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Adnkronos
23/11/2014
L.stabilità: Nardone, da modifica su buoni pasto elettronici +73mila posti
"Da misura anche possibile rilancio dei consumi"
Roma, 23 nov. (AdnKronos)
(Mor/AdnKronos)
"L'innalzamento del valore esentasse dei buoni pasto elettronici creerà oltre 73mila di posti di
lavoro in più". E' quanto dichiara all'Adnkronos Raffaele Nardone, capo economista di
OpenEconomics, in merito agli effetti di un emendamento alla legge di Stabilità, presentato in
commissione Bilancio alla Camera dal parlamentare Pd Marco Causi, e la cui approvazione è
attesa per martedì dopo il si del governo.
Le stime emergono da uno studio, condotto da OpenEconomics con l'Università di Tor Vergata,
considerando l'ipotesi di un valore esentasse del 70% dei buoni pasto attualmente erogati venisse
elevato dai 5,29 euro attuali a 7 euro. Numeri, quelli dei posti di lavoro, che potrebbero anche
salire. "Il nostro calcolo è a situazione vigente - aggiunge Nardone all'Adnkronos -, con una
legislazione normativa del mondo del lavoro più leggera potrebbe esserci un piccolo incremento".
"L'esercente che, grazie all'aumento dei consumi, decide di utilizzare una unità di lavoro in più, un
ragazzo che mette al bancone, potrebbe con una normativa del lavoro più leggera prenderne due ad
esempio o aggiungerne uno part- time, oltre a quello già preso".
Dalla misura potrebbe anche arrivare un rilancio dei consumi. "Le risorse liberate
dall'innalzamento della soglia di esenzione - spiega l'economista - verrebbero reimmesse nel
circuito come consumo di alimenti e questo genererebbe un effetto indiretto indotto su tutta la
filiera". Il settore dei buoni pasto, che attualmente rappresenta lo 0,72% del Pil, andrebbe al 1%,
con conseguente valore aggiunto nei pubblici esercizi, maggiore potere di acquisto dei lavoratori e
aumento di entrate fiscali. Nello specifico ci sarebbe un maggiore introito fiscale per il governo di
circa 936 milioni di euro l’anno. Una riforma che potrebbe fornire una notevole integrazione al
reddito. "Avere a disposizione 1,71 euro in più al giorno equivale - dice Andrea Keller,
amministratore delegato di Edenred Italia, il gruppo che ha inventato il 'Ticket Restaurant' - a circa
400 euro in più all’anno di reddito netto disponibile per la spesa alimentare del lavoratore. La
manovra avrebbe come impatto immediato l’aumento del potere d’acquisto dei lavoratori
beneficiari e favorirebbe, di conseguenza, una crescita dei consumi e dell’occupazione".
Plaude all'eventualità di un elevamento del tetto defiscalizzato del buono pasto anche il presidente
di Anseb, Franco Tumino che la definisce una "misura importante per l'equità sociale" e per
"sostenere la domanda interna". "E' una richiesta su cui si sta lavorando da molto tempo - spiega il
numero uno dell'associazione nazionale emettitori buoni pasto, aderente a Fipe Confcommercio in virtù del fatto che il valore esentasse è rimasto invariato dal 1998 e quindi non risulta più in
alcun modo adatto a soddisfare le necessità di un pasto sul posto di lavoro".
Databank calcola che il mercato dei buoni pasto in Italia ha un valore di circa 2,7 miliardi di euro e
interessa circa 2,3 milioni di utenti.