Parrocchie di sant’Agata e sant’Ilario in Cremona Giovedì 5 ottobre 2014 Adorazione Eucaristica comunitaria :::::::::::::::::::::::::::::::::::::: Canto n. Sacerdote: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Assemblea: Amen Guida: In questo mese di ottobre, dedicato alle missioni, ricordiamo nella preghiera coloro che della loro vita hanno fatto un’esclusiva consacrazione al lavoro di evangelizzazione. Una menzione particolare è per quelle chiese locali e per quei missionari e missionarie che si trovano a testimoniare ed a diffondere il Regno di Dio in situazioni di persecuzione. La contemplazione della Parola è la più alta forma di preghiera con cui offriamo la nostra sofferenza in unione a quella di Cristo sulla croce e dei tanti missionari in situazioni difficili, presenti nel pensiero e nel cuore del Papa. In silenzio contempliamo ora l’Eucaristia, lasciando che la parola del Signore ci disponga all’offerta spirituale del nostro cuore. Breve momento di adorazione personale Sac.: Adoriamo Gesù Eucaristia, ringraziamolo di tutto, soprattutto del dono della fede che illumina la nostra esistenza e ci dà la certezza del suo amore e della sua presenza. Ringraziamolo per la nostra fede senza rischi, ma anche per la fede dei missionari, dei santi martiri che hanno difeso la loro fede ma anche la nostra, fecondando la terra con il loro sangue che diventa seme di una cristianità più forte. Facciamo silenzio nel nostro cuore per saper accogliere i messaggi di generosità, spirito di sacrificio, risveglio al maggior fervore, che Cristo vuole suggerirci. Lettore: Il Padre ci chiama ad essere figli amati nel suo Figlio, l’Amato, e a riconoscerci tutti fratelli in Lui, Dono di salvezza per l’umanità divisa dalla discordia e dal peccato. Queste considerazioni rimandano al mandato missionario che hanno ricevuto tutti i battezzati e l’intera Chiesa, ma che non può realizzarsi in maniera credibile senza una profonda conversione personale, comunitaria e pastorale. Infatti, la consapevolezza della chiamata ad annunciare il Vangelo, stimola non solo ogni singolo fedele, ma tutte le Comunità diocesane e parrocchiali ad un rinnovamento integrale e ad aprirsi sempre più alla cooperazione missionaria tra le Chiese. La chiamata del Signore, personale e comunitaria, è la chiamata a riscoprire in noi il suo Amore che ci costituisce figli di Dio e fratelli gli uni con gli altri. Una verità che, offuscata dal peccato, occorre risvegliare in noi, attraverso la conversione e l’annuncio del Vangelo. Sac.: Padre Santo, tu hai illuminato la nostra vita con la luce della tua Parola e ci chiami ad annunciare il tuo amore misericordioso, Ass.: Le nostre comunità siano laboratori di fraternità in cui la Buona Novella, annunciata da Gesù, si fa Buona Vita nelle scelte e nello stile di vita di ogni membro. Sac.: Padre Santo, troppi ancora non conoscono il vangelo della Vita che Gesù ci ha donato, Ass.: Accendi in noi quella passione missionaria che ci spinga ad annunciare la parola sempre: “al momento opportuno e non opportuno”. Sac.: Padre Santo, che hai trasformato lo zelo persecutore di Paolo in quello di apostolo di Gesù Cristo, Ass.: Riempici di te, purificaci dai nostri peccati, sollevaci dalle nostre fragilità perché anche noi coraggiosamente sappiamo offrire al mondo la bella testimonianza della fede. Canto n. Lettore: “Non è infatti per me un vanto predicare il vangelo; è un dovere”. (1 Cor 9,16) “Vogliamo vedere Gesù” (Gv 12,21), è la richiesta che, nel Vangelo di Giovanni, alcuni Greci, giunti a Gerusalemme per il pellegrinaggio pasquale, presentano all’apostolo Filippo. Essa risuona anche nel nostro cuore in questo mese di ottobre, che ci ricorda come l’impegno e il compito dell’annuncio evangelico spetti all’intera Chiesa, “missionaria per natura”. In una società multietnica che sempre più sperimenta forme di solitudine e di indifferenza preoccupanti, i cristiani devono imparare ad offrire segni di speranza e a divenire fratelli universali, coltivando i grandi ideali che trasformano la storia e, senza false illusioni o inutili paure, impegnarsi a rendere il pianeta la casa di tutti i popoli. Siamo invitati non solo a saper “parlare” di Gesù, ma a mostrarne il volto, a “farlo vedere” attraverso di noi. La nostra vita deve concretamente mostrare le tracce della sua presenza. Breve momento di adorazione personale Guida: Come ci ricorda Papa Francesco, essere missionari con spirito significa essere evangelizzatori che pregano e lavorano (Evangelii Gaudium, n. 262). Non possiamo immaginare un impegno missionario che sia privo di continui momenti di preghiera e di intimità con nostro Signore. Attraverso il pensiero del nostro Pontefice, ci lasciamo incontrare dalla parola di Dio, per sperimentare il suo Amore di Padre ed essere così inviati in tutto il mondo per annunciare la buona notizia. Sac.: Dal Vangelo secondo Luca (9, 1-‐6) Gesù chiamò a sé i Dodici e diede loro potere e autorità su tutti i demoni e di curare malattie. E li mandò ad annunziare il Regno di Dio e a guarire gli infermi. Disse loro: “Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né bisaccia, né pane, né denaro, né due tuniche per ciascuno. In qualunque casa entriate, là rimanete e di là, poi, riprendete il cammino. Quanto a coloro che non vi accolgono, nell’uscire dalla loro città, scuotete la polvere dai vostri piedi, a testimonianza contro di essi”. Allora essi partirono e giravano di villaggio in villaggio, annunziando dovunque la buona novella e operando guarigioni. Riflessione del sacerdote Sac.: In un mondo in cui il numero di coloro che non hanno occasione di conoscere la storia di Gesù continua ad aumentare, non è forse necessario moltiplicare la vocazione di testimonianza della Chiesa? Ass.: In un mondo in cui uomini e donne hanno lottato per la giustizia e la liberazione, spesso senza vedere nessun risultato, non è forse urgente annunciare che il Regno di Dio è proprio per loro? Sac.: In un mondo in cui gli emarginati e gli esclusi dalla società del benessere cercano il conforto nella droga e nelle religioni esoteriche, non è forse impellente annunciare che Cristo è venuto perché tutti abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza? Ass.: In un mondo in cui l’impegno di molti credenti verso Gesù Cristo e verso il mondo è solo teorico, non è forse necessario richiamarli all’entusiasmo del loro primo amore? Tutti: Uniamo le nostre vite in un solo grido di speranza: siamo missionari, annunciamo Cristo, per questo siamo stati segnati dall’acqua e dallo Spirito. Sac.: O Signore, risveglia in ogni membro della tua Chiesa un forte slancio missionario: perché Cristo sia annunciato a coloro che non l’hanno ancora conosciuto e a quelli che non credono più. Suscita molte vocazioni e sostieni con la tua grazia i missionari nell’opera di evangelizzazione. Concedi ad ognuno di noi di sentire la responsabilità verso le missioni e, soprattutto, di comprendere che il nostro primo impegno per la diffusione della fede è quello di vivere una vita profondamente cristiana. Benedizione eucaristica
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