Progetto MIUR classe V - Istituto S.Elisabetta

Q U I NTA ELE M ENTA R E 2013-2014
P R EM ES S A
«CIAO, MI PRESENTO
SONO GELO-SIA
un frigorifero nuovo di zecca e se permettete, il più
bello, il più splendente e il più grande che ci sia;
approdo nella scuola e il mio compito è quello di
tenere al fresco i cibi e congelare quelli da conservare
più a lungo. Oh! Certo in una scuola con il chiasso
dei bambini la lezione dell’insegnante, la campanella
che suona, insomma ne vedrò delle belle. Povero me,
già immagino come sarò stra…. stra…. strapieno tanto
da scoppiare. Però sono contento, perché al termine
dell’anno scolastico, avrò imparato qualcosa di nuovo
e di interessante. Spero di fare nuove amicizie con i
cibi al mio interno e che non siano troppo litigiosi tra
di loro, come spesso succede››.
1
2
Capitolo Primo
Capitolo Secondo
IL PEPERONE E LA PATATA
LA REGINA MELINA E IL RE MELONE
Un giorno nella busta della spesa capitò la patata con il
peperone, e naturalmente si trovarono insieme nel frigo, ad un
certo punto si sentì una gran confusione: ‹‹Stammi lontano, non
ti avvicinare!›› Disse il peperone.
Ma rientriamo in noi perché in quello stesso giorno accadde
un altro episodio.
Nel mio reparto della frutta c’era una bella mela rossa, di nome
Melina e un muscoloso, vanitoso e grosso melone, di nome
Melanio e delle profumatissime pesche. Il melone si vantava
sempre della sua bellezza e del suo sapore perché sapeva bene
che si abbinava con diversi alimenti e in tutte le stagioni.
Le pesche e le mele erano molto attratte dal melone anche se
aveva un atteggiamento poco adatto ad un gentiluomo. Ma
mentre le pesche dicevano in coro: ‹‹Quanto sei bello melone››,
Melina la timidina, guardava Melanio e arrossiva.
Un giorno la mamma mise Melina e Melanio insieme per una
squisita macedonia e lì successe di tutto: si conobbero meglio, si
innamorarono, ballarono in quella armonia di colori e di profumi
e… prima di finire sulla tavola apparecchiata, insieme al pollo
con patatine e peperoni, si sposarono.
La patata, gentile, gli rispose: ‹‹Perché non mi vuoi vicino, cosa
ti ho fatto?›› ‹‹Sei sporca, piena di terra e non ti avvicinare, mi
sono spiegato?›› Ribadì il peperone.
La patata lo guardò con indifferenza e tacque, pensando alla
difesa dell’attacco successivo. Così trascorsero giorni in silenzio
finché la cuoca una mattina li tirò fuori dal frigorifero per una
gustosissima ricetta di pollo, patatine e peperoni, da preparare
per pranzo ai figli.
Ormai il loro destino era segnato: dilettare il palato dei ragazzi;
una volta in padella i due nemici si trovarono abbracciati nell’olio
bollente, si abbandonarono al pollo fino alla perfetta cottura.
4
5
3
4
Capitolo Terzo
Capitolo Quarto
IL RE SALAMONE E I SUOI SUDDITI
LA TORTA AL CIOCCOLATO
CON IL PEPERONCINO
È tempo di elezioni all’interno del frigo e il salame Salamone
viene eletto re; immaginate la sua felicità: aveva il controllo su
tutte le salsicce le quali si riempirono di orgoglio per essere suoi
sudditi.
Ma ben presto le povere salsicce si accorsero che Salamone si
sentiva superiore a loro, anzi le considerava una razza inferiore
a tal punto da ignorarle completamente. Le salsicce furiose
decisero di ribellarsi e così fecero una rivolta: occuparono
il reparto del frigo, poi si fecero
aiutare dai ravanelli e lo nascosero
nell’angolo più buio del frigorifero.
Salamone quando si vide imprigionato
gridò: ‹‹Carissimi sudditi, mi scuso
per il mio comportamento verso di
voi! Per favore perdonatemi, che ne
dite di ricominciare?››.
Le salsicce lo perdonarono dicendo:
‹‹Ti perdoniamo, ma devi prometterci
di essere più buono e gentile! Senza
trattarci come forme inferiori, perché come ben sai siamo tutti
destinati a finire in un “bel panino” per soddisfare la fame di
qualcuno››. E da quel giorno il re e i suoi sudditi vissero per
sempre in pace e amicizia.
Un giorno, arrivò nel reparto dolci una torta al cioccolato per il
compleanno di Valentina. Il cioccolato al latte, secondo alcuni, è
più buono di quello fondente, ma questo è un dettaglio.
Quando il profumo della torta cominciò ad espandersi nei
miei scomparti, i cibi pensarono: ‹‹Chissà come sarà la torta:
la sua forma, i suoi ingredienti,
la decorazione!›› La curiosità
fu tale che invase le loro menti;
a questo punto si fece avanti il
peperoncino che si trovava al
piano superiore e disse: ‹‹Eccomi
qua!!›› con aria soddisfatta e
cercò di conoscere la nuova
arrivata. La torta vedendolo
gli disse: ‹‹Ciao, io mi chiamo
Sachen e tu?››
6
7
Il peperoncino cercò di risponderle ma, appena aprì la bocca,
inciampò sulla classica buccia di banana e cadde sulla torta fino
ad affondare e affogare nel cioccolato. Ignara dell’accaduto, la
cuoca prese la torta per mettere le dieci candeline e presentarla
alla festeggiata. Gli alunni mangiarono volentieri la strana torta e
dissero in coro: ‹‹Questa è la migliore torta del mondo al nuovo
gusto di peperoncino!›› E alla fine il peperoncino mischiato alla
torta divenne l’ingrediente principale.
5
6
Capitolo Terzo
Capitolo Sesto
STORIA DI UNA MELANZANA
CHE DIVENTA UNA STAR
L’AMORE GOLOSONE
Mentre la classe quinta si dirigeva verso la palestra sento degli
strani rumori provenienti dal cassetto della verdura; infatti era in
corso un’animata discussione tra un peperone e una melanzana.
Il peperone, sempre oggetto di discussione, diceva: ‹‹Io sono
gustoso perché do sapore al pollo, alle patate e anche da solo, tu
invece, cara melanzana, sei niente in confronto a me, non piaci
a nessuno, sei amara e pochi ti sopportano››. La melanzana un
po’ mortificata si ritirò nel mio reparto più in basso del cassetto:
lì dove vengono tenute le verdure che sarebbero state cucinate
per la cena del venerdì; la melanzana
intanto rifletteva sulle parole del
peperone e voleva reagire, quando
se lo trovò di nuovo davanti: ‹‹Cosa
fai ancora qui?››, chiese la melanzana
arrabbiata. ‹‹Sono venuto a scusarmi
per il mio orribile comportamento››
‹‹Beh! potrei anche accettare le tue
scuse, del resto è vero che sono un po’
amara e… però ad una bella parmigiana
di melanzane non rinuncia nessuno!››
‹‹È vero››, rispose il peperone… ‹‹Pace
fatta, ok?››
Un giorno, una bambina della classe quinta scende in cucina
per mettermi all’interno dello scomparto affettati essendo io
“prosciutto”. Stranamente vede il formaggio nel reparto del
congelatore. Ad un certo punto sente dei rumori, si incuriosisce
e ascolta che il gelato grida al formaggio: ‹‹Vattene, questo è il
mio reparto, vattene e ritorna dalle tue amate zucchine!›› E il
formaggio al gelato: ‹‹Non sei per caso geloso?›› ‹‹Chi? Io?››,
ribadisce il gelato, ‹‹Di te? Ma per favore, se non ti sopporto
neanche!›› A questo punto: ‹‹Ma cosa succede?››, nel ripiano
della frutta si litigava perché ognuna si credeva più bella
dell’altra; nel reparto delle bibite stavano facendo una lotta di
wrestling. Allora il gelato depresso, decise di buttarsi giù. La lotta
di wrestling continuava e la vincitrice fu la Soda-Pop.
8
9
7
8
Capitolo Settimo
Capitolo Ottavo
AMICI DI FRIGO
A STORIA DEL CONO GELATO
Una volta un gelato venne preso, mangiato a metà e poi rimesso
nello scompartimento sbagliato ossia in quello della frutta.
Felice, fece amicizia con una banana con delle fragole e insieme
si misero a giocare, però cominciava a sciogliersi… Ma nel
mentre una mano chiuse così forte il mio sportello che il gelato
cadde nel reparto della verdura.
Finalmente incontrò dei broccoletti, delle carote e del sedano
che lo aiutarono prima che si sciogliesse del tutto, a tornare
nel congelatore con un arcobaleno di verdure. Il gelato ebbe
modo di ringraziare gli amici salutandoli con un ‹‹Arrivederci a
presto!›› Così tutte le volte che vengo aperto, il gelato scende a
far visita ai suoi amici e giocano insieme.
Un cono gelato curioso di vedere cosa c’era sotto nel mio
reparto congelatore decise di trovare il modo di scendere,
ma il merluzzo lo fermò: ‹‹Ma sei matto? Guarda che rischi di
scioglierti!›› Esclamò il merluzzo: ‹‹No! Sono solo curioso!›› disse
il gelato. Ma il merluzzo arrabbiato e perché non lo ascoltava,
accidentalmente gli diede una spinta con la coda e lui cadde e
in un battibaleno si trovò accanto ad una bottiglia di BUBBLECOLA che subito disse: ‹‹Chi sei?›› ‹‹Io sono un cono gelato e mi
chiamo… ehm... cornetto; invece tu chi sei?›› La BUBBLE-COLA
in modo fiero rispose: ‹‹My name is USA CHIKA BUBBLE-COLA,
Cola per gli amici. Ma che ti sta succedendo? ›› Chiese in modo
spaventato la bottiglia. ‹‹Mi sto sciogliendo!›› Qui l’aria non è
molto fredda, devo correre al mio reparto immediatamente!›› La
Bubble–Cola si offrì per aiutarlo quando all’improvviso si aprì il
frigo, e la bottiglia fu portata fuori dal frigorifero.
Il cono arrivò a fatica al confine del suo reparto ma cadde di nuovo
addormentandosi. Quando si risvegliò c’erano delle verdure, dei
würstel e anche della frutta. Le verdure chiedevano in coro: ‹‹Ma
da dove vieni? Come ti chiami? Perché sei liquido?›› Il gelato
stordito per la botta, si sentì girare la testa: ‹‹O Dio chi siete? E
perché siete quasi tutti verdi?›› Il gelato in quel piano sentiva
un po’ caldo e si scioglieva più in fretta ma le verdure decisero
di aiutarlo, fecero una catena aggrappandosi l’uno con l’altro,
una torre altissima fino al ripiano dove il cono sarebbe dovuto
tornare; così il gelato arrivò nel piano di sopra e si ricongelò per
essere subito mangiato da un bambino.
10
11
CONCLUSIONE
‹‹Rieccomi qua al termine dell’anno scolastico a godere un po’
di pace e tranquillità, senza sentire più quei cibi scalmanati.
Ci sono le vacanze e mi mancheranno le risate dei bambini, le
urla provenienti dalla palestra. Sono contento perché alla fine
gli alunni hanno imparato a mangiare le verdure e la frutta
aderendo al progetto “FRUTTA NELLE SCUOLE” A tutti buone
vacanze ALOHA!!!!››
Q U I NTA ELE M ENTARE
2013- 2014
I S TI T U TO PA RITA RIO “S .ELI SABETTA”
SUORE FR ANCESCANE DI S.ANTONIO