mt e Qg Ì n. e b Ìi part i san sull 'i nceneritore ((s Ì i )) IL CASO dello stop del Consiglio di Stato imposto ai forni dell'inceneritore di Scralino, l'impianto di recupero energetico che si trova nella piana del Casone approda in Consiglio regionale. Questo grazie a un'interrogazione alla giunta regionale presentata da Lucia Matergi e Marco Spinelli (Pd) e sottoscritta anche da Andrea Agresti (Ncd) e Alessandro Antichi (Forza Italia), dove si chiede «quali misure intenda adottare per consentire, nel rispetto della legge e utilizzando le nuove competenze regionali in materia, la rapida soluzione della vicenda». «LA RECENTE sentenza del Consiglio di Stato - spiega la consigliera Lucia Matergi - cancella l'autorizzazione ambientale integrata per l'impianto di Scarlino, il più grande della Toscana, che occupava fra diretti ed indotto ben 120 persone. Questa chiusura comporta, oltre alla perdita di posti di lavoro, una riorganizzazione del trattamento dei rifiuti urbani, con la conseguen- za di flussi verso altri impianti fuori regione, che comportano costi più elevati e un nuovo impatto ambientale, dovuto al trasporto e alle conseguenti emissioni atmosferiche in diversi territori della provincia di Grosseto. Ora - conclude Matergi - si tratta di capire se la giunta toscana potrà avvalersi delle nuove normative, in particolare della legge regionale n. 61 del 2014, che modifica la legge regionale 25 del 1998 e la legge regionale 10 del 2010, con la quale la competenza all'autorizzazione degli impianti di gestione dei rifiuti e' affidata alla Regione tramite i propri uffici».
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