case report _ rialzo del seno mascellare Rialzo del seno mascellare e contestuale inserimento di impianti Autore_G. Malerba, Italia _Web Article Questo articolo è presente sul sito www.dental-tribune.com _La riabilitazione di pazienti parzialmente o totalmente edentuli con protesi supportate da impianti è diventata una pratica comune negli ultimi decenni, con risultati predicibili a lungo termine1-3 . Fig. 1 12 2_2014 Tuttavia le condizioni locali delle creste alveolari edentule possono essere sfavorevoli per il posizionamento di impianti. In particolare, nel mascellare posteriore edentulo la mancanza di osso (riassorbimento alveolare, case report _ rialzo del seno mascellare Fig. 2 espansione del seno mascellare), associata alla bassa qualità, rappresenta una sfida per il chirurgo orale. L’elevazione del seno mascellare, mediante un’osteotomia laterale, e l’inserimento di materiale da innesto sono diventate procedure comuni negli ultimi anni4-6 . Il presente caso clinico è relativo a una paziente di anni 63, non fumatrice, in buone condizioni di salute generale e di igiene orale. La paziente, portatrice di una protesi scheletrata con attacco OT Cap su 1.3, presentava la necessità di sostituirla con una protesi fissa su impianti per gli elementi mancanti 1.4, 1.5, 1.6 e 1.7. Dopo una valutazione clinica e radiologica, è stato programmato un intervento di rialzo del seno mascellare destro con approccio laterale, come descritto da Boyne e James, mediante l’utilizzo di osso corticomidollare di origine suina (Osteobiol Tecnoss, Italia) e contestuale inserimento di impianti in sede 1.4 e 1.7. Esaminata la TC del distretto facciale (Figg. 1, 2), la paziente è stata sottoposta a visita otorinolaringoiatrica per escludere la presenza di sinusopatie. È stata prescritta una profilassi antibiotica (amoxicillina con acido clavulanico 2 gr per os 1 ora prima), spray nasale cortisonico (per 3 settimane, con inizio 7 gg prima dell’intervento) e sciacqui con collutorio a base di clorexidina 0,2%. Si è eseguita un’anestesia locale con articaina cloridrato al 4% con adrenalina 1:100.000. L’approccio alla parete laterale del seno mascellare è stato ottenuto mediante scollamento di un lembo mucoperiostale dopo l’esecuzione di un’incisione crestale e di due incisioni verticali di rilascio, mesiale e distale. Successivamente si è proceduto alla realizzazione di una finestra osteotomica, la cui geometria è dettata dall’andamento del seno mascellare, dallo spessore della parete ossea, dal numero di impianti e dall’aumento verticale necessari. Con una fresa a pallina diamantata montata su un manipolo dritto a bassa velocità, con abbondante irrigazione di soluzione fisio- 2_2014 13 case report _ rialzo del seno mascellare Fig. 3 Fig. 4 Fig. 5 Fig. 6 logica refrigerata, è stato scolpito il perimetro della finestra ossea, considerando in questo caso la presenza di un setto intrasinusale (setto di Underwood), facendo attenzione a non perforare la mucosa antrale. Una volta mobilizzata la finestra ossea, la membrana di Schneider è stata delicatamente scollata inferiormente, anteriormente e 14 2_2014 posteriormente fino al livello desiderato, nonostante la presenza del setto, con strumenti manuali specifici. È stata rispettata l’integrità della mucosa sinusale, rilevata con i movimenti di espansione e contrazione in sincronia con gli atti respiratori. Completato lo scollamento, si è proceduto al sollevamento della mucosa con case report _ rialzo del seno mascellare Fig. 7 adesi gli sportelli ossei. Sono stati preparati i siti implantari, in particolare in sede 1.4 è stata necessaria eseguire un’espansione ossea. Sono stati utilizzati due impianti superfici Sbm (diametro 3,7 mm, lunghezza 13 mm), piattaforme 3,5 mm, RePlus Implant Direct, California, USA (Figg. 3, 4). Prima di inserire gli impianti, si è riempito il seno solo nelle parti meno accessibili con l’osso eterologo; poi si è completato il riempimento nelle porzioni più esterne delle neo- cavità (Figg. 5, 6). Il lembo chirurgico è stato riposizionato e suturato, privo di tensione. La sutura è stata rimossa dopo 7 gg dall’intervento (Fig. 7). Nelle istruzioni postoperatorie è stata prescritta la continuazione della terapia antibiotica per i 6 giorni successivi, associata a una terapia antiniammatoria e un’igiene orale mantenuta grazie a sciacqui con clorexidina 0,2%. La seconda fase chirurgico-protesica avverrà tra 6 mesi. _bibliograia 1. Adell R,Eriksson B, Lekholm U et al. A long-term follow up study of osseointegrated implants in the treatment of totally edentulous jaws.Int J Oral Maxillofac Impl 1990; 5:347-59. 2. Lekholm U, van Steenberghe D, Hermann l et al. Osseointegrated implants in the treatment of partially edentulous jaws: a prospective 5- year multi center study.Int J Oral Maxillofac Impl 1994; 9:627-35. 3. Leonhardt A, Grondhal K,Bergstrom C, Lekholm U. Long-term follow -up of osseointegrated titanium implants using clinical, radiographic and microbiolo- gical parameters. Clin Oral Impl Res 2002; 13:127-32. 4. Chiapasco M, Ronchi P. Sinus lift and endosseous implants preliminary surgical and prosthetic results.Eur J Prosthod Rest Dent 1994; 3:15-21. 5. Chiapasco M, Zaniboni M, Boisco M. Augmentation procedures for the rehabilitation of deicient edentulous ridges with oral implants. Clin Oral Impl Res 2006;17(Suppl.2):136-59. 6. Valentini P, Abensur DJ. Maxillary sinus grafting with anorganic bovine bone: a clinical report of long-term results. Int J Oral Maxillofac Impl 2003; 18:556-60. 2_2014 15
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