Impianto di depurazione di Assago

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Impianto di depurazione di Assago
Caratteristiche dell'impianto
Costruito negli anni 1986/1988
Entrato in esercizio nel 1985
Dati Tecnici
- Acque reflue ingresso: 3.250 mc/giorno;
- COD totale ingresso: 1.380 kg/giorno;
- N. abitanti asserviti: 105.000 A.E. ( dopo intervento di ampliamento fino a 160.000)
- Una linea acqua composta da sgrigliatura, dissabbiatura, sedimentazione primaria, ossidazione biologica,
sedimentazione finale, clorazione;
- Una linea fanghi composta dal preispessimento, digestione anaerobica e disidratazione dei fanghi;
- Una linea gas con gasometro, centrale termica a biogas e torcia per la combustione del biogas in
eccedenza;
- Stazioni di sollevamento esterne.
L’impianto di depurazione di Assago, in funzione dal 1985, non è dotato delle sezioni di trattamento
specifico idonee a garantire il rispetto dei limiti allo scarico imposti dalla normativa vigente, più restrittivi
rispetto a quelli per i quali era stato progettato.
Lo stesso impianto necessita inoltre di essere ampliato, il progetto di potenziamento e adeguamento del
depuratore di Assago è stato avviato nel mese di luglio 2014.
L’obiettivo del progetto non è infatti solamente quello di adeguare la capacità di trattamento dell’impianto
di depurazione, dimensionato in origine per 105mila abitanti equivalenti, alla potenzialità di 160mila, con
un occhio anche alle future esigenze depurative: va infatti tenuto conto che il depuratore è stato costruito
in un’epoca in cui i limiti allo scarico erano quelli stabiliti dalla Legge Merli e, di conseguenza, lo schema di
processo era di fatto quello classico a fanghi attivi. Gli interventi di potenziamento dell’impianto si rendono
quindi necessari anche per assicurare il rispetto dei ben più restrittivi limiti allo scarico oggi imposti dalla
normativa vigente, che prevedono il ricorso obbligatorio a sistemi impiantistici di moderna concezione e di
elevata efficienza.
Quattro gli obiettivi principali del progetto in corso:
- ammodernare gli impianti adeguandoli all’aumento della popolazione e ai più ristretti limiti allo scarico
previsti dalla normativa in vigore;
- contenere gli spazi occupati dalla struttura;
- potenziare la vegetazione dell’area verde;
- minimizzare gli odori
In particolare la linea acque prevede tre livelli di grigliatura, da quella grossolana, a quella media, fino a
quella finissima, una sezione di dissabbiatura e disoleatura all’interno di un edificio adeguatamente
ventilato e riscaldato, e una linea di trattamento biologico con MBR, cuore tecnologico dell’impianto,
pensato e progettato per assicurare la massima affidabilità gestionale e contemporaneamente garantire
efficienza e continuità operativa, ponendo in primo piano la sicurezza del personale.
A tutte le unità del processo delle linee acque, fanghi e aria verranno applicate le migliori tecnologie
disponibili, quelle che rappresentano il più avanzato stato dell’arte del settore: la linea acque con rimozione
biologica dei composti carboniosi e dell’azoto a biomassa sospesa separata su membrana e precipitazione
chimica del fosforo, la linea fanghi con pre-ispessimento dinamico, stabilizzazione aerobica e disidratazione
meccanica, la deodorizzazione dell’aria prelevata dagli edifici con monitoraggio dell’aria immessa in
atmosfera. Queste tecnologie permetteranno di conseguire tutta una serie di migliorie: ci sarà una bassa
produzione di fanghi, si ridurranno notevolmente le emissioni nell’ambiente idrico, si abbasseranno i le
emissioni in atmosfera.
Infine, il progetto prevede di utilizzare molte delle dotazioni impiantistiche esistenti, e questo determina
un’importante riduzione dei costi complessivi dell’intervento, che si prospetta decisamente corposo e
prevede un investimento di oltre 20 milioni di euro dei quali ben 14 direttamente finanziati da CAP.
Particolare attenzione è stata posta all’inserimento ambientale dell’opera in progetto e alla minimizzazione
degli impatti da essa generati: sono previsti interventi di potenziamento della vegetazione esistente, con la
piantumazione di oltre 770 nuovi esemplari fra piante e arbusti, e la creazione di terrapieni e opere di
mascheramento.
In conclusione il progetto, oltre ad adeguare l’impianto alle nuove esigenze depurative del territorio,
porterà notevoli benefici: il miglioramento della qualità dell’ambiente idrico, la riduzione delle emissioni in
atmosfera, con la minimizzazione di cattivi odori e l’annullamento dei prodotti di combustione del biogas,
nessun impatto negativo a livello di rumore prodotto.
Costo stimato dell’intervento: oltre 20 mln €.