show document

■ e-mail: [email protected]
Economia
TRENTINO SABATO 29 MARZO 2014
10
A22: l’utile scende a 68 milioni di euro
Il calo rispetto al 2012 è del 5,3%. Aumentano gli introiti da pedaggio, ma diminuisce la mobilità autostradale
di Maurizio Dallago
◗ TRENTO
il bilancio 2013
L’utile di esercizio cala a 68 milioni rispetto ai 71,8 dell’anno
precedente. Ovvero il 5,3% in
meno. Il valore della produzione di Autobrennero Spa ha registrato un incremento di 5,3
milioni di euro, pari a un incremento percentuale dell’1,55%
(passando da 340,9 a 346,2 milioni). Un risultato dovuto principalmente all’aumento degli
introiti da pedaggio (che
nell’esercizio hanno raggiunto
i 304,0 milioni di euro contro i
303,2 milioni del 2012) e a una
diminuzione dei ricavi, del
5,5%, derivanti dalle royalties
per le aree di servizio (passate
dai 27,7 milioni del 2012 ai 26,1
del 2013). La mobilità autostradale è scesa dello 0,63 per cento. Sono i dati principali del
progetto di bilancio 2013 di
A22 approvato ieri dal cda presieduto da Paolo Duiella. L’assemblea dei soci è in calendario per il prossimo 28 aprile.
«Direi un buon bilancio, se
raffrontato al calo del traffico
autostradale. Allo stesso tempo il numero dei dipendenti è
rimasto pressoché invariato,
anzi è aumentato di qualche
unità», sottolinea l’amministratore delegato Walter Pardatscher. Sul fronte della concessione nulla di nuovo. L’attuale
scadrà a fine aprile e poi A22
proseguirà con la gestione
dell’arteria. Con l’ultima sentenza del Consiglio di Stato che
ha rimescolato le carte, tutto è
ancora possibile.
Tornando ai dati di bilancio,
i costi della produzione sostenuti nel 2013 hanno subito un
aumento del 3,4% (raggiungendo il valore di 275,0 milioni di
ouro) dovuto principalmente
ad acquisti, servizi e costi del
personale. Il risultato operativo (71,1 milioni nel 2013 contro i 74,9 milioni del 2012) segna un decremento del 5,1% rispetto all’anno precedente.
Nel 2013, l’apporto positivo
della gestione finanziaria al risultato di gestione è diminuito,
risentendo anche dell’andamento dei tassi d’interesse. Il
confronto dei risultati prima
delle imposte, pari a 100,1 milioni nel 2013 e ad oltre 104,2
Dolomiti Energia, numeri in volo
◗ TRENTO
Via libera da parte del cda di Dolomiti
Energia, presieduto da Rudi Oss, al bilancio 2013. In un contesto macroeconomico difficile, il bilancio presenta risultati
economici ampiamente positivi e in netto miglioramento rispetto all’esercizio
2012. Solida e adeguata per supportare
l’andamento futuro delle attività industriali la situazione finanziaria del Gruppo, che vede un deciso miglioramento
dell’indebitamento netto. Il valore della
produzione consolidato è arrivato a 1.307
milioni di euro (+16% sul 2012), il Margine operativo lordo consolidato (EbitDa) a
269 milioni di euro (+33%), il risultato
operativo consolidato (Ebit) a 165 milioni
di euro (+ 57 %). L’utile netto consolidato
è stato di 66,6 milioni di euro (+52% sul
2012, mentre l’indebitamento netto è sceso del 15% a 469,1 milioni di euro. Gli investimenti effettuati nel 2013 ammontano a 44.4 milioni di euro. Gli investimenti
più importanti riguardano gli interventi
per potenziare la capacità produttiva e
rinnovare gli impianti idroelettrici oltre a
ottimizzare le reti di distribuzione di
energia, gas e acqua su tutto il territorio
servito dal Gruppo. Soddisfatto l’amministratore delegato Marco Merler: «Il risultato d’esercizio 2013 si è chiuso con risultati estremamente positivi. L’ottimo miglioramento della posizione finanziaria
netta conferma un trend positivo che ha
sempre caratterizzato l’andamento del
Gruppo in termini di capacità di autofinanziamento e di generazione di cassa».
Autobrennero, cala l’utile anche se gli introiti da pedaggi sono aumentati: si viaggia di meno
milioni nel 2012, evidenzia
una riduzione di 4,14 milioni
(-3,97%). Le scelte della società, in termini d’investimenti
(32,8 milioni) e manutenzioni
(pari a 46,6 milioni), sono volte
alla salvaguardia e alla conservazione delle strutture autostradali, con la finalità di migliorare sempre più gli standard di sicurezza degli utenti e
degli stessi operatori.
«Gli investimenti, nel 2013
hanno interessato principalmente la costruzione di barriere antirumore, gli impianti tecnologici, il completamento della recente stazione autostradale di Trento sud e i suoi collegamenti alla viabilità ordinaria, il
proseguimento dell’iter riguardante la realizzazione della ter-
za corsia nel tratto Verona-Modena e il completamento del
Museo Plessi al Passo del Brennero», spiega Pardatscher. Tra
tutti gli interventi del 2013, assai rilevante, la messa in funzione - seppur in modo sperimentale e parziale - della «terza corsia dinamica».
In costante diminuzione il
tasso di incidentalità globale
lungo l’arteria. Per quanto riguarda la mobilità autostradale, nel 2013 si è assistito a una
riduzione dello 0,63% rispetto
al 2012. Se nel primo semestre
dell’anno si sono rilevati dati
di traffico negativi, nella seconda parte del 2013 la mobilità ha
mostrato un certo miglioramento, ma non sufficiente per
portare in positivo il consunti-
vo dell’anno. «Per avere
un’idea degli effetti della pesante crisi economica, il livello
del traffico del 2013 sull’A22 è
paragonabile a quello di 10 anni fa, registrato nel biennio
2003-2004», così Pardatscher.
Il cda ha infine approvato una
serie di lavori per alcuni sovrappassi nel tratto veneto ed
emiliano.
La giunta in trasferta alla Sofcpower
La società produce un nuovo sistema di cogenerazione che sviluppa calore ed energia elettrica
◗ MEZZOLOMBARDO
Nello stabilimento di Mezzolombardo lavorano 42 persone
Non capita spesso che l'intera
giunta provinciale di Trento
partecipi all'inaugurazione di
un sito produttivo. È accaduto
ieri al Bic di Mezzolombardo
dove, alla presenza del sindaco, di molti amministratori locali, dei presidenti delle associazioni Industriali, Paolo Mazzalai e degli artigiani, Roberto
Delaurentis, la Sofcpower ha tagliato il nastro del nuovo impianto produttivo.
«E' il paradigma del Trentino
che vorremmo, ha commentato Rossi che ha definito l'occasione un vero e proprio esempio del "si può fare”. «Qui - ha
detto il presidente della Provincia - si concentrano le buone
idee, la capacità di investire e ricercare soluzioni di avanguardia, il rispetto dell'ambiente, la
capacità di essere motore di sviluppo. Il successo Sofcpower
sta a dimostrare che se pubblico e privato lavorano insieme
con obiettivi chiari e ruoli precisi, i progetti prendono forma e
diventano attività di successo».
Il presidente fa riferimento al
prodotto Sofcpower, in grado
di sviluppare, una volta inserito in una caldaia domestica, sia
calore che energia elettrica.
Azienda con il cuore trentino
ma con una vocazione ai mercati internazionali, Sofcpower
è una realtà nata ad inizio 2007.
Il primo team di lavoro era
composto originariamente da
3 persone. Produce un sistema
di cogenerazione a base di materiali ceramici e ora occupa 42
dipendenti a Mezzolomabrdo
e 16 in Svizzera.