal 1 settembre inizieranno alcuni
lavori per permettere la sostituzione
dell'impianto di clorazione della piscina
comunale di Lugo. Salvo imprevisti, gli
interventi programmati dureranno fino al 28
settembre compreso: durante questo periodo
ci sarà la chiusura totale dell'impianto, misura
ritenuta indispensabile per lo svolgimento
della serie di opere.
«Si tratta di un intervento importante per la
sicurezza e la qualità dell'acqua che non
poteva essere posticipato ­ ha commentato
l'assessore allo Sport, Fabrizio Lolli ­. I tecnici
si adopereranno per contenere al minimo il
periodo di chiusura e il Comune di Lugo
manterrà costantemente informare le società
sportive sull'andamento dei lavori».
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
SAN LORENZO
Sagra patronale
Da oggi a lunedì appuntamento con la tradizionale
Sagra di San Lorenzo, ospitata al campo sportivo di San
Lorenzo e organizzata dal circolo Agli Don Bosco e dalla
parrocchia. Ingresso a offerta libera. Oggi alle 19 serata
della Braciola Fiorentina; alle 20 eventi sportivi con
esibizione dell'Asd Judo Club Lugo 1964 e della scuola
di pattinaggio artistico lughese Up and down; torneo di
tiro alla fune a squadre, 19° trofeo Andrea Poli. In
programma anche stand gastronomico, pesca di
beneficenza, stand del libro, mostra pittura e smielatura.
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
PARCO DEL LAGO
Spettacolo e degustazioni
Come tutti i martedì e i giovedì di agosto, la rassegna
Cinema d'estate lascia il posto alla manifestazione Il
Parco del Lago in festa. Nell'area di via Quarantola
stasera alle 21 si balla con l'orchestra spettacolo
Rossella Ross. L'ingresso gratuito è offerto dal bar
Dolceamaro. Previste una serie di degustazioni e
l'apertura di uno stand gastronomico.
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Se il muto parla il linguaggio della musica
FORLÌ. Tutti zitti. film muti con accompagnamento
musicale è il titolo della mini rassegna che si svolge in
piazzetta della Misura a Forlì oggi e il 20 agosto alle ore
21.15 a ingresso libero, organizzata da Dire Fare.
Si comincia dunque questa sera con il ravennate Vittorio
Bonetti che accompagnerà al pianoforte The goat e One
week di Buster Keaton. Seguiranno due proiezioni di
cortometraggi a fumetti firmati da Sergio Staino, Il
vecchio e il bambino e Pantostato a colazione.
In The goat, dopo essere stato inseguito dalla polizia per
aver buttato un ferro di cavallo in faccia ad un poliziotto
per sbaglio, aver picchiato un uomo fino a farlo svenire
per difendere una donna da questo disturbata ed
essersi fatto fotografare per errore al posto di un
criminale evaso, Buster Keaton fugge via in treno.
Arrivato, vede la sua foto in giro con scritto che è
pericoloso: in realtà è la foto che gli è stata scattata per
errore al posto del criminale...
Una settimana è un cortometraggio del 1920 : nel 2008
è stato scelto per essere conservato nel National film
Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
Vittorio Bonetti nasce ad Alfonsine nel 1955.
Suo ultimo lavoro nel 2012 esce Io son convinto che si
può album di brani inediti, arrangiato e suonato con Andrea Morelli e Fabio Nobile.
Il 20 agosto la serata si intitola I forzati del muto e a musicare i film sarà chiamato il pianista Umberto
Petrin, considerato uno dei migliori pianisti jazz della scena europea.
Maciste, Sansone, Saetta, Ursus, Astrea sono stati gli epigoni di molti famosi eroi moderni, da Braccio
di Ferro a Terminator, da Conan a Hercules. Quello proposto è un percorso finalizzato al divertimento e
alla riscoperta di capolavori dimenticati che hanno segnato (e continuano a segnare) l'immaginario
collettivo.
La Fondazione Cineteca Italiana propone un'antologia delle migliori interpretazioni di Bruto Castellani,
Bartolomeo Pagano, Domenico Gambino (meglio noti come Ursus, Maciste e Saetta) che nel periodo
del muto infiammarono con le loro intrepide avventure la fantasia di generazioni di spettatori, tanto da
dare vita ad un genere cinematografico autonomo e ben definito, rivale di quello peplum e
melodrammatico.
Inaugura la galleria il Quo vadis? di Enrico Guazzoni; quindi Toro se lva ggi o di Giuseppe Zaccaria, Il
gigante delle Dolomiti di Guido Brignone; Saetta contro l'orco Marcouf e Justitia di Ferdinand Guillaume.
Info: 338 3169741
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
Malato di gioco vessa i parenti
Malato di gioco, ma senza lavoro e reddito da
investire in slot e scommesse.
Difficile, tuttavia, stare alla larga da quella
dipendenza e così, un 25enne di San Lorenzo
di Lugo, non ha esitato a vessare i parenti al
fine di ottenere denaro. Gli episod sono costati
al giovane i domiciliari in una struttura per chi
soffre di dipendenze.
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
"Con la Tari le imprese sono in ginocchio"
CNA BASSA ROMAGNA Il presidente Mario Betti: "I piccoli imprenditori e gli artigiani
lamentano l' eccessiva pressione fiscale"
La Cna della Bassa Romagna, come tutte le
associazioni d' impresa, "è fortemente
preoccupata per la pesante imposizione
fiscale che grava sulle imprese e ne limita
fortemente la capacità di generare reddito e di
stare sul mercato".
Sono queste le parole di Mario Betti,
presidente Cna della Bassa Romagna, a
seguito di una riunione del gruppo dirigente,
convocato urgentemente per affrontare il tema
della tassazione.
"Quotidianamente, per la mia attività d'
imprenditore ­ sottolinea Betti ­ incontro
fornitori, piccoli imprenditori e artigiani che
lamentano l' eccessiva pressione fiscale da
parte dello Stato ma anche l' aumento
indiscriminato a livello locale. L' applicazione
della tassa sui rifiuti (Tari) è eloquente della
difficile situazione in cui si trovano le imprese,
con aumenti di altre il 20% sui capannoni
artigianali e di oltre il 100% sulle aree
scoperte, rispetto alle tariffe 2013. La Tari è
una vera patrimoniale sull' immondizia; inoltre,
il 10% di Iva, detraibile fino allo scorso anno, è
un ulteriore costo per i bilanci aziendali".
"Sul piano locale ­ evidenzia Betti ­ urge un
confronto con le rappresentanze delle
imprese, cosa che non è avvenuta con le
nuove amministrazioni che compongono l' Unione dei Comuni alle quali avevamo chiesto il rinvio a
settembre delle delibere comunali previste entro la fine di luglio 2014 così da potere aprire un confronto
per riequilibrare meglio la tassazione e, quindi, la pressione fiscale sulle imprese. Ma non ci hanno
ascoltato".
"In primo luogo ­ prosegue Betti non è più ammissibile che il 30% circa della superficie complessiva,
che è quella occupata dalle imprese, si faccia carico e paghi oltre il 40% del servizio rifiuti.
Va ripristinato un riequilibrio fra domestico e non domestico. In secondo luogo, la prima rata della Tari,
arrivata nelle scorse settimane e che copre i primi 6 mesi del 2014, è una parte della possibile stangata
che può arrivare a fine anno: per questo chiediamo la possibilità di una rateizzazione. Un altro elemento
importante riguarda l' alleggerimento delle procedure burocratiche previste per le agevolazioni, dove i
Comuni hanno proposto e recepito un modello di autocertificazione delle superfici che, qualora ci sia
anche un banalissimo errore, può dare adito a un' azione penale. Noi chiediamo che l' autocertificazione
venga sostituita da una semplice comunicazione".
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Continua ­­>
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
"C' è poi un concetto fondamentale che deve passare: chi produce rifiuti deve pagare in base a quanti
ne produce e non in base ai metri quadri dell' azienda.
Questo deve essere alla base delle scelte politiche che i Comuni, ma anche Hera, dovranno fare in
tempi rapidi".
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
Sagra di San Lorenzo Questa sera si fa festa alla
braciola 'fiorentina"
Da oggi fino a lunedì 11 agosto appuntamento
con la tradizionale "Sagra di San Lorenzo" al
campo sportivo di San Lorenzo di Lugo
organizzata dal Circolo Acli Don Bosco e dalla
parrocchia locale con il patrocinio del Comune
di Lugo.
La festa paesana, dedicata al patrono ed
inserita nell' ambito "Lugo e venti d' estate",
confeziona un ricco programma che abbraccia
tematiche religiose, gastronomiche e culturali
con ingresso ad offerta libera.
Si parte oggi (ore 19) con la serata della
"Braciola Fiorentina", a seguire (ore 20) un'
ampia programmazione di eventi sportivi con
esibizione dell' Asd Judo Club Lugo 1964 e
della scuola di pattinaggio artistico lughese
"Up and Down". Inoltre, torneo di tiro alla fune
a squadre, 19° trofeo "Andrea Poli". Si
continua domani (ore 21) con il tributo ai
Nomadi con la band "Mercanti e Servi" e un'
esposizione di auto e.
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
LUGO.
Parco del Lago in Festa
Come tutti i martedì e i giovedì di agosto 2014,
la rassegna "Cinema d' estate" lascia il posto
alla manifestazione "Il Parco del Lago in
Festa".
Questa sera (ore 21) il programma prevede un
gran ballo grazie all' orchestra spettacolo
"Rossella Ross". L' ingresso alla serata è ad
ingresso gratuito e sarà offerto dal bar
Dolceamaro.
In occasione dell' evento sono previste una
serie di degustazioni e l' apertura di uno stand
gastronomico.
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
AAA CERCANSI OPERATORI SOCIO SANITARI
Asp Bassa Romagna, insieme alle Asp di
Faenza e Castelbolognese, indice un concorso
pubblico per 54 posti a tempo indeterminato
per operatore socio sanitario e ADB.
La Uil Fpl ritiene che, "in tempi di crisi e di
disoccupazione, un concorso pubblico
rappresenti un' importante occasione di lavoro
per una figura fondamentale quale l' operatore
socio sanitario della nostra provincia, anche in
relazione al prossimo accreditamento".
Le domande di iscrizione al concorso vanno
presentate all' Asp Bassa Romagna entro il 4
settembre.
Per informazioni sulle domande di iscrizione al
concorso e alla compilazione delle domande ci
si può rivolgere alla Uil Fpl. La sigla sindacale
organizzerà un corso di preparazione al
concorso, aperto a tutti, associati e non (info
392 9889959).
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
CONSELICE Il sindaco si impegna ad aprire un tavolo, in accordo con Daniele Bassi, primo
cittadino referente dell' Unione per la sicurezza, incontrando il Prefetto.
"No alla chiusura della Caserma"
Il consiglio comunale di giovedì scorso, con un
ordine del giorno presentato da Rifondazione
Comunista e votato all' unanimità, "esprime
tutta la sua contrarietà all' ipotesi di
soppressione della Caserma dei carabinieri di
Lavezzola" e invita il sindaco Paola Pula, a
farsi "interprete della volontà dei cittadini e del
consiglio comunale presso le istituzionali" per
cercare soluzioni alternative al semplice
"taglio". L' intero consiglio comunale è
consapevole che occorre una forte
"innovazione del coordinamento di tutte le
forze di sicurezza", facendole tra loro
interagire al meglio. E questo "salvaguardando
prossimità e organici, per migliorare il livello di
sicurezza del territorio con maggiore
prevenzione e contrasto al crimine".
Da parte sua, Paola Pula si impegna da subito
ad aprire un tavolo, in accordo con Daniele
Bassi, sindaco referente dell' Unione per la
sicurezza, incontrando il Prefetto.
"Battersi va bene ­ sottolinea Franco Medri
consigliere di Ripuliamo Conselice ­ m a
qualora si dovesse chiudere la Stazione di
Lavezzola, in ragione di tagli previsti a livello
governativo, occorre preservare la dotazione
del personale che già opera sul territorio
comunale, diversamente il problema avrà un
carico maggiore sulle Polizie Municipali".
Nel consegnare la petizione di firme raccolte tra commercianti e cittadini del territorio, Tiziano Bordoni
capogruppo di Rifondazione Comunista ribadisce che è "sbagliato andare ad una riduzione dei presidi
attraverso un criterio solo finanziario". "Senza alcuna incertezza, noi abbiamo bisogno di mantenere le
Caserme", conclude il sindaco Pula.
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
Malato di gioco ma senza lavoro, per ottenere i soldi non esitava a minacciare e picchiare i
famigliari.
Giovane malato 'di gioco' estorceva denaro ai
parenti
SAN LORENZO Il ragazzo, 25 anni, era arrivato anche a picchiare i famigliari Arrestato
dai carabinieri ora è ai domiciliari in una struttura riabilitativa.
Malato di gioco, ma senza lavoro e quindi
senza possibilità di reperire le risorse
economiche da investire in slot e scommesse.
Difficile, tuttavia, stare alla larga da quella
dipendenza e così, un 25enne di San Lorenzo
di Lugo, non ha esitato a vessare i parenti al
fine di ottenere denaro. Episodi ripetuti, un
campionario di estorsioni, minacce, lesioni e
furti ­ tutti messi in atto contro i propri
famigliari, in particolare una nonna e una zia.
Dopo un primo arresto, avvenuto in giugno e al
quale aveva fatto seguito l'ordinanza del Gip
che vietava al ragazzo di avvicinarsi ai propri
congiunti, il 25enne ci era ricascato e a metà
luglio aveva nuovamente minacciato i parenti
violando quanto disposto dal giudice. A quel
punto, il Tribunale aveva emesso nei suoi
confronti una nuova ordinanza di arresto con
custodia in carcere. Il giovane, segnato da
qualche disagio personale, ora ha ottenuto la
scarcerazione. I carabinieri hanno infatti dato
esecuzione ad una nuova misura cautelare
che prevede per il 25enne gli arresti domiciliari
in una struttura riabilitativa della provincia
ravennate. Prossimamente il ragazzo dovrà
rispondere dei reati di estorsione, furto,
maltrattamenti e lesioni personali, reati
commessi al fine di ottenere denaro da
dilapidare in vizi di gioco.
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
Bocciofila: 40 anni da festeggiare alla grande
CASTEL SAN PIETRO La società sportiva conta 21 atleti dai 19 ai quasi 90 anni. Le
squadre di biliardo sono tre: una di serie B e due di C.
Ottima annata per i giocatori di bocce e
biliardo della Bocciofila di Castel San Pietro
che si sono già aggiudicati importanti
medaglie nelle gare finora disputate nel 2014.
A medaglia quattro volte nelle bocce, a
cominciare dal secondo posto ottenuto da
Felice Troilo e Angelo Vi bio nel Trofeo
provinciale di San Paolo a coppie, tenutosi a
Massa Lombarda i l 2 4 g e n n a i o . D u e l e
medaglie vinte al Campionato provinciale
massese individuale il 22 marzo: l' argento di
Felice Troilo e il bronzo di Mauro Alvisi.
Secondo posto anche per Nicolò Manara,
conquistato al Campionato regionale
individuale del 4 maggio a Imola. Per quanto
riguarda il biliardo, grande successo nelle
gare a squadre con due medaglie d' oro già
all' attivo nel 2014. La squadra capitanata da
Enzo Spisni si è classificata prima al
Campionato Città di Imola di Serie C del 30
aprile e al Campionato romagnolo a squadre
di serie C del 20 giugno scorso a Cervia. Enzo
Spisni e Gianni Giordani sono stati premiati
come migliore coppia di serie C per aver vinto
il maggior numero di partite nella stagione
2013­2014. Inoltre Claudio Nanni è
attualmente in lizza per l' assegnazione della
medaglia d' oro come miglior singolo di serie
B. L' iscrizione alla Federazione italiana Boc ce e l' inizio delle gare risalgono al 1974. Oggi la Bocciofila
castellana conta 21 atleti dai 19 ai quasi 90 anni. Nel prossimo autunno, come lo scorso anno, ospiterà
delle gare amichevoli denominate "Gare comprensoriali" e dal 3 al 7 novembre il 10° Memorial "Cesare
Marchetti". Di una decina d' anni più recente, ma ancora più intensa l' attività nel campo del biliardo. "La
squadra, nata da un gruppo di amici che frequentava il bar Fifty Fifty, si era iscritta al primo campionato
nel 1984 raccontano alcuni giocatori ­ e, dopo qualche anno di attività alla Bocciofila di Castel San
Pietro, il gruppo costituito da Gianni Giordani, Pietro Grillini, Alfredo Raspanti e Enzo Spisni si trasferì
alla Bocciofila Toscanellese e proseguì l' attività assieme ad alcuni amici del posto. Poi la decisione di
tornare a casa, integrando il gruppo con altri giocatori, fino a quest' anno con l' innesto di due giovani
speranze: Lorenzo Dona tini e Andrea Trerè, figli di due componenti della squadra".
Passata l' estate, la stagione riprenderà a fine settembre ­inizio ottobre. A dicembre ci sarà una gara di
categoria e in aprile il Mese del Biliardo per ogni categoria, che comprende tutte le finali provinciali e i
Campionati italiani, Città di Imola, Città di Bologna e Goriziana. Nel 2014 al Mese del Biliardo hanno
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
partecipato ben 1.287 giocatori. Le squadre di biliardo all' interno della Bocciofila sono tre: una di serie
B e due di C, per un totale di circa 40 persone, dai ventenni ai settantenni.
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