La legge del self-control Impianti automonitorati per aziende che operano nel food & beverage lle spalle c’è l’esperienza di Ceti, azienda parmense che da quarant’anni realizza e installa impianti nei settori del food & beverage. Da un anno a questa parte, è nato un nuovo soggetto: non alternativo ma aggiuntivo dell’attività originaria, che la abbina alle nuove esperienze legate alla tecnologia avanzata. Ceti Group nasce infatti con l’obiettivo di fornire qualcosa di più al mercato mondiale del settore: impianti automonitorati, di nuovissima concezione, in grado di essere sorvegliati in remoto tramite un semplice palmare. “Se ad esempio si presenta un problema in un impianto africano, grazie a questo sistema è possibile controllarlo e risolverlo in diretta anche dall’Italia: il che unisce l’evidente risparmio alla maggiore sicurezza per l’azienda che monta l’impianto”, spiega Andrea Cosentino, consulente aziendale di Ceti Group. “Inoltre, le funzioni innovative di questi impianti consentono anche al cliente di utilizzarli con altri obiettivi, come ad esempio la telesorveglianza o il controllo dello stabilimento, sempre in modalità remota”. Ma soprattutto, grazie alla possibilità di integrarsi con i sistemi esistenti (senza costringere il cliente a cambiare i propri), i software sviluppati da Ceti Group permettono di dare informazioni importanti sulla qualità del prodotto, sulla sua tracciabilità, sulla regolazione della produzione. “Applichiamo al mondo del food una tecnologia avanzata che deriva dalla domotica - sottolinea Cosentino - e il mercato sta rispondendo con grande interesse. Se oggi il nostro fatturato è intorno ai tre milioni di euro, abbiamo già ordini importanti, e riteniamo a breve di poter raggiungere i dieci milioni”. Prima di tutto puntando sull’estero. “Il nostro mercato storico è l’Africa, ma ci stiamo concentrando anche sulla Russia PLATINUM Novembre 2014 e sui Paesi del mondo arabo, primo fra tutti Dubai. Mercati nei quali c’è molta richiesta soprattutto nel settore del food - impianti per inscatolare o insacchettare - mentre in Italia la specializzazione storica si sviluppa prevalentemente sul beverage”. L’Italia è infatti un altro mercato importante, anche se con caratteristiche parzialmente diverse. “Da noi il food è un settore che funziona: allora Ceti Group ha intenzione di proporsi nei prossimi mesi alle principali realtà produttive - dal latte, al pomodoro agli insaccati - presentando un prodotto che ha una caratteristica in più: grazie a una serie di accordi finan- ziari che abbiamo sviluppato a monte, possiamo fornire i nostri impianti utilizzando la finanza agevolata, anche con formule che non presuppongono necessariamente l’acquisto da parte del cliente, come ad esempio il noleggio o il rent to buy. E crediamo che questa possibilità ci permetta di affrontare al meglio anche il mercato italiano”. Del resto, della propria italianità Ceti Group fa comprensibilmente vanto: “Siamo italiani, la nostra sede è sempre stata e rimane in Italia - cosa oggi in controtendenza ed esportiamo i nostri prodotti all’estero: ne siamo orgogliosi”, conclude Cosentino. PH: CETIGROUP A Sabrina Brunelli e Andrea Cosentino 1
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