Ambiente { Due parole in croce Orizzonti Visual data CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA di Luigi Accattoli Da Sodoma al Gay Pride Nella Scrittura erano detti sodomiti, da Sodoma che fu distrutta dal fuoco; e coerentemente per secoli furono mandati al rogo. Poi vennero gli omosessuali e l’aggiornamento cattolico li disse «persone con tendenze omosessuali». Il Sinodo che è ancora aperto mentre scriviamo ha provato a dire «persone omosessuali» ma già Francesco aveva detto «gay» e tutti avevamo capito. Per le religioni del libro, la storia della fede è anche storia della lingua. L’Italia è seconda soltanto alla Germania quando tratta industrialmente la spazzatura. Milano è diventata brava quanto Vienna, Salerno eccelle. E i rifiuti dicono tutto di noi 320 327 315 INDIFFERENZIATI 464 518 487 498 527 623 kg 596 535 552 597 687 460 505 375 298 350 442 496 583 658 719 Italia I DATI SI RIFERISCONO ALLA QUANTITÀ DI RIFIUTI ESPRESSA IN KG, PRODOTTA DA UN ABITANTE IN UN ANNO Rifiuti urbani per regione min. 350 <>400 KG 549 TOSCANA PIEMONTE 494 535 706 TRENTINO ALTO ADIGE 524 414 ABRUZZO 646 474 649 482 471 425 640 max. 650 <>700 KG BASILICATA 363 500 max VALLE D'AOSTA 581 VENETO 463 UMBRIA 550 MOLISE 363 CALABRIA 403 min 575 DAL 2001 AL 2011 613 L’ANDAMENTO RAPPRESENTA LA VARIAZIONE DELLO STESSO DATO (KG DI RIFIUTI DI UN ABITANTE) NEL TEMPO (DAL 2001 AL 2011) FRIULI-VENEZIA GIULIA MARCHE 531 SICILIA 487 472 458 527 685 622 533 520 LOMBARDIA 497 (2011) 542 CAMPANIA 495 508 LIGURIA 590 Italia Raccolta differenziata dei rifiuti urbani N o i I ta l i a - I s ta t ( p u b b l i ca t i n e l 2 0 1 4 ) KG DI RIFIUTI PRODOTTI DA UN ABITANTE NEL TEMPO KG 365 411 382 EMILIA-ROMAGNA 633 436 LAZIO 566 350 Kg PUGLIA SARDEGNA 485 I DATI SI RIFERISCONO ALLA QUANTITÀ DI RIFIUTI ESPRESSA IN KG, PRODOTTA DA UN ABITANTE IN UN ANNO 300 TIPOLOGIA DI RIFIUTO DIFFERENZIATO 250 200 ALTRO RIFIUTO VERDE ORGANICI E LEGNO METALLI 150 100 MATERIE PLASTICHE 50 VETRO 0 RI O A LI AG C RO PA LE RM ZA N ZA N TE A PO C AT BA RI LI O SS PO BA A IL U Q L' A PO C A M N A A A M RO IA N G CO RU N A PE A FI RE N N G LO BO ZE E IA ST IE TR TO EZ EN N VE TR N A LZ BO M IL A O N O O VA A ST AO EN G N RI IT A LI A O CARTA E CARTONE TO Eu ro s ta t E nv i ro n m e n ta l Da ta Ce n t re o n Wa s te 2 0 1 1 ( p u b b l i ca t i n e l 2 0 1 4 ) (2011) RIFIUTI DIFFERENZIATI I n d i ca to r i s u l la ra cco lta d i f fe re n z i a ta p e r i co m u n i ca p o lu o g o d i p ro v i n c i a - I . S ta t ( p u b b l i c . 2 0 1 4 ) Rifiuti urbani PO G RE IR LA Europa N N O D U A I rifiuti urbani sono i rifiuti prodotti dalla vita domestica; quello che buttiamo nei cassonetti RT N I TO O SP G AG AL L O N A FR A N C IA BE LG IO O LA N D LU A SS EM G ER BU RG M O IT AN I A LI A A AU ST RI D A A N IM SV AR EZ C IA A FI N LA M ND A LT I A A RE P. C EC SL A O VA P O CC LO H I A N SL IA O VE N U IA N G H G ER RE IA C I RO A M A N C IP IA RO BU LG A R LI TU IA A LE NIA TT O ES NI TO A N IA Roma antica riciclava, ora un po’ meno di PAOLA D’AMICO C’ è un monte, che è tra i migliori esempi di quanto fossimo già bravini nella Roma imperiale a fare la raccolta differenziata. È il Testaccio o Mons Testaceus, il monte dei cocci appunto, alto circa 30 metri, circonferenza di un chilometro e una superficie di circa 20 mila metri quadrati. La collina artificiale, sorta all’estremità meridionale della città lungo la sponda sinistra del Tevere, dove risultava semplice portare gli scarichi di cocci di anfore olearie sbarcate dal vicino porto fluviale e destinate alla vendita a Roma, è una discarica specializzata. Frugare negli scarti degli altri è anche nobile professione: gli archeologi e i detective sono in grado di apprendere e scoprire la vita pubblica e intima di chi li ha generati. La pattumiera d’Italia oggi ci racconta dello stato del Paese, delle sue differenze, del civismo, dei servizi pubblici e persino della crisi che attraversiamo. A confermare che siamo forse più che bravini è Andrea Poggio, vice-direttore di Legambiente, che aggiunge un dato che ci carica di orgoglio. «L’Italia, a capacità di differenziare i suoi scarti si colloca tra Francia e Spagna. Ma a capacità di riciclo industriale è seconda solo alla Germania. Non siamo mai stati così bravi a recuperare risorse». spiega a «la Lettura». Può risultare noioso ribadire le grandi differenze tra Nord e Sud che sono ancora più grandi all’interno delle regioni del Nord (promosso il Veneto, bocciata la Liguria) e nel Centro Sud (bene la Sardegna e male Catanzaro e la Roma di oggi). Vero è che i nostri scarti possono essere una radiografia attraverso cui scoprire abitudini, vizi e virtù dei cittadini d’Europa. «I dati parziali più aggiornati ci raccontano di una Milano divenuta nel 2014 brava quanto Vienna, prima tra le grandi città europee a riciclare più della metà dei suoi Gli autori La visualizzazione dati di questa settimana è firmata dagli information designer Federica Bardelli e Carlo De Gaetano, collaboratori del Density Design Lab del Politecnico di Milano. La raccolta dati è a cura di FormicaBlu S.r.l. e firmata Marco Boscolo. scarti, e di Salerno che mantiene il 70% di buona differenziata», conclude Poggio. E, poi, la crisi, che a osservare le curve di decrescita dei rifiuti è cominciata nel 2007. C’è chi, virtuoso o visionario, ha anticipato la decrescita: «Evitando sprechi, producendo e consumando meglio come il Trentino-Alto Adige, quasi tutto il nord con Sardegna e Campania». Chi ha tirato la cinghia — Valle d’Aosta, Emilia — ma poi è ancora illuso che da un momento all’altro lo sperpero potrà ricominciare. I nostri scarti non raccontano bugie.
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