UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA Giovedì, 07 agosto 2014 Giovedì, 07 agosto 2014 Prime Pagine 07/08/2014 Prima Pagina 1 Il Sole 24 Ore 07/08/2014 Prima Pagina 2 Italia Oggi 07/08/2014 Prima Pagina 3 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 07/08/2014 Prima Pagina 4 La Voce di Romagna Enti locali 07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2 5 Alfano: addio articolo 18 già nello sbloccaItalia 07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2 6 Alleanze da costruire per lo sprintriforme 07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2 8 Il governo punta su Irap e cantieri 07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2 10 Se ora serve più coraggio, anche il patto con Berlusconi... 07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2 12 Decreti Pa e competitività al rush finale 07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 3 13 Edilizia, ripresa possibile da bonus lavori e pagamenti Pa 07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 8 15 «La crescita riparte dalle imprese» 07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 8 17 Il rilancio industriale cominci dalle istituzioni 07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 9 19 La TorinoLione accelera su compensazioni e progetto 07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 9 21 All'Expo con il Frecciarossa 1000 07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 11 23 Dardanello: i territori perderebbero 300 milioni 07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 11 25 Firenze, la Camera si riprogetta 07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 11 27 Federico Testa all' Enea. 07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 12 28 «Il ricorso Cgil è infondato» 07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 15 29 Sbarchi in Italia verso quota 100mila. 07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 15 31 Via Cnel e province, ma il governo va sotto su emendamento Sel 07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 19 33 Telecom pronta all'azione su Gvt 07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 21 35 Bofa verso settlement da 17miliardi 07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 29 36 Indagini finanziarie per importi alti 07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 29 38 Redditometro con meno forza 07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 31 40 Ipoteche, cancellazioni più facili 07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 31 41 Imprese sociali, arriva un fondo da 50 milioni. 07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 34 42 Decisione nulla senza l'avviso al conduttore 07/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 34 43 Cedolare «ultralight», anche in corsa la scelta è... 07/08/2014 Italia Oggi Pagina 4 EMILIO GIOVENTÙ Il Pil si mette di traverso a Renzi 07/08/2014 Italia Oggi Pagina 7 PIERRE DE NOLAC Dopo 9 anni di indagini della procura non c' è stato ancora il... 07/08/2014 Italia Oggi Pagina 7 GIORGIO PONZIANO Mogherini out, rimpasto possibile 07/08/2014 Italia Oggi Pagina 22 Fisco, verifiche veloci e concrete 07/08/2014 Italia Oggi Pagina 22 Ipoteche procedure online 07/08/2014 Italia Oggi Pagina 25 Durc garantito con le rate PAGINA A CURA DI CRISTINA BARTELLI 44 47 49 52 54 55 07/08/2014 Italia Oggi Pagina 25 PAGINA A CURA DI BEATRICE MIGLIORINI Fisco, macigno sanzioni 07/08/2014 Italia Oggi Pagina 27 CINZIA DE STEFANIS Agevolazioni Ace per chi si quota 07/08/2014 Italia Oggi Pagina 27 FRANCESCO CERISANO Rifiuti, il Sistri va rottamato 07/08/2014 Italia Oggi Pagina 30 BENEDETTA PACELLI Premialità negli istituti tecnici 56 57 58 60 Web 07/08/2014 lugonotizie.it 61 Berti, presidente CNA della Bassa Romagna: "Eccessiva pressione fiscale... 07/08/2014 lugonotizie.it 63 Tradizionale sagra patronale al campo sportivo di San Lorenzo di Lugo 07/08/2014 PavaglioneLugo.net 64 Lugo ringrazia suor Elena Mattiuzzo nel 50° di professione religiosa 07/08/2014 PavaglioneLugo.net 66 La CNA protesta contro gli aumenti della TARI 07/08/2014 PavaglioneLugo.net 68 Due in uno 07/08/2014 PavaglioneLugo.net 70 Ciascuno ha la sua luna 07/08/2014 PavaglioneLugo.net 71 San Lorenzo in Festa 07/08/2014 PavaglioneLugo.net 72 Ferrara Buskers Festival 2014 07/08/2014 PavaglioneLugo.net 73 Il Parco del Lago in Festa 07/08/2014 piunotizie.it 74 Lugo, Rossella Ross di scena al Parco del Lago 07/08/2014 piùnotizie.it 75 Lugo, San Lorenzo in festa 07/08/2014 piùnotizie.it 76 Conselice, il consiglio contrario alla chiusura della stazione dei... 06/08/2014 Ravenna24Ore.it 77 Conselice, il Consiglio contro la chiusura della caserma dei Carabinieri 06/08/2014 Ravenna24Ore.it 79 Bagnacavallo, successo per la "Notte Verde all' Ecomuseo" 06/08/2014 Ravenna24Ore.it 80 Alfonsine, cominciata la preparazione 06/08/2014 Ravenna24Ore.it 81 "Tournée" in Lapponia per gli sbandieratori faentini 06/08/2014 Ravenna24Ore.it 82 Estorsioni e furti ai familiari per soddisfare il vizio del gioco 07/08/2014 Settesere.it 83 S.Lorenzo, ai domiciliari per estorsione ai genitori Il Resto del Carlino Ravenna 07/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 5 84 Rischia di annegare a 50 metri dalla riva Attimi di paura per un 41enne di 07/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 9 85 Mare Nostrum, altri profughi in arrivo 07/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 9 MAGNANI NANDO Un 39enne ferito a Reggio in un incidente 07/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 12 87 Palio: sbandieratori e musici a casa di Babbo Natale 07/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 14 88 Presunte irregolarità negli accreditamenti, avviso di fine indagini... 07/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 14 89 «Confronto con i sindaci sulla questione fiscale» 07/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 14 SCARDOVI LUIGI «Ripensando all' uomo ferito non sono riuscita a dormire» 07/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 14 07/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 15 94 Da tre anni estorceva soldi ai familiari per dilapidarli al gioco MONTANARI LORENZA Riaprono il bar Marcello e il Sax pub "tempio del jazz' 07/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 18 Sordi, Loren e Tognazzi Tour in un paese da Oscar 91 93 DA SABATO A SANT' AGATA LA FESTA DI... 07/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 15 86 ROBERTA BEZZI 95 97 Corriere di Romagna Ravenna 07/08/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 9 Rischia di annegare, poi il "collasso" 99 07/08/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 13 «No alla chiusura della caserma» 07/08/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 13 Film a spasso per la città 07/08/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 13 L' Asp alla ricerca di 54 lavoratori: concorso pubblico 07/08/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 13 Maltratta i famigliari: vuole soldi per giocare 07/08/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 13 Un nuovo impianto di clorazione per la piscina comunale 07/08/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 13 Sagra patronale 07/08/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 13 Spettacolo e degustazioni 07/08/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 24 Se il muto parla il linguaggio della musica 100 101 102 103 104 105 106 107 La Voce di Romagna Ravenna 07/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 1 Malato di gioco vessa i parenti 07/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 32 "Con la Tari le imprese sono in ginocchio" 07/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 32 Sagra di San Lorenzo Questa sera si fa festa alla braciola 'fiorentina" 07/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 32 Parco del Lago in Festa 07/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 32 AAA CERCANSI OPERATORI SOCIO SANITARI 07/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 32 "No alla chiusura della Caserma" 07/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 32 Giovane malato 'di gioco' estorceva denaro ai parenti 07/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 34 Bocciofila: 40 anni da festeggiare alla grande 108 109 111 112 113 114 115 116 7 agosto 2014 Il Sole 24 Ore Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 7 agosto 2014 Italia Oggi Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 7 agosto 2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 7 agosto 2014 La Voce di Romagna Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 7 agosto 2014 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Enti locali Alfano: addio articolo 18 già nello sbloccaItalia ROMA Dopo aver ripetuto per settimane che sul superamento dell' articolo 18 dello Statuto dei lavoratori l' Ncd «non scherza» ieri Angelino Alfano, letti i dati Istat sul Pil, ha rilanciato la sua proposta: «Proponiamo che nello SbloccaItalia non valga l' articolo 18 per i nuovi assunti». Si tratta di uno strappo in agenda rispetto alle prospettive del ddl delega di riforma del lavoro all' esame del Senato, nel cui ambito Ncd aveva già chiesto il superamento della attuali regole sui licenziamenti tra i silenzi imbarazzati del Pd. Alfano ha illustrato i sette punti programmatici per «innestare la ripresa», «progetti chiari e iniziative da chiedere al governo e al p r e s i d e n t e d e l Consiglio» . O l t r e a l superamento dell' articolo 18 «non per avere più licenziamenti, ma per avere più assunzioni», Ncd chiede che si smaltisca subito il monte debiti della Pa: «Bisogna pagare immediatamente tutti i residui dei debiti della Pa nei confronti delle imprese entro il 30 settembre», poi si deve «accelerare sulla delega fiscale», inserendo ad esempio un pagamento delle imposte a forfait per i piccoli fatturati. Inoltre si devono «stabilizzare gli 80 euro ed estendere il bonus a famiglie e ai percettori di reddito superiore ai 1.500 euro con figli» e si deve intervenire sulla burocrazia, perché «tutto ciò che è consentito dalla legge non abbia più bisogno di autorizzazioni». Per Ncd poi è necessario intervenire sulla disciplina delle municipalizzate e «fare prestissimo» la riforma della giustizia, visto che «condividiamo buona parte dell' agenda del ministro Orlando». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 7 agosto 2014 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Enti locali Alleanze da costruire per lo sprintriforme Troppi fronti aperti, troppe tensioni dentro il Pd e nella maggioranza senza contare il braccio di ferro silente con la Ragioneria e il commissario Carlo Cottarelli. E poi c' è il gelo con le parti sociali per parlare solo dei fronti interni e non affrontare anche la spina di un dialogo ben poco soddisfacente con l' Europa che continua a monitorare con la stessa severità di sempre i nostri conti. Insomma, troppa "solitudine" a Palazzo Chigi per lanciare quello sprint sulle riforme che ieri Pier Carlo Padoan sul Sole 24 Ore chiedeva senza mezzi termini usando toni preoccupati sulla «profondità della recessione italiana». Ma quella «velocità» su cui insiste il ministro dell' Economia è possibile se Matteo Renzi non costruisce una rete di alleanze solida? Il punto politico della strategia d' autunno sta qui: nel capire se davvero si può fare la spending review e le riforme facendo leva sul patto del Nazareno "allargato" all' economia. Se basta per garantire la compattezza del Pd su un percorso di riforme complicato e potenzialmente dirompente: da lavoro a fisco. «È evidente che se Renzi vuole davvero il cambiamento deve cercare alleanze in nuovi blocchi di riferimento: parlo di ceti sociali e produttivi, generazioni, sensibilità politiche. Mi pare che il tema delle riforme se posto in modo serio porterà una nuova battaglia interna nel Pd, non in chiave correntizia ma culturale». A parlare è Giorgio Tonini, senatore Pd renziano ma critico su quella che è una «pigrizia antica» della sinistra. «Quell' avere come unico punto di riferimento politico la spesa pubblica su cui si è ritagliato un elettorato fatto di pensionati, insegnanti, pubblico impiego. Ora occorre che il premier ridisegni l' elettorato sulla base di un' offerta politica nuova, riformista. E la prima è la spending review, che non è solo riqualificazione ma tagli». Eppure solo qualche giorno fa è ripartito l' assalto alla Fornero spacciando per esodati 4mila insegnanti. «È questa la pigrizia di cui parlo, pensare che le pensioni siano l' unica prospettiva da offrire a un Paese. È qui dice Tonini che Renzi deve parlare al Paese lanciando una sfida ai partiti, alle parti sociali: si parte da un programma, si vedrà chi ci sta». Chi crede che serva quel che dice Tonini ossia una nuova battaglia interna al Pd è Raffaele Bonanni, leader della Cisl che subito s' infiamma. «Qui sta il nodo, perché Renzi ha sospeso ogni contatto solo per non affrontare il problemaCgil e le divisioni nel Pd che questo comporta. Lui ha negato il dialogo a sindacati e imprese per aggirare l' ostacolo quando è chiarissimo che la Cgil sta facendo politica. E la sta facendo raccogliendo firme per l' abolizione del pareggio di bilancio e con il ricorso all' Ue sul contratto a tempo determinato. Se il premier ha coraggio e se vuole fare le riforme, scelga alleati riformisti altrimenti non va da nessuna parte». Un' opinione interessata, potrebbe dire chi vede nelle Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 6 7 agosto 2014 Pagina 2 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali parole di Bonanni un modo per portare l' acqua delle riforme al suo mulino, non scontentare i suoi iscritti, favorire la sua parte contro il Paese. «Questo lo giudicherete dopo. Io incalza Bonanni non ho paura di affrontare alcun tema, nemmeno sul lavoro, vedo invece che la politica ha paura di affrontare il problema dei problemi: la rendita. Ci sono rendite di posizione dietro il costo più alto dell' energia in Italia. E rendite di posizione se fiumi di miliardi vanno alle Spa partecipate da Comuni: macchine per prendere soldi ai cittadini solo per collocare clientele e politici trombati. La "conservazione" non è nella Cisl». È vero che le riforme impongono un cambio di registro culturale in tutti i ceti, politici e produttivi, ma che Renzi riesca in questa sfida Nicola Rossi, ex senatore Pd e precursore del rifomismo di sinistra, crede poco. «Sono scettico. Nel senso che finora c' è stato un errore grave nella diagnosi e potrei dire che è un classico della sinistra: pensare che con le risorse pubbliche si faccia ripartire la crescita. Non è con gli 80 euro, con la pizza in più che si esce dalla recessione ma cambiando il sistema. Se Renzi continua così il Pd resterà unito ma resteremo in recessione». Eppure nessuno giudica sbagliata la scelta degli 80 euro e ora Padoan ha suonato il gong delle riforme vere, fisco, lavoro, spesa. «Vedremo ma finora i segnali non sono buoni. La delega del lavoro è stata lasciata indietro, sulla burocrazia si è riaffermata una divisione per cui il lavoratore privato può fare anche mille chilometri per trovare lavoro, quello pubblico al massimo 50. Uno schiaffo. La pressione fiscale resta alta scoraggiando imprese e lavoratori a fare di più. Purtroppo finora ho visto Renzi fare una vecchia politica, quella di mettere soldi pubblici in una macchina che non funziona». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 7 agosto 2014 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Enti locali Il governo punta su Irap e cantieri Ma resta il nodorisorse Solo manutenzione per i conti 2014, tax expenditure se necessarie ROMA Puntare con decisione sulle azioni in grado di avviare l' inversione del ciclo, a partire dallo «sblocca cantieri» e dal rilancio degli investimenti. Il governo prova a imbastire una strategia d' attacco per far fronte ai dati dell' Istat, che certificano il ritorno della recessione. Una strategia che prima di tutto dovrà tener conto del nuovo quadro macroeconomico che va delineandosi. Sarà forse possibile come è tornato ad assicurare il ministro dell' Economia, Pier Carlo Padoan evitare il ricorso a una manovra correttiva per ricondurre il deficit in zona sicurezza, dunque entro il 3% del Pil, ma di certo i margini a disposizione per politiche anticicliche di sostegno alla domanda sono esigui. L' unica possibilità è che con la legge di stabilità si ricavino gli spazi dalla «spending review» per intervenire sul fronte della tassazione con questo duplice raggio di azione: stabilizzare il bonus Irpef nel 2015 (nell' aspettativa che finalmente vi siano gli auspicati effetti sui consumi), provare ad accelerare sul taglio dell' Irap. Per il bonus Irpef servono 10 miliardi, per l' Irap ne occorrerebbero almeno 5. La decisione in merito sarà presa a settembre, tuttavia al momento è difficile escludere che alla fine si debba ricorrere a un mix di tagli "semilineari" e di razionalizzazione selettiva della spesa. Torna in primo piano anche l' operazione sulle agevolazioni fiscali, che potrebbe garantire anche un discreto maggior gettito (23 miliardi) fermo restando che si tratterebbe comunque di un aumento del prelievo. Prima di tutto però occorre disinnescare la mina vagante delle clausole di salvaguardia inserite nella legge di stabilità del 2014, scongiurando in primo luogo il ricorso a tagli lineari delle agevolazioni fiscali. La caduta del Pil complica evidentemente il tutto e come non si manca di osservare a Bruxelles l' impatto negativo sui conti pubblici sarà immediato. Da qui il reiterato invito ad accelerare sul versante delle riforme, terreno su cui si giocano gran parte delle chances del governo. Ci si muove sul filo dei decimali, con il deficit che dal 2,6% stimato in aprile si avvicina ora a quota 3%, e dunque ogni ulteriore intervento andrà finanziato con coperture certe. Per il rilancio dei cantieri in chiave anticongiunturale si punta a recuperare subito 1,2 miliardi del «fondo revoche» per spostare le risorse da opere incagliate a 14 opere in corso o cantierabili. Risorse vecchie, che vengono però rimesse in circolo nell' economia. Se quest' anno si riuscirà a non tornare nel girone dei paesi sottoposti a procedura per disavanzo eccessivo, dal 2015 tutte le chances ce le giochiamo sul versante delle riforme strutturali (dalla Pa al mercato del lavoro), fermo restando che anche nel 2014 la vigilanza sui conti pubblici dovrà essere costante. A tutto luglio le entrate tengono, come documentato dal fabbisogno di cassa dei primi sette mesi del 2014 (8,7 miliardi in meno rispetto al 2013). La vigilanza è sul fronte della spesa ed è per Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 8 7 agosto 2014 Pagina 2 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali questo che la partita con il deficit va giocata con estrema prudenza. In questa direzione vanno i reiterati stop della Ragioneria a emendamenti approvati in sede parlamentare, con coperture ritenute non idonee. In primis, le deroghe alla legge Fornero poi soppresse dal governo. Una sorta di anticipo di quel che potrà accadere in autunno, quando Camera e Senato saranno chiamati ad approvare la prossima legge di stabilità, quando il vero banco di prova sarà costituito proprio dai tagli alla spesa. Condensare in un' unica tranche dai 15 ai 17 miliardi di tagli è operazione molto complessa, dalle fortissime implicazioni politiche, come ha ricordato ieri lo stesso presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Lo stesso Renzi e Padoan dovranno ora verificare con Bruxelles i margini possibili per invocare le clausole attenuanti previste dal Fiscal compact proprio nei casi di prolungata recessione economica. Il ritorno alla recessione allontana ulteriormente il rispetto dell' impegno chiesto dalla Commissione europea a «sforzi aggiuntivi» già quest' anno così da colmare lo scarto tra la riduzione del deficit strutturale prevista dallo stesso esecutivo Ue (0,7%) e quella prevista dal governo (0,1%). Ora il margine in più chiesto dal governo per centrare il pareggio di bilancio (dal 2015 al 2016) difficilmente potrà essere negato. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 7 agosto 2014 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Enti locali Se ora serve più coraggio, anche il patto con Berlusconi andrà rivisto u Continua da pagina 1 N on c' era nient' altro da fare in prima battuta. Rivendicare la linea della riforme. Ribadire che «la direzione è giusta», come ha detto il sottosegretario Delrio: e pazienza se l' espressione sollecita qualche ovvia e amara ironia, data la situazione. Ma in effetti al momento si può solo promettere più rapidità nelle riforme e maggiore incisività. Renzi ha investito tutto sull' ottimismo e sulla fiducia: nonostante le dure repliche della realtà, adesso non può tradire se stesso. Ma se l' investimento sulla fiducia rimane inalterato, quello in ottimismo è stato ridimensionato, per non dire annichilito, dalle statistiche. D' altra parte, il presidente del Consiglio si prepara a celebrare oggi la sua vittoria politica con la riforma del Senato che sta per essere votata da Palazzo Madama. È una carta che in questo clima egli giocherà senza esitazione: la riforma del «bicameralismo» come annuncio di una sorta di "primavera italiana", come grimaldello per far saltare via via tutte le roccaforti conservatrici che ingessano il paese e gli impediscono di crescere. Sotto questo aspetto, il discorso che Renzi farà oggi in aula è piuttosto prevedibile. Avendo puntato tante energie sulla riforma istituzionale, è logico che egli la usi per tamponare l' effetto drammatico dei dati economici. E per rinnovare, anche in questo caso, la richiesta di fiducia. Sappiamo che in giro si respira parecchio scetticismo sulle virtù salvifiche del nuovo Senato delle regioni. Ma per Renzi si tratta di una carta politica importante, una delle poche che siano a disposizione nel mazzo. Quindi tenterà di guadagnare tempo senza compromettere un rapporto con l' opinione pubblica che resta assai buono e rappresenta il suo vero puntello. Eppure tutto questo rischia di non bastare. Proprio ieri si è svolto il nuovo incontro fra il premier e Berlusconi e faceva una certa impressione osservare i capi dei due maggiori schieramenti discutere di riforma elettorale, di soglie di sbarramento e preferenze proprio nel giorno in cui vengono sconvolte tutte le previsioni sulla ripresa della produzione. Peraltro è stato un incontro poco significativo, fatto per dimostrare che l' intesa fra i due è sempre operativa. La riforma elettorale si farà, certo, ma più in là. E allora in tanti si domandano se non sia il caso di trasferire le priorità dell' economia all' interno di questo strano "patto" che di fatto è una maggioranza allargata. È singolare che quasi nessuno da Forza Italia apra un' offensiva contro il governo per la crescita sotto zero. A parte Renato Brunetta, l' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 10 7 agosto 2014 Pagina 2 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali atteggiamento del partito di Berlusconi è più che conciliante. Segno che la convergenza non riguarda solo le riforme istituzionali, ma è un' attitudine politica e psicologica più profonda. Sarebbe interesse di Renzi, in primo luogo, farsi forte di questa sintonia, invece di restare aggrappato al velo un po' ambiguo della doppia maggioranza. Un esempio: al termine della polemica con il commissario alla spesa pubblica, Cottarelli, il premier ha rivendicato il primato della politica rispetto ai tecnici nel determinare entità e qualità dei tagli. Bene, ma allora il "patto del Nazareno", anziché limitarsi a un balletto intorno alla legge elettorale, dovrebbe affrontare una questione politica drammaticamente urgente quale è la riduzione della spesa. Se non ne parlano fra loro i due maggiori partiti del Parlamento, chi deve farlo? Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11 7 agosto 2014 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Enti locali Decreti Pa e competitività al rush finale Volata finale per il decreto competitività e quello sulla Pa. Il primo ieri ha avuto il via libera dalla Camera e oggi torna al Senato che potrebbe licenziarlo definitivamente già stasera sempre se non si creerà un ingorgo con il Ddl riforme istituzionali da domattina atteso in aula. Ieri a Montecitorio tra l' altro sono stati votati alcuni ordini del giorno: tra questi uno per rivedere le regole del Pos per i professionisti. Per quanto riguarda il decreto sulla Pa invece stamattina è atteso il voto di fiducia chiesto dal Governo mentre domani ci dovrebbe essere il via libera definitivo. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 7 agosto 2014 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Enti locali Edilizia, ripresa possibile da bonus lavori e pagamenti Pa ROMA. Ci sono segnali importanti che nel secondo semestre dell' anno una ripresa dell' edilizia sia possibile. Ne è convinto il Cresme, istituto di ricerca specializzato nel settore dell' edilizia, che prevede nel 2014 l' uscita dalla crisi durata sette anni. A spingere il settore fuori del tunnel non sarebbero i potenziali effetti del decreto "sbloccaItalia" di fine agosto, che sembra proiettarsi con risorse e norme oltre il 2014. La spinta arriva semmai da politiche avviate da tempo che producono ormai effetti robusti: in particolare, i bonus fiscali del 50% per i lavori di ristrutturazione in casa e del 65% per il risparmio energetico e l' accelerazione dei pagamenti della Pa. Il Cresme ha già stimato, in un rapporto per la Camera dei deputati, il peso crescente dei lavori agevolati in casa, che puntano quest' anno verso i 33 miliardi (Iva compresa) e valgono ormai il 2% del Pil (si veda Il Sole 24 Ore del 29 luglio scorso). L' altro dato che rafforza la convinzione della ripresa è la pubblicazione di bandi di gara da parte delle stazioni appaltanti: nel periodo gennaiogiugno la crescita è stata del 26,7% in termini di numero di bandi e del 73,4% in termini di investimento. «Questo non significa che avremo una spesa di cassa immediata sulle opere pubbliche dice il direttore del Cresme, Lorenzo Bellicini ma è davvero importante che le amministrazioni, soprattutto quelle locali, abbiano ripreso a mettere in gara i progetti. Pensiamo che in molti enti locali, con l' accelerazione dei pagamenti arretrati alle imprese, sia saltato il tappo che aveva paralizzato il settore per molti mesi». Se è così, l' accelerazione del pagamento degli arretrati dovrebbe rafforzare i germogli di ripresa. Il terzo segnale è strettamente congiunturale e arriva dalla crescita della vendita di macchine per l' edilizia. È un classico indicatore congiunturale anticipatore del ciclo edilizio: l' investimento delle imprese arriva perché aumentano gli ordinativi o anche la fiducia di un miglioramento delle condizioni di mercato. Il dato registrato dal Cresme è di una crescita del 23,7% nel primo trimestre 2014 rispetto al primo trimestre 2013 e di un altro 9,8% nel secondo trimestre 2014. «Soprattutto il dato sui bonus fiscali sintetizza Bellicini ci dice che ci sono attività, come quella del recupero, che già sono ripartite e che conquistano sempre più terreno sul mercato edilizio complessivo. Il governo dovrebbe fare una politica per consolidare e rafforzare questi segnali. Questa crisi non è stata congiunturale, ma strutturale: nulla sarà più come prima». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 13 7 agosto 2014 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Enti locali < Segue © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14 7 agosto 2014 Pagina 8 Il Sole 24 Ore Enti locali «La crescita riparte dalle imprese» Calenda: puntare sull' export Sul «made in» daremo battaglia in Europa «La crescita può arrivare solo dalle imprese che vanno messe nelle condizioni di essere più competitive per intercettare quella domanda internazionale di Italia che già c' è e non bisogna creare dal nulla. Questo farà aumentare occupazione e consumi interni. Non ci dobbiamo inventare nulla, è quello che ha già fatto la Germania». Carlo Calenda, vice ministro dello Sviluppo economico, non ha dubbi sulle nostre possibilità di ripresa perché l' Italia «è il Paese con il maggiore potenziale di crescita inespresso». C' è un numero che forse racchiude meglio degli altri questo «scenario ideale» come lo definisce il vice ministro di Scelta civica: «Entro il 2030 ci saranno 800 milioni di consumatori in più che chiederanno di comprare anche il nostro made in Italy». Ma per non far perdere questo treno alle nostre imprese servono riforme: da quella del lavoro («superando anche l' articolo 18») al calo delle tasse fino al sostegno degli investimenti («potenziando ancora la Sabatini bis»). A dare una mano ci sarà poi il piano made in Italy, «il più grande mai fatto», contenuto nello «sblocca Italia» atteso a fine agosto che promette di far crescere l' export di 50 miliardi con una ricaduta di 1 punto di Pil. La gelata del Pil registrata dall' Istat è un bel passo indietro, gli 80 euro in più in busta paga non sono serviti? Il dato è negativo è vero. Siamo in una situazione in cui ancora non è chiaro l' andamento: a dati negativi si mischiano quelli postivi come quello sulla produzione industriale. Gli 80 euro sono stati innanzitutto una misura di giustizia sociale per le famiglie che sono in una situazione di grave sofferenza. Detto questo sono convinto che l' Italia sia il Paese con il più grande potenziale inespresso di crescita. Cosa glielo fa credere? Intanto il dato sul Pil potenziale che è il più alto tra i Paesi avanzati. C' è poi una domanda internazionale in continua crescita nei nostri settori di specializzazione. Per questo bisogna lavorare sull' offerta aiutando le imprese a essere più competitive ed escludendo nuove manovre restrittive. Come? A esempio agendo con una riforma del lavoro che secondo me deve passare per il superamento dell' articolo 18. Sarebbe il segnale che si vuole cambiare rotta, certo va accompagnato Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 15 7 agosto 2014 Pagina 8 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali da ammortizzatori moderni. E poi? Servono più investimenti pubblici e privati. E qui non bisogna inventarsi nulla. Basta puntare di più su quello che già funziona bene, come la Sabatini bis per gli investimenti in macchinari: in pochi mesi sono arrivate 5mila domande. È uno strumento che va potenziato estendendo la platea e prevedendo un vero e proprio bonus rottamazione. Altre misure? Credo che quando si fa politica industriale sia cruciale sentire i destinatari delle misure e cioè le imprese. Per esempio l' agenda per la crescita e il credito di Confindustria fornisce molte indicazioni che in parte abbiamo raccolto, con la Sabatini bis e con il potenziamento dell' Ace, e in parte vanno riprese per esempio puntando sull' internazionalizzazione. Come si sostiene l' export? Con un mix di misure. In questo momento stiamo studiando un taglio dell' Irap sulla porzione di fatturato derivante dall' export per convincere le aziende a guardare all' estero. E poi c' è il piano made in Italy che sarà varato a fine agosto. Cosa prevede? Si tratta del piano più grande mai fatto con un budget aggiuntivo per la promozione di 130 milioni, dai 20 del passato. Con vari interventi puntiamo a far diventare 22mila imprese stabilmente esportatrici, aggiungendo 50 miliardi alle esportazioni. Queste come le misure sulla concorrenza a cui lavoriamo per settembre vanno ricomprese in un piano industriale per il Paese che sia misurabile e definisca i margini di flessibilità di cui abbiamo bisogno e i risultati attesi in termini di crescita. C' è poi la partita in Europa del «Made in». Si sbloccherà? Il sistema di etichettatura è cruciale per l' Italia, ma la Germania è profondamente contraria. È un dossier complesso di cui Renzi si è incaricato personalmente. Tenteremo in tutti i modi di aprire un negoziato forte con la Germania e gli altri Paesi del Nord per sbloccarlo nel nostro semestre di presidenza Ue. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 16 7 agosto 2014 Pagina 8 Il Sole 24 Ore Enti locali Il rilancio industriale cominci dalle istituzioni Dopo anni di avanzi primari prodotti con tasse e tagli lineari di spesa, «innescare la crescita investendo sulla capacità competitiva delle imprese» è l'«acqua nel deserto» di cui l' Italia ha bisogno per scongiurare l' orizzonte (crescita) zero. Il punto di caduta dell' intervento del viceministro Calenda sul Sole (Un piano industriale per l' Italia), delinea con precisione chirurgica la discontinuità vera di cui c' è immediato bisogno. I dati economici di primavera, deludenti in Italia (ma anche in Germania e Francia), confermano che il ritorno alla crescita sarà un cammino lungo, le riforme strutturali daranno effetti solo nel medio termine. E la "flessibilità" di bilancio in Europa per guadagnare spazi di manovra per gli investimenti, sarà un negoziato complesso, da conquistare metro a metro, con la credibilità delle riforme fatte (non solo annunciate) prima in casa nostra. Come accelerare il processo e innescare la crescita? Perseguendo tutti questi obiettivi contestualmente, con la risolutezza messa in campo dal premier. Ma, nell' immediato, concentrando policy e risorse (e fondi Ue) sulle leve che possono dare subito un abbrivio. All' economia italiana serve uno shock, fatto di dosi massicce di investimenti, tagli selettivi (ed equivalenti) alla spesa corrente, una decisa riduzione del prelievo fiscale sulle imprese (abolizione dell' Irap). Puntare sull' industria manifatturiera e concentrare le azioni sulla competitività dell' offerta, è l' unico detonatore per aspirare a una più alta crescita. Competitività che, oltre ai fattori di costo, si impernia sul contesto (apertura del mercato, burocrazia, giustizia, accesso al mercato dei capitali) e sul ruolo degli investimenti privati e pubblici. Le ultime misure del Governo, dal credito d' imposta per i beni strumentali al rafforzamento dell' Ace al sostegno all' export, sono primi segnali in questo verso. Da irrobustire, concentrando ogni residuo e futuro margine di azione (anche alzando l' asticella della spending review), a cominciare dall' abbattimento del cuneo fiscale. Se questa sarà la scelta del Governo, le imprese sono pronte a rispondere con investimenti e occupazione, dopo aver tenuto (e ristrutturato) durante la crisi. Solo pochi anni fa, studi e analisi prefiguravano uno scenario di desertificazione. Ci rimproveravano un modello di specializzazione "sbagliato" e immobile. Nonostante la perdita di capacità produttiva, questo non è accaduto. Siamo il secondo paese manifatturiero in Europa e tra i primi cinque al mondo per saldo commerciale dei prodotti manifatturieri. C' è fame di Italia nel mondo e ce ne sarà sempre di più. Nei prossimi anni ci troveremo di fronte a un' imponente crescita della domanda internazionale nei settori di nostra specializzazione. Questo è il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 17 7 agosto 2014 Pagina 8 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali dividendo della globalizzazione che nessun paese più dell' Italia è in grado di ricevere. Intercettare questa nuova domanda, mettendo le imprese nelle migliori condizioni per farlo, è la strada decisiva per una nuova stagione di crescita duratura e sostenibile. Il contributo degli imprenditori è imprescindibile: senza una decisa virata verso lo sviluppo di nuovi prodotti e nuove soluzioni non esiste un solido futuro per le nostre imprese. Ma un "piano industriale" per l' Italia non può prescindere dal bonificare la palude di norme, decreti e regolamenti attuativi che insabbia ogni riformismo. E consegna mani e piedi il primato della politica al Moloch della burocrazia. Al 18 giugno, mettendo insieme i cantieri normativi dei governi Monti, Letta e Renzi, mancavano 812 provvedimenti attuativi, senza dei quali le riforme che dovrebbero sbloccare il paese restano lettera morta. Quella istituzionale è allora la "riforma delle riforme", il primo decreto d' urgenza di un piano industriale per far ripartire l' Italia. Presidente Confindustria Padova © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18 7 agosto 2014 Pagina 9 Il Sole 24 Ore Enti locali La TorinoLione accelera su compensazioni e progetto ROMA Avanti tutta. Con le opere previste a compensazione del cantiere della Torino Lione, oggi 10 milioni che per il 2015 saranno 30. Con la conclusione entro il 30 settembre dell' iter burocratico per l' approvazione del progetto definitivo della tratta italofrancese. Con la costituzione del nuovo promotore della linea, che sostituirà Ltf entro fine anno. Con gli incontri fra ministero e amministrazioni locali, pro e contro l' opera. Persino, con un nuovo input allo sviluppo della parte italiana del collegamento ferroviario. Un progetto attualmente in fase preliminare e rimasto fermo negli ultimi mesi (in attesa che si risolvessero le criticità intorno al tunnel di base), che ora può e deve ripartire. Non è stata una delle classiche riunioni di fine agosto, in cui tutte le decisioni si rimandano a settembre, quella che si è tenuta ieri a Roma fra il ministro alle Infrastrutture, Maurizio Lupi e i rappresentanti di Rfi, Ltf, Osservatorio, regione Piemonte, provincia di Torino e comuni di Torino, Susa e Chiomonte. Al contrario la task force, promessa a luglio dal titolare della Infrastrutture in visita a Chiomonte, si è conclusa con un bagaglio consistente di novità. Primo problema risolto (o quasi) è quello dei limiti posti dal ministero dell' Economia e Finanze agli enti locali, in relazione al patto di stabilità, nell' autorizzare la spesa per le opere compensative. Il ministro Lupi si è impegnato, entro il 30 di agosto, a varare un apposito provvedimento che consentirà per inizio settembre di far partire le prime gare d' appalto. Parliamo di 10 milioni di interventi (fra cui opere viabili a Susa gestite dalla Provincia e la metanizzazione di Chiomonte in carico alla Regione), le cui risorse sono già state sbloccate a maggio del 2013 dal Cipe, ma che finora sono rimaste al palo. Mentre altri 20 milioni dovrebbero essere in arrivo fra 2014 e 2015. «Lupi ha aggiunto, uscendo dal tavolo, Mario Virano, a capo della Cig e dell' Osservatorio ha inoltre confermato che entro il 30 settembre sarà conclusa sia la procedura di valutazione ambientale che la conferenza servizi sul progetto definitivo nella tratta comune. Mentre, sempre dopo l' estate, a Torino saranno riconvocati tutti i sindaci interessati al percorso della tratta nazionale. Su cui dal prossimo anno concentreremo la stessa attenzione fino ad oggi posta solo sulla parte italofrancese». Un importante passo avanti, inoltre, il ministro lo ha compiuto verso le amministrazioni locali schierate contro la Tav. Alla riunione di ieri è stato invitato e si è presentato Sandro Plano, neoeletto alla guida di Susa (al posto di Gemma Amprino) e da sempre contrario all' opera, pur essendo membro del Partito Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 19 7 agosto 2014 Pagina 9 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali Democratico. Il primo cittadino, che dopo aver parlato ha lasciato la task force, ha chiesto e ottenuto da Lupi la promessa di un incontro nei primi giorni di settembre con tutti gli amministratori contrari alla TorinoLione. «Mi sentivo in imbarazzo ha detto Plano, che lunedì scorso è stato anche audito dalla Commissione regionale di garanzia del Pd rispetto alla compatibilità delle sue posizioni con il programma del partito perché loro parlavano di questioni operative e noi invece siamo su una posizione contraria. Ho ribadito le nostre ragioni e chiesto un incontro allargato. Durante il quale sarà necessario affrontare la questione delle compensazioni, perché non possono farci passare per opere che derivano dal Tav, lavori di sistemazione del territorio già programmati in passato o indispensabili». Nell' incontro di ieri, infine, non si è parlato di sicurezza dei cantieri. Ma per quanto riguarda i rimborsi alle imprese danneggiate, la regione Piemonte ha informato dell' avvio del bando regionale. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20 7 agosto 2014 Pagina 9 Il Sole 24 Ore Enti locali Verso il 2015. Il nuovo treno superveloce debutterà in coincidenza con il grande evento Fermate straordinarie a RhoFiera All'Expo con il Frecciarossa 1000 Elia (Fs): dal maggio del 2015 più collegamenti con l' area espositiva di Milano. MILANO All' Expo di Milano con il Frecciarossa 1000, il nuovo treno superveloce delle Ferrovie dello Stato, attualmente in fase di omologazione, che inizierà a circolare sulla rete nazionale dal giugno 2015. Lo annuncia Michele Mario Elia, amministratore delegato del gruppo Fs, ieri a Milano per la firma con Expo dell' accordo che affida a Italferr, società d' ingegneria del gruppo Fs, la direzione lavori dell' evento universale (si veda l' articolo di spalla). «L' impegno delle Fs per l' Expo dice Elia al Sole 24 Ore è a 360 gradi: Trenitalia sarà il vettore ufficiale dell' esposizione universale, mentre Rfi potenzierà il nodo ferroviario di Milano per incrementare in misura sensibile i collegamenti con l' area espositiva, dove prevediamo fermate straordinarie alla stazione di RhoFiera Milano (in prossimità dell' area che ospiterà la maxi rassegna, ndr)». I collegamenti Si stima che circa il 32% dei visitatori di Expo raggiungeranno il sito in treno. Nel complesso sono attesi 20 milioni di visitatori durante i sei mesi dell' esposizione (1° maggio31 ottobre 2015). Per soddisfare al meglio la domanda di trasporto, le Fs prevedono sia un incremento del network Frecce (Frecciarossa e Frecciabianca) con 37 nuove fermate giornaliere a RhoFiera Milano per tutta la durata di Expo sia un incremento dei collegamenti internazionali da Svizzera e Francia, con fermate a RhoFiera Milano. In particolare, durante l' Expo sono previste: 19 nuove fermate giornaliere a RhoFiera Milano dei Frecciarossa in servizio sulla tratta ad Alta velocità TorinoMilanoRomaNapoli; 18 nuove fermate giornaliere a RhoFiera Milano dei Frecciabianca in servizio sulla linea TorinoMilanoVeneziaTrieste. Dalla Francia, la stazione di RhoFiera Milano potrà essere raggiunta direttamente con i treni Thello (ParigiVenezia). Potenziati i collegamenti con la Svizzera, con otto nuovi treni in partenza da Ginevra, Basilea e Lugano e 14 fermate aggiuntive a RhoFiera Milano per i collegamenti ordinari dell' asse Domodossola. Poi c' è la novità del Frecciarossa 1000: i primi quattro supertreni ad Alta velocità, sui 50 ordinati complessivamente dalle Fs, entreranno in esercizio nel giugno del 2015 sulla tratta tra Roma e Torino e si fermeranno anche nella stazione di RhoFiera Milano. Capitolo biglietti. Ieri Elia ha parlato di «biglietto unico» per i viaggiatori che sceglieranno di raggiungere il sito in treno. In pratica, è prevista le vendita dei biglietti Expo 2015 anche congiuntamente ai biglietti Trenitalia, su tutti i canali di vendita nazionali ed esteri, comprese le biglietterie delle stazioni. E saranno lanciate delle offerte commerciali ad hoc per incentivare l' utilizzo delle Frecce di Trenitalia per raggiungere la sede Expo. Le stazioni «Sono in programma spiega Elia interventi tecnologici per centinaia di milioni per Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 21 7 agosto 2014 Pagina 9 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali aumentare la capacità di linea e delle stazioni». Tutte le stazioni del nodo ferroviario di Milano, comprese Monza e Pioltello, saranno oggetto di miglioramenti, dai marciapiedi ai sottopassi ai punti d' informazione. Saranno migliorati l' accessibilità e il decoro della stazione di RhoFiera Milano e di quelle del Passante ferroviario di Milano. «L' Expo prosegue Elia è una grande opportunità per lo sviluppo del Paese ed è, allo stesso tempo, una straordinaria opportunità per offrire al mondo un' immagine di sviluppo nel settore dei trasporti. Un settore che vede le Fs all' avanguardia in termini tecnologici e infrastrutturali. In questa fase le Ferrovie dello Stato sono impegnate nell' attuazione di un piano industriale rivolto al miglioramento dei servizi sia nel trasporto pendolare sia nelle merci». Il piano industriale 20142017 delle Fs contempla investimenti complessivi per 24 miliardi, per lo sviluppo delle infrastrutture e l' acquisto di nuovi treni. Di questi 8,5 miliardi sono in autofinanziamento e ricomprendono i tre miliardi riservati al trasporto pubblico locale, con 200 nuovi treni e 235 convogli completamente ristrutturati. Altre novità che riguardano l' Expo. A fine agosto sarà presentato a Venezia Expo 2015 Express, un trenomostra che girerà l' Italia, raggiungendo 13 grandi stazioni ferroviarie, per offrire un' antemprima di quello che i visitatori potranno trovare all' Expo di Milano. Da dicembre 2014 gli esterni di un Frecciarossa, un Frecciargento e un Frecciabianca saranno dedicati all' Expo, facendo così correre sui binari di tutto il Paese il logo della manifestazione. A margine della firma dell' accordo FsExpo, Elia parla anche di bond ed eventuale quotazione in Borsa di Fs. «Entro la fine dell' anno potremmo collocare un nuovo bond, è una possibilità che stiamo valutando, dipenderà dalle nostre necessità» chiarisce l' ad. Fino a ora il gruppo ha collocato bond per un miliardo e 350 milioni su un programma complessivo di 4,5 miliardi. Sull' Ipo tempi certi, al momento, non ce ne sono. Alle Fs ci stanno lavorando. Oltre al presidente Marcello Messori, le deleghe per la quotazione di Ferrovie dello Stato le ha il consiglio d i amministrazione. A chi obietta che le condizioni di mercato sono peggiorate, Elia risponde con una battuta: «La nostra preoccupazione, prima di tutto, è far sedere i passeggeri». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 22 7 agosto 2014 Pagina 11 Il Sole 24 Ore Enti locali Dardanello: i territori perderebbero 300 milioni ROMA «Proprio quando ne hanno più bisogno, le imprese rischiano di dover fare a meno del sostegno delle Camere di commercio». È l' allarme lanciato ieri dal presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, in occasione dell' audizione svoltasi davanti alla X Commissione Industria, commercio e turismo del Senato, nell' ambito dell' indagine conoscitiva sulla competitività delle imprese italiane. «Il 2014 sarà un altro anno di attesa per le imprese italiane sono parole di Dardanello strette tra il rallentamento della domanda estera e la perdurante stagnazione del mercato interno. Per restare competitive hanno bisogno di politiche dedicate e istituzioni come le Camere di commercio, in grado di sostenerle in questa lunga traversata verso la ripresa». L' intenzione del governo di Matteo Renzi «di voler realizzare un vantaggio per le imprese con la riduzione dei diritti dovuti alle Camere di commercio e, in prospettiva, con il ridisegno profondo delle loro competenze incalza il presidente nazionale di Unioncamere non è adeguatamente sostenuta dai numeri. Con riferimento al 2015, il taglio del 35% del contributo dovuto dalle aziende alle Camere per la tenuta del Registro delle imprese consentirà un risparmio medio di soli 44 euro per impresa nell' anno. A fronte di un risparmio così esiguo, tuttavia, le economie locali perderanno l' anno prossimo circa 300 milioni di interventi per il credito, l' export, la giustizia alternativa, la tutela delle produzioni agroalimentari, i controlli su prodotti e strumenti di misura. Interventi che stimiamo potranno ridurre nel 2015 il valore aggiunto del Paese di 2,1 miliardi di euro». Ci sono altri aspetti che il presidente di Unioncamereha messo in evidenza durante l' audizione. «Danni ancora maggiori e difficilmente calcolabili aggiunge Ferruccio Dardanello deriverebbero dal trasferire le competenze del Registro delle imprese dalle Camere di commercio al ministero per lo sviluppo economico, come attualmente indicato dal testo del ddl. Considerata l' intenzione del governo di azzerare il diritto annuale dovuto dalle imprese, il trasferimento del Registro al ministero si tradurrebbe in un aggravio netto di costi per l' erario pubblico cui far fronte con nuove tasse, mentre ora le risorse provengono esclusivamente dalle aziende». Sul fronte dei posti di lavoro, il presidente di Unioncamere ha inoltre sottolineato con preoccupazione riferisce una nota diffusa nella serata di ieri che «tra personale pubblico a tempo indeterminato delle Camere di commercio e personale con contratto privatistico di aziende speciali, Unioni regionali e società di sistema, il taglio delle risorse già nel 2015 determinerebbe un potenziale esubero di personale pari a circa 1.600 unità». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 23 7 agosto 2014 Pagina 11 Il Sole 24 Ore Enti locali < Segue © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 24 7 agosto 2014 Pagina 11 Il Sole 24 Ore Enti locali Firenze, la Camera si riprogetta FIRENZE L' idea del Governo di riformare le Camere di commercio, a partire dal dimezzamento dei diritti camerali dovuti dalle imprese, si sta concretizzando seppur con gradualità (il taglio del 50% sarà spalmato in tre anni e raggiunto nel 2017) nel decreto Pa che ora dovrà affrontare il terzo voto di fiducia in Parlamento. Mentre Unioncamere rilancia l' allarme (si veda articolo a fianco), dai territori si moltiplicano i progetti di auto riforma che puntano a tagliare costi e migliorare i servizi offerti dalle Camere, spesso viste soprattutto come 'esattori' dalle stesse aziende che sono chiamate a rappresentare. «Il rapporto tra aziende e Camera di commercio deve cambiare radicalmente», afferma Leonardo Bassilichi, 43 anni, titolare del gruppo Bassilichi, leader nel settore monetica, back office e sicurezza (313 milioni di ricavi previsti nel 2014) e fresco presidente della Camera di Firenze, deciso a rivoluzionare peso e ruolo delle imprese all' interno dell' ente. Per questo ha messo a punto un questionario articolato in nove domande, che sta per essere inviato a tutte le 92mila imprese attive nella provincia, per chiedere loro quali sono i servizi camerali che utilizzano di più, e quali società ed enti ritengono più utili per la crescita del territorio. Il concetto è che tutti, dal più piccolo bar alla più grande multinazionale, possano contribuire a decidere servizi da potenziare e risorse da distribuire (9,4 milioni nel 2014, azzerati per il 2015 in attesa dei nuovi criteri), con una virata netta rispetto al passato fatto di decisioni prese a tavolino. «La prima vera riforma è rimettere le imprese al centro della scena sostiene Bassilichi le Camere di commercio hanno dentro un grande potenziale per l' economia, ma devono costare meno e non essere più un bancomat per tutti». Per dare il buon esempio, il neo presidente ha azzerato i compensi dei vertici della Camera e delle due partecipate al 100% (risparmio a regime 200mila euro l' anno). Le indicazioni in arrivo dalle imprese faranno da base al confronto che Bassilichi attiverà con Regione Toscana, Università di Firenze, Comune e Ente Cassa di risparmio di Firenze, con l' obiettivo di coordinare i progetti su cui incentrare lo sviluppo del territorio. La Camera di Firenze ha deciso di dismettere tutte le partecipazioni non strategiche, una galassia di 16 società e 24 tra fondazioni e associazioni, iscritte in bilancio per 48 milioni di euro. La prospettiva è che in portafoglio ne restino al massimo seisette. Entro fine anno Bassilichi promette di centrare tre obiettivi: rifocalizzare il piano industriale appena varato sulla base delle indicazioni in arrivo dalle imprese, cambiando il peso delle voci attuali (oggi su 28 milioni di ricavi, 19,3 provengono dal diritto annuale); avviare le dismissioni di partecipate; riorganizzare il sistema dei servizi per aumentare i ricavi. Un esempio su tutti: il servizio di arbitrato che la Camera di Firenze ha avviato coinvolgendo, prima in Italia, gli Ordini professionali giuridico economici (avvocati, commercialisti e notai), e che nelle settimane scorse ha aperto anche una sezione internazionale. «Oggi afferma Bassilichi l' arbitrato è un' attività fondamentale per le imprese e noi dobbiamo aiutarle». Così come il supporto dovrà riguardare la promozione: «Per questo dico sì all' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 25 7 agosto 2014 Pagina 11 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali aggregazione tra l' agenzia regionale Toscana Promozione e i servizi di internazionalizzazione delle aziende speciali delle Camere della regione: è la condizione minima per competere». Sull' aggregazione tra Camere, invece, Bassilichi è più tiepido: «Non credo che l' unione tra Camere di province diverse porti benefici all' economia; il taglio di costi si avrebbe solo chiudendo sedi e razionalizzando strutture, ma io ho scelto un percorso diverso». Fondamentale è che il Governo, a fronte del taglio dei diritti camerali, «non smonti gli asset su cui si può costruire il futuro delle Camere, primo fra tutti il registro imprese». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 26 7 agosto 2014 Pagina 11 Il Sole 24 Ore Enti locali Energia. L' economista veronese nominato commissario Federico Testa all' Enea. VERONA Federico Testa, direttore del dipartimento di Economia aziendale e ordinario di Economia e gestione delle imprese all' Università di Verona, è stato nominato commissario dell' Enea, l' Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l' energia e lo sviluppo economico sostenibile. La nomina è arrivata nella mattinata di ieri, con decreto del ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi. Testa sostituisce Giovanni Lelli, ringraziato dalla Guidi per il lavoro svolto nei quasi cinque anni durante i quali ha ricoperto l' incarico. La carica di commissario assomma il ruolo sia del presidente sia dell' amministratore delegato. «Anche se la denominazione ufficiale dell' ente è diversa da alcuni anni spiega Testa la "e" e la "a" di Enea stanno a richiamare l' energia e l' ambiente. Due risorse fondamentali in cui investire per l' uscita dalla crisi del nostro Paese. Si tratta di sviluppare ulteriormente la ricerca nel settore e di renderla disponibile alle imprese italiane così da aumentarne la competitività sui mercati internazionali. Anche per quello che riguarda le famiglie un uso più "intelligente" e consapevole dell' energia può portare a risparmi significativi e a un miglioramento della qualità della vita». Federico Testa, veronese, classe 1954, si è laureato nel 1978 con il massimo dei voti e la lode in Economia e commercio all' Università di Padova. Negli anni successivi, ha collaborato alla ricerca sui bilanci energetici regionali promossa dallo Iefe (Istituto di economia delle fonti di Energia) della Bocconi di Milano. Nel 1986 è stato chiamato a far parte del Comitato Consultivo per la Zootecnia della Comunità Economica Europea. Ha partecipato ai lavori della Commissione produttività di Federelettrica. Dal 1994 è stato ricercatore in Tecnica industriale e commerciale all' Istituto di Studi industriali, bancari e del terziario dell' Università di Verona. Nel Cda dell' Azienda generale servizi municipalizzati (Agsm) della città scaligera, ha partecipato a ricerche del ministero dell' Università e della ricerca scientifica e tecnologica e del Cnr. Professore associato dal 1998, ordinario dal 2002. Nella primavera del 2006 è stato eletto alla Camera ed è entrato a far parte della Commissione Attività produttive. Rieletto nel 2008 e ha assunto l' incarico di responsabile nazionale per l' energia ed i servizi pubblici del Partito Democratico. Nel 2013 è stato chiamato a presiedere il Comitato Scientifico dello Smart Energy Expo, la prima manifestazione internazionale dedicata all' efficienza energetica. Nel 2014 è stato nominato dall' Enea nel gruppo di esperti di elevata e comprovata esperienza per la valutazione delle proposte nell' ambito del progetto "Idee per lo sviluppo sostenibile". © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 27 7 agosto 2014 Pagina 12 Il Sole 24 Ore Enti locali Riforme. Poletti difende la legge «Il ricorso Cgil è infondato» MILANO Un ricorso «legittimo», ma «infondato». Così il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha commentato, ieri, l' iniziativa della Cgil, che si è rivolta alla Commissione europea per contestare la riforma del lavoro avviata dal Governo Reniz con il decreto 78. Quattro i punti messi nel mirino dall' organizzazione guidata da Sussanna Camusso. Secondo il sindacato, innanzitutto, eliminare la causalità nei contratti a termine, come dispone il decreto, lascia spazio a usi impropri che penalizzano il lavoratore. Inoltre, sempre nel giudizio della Cgil, l' acausalità, affiancata a rinnovi e proroghe, espone il lavoratore al rischio di non riuscire mai a firmare un contratto stabile». Secondo l' organizzazione sindacale inoltre «si introduce discrezionalità rispetto ai licenziamenti». Infine, «non c' è alcuna prova statistica che all' aumento della precarietà corrisponda un aumento dell' occupazione». Dopo le prime reazioni a caldo, due giorni fa, di alcuni esponendi del Pd e del capogruppo in Senato di Ncd Maurizio Sacconi, ieri è direttamente intervenuto nel dibattito il titolare del dicastero del Lavoro, Giuliano Poletti, secondo il quale il ricorso della Cgil contro il decreto sul lavoro «è stato un errore. Ricorrere è legittimo ha spiegato ma non ve ne erano le ragioni. Si parte da un assunto infondato, il 68 per cento degli avviamenti al lavoro erano a tempo determinato prima del decreto, non si può dire che la riforma precarizza. La legge precedente ha aggiunto Poletti rispettava le direttive europee. Penso che sia difficilmente sostenibile affermare che precarizzi una norma di cui neanche si conoscono gli effetti, e che porterà ad un allungamento della durata dei contratti». Il ministro ha precisato che l' iniziativa sindacale della Cgil «non é contro il decreto Poletti ma contro una legge approvata dal parlamento dopo significative modifiche». Della stessa opinione anche il segretario della Cisl Raffaele Bonanni, secondo il quale l' iniziativa della Cgil è «un passo sbagliato sul piano tecnico e politico». Secondo Bonanni «queste materie non si trattano a botta di ricorsi. La vera battaglia contro la precarietà ha aggiunto dovrebbe essere fatta contro false partite Iva, associate in partecipazioni, residui di Co.Co.Co. nella pubblica amministrazione e l' uso improprio di Co.Co.Pro». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 28 7 agosto 2014 Pagina 15 Il Sole 24 Ore Enti locali In Cdm. Domani decreto legge su immigrazione e violenza negli stadi Sbarchi in Italia verso quota 100mila. ROMA. Stretta sulla violenza negli stadi, maggiore attenzione ai diritti dei rifugiati. Domani il titolare dell' Interno, Angelino Alfano, porta al consiglio dei ministri un decreto legge di una decina di articoli su calcio e immigrazione, con due novità dell' ultima ora. È saltata la norma che autorizzava la Marina militare, dopo il soccorso e l' imbarco sulle proprie unità dei migranti, ad affondare nel Canale di Sicilia le «carrette del mare». Non passa neanche un emendamento, già da inserire nel decreto sulla P.a. , che avrebbe remunerato i dipendenti del comparto Difesa e Sicurezza con circa 220 milioni da distribuire nelle buste paga di novembre e dicembre. I fondi, ritrovati voce per voce tra i capitoli di bilancio di spese non effettuate, quindi con piena copertura finanziaria, sono destinati a un parziale ristoro delle retribuzioni fermate nel 2011 dal blocco stipendiale, anche in presenza di avanzamenti di carriera. Palazzo Chigi non ha dato un no definitivo a questa norma sindacati di polizia e Cocer martedì sera si erano appellati al premier Matteo Renzi ma ha chiesto di valutare a settembre. La questione, dunque, resta in gioco. Intanto al Viminale il dipartimento Libertà civili, guidato da Mario Morcone, e quello di Pubblica sicurezza, diretto da Alessandro Pansa, sono impegnati a tempo pieno sugli sbarchi. Siamo a 94mila dall' inizio dell' anno ed entro la fine della settimana, al massimo nei giorni successivi, si arriverà a quota 100mila. Serve così accelerare le procedure di esame delle istanze di protezione internazionale, riguardano la stragrande maggioranza dei migranti arrivati. Con il decreto legge le commissioni territoriali per l' asilo passeranno da dieci a venti, subito, con la possibilità di arrivare fino a 50. Sono previsti poi fondi per circa 112 milioni destinati ad ampliare il Sistema di accoglienza per i richiedenti asilo e i rifugiati (Sprar). Ma una sfida altrettanto se non più difficile è quella che Alfano ha deciso di ingaggiare con i violenti nel calcio. Il decreto arrivo giusto per essere in vigore all' inizio del campionato, il 31 agosto. Le misure sono note: daspo (divieto di partecipare alle manifestazioni sportive) esteso da 5 a 8 anni e applicato non solo ai singoli ma anche ai gruppi che sostengono e incitano i più violenti; potere al ministro dell' Interno di vietare le trasferte in caso di gravi illegalità dei tifosi; pene più severe per le truffe sportive. Al lavoro, intanto, c' è anche l' Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, alla presidenza si è insediato da alcuni giorni il questore Alberto Intini. L' organismo darà prima di ogni giornata una valutazione di rischio, da uno a quattro: c' è già «rischio 4» per AtalantaVerona. Alla Lega Calcio, poi, è stato chiesto che le gare tra le squadre di Napoli e Roma e i derby romani siano svolti di giorno. Resta il dossier dell' Osservatorio sui dati del campionato appena concluso, una serie continua di dati in incremento sulla violenza e l' illegalità. Gli incontri di calcio con feriti sono aumentati del 37,2 per cento, da 43 a 59, e in seria A addirittura raddoppiano, da 19 a 39. Il numero dei denunciati cresce del 20,9 per cento, da 829 a 1003, e quello degli arrestati del 10,5 per cento, da 95 a 105. Inevitabile il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 29 7 agosto 2014 Pagina 15 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali massiccio ricorso alle forze dell' ordine impiegate contro questo fronte: sono state 185.686 rispetto alle 162.072 dell' anno prima (+14,57 per cento). © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 30 7 agosto 2014 Pagina 15 Il Sole 24 Ore Enti locali Via Cnel e province, ma il governo va sotto su emendamento Sel ROMA «La riforma della Costituzione è un passaggio storico, fondamentale: ci siamo». Nella sua lettera ai parlamentari della maggioranza Matteo Renzi vede il traguardo per la "sua" riforma, quella sulla quale ha messo la faccia, quella che supera decenni di bicameralismo perfetto istituendo un Senato delle Autonomie non elettivo e che riforma il Titolo V riportando in capo allo Stato molte delle competenze passate alle Regioni n e l 2001. Oggi pomeriggio il premier dovrebbe essere in Aula a Palazzo Madama per intestarsi il risultato, e probabilmente vorrà tenere un discorso. Il traguardo è talmente a portata di mano che già oggi dovrebbe arrivare il sì del Senato, anche se ieri sera i lavori hanno subito un rallentamento durante la discussione sul Titolo V, modificato dall' articolo 30 approvato in tardissima serata. Scompare così la legislazione concorrente tra S t a t o e Regioni e s o n o a m p l i a t e l e competenze esclusivamente statali. Lo Stato potrà esercitare una «clausola di supremazia» v e r s o l e Regioni a tutela dell' unità della Repubblica e dell' interesse nazionale. Ieri il governo è andato sotto su un emendamento di Sel: introdotta la competenza delle Regioni sulla «rappresentanza in Parlamento delle minoranze linguistiche». «Emendamento illogico» ha commentato la relatrice Pd Anna Finocchiaro. Oltre al Titolo V ieri è stato dato l' ok ad alcuni punti fondanti a cominciare dall' articolo 25 che mette fine al bicameralismo perfetto: «Il governo deve avere la fiducia della Camera dei deputati». Via libera alla soppressione del Cnel, nella simbologia politica renziana il simbolo degli enti ormai inutili e improduttivi, e alla soppressione della parola «Province» dalla Costituzione. Approvate le nuove regole per l' elezione del capo dello Stato così come deciso in commissione. Rispetto al sistema in vigore oggi sarà un meccanismo "rafforzato" per incentivare larghe intese e non lasciare al partito che vincerà le elezioni e quindi il premio di maggioranza previsto dall' Italicum carta bianca: «L' elezione del presidente della Repubblica ha luogo per scrutinio segreto a maggioranza dei due terzi dell' assemblea. Dopo il quarto scrutinio è sufficiente la maggioranza dei tre quinti dell' assemblea. Dopo l' ottavo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta». Durante i lavori in commissione e nel dibattito in Aula si è discusso molto dell' opportunità di allargare la platea dei grandi elettori del Capo dello Stato per rafforzarne ancora di più le funzioni di garanzia e di terzietà, anche se l' emendamento messo a punto dal bersaniano Gotor che prevedeva l' allargamento ai 73 deputati europei scelti con sistema proporzionale non è stato fatto proprio dai relatori. «Io non nego che l' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 31 7 agosto 2014 Pagina 15 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali esigenza ci sia ha spiegato Anna Finocchiaro . Tuttavia ho il dovere di esprimere le mie perplessità sul fatto che a comporre il collegio siano i parlamentari europei. Ci troveremmo di fronte alla unilateralità di una decisione che sarebbe tutta inserita dentro le dinamiche costituzionali interne al nostro Stato Nazione e che creerebbe interferenza rispetto agli accordi tra gli Stati». Sul punto, ha assicurato la ministra per le Riforme Maria Elena Boschi, si farà un approfondimento durante il passaggio alla Camera. Così come alla Camera potrebbe essere risolto il nodo dell' immunità per i neo senatori. I relatori, d' accordo con il governo, hanno anche voluto dare un segnale di apertura alla vendoliana Sel, che negli ultimi giorni è scesa dall' Aventino dove era salita assieme al M5S. Sono stati messi a punto alcuni emendamenti sui referendum che tuttavia non vengono giudicati ancora sufficienti dal partito di Vendola: sono introdotti in Costituzione i referendum «propositivi e d' indirizzo»; le firme per presentare proposte di legge di iniziativa popolare scendono dalle 250mila previste inizialmente a 150mila (ora la soglia è a 50mila); e soprattutto viene riportato a 500mila il numero di firme per chiedere un referendum abrogativo, anche se resta la soglia di 800mila per ottenere il cosiddetto quorum variabile (non più la maggioranza più uno degli aventi diritto al voto bensì la maggioranza più uno dei votanti effettivi alle ultime elezioni politiche). © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 32 7 agosto 2014 Pagina 19 Il Sole 24 Ore Enti locali Telecom pronta all'azione su Gvt Per il top management di Telecom Italia agosto sarà un altro mese di intenso lavoro. Tempestato dalle domande degli analisti sul Brasile, in conference call l' ad Marco Patuano è stato criptico: «Non siamo interessati a nulla che sia irrazionale, non abbiamo mai fatto nè mai faremo offerte folli. Ma sul Brasile continuiamo a mantenere tutte le opzioni aperte. Tim Brasil è un asset core e ci investiamo». Molto di più non ha voluto aggiungere. Messaggio criptico, ma decrittabile. Telefonica ha presentato un' offerta a Vivendi per Gvt che sotto il profilo finanziario è certamente allettante: 6,7 miliardi in controvalore, tra cash e azioni, che valorizzano la rete in fibra ottica brasiliana quasi 10 volte l' Ebitda. Vivendi però, sotto l' egida di Vincent Bolloré, l' ha ribadito anche dopo aver ricevuto la proposta di Telefonica: non vuole vendere, ed evidentemente l' avance di Cesar Alierta è stata recepita come una sollecitazione a farlo. In effetti Vivendi non ha bisogno di fare cassa (le finanze si sono irrobustite con le recenti cessioni di Maroc Telecom e Sfr), bensì di ridisegnare una strategia industriale che valorizzi il suo core business, i contenuti musica e video. I contatti con Telecom Italia, che risalgono ad anni addietro quando Vivendi aveva ancora la sua divisione tlc, quest' anno si sono intensificati con focus specifico su Gvt. Patuano, che già a fine gennaio aveva incontrato riservatamente Bolloré a Parigi, in questi mesi ha avuto modo di approfondire il tema: Gvt e Tim Brasil si sposerebbero perfettamente e un' eventuale integrazione non troverebbe alcuna difficoltà nell' iter autorizzativo. Questo, a differenza dell' ipotesi di una combinazione con Telefonica che invece presenterebbe qualche criticità. Il ministro delle Comunicazioni brasiliano, Paulo Bernardo, ha fatto presente che a San Paolo Telefonica, in quanto concessionaria di licenza tlc, non potrebbe rilevare le attività in loco di Gvt, mentre non ci sarebbero problemi in altre regioni del Paese. Patuano, decrittando, ha detto che Telecom non ha intenzione di partecipare a una contesa finanziaria, a colpi di rilanci, non solo perchè l' asticella del prezzo piazzata da Telefonica è piuttosto alta, ma anche perchè i ragionamenti su Gvt fin dall' inizio sono stati improntati a una logica industrialestrategica. Bene, se dalle parole si vorrà passare ai fatti, non ci sarà comunque molto tempo da perdere. Formalmente l' offerta di Telefonica scade il 3 settembre e quando il board di Vivendi, come promesso, la valuterà, Bollorè difficilmente potrebbe respingerla senza avere sul tavolo un' alternativa strategica che soddisfi meglio gli interessi di un' opzione finanziaria, per quanto allettante. Non è un mistero che il presidente del gruppo transalpino preferirebbe un accordo con Telecom. Ma Telecom si farà avanti? Gli indizi dicono di sì. Anche senza mandato formale, il gruppo sta già lavorando con alcune banche che la assistono nelle scelte strategiche. E a Rio de Janeiro è in arrivo a giorni Guglielmo Noya che nella casamadre si occupa di M&A e in Tim Brasil assumerà la carica di cfo, con le funzioni di investor relations, acquisti e security a riporto. Per la prima volta il contesto è favorevole. Gli ambienti governativi, almeno a parole, sostengono la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 33 7 agosto 2014 Pagina 19 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali causa. Il sottosegretario Graziano Delrio ha definito «parole sagge» quelle del presidente Cdp Franco Bassanini (che martedì avrebbe incontrato il premier Matteo Renzi) e quelle del sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli che hanno richiamato il concetto della tutela degli interessi generali del Paese. Il ministro del Tesoro, Pier Carlo Padoan, in un' intervista al direttore del Sole24Ore ha sottolineato «l' importanza dell' azienda e il ruolo che svolge per la sicurezza nazionale», cosa che fa di Telecom «una realtà rispetto alla quale lo Stato e la politica non possono chiamarsi fuori». Dall' opposizione arrivano segnali nella stessa direzione. Sono intervenuti anche i deputati grillini in commissione Trasporti: «Telecom Italia è e resta un asset imprescindibile per il nostro Paese ma Telefonica, pur essendo un importante azionista della nostra azienda, con le sue mosse in Sudamerica continua a metterla in difficoltà. L' Italia non può accettare che Telecom venga trattata come una cenerentola e per questo ha bisogno immediato di una ricapitalizzazione, che le consenta di modernizzare l' infrastruttura per competere sui mercati globali». Le minoranze azionarie non sono da meno. «Occorre procedere rapidamente con la fusione GvtTim Brasil è la posizione di Marco Fossati che, con Findim, è socio stabile al 5% Il futuro di Telecom, sia in Italia sia in Brasile, passa attraverso una forte alleanza industriale e un conseguente cambio dell' assetto azionario che la metta in condizione di poter offrire servizi quadruple play. Il conflitto di interessi di Telefonica sta producendo una situazione pericolosa e grottesca al tempo stesso, in cui Telecom deve rispondere a una strategia ostile messa in atto dal suo primo azionista, che verosimilmente ha utilizzato informazioni sensibili su operazioni in atto». Anche i piccoli azionisti Asati sollecitano il cda a uscire «dall' inerzia, che favorisce solo il concorrente Telefonica», e a «presentare tempestivamente un' offerta per Gvt» che si sottragga al gioco dei rilanci. Intanto Telefonica, che ha fatto la prima mossa, ora aspetta. E su richiesta Consob ieri ha fornito qualche precisazione sull' offerta collaterale a Vivendi di azioni Telecom. È «potenziale» e legata al preliminare accordo su Gvt: la cessione fino a 1,11 miliardi di azioni Telecom (l' 8,3% del capitale) potrà avvenire direttamente o tramite uno strumento convertibile al prezzo medio di mercato per un periodo da concordare tra le parti. E comunque, se Vivendi accetterà, dovrà impegnarsi a non rivendere nè a utilizzare come copertura le azioni prima del 31 ottobre 2014. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 34 7 agosto 2014 Pagina 21 Il Sole 24 Ore Enti locali Bofa verso settlement da 17miliardi Nuova supermulta in arrivo sui mutui da parte delle autorita' americane, questa volta a carico di Bank of America. E batte ogni record: il colosso bancario dovrebbe pagare una sanzione compresa tra i 16 e i 17 miliardi di dollari per le irregolarita' commesse nel periodo precedente la grande crisi finanziaria del 2008. Nove miliardi, in contanti, andranno al Dipartimento della Giustizia, agli stati e a una serie di enti locali; il resto verra' destinato a programmi di aiuto ai consumatori quali riduzioni del loro debito immobiliare. La cifra in via di finalizzazione per mutui e titoli tossici, rivelata dal Wall Street Journal, eclissa il precedente massimo storico per una simile multa, i 13 miliardi pagati da JP Morgan lo scorso novembre. Citigroup completa l' elenco degli istituti di recente colpiti da sanzioni per le controverse pratiche legate ai mutui e alla loro cartolarizzazione che hanno ingannato il mercato e contribuito alla crisi: quest' anno ha a sua volta accettato di versare alle authority sette miliardi. (M. Val. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 35 7 agosto 2014 Pagina 29 Il Sole 24 Ore Enti locali Lotta all' evasione. Diffusa dalle Entrate la circolare con gli indirizzi operativi per il 2014: meno verifiche formali, spazio a contestazioni di sostanza Indagini finanziarie per importi alti Sotto esame la fuga fiscale all' estero delle grandi imprese e il regime premiale degli studi di settore. Più contraddittori preventivi con il contribuente e abbandono delle violazioni basate su mere formalità. Sono questi, in estrema sintesi, alcuni dei principi ispiratori che sembrano emergere dalla circolare n. 25 di ieri dell' agenzia delle Entrate sulla prevenzione e il contrasto all' evasione. Le nuove direttive sembrano puntare in modo deciso alle violazioni sostanziali, e quindi ai veri casi di evasione, piuttosto che a controlli basati su questioni interpretative o su errori formali. Va da sé che, come per il passato, questi orientamenti debbano essere fatti propri dalle direzioni regionali e provinciali che, in concreto, svolgono l' attività di accertamento. È poi necessario che anche l' attività di controllo della Guardia di Finanza faccia propri tali obiettivi, abbandonando definitivamente la tentazione di controlli conclusi con importi ripresi a tassazione elevatissimi, in genere più utili per "l' effetto annuncio" che per il contrasto reale alle frodi. Le linee guida della circolare possono sintetizzarsi nei seguenti campi di azioni. Grandi contribuenti L' agenzia delle Entrate verificherà la possibile delocalizzazione dei redditi verso Paesi a fiscalità più favorevole e la pianificazione fiscale aggressiva. La capacità di indagine si concentrerà così sulle situazioni che possono rappresentare una reale evasione o elusione tributaria. Imprese di medie dimensioni I controlli si concentreranno su quei contribuenti che in passato rientravano nella fascia superiore a 100 milioni di volume di affari. L' attenzione sarà posta alle operazioni societarie poste in essere proprio per contrarre le dimensioni. Piccole imprese e autonomi Particolare importanza avrà la collaborazione con questi contribuenti. In particolare, il documento di prassi sottolinea che lo strumento delle indagini finanziarie deve essere utilizzato solo dopo un' attenta analisi del rischio dalla quale emergano significative anomalie. Da segnalare la direttiva di abbandonare la prassi frequente presso gli uffici di chiedere giustificazioni su importi poco rilevanti e verosimilmente riconducibili alla sfera personale e familiare del contribuente. Studi di settore Per i contribuenti soggetti agli studi l' attività ispettiva del l' amministrazione avrà la sua peculiarità negli accessi brevi e nell' individuazione di chi ha inserito dati e informazioni contabili ed extracontabili non veritiere. Da evidenziare la maggiore attenzione verso coloro che, con l' inserimento di dati non corretti, possono conseguire i benefici previsti dal cosiddetto regime premiale. Redditometro Gli accertamenti sintetici riguarderanno soltanto coloro che presentano scostamenti significativi tra reddito dichiarato e spese sostenute. La circolare, a questo proposito, ricorda la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 36 7 agosto 2014 Pagina 29 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali centralità della fase preliminare di selezione dei contribuenti "a rischio evasione" e ribadisce la necessità di un' attenta valutazione delle giustificazioni prodotte dal soggetto sottoposto a controllo. Enti non commerciali e Onlus In questo settore l' attività ispettiva degli uffici si concentrerà sui soggetti che solo apparentemente svolgono attività non lucrative. Frodi intracomunitarie Anche per questi comparti gli uffici dovranno concentrarsi sugli aspetti sostanziali delle frodi. È il caso delle false lettere d' intento e delle compensazioni di crediti erariali inesistenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 37 7 agosto 2014 Pagina 29 Il Sole 24 Ore Enti locali Redditometro con meno forza Laura Ambrosi Il possesso prolungato di redditi esenti o comunque non risultanti dalla dichiarazione presentata è sufficiente per provare lo scostamento di maggior reddito ai fini del redditometro. Non è necessario, quindi, che il contribuente provi che l' acquisto di beni e servizi sia avvenuto proprio con tali somme. A fornire questa interessante precisazione è la Corte di cassazione con la sentenza n. 17664 depositata ieri. La vicenda trae origine dalla rettifica mediante l' accertamento da redditometro nei confronti di una persona fisica. Secondo l' amministrazione finanziaria gli incrementi patrimoniali, il possesso di un' autovettura e di due abitazioni, non erano coerenti con il reddito dichiarato. Pertanto veniva emesso un avviso di accertamento. Il contribuente impugnava l' atto sostenendo che la propria disponibilità derivava da rilevanti redditi diversi di natura finanziaria. L' entità d e g l i s t e s s i r e d d i t i e i l p o s s e s s o prolungato erano elementi sufficienti a dimostrare l' infondatezza della tesi erariale. Entrambi i collegi di merito accoglievano le doglianze del contribuente e, in particolare, i giudici di appello precisavano che dalla documentazione prodotta, quali contabili bancarie e prospetti analitici elaborati dalla stessa parte, era provata la capacità reddituale del soggetto. L' ufficio ha così proposto ricorso per Cassazione lamentando che la Ctr aveva errato nella ripartizione dell' onere probatorio, essendo a carico del contribuente la prova sulla disponibilità e sull' esatto impiego delle somme in questione. La orte, confermando la nullità del provvedimento e quindi le decisioni dei primi giudici, ha ribadito il nuovo orientamento che si sta così consolidando sul punto. In passato, infatti, in tema di accertamento sintetico, era stato affermato che il contribuente doveva dimostrare sia l' esistenza di redditi legittimamente non indicati dalla dichiarazione, sia l' utilizzo proprio di tali somme per le spese contestate (Cassazione 6813/2009, 23785/2010, 4183/2013). Recentemente, invece, i giudici di legittimità hanno precisato che la norma non richiede alcuna prova circa la reale destinazione delle somme, ma solo la dimostrazione dell' esistenza delle stesse (Cassazione 6396/2014). Con la decisione n. 8995/2014, hanno poi ulteriormente chiarito che il contribuente deve dimostrare che l' entità di questi ulteriori redditi e la durata del loro possesso abbiano consentito il sostenimento delle spese considerate dall' ufficio. È necessario, in altre parole, escludere che quel denaro sia stato investito in altro e che quindi sia solo temporaneamente transitato sui conti correnti del contribuente. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 38 7 agosto 2014 Pagina 29 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali Il chiarimento appare di estrema attualità, poiché anche nella nuova versione del redditometro, gli uffici pretendono prova concreta dell' utilizzo dei disinvestimenti, tra l' altro trascurando che soprattutto per le spese ordinarie è impossibile riuscire a dimostrarlo. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 39 7 agosto 2014 Pagina 31 Il Sole 24 Ore Enti locali Ipoteche, cancellazioni più facili L' agenzia delle Entrate ha aggiornato le specifiche tecniche della comunicazioni d i cancellazione delle ipoteche per consentire l' utilizzo del procedimento semplificato, non solo per i mutui e i finanziamenti stipulati dal 2 giugno 2007, ma anche le ipoteche iscritte da oltre 20 anni e non rinnovate. Dal 1° gennaio 2015 i soggetti che esercitano «attività bancaria o finanziaria e gli enti d i previdenza obbligatoria» dovranno trasmettere al conservatore dei registri immobiliari la comunicazione r e l a t i v a a l l a q u i e t a n z a attestante la data di estinzione dell' obbligazione (articoli 40bis e 161, decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385), utilizzando le specifiche tecniche contenute nell' allegato A del provvedimento dell' agenzia delle Entrate 29 luglio 2014. Dal 1° settembre 2014 partirà la fase transitoria che prevede la possibilità di utilizzare alternativamente il doppio canale, l' invio in base alle nuove specifiche tecniche oppure quello utilizzando le specifiche del provvedimento del direttore dell' agenzia del Territorio 9 ottobre 2007, che terminerà di avere efficacia dal 2015. Fino al 31 dicembre 2014, quindi, sarà possibile utilizzare entrambe le specifiche. Dal prossimo anno rimarranno salve, «in quanto compatibili», le disposizioni dei provvedimenti del direttore dell' agenzia del Territorio 25 maggio 2007, 9 ottobre 2007, 29 gennaio 2008 e 25 giugno 2012. Il procedimento semplificato di cancellazione delle ipoteche iscritte a garanzia di mutui stipulati o accollati a seguito di frazionamento, ancorché annotate su titoli cambiari, è disciplinato dall' articolo 40 bis, decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385 (Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia). Queste regole si applicano ai mutui e ai finanziamenti, anche non fondiari, concessi da banche e intermediari finanziari ovvero concessi da enti di previdenza obbligatoria ai propri dipendenti o iscritti, stipulati a decorrere dal 2 giugno 2007. Il provvedimento 9 ottobre 2007 già definiva le modalità e le specifiche tecniche relative alla forma e alla trasmissione telematica di queste comunicazioni, ma il decreto legge 2 marzo 2012, n. 16, modificando l' articolo 161, comma 7quinquies, decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, ha successivamente esteso il procedimento semplificato di cancellazione dell' articolo 40bis del Testo unico anche alle ipoteche iscritte da oltre 20 anni e non rinnovate, ai sensi dell' articolo 2847, Codice civile. Con il provvedimento del 29 luglio 2014, quindi, l' agenzia delle Entrate ha aggiornato le specifiche tecniche della comunicazione, recependo questa estensione. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 40 7 agosto 2014 Pagina 31 Il Sole 24 Ore Enti locali DDL SUL TERZO SETTORE Imprese sociali, arriva un fondo da 50 milioni. Valentina Melis Fondo rotativo di 50 milioni per le imprese sociali e riforma strutturale del cinque per mille dell' Irpef. Sono le due novità principali entrate del disegno di legge delega di riforma del terzo settore, presentato ieri a Roma nella sua versione definitiva dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti e dal sottosegretario Luigi Bobba. Il testo dovrebbe essere incardinato in Parlamento entro la metà di agosto. Dopo l' approvazione della legge, il Governo avrà 12 mesi di tempo per approvare i decreti di attuazione della riforma. Per le imprese sociali, il Ddl prevede l' istituzione di un fondo rotativo, per finanziare a condizioni agevolate gli investimenti in beni strumentali «materiali e immateriali». Non si tratterà di finanziamenti a fondo perduto, come ha precisato il ministro Poletti, aggiungendo che potranno contribuire al fondo anche investitori istituzionali. Il Ddl delega chiede più trasparenza anche sul cinque per mille dell' Irpef: nel quadro di una revisione generale della fiscalità di favore per g l i enti non commerciali, è previsto che le organizzazioni beneficiarie del cinque per mille rendano pubblico l' impiego delle somme incassate. Altro obiettivo della riforma è sfoltire la lista degli oltre 40mila potenziali beneficiari del contributo, con una revisione dei requisiti d' accesso. Sul fronte del servizio civile, salta l' inclusione degli stranieri, prevista nella versione del testo entrata in Consiglio dei ministri il 10 luglio. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 41 7 agosto 2014 Pagina 34 Il Sole 24 Ore Enti locali Decisione nulla senza l'avviso al conduttore La scelta della cedolare secca spetta ai locatori, i quali devono adempiere ad un duplice obbligo di comunicazione: enei confronti del conduttore; rverso l' amministrazione finanziaria. In caso di comproprietari dell' abitazione, ciascuno di loro può liberamente scegliere se aderire alla tassazione sostitutiva o assoggettare i canoni di locazione all' Irpef ordinaria. Attenzione: la mancata comunicazione a l conduttore comporta l' inefficacia del successivo perfezionamento dell' opzione nei confronti dell' erario. La volontà di aderire al regime sostitutivo deve essere comunicata t r a m i t e l e t t e r a r a c c o m a n d a t a preventivamente al conduttore. Quest' ultimo viene in questo modo messo al corrente che non è tenuto al versamento delle imposte di registro e di bollo e che il locatore rinuncia a richiedere gli aggiornamenti del canone di locazione per il periodo di durata dell' opzione. Non è ammessa la raccomandata consegnata a mano e , in caso di più conduttori, l' opzione va comunicata a ciascuno di essi. Il locatore è esonerato dall' invio di questa comunicazione: n e i contratti d i l o c a z i o n e c h e prevedono espressamente la rinuncia agli aggiornamenti del canone; nei contratti di breve durata per i quali non vige l' obbligo della registrazione in termine fisso e non opera il meccanismo di aggiornamento del canone. L' invio tardivo della comunicazione al conduttore non può essere sanato ai sensi dell' articolo 2, comma 1, del Dl 16/2012. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 42 7 agosto 2014 Pagina 34 Il Sole 24 Ore Enti locali Cedolare «ultralight», anche in corsa la scelta è possibile PAGINA A CURA DI Siro Giovagnoli Emanuele Re Da quest' anno il prelievo è superleggero sull' affitto di alloggi a canone concordato. La cedolare secca su q u e s t i contratti ha subìto un' ulteriore riduzione, attestandosi al 10%. Già il Dl 102/2013 aveva diminuito l' aliquota dal 19% al 15%, con effetto dal periodo d' imposta 2013; ora il "decreto casa" ha portato la tassa piatta al 10%. In particolare, l' articolo 9 del Dl 47/2014 ha previsto, per il quadriennio 20142017, la riduzione dal 15% al 10% della cedolare secca sugli affitti a canone concordato. In fase di conversione in legge del decreto, questa misura è stata estesa anche ai contratti di locazione di immobili situati nei Comuni per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza per calamità naturali. La novità riguarda in primis coloro che hanno stipulato un contratto a canone concordato o che si apprestano a farlo. Ma potrebbe interessare anche i privati che hanno già affittato a canoni di mercato, che ora potrebbero essere invogliati a convertire il contratto nella formula concordata. La tassa del 10% sui redditi da locazione si applica: e ai contratti di locazione a canone concordato o concertato sulla base di appositi accordi tra le organizzazioni della proprietà edilizia e degli inquilini, relativi ad abitazioni site nei Comuni con carenze di disponibilità abitative (Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia, nonché i comuni confinanti con gli stessi e gli altri comuni capoluogo di provincia) e negli altri Comuni ad alta tensione abitativa individuati dal Cipe con apposite delibere. Il decreto casa prevede anche l' aggiornamento, da parte del Cipe, dell' elenco dei Comuni ad alta tensione abitativa, ad oggi però non ancora pubblicato; r L' aliquota al 10% si applica anche ai contratti di locazione stipulati nei Comuni per i quali è stato deliberato, nei cinque anni precedenti la data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto (28 maggio 2014), lo stato di emergenza a seguito per calamità; tPossono optare per la cedolare secca al 10% anche i privati che locano alloggi a cooperative o enti senza scopo di lucro, purché sublocati a studenti universitari e a condizione della rinuncia ad aggiornare il canone di locazione o assegnazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 43 7 agosto 2014 Pagina 4 Italia Oggi Enti locali Il premier sulla recessione: l' Italia può farcela, ma deve cambiare. Serve coraggio. Il Pil si mette di traverso a Renzi Legge elettorale, Berlusconi apre soltanto sulle soglie. Un pil di traverso sulla strada del premier Matteo Renzi. Torna lo spettro della recessione in Italia, con la crescita economica ancora sottozero. Secondo l' Istat, che ha diffuso la stima preliminare dell' Istat sul pil del secondo trimestre, la flessione è stata pari a 0,2% rispetto al trimestre precedente, sotto le attese. Su base annuale la flessione è pari a 0,3%. Ma nonostante tutto, «non ci saranno manovre aggiuntive per il 2014, e il bonus di 80 euro sarà confermato anche nel 2015», precisa il ministro dell' economia, Pier Carlo Padoan, sottolineando che, «ci sono anche aspetti positivi», per esempio «la produzione industriale sta andando molto meglio, i consumi continuano se pur lentamente a crescere». Per Padoan l' andamento dell' economia italiana «è il frutto di una crisi internazionale ma soprattutto europea che non è finita, ma anche il risultato del peso di impedimenti strutturali e debiti che l' Italia si porta appresso da tempo». Da questa situazione si esce, ha spiegato, «con la strategia del governo: riforme strutturali, semplificazioni, aumento della competitività». Non servono «difese d' ufficio» di fronte al dato negativo del Pil, bisogna accettare «la realtà», ovvero che l' Italia «può farcela» ma solo se accetta di «cambiare». Reagisce così il presidente del consiglio Matteo Renzi in una lettera inviata ai parlamentari della maggioranza». «Nel 2012 abbiamo fatto meno 2,4%. Nel 2013 abbiamo fatto meno 1,6%. Nei primi sei mesi siamo a meno 0,3%. Dobbiamo invertire la rotta. Ma dipende solo da noi. Dal nostro lavoro in parlamento e nel paese. I «MilleGiorni» sono la concreta possibilità di far ripartire la speranza e la crescita», scrive Renzi. «Ci siamo dati obiettivi che manterremo», scrive ancora il premier, aggiungendo: «Dobbiamo avere il coraggio e la voglia di guardare la realtà: l' Italia ha tutto per farcela e per uscire dalla crisi. Ma deve cambiare. Se non cambia sarà sempre negativa. A chi tra noi dice che deve cambiare l' Europa, più che l' Italia, rispondo con rispetto che possiamo cambiare l' Europa solo se facciamo bene a casa nostra. I mille giorni sono un arco di tempo che consente una strategia globale». «Il primo settembre partiranno i MilleGiorni che ci porteranno entro il maggio 2017 a disegnare un' Italia diversa, più efficiente e competitiva», scrive il premier nella lettera inviata ai parlamentari della Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 44 7 agosto 2014 Pagina 4 < Segue Italia Oggi Enti locali maggioranza, sottolineando che «si tratta di una sfida doppia: da un lato richiamiamo la politica al proprio ruolo; dall' altro interveniamo sulle principali amministrazioni dello Stato con riforme strutturali». «Alla fine di questo percorso l' Italia tornerà ad essere la guida, e non il problema dell' Eurozona», sottolinea il premier. Immediate le reazioni rimbalzano tra un palazzo della politica all' altro. «Non la Lega ma i dati dell' Istat bocciano senza appello la politica economica di Renzi. Troppe tasse e statalismo hanno portato il paese alla recessione». Così Gian Marco Centinaio, capogruppo della Lega Nord. «Non gioiamo per i dati diffusi dall' Istat. Renzi, come i suoi due predecessori, Monti in primis, Letta dopo, non riesce a dare una sterzata all' economia, che non si governa con gli annunci né con i pannicelli caldi», dichiara il senatore di Forza Italia Altero Matteoli. «Il dato diffuso dall' Istat sul pil nel secondo trimestre è disastroso. L' Italia è di nuovo in recessione». Rincara la dose Nicola Frantoianni, coordinatore nazionale di Sel. «Il vero gufo è Renzie», scrive su Twitter e sul suo blog il fondatore del M5S, Beppe Grillo. «La recessione in atto dell' economia italiana che purtroppo si colloca in un quadro europeo complessivamente stagnante richiede lo stimolo di straordinarie riforme strutturali rivolte a cambiare il mercato del lavoro, il sistema tributario, la pubblica amministrazione con particolare riguardo alla giustizia», afferma Maurizio Sacconi, capogruppo al Senato del Nuovo Centrodestra. Due ore e mezza faccia a faccia. Da un lato il premier Matteo Renzi dall' altro leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, accompagnato da Gianni Letta. È il famoso tagliando al patto del Nazareno sulla riforma della legge elettorale. Da parte di Berlusconi non sarebbe giunto nessun via libera sulle possibili modifiche all' Italicum, ma una disponibilità di massima a riflettere sulle attuali soglie di ingresso previste dal testo della riforma elettorale, così come è stato licenziato dalla Camera. In particolare, una disponibilità a procedere con un aggiustamento, ma senza stravolgere l' impianto dell' Italicum, è stato il paletto, degli sbarramenti per i piccoli partiti, ovvero sulle soglie di ingresso per i partiti che si presentano in coalizione e per i partiti che vanno alle urne da soli, senza alleanze. Durante l' incontro sul tavolo anche la possibilità di innalzare la soglia perché scatti il premio di maggioranza. Una disponibilità, quindi, a discutere in un prossimo incontro, da tenersi dopo la pausa estiva, quando sarà stato approvato in prima lettura il ddl riforme costituzionali, sui ritocchi e su questo Berlusconi sarebbe stato fermo, ritocchi non stravolgimenti da apportare all' Italicum. Sulle preferenze, invece, l' ex premier avrebbe espresso dubbi, ma senza un «no» pregiudiziale in questa fase del confronto. Da Berlusconi, comunque, arriva la conferma del patto del Nazareno e dell' asse stretto con Renzi su tutto il percorso delle riforme. Durante l' incontro si sarebbe anche discusso dell' ipotesi dei collegi uninominali, ma senza che sia stata assunta una posizione definitiva sia sulle preferenze che sui capolista bloccati che, infine, sull' uninominale. «Si è stabilita la possibilità di modifiche che saranno oggetto di un ampio confronto» sulle soglie di accesso mentre «sulle preferenze andrei cauto», sintetizza così l' esito dell' incontro RenziBerlusconi, il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini ha spiegato. Via libera dell' aula di palazzo Madama alla soppressione delle province dall' articolo. 114 della Costituzione. L' assemblea del Senato ha approvato infatti con 179 sì, 41 no e 9 astenuti l' art. 28 del ddl riforme, che sopprime la menzione delle province tra le articolazioni territoriali della Repubblica. Disco verde dell' aula del Senato anche alla soppressione del Cnel, il Consiglio nazionale dell' economia e del lavoro. L' assemblea, infatti, ha approvato l' art. 27 del ddl riforme che ne prevede l' abolizione, con 203 voti favorevoli, 11 contrari e 7 astenuti. Il governo pone la fiducia anche nell' aula della Camera sul decreto sulla pubblica amministrazione che attende il via libera definitivo per diventare legge. Lo ha annunciato il ministro per le riforme, Maria Elena Boschi. Via libera dell' Aula della Camera al decreto competitività con 299 voti a favore, 152 contrari e sette Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 45 7 agosto 2014 Pagina 4 < Segue Italia Oggi Enti locali astenuti. Il provvedimento, che è stato modificato, deve tornare in Senato per il via libera definitivo. L' ex comandante della nave Concordia, Francesco Schettino, protagonista di un master in scienze criminologiche organizzato dalla cattedra di psicopatologia forense della facoltà di Medicina dell' università La Sapienza. Nella lezione finale Schettino ha commentato una ricostruzione del naufragio del Giglio, soffermandosi in particolare sulla gestione di situazioni di panico e di crisi. Schettino ha anche ricevuto un diploma dall' ateneo. «Sono stato invitato come esperto e ho illustrato agli studenti la gestione del controllo del panico ha spiegato lo stesso Schettino So come ci si comporta in casi del genere, come bisogna reagire quando ci sono equipaggi di etnie diverse». «Adirato» per la vicenda il rettore dell' Università La Sapienza, Luigi Frati: «Schettino è un personaggio negativo, responsabile della morte di 30 persone ed io al posto suo starei ben nascosto». Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro dell' Istruzione, Stefania Giannini: «Trovo che l' intervento di Schettino nel corso di un seminario organizzato da un docente dell' Università 'La Sapienza' di Roma sia un fatto sconcertante». Il criminologo Vincenzo Mastronardi, il docente che ha invitato il comandante della Costa Concordia a tenere ilo seminario, è stato deferito dal rettore Luigi Frati al Comitato Etico che valuterà l' accaduto «anche ai fini disciplinari». © Riproduzione riservata. EMILIO GIOVENTÙ Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 46 7 agosto 2014 Pagina 7 Italia Oggi Enti locali Il caso Terravision all' attenzione del Parlamento inglese. Dopo 9 anni di indagini della procura non c' è stato ancora il dibattimento Un gruppo imprenditoriale inglese «ostaggio» della giustizia italiana: i nostri tribunali si fanno conoscere all' estero. A Londra si discute degli enormi danni causati dall' uso disinvolto del ricorso a una magistratura che si sa lentissima. Da Roma alla City, ecco gli atti: il consigliere legale dell' ambasciatore britannico nella città eterna ha inviato una relazione alla Camera dei Lords e alla Camera dei Comuni per denunciare un esempio di «mala giustizia». Il casus belli? I danni subiti dal gruppo inglese Terravision con Alivision Transport scarl, società italiana di transfer aeroportuale, «vittima di una ostinata quanto dannosa attenzione da parte dell' autorità giudiziaria che si protrae dal 2005, rendendo sempre più difficoltoso l' esercizio dell' attività imprenditoriale», come si legge nelle pagine del «legal advisor». Il sistema giudiziario italiano appare incomprensibile agli inglesi: e il caso mette in guardia sulla possibilità di «operare serenamente ed in regime di libera concorrenza» in Italia. All' indice, la lentezza della giustizia tricolore: «Dopo nove anni di indagini della procura di Roma, unica in Europa ad aver sottoposto ad indagine una società del gruppo Terravision, non è ancora iniziato il dibattimento dinanzi al tribunale competente». Nel mirino il consulente tecnico, l' istanza di fallimento nei confronti di una società che non versava in uno stato di insolvenza, la custodia cautelare ai danni dell' amministratore del gruppo, il sequestro dei beni aziendali e dei conti correnti. Troppo, anche per la tradizionale flemma anglosassone. In Inghilterra si chiede di intervenire, evocando «l' esistenza di un preciso disegno volto a danneggiare gravemente le società riconducibili al gruppo Terravision, sgradito ai concorrenti italiani nel mercato dei transfer aeroportuali». Secondo indiscrezioni, l' iniziativa britannica avrebbe il merito di capire i motivi delle lunghe indagini sulla società e il suo management in Italia. Si ipotizza un utilizzo strumentale del ricorso alla magistratura per eliminare dal mercato proprio Terravision, gruppo che ha contrastato il monopolio già esistente nel settore dei transfer aeroportuali. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 47 7 agosto 2014 Pagina 7 < Segue Italia Oggi Enti locali PIERRE DE NOLAC Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 48 7 agosto 2014 Pagina 7 Italia Oggi Enti locali Se Renzi ce la fa a sbolognarla a Bruxelles, ha allora la possibilità di rafforzare il governo. Mogherini out, rimpasto possibile Alfano trema perché teme il ridimensionamento dell' Ncd. Grandi manovre di rimpasto. Federica Mogherini for president, o meglio Alto commissario per la politica estera dell' Unione Europea? L' ok dell' Europa, seppure a maggioranza, non sarebbe solo una vittoria di Matteo Renzi in apertura del semestre italiano, ma soprattutto gli consentirebbe di fare quel rimpasto di governo che ufficialmente sostiene di non volere: se però sarà costretto perché la Mogherini se ne va chi potrà rinfacciargli il rimpasto sempre negato? Qualche aggiustamento nella compagine di governo sarebbe utile per velocizzarne l' azione e renderne più produttivo il cammino. Renzi lo sa benissimo. E non solo lui. Anche qualche veterano pidiessino glielo ha consigliato. Per esempio Piero Fassino che secondo il sito web più informato sulle faccende piemontesi, lo Spiffero, non solo avrebbe indicato a Renzi l' esigenza di una marcia in più, quando a ottobre si entrerà nel vivo dell' azione di governo, ma si sarebbe anche proposto per un incarico romano, governativo o paragovernativo. L' ascesa di Sergio Chiamparino che dopo avere raggiunto la presidenza della Regione Piemonte si è fatto eleggere presidente della Conferenza dei presidenti delle Regioni, al posto del dimissionario Vasco Errani, scalzando pretendenti di peso come il laziale Nicola Zingaretti, ha di fatto oscurato il ruolo di Fassino. Di qui la ricerca di una sorta di rivincita, che significa un ruolo nazionale, dentro (o quasi) al governo. Il sì a Fassino significherebbe un altro colpo pesante nei confronti dei bersaniani: dopo averli bastonati sulla vicenda della legge sul Senato uno degli exbersaniani più prestigiosi sarebbe una bandiera di lusso da sbandierare da parte di Renzi. Mandata in Europa la Mogherini, il presidente del consiglio potrebbe giocare la carta Fassino per rinforzare la politica estera del suo governo nel delicato periodo della presidenza Ue all' Italia e con le guerre ai nostri confini. Certo, Fassino dovrebbe togliersi la fascia tricolore ma il Pd con Chiamparino presidia la Regione e non dovrebbero esserci sorprese nel caso di un voto anticipato a Torino. Già si sta scaldando il braccio destro di Fassino, Stefano Lo Russo, che potrebbe raccoglierne l' eredità. In alternativa ci sono incarichi prestigiosi vacanti in organizzazioni internazionali che consentirebbero a Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 49 7 agosto 2014 Pagina 7 < Segue Italia Oggi Enti locali Fassino di abbinare gli incarichi, continuando l' esperienza di sindaco. In ogni caso il rimpasto è per lui una scommessa. Chi, al contrario, frena, è Angelino Alfano, perché in caso di ridefinizione degli assetti di governo il suo ruolo risulterà ridimensionato, anche alla luce dei deludenti risultati alle elezioni europee. È vero che i voti del Ncd sono spesso importanti in parlamento ma Renzi non ha mai fatti mistero di ritenere ancora più importante (e per lui vantaggioso) l' accordo con Silvio Berlusconi, ovvero se venissero a mancare i voti Ncd arriverebbe la scialuppa di salvataggio di Fi. Quindi Alfano continuerà a fare il vicepresidente del consiglio ma perderà il Viminale. La casella è ambita, ci vuole un uomo di esperienza. Volete mettere l' appeal di Fassino, se mancherà l' obiettivo degliEsteri e quindi potrebbe essere dirottato agli Interni, rispetto al nome che circola di Marco Minniti, Pd, sottosegretario agli Interni con delega ai servizi segreti? Tra Renzi e Alfano è finita la luna di miele incominciata con la costituzione del governo. Al leader Ncd non è andato giù il patto del Nazareno sottoscritto sopra la sua testa e per rendere pan per focaccia sarebbe in qualche modo intervenuto sul Ppe per bloccare la nomina della Mogherini e quindi non rendere necessario il rimpasto. Non a caso in aiuto di Alfano in funzione antiMogherini è intervenuto Antonio Tajani, vicepresidente del parlamento europeo e del Ppe: «Non sono contro Renzi .dice non voglio disturbare il manovratore ma è un grave errore per gli interessi dell' Italia chiedere il posto di Alto rappresentante della politica estera, a meno di non proporre qualcuno di maggior peso come Enrico Letta o Massino D' Alema. Se si intende proseguire nell' indicazione della Mogherini per il bene dell' Italia sarebbe meglio scegliere un altro incarico come Commercio internazionale o Immigrazione, per il quale la Mogherini andrebbe benissimo. Ma forse Renzi è mal consigliato, l' Europa non è Firenze e si deve cercare il compromesso con tutti, non lo scontro». Lo shakeraggio del governo (in ottobre) coinvolgerà anche il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, che a giudizio dei renziani non ha brillato per iniziativa mentre il presidente del consiglio vuole portare in parlamento una riforma articolata della giustizia come ha annunciato a destra e a manca. A Renzi non è piaciuta la polemica con l' Anm, l' associazione magistrati, scoppiata proprio in questo periodo caldo del Senato perché il ministro ha annunciato l' ampliamento della responsabilità delle toghe con possibilità di rivalsa sullo stipendio da parte dello Stato: ritrovarsi coi giudici sulle barricate non è piacevole per il presidente del consiglio. La Giustizia potrebbe quindi rientrare nel maquillage del governo. È pronto Graziano Delrio, l' ex sindaco di Reggio Emilia diventato braccio destro di Renzi al governo, ma tra i due non c' è più la sintonia d' un tempo e Delrio si è stancato di essere l' ombra del presidente del consiglio, senza ricevere da lui alcun apprezzamento. Quindi aspira a un più tranquillo posto da ministro, magari alla Giustizia, settore destinato a ritornare in primo piano dopo la full immersion nelle riforme costituzionali. Poi è in bilico il ministro all' Istruzione, Stefania Giannini. Aveva avuto l' incarico di rivoltare la scuola come un calzino. Il solo risultato ottenuto, finora, è stato l' ammutinamento dei presidi. È l' unica esponente di Scelta civica nel governo. Quando il movimento s' è spaccato lei è rimasta fedele a Mario Monti e ora è il segretario del partitino, reduce dalla débacle alle elezioni europee, tanto che Renzi ritiene sovradimensionato quel ministero. A Scelta civica, come ai partiti minori, spettano posti da sottosegretario non ministri. Infine vi è il ministero (agli Affari regionali) retto da Maria Carmela Lanzetta, civatiana convinta, tanto da essere stata capolista nel collegio Reggio CalabriaVibo Valentia nel raggruppamento proCivati per l' assemblea nazionale Pd. La ministra si trova in una situazione davvero singolare: mentre Renzi, il «suo» presidente del consiglio, trainava tra i marosi la nave delle riforme costituzionali, il «suo» leader, Pippo Civati, predicava contro quella legge, arrivando a ipotizzare la scissione e comunque pronto a fare lo sgambetto al governo in parlamento. Non solo. In precedenza ella votò contro, in direzione Pd, al documento in cui si sfiduciava l' operato del governo Letta e si chiedeva di dare vita all' esecutivo Renzi, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 50 7 agosto 2014 Pagina 7 < Segue Italia Oggi Enti locali salvo poi ritrovarsi a capo di un ministero proprio di quel governo che i civatiani non volevano. Renzi più che mai in rotta con Civati è intenzionato a dare una lezione al suo antagonista interno al partito, dopo la dura opposizione subìta sul Senato, estromettendo i suoi uomini dal governo. Con l' autorità che gli deriva dal 40,8% dei voti conquistati alle europee Renzi va verso un rimpasto che plasmerà il suo governo secondo i nuovi equilibri dentro e fuori il suo partito, sperando pure di rilanciare l' azione dell' esecutivo perché un giorno dopo l' altro i suoi famosi mille giorni si stanno consumando. © Riproduzione riservata. GIORGIO PONZIANO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 51 7 agosto 2014 Pagina 22 Italia Oggi Enti locali L' Agenzia delle entrate detta gli indirizzi sulla lotta all' evasione e fa i conti con la crisi. Fisco, verifiche veloci e concrete Controlli a partire dall' annualità 2012. Iva nel mirino. Meno rilievi formali, Iva sorvegliata speciale, verifiche sul passato recente, e cioè non più indietro del 2012, e grandi imprese ai raggi X. Sono queste le direttrici su cui si muoveranno gli uffici del fisco per portare a casa quanto più gettito possibile e al riparo dalle lungaggini del contenzioso, tanti maledetti e subito. Per farlo, secondo quanto emerge dagli indirizzi operativi contenuti nella circolare 25/2014 dell' Agenzia dell' entrate, emanata ieri, l' attività a monte della preparazione dell' accertamento si concentrerà sull' analisi di rischio per individuare i comportamenti di maggiore pericolosità. Tanto che l' Agenzia dovrà prestare attenzione alla conoscenza delle dinamiche economiche presenti in ciascuna realtà provinciale acquisita dagli studi predisposti dai diversi enti che svolgono indagini statistiche. E, per la prima volta, in un d o c u m e n t o d i prassi a m m i n i s t r a t i v a , l ' indicazione, che arriva da via Cristoforo Colombo agli uffici, è quella di non trascurare e «di considerare anche la particolare crisi economica che sta colpendo il territorio nazionale». Inoltre quelli che, negli ultimi anni, sono stati un vero e proprio spauracchio indagini finanziarie e redditometro, considerate fino a poco tempo fa le terribili armi di distruzione di massa dell' evasione, sono messe su un binario morto. Nella nota si legge infatti «grande cautela per gli accertamenti basati su presunzioni. Le indagini finanziarie devono essere utilizzate evitando richieste di dettaglio su importi poco rilevanti e chiaramente riferibili alle normali spese personali o familiari. Il redditometro scatta soltanto nei confronti di coloro che presentano scostamenti significativi tra reddito dichiarato e spese sostenute». In questo contesto, per l' Agenzia, particolare impegno deve essere riservato all' approfondimento dei comportamenti evasivi più gravi, quelli che oltre a comportare danni al gettito provocano distorsioni alla libera concorrenza. E su tutte le imposte l' Agenzia individua una sorvegliata speciale: l' imposta sul valore aggiunto. Nella circolare si invitano gli uffici dunque a effettuare un esame di proficuità comparata, privilegiando elementi da cui possano scaturire maggiori imposte accertabili. Al fisco non interessa la verifica di scarsa rilevanza in termini di imposte o quella «pretestuosa» che può, si legge nel documento, «generare nei contribuenti l' opinione di un' amministrazione che presta attenzione a situazioni poco Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 52 7 agosto 2014 Pagina 22 < Segue Italia Oggi Enti locali significative o ancora peggio di natura esclusivamente formale». Ma quali sono dunque queste situazioni ad alto rischio? Si parte dai grandi contribuenti e dalla pianificazione fiscale aggressiva e dalla delocalizzazione dei redditi verso paesi a fiscalità privilegiata. Anche in questo caso però arriva un avvertimento agli uffici: «In considerazione del sempre delicato stato dell' economia, è necessario accordare priorità alla lavorazione degli elementi che riguardano pretese che possono comportare significative ricadute sulle aziende interessate dai controlli, instaurando, ove possibile e qualora tale modalità non sia incompatibile con la decadenza dell' azione accertatrice, un proficuo contraddittorio, preventivo rispetto all' emissione degli avvisi di accertamento, che consenta agli uffici di porre in essere una completa ed esaustiva istruttoria prima dell' eventuale emanazione dei provvedimenti». Sorvegliati speciali saranno poi, nell' ambito dei contribuenti di media dimensione, quei fenomeni di migrazione delle imprese dalla platea dei grandi contribuenti a quella delle imprese di medie dimensioni, anche per effetto di specifiche operazioni societarie finalizzate a contrarre la loro dimensione». Per quanto riguarda le armi informatiche messe a punto per contrastare i fenomeni evasivi l' Agenzia delle entrate perfeziona nuovi applicativi dai nomi creativi. Scendono in campo Verdi destinato alle attività di analisi di rischio sulle persone fisiche e di ausilio alla determinazione sintetica del reddito. Giara, applicativo per i controlli automatizzati e Icona che consente la predisposizione di un avviso di accertamento andando a pescare anomalie legate ai redditi immobiliari, c' è poi Monic per l' analisi delle compensazioni indebite e Sonore sulle residenze fittizie. © Riproduzione riservata. PAGINA A CURA DI CRISTINA BARTELLI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 53 7 agosto 2014 Pagina 22 Italia Oggi Enti locali Dati. Ipoteche procedure online Al via le nuove procedure online per il procedimento semplificato di cancellazione delle ipoteche. Dal 1° gennaio 2015 (facoltative dal 1° settembre 2014) infatti, banche, enti previdenziali e intermediari finanziari «concedenti» dovranno utilizzare obbligatoriamente le nuove modalità per inviare la comunicazione telematica attestante l' avvenuta estinzione del mutuo ai fini della cancellazione delle ipoteche. Lo ricorda l' Agenzia delle entrate con una nota di ieri. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 54 7 agosto 2014 Pagina 25 Italia Oggi Enti locali risoluzione. Durc garantito con le rate Beneficio della rateazione fiscale di pari passo con il Documento unico di regolarità contributiva. Le imprese che usufruiscono della possibilità di non pagare fino a otto rate non devono solo avere la possibilità di poter mantenere il loro piano di rateazione ma anche la possibilità di poter ottenere il Durc in mancanza dei pagamenti. Questo il contenuto della risoluzione 700411 a firma di Francesco Ribaudo (Pd) al vaglio della commissione finanze della camera e che dovrebbe ottenere il via libera definitivo entro la settimana. Nel dettaglio, la proposta di Ribaudo nasce dalla discrepanza normativa che si è creata all' indomani dell' entrata in vigore della disposizione contenuta nel dl 69/2013 (decreto del fare) che prevede la possibilità, per chi usufruisce delle rateizzazioni fiscali, di mantenere il beneficio fino al mancato pagamento di otto rate (si veda ItaliaOggi del 9 novembre 2013). Questi soggetti, infatti, mentre mantengono il beneficio della rateazione ad oltranza perdono il diritto di poter ottenere il Durc nel momento in cui viene meno anche il pagamento di una sola rata. «Questa discrepanza normativa che si è venuta a creare», ha spiegato a ItaliaOggi Ribaudo, «è deleteria per le imprese perché in mancanza del Durc non possono usufruire di una serie di vantaggi, primo tra tutti la possibilità di ottenere il pagamento dei crediti da parte della pubblica amministrazione. Senza contare, poi», ha concluso Ribaudo, «l' impossibilità di partecipare alle gare di appalto». Calendario alla mano la risoluzione, la cui discussione generale si è conclusa ieri, dovrebbe ottenere il via libera definitivo dalla commissione nella giornata di oggi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 55 7 agosto 2014 Pagina 25 Italia Oggi Enti locali Il sottosegretario Enrico Zanetti in question time alla camera. Fisco, macigno sanzioni Con gli interessi sono il 51% dei crediti totali. Più di 474 miliardi di crediti fiscali assegnati dall' Agenzia delle entrate a Equitalia negli ultimi 13 anni. E a pesare come un macigno sono le sanzioni (206,2 mld di euro) e gli interessi (39,7 mld di euro). Complessivamente, infatti, queste due voci gravano sul bilancio dell' erario per 245,9 mld di euro. A sottolinearlo nel corso del question time che si è svolto ieri in commissione finanze alla camera, il sottosegretario all' economia e alle finanze Enrico Zanetti riportando quanto evidenziato dall' amministrazione finanziaria, in risposta al quesito inoltrato da Filippo Busin (Ln). Nel dettaglio, l' interrogazione di Busin è andata a completare il quadro relativo ai crediti fiscali vantati dall' erario, già tracciato dall' Agenzia delle entrate n e l c o r s o d e l question time che si è svolto il 23 luglio scorso (si veda ItaliaOggi del 24 luglio 29014). Se, però, nel corso della precedente interrogazione Zanetti si era limitato a riportare i dati forniti dall' amministrazione finanziaria, questa volta, a seguito della richiesta di Busin, il sottosegretario ha avuto modo di tracciare un bilancio complessivo. Ed ecco che, numeri alla mano, è emerso che «su un totale di 474 miliardi di crediti fiscali vantati dall' erario, frutto della differenza tra carico lordo (circa 677,4 mld di euro), carico sgravato (169,6 mld di euro) e carico riscosso (33,4 mld di euro), più del 50% sono frutto di interessi e sanzioni. Cifre, queste ultime», ha evidenziato il sottosegretario, «che sono calcolate a partire dal 2000 e, per quanto concerne la richiesta relativa alla quota parte del carico netto che risulta a carico di soggetti in procedura concorsuale o oggetto di sospensione, le ultime cifre mostrano che l' ammontare risultata rispettivamente pari 121,5 mld di euro e a circa 18,2 miliardi». PAGINA A CURA DI BEATRICE MIGLIORINI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 56 7 agosto 2014 Pagina 27 Italia Oggi Enti locali Dalla camera ok al decreto competitività. Agevolazioni Ace per chi si quota Via libera dalla camera al cosiddetto «decreto competitività» (decreto legge 24 giugno 2014, n. 91). Il testo approvato ieri ora tornerà al senato per la terza lettura per essere licenziato definitivamente prima della pausa estiva (e cioè entro venerdì prossimo), dato che la scadenza per la conversione è prevista per il 23 agosto. Il testo, contiene svariate misure, dalle nome sullo sviluppo delle imprese, all' ambiente, all' agricoltura, passando per l' efficientamento e le tariffe energetiche. Sul fronte delle imprese l' articolo 19 del dl n. 91/2014 prevede un rafforzamento dell' aiuto alla crescita economica (Ace), con una maggiorazione del 4%, per le società che vengono ammesse alla quotazione nei mercati regolamentati o in sistemi multilaterali di negoziazione di stati membri della Ue. Il rafforzamento dell' Ace per le imprese che decidono di quotarsi è volto ad agevolare il finanziamento mediante il capitale proprio attraverso un sussidio di natura fiscale. Nel caso in cui l' agevolazione Ace non sia utilizzata interamente per incapienza degli utili, è previsto che l' impresa possa usufruire di un credito di imposta a valere sui debiti Irap e fruibile in cinque anni. In tal modo, le imprese con reddito imponibile negativo o inferiore all' importo dell' agevolazione possono anticipare la fruizione del beneficio fiscale. L' articolo 20, ai commi da 3 a 8quinquies, reca una serie di modifiche alle disposizioni codicistiche in materia societaria. In particolare il comma 3 novella i criteri di determinazione del valore delle azioni delle società quotate nel caso di recesso, eliminando, tra l' altro, il riferimento all' utilizzo esclusivo del criterio della media aritmetica dei prezzi di chiusura di mercato nei sei mesi precedenti la pubblicazione dell' avviso di convocazione dell' assemblea. I commi 4 e 5, dell' articolo 20, recano modifiche, rispettivamente, alla disciplina dell' acquisto della società da promotori, fondatori, soci e amministratori e della trasformazione di società di persone: viene previsto che in tali fattispecie possa applicarsi una procedura di valutazione semplificata dei beni societari (prevista dall' articolo 2343ter c.c.) ove ne sussistano i presupposti di legge. CINZIA DE STEFANIS Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 57 7 agosto 2014 Pagina 27 Italia Oggi Enti locali Sondaggio Cna sul Sistema di tracciabilità informatica che dal 2015 resterà l' unico. Rifiuti, il Sistri va rottamato Per le imprese è inefficiente, costoso e difficile da attuare. Inefficiente, costoso, basato su una tecnologia di difficile utilizzazione, privo di un customer care adeguato. Insomma, una zavorra che rallenta e complica le attività delle imprese del s e t t o r e rifiuti ( p r o d u t t o r i , m a a n c h e trasportatori e smaltitori) senza portare un reale beneficio in termini di legalità e tutela dell' ambiente. È impietoso il giudizio delle imprese sul Sistri, i l S i s t e m a integrato p e r i l c o n t r o l l o e l a tracciabilità dei rifiuti che dal 1° gennaio dell' anno prossimo, salvo ulteriori ripensamenti da parte del legislatore, dovrebbe restare l' unico strumento di tracciabilità visto che cesserà l' attuale coabitazione con il vecchio sistema cartaceo. A certificare la bocciatura è un sondaggio che la Cna ha realizzato tra 1.700 imprese associate. In una scala da 1 a 10, è 2 il voto assegnato al Sistri. E questo nonostante che per l' 82% degli imprenditori coinvolti nella ricerca la tracciabilità dei rifiuti r e s t i u n obiettivo irrinunciabile. Un obiettivo, evidentemente, da realizzare attraverso altre strade, ma lasciando perdere uno strumento la cui storia, fin dalla sua istituzione nel 2007, è stata segnata da una lunga serie di proroghe, dietrofront, esclusioni, ripensamenti. Con buona pace delle oltre 600 mila imprese che dal 2009 hanno pagato contributi per mantenere in piedi un sistema nato con uno stanziamento iniziale di soli 5 milioni di euro da parte del Minambiente. Tra ottobre 2013 e aprile 2014 dalla platea dei soggetti obbligati al Sistri sono state escluse circa 400 mila imprese. Si tratta dei produttori di rifiuti speciali non pericolosi e delle aziende con meno di 10 dipendenti. Tutti gli altri (imprese di trasporto, recupero e smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi, nonché produttori con più di dieci dipendenti) restano soggetti al Sistri a partire dal 2015, non potendo più contare sul sistema cartaceo spesso preferito rispetto alla tracciabilità informatica. Tanto che gran parte delle imprese recentemente esonerate dal Sistri, rivela l' indagine della Cna, sono immediatamente tornate al sistema cartaceo. I risultati del sondaggio nel dettaglio A fare acqua da tutte le parti, infatti, è proprio la piattaforma software del sistema che dal 60% delle imprese interpellate dalla Cna viene giudicata totalmente insufficiente (voto uno) e che in scala da 1 a 10 riporta un giudizio medio di 2,3. Stesso discorso per la gestione delle procedure che registra una valutazione media anche in questo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 58 7 agosto 2014 Pagina 27 < Segue Italia Oggi Enti locali caso molto bassa (2,2). Ancora peggiore è il voto sulla chiarezza degli obblighi normativi che nel 63% degli casi è stato un 1. Non va meglio l' interfaccia con i clienti che è stata considerata sufficiente da solo il 6,4% delle imprese che utilizzano il Sistri. Tuttavia, le doglianze maggiori da parte delle aziende riguardano i costi aggiuntivi sostenuti per implementare il nuovo sistema e la complicazione nel gestirlo nella vita di tutti i giorni. Secondo il sondaggio della Cna, nei primi quattro anni di utilizzo, circa il 45% dei trasportatori e delle aziende di recupero/smaltimento hanno sostenuto costi superiori ai 10 mila euro con punte superiori a 50 mila euro. Nell' ambito dei produttori, invece, l' incremento dei costi è stato più contenuto (soprattutto nelle aziende con meno di 10 dipendenti) ma, fa notare la Cna, «la maggior parte di essi non ha ricevuto in cambio nessun servizio». Quanto alla gestione, il 18% degli intervistati ha registrato un rallentamento dell' attività ordinaria dell' impresa, il 14% ha sottolineato la necessità di assumere personale aggiuntivo e il 12,6% ha lamentato l' impossibilità di completare la presa in carico dei rifiuti. Ciononostante, dal sondaggio è emerso che gli imprenditori del settore considerano irrinunciabile la tracciabilità dei rifiuti. A patto che sia realizzata con strumenti più agili del Sistri. La Cna, per esempio, è scesa in campo a supporto delle imprese e i servizi offerti dalla Confederazione nazionale dell' artigianato e della piccola e media impresa hanno soddisfatto gli utenti tanto da meritarsi un 7 in pagella. FRANCESCO CERISANO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 59 7 agosto 2014 Pagina 30 Italia Oggi Enti locali finanziamenti. Premialità negli istituti tecnici Più assunzioni e quindi più finanziamenti. Sarà questa l' equazione che legherà, d' ora in poi, i fondi destinati agli istituti tecnici superiori. Accanto al mondo universitario, quindi, il tema della valutazione e della premialità entra anche nelle scuole che formano i super tecnici che servono al mondo industriale. È questo il risultato di un accordo siglato ieri in Conferenza unificata tra il Ministero dell' istruzione, università e ricerca e l e regioni. Non più fondi a pioggia per tutti, quindi, ma finanziamenti per chi raggiunge i risultati migliori, specie per il livello di placement, cioè di occupazione degli studenti. Dal prossimo anno scolastico quindi e per la prima volta per questo tipo di formazione saranno misurate l' efficienza e l' efficacia dei risultati. Una vera e propria rivoluzione nel settore dell' istruzione. M a c o m e funzionerà i n c o n c r e t o ? D a l prossimo anno scolastico il fondo Miur e i fondi regionali che finanziano gli Its verranno distribuiti in questo modo: il 20% in relazione alla popolazione residente nella regione di età compresa fra i 20 e i 34 anni; il 70% sulla base dei ragazzi ammessi al secondo anno e di quanti sono stati ammessi all' esame finale; per il 10% a titolo di premialità per quegli Its che hanno ottenuto un punteggio pari o superiore a 70 secondo criteri che riguardano, fra l' altro, l' occupazione, il placement, dei diplomati a 6 e a 12 mesi dalla fine del corso. Più fai assumere più fondi prendi, insomma. Gli Istituti tecnici superiori oggi raccolgono 5 mila ragazzi, sono caratterizzati da una fortissima contaminazione tra scuola e lavoro, con il 50% delle docenze effettuate dal mondo della produzione e almeno il 30% delle ore in tirocinio attivo. Si tratta di corsi della durata di due anni che hanno appena terminato il primo biennio con ottimi risultati sul piano dell' occupazione: oltre il 60% dei diplomati ha già trovato lavoro, con alte percentuali di contratti a tempo indeterminato. © Riproduzione riservata. BENEDETTA PACELLI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 60 7 agosto 2014 lugonotizie.it Web Berti, presidente CNA della Bassa Romagna: "Eccessiva pressione fiscale sulle imprese" TARI, aumenti di oltre il 20% sui capannoni artigianali e di oltre il 100% sulle aree scoperte rispetto al 2013. Chiesta la rateizzazione "La CNA della Bassa Romagna, come tutte le associazioni d'impresa, è fortemente preoccupata per la pesante imposizione fiscale che grava sulle imprese e ne limita fortemente la capacità di generare reddito e di stare sul mercato". È quanto afferma Mario Betti, presidente CNA della Bassa Romagna, a seguito di una riunione del gruppo dirigente della CNA locale, convocato urgentemente per affrontare il tema della tassazione locale. "Quotidianamente, per la mia attività d'imprenditore sottolinea Betti incontro fornitori, piccoli imprenditori e artigiani che lamentano l'eccessiva pressione fiscale da parte dello Stato ma anche l'aumento indiscriminato a livello locale. L'applicazione della tassa sui rifiuti TARI è eloquente della difficile situazione in cui si trovano le imprese, con aumenti di oltre il 20% sui capannoni artigianali e di oltre il 100% sulle aree scoperte, ovviamente rispetto alle tariffe 2013. La TARI è una vera patrimoniale sull'immondizia; inoltre, il 10% di IVA, detraibile fino allo scorso anno, è un ulteriore costo per i bilanci aziendali. Sul piano locale evidenzia Betti urge un confronto con le rappresentanze delle imprese, cosa che non è avvenuta con le nuove Amministrazioni che compongono l'Unione dei Comuni alle quali avevamo chiesto, non solo come CNA, il rinvio a settembre delle delibere comunali previste entro la fine di luglio 2014 così da potere aprire un confronto per riequilibrare meglio la tassazione e, quindi, la pressione fiscale sulle imprese. Ma non ci hanno ascoltato. In primo luogo prosegue Betti non è più ammissibile che il 30% circa della superficie complessiva, che è quella occupata dalle imprese, si faccia carico e paghi oltre il 40% del servizio rifiuti complessivo. Va ripristinato un riequilibrio fra domestico e non domestico. In secondo luogo, la prima rata della TARI, arrivata nelle scorse settimane e che copre i primi 6 mesi del 2014, è una parte della possibile stangata che può arrivare a fine anno: per questo chiediamo la possibilità di una rateizzazione dei pagamenti. Un altro elemento importante riguarda l'alleggerimento delle procedure burocratiche previste per le agevolazioni, dove i Comuni hanno proposto e recepito un modello di autocertificazione delle superfici che, qualora ci sia anche un banalissimo errore, può dare adito ad una azione penale. Noi, su questo punto, chiediamo che l'autocertificazione venga sostituita da una semplice comunicazione. C'è poi un concetto fondamentale che deve passare: chi produce rifiuti Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 61 7 agosto 2014 < Segue lugonotizie.it Web deve pagare in base a quanti ne produce e non in base ai metri quadri della propria azienda. Questo deve essere alla base delle scelte politiche che i Comuni, ma anche Hera, dovranno fare in tempi rapidi. In tutti questi anni sostiene Betti abbiamo sempre sostenuto e praticato un confronto preventivo con le Istituzioni, soprattutto quando queste assumono decisioni che riguardano la vita e i bilanci delle imprese. Vogliamo continuare con questo metodo, cosa che abbiamo ribadito anche ai nuovi Sindaci nei giorni scorsi. Mi auguro che l'Unione abbia la stessa nostra intenzione. Pertanto ci aspettiamo che i Comuni ci chiamino per discutere delle proposte che sosteniamo. Un altro tema emerso dall'incontro conclude Betti riguarda la volontà, da parte delle nostre Amministrazioni, di confermare e rafforzare il loro contributo a sostegno dei Confidi. Il problema dell'accesso al credito sta diventando insostenibile per le imprese; auspichiamo, pertanto che questa richiesta non venga disattesa e, al riguardo, aspettiamo un segnale forte da parte dei Sindaci della Bassa Romagna. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 62 7 agosto 2014 lugonotizie.it Web Tradizionale sagra patronale al campo sportivo di San Lorenzo di Lugo Dal 7 all'11 agosto Da giovedì 7 a lunedì 11 agosto appuntamento con la tradizionale Sagra di San Lorenzo in svolgimento presso il campo sportivo di San Lorenzo di Lugo organizzata dal Circolo ACLI Don Bosco e dalla parrocchia locale con il patrocinio del Comune di Lugo. La festa paesana, dedicata al patrono ed inserita nell'ambito Lugo e venti d'estate, confeziona per l'edizione 2014 un ricco programma che abbraccia tematiche religiose, d'intrattenimento, gastronomiche e culturali con ingresso ad offerta libera. Giovedì 7 agosto (ore 19) serata della Braciola Fiorentina, a seguire (ore 20) un'ampia programmazione di eventi sportivi con esibizione dell'A.S.D. Judo Club Lugo 1964 e della scuola di pattinaggio artistico lughese Up and Down. Inoltre, torneo di tiro alla fune a squadre, 19° trofeo Andrea Poli. Venerdì 8 agosto (ore 21) tributo ai Nomadi con la band Mercanti e Servi, esposizione auto e moto d'epoca in loco. Sabato 9 agosto, dal mattino, raduno cicloturistico 5°Memorial Giovanni Merendi a cura della Società Ciclistica Lavezzolese; in serata terza edizione di S.Lorenzo's Got Talent La Sagra dei Talenti aperta a cantanti, ballerini, giocolieri, poeti, musicisti, maghi ed attori presentata da Gianni Parmiani (iscrizioni e regolamento www.lacompagine.it). Bellissima festa gestita sapientemente da una comunità che vive questi momenti con l'appropriato spirito di condivisione sottolinea Davide Ranalli, Sindaco di Lugo le tradizioni che si rinnovano vanno conservate ed incentivate, non mancherò di partecipare all'evento. Ricca programmazione domenica 10 agosto, giorno di San Lorenzo, che si apre con il momento conviviale Pranziamo insieme alla festa (ore 12), a seguire esibizione del gruppo spettacolo I Diavoli della Frusta (www.diavolidellafrusta.it) e la pittoresca Batdura cun la zercia animata dalla parrocchia di CampianoCastelbolognese. Gran finale lunedì 11 agosto (ore 21) con lo spettacolo canoro di Luana Babini. Stand gastronomico con specialità romagnole, pesca di beneficenza, stand del libro, mostra pittura e smielatura completano una sagra di successo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 63 7 agosto 2014 PavaglioneLugo.net Web Lugo ringrazia suor Elena Mattiuzzo nel 50° di professione religiosa È un momento intenso di grazia e di gioia quello che abbiamo vissuto sabato 2 agosto presso la Parrocchia di san Francesco di Paola: una grazia e una gioia che hanno toccano non solo il cuore di suor Elena Mattiuzzo (appartenente all'Istituto religioso Figlie della Sapienza), per il dono dei 50 anni di vita religiosa, ma anche il cuore di tutti noi che le siamo vicini con l'ammirazione, l'affetto e la preghiera. In verità, a gioire nel rendimento di grazie è la Chiesa come tale, che riconosce nella vita consacrata uno dei doni più preziosi che il Signore instancabilmente le dona. Ma soprattutto è il Signore stesso che si rallegra e gioisce, perché è Lui che ha scelto suor Elena come sua sposa, l'ha unita intimamente e per sempre a sé e adesso gioisce per la perseveranza di questa sua sposa. La celebrazione del 50° di professione religiosa è una tappa quanto mai significativa di un lungo cammino che si collega a un progetto che Dio ha coltivato sin dall'eternità. Da sempre Dio ha pensato a questa nostra sorella e l'ha chiamata all'esistenza perché su di lei si realizzasse il suo progetto di amore. All'origine della vocazione alla vita consacrata c'è l'amore di Dio: un amore straripante che chiede e concede l'intimità massima e dona tenerezza e soavità, un amore che vuole rendere partecipe la persona, in Gesù, alla vita sponsale di Dio: ti farò mia sposa. La santa messa del 50° ha offerto a tutta la città di Lugo l'occasione per ringraziare suor Elena che da 17 anni svolge un servizio amorevole, puntuale e preziosio nella Casa di riposo don Giovanni Sassoli, presso l'ospedale Civile e all'RSA san Domenico. Nell'omelia il parroco don Carlo Sartoni così si è rivolto alla festeggiata: "Cara suor Elena, con il rinnovo dei voti perpetui di povertà, castità e obbedienza oggi tu ti impegni, come 50 anni fa, a donarti totalmente e per sempre allo Sposo divino. Lui si dona tutto a te e si attende che anche tu ti doni tutta a Lui, senza riserve o condizioni. Suor Elena hai già sperimentato che l'amore del Signore è fedele, fedele per sempre! E tu, rinnovando la consacrazione per sempre a Lui, cerca con tutte le forze nel tuo cuore di rispondere con la tua quotidiana fedeltà alla fedeltà del Signore stesso. Certamente questa è la tua intenzione sincera e il tuo impegno generoso. Noi tutti qui riuniti ti accompagniamo con la nostra preghiera perché il tuo rinnovato Sì per sempre renda bella e gioiosa la tua vita e la tua missione di consacrata. Mentre penso alla tua generosità penso ai tanti giovani che si interrogano sul loro futuro e sul senso della vita. Vogliamo pregare perché il cinquantesimo di consacrazione di suor Elena diventi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 64 7 agosto 2014 < Segue PavaglioneLugo.net Web un seme che fa germogliare tante altre vocazioni, in particolare nella famiglia monfortiana e nella nostra Chiesa di Imola. Auguri carissimi suor Elena, Maria Santissima ti aiuti ad essere sposa fedele e gioiosa del suo Figlio Gesù e ti accompagni sempre con il suo materno amore nel tuo cammino". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 65 7 agosto 2014 PavaglioneLugo.net Web La CNA protesta contro gli aumenti della TARI La CNA della Bassa Romagna, come tutte le associazioni d'impresa, è fortemente preoccupata per la pesante imposizione fiscale che grava sulle imprese e ne limita fortemente la capacità di generare reddito e di stare sul mercato.E' quanto afferma Mario Betti, presidente CNA della Bassa Romagna, a seguito di una riunione del gruppo dirigente della CNA locale, convocato urgentemente per affrontare il tema della tassazione locale. Quotidianamente, per la mia attività d'imprenditore sottolinea Betti incontro fornitori, piccoli imprenditori e artigiani che lamentano l'eccessiva pressione fiscale da parte dello Stato ma anche l'aumento indiscriminato a livello locale. L'applicazione della tassa sui rifiuti TARI è eloquente della difficile situazione in cui si trovano le imprese, con aumenti di altre il 20% sui capannoni artigianali e di oltre il 100% sulle aree scoperte, ovviamente rispetto alle tariffe 2013. La TARI è una vera patrimoniale sull'immondizia; inoltre, il 10% di IVA, detraibile fino allo scorso anno, è un ulteriore costo per i bilanci aziendali. Sul piano locale evidenzia Betti urge un confronto con le rappresentanze delle imprese, cosa che non è avvenuta con le nuove Amministrazioni che compongono l'Unione dei Comuni alle quali avevamo chiesto, non solo come CNA, il rinvio a settembre delle delibere comunali previste entro la fine di luglio 2014 così da potere aprire un confronto per riequilibrare meglio la tassazione e, quindi, la pressione fiscale sulle imprese. Ma non ci hanno ascoltato. In primo luogo prosegue Betti non è più ammissibile che il 30% circa della superficie complessiva, che è quella occupata dalle imprese, si faccia carico e paghi oltre il 40% del servizio rifiuti complessivo. Va ripristinato un riequilibrio fra domestico e non domestico. In secondo luogo, la prima rata della TARI, arrivata nelle scorse settimane e che copre i primi 6 mesi del 2014, è una parte della possibile stangata che può arrivare a fine anno: per questo chiediamo la possibilità di una rateizzazione dei pagamenti. Un altro elemento importante riguarda l'alleggerimento delle procedure burocratiche previste per le agevolazioni, dove i Comuni hanno proposto e recepito un modello di autocertificazione delle superfici che, qualora ci sia anche un banalissimo errore, può dare adito ad una azione penale. Noi, su questo punto, chiediamo che l'autocertificazione venga sostituita da una semplice comunicazione. C'è poi un concetto fondamentale che deve passare: chi produce rifiuti deve pagare in base a quanti ne produce e non in base ai metri quadri della propria azienda. Questo deve essere alla base delle scelte politiche che i Comuni, ma anche Hera, dovranno fare in tempi rapidi. In tutti questi anni sostiene Betti abbiamo sempre sostenuto e praticato un confronto preventivo con le Istituzioni, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 66 7 agosto 2014 < Segue PavaglioneLugo.net Web soprattutto quando queste assumono decisioni che riguardano la vita e i bilanci delle imprese. Vogliamo continuare con questo metodo, cosa che abbiamo ribadito anche ai nuovi Sindaci nei giorni scorsi. Mi auguro che l'Unione abbia la stessa nostra intenzione. Pertanto ci aspettiamo che i Comuni ci chiamino per discutere delle proposte che sosteniamo. Un altro tema emerso dall'incontro conclude Betti riguarda la volontà, da parte delle nostre Amministrazioni, di confermare e rafforzare il loro contributo a sostegno dei Confidi. Il problema dell' accesso al credito sta diventando insostenibile per le imprese; auspichiamo, pertanto che questa richiesta non venga disattesa e, al riguardo, aspettiamo un segnale forte da parte dei Sindaci della Bassa Romagna. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 67 7 agosto 2014 PavaglioneLugo.net Web Due in uno Tarda mattinata del 12 luglio:siamo a Fusignano, la signora A., dopo aver sbrigato alcune commissioni, rientra in casa, lasciando la porta socchiusa, per riporre nel freezer alcuni alimenti. TTornata nella sala per chiudere, trova un signore che la saluta molto gentilmente e le comunica di dover effettuare alcuni controlli per una perdita di acqua già segnalata nel condominio in cui si trova il suo appartamento. La signora, 84 anni ben portati, si insospettisce, dice di non essere d'accordo e di voler chiamare la figlia; lui la rassicura dicendole che si tratta di una procedura di pochi minuti, però è necessario un apparecchio che potrebbe danneggiare il denaro e gli oggetti in oro. Alla richiesta di portare tutto ciò in sala, inspiegabilmente, così dirà dopo la signora, lei esegue senza obiezioni, accumulando soldi, preziosi e bigiotteria di alto livello sul tavolo della sala. A questo punto suona il cellulare dell'uomo, lei riesce a capire che si tratta di una voce maschile che lo sollecita ad affrettarsi; l'uomo allora chiede alla signora di recarsi in bagno, aprire un rubinetto e aspettare un suo cenno per chiudere, lei esegue quasi in trance (ipnosi?), così riferirà ai carabinieri e ai familiari. Dopo un po', non sentendo nulla, torna nella sala. Sul tavolo, più niente, resta solo il dolore cocente di aver subito una truffa e aver perso dei gioielli e degli oggetti che avevano anche un grande valore affettivo. A. descriverà un uomo ben vestito, sui 3035 anni, alto, sicuramente italiano, dai modi gentili ed educati che la guardava insistentemente e direttamente in viso. Non ricorda assolutamente di essere andata nella stanza dove c'era il suo portamonete, ha la certezza di aver cercato solo nella stanza da letto, dove teneva le sue poche cose d'oro e la bigiotteria. Secondo atto: mercoledì 6 agosto, tarda mattinata, via Sammartina; protagonista, la sottoscritta. Giardinaggio, entrano in cortile tre signori, un ragazzo poco più che ventenne, due trentenni o poco più, uno solo parla, accento italiano senza alcuna inflessione dialettale, elegantissimi, capelli castano scuri, gel in abbondanza, sono a piedi, uno di loro, l'unico che parlerà ha una cartelletta anonima. Ricordando la signora A. evito di guardarlo in faccia, o, meglio mi concentro sui loro sporchi e sdruciti portabadge, vecchi gadget residui di una fiera. Subito mi dice sono mandati dall'Enel, mi chiede se ho ricevuto un codice d'accesso composto da numeri e lettere, che nel corso della conversazione non ripeterà, (me ne rendo conto solo adesso, la conversazione è stata portata avanti a pezzetti senza richiami a quanto già detto), chiede notizie del contatore (a questo punto non ho ancora capito che lo vuole vedere), comunica che sono in regola col pagamento delle bollette precedenti (ma va'!) e si incarta penosamente sul fatto che sto pagando due bollette. Forte del fatto che Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 68 7 agosto 2014 < Segue PavaglioneLugo.net Web si sta avvicinando mio marito che potava la siepe, gli faccio ripetere la richiesta, di nuovo l'interlocutore è poco chiaro, poco professionale, sottolineo che siamo passati ad Hera, lo distraggo con la bolletta dei rifiuti, in due ci sosteniamo a vicenda anche perchè fulmino il mio povero consorte con due parole in codice sull'episodio precedente, e il tipo si inalbera, dice che meritiamo di pagare due bollette, che dobbiamo controllare (alè! siamo arrivati al dunque! vi devo far entrare tutti e tre a leggerne una!!! ma che strano), sbraita che coltiviamo marijuana, cosa che fa rabbrividire i miei preziosi gerani che sentono pure loro l'odore della truffa. Mio marito, più equilibrato di me, li saluta educatamente dicendo che non si devono preoccupare se paghiamo due bollette. Cari lettori, se ne sono andati a piedi e l'unico parlante continuava a urlacchiare che ci dobbiamo vergognare a coltivare marijuana. Niente auto Enel, niente divise Enel, un'eleganza notevole: cari truffatori, qualcosa è da rivedere. Striscia la notizia, i giornali, la tv stanno mettendo n guardia i cittadini. Funzionari, postini, preti eccetera: non ci fidiamo più di nessuno, e spesso a ragione. Mamma, di questo passo sospetterai di tutto e di tutti, anche degli onesti, è il commento di mio figlio. Può essere, ma uno che guarda i miei gerani e mi dice che coltivo marijana non mi ispira fiducia. Per niente. E intanto leggo sul Pavaglionelugo che rischia di essere chiusa la stazione dei carabinieri di Conselice. Eh no, così non va, non va proprio. Lucia Baldini Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 69 7 agosto 2014 PavaglioneLugo.net Web Ciascuno ha la sua luna Domenica 10 agosto, alle ore 21.00 nella sede di Entelechia a Lugo in via Quarantola 32/1 si terrà, organizzata in collaborazione con il Caffè Letterario di Lugo, una serata di letture poetiche notturne. L'invito è rivolto a coloro che vorranno condividere le proprie lune assieme ad altri lunatici, per trascorrere una inusuale serata presso il parco adiacente alla sede di Entelechia. Tutti i partecipanti che vorranno, potranno leggere i versi del loro autore del cuore, versi proprii, o solamente ascoltare, guardando il cielo di una notte di mezza estate, le parole dei grandi poeti che hanno cantato la luna, e le stelle come Saffo, Ovidio, Baudelaire, Garcia Lorca, Leopardi (e tanti altri a vostra scelta). (Per informazioni: Marisa Galanti 333 5243609 Claudio Nostri 329 6817175) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 70 7 agosto 2014 PavaglioneLugo.net Web San Lorenzo in Festa Sino all'11 agosto tradizionale sagra patronale al campo sportivo Sino a lunedì 11 agosto appuntamento con la tradizionale Sagra di San Lorenzo in svolgimento presso il campo sportivo di San Lorenzo di Lugo organizzata dal Circolo ACLI Don Bosco e dalla parrocchia locale con il patrocinio del Comune di Lugo. La festa paesana, dedicata al patrono ed inserita nell'ambito Lugo e venti d'estate, confeziona per l'edizione 2014 un ricco programma che abbraccia tematiche religiose, d'intrattenimento, gastronomiche e culturali con ingresso ad offerta libera. Giovedì 7 agosto (ore 19) serata della Braciola Fiorentina, a seguire (ore 20) un'ampia programmazione di eventi sportivi con esibizione dell'A.S.D. Judo Club Lugo 1964 e della scuola di pattinaggio artistico lughese Up and Down. Inoltre, torneo di tiro alla fune a squadre, 19° trofeo Andrea Poli. Venerdì 8 agosto (ore 21) tributo ai Nomadi con la band Mercanti e Servi, esposizione auto e moto d'epoca in loco. Sabato 9 agosto, dal mattino, raduno cicloturistico 5°Memorial Giovanni Merendi a cura della Società Ciclistica Lavezzolese; in serata terza edizione di S.Lorenzo's Got Talent La Sagra dei Talenti aperta a cantanti, ballerini, giocolieri, poeti, musicisti, maghi ed attori presentata da Gianni Parmiani (iscrizioni e regolamento www.lacompagine.it). Bellissima festa gestita sapientemente da una comunità che vive questi momenti con l'appropriato spirito di condivisione sottolinea Davide Ranalli, Sindaco di Lugo le tradizioni che si rinnovano vanno conservate ed incentivate, non mancherò di partecipare all'evento. Ricca programmazione domenica 10 agosto, giorno di San Lorenzo, che si apre con il momento conviviale Pranziamo insieme alla festa (ore 12), a seguire esibizione del gruppo spettacolo I Diavoli della Frusta (www.diavolidellafrusta.it) e la pittoresca Batdura cun la zercia animata dalla parrocchia di CampianoCastelbolognese. Gran finale lunedì 11 agosto (ore 21) con lo spettacolo canoro di Luana Babini. Stand gastronomico con specialità romagnole, pesca di beneficenza, stand del libro, mostra pittura e smielatura completano una sagra di successo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 71 7 agosto 2014 PavaglioneLugo.net Web Ferrara Buskers Festival 2014 Lunedì, 11 agosto alle ore 12 nel Salone Estense della Rocca di Lugo Piazza dei Martiri, 1 verrà presentato il FERRARA BUSKERS FESTIVAL 2014 LA RASSEGNA INTERNAZIONALE DEL MUSICISTA DI STRADA PER LA SECONDA VOLTA FARA' "TAPPA" A LUGO. Interverranno: Davide Ranalli, Sindaco di Lugo Stefano Bottoni, Presidente e direttore artistico del Ferrara Buskers Festival Simonetta Zalambani, Assessore al Turismo e alle Attività economiche del Comune di Lugo Mauro Marchiani, Presidente Pro Loco di Lugo Franco Bernardi, Presidente consorzio AnimaLugo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 72 7 agosto 2014 PavaglioneLugo.net Web Il Parco del Lago in Festa Questa sera, giovedì 7 agosto, come tutti i martedì ed i giovedì di luglio ed agosto 2014, la rassegna cinematografica lascia il posto a IL PARCO DEL LAGO IN FESTA. Oggi, giovedì 7 AGOSTO, gran ballo con l'orchestra spettacolo "ROSSELLA ROSS. Lo spettacolo è ad ingresso gratuito, offerto da D O C E A M A R O , b a r degustazioni ritrovo bigliardi nella piazzetta del Parco del Lago. Funzionerà anche uno stand gastronomico. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 73 7 agosto 2014 piunotizie.it Web Lugo, Rossella Ross di scena al Parco del Lago Come tutti i martedì ed i giovedì di agosto, la rassegna Lugo Cinema Estate lascia il posto alla manifestazione Il Parco del Lago in Festa; giovedì 7 agosto, il programma prevede, alle ore 21 circa, un gran ballo grazie all'orchestra spettacolo "Rossella Ross; l'ingresso gratuito, è offerto dal bar Dolceamaro. Previste una serie di degustazioni e l'apertura di uno stand gastronomico. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 74 7 agosto 2014 piùnotizie.it Web Lugo, San Lorenzo in festa Da giovedì 7 a lunedì 11 agosto appuntamento con la tradizionale Sagra di San Lorenzo in svolgimento presso il campo sportivo di San Lorenzo di Lugo organizzata dal Circolo ACLI Don Bosco e dalla parrocchia locale con il patrocinio del Comune di Lugo. La festa paesana, dedicata al patrono ed inserita nell'ambito Lugo e venti d'estate, confeziona per l'edizione 2014 un ricco programma che abbraccia tematiche religiose, d'intrattenimento, gastronomiche e culturali con ingresso ad offerta libera. Giovedì 7 agosto (ore 19) serata della Braciola Fiorentina, a seguire (ore 20) un'ampia programmazione di eventi sportivi con esibizione dell'A.S.D. Judo Club Lugo 1964 e della scuola di pattinaggio artistico lughese Up and Down. Inoltre, torneo di tiro alla fune a squadre, 19° trofeo Andrea Poli. Venerdì 8 agosto (ore 21) tributo ai Nomadi con la band Mercanti e Servi, esposizione auto e moto d'epoca in loco. Sabato 9 agosto, dal mattino, raduno cicloturistico 5°Memorial Giovanni Merendi a cura della Società Ciclistica Lavezzolese; in serata terza edizione di S.Lorenzo's Got Talent La Sagra dei Talenti aperta a cantanti, ballerini, giocolieri, poeti, musicisti, maghi ed attori presentata da Gianni Parmiani (iscrizioni e regolamento www.lacompagine.it). Bellissima festa gestita sapientemente da una comunità che vive questi momenti con l'appropriato spirito di condivisione sottolinea Davide Ranalli, Sindaco di Lugo le tradizioni che si rinnovano vanno conservate ed incentivate, non mancherò di partecipare all'evento. Ricca programmazione domenica 10 agosto, giorno di San Lorenzo, che si apre con il momento conviviale Pranziamo insieme alla festa (ore 12), a seguire esibizione del gruppo spettacolo I Diavoli della Frusta www.diavolidellafrusta.it) e la pittoresca Batdura cun la zercia animata dalla parrocchia di CampianoCastelbolognese. Gran finale lunedì 11 agosto (ore 21) con lo spettacolo canoro di Luana Babini. Stand gastronomico con specialità romagnole, pesca di beneficenza, stand del libro, mostra pittura e smielatura completano una sagra di successo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 75 7 agosto 2014 piùnotizie.it Web Conselice, il consiglio contrario alla chiusura della stazione dei carabinieri di Lavezzola Il Consiglio Comunale di giovedì scorso, con un ordine del giorno presentato da Rifondazione Comunista e votato all'unanimità, "esprime tutta la sua contrarietà all'ipotesi di soppressione della Caserma dei Carabinieri di Lavezzola" e invita il sindaco Paola Pula, a farsi "interprete della volontà dei cittadini e del Consiglio Comunale presso le istanze istituzionali" per cercare soluzioni alternative al semplice "taglio". L'intero Consiglio Comunale è consapevole che occorre una forte "innovazione del coordinamento di tutte le forze di sicurezza", facendole tra loro interagire al meglio. E questo "salvaguardando prossimità e organici, per migliorare il livello di sicurezza del territorio con maggiore prevenzione e contrasto al crimine". Da parte sua, Paola Pula si impegna da subito ad aprire un tavolo, in accordo con Daniele Bassi, sindaco referente dell'Unione per la sicurezza, incontrando il prefetto, interessando i deputati e senatori del territorio ed ai Comandi di Distretto dell'Arma dei Carabinieri. "Battersi va bene sottolinea Franco Medri consigliere di Ripuliamo Conselice ma qualora si dovesse chiudere Lavezzola, in ragione di tagli previsti a livello governativo, occorre preservare la dotazione del personale che già opera sul territorio comunale e dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna, altrimenti il problema del controllo del territorio avrà un carico maggiore sulle Polizie Municipali". Nel consegnare la petizione di firme raccolte tra commercianti e cittadini del territorio, Tiziano Bordoni capogruppo di Rifondazione Comunista ribadisce che è "sbagliato andare ad una riduzione dei presidi attraverso un criterio solo finanziario, senza considerare l'aumento della microcriminalità con nuove forme di illegalità presenti anche sui nostri territori. Per cui serve più sicurezza e presidio dei territori". Il quadro attuale vede una dotazione sul territorio comunale due stazioni dei carabinieri con una dotazione complessiva di 13 operatori a cui si aggiungono gli operatori della Polizia Municipale. A questi si aggiunge la rete di operatori della sicurezza operanti nel distretto lughese, a cui fa capo Conselice. Sia per la maggioranza sia per l'opposizione il tema delle sicurezze resta prioritario. "Senza alcuna incertezza, noi abbiamo bisogno di mantenere le caserme per come è strutturato il nostro territorio conclude Paola Pula ma abbiamo comunque bisogno di mantenere quel potenziale di risorse umane meglio organizzato che è garanzia di controllo dell'intero territorio. Il tema resta molto delicato". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 76 6 agosto 2014 Ravenna24Ore.it Web Conselice, il Consiglio contro la chiusura della caserma dei Carabinieri Il sindaco Paola Pula promette di aprire un tavolo incontrando il Prefetto Il Consiglio Comunale di Conselice con un ordine del giorno presentato da Rifondazione Comunista e votato all' unanimità, "esprime tutta la sua contrarietà all' ipotesi di soppressione della Caserma dei Carabinieri di Lavezzola" e invita il sindaco Paola Pula, a farsi "interprete della volontà dei cittadini e del Consiglio Comunale presso le istanze istituzionali" per cercare soluzioni alternative al semplice "taglio". L' intero Consiglio Comunale è consapevole che occorre una forte "innovazione del coordinamento di tutte le forze di sicurezza", facendole tra loro interagire al meglio. E questo "salvaguardando prossimità e organici, per migliorare il livello di sicurezza del territorio con maggiore prevenzione e contrasto al crimine". Da parte sua, Paola Pula si impegna da subito ad aprire un tavolo, in accordo con Daniele Bassi, sindaco referente dell' Unione per la sicurezza, incontrando il Prefetto, interessando i Deputati e Senatori del territorio ed ai Comandi i Distretto dell' Arma dei Carabinieri. "Battersi va bene sottolinea Franco Medri consigliere di Ripuliamo Conselice ma qualora si dovesse chiudere Lavezzola, in ragione di tagli previsti a livello governativo, occorre preservare la dotazione del personale che già opera sul territorio comunale e dell' Unione dei Comuni della Bassa Romagna, altrimenti il problema del controllo del territorio avrà un carico maggiore sulle Polizie Municipali". Nel consegnare la petizione di firme raccolte tra commercianti e cittadini del territorio, Tiziano Bordoni capogruppo di Rifondazione Comunista ha ribadito che è "sbagliato andare ad una riduzione dei presidi attraverso un criterio solo finanziario, senza considerare l' aumento della microcriminalità con nuove forme di illegalità presenti anche sui nostri territori. Per cui serve più sicurezza e presidio dei territori". Il quadro attuale vede una dotazione sul territorio comunale due stazioni dei carabinieri con una dotazione complessiva di 13 operatori a cui si aggiungono gli operatori della Polizia Municipale. A questi si aggiunge la rete di operatori della sicurezza operanti nel distretto lughese, a cui fa capo Conselice. Sia per la maggioranza sia per l' opposizione il tema delle sicurezze resta prioritario. "Senza alcuna incertezza, noi abbiamo bisogno di mantenere le caserme per come è strutturato il nostro territorio conclude Paola Pula ma abbiamo comunque bisogno di mantenere quel potenziale di risorse umane meglio organizzato che è garanzia di controllo dell' intero territorio. Il tema resta molto delicato". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 77 6 agosto 2014 < Segue Ravenna24Ore.it Web Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 78 6 agosto 2014 Ravenna24Ore.it Web Bagnacavallo, successo per la "Notte Verde all' Ecomuseo" Si è conclusa con una ricca prima colazione in un clima di soddisfazione generale, il 2 agosto scorso, la "Notte Verde all' Ecomuseo" con l' Associazione Culturale Civiltà delle Erbe Palustri di Villanova di Bagnacavallo. U n a notte davvero speciale, un museo che ha ospitato intere famiglie in tenda posizionate tra le capanne e lo stagno gremito di germani reali o nei locali interni appositamente allestiti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 79 6 agosto 2014 Ravenna24Ore.it Web Alfonsine, cominciata la preparazione I giocatori E' iniziata lunedì la stagione dell' Alfonsine FC 1921, con molte novità, a partire dal nuovo mister Luigi Candeloro, coadiuvato dal nuovo Direttore Sportivo Thomas Ciaranfi e dal nuovo Preparatore Atletico Luca Platti. Questa la lista dei convocati: PORTIERI: Lusa Simone 1983 MASSA LOMBARDA Salvemini Ilario Jacopo 1997 (GIOVANILI) DIFENSORI: Bianchedi Andrea 1983 BAGNACAVALLO Cassani Eric 1996 (CONFERMATO) Di Loreto Matteo 1995 (CONFERMATO) Folicaldi Andrea 1996 (GIOVANILI) Fontana Marco 1981 (CCONFERMATO) Gabrielli Luca 1993 SANT' ANTONIO Morara Mirko 1989 SAN PATRIZIO R i c c i M a c c a r i n i F i l i p p o 1 9 9 5 (RIENTRO DA RAVENNA SPORT) Troncossi Federico 1990 (CONFERMATO) CENTROCAMPISTI: Bottini Giovanni 1996 (CONFERMATO) Cacchi Marco 1993 (CONFERMATO) Carioli Matteo 1995 (RIENTRO DA ARGENTANA) Ciappini Simone 1996 (CONFERMATO) D' Urbano Stefano 1995 (CONFERMATO) Fantinelli Davide 1994 (CONFERMATO) Innocenti Federico 1980 (CONFERMATO) Marilungo Nicola 1996 (GIOVANILI) Molossi Alì 1994 ARGENTANA Tosi Stefano 1991 LAVEZZOLA ATTACCANTI: Carettini Matteo 1985 PROGRESSO Laghi Lorenzo 1995 (GIOVANILI) Salomone Antonio 1986 (CONFERMATO) Versari Luca 1996 (CONFERMATO) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 80 6 agosto 2014 Ravenna24Ore.it Web "Tournée" in Lapponia per gli sbandieratori faentini Il 9 agosto la delegazione visiterà il Santa Claus Village, dove incontrerà Babbo Natale Trasferta finlandese per un gruppo di sbandieratori faentini che dall' 8 all' 11 agosto prossimi saranno a Rovaniemi, in Lapponia, la famosa città di Babbo Natale, ospiti dell' Amministrazione locale. "La delegazione sarà formata da 24 persone spiega il Comune 12 sbandieratori e musici del Palio del Niballo, in rappresentanza di tre rioni e del gruppo municipale, 4 sbandieratori della contrada del G h e t t o d i Lugo d i R o m a g n a e 8 accompagnatori. Il gruppo degli sbandieratori e musici faentini è composto da Ivan Samorì, Gianni Roi, Riccardo Roi, Maurizio Casalini, Elisa Samorì, Jessica Samorì e Carlo Toschi del Borgo Durbecco, Alberto Fabbri del rione Nero, Marco Sangiorgi, Gabriele Romanato e Vania Romanato (rione Rosso), Fausto Brugnoni del gruppo municipale". Sabato 9 agosto, dopo una breve visita al Santa Claus Village e l' incontro con Babbo Natale, al quale consegneranno anche un piccolo omaggio in ceramica dono del sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi, gli sbandieratori si esibiranno a Lordi' s square, la piazza centrale di Rovaniemi. Domenica 10 agosto la delegazione faentina visiterà inoltre la fattoria delle renne e lo zoo artico. Il rientro a Faenza è programmato lunedì 11 agosto. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 81 6 agosto 2014 Ravenna24Ore.it Web Estorsioni e furti ai familiari per soddisfare il vizio del gioco Arrestato 25enne a San Lorenzo I carabinieri della stazione di San Lorenzo d i Lugo hanno arrestato un ragazzo italiano di 25 anni, nullafacente, resosi responsabile di una sequela di reati consumati tra le mura di casa con estorsioni, furti, maltrattamenti e lesioni personali. Il ragazzo pur di ottenere modiche cifre di denaro dai familiari li sottoponeva a ripetute vessazioni per poi spendere tutto in giochi d' azzardo. E' stato condotto agli arresti domiciliari in una struttura della provincia. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 82 7 agosto 2014 Settesere.it Web S.Lorenzo, ai domiciliari per estorsione ai genitori Un 25enne è stato arrestato, il 6 agosto, per estorsione ai danni dei genitori. Il giovane, nullafacente, per giocare d'azzardo, li vessava e maltrattava per avere del denaro. Arrestato dai Carabinieri di S.Lorenzo di Lugo è stato ristretto ai domiciliari in una struttura della provincia di Ravenna. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 83 7 agosto 2014 Pagina 5 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna MARINA ROMEA IERI AL BAGNO DELFINO. Rischia di annegare a 50 metri dalla riva Attimi di paura per un 41enne di Lugo COMPLICI il mare leggermente agitato e l' inesperienza dovuta ad un approccio al mondo del nuoto di appena sei mesi, quelli di ieri mattina verso le 12 sono stati attimi di paura per un 41enne lughese che risiede a Ravenna. L' afa e il sole alto in mezzo al cielo lo avevano spinto a muovere la sua auto in direzione di Marina Romea insieme alla zia. Dopo qualche tempo sotto l' ombrellone, ai due viene però il desiderio di un bagno refrigerante. Superate le onde, però, la situazione è degenerata. Spinto dalla corrente fino al bagno Delfino, l' uomo ha infatti iniziato a ingerire acqua, annaspando e chiedendo aiuto. Immediato il soccorso della zia che, prendendolo sotto braccio, ha iniziato a condurlo verso la riva. In mare è ?volata' anche la bagnina di salvataggio in servizio, Alessia Maltoni, ma il 41enne, anche se traballante, sembrava in grado di camminare da solo. «L' uomo non ha mai perso conoscenza riferisce la bagnina , ma aveva ingerito veramente molta acqua». Dopo l' arrivo del 118, all' uomo è stato immediatamente somministrato ossigeno, ma è comunque fuori pericolo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 84 7 agosto 2014 Pagina 9 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna IMMIGRAZIONE SONO 179 QUELLI ATTUALMENTE OSPITATI NEL CAPOLUOGO E IN ALTRE CITTÀ DELLA PROVINCIA. Mare Nostrum, altri profughi in arrivo L' OPERAZIONE Mare nostrum porterà presto nuovi profughi in città e in provincia. Al momento fa sapere il prefetto Fulvio Della Rocca sono 179 quelli ospitati in varie località del ravennate. Di questi, 79 sono nel capoluogo, mentre altri sono distribuiti a Faenza, Cervia, Bagnacavallo, Conselice. In gran parte si tratta di persone provenienti dall' Africa centrale. «La prefettura spiega Della Rocca ha messo in campo un' organizzazione articolata, che si avvale della collaborazione dell' Ausl: quando le persone arrivano, scortate dalle forze dell' ordine, vengono sottoposte a uno screening medico molto approfondito». MA IL TEMA suscita malumori. Nei giorni scorsi, Giulio Bazzocchi di Lista per Ravenna aveva ventilato il rischio che un certo numero di profughi possa essere ospitato all' ex caserma Alighieri: «Non sappiamo ancora quanti saranno i cittadini profughi destinati alla nostra provincia, né la decisione del prefetto, e non pretendo che Matteucci abbia così a cuore la sorte dei ravennati o almeno di una parte di essi, ma almeno cerchi di ragionarci su, se Ravenna, come è molto probabile, sarà coinvolta». Ma al momento non ci sono riscontri in questo senso. «Rimettere in sesto una caserma dismessa richiede tempi molto lunghi», precisa il prefetto. Insomma: questa, a Ravenna, non sembra essere una soluzione praticabile. Pare, invece, che la Curia possa mettere a disposizione propri edifici (già la Caritas ospita parte degli attuali profughi). A Castel Bolognese, si muove la Lega Nord: il consigliere comunale Jacopo Berti contesta «la scelta della giunta di dare la disponibilità di un appartamento sito in via Ravenna per accogliere fino a sei profughi in arrivo grazie all' operazione Mare Nostrum». Berti sostiene che «l' amministrazione comunale dovrebbe assegnare gli appartamenti ai castellani bisognosi». f.m. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 85 7 agosto 2014 Pagina 9 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna Un 39enne ferito a Reggio in un incidente UN 39ENNE di Ravenna è rimasto seriamente ferito in un incidente stradale avvenuto ieri alle 14,30 nelle bonifiche del Mezzano, a Reggio Emilia. L' uomo, C.B, è stato trasferito in elisoccorso all' ospedale Bufalini di Cesena. Il ravennate al volante di un Suv Mercedes color nero, che p r o c e d e v a i n d i r e z i o n e ComacchioLongastrino, è venuto a collisione con una Opel Sw Grigia metallizzata. L' impatto, anche da come si presentavano le due auto ridotte ad un ammasso di lamiere, è stato devastante. I veicoli sono finiti entrambi in un fossato che costeggia la strada, fortunatamente non profondo, ma che ha fatto preventivamente allertare i gommoni dei vigili del fuoco. Che sono comunque intervenuti con una gru per riportare in carreggiata le due auto. Nando Magnani. MAGNANI NANDO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 86 7 agosto 2014 Pagina 12 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna ESIBIZIONI DA DOMANI A ROVANIEMI. Palio: sbandieratori e musici a casa di Babbo Natale TRASFERTA finlandese per un gruppo di sbandieratori che da domani sarà per alcuni giorni a Rovaniemi, la famosa città di Babbo Natale, capoluogo della Lapponia finlandese, ospite dell' amministrazione locale. La delegazione sarà formata da 24 persone: 12 sbandieratori e musici del Palio del Niballo in rappresentanza di tre rioni e del gruppo municipale, 4 sbandieratori del Ghetto di Lugo e 8 accompagnatori. Il gruppo degli sbandieratori e musici faentini è composto da Ivan Samorì, Gianni Roi, Riccardo Roi, Maurizio Casalini, Elisa Samorì, Jessica Samorì e Carlo Toschi del Borgo Durbecco; Alberto Fabbri del Rione Nero; Marco Sangiorgi, G a b r i e l e R o m a n a t o e V a n i a Romanato del rione Rosso; Fausto Brugnoni del gruppo municipale. Sabato, dopo una breve visita al Santa Claus Village e l' incontro con Babbo Natale al quale consegneranno anche un piccolo omaggio in ceramica da parte del sindaco Giovanni Malpezzi gli sbandieratori si esibiranno a Lordi' s square, la piazza centrale di Rovaniemi. Domenica la delegazione visiterà la fattoria delle renne e lo zoo artico. Il rientro a Faenza è in programma lunedì. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 87 7 agosto 2014 Pagina 14 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna SANITA' COINVOLTO ANCHE L' ASSESSORE REGIONALE LUSENTI. Presunte irregolarità negli accreditamenti, avviso di fine indagini per due dirigenti SONO stati notificati gli avvisi di fine indagine all' assessore regionale alla salute dell' Emilia Romagna Carlo Lusenti e ai dirigenti regionali Tiziano Carradori e Bruna Baldassarri, nell' ambito della inchiesta della Procura di Bologna su presunte irregolarità nelle procedure di accreditamento per l' Alta specialità cardiochirurgica di alcune case di cura private dell' Emilia Romagna. Lusenti e Carradori sono indagati per falso, mentre Carradori e Baldassarri per concussione. L' atto notificato, di regola, precede la richiesta di rinvio a giudizio. L' inchiesta, coordinata dal pm Morena Plazzi, è nata da un esposto presentato dal gruppo Hesperia che si ritiene penalizzato dai criteri di accreditamento per l' Alta Specialità cardiochirurgica e di erogazione dei fondi alle case di cura convenzionate, con presunte irregolarità che avrebbero favorito altre realtà sanitarie. La concussione ipotizzata dal pm riguarda il comportamento dei due dirigenti, che avrebbero, durante alcuni incontri, minacciato e costretto il legale rappresentante di Hesperia, Maria Laura Garofalo, a firmare un accordo tra la Regione e lo stesso gruppo, dove si dava atto della regolarità di patti precedenti. Con l' avviso di fine indagine gli indagati possono ora valutare se farsi ascoltare o depositare memorie. Un' attività che, in ogni caso, slitterà a dopo le ferie. «I diretti interessati fa sapere la Regione in una nota porteranno ulteriori elementi di approfondimento, che potranno confermare, insieme alla piena legittimità di tutti gli atti adottati dalla Giunta regionale, anche la correttezza personale e professionale dell' assessore e dei dirigenti coinvolti». «APPRENDIAMO con notevole soddisfazione l' esito delle indagini», commenta Alessandro Diddi, l' avvocato del Gruppo GarofaloHesperia. «Un anno fa dice riferendosi all' esposto presentato eravamo stati accusati di aver calunniato, e qualcuno aveva addirittura osato affermare che avremmo pagato caramente la nostra iniziativa. A quanto pare, le indagini hanno dato una risposta del tutto diversa. Spiace che in questo Paese, se non ci si vuole piegare alla burocrazia occorra chiedere l' intervento dell' autorità giudiziaria penale». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 88 7 agosto 2014 Pagina 14 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna ECONOMIA RICHIESTA DEL PRESIDENTE DELLA CNA. «Confronto con i sindaci sulla questione fiscale» IL PESO sempre maggiore del fisco e della tasse «che impedisce alle imprese di stare sul mercato e di produrre reddito» viene rimarcato dalla Cna della Bassa Romagna, che, come sottolinea il presidente Mario Betti, in una riunione del gruppo dirigente locale, ha affrontato il tema della tassazione locale. «Quotidianamente, per la mia attività d' imprenditore sottolinea Betti incontro fornitori, piccoli imprenditori e artigiani che lamentano l' eccessiva pressione fiscale da parte dello Stato, ma anche l' aumento indiscriminato a livello locale. L' applicazione della Tari, la tassa sui rifiuti, è eloquente della difficile situazione in cui si trovano le imprese, con aumenti di altre il 20% sui capannoni artigianali e di oltre il 100% sulle aree scoperte, rispetto alle tariffe 2013». La Tari, aggiunge Betti, «è una vera patrimoniale sull' immondizia; inoltre, il 10% di iva, detraibile fino allo scorso anno, è un ulteriore costo per i bilanci aziendali. Urge allora un confronto con le rappresentanze delle imprese, cosa che non è avvenuta con le nuove amministrazioni della Unione dei Comuni alle quali avevamo chiesto, non solo come Cna, il rinvio a settembre delle delibere comunali previste entro luglio 2014 così da poter aprire un confronto per riequilibrare meglio la tassazione e, quindi, la pressione fiscale sulle imprese. Ma non ci hanno ascoltato». A detta del presidente della Cna, «va ripristinato un riequilibrio fra domestico e non domestico, perchè non è più ammissibile che il 30% circa della superficie totale, che è quella occupata dalle imprese, si faccia carico e paghi oltre il 40% del servizio rifiuti complessivo. In secondo luogo, la prima rata della Tari, arrivata nelle scorse settimane e che copre i primi 6 mesi del 2014, è parte della possibile stangata che può arrivare a fine anno: per questo chiediamo la possibilità di una rateizzazione dei pagamenti». Per Betti «c' è un concetto fondamentale che deve passare: chi produce rifiuti deve pagare in base a quanti ne produce e non in base ai metri quadri dell' azienda. Questo deve essere alla base delle scelte politiche che i Comuni, ma anche Hera, dovranno fare in tempi rapidi. In tutti questi anni aqbbiamo sempre sostenuto e praticato un confronto preventivo con le istituzioni, soprattutto quando queste assumono decisioni che riguardano la vita e i bilanci delle imprese. Vogliamo continuare con questo metodo, cosa che abbiamo ribadito anche ai nuovi sindaci nei giorni scorsi. Mi auguro che l' Unione abbia la stessa nostra intenzione. Pertanto ci aspettiamo che i Comuni ci chiamino per discutere delle proposte che sosteniamo». Infine, conclude Betti, «un altro tema emerso dall' incontro riguarda la volontà, da parte delle nostre Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 89 7 agosto 2014 Pagina 14 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna amministrazioni comunali, di confermare e rafforzare il loro contributo a sostegno dei Confidi. Il problema dell' accesso al credito sta diventando insostenibile per le imprese; auspichiamo, pertanto che questa richiesta non venga disattesa e, al riguardo, aspettiamo un segnale forte da parte dei Sindaci della Bassa Romagna». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 90 7 agosto 2014 Pagina 14 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna LAVEZZOLA L' ESPLOSIONE DELLA BOMBOLA NELL' EX FABBRICA. «Ripensando all' uomo ferito non sono riuscita a dormire» Il racconto di chi ha soccorso l' immigrato ustionato. PERMANGONO molto gravi al Centro grandi ustionati dell' ospedale ?Bufalini' di Cesena, le condizioni del 49enne originario del Marocco, che nella notte tra lunedì e martedì, in seguito all' esplosione di una bombola di gas nel locale di fortuna in cui dimorava nei pressi della stazione ferroviaria di Lavezzola, h a riportato ustioni su varie parti del corpo, in particolare alle braccia. L' uomo è in prognosi riservata. Come riferito ieri, dopo la deflagrazione il nordafricano, nonostante le ferite e le gravi ustioni, era incredibilmente riuscito a raggiungere a piedi la Caffetteria Arty' s, situata a un paio di centinaia di metri dalla fatiscente struttura (situata sul retro dell' ex opificio ?Rosini e Lami', dismesso da anni), dove l' uomo voleva passare la notte. E ieri nella frazione conselicese il fatto era sulla bocca di tutti, avendo suscitato grande impressione. «Lunedì notte racconta Anna, dipendente della Caffetteria Arty' s al lavoro c' era mia nipote Tania. Mi ha telefonato all' una, una ventina di minuti dopo lo scoppio. Piangeva ed era sconvolta. Mi ha poi detto che alla vista dell' uomo ridotto in quelle condizioni non era riuscita a dormire. Alcuni clienti hanno raccontato che è arrivato barcollando, sanguinante e con vistosi, terribili, segni delle ustioni. Prima di entrare nel bar si è seduto un attimo su una sedia. Poi a stento si è rialzato e, allo strenuo delle forze, è entrato nel bar chiedendo aiuto. E' poi uscito e ha perso conoscenza». Il 49enne è conosciuto in paese e frequenta anche la Caffetteria Arty' s, soprattutto di sera: «Quando è sobrio spiega la signora Anna è una persona squisita che non infastidisce nessuno. Purtroppo, però, gli capita di alzare il gomito e allora diventa indisponente». Un cliente precisa che «non è affatto vero che noi avventori sapessimo dove trovava rifugio di notte, perché era una persona senza fissa dimora». Non a caso carabinieri, vigili del fuoco e personale del ? 118' hanno impiegato decine di minuti prima di individuare la struttura, cioè i bagni e gli spogliatoi dell' ex azienda, in cui era avvenuta l' esplosione. E martedì il sindaco di Paola Pula aveva predisposto un' ordinanza per chiedere, tra le altre cose, alle forze dell' ordine di «intensificare la sorveglianza in queste aree affinché si prevengano situazioni di degrado». Sorveglianza intensificata già da ieri da parte degli agenti del presidio di Conselice della Polizia Municipal e dal personale dell' Arma. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 91 7 agosto 2014 Pagina 14 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna Luigi Scardovi. SCARDOVI LUIGI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 92 7 agosto 2014 Pagina 14 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna DA SABATO A SANT' AGATA LA FESTA DI RIFONDAZIONE Da sabato 9 a domenica 17 agosto in piazza 25 aprile a Sant' Agata s u l Santerno è i n programma la Festa di Rifondazione e dei Comunisti Italiani che prevede ogni sera dibattiti, incontri e appuntamenti musicali. Si parlerà, tra l' altro, di Europa, lavoro, riforme costituzionali e Regione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 93 7 agosto 2014 Pagina 15 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna Da tre anni estorceva soldi ai familiari per dilapidarli al gioco UN nuovo ?piccolo' dramma familiare in cui un giovane, a causa del gioco, ha preteso, e in alcuni casi rubato, soldi. Il giovane, un 25enne italiano, da circa tre anni sottoponeva infatti i familiari, e in particolare una nonna e una zia, a vessazioni per ottenere denaro che poi dilapidava nel gioco, verosimilmente slot machine e altri giochi. Una situazione che con il trascorrere del tempo era divenuta insostenibile portando i familiari alla disperazione. I fatti sono accaduti nella frazione lughese di San Bernardino. E nei confronti del 25enne i carabinieri di San Lorenzo hanno dato esecuzione alla misura cautelare agli arresti domiciliari. Nel corso delle indagini è emerso che il giovane, disoccupato, si era reso responsabile di reati verso i familiari, arrivando all' estorsione, al furto e addirittura nei maltrattamenti e lesioni personali. Non si conosce l' esatto ammontare del denaro estorto e rubato nel corso dei tre anni, ma è verosimile ritenere che si tratti di svariate centinaia, se non migliaia di euro. Il giovane è stato condotto agli arresti domiciliari in un' idonea struttura della nostra provincia. lu.sca. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 94 7 agosto 2014 Pagina 15 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna Riaprono il bar Marcello e il Sax pub "tempio del jazz' Il centralissimo locale era chiuso da diversi mesi. TRA TANTI negozi ed esercizi che a Lugo, negli ultimi anni, hanno purtroppo chiuso i battenti, la riapertura di un locale fa notizia, tanto più se si tratta di uno dei locali più centrali e storici della città. Stiamo parlando del Bar Marcello, il centralissimo caffè che si affaccia su piazza della Repubblica e che comprende anche il Sax Pub, il locale noto per le rassegne jazzistiche. BAR MARCELLO e Sax Pub erano chiusi dall' autunno 2013, ma ora ecco la buona notizia: mercoledì prossimo, 13 agosto, il bar riapre, e il pub lo seguirà "a ruota', con apertura ufficiale il 3 ottobre. Una buona notizia che ne contiene un' altra altrettanto incoraggiante: a gestire il locale s a r à D a v i d e B a l l a r d i n i , 2 5 a n n i , d i San Lorenzo di Lugo, quindi un giovane del nostro territorio. Dopo gli studi all' Istituto alberghiero di Riolo, Davide ha lavorato in alcuni locali lughesi per poi fondare la società "Not only jazz' e prendere in gestione l' ampio locale lughese, di proprietà della Cassa di Risparmio di Cesena. «RITENGO che il centro di Lugo meriti di essere vivo, sia di giorno che di sera afferma Davide e in occasione di recenti manifestazioni serali, è capitato che il pubblico, venuto anche da fuori, non trovasse un bar dove prendere un caffè. Ho in mente tante idee innovative, in modo da contribuire a rivitalizzare il centro di Lugo. Io e i miei collaboratori ci daremo da fare, non resta che augurarsi che i cittadini ci diano una mano, frequentando il nostro rinnovato locale». Il Bar Marcello sarà aperto tutti i giorni (tranne il lunedì) dalle 7 del mattino (dalle 6 il mercoledì, giorno di mercato), fino a mezzanotte, e proporrà colazioni, piccola ristorazione e aperitivi, «il tutto a prezzi contenuti». Al Sax Pub torneranno a svolgersi le rassegne jazz con la direzione artistica di Alessandro Scala e Luigi Pini, che porteranno di nuovo a Lugo nomi di spicco della musica jazz. I concerti saranno, come di consueto, il venerdì, ma ci sarà musica anche il sabato con i dj, e giovedì e domenica torneranno gli aperitivicena con musica. LA NOTIZIA ha suscitato entusiasmo a 360 gradi: «Sono sempre contento quando a Lugo apre o riapre un' attività, perché significa che c' è ancora voglia di fare dice il sindaco Davide Ranalli Questo locale fa parte della storia della nostra comunità e mi auguro che possa tornare a portare vita nel centro di Lugo. Mi fa anche piacere che sia gestito da un giovane: a Lugo i giovani hanno voglia di fare, in politica come nell' imprenditoria. E io dei giovani mi fido molto». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 95 7 agosto 2014 Pagina 15 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna Soddisfazione viene espressa anche dal musicista Teo Ciavarella: «Era un vero peccato che questo locale, che con i grandi nomi che ha sempre portato a Lugo si merita il titolo di "tempio del jazz', restasse chiuso. E' bello che a Lugo torni ad esserci questa opportunità per noi musicisti». Non manca poi l' apprezzamento degli operatori commerciali del centro di Lugo. «E' una notizia molto positiva afferma Luigi Mainardi, titolare dell' omonima orologeria sia per il ritorno del jazz sia per la possibilità di portare giovani in centro, che ora è davvero bello anche grazie alla nuova illuminazione di piazza Baracca». Lorenza Montanari. MONTANARI LORENZA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 96 7 agosto 2014 Pagina 18 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna Sordi, Loren e Tognazzi Tour in un paese da Oscar Proiezione itinerante dei film girati a Bagnacavallo. di ROBERTA BEZZI SI INTITOLA "Bagnacavallo: un nome, un volto nel cinema italiano "a spasso per la città', il suggestivo itinerario dedicato al grande schermo proposto da Mario "Maginot' Mazzotti nell' ambito della terza edizione del Bagnacavallo Festival. Si parte alle 21.30 da piazza Nuova, per poi far tappa nella piazzetta della chiesa del Carmine, all' ingresso della sala Oriani del complesso San Francesco, in via Garibaldi di fronte alla chiesa di San Giovanni e, infine, in piazza della Libertà. In due punti sarà allestito un vero e proprio schermo, mentre negli altri tre saranno utilizzate per le proiezioni direttamente i muri delle case. Ventitré soggetti, un' ora circa di proiezione, una passeggiata notturna alla scoperta di cinque location cittadine che hanno contribuito alle scenografie delle pellicole, per carpire insieme cosa è mutato e cosa, invece, è rimasto inalterato dinanzi allo scorrere del tempo. Mario Mazzotti, come nasce l' originale idea di questa serata? «Da un mio lavoro ultimato l' anno scorso: un dvd di montaggio di tutti i film, videoclip musicali, pubblicità, produzioni televisive che citano Bagnacavallo». A quando risale la prima citazione cinematografica della località? «Al 1954, al film "La donna del fiume' di Mario Soldati. Il film è ambientato a Comacchio e ha per protagonista Sofia Loren. In una scena, un bulletto le si avvicina chiedendole di ballare e lei accetta per ingelosire il fidanzato. Lui le chiede: "Lei è di Comacchio?' e lei risponde: "No, Bagnacavallo'. Merita una citazione anche il film "Slalom' del 1965, di Luciano Salce, in cui Vittorio Gassman si nasconde in una sala di sole donne a un matrimonio, suscitando una certa curiosità. La battuta è: "Lei è bolognese?', No, sono di Bagnacavallo'». Quanti film sono stati girati su set cinematografici a Bagnacavallo? «Otto lungometraggi: "La riffa' con regia di Vittorio De Sica del 1961, episodio di "Boccaccio 2 "70'; "I fuorilegge del matrimonio' di Paolo e Vittorio Taviani del 1963; "Il presidente del borgo rosso football club' di Luigi Filippo D' Amico del 1970, con Alberto Sordi; "Permettete signora che ami vostra figlia' di Gianluigi Polidoro del 1974, con Ugo Tognazzi; "L' Agnese va a morire' di giuliano Montaldo del 1976; "La fiera dei sette dolori' del bagnacavallese Ghigo Alberani del 1986; "Agata e la tempesta' di Silvio Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 97 7 agosto 2014 Pagina 18 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna Soldini del 2003; "Il viaggio' di Alessandro Tamburini di Barbiano nel 2009. Ma ci sono stati anche sceneggiati televisivi quali "Il passatore' di Piero Nelli (1977), ?La neve nel bicchiere' di Florestano Vancini nel 1984; ?Alla turca' di Macha Meril nel 1996; ?Al di là delle frontiere' di Maurizio Zaccaro nel 2004. A Bagnacavallo sono stati girati anche una produzione televisiva con Gassman che leggeva l' Inferno, uno spot pubblicitario della Galbani e il videoclip musicale di Luca Carboni ?Eppure soffia' di Pierangelo Bertoli». Come si è sviluppata la sua passione per il cinema? «Da ragazzo, a fine anni Sessanta, frequentavo il cineforum del circolo culturale Giovanile. Mi divertivo a compilare schede critiche da distribuire nelle due sale cittadine. Un' iniziativa che è naufragata grazie a un simpatico aneddoto con protagonista un signore che scrisse: ?Se è un cinema da capire, me ne torno a casa, io vengo per divertirmi!'. Negli anni ho seguito i set di una decina di produzioni cinematografiche e televisive ambientate in parte a Bagnacavallo e partecipato, come comparsa, a due di esse. Attualmente mi diverto con proiezioni e presentazioni di audiovisivi in luoghi insoliti, come la programmazione de ?Il cinema nelle case e i corti nel cortile'. ROBERTA BEZZI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 98 7 agosto 2014 Pagina 9 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna Rischia di annegare, poi il "collasso" Era riuscito a tornare a riva, poi si è sentito male: 41enne salvato dalla bagnina. RAVENNA. Rischia di annegare ma si salva. Giunto a riva, però, si sente male. Se l'è vista brutta il 41enne di Lugo residente a Ravenna che, ieri mattina, a Marina Romea, ha rischiato la vita in acqua. L'uomo si era allontanato per un bagno, ma non sapeva nuotare benissimo e così, quando a circa 50 metri dalla riva, si è sentito mancare la terra sotto i piedi, ha annaspato e bevuto. Da solo, con forza, è però riuscito a raggiungere la riva: l'hanno visto da lontano barcollare la zia più anziana e la bagnina di turno sullo specchio d'acqua di fronte al bagno Delfino. Le due donne l'hanno così preso sotto braccio e sono riusciti a farlo sdraiare a riva. Lì, pochi istanti dopo, l'uomo ha cominciato a sentirsi male. La bagnina Alessia, quindi, l'ha messo in posizione di sicurezza sul lato e lì il 41enne è riuscito a liberarsi dell'acqua incamerata: l'uomo è rimasto comunque sempre cosciente ma viste le sue condizioni, è stato necessario chiamare i soccorsi. Una volta sul posto, i sanitari del 118 l'hanno attaccato all'ossigeno e lentamente il bagnante ha ripreso il suo colorito, ma è stato comunque caricato in ambulanza e portato in ospedale per tenerlo sotto osservazione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 99 7 agosto 2014 Pagina 13 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna «No alla chiusura della caserma» Conselice, il consiglio vuole mantenere la stazione dei carabinieri di Lavezzola. CONSELICE. Il consiglio comunale, con un ordine del giorno presentato da Rifondazione e votato all'unanimità, «esprime tutta la sua contrarietà all'ipotesi di soppressione della caserma dei carabinieri di Lavezzola» e invita il sindaco Paola Pula a farsi «interprete della volontà dei cittadini e del consiglio presso le istanze istituzionali» per cercare soluzioni alternative al semplice «taglio». L'intero consiglio si dice consapevole che «occorre una forte innovazione del coordinamento di tutte le forze di sicurezza », facendole tra loro interagire al meglio. E questo «salvaguardando prossimità e organici, per migliorare il livello di sicurezza del territorio con maggiore prevenzione e contrasto al crimine ». Da parte sua, Paola Pula si impegna da subito ad aprire un tavolo, in accordo con Daniele Bassi, sindaco referente dell'Unione per la sicurezza, incontrando il prefetto, interessando i deputati e senatori del territorio e ai comandi dell'Arma. «Battersi va bene sottolinea Franco Medri consigliere di Ripuliamo Conselice ma qualora si dovesse chiudere Lavezzola, i n ragione di tagli previsti a livello governativo, occorre preservare la dotazione del personale che già opera sul territorio comunale e della Bassa Romagna, altrimenti il problema del controllo del territorio avrà un carico maggiore sulle polizie municipali ». Nel consegnare la petizione di firme raccolte tra commercianti e cittadini, Tiziano Bordoni, capogruppo di Rifondazione, ribadisce che è «sbagliato andare a una riduzione dei presidi attraverso un criterio solo finanziario, senza considerare l'aumento della microcriminalità con nuove forme di illegalità presenti anche sui nostri territori. Per cui serve più sicurezza e presidio dei territori». Il quadro attuale vede una dotazione sul territorio comunale di due stazioni dei carabinieri con una dotazione complessiva di 13 operatori a cui si aggiungono gli operatori della Pm. A questi si aggiunge la rete di operatori della sicurezza operanti nel distretto lughese, a cui fa capo Conselice. Sia per la maggioranza sia per l'opposizione il tema delle sicurezze resta prioritario. «Senza alcuna incertezza, noi abbiamo bisogno di mantenere le caserme per come è strutturato il nostro territorio conclude la Pula ma abbiamo comunque bisogno di mantenere quel potenziale di risorse umane meglio organizzato che è garanzia di controllo dell'intero territorio». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 100 7 agosto 2014 Pagina 13 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna BAGNACAVALLO. Film a spasso per la città Stasera alle 21.30 si tiene la proiezione itinerante "Bagnacavallo: un nome, un volto nel cinema italiano... a spasso per la città!". Partenza da piazza Nuova per un itinerario dedicato al grande schermo curato da Mario "Maginot" Mazzotti: 23 soggetti, un' ora circa di proiezione, una passeggiata notturna alla scoperta di cinque location cittadine che hanno contribuito alle scenografie di pellicole del passato per carpire cosa è mutato e cosa, invece, è rimasto inalterato nel tempo. Mazzotti ha seguito i set di una decina di produzioni cinematografiche e televisive ambientate a Bagnacavallo e partecipato, come comparsa, a due di esse. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 101 7 agosto 2014 Pagina 13 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna L' Asp alla ricerca di 54 lavoratori: concorso pubblico LUGO. Si aprono nuove opportunità di lavoro. Ammontano a ben 54 gli operatori addetti all'assistenza di base (i cosiddetti adb) che l'Asp dei Comuni della Bassa Romagna, assieme alle Asp di Faenza e di Castel Bolognese, sta ricercando con un concorso pubblico per esami appena indetto. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il prossimo il 4 settembre. Fra i requisiti generali necessari per partecipare al concorso per questi 54 posti, a tempo pieno e indeterminato, ci sono un'età minima (18 anni) e una massima (50) e la cittadinanza italiana, comunitaria o extracomunitaria con carta di soggiorno. Requisito specifico è invece il possesso del diploma della scuola dell'obbligo e dell'att estato di qualifica professionale per adb oppure oss (operatore socio sanitario). I 54 nuovi operatori, per i quali è previsto uno stipendio tabellare annuo lordo di 17.244,72 euro per 12 mensilità, saranno così suddivisi: 30 nell'Asp dei Comuni della Bassa Romagna, 9 nell'Asp Prendersi cura di Faenza e 15 nell'Asp S olidarietà insieme di Castel Bolognese. Il concorso (bandito con riserva degli esiti della procedura di mobilità esterna indetta dalle medesime Asp) servirà anche alla formazione di una graduatoria per assunzioni a tempo determinato nello stesso profilo professionale. «In tempi di crisi e di disoccupazione sottolinea la Uil Fpl intervenuta a commentare questa opportunità un concorso pubblico rappresenta un 'importantissima occasione di lavoro per una figura fondamentale quale l'operatore socio sanitario nel contesto del sistema assistenziale sanitario della nostra provincia, anche in relazione al prossimo accreditamento ». Sempre la Uil fa sapere che organizzerà un corso in preparazione al concorso, aperto anche ai non associati (per informazioni e iscrizioni Fabio Tommasoni 392 9889959, Luca Lanzillotti 392 9889867, Irene Leoni 333 1050370). Per informazioni sul bando e sulle procedure di iscrizione: www.aspbassaromagna. it (sezione Bandi di concorso); Urp dell'Asp dei Comuni della Bassa Romagna, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 (tel. 0545 934782). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 102 7 agosto 2014 Pagina 13 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna Maltratta i famigliari: vuole soldi per giocare Un 25enne di San Lorenzo di Lugo messo agli arresti domiciliari in una struttura attrezzata. LUGO. Il vizio del gioco provoca e induce a chi non sa gestire se stessi e il proprio denaro comportamenti a volte disdicevoli e riprovevoli moralmente, ma a volte persino violenti, tanto da coinvolgere non di rado la sfera famigliare o la cerchia degli amici. Così come è successo di recente a un 25enne residente a San Lorenzo di Lugo. Senza lavoro, ma comunque attanagliato dal vizio del gioco, il giovane si è infatti reso responsabile di una serie di reati consumati proprio all'interno delle mure domestiche, ai danni dei famigliari, in particolare una nonna e una zia. Si parla di situazioni poi sfociate in estorsione, furto, maltrattamenti e lesioni personali. A frenare questa deriva sono stati i carabinieri della stazione di San Lorenzo di Lugo che hanno dato esecuzione a una misura cautelare agli arresti domiciliari nei confronti del giovane lughese. Il 25enne, pur di ottenere modiche cifre di denaro, ha sottoposto i propri congiunti a ripetute vessazioni. Ottenuto il denaro necessario, questo veniva poi regolarmente speso per alimentare la sua smodata passione per il gioco. I militari sono quindi stati costretti a intervenire nei suoi confronti. Espletate la formalità di rito, il giovane è stato condotto agli arresti domiciliari presso unidonea struttura, attrezzata allo scopo, sita in un centro della provincia di Ravenna. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 103 7 agosto 2014 Pagina 13 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna Un nuovo impianto di clorazione per la piscina comunale In settembre lavori per permettere la sostituzione del macchinario e garantire la qualità dell' acqua. LUGO. Dal 1 settembre inizieranno alcuni lavori per permettere la sostituzione dell'impianto di clorazione della piscina comunale di Lugo. Salvo imprevisti, gli interventi programmati dureranno fino al 28 settembre compreso: durante questo periodo ci sarà la chiusura totale dell'impianto, misura ritenuta indispensabile per lo svolgimento della serie di opere. «Si tratta di un intervento importante per la sicurezza e la qualità dell'acqua che non poteva essere posticipato ha commentato l'assessore allo Sport, Fabrizio Lolli . I tecnici si adopereranno per contenere al minimo il periodo di chiusura e il Comune di Lugo manterrà costantemente informare le società sportive sull'andamento dei lavori». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 104 7 agosto 2014 Pagina 13 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna SAN LORENZO Sagra patronale Da oggi a lunedì appuntamento con la tradizionale Sagra di San Lorenzo, ospitata al campo sportivo di San Lorenzo e organizzata dal circolo Agli Don Bosco e dalla parrocchia. Ingresso a offerta libera. Oggi alle 19 serata della Braciola Fiorentina; alle 20 eventi sportivi con esibizione dell'Asd Judo Club Lugo 1964 e della scuola di pattinaggio artistico lughese Up and down; torneo di tiro alla fune a squadre, 19° trofeo Andrea Poli. In programma anche stand gastronomico, pesca di beneficenza, stand del libro, mostra pittura e smielatura. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 105 7 agosto 2014 Pagina 13 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna PARCO DEL LAGO Spettacolo e degustazioni Come tutti i martedì e i giovedì di agosto, la rassegna Cinema d'estate lascia il posto alla manifestazione Il Parco del Lago in festa. Nell'area di via Quarantola stasera alle 21 si balla con l'orchestra spettacolo Rossella Ross. L'ingresso gratuito è offerto dal bar Dolceamaro. Previste una serie di degustazioni e l'apertura di uno stand gastronomico. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 106 7 agosto 2014 Pagina 24 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna Se il muto parla il linguaggio della musica FORLÌ. Tutti zitti. film muti con accompagnamento musicale è il titolo della mini rassegna che si svolge in piazzetta della Misura a Forlì oggi e il 20 agosto alle ore 21.15 a ingresso libero, organizzata da Dire Fare. Si comincia dunque questa sera con il ravennate Vittorio Bonetti che accompagnerà al pianoforte The goat e One week di Buster Keaton. Seguiranno due proiezioni di cortometraggi a fumetti firmati da Sergio Staino, Il vecchio e il bambino e Pantostato a colazione. In The goat, dopo essere stato inseguito dalla polizia per aver buttato un ferro di cavallo in faccia ad un poliziotto per sbaglio, aver picchiato un uomo fino a farlo svenire per difendere una donna da questo disturbata ed essersi fatto fotografare per errore al posto di un criminale evaso, Buster Keaton fugge via in treno. Arrivato, vede la sua foto in giro con scritto che è pericoloso: in realtà è la foto che gli è stata scattata per errore al posto del criminale... Una settimana è un cortometraggio del 1920 : nel 2008 è stato scelto per essere conservato nel National film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Vittorio Bonetti nasce ad Alfonsine nel 1955. Suo ultimo lavoro nel 2012 esce Io son convinto che si può album di brani inediti, arrangiato e suonato con Andrea Morelli e Fabio Nobile. Il 20 agosto la serata si intitola I forzati del muto e a musicare i film sarà chiamato il pianista Umberto Petrin, considerato uno dei migliori pianisti jazz della scena europea. Maciste, Sansone, Saetta, Ursus, Astrea sono stati gli epigoni di molti famosi eroi moderni, da Braccio di Ferro a Terminator, da Conan a Hercules. Quello proposto è un percorso finalizzato al divertimento e alla riscoperta di capolavori dimenticati che hanno segnato (e continuano a segnare) l'immaginario collettivo. La Fondazione Cineteca Italiana propone un'antologia delle migliori interpretazioni di Bruto Castellani, Bartolomeo Pagano, Domenico Gambino (meglio noti come Ursus, Maciste e Saetta) che nel periodo del muto infiammarono con le loro intrepide avventure la fantasia di generazioni di spettatori, tanto da dare vita ad un genere cinematografico autonomo e ben definito, rivale di quello peplum e melodrammatico. Inaugura la galleria il Quo vadis? di Enrico Guazzoni; quindi Toro se lva ggi o di Giuseppe Zaccaria, Il gigante delle Dolomiti di Guido Brignone; Saetta contro l'orco Marcouf e Justitia di Ferdinand Guillaume. Info: 338 3169741 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 107 7 agosto 2014 Pagina 1 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna Malato di gioco vessa i parenti Malato di gioco, ma senza lavoro e reddito da investire in slot e scommesse. Difficile, tuttavia, stare alla larga da quella dipendenza e così, un 25enne di San Lorenzo di Lugo, non ha esitato a vessare i parenti al fine di ottenere denaro. Gli episod sono costati al giovane i domiciliari in una struttura per chi soffre di dipendenze. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 108 7 agosto 2014 Pagina 32 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna "Con la Tari le imprese sono in ginocchio" CNA BASSA ROMAGNA Il presidente Mario Betti: "I piccoli imprenditori e gli artigiani lamentano l' eccessiva pressione fiscale" La Cna della Bassa Romagna, come tutte le associazioni d' impresa, "è fortemente preoccupata per la pesante imposizione fiscale che grava sulle imprese e ne limita fortemente la capacità di generare reddito e di stare sul mercato". Sono queste le parole di Mario Betti, presidente Cna della Bassa Romagna, a seguito di una riunione del gruppo dirigente, convocato urgentemente per affrontare il tema della tassazione. "Quotidianamente, per la mia attività d' imprenditore sottolinea Betti incontro fornitori, piccoli imprenditori e artigiani che lamentano l' eccessiva pressione fiscale da parte dello Stato ma anche l' aumento indiscriminato a livello locale. L' applicazione della tassa sui rifiuti (Tari) è eloquente della difficile situazione in cui si trovano le imprese, con aumenti di altre il 20% sui capannoni artigianali e di oltre il 100% sulle aree scoperte, rispetto alle tariffe 2013. La Tari è una vera patrimoniale sull' immondizia; inoltre, il 10% di Iva, detraibile fino allo scorso anno, è un ulteriore costo per i bilanci aziendali". "Sul piano locale evidenzia Betti urge un confronto con le rappresentanze delle imprese, cosa che non è avvenuta con le nuove amministrazioni che compongono l' Unione dei Comuni alle quali avevamo chiesto il rinvio a settembre delle delibere comunali previste entro la fine di luglio 2014 così da potere aprire un confronto per riequilibrare meglio la tassazione e, quindi, la pressione fiscale sulle imprese. Ma non ci hanno ascoltato". "In primo luogo prosegue Betti non è più ammissibile che il 30% circa della superficie complessiva, che è quella occupata dalle imprese, si faccia carico e paghi oltre il 40% del servizio rifiuti. Va ripristinato un riequilibrio fra domestico e non domestico. In secondo luogo, la prima rata della Tari, arrivata nelle scorse settimane e che copre i primi 6 mesi del 2014, è una parte della possibile stangata che può arrivare a fine anno: per questo chiediamo la possibilità di una rateizzazione. Un altro elemento importante riguarda l' alleggerimento delle procedure burocratiche previste per le agevolazioni, dove i Comuni hanno proposto e recepito un modello di autocertificazione delle superfici che, qualora ci sia anche un banalissimo errore, può dare adito a un' azione penale. Noi chiediamo che l' autocertificazione venga sostituita da una semplice comunicazione". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 109 7 agosto 2014 Pagina 32 < Segue La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna "C' è poi un concetto fondamentale che deve passare: chi produce rifiuti deve pagare in base a quanti ne produce e non in base ai metri quadri dell' azienda. Questo deve essere alla base delle scelte politiche che i Comuni, ma anche Hera, dovranno fare in tempi rapidi". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 110 7 agosto 2014 Pagina 32 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna Sagra di San Lorenzo Questa sera si fa festa alla braciola 'fiorentina" Da oggi fino a lunedì 11 agosto appuntamento con la tradizionale "Sagra di San Lorenzo" al campo sportivo di San Lorenzo di Lugo organizzata dal Circolo Acli Don Bosco e dalla parrocchia locale con il patrocinio del Comune di Lugo. La festa paesana, dedicata al patrono ed inserita nell' ambito "Lugo e venti d' estate", confeziona un ricco programma che abbraccia tematiche religiose, gastronomiche e culturali con ingresso ad offerta libera. Si parte oggi (ore 19) con la serata della "Braciola Fiorentina", a seguire (ore 20) un' ampia programmazione di eventi sportivi con esibizione dell' Asd Judo Club Lugo 1964 e della scuola di pattinaggio artistico lughese "Up and Down". Inoltre, torneo di tiro alla fune a squadre, 19° trofeo "Andrea Poli". Si continua domani (ore 21) con il tributo ai Nomadi con la band "Mercanti e Servi" e un' esposizione di auto e. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 111 7 agosto 2014 Pagina 32 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna LUGO. Parco del Lago in Festa Come tutti i martedì e i giovedì di agosto 2014, la rassegna "Cinema d' estate" lascia il posto alla manifestazione "Il Parco del Lago in Festa". Questa sera (ore 21) il programma prevede un gran ballo grazie all' orchestra spettacolo "Rossella Ross". L' ingresso alla serata è ad ingresso gratuito e sarà offerto dal bar Dolceamaro. In occasione dell' evento sono previste una serie di degustazioni e l' apertura di uno stand gastronomico. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 112 7 agosto 2014 Pagina 32 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna AAA CERCANSI OPERATORI SOCIO SANITARI Asp Bassa Romagna, insieme alle Asp di Faenza e Castelbolognese, indice un concorso pubblico per 54 posti a tempo indeterminato per operatore socio sanitario e ADB. La Uil Fpl ritiene che, "in tempi di crisi e di disoccupazione, un concorso pubblico rappresenti un' importante occasione di lavoro per una figura fondamentale quale l' operatore socio sanitario della nostra provincia, anche in relazione al prossimo accreditamento". Le domande di iscrizione al concorso vanno presentate all' Asp Bassa Romagna entro il 4 settembre. Per informazioni sulle domande di iscrizione al concorso e alla compilazione delle domande ci si può rivolgere alla Uil Fpl. La sigla sindacale organizzerà un corso di preparazione al concorso, aperto a tutti, associati e non (info 392 9889959). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 113 7 agosto 2014 Pagina 32 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna CONSELICE Il sindaco si impegna ad aprire un tavolo, in accordo con Daniele Bassi, primo cittadino referente dell' Unione per la sicurezza, incontrando il Prefetto. "No alla chiusura della Caserma" Il consiglio comunale di giovedì scorso, con un ordine del giorno presentato da Rifondazione Comunista e votato all' unanimità, "esprime tutta la sua contrarietà all' ipotesi di soppressione della Caserma dei carabinieri di Lavezzola" e invita il sindaco Paola Pula, a farsi "interprete della volontà dei cittadini e del consiglio comunale presso le istituzionali" per cercare soluzioni alternative al semplice "taglio". L' intero consiglio comunale è consapevole che occorre una forte "innovazione del coordinamento di tutte le forze di sicurezza", facendole tra loro interagire al meglio. E questo "salvaguardando prossimità e organici, per migliorare il livello di sicurezza del territorio con maggiore prevenzione e contrasto al crimine". Da parte sua, Paola Pula si impegna da subito ad aprire un tavolo, in accordo con Daniele Bassi, sindaco referente dell' Unione per la sicurezza, incontrando il Prefetto. "Battersi va bene sottolinea Franco Medri consigliere di Ripuliamo Conselice m a qualora si dovesse chiudere la Stazione di Lavezzola, in ragione di tagli previsti a livello governativo, occorre preservare la dotazione del personale che già opera sul territorio comunale, diversamente il problema avrà un carico maggiore sulle Polizie Municipali". Nel consegnare la petizione di firme raccolte tra commercianti e cittadini del territorio, Tiziano Bordoni capogruppo di Rifondazione Comunista ribadisce che è "sbagliato andare ad una riduzione dei presidi attraverso un criterio solo finanziario". "Senza alcuna incertezza, noi abbiamo bisogno di mantenere le Caserme", conclude il sindaco Pula. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 114 7 agosto 2014 Pagina 32 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna Malato di gioco ma senza lavoro, per ottenere i soldi non esitava a minacciare e picchiare i famigliari. Giovane malato 'di gioco' estorceva denaro ai parenti SAN LORENZO Il ragazzo, 25 anni, era arrivato anche a picchiare i famigliari Arrestato dai carabinieri ora è ai domiciliari in una struttura riabilitativa. Malato di gioco, ma senza lavoro e quindi senza possibilità di reperire le risorse economiche da investire in slot e scommesse. Difficile, tuttavia, stare alla larga da quella dipendenza e così, un 25enne di San Lorenzo di Lugo, non ha esitato a vessare i parenti al fine di ottenere denaro. Episodi ripetuti, un campionario di estorsioni, minacce, lesioni e furti tutti messi in atto contro i propri famigliari, in particolare una nonna e una zia. Dopo un primo arresto, avvenuto in giugno e al quale aveva fatto seguito l'ordinanza del Gip che vietava al ragazzo di avvicinarsi ai propri congiunti, il 25enne ci era ricascato e a metà luglio aveva nuovamente minacciato i parenti violando quanto disposto dal giudice. A quel punto, il Tribunale aveva emesso nei suoi confronti una nuova ordinanza di arresto con custodia in carcere. Il giovane, segnato da qualche disagio personale, ora ha ottenuto la scarcerazione. I carabinieri hanno infatti dato esecuzione ad una nuova misura cautelare che prevede per il 25enne gli arresti domiciliari in una struttura riabilitativa della provincia ravennate. Prossimamente il ragazzo dovrà rispondere dei reati di estorsione, furto, maltrattamenti e lesioni personali, reati commessi al fine di ottenere denaro da dilapidare in vizi di gioco. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 115 7 agosto 2014 Pagina 34 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna Bocciofila: 40 anni da festeggiare alla grande CASTEL SAN PIETRO La società sportiva conta 21 atleti dai 19 ai quasi 90 anni. Le squadre di biliardo sono tre: una di serie B e due di C. Ottima annata per i giocatori di bocce e biliardo della Bocciofila di Castel San Pietro che si sono già aggiudicati importanti medaglie nelle gare finora disputate nel 2014. A medaglia quattro volte nelle bocce, a cominciare dal secondo posto ottenuto da Felice Troilo e Angelo Vi bio nel Trofeo provinciale di San Paolo a coppie, tenutosi a Massa Lombarda i l 2 4 g e n n a i o . D u e l e medaglie vinte al Campionato provinciale massese individuale il 22 marzo: l' argento di Felice Troilo e il bronzo di Mauro Alvisi. Secondo posto anche per Nicolò Manara, conquistato al Campionato regionale individuale del 4 maggio a Imola. Per quanto riguarda il biliardo, grande successo nelle gare a squadre con due medaglie d' oro già all' attivo nel 2014. La squadra capitanata da Enzo Spisni si è classificata prima al Campionato Città di Imola di Serie C del 30 aprile e al Campionato romagnolo a squadre di serie C del 20 giugno scorso a Cervia. Enzo Spisni e Gianni Giordani sono stati premiati come migliore coppia di serie C per aver vinto il maggior numero di partite nella stagione 20132014. Inoltre Claudio Nanni è attualmente in lizza per l' assegnazione della medaglia d' oro come miglior singolo di serie B. L' iscrizione alla Federazione italiana Boc ce e l' inizio delle gare risalgono al 1974. Oggi la Bocciofila castellana conta 21 atleti dai 19 ai quasi 90 anni. Nel prossimo autunno, come lo scorso anno, ospiterà delle gare amichevoli denominate "Gare comprensoriali" e dal 3 al 7 novembre il 10° Memorial "Cesare Marchetti". Di una decina d' anni più recente, ma ancora più intensa l' attività nel campo del biliardo. "La squadra, nata da un gruppo di amici che frequentava il bar Fifty Fifty, si era iscritta al primo campionato nel 1984 raccontano alcuni giocatori e, dopo qualche anno di attività alla Bocciofila di Castel San Pietro, il gruppo costituito da Gianni Giordani, Pietro Grillini, Alfredo Raspanti e Enzo Spisni si trasferì alla Bocciofila Toscanellese e proseguì l' attività assieme ad alcuni amici del posto. Poi la decisione di tornare a casa, integrando il gruppo con altri giocatori, fino a quest' anno con l' innesto di due giovani speranze: Lorenzo Dona tini e Andrea Trerè, figli di due componenti della squadra". Passata l' estate, la stagione riprenderà a fine settembre inizio ottobre. A dicembre ci sarà una gara di categoria e in aprile il Mese del Biliardo per ogni categoria, che comprende tutte le finali provinciali e i Campionati italiani, Città di Imola, Città di Bologna e Goriziana. Nel 2014 al Mese del Biliardo hanno Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 116 7 agosto 2014 Pagina 34 < Segue La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna partecipato ben 1.287 giocatori. Le squadre di biliardo all' interno della Bocciofila sono tre: una di serie B e due di C, per un totale di circa 40 persone, dai ventenni ai settantenni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 117
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