Stampa articolo - No TAV Brennero

20/10/2014
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Domenica 19 Ottobre, 2014 CORRIERE DEL TRENTINO - TRENTO © RIPRODUZIONE RISERVATA
La proroga di A22 potrà
arrivare solo con l'assenso
del commissario Ue
TRENTO — «Previo assenso della Commissione europea». Una piccola frase,
spesso rituale nella legislazione nazionale, che però rischia di mettere in seria
difficoltà la programmazione del finanziamento per il tunnel di base del
Brennero tramite la proroga della concessione di Autobrennero.Una frase che
non era prevista nell'articolo 5 del decreto Sblocca Italia, approvato nella notte
tra venerdì e sabato dalla Commissione Ambiente della Camera dei deputati
dopo 5 estenuanti sedute in altrettanti giorni. L'emendamento proposto da
Enrico Borghi (Pd), capogruppo del Pd in commissione, è arrivato come un
fulmine a ciel sereno ed è stato approvato rapidamente, nonostante il ministro
delle Infrastrutture Maurizio Lupi, espressione del Ncd, avesse blindato il testo
originario. Lo Sblocca Italia in aula verrà votato quasi sicuramente con la fiducia,
senza modifiche.
Il testo iniziale prudenzialmente recitava: «Nel rispetto dei principi dell'Unione
europea», per poi elencare i criteri e la tempistica con cui le concessionarie
autostradali potranno presentare al ministero entro l'anno un nuovo piano
finanziario che, a fronte di contenimento dei pedaggi e investimenti, otterrebbe
un prolungamento della concessione. Un'impalcatura ben studiata, previa
notifica per aiuti di Stato già effettuata all'Europa, che aveva consentito alle
Province di Trento e Bolzano e ai vertici di A22 di preannunciare la
presentazione a metà novembre di un nuovo piano finanziario subito dopo la
prevista conversione in legge dello Sblocca Italia, mettendo sul piatto, in cambio
di una proroga di 31 anni, somme cospicue per lo Stato: 5,5 miliardi, compreso il
fondo da 550 milioni di euro già accantonato per il tunnel di base del Brennero.
Vero che, insieme a A22, sono in ballo le proroghe di Autovie venete e Gruppo
Sias, ma solo l'Autobrennero ha la concessione già scaduta ed è collegata al
finanziamento di un'infrastruttura delle reti europee Ten come il tunnel del
Brennero. La vecchia dicitura dello Sblocca Italia avrebbe consentito la proroga
nelle more dell'autorizzazione dell'Ue, la nuova versione condiziona la proroga al
benestare europeo. Ma i 550 milioni del fondo ferrovia servono subito per
mandare in gara a gennaio il maxi lotto di Mules (1,4 miliardi di costo) del
tunnel del Brennero. Non a caso Daniel Alfreider, deputato Svp, in commissione
ha piazzato un emendamento che blinda i 270 milioni dello Stato al Bbt
spostando la cantierabilità da dicembre 2014 a giugno 2015. Altri 528 milioni
sono attesi dalla legge di stabilità. Per completare il finanziamento italiano,
servono i 550 milioni di Autobrennero.
Felice Espro
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