Parte 4 spettroscopia 166 La spettroscopia è lo studio dell’interazione della materia con la luce o con altre radiazioni elettromagnetiche. L’interazione con la luce comporta un aumento dell’energia interna del sistema. Nell’enunciare il primo principio si era definito: 1 E = mgh + mv 2 +U 2 ΔU = q +W contributo che tiene conto dell’energia microscopica: ‘energia interna’ l’interazione con la luce ‘esegue un lavoro’ sulle molecole aumentandone il contenuto di energia interna 167 Una descrizione più dettagliata di energia interna tiene conto di ‘dettagli molecolari’: energia elettronica: energia degli elettroni negli orbitali (atomici o molecolari) (100-1000 kJ/mol) energia vibrazionale: dovuta alle vibrazioni a cui sono soggetti gli atomi nelle molecole, che interessano sia gli assi di legame sia gli angoli di legame. (5-60 kJ/mol) energia rotazionale: dovuta alla rotazione della molecola secondo le tre direzioni nello spazio (5⋅10-3-5⋅10-1 KJ/mol) Luce con caratteristiche diverse (es. diversa lunghezza d’onda) esegue un lavoro sul sistema che si trasforma in forme diverse di energia interna. 168 Dalla descrizione secondo Maxwell (1864) dei fenomeni elettromagnetici: Radiazione elettromagnetica radiazione elettromagnetica = campi elettrici e magnetici che si propagano come un’onda nello spazio La radiazione elettromagnetica è una forma di energia che si propaga in Onda polarizzata, monocromatica modopiana, ondulatorio attraverso lo spazio. che si propaga lungo la direzione x descrizione di Maxwell (1864) Campi la elettrico e magnetico ortogonali direzione dimagnetica propagazione componente elettrica (E) e laalla componente (H) oscillano su piani perpendicolari tra loro e perpendicolari alla direzione di propagazione. 2 ottiche (assorbimenti IR, Uv-visibile, fluorescenza,…): spettroscopie Ez x, t E0 cos ( x ct ) E0 : Intensità del campo elettrico interazione materia – componente elettrica 2 - spettroscopie magnetiche (NMR, EPR,…): interazione materia – componente magnetica 169 grandezze chiave nella descrizione di una ALLA radiazione 12.1 INTRODUZIONE SPETTROSCOPIA l ampiezza dell’onda z 537 l distanza x Figura 12.1 Definizione di lunghezza d’onda. La lunghezza d’onda l è la distanza tra creste successive o valli successive dell’onda. lunghezza d’onda: λ (nm) frequenza: ν (Hz=s-1)=c/λ c=3x108m/s velocità della luce nel vuoto forni aangolare: microonde); le onde radio o(rad/s) radiofrequenze (rf, usate per trasportare i segnali radio AM frequenza ω=2πν e FM e quelli televisivi). ampiezza Le (E varie 0) forme della radiazione elettromagnetica sono tutte onde, che differiscono per la loro lunghezza d’onda. La lunghezza l di un’onda è la distanza tra due creste succesdirezione di propagazione (perd’onda es. x) sivi o due valli successive dell’onda (Fig. 12.1). Per esempio, la luce rossa ha l = 6800 Å e la polarizzazione lungo z) luce blu ha l(per = 4800es. Å. La luce ultravioletta ha una lunghezza d’onda minore rispetto alla luce blu e le microonde hanno una lunghezza d’onda maggiore rispetto alla luce visibile. Strettamente correlata alla lunghezza d’onda di un’onda è la sua frequenza. Il concetto di frequenza è necessario perché le onde elettromagnetiche non sono stazionarie, ma si propa" 2loπspazio alla velocità % piana, polarizzata che gano attraverso c.onda La frequenza di un’onda è il numeromonocromatica di onde comEz (x, t)plete = Eche cos x − ct 0 passano $# per un certo '&punto nell’unità di tempo, quando l’onda si propaga lungo x si propaga nello spaλ 170 zio. La frequenza n di un’onda con lunghezza d’onda l è data da: c n= (12.1) l ( ) dove c = velocità della luce = 3 X 108 ms_1. Poiché l ha le dimensioni di una lunghezza, n Dualismo onda-corpuscolo La radiazione elettromagnetica trasporta energia: secondo la fisica nonquantistica il flusso I di energia è proporzionale a E02, e può essere variato in modo continuo Planck (radiazione del corpo nero, 1900) ed Einstein (effetto fotoelettrico, 1905), propongono una visione del tutto nuova: l'energia della radiazione elettromagnetica è quantizzata. - La radiazione è vista come un insieme di fotoni (‘pacchetti’ discreti di energia) che si propagano a velocità c ciascuno con energia : Efotone =hν - dove h è la costante di Planck, con le dimensioni di un’energia per tempo: h = 6.626×10-34 Js 171 classificazione delle radiazioni elettromagnetiche in base a λ 539 10–1 10–2 10–3 10–4 10–5 10–6 Frequenza, Hz 1010 109 108 107 106 105 104 103 102 101 1 1023 raggi cosmici 1022 1021 1020 raggi gamma 1019 1018 raggi X 1017 radiazione 1016 ultravioletta 1015 luce visibile 1014 radiazione infrarossa 1013 1012 1011 microonde, radar 1010 109 radiofrequenze 108 onde corte 107 10–14 10–13 10–12 10–11 10–10 10–9 10–8 10–7 10–6 10–5 10–4 10–3 10–2 10–1 1 101 102 atomi piccole molecole Lunghezza d’onda, metri Energia, kJ mol–1 12.1 INTRODUZIONE ALLA SPETTROSCOPIA proteine virus batteri spessore di un capello formica ape 400 nm 475 nm 510 nm 570 nm 590 nm 650 nm (b) gatto altezza dell’uomo balena 106 172 (a) Figura 12.2 Lo spettro elettromagnetico. (a) Le varie forme della radiazione elettromagnetica in funzione dell’energia (scala rossa, linee rosse), della frequenza (scala nera, linee nere) e della lunghezza d’onda (scala blu, linee l’interazione della materia con radiazioni di λ diverse dà origine a fenomeni diversi, studiati con diversi tipi di spettroscopie: 2 spettroscopia elettronica (UV-Vis) spettroscopia vibrazionale (IR) 173 … Efotone =hν con h = 6.626×10-34 Js 1. radiazione nel visibile (Vis): radiazione con λ=530 nm (luce verde) ha frequenza ν=5.66x1015 s-1 energia di un fotone di luce a 530 nm: 3.75x10-15 J energia di una mole di fotoni: circa 225 KJ/mol stesso ordine di grandezza dell’energia elettronica (100-1000 kJ/mol) radiazione nel visibile interagisce con la parte elettronica e provoca variazioni di energia elettronica nelle molecole, studiate con spettroscopia elettronica 2. radiazione nell’infrarosso (IR): radiazione con λ=3000 nm ha frequenza ν=9.99x1013 s-1 energia di un fotone di luce a 2000 nm: 6.62x10-20 J energia di una mole di fotoni: circa 40 KJ/mol stesso ordine di grandezza dell’energia vibrazionale (5-60 kJ/mol) radiazione nell’IR interagisce con la parte vibrazionale e provoca variazioni di energia vibrazionale nelle molecole, studiate con spettroscopia vibrazionale 174 2. radiazione nelle microonde (MW): radiazione con λ=1cm ha frequenza ν=3.00x1010 s-1 energia di un fotone di luce a 1 cm: 1.99x10-20 J energia di una mole di fotoni: circa 0.01 KJ/mol stesso ordine di grandezza dell’energia rotazionale radiazione nelle MW interagisce con la parte rotazionale e provoca variazioni di energia rotazionale nelle molecole, studiate con spettroscopia rotazionale ecco perché il forno a microonde scalda… 175 Caratteristiche generali della spettroscopia L’interazione tra una radiazione elettromagnetica e la materia può generare diversi fenomeni: assorbimento della radiazione, emissione della radiazione, diffusione della radiazione (scattering), fotoionizzazione, reazioni fotochimiche, … Saranno discussi solo i fenomeni di assorbimento e di emissione in relazione alle spettroscopie di Assorbimento / emissione UV-VIS 176 Assorbimento IR hν = En − Em = ∆E hν = En − Em = ∆E energia La radiazione elettromagnetica viene assorbita/emessa solo se l’energia Condizioni di risonanza di un suo fotone è pari alla differenza di energia tra due stati della molecola in esame: La radiazione elettromagnetica viene assorbita/emessa solo se l’energia di un suo fotone è pari alla differenza di energia tra due stati della molecola Energia in esame (risonanza): En hν Em La condizione hν = ∆E non è sufficiente perché si abbia assorbimento La condizione hν = ∆E non è sufficiente perché si abbia assorbimento o o emissione: devono essere rispettate anche le regole di selezione emissione: devono essere rispettate anche le regole di selezione dettate dettate dall’interazione radiazione-molecola nella transizione dall’interazione radiazione-molecola nella transizione. Le varie spettroscopie si differenziano per la natura dei due stati coinvolti interazione con la radiazione Le varie nella spettroscopie si differenziano per la natura dei due stati coinvolti 4 nella interazione con la radiazione. 177 Assorbimento schema di unodispettrofotometro misure dicon assorbimento Misura rudimentale dell’assorbimento radiazione su unper campione un spettrofotometro (rudimentale) Monocromatore (prisma o reticolo) I0 I campione rivelatore fenditura ra ti u nd e f lampada : radiazione monocromatica con lunghezza d’onda λ Frazione di fotoni trasmessi (non assorbiti): Trasmittanza T ≡ I / I0 Trasmittanza percentuale: %T ≡ 100T = 100 I / I 0 %T ≡ 100 : trasmittanza totale = assorbimento nullo %T ≡ 0 : trasmittanza nulla = assorbimento totale Spettri di assorbimento: %T come funzione di λ (o ν , o ν ) 178 6 Spettrofotometro UV-VIS “a doppio raggio” per tener conto dell’assorbimento da parte del solvente Sorgente Monocromatore (prisma, reticolo) A(λ) = log10 I 0 (λ) I (λ) fenditura Solvente Soluzione I0( λ ) I( λ ) Rivelatori di intensità luminosa (detector) specchi 12 179 Frazione di fotoni trasmessi (non assorbiti): Trasmittanza T ≡ I / I0 Trasmittanza percentuale: %T ≡ 100T = 100 I / I0 %T ≡ 100 : trasmittanza totale = assorbimento nullo %T ≡ 0 : trasmittanza nulla = assorbimento totale Assorbimento misurato dall’assorbanza A (adimensionale) A ≡ −log10 T = −log I(λ) /log I0(λ) - I = I0 : T =1 A = 0 - I < I0 : 0≤T<1 A>0 Spettri di assorbimento: A (o T) in funzione di λ (o ν) 180 esempio: assorbimento dei pigmenti responsabili del light-harvesting nella fotosintesi 181 Misure di intensità: legge di Lambert-Beer Caso particolare di un soluto disciolto in un solvente che non assorbe la radiazione (in un dato campo di frequenze): legge di Lambert-Beer A(λ)=ε(λ)l c l : percorso ottico = distanza percorsa dalla radiazione nel campione (normalmente misurato in cm) c : concentrazione (moli/litro) ε (λ ) : coefficiente di estinzione molare (litro/moli cm), dipende dalla lunghezza d’onda, ma non dalla concentrazione (o da l ) I0 0 I (x ) I0 campione dI ( x) dx l x dI ( x ) : tasso di diminuzione (nello spazio) − dx del numero di fotoni 182 Derivazione Dato un fascio di radiazione elettromagnetica monocromatica con intensità iniziale I0, sotto le seguenti assunzioni: - il fascio viaggia parallelo ad un asse di riferimento (x) - si possa definire una intensità locale funzione della distanza I(x) - l'attenuazione di intensità dI sia proporzionale all’intensità I, alla concentrazione del campione c, e al cammino infinitesimo dx attraverso un certo coefficiente di proporzionalità K si ottiene la seguente equazione differenziale: dI(x) = KcI(x) dx dI(x) −Kcdx = = d ln I(x) I ln I(x) = ln ! I(0) − Kcx − I0 per x = l I(l) ln = −Kcl I0 A = log10 I(l) 1 I(l) K = ln =− cl I0 2.3 I 0 2.3 ! ε 183 22. Spettroscopia UV-VIS (elettronica) Spettroscopia UV-VIS (elettronica): visione molecolare Spettri UV-VIS prodotti da transizioni tra orbitali molecolari degli elettroni. Le transizioni che richiedono minore energia coinvolgono gli Spettri UV-VIS prodotti da transizioni tra orbitali molecolari degli orbitali chiamati HOMO e LUMO: elettroni. Le transizioni che richiedono minore energia coinvolgono gli orbitali chiamati HOMO e LUMO: HOMO = highest occupied molecular orbital HOMO = highest occupied molecular orbital LUMO = lowest unoccupied molecular orbital LUMO = lowest unoccupied molecular orbital Energia hν ν LUMO energia Assorbimento di unun Assorbimento di fotone UV-VISda parte da fotone UV-VIS parte di molecola: una molecola: di una promozione promozione didiun un elettrone HOMO al elettronedall’ dall’ HOMO alLUMO. LUMO. HOMO 1 184 Stati di Singoletto e di Tripletto Gli elettroni possono avere spin +1/2 (α) o spin -1/2 (β). In un orbitale (atomico o molecolare) ci possono essere massimo elettroni con Gli elettroni possono avere spin +1/2 (α) o al spin -1/2 (β).due In un orbitale Singoletti,spin Tripletti e Regole di selezione opposto. Per due elettroni su due orbitali diversi sidue puòelettroni avere: con (atomico o molecolare) ci possono essere al massimo spin opposto. Per due elettroni su due orbitali diversi si può avere: Gli elettroni possono avere spin +1/2 (α) o spin -1/2 (β). In un orbitale (atomico o molecolare) ci possono essere al massimo due elettroni con StatiPer di Singoletto S: su due orbitali diversi si possono avere: spin opposto. due elettroni LUMO iStati due di elettroni più esterni hanno”spin Singoletto S: antiparallelo” lo spin totale è nullo. Stati di Singoletto: due elettroni più esterni i due elettronii quindi più esterni hanno”spin 1) hanno ‘spin antiparallelo’ quindilolospin spintotale totaleè ènullo. nullo. antiparallelo” quindi 2) Stati di Tripletto: i due elettroni esternipiù Stati di Tripletto T: i duepiù elettroni ”spin parallelo” quindi lo hanno ‘spin esterni parallelo’ quindi loT:spin totale è paripiù ad 1. Stati di hanno Tripletto i due elettroni LUMO HOMO HOMO LUMO LUMO HOMO spin totale è pari ad 1. esterni hanno ”spin parallelo” quindi lo HOMO Il passaggio spin da totaleSingoletto è pari ad 1. a Tripletto non può essere indotto da assorbimento di radiazione, che non è in grado di cambiare lo stato di spin 2 degli elettroni. 2 Regola di selezione per le transizioni elettroniche : S0 → Sn Lo stato fondamentale nella maggioranza delle molecole è un Singoletto indicato come S0. L’assorbimento di radiazione porta dallo stato fondamentale S0 allo stato eccitato di singoletto Sn. 185 abs assorbimento Sn stati eccitati conversione interna (rilassamento) S2 fluo fosf S1 inter-system crossing λ (nm) T1 S0 emissione (fluorescenza) emissione (fosforescenza) stato fondamentale 186 187 In ogni stato elettronico, sia fondamentale che eccitato, esistono diversi livelli vibrazionali. Quindi le transizioni elettroniche sono accompagnate da transizioni vibrazionali (transizioni vibroniche o vibro-elettroniche) In ogni stato elettronico, sia fondamentale che eccitato, esistono diversi livelli vibrazionali. Quindi le transizioni elettroniche sono accompagnate da Molecola ogenerica transizioni vibrazionali (transizioni vibroniche vibro-elettroniche) Molecola biatomica Energia Stato Eccitato S1 ν0 ν1 ν2 Stato Fondamentale S0 S1 0 Le bande di assorbimento sono la somma di picchi corrispondenti a r Le bande di assorbimento transizioni stato a sono ladallo somma di fondamentale picchi diversi livelli Svibrazionali dello stato corrispondenti a transizioni 0 eccitato. dallo stato fondamentale a diversi livelli vibrazionali dello stato eccitato. ν2 ν1 ν0 4 188 189 possibili tipi di vibrazioni molecolari Stretching simmetrico Stretching asimmetrico Rocking Wagging Scissoring Twisting 190 CF4 Symmetric Stretch 921.6 cm-1 Symmetric Bend 439.9 cm-1 Asymmetric Stretch 1303.0 cm-1 Asymmetric Bend 637.9 cm-1 191 Altri filmati sulle vibrazioni di specifiche molecole possono essere trovati per esempio: http://www.chemtube3d.com/vibrationsH2O.htm 192 Energia potenziale K = costante elastica o costante di forza potenziale della particella ogni modo diEnergia vibrazione può essere assimilato al moto di compressione/ V = (1/2) k(R-Re)2 espansione di una molla che colleghi due corpi: k piccolo x=R-Re Gli atomicon sono puntiformi, legami molle che seguono La frequenza cuiconsiderati la molla masse si comprime e ed si iespande dipende dalla la legge Hooke costantedi di forza della molla stessa e dalle masse dei due corpi (legge di Hooke). Analogamente, la frequenza di oscillazione di un modo vibrazionale di una molecola dipende dalla forza del legame (analogia con la costante di forza della molla) e dalla massa degli atomi che si muovono. 193 La frequenza di vibrazione è quindi tipica per certi atomi e gruppi funzionali. La spettroscopia IR è usata per identificazione di composti (‘finger prints’) o per controllarne la purezza. Di seguito sono riportate le frequenze di assorbimento infrarosso caratteristiche dei gruppi funzionali: 194 esano CH3-(CH2)4-CH3 2900 cm-1 stretching dei legami C-H 1460 cm-1 bending del CH2 e bending asimmetrico del CH3 1380 cm-1 deformazione simmetrica del CH3 195 1-esanolo CH3-(CH2)4-CH2-OH 1460 cm-1 bending del CH2 e bending asimmetrico del CH3 2900 cm-1 stretching dei legami C-H 1380 cm-1 deformazione simmetrica del CH3 1060 cm-1 Stretching C-O stretching O-H forma legami a idrogeno (una forte, larga banda a 3330 cm-1) 196
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