©2013 CASEHISTORY-SIRAM S.p.A. BIOMASSA A MINIMO IMPATTO AMBIENTALE I protagonisti Siram spa è leader nella gestione dei servizi energetici e tecnologici per il mercato pubblico - sanità, pubblica amministrazione centrale e locale, istituti d’istruzione – e privato - residenziale, terziario, industria - e nelle reti di telecomunicazione. Opera sia su strutture complesse esistenti, sia su grandi progetti ex-novo, garantendo sempre i massimi risparmi possibili, anche attraverso una divisione dedicata alle energie rinnovabili. Eta italia srl è importatore esclusivo delle caldaie ETA heiztechnik GmbH, Le caldaie a cippato e pellet ETA si distinguono nel panorama internazionale per piccole e medie potenze in relazione all’altissima qualità, alla completa automazione, alle bassissime emissioni già all’uscita dalla fabbrica. Tecnosida srl è un’azienda italiana che da oltre 35 anni progetta, costruisce, installa ed esegue manutenzione su impianti per la protezione dell’ambiente e, in specifico, per il trattamento delle emissioni in atmosfera. Tecnosida, negli ultimi anni, ha introdotto tecnologie specifiche per il trattamento di emissioni da combustione e gassificazione di biomassa www.tecnosida.com Il problema: Il committente è un comune del nord Italia, molto attento ed impegnato relativamente ai profili di sostenibilità, economicità e salubrità nella gestione dell’energia e del calore, che si trova a dover gestire il rinnovamento dell’impiantistica di un polo scolastico composto da 3 edifici separati, alimentati con 3 caldaie differenti con combustibili tradizionali. Al fine di ottenere risparmi energetici e ridurre l’impatto ambientale , il committente incarica Siram spa, di dimensionare, progettare ed eseguire l’installazione di un impianto ad energia rinnovabile alimentato a cippato di legna vergine pezzatura P25 , umidità <35%, proveniente dalla gestione dei boschi presenti nelle vicine valli. Con l’obiettivo di avere un sistema flessibile ed all’avanguardia in fatto di automazione, efficienza ed emissioni Siram seleziona 2 generatori ETA HACK da 133 Kw, inoltre, al fine di migliorarne ulteriormente i profili emissivi , portandoli 3 ad un livello di emissione polveri <10 mg/mN opta per l’installazione di un filtro. La soluzione proposta: Un aspetto da segnalare relativamente alla progettazione del filtro è rappresentato dalla complessità dovuta alla necessità di trattare un flusso generato da due caldaie modulanti, con carichi quindi molto variabili, in relazione alla richiesta di calore dell’utenza. Tecnosida propone l’adozione di un filtro con tecnologia PWS®, un depuratore ad acqua ad alta efficienza, già installato con successo su numerose caldaie alimentate a legna e cippato di legna con applicazione di uno stabilizzatore aeraulico per evitare di influire sul comportamento delle caldaie che interagiscono a diversi livelli di carico con il filtro. Gli impianti di combustione a biomassa ETA, presentano accorgimenti e tecniche costruttive che consentono loro performance ambientali (emissioni) eccellenti, attestandosi ai vertici del mercato. L’adozione di un abbattitore a tecnologia PWS®, in questi casi, consente di ridurre ulteriormente il contenuto di polveri, e, soprattutto, di intervenire nei confronti degli odori e degli altri inquinanti1 presenti nelle emissioni. 1 Tra i principali inquinanti presenti nelle emissioni da biomassa legnosa solida vergine, con la precisazione che fondamentale ai fini della quantificazione dei fattori d'emissione risulta la qualità della combustione e quindi della caldaia, possiamo citare: polveri, gas acidi (NO, NO2, SO2, SO3, ...) CO, carbonio, metalli, VOC , TAR, molecole odorose. La concentrazione di tali inquinanti dipende, oltre a quanto sopra indicato, anche da shock esterni sul regime di combustione come riduzione/aumento della richiesta di potenza, spegnimento, accensione, umidità imprevista del combustibile, ... Descrizione e funzionamento Il funzionamento dell’abbattitore PWS® può essere, schematicamente, riassunto come segue: attivando la pompa di ricircolo posta alla base dell’abbattitore, il fluido lavante presente nella vasca di raccolta e separazione (2), viene spinto all’interno dell’abbattitore (1). Esso è il vero cuore del sistema, qui il fluido lavante, veicolato in modo peculiare e forzato dalle geometrie costruttive ad entrare in contatto con le emissioni provenienti dalla caldaia (3), realizza il lavaggio con assorbimento degli inquinanti. Il processo di abbattimento brevettato, sfrutta le proprietà fisico-meccaniche di fluidi e gas e, massimizzando la superficie di contatto fluido/inquinante, grazie ad un’ottimizzazione estrema dei tempi di contatto, delle velocità e dei livelli di pressione, consente la riduzione delle concentrazioni di polveri e di altre molecole nocive2 presenti nelle emissioni da trattare. La vasca di ricircolo è dotata di un sistema di separazione delle polveri raccolte dal fluido, manuale o automatico a seconda dei modelli di riferimento, in modo che l’utente possa raccoglierle ed utilizzarle in base alla normativa vigente 3. Tale accorgimento consente di mantenere il fluido in uno stato di qualità adeguato alle finalità di lavaggio. Sulla base del combustibile utilizzato e/o delle concentrazioni dei vari inquinanti nelle emissioni, Tecnosida srl concorderà con il cliente la strategia da adottare in merito al tempo massimo di riutilizzo delle acque ed alle modalità per il loro scarico e/o smaltimento. La progettazione di Tecnosida: Tecnosida, al fine di supportare completamente il committente, effettua: • • • • • • 2 il dimensionamento dell’impianto di abbattimento e la progettazione la redazione dei disegni tecnici preliminari, finalizzati all’identificazione della zona di piazzamento la realizzazione dell’impianto l’installazione e l’assistenza all’avviamento in cantiere l’appoggio ed il coordinamento delle operazioni con il proprio riferimento di zona l’erogazione del servizio after-sales per il “fine-tuning” del funzionamento del depuratore Analisi certificate hanno rilevato riduzioni di concentrazioni anche elevate relative a SOx , NOx , fenoli, ammoniaca, carbonio organico, COV, si stimano, sulla base di dati teorici accreditati, impatti anche su metalli pesanti, gas acidi di altra natura, idrocarburi 3 La gestione delle ceneri da biomassa è disciplinata in Italia dalla parte IV del d.lgs. 152/2006 (norme in materia ambientale) che le classifica come “rifiuti speciali non pericolosi”, nella categoria rifiuti inorganici provenienti da processi termici. In quanto tali, il conferimento in discarica è solamente l’ultima scelta attuabile per il loro smaltimento; esistono infatti procedure semplificate che consentono il recupero delle ceneri. Infatti, limitatamente, alle ceneri derivanti dalla combustione di legno vergine, ai sensi del D.M 186/2006 esiste la possibilità del recupero del sottoprodotto. Inoltre, recependo il regolamento CEE 2092/91, lo stato italiano accorda l’utilizzo di questo scarto, o meglio, sottoprodotto, quale concime ed ammendante per l’agricoltura biologica ( D.Lgs. 220/95). I dati dell’impianto Anno Portata Temperatura fumi Potenza caldaie Alimentazione Combustibile 3 [mN /h] [°C] [kW] 2013 1.200 <150 (2X) 38,0 – 133,0 Automatica Cippato di legna
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