Programmi di Latino e Greco - Liceo Classico SA De Castro

LICEO CLASSICO “DE CASTRO” ORISTANO
Classe III F – a.s. 2013/2014
Materia: greco Ins. Annalisa Chessa
Programma svolto
Unità per genere letterario 1: prosa
o L’oratoria: il prestigio della parola sin dall’epos omerico e la nascita del genere letterario nell’Atene
del V secolo (secondo la ricostruzione del Brutus di Cicerone); evoluzione del genere tra V e IV
secolo. I sottogeneri secondo la Retorica di Aristotele: giudiziario, simbuleutico ed epidittico; le
partitiones oratoriae; l’oratoria giudiziaria – Lisia: cenni biografici e carriera oratoria (rhetor, orator e
scriptor); il corpus Lysiacum; la Contro Eratostene: la condizione di straniero residente in Atene tra
integrazione e discriminazione (con cenni sul concetto antico di cittadinanza e attualizzazioni del
tema); la struttura dell’orazione giudiziaria; il sistema giudiziario ateniese del V-IV secolo: tribunali
e iter processuale.
o La filosofia: le forme della letteratura filosofica prima di Platone; Platone: l’elogio della “diversità”
perseguitata del maestro nell’Apologia di Socrate; la condanna della falsa sapienza dell’Atene del
tempo in nome di una sapienza senza certezze arroganti; l’“invenzione” del λόγος Σωκρατικός:
dalla critica socratica della parola scritta al dialogo scritto come mimesi della dialettica orale;
classificazione dei dialoghi e criteri di datazione; caratteri strutturali: presenza di almeno due
interlocutori (Socrate personaggio fisso nel ruolo di filosofo-“ostetrico”), messa in scena spaziotemporale, impianto “drammatico” e impianto “narrativo”, mimesi del parlato di ambito colto; il
Fedro: l’ambientazione atipica nel locus amoenus come luogo e tempo dello spirito, libero da false
occupazioni; il “mito delle cicale” e la difesa del primato dell’attività spirituale; dalla maieutica
socratica alla teoria della conoscenza: un’immagine provocatoria per un modello conoscitivo ed
educativo eversivo, nel Teeteto e nel “mito della caverna” della Politeia.
o La prosa di invenzione o “romanzo”: la narrativa come nuova scoperta della prosa greca
(dall’incipit della Storia Vera di Luciano); un genere post-classico, sperimentale e atipico (assenza di
un nome e di una teoria antichi e di un πρῶτος εὑρετής); il problema della genesi: dall’ipotesi di E.
Rohde alla retrodatazione nel tardo ellenismo; i caratteri generali (prosa ampia d’invenzione,
dimensione “borghese” del soggetto; tema amoroso o di viaggio/avventura, intrattenimento per un
vasto pubblico; stile medio); i 5 romanzi di tradizione codicologica: trame e personaggi ricorrenti.
Unità per genere letterario 2: poesia
 La poesia alessandrina della prima età ellenistica all’interno di un nuovo “sistema letterario”;
nascita del concetto di “ellenismo” con G. Droysen; l’espansione della civiltà greca fuori dalla Grecia
e le nuove realtà politico-territoriali (il regno di Egitto sotto i Tolomei); il policentrismo culturale e le
capitali emergenti (Alessandria); le nuove istituzioni culturali (la corte, la biblioteca, il “museo”) e
l’“evergetismo” dei sovrani; gli intellettuali: il poeta-filologo e lo scienziato; il pubblico: i lettori; la
crisi dell’ideologia tradizionale: “illuminismo” antico e rivisitazione critica del mito; tendenze
letterarie: la dialettica tra sperimentalismo e conservazione; la riflessione metapoetica e la polemica
letteraria; Callimaco: il poeta caposcuola e la codificazione della nuova estetica; “avanguardia”
letteraria e comunicazione per “manifesti”; il rifiuto dell’epos unitario e ampio; l’epigramma,
l’elegia eziologica e l’epillio come forme poetiche di “punta”; il topos dell’investitura poetica:
incontro con la poesia e presa di coscienza di sé.
Unità per autori (con lettura in lingua greca o in traduzione italiana e analisi dei testi):
 Lisia, Contro Eratostene, parr. 1-3 (exordium e impianto della strategia accusatoria); parr. 4-8; 16-17
(narratio): lettura in lingua originale, traduzione e analisi.
 Platone, Apologia di Socrate, capp.18a e 18b (incipit della difesa: i primi accusatori di Socrate); 20c e
23a (l’origine della filosofia socratica): lettura in lingua originale, traduzione e analisi; Fedro, 259a e
259c (il mito delle cicale): lettura in lingua originale, traduzione e analisi; Teeteto, 147d sgg. (la
maieutica socratica); Politeia, VII, 514 sgg. (l’incipit del mito della caverna): lettura in lingua
originale, traduzione e analisi.

Callimaco, Epigrammi, nn. 28 e 35 Pfeiffer (le “poesie-manifesto”): lettura in lingua originale,
traduzione e analisi; n. 21 Pfeiffer: lettura in traduzione e conoscenza dei contenuti; Aitia, vv. 21-28
(dal Prologo dei Telchini: la scena di investitura poetica di Apollo): lettura in traduzione e
conoscenza dei contenuti; Inno V, Per i lavacri di Pallade, vv. 70 sgg. (il mito dell’accecamento di
Tiresia e l’investitura poetica di Atena): lettura metrica in lingua originale, traduzione e analisi.
Unità per approfondimento di un tema:
La ἀτοπία = diversità in base all’etnia (lo straniero), al genere o all’orientamento sessuale (la donna,
l’omosessuale), al pensiero (in riferimento a ciò che si pensa, ai meccanismi del pensiero e al primato del
pensiero sull’azione); diffidenza, paura, discriminazione e persecuzione dei “diversi” nel mondo greco con
attualizzazioni del tema.

Euripide, Medea: caratteri formali e contenutistici dell’opera in relazione alle novità del teatro
euripideo; ambientazione e personaggi; Medea come alter ego dell’autore ed emblema delle tre
diversità (etnica, di genere sessuale e intellettuale); lettura in lingua originale, traduzione, e analisi
di vv. 1-13; 16-23 (Prologo); 230-237; 248-251 (la rhesis di fronte al coro di donne); 280-283; 292-305 (il
dialogo tra Medea e Creonte).

Lisia, Contro Eratostene, supra, parr. citt. (la condizione dei meteci o stranieri residenti; la
persecuzione al tempo del regime dei trenta e il concetto di cittadinanza nell’Atene del V secolo).

Platone, Apologia di Socrate, supra, capp. citt. (la figura di Socrate come intellettuale diverso ed
eversivo; Fedro, supra, capp.. citt. (il mito delle cicale come apologia della diversità del poetafilosofo e di una scelta di vita non convenzionale); con confronto dei seguenti testi, proposti in
lingua originale e in traduzione: Esopo, La cicala e le formiche; Teeteto, 174a (aneddoto su Talete);
Gorgia, 484c e sgg. (la critica di Callicle alla filosofia).
Oristano, 15/05/2014
Prof.ssa Annalisa Chessa
Gli alunni
LICEO CLASSICO “DE CASTRO” ORISTANO
Classe III F – a.s. 2013/2014
Materia: latino Ins. Annalisa Chessa
Programma svolto
Unità storico-culturali:
 Il “sistema letterario” dell’età augustea: coordinate cronologiche e periodizzazione interna
(proposta dal Conte): fase della “grande paura”; fase dell’espansione; fase del ripiegamento; Roma
capitale culturale; l’ideologia del potere e la politica culturale di Augusto tra creazione del consenso
e censura; l’atteggiamento dei letterati: allineamento, neutralità, opposizione; le istituzioni culturali:
il “palazzo”, i “circoli”, le biblioteche, le scuole; la comunicazione letteraria tra scrittura e auralità;
elevata densità letteraria, espansione massima dei generi, riflessione metaletteraria e superamento
dei modelli Greci come cifra di maturità letteraria.
 Il “sistema letterario” della prima età imperiale: coordinate cronologiche; la stabilizzazione del
principato: dal principato ereditario al principato adottivo; il completamento dell’espansione
militare e politica romana; la crisi dell’ideologia tradizionale e i suoi sostituti (filosofia, astrologia,
magia e religioni orientali); gli intellettuali di fronte al regime tra collaborazione e opposizione; la
letteratura dell’epoca di Nerone: il “mecenatismo” del princeps, l’elevata densità letteraria e
l’anticlassicismo.
Unità per genere letterario 1: prosa
o La prosa filosofica : Cicerone come inventor a Roma. L’incontro di Cicerone con la filosofia: dalla
formazione giovanile alla scrittura filosofica nei due secessus dalla vita politica attiva. La filosofia da
ripiego a servizio; eclettismo e intento divulgativo; ricerca di un genere letterario e di un lessico
filosofico (nazionale); la scelta del dialogo di ascendenza platonica: impianto “doxografico” e forma
letteraria illustre. Modelli e caratteri del dialogo ciceroniano (le varianti della schola e del
logostorico). Seneca: rapporti con la corte imperiale e collaborazione con Nerone; rivendicazione
della libertas, ritiro dalla politica e suicidio; le forme di scrittura filosofica: il “dialogo”, l’epistola (e il
trattato); i temi: la concezione stoica del tempo nel De brevitate vitae e nelle Epistulae. La prosa
senecana come espressione di anticlassicismo.
o La prosa storiografica. Tacito: l’ideologia senatoria, la concezione del principato come male
necessario e la rivisitazione delle forme della storiografia repubblicana nelle opere maggiori
(Historiae e Annales); l’interesse per il tema del limes e l’ultima fase dell’espansione militare romana
nel De vita et moribus Iulii Agricolae; la guerra in nome di una presunta superiorità culturale e il
confronto dialettico con il nemico; struttura e incrocio di più sottogeneri storiografici nell’Agricola;
la prosa tacitiana come espressione di una visione contradditoria e disarmonica della realtà.
o La prosa di invenzione fantastica o “romanzo”. Apuleio: le Metamorfosi; modelli greci, elementi
folklorici e religione isiaca; livello letterale, simbolico e autobiografico nel macrotesto e nel
microtesto (la fabula di Amore e Psiche); la lezione di Platone: la narrazione per immagini di concetti
filosofici e religiosi.
Unità per genere letterario 2: poesia
o La poesia di età augustea: sintesi e superamento del neoterismo; l’evoluzione della brevitas
congiunta al labor limae; varietas metrorum e rivalutazione della poesia esametrica; erudizione e
pubblico colto; dagli alessandrini ai modelli greci arcaici (Omero e Lirici); dalla poesia nugatoria
alla poesia civile e impegnata; dal “manifesto” poetico alla teoria letteraria in versi. Lirica: Orazio; la
poetica dei Carmina: la concezione “alta” del poeta come lyricus vates; la compresenza armoniosa di
elementi “apollinei” (forma) e “dionisiaci” (contenuti); i temi: la poesia come scelta di vita; il poeta
“allo specchio” e i vari volti del θεῖος ἀοιδός; il carpe diem e la conquista del “momento” come argine
contro la fuga temporum attraverso le armi della non-memoria e della non-prudenza; la poesia
eternatrice come vittoria dell’uomo sull’aevum; l’opera d’arte “classica”: misura, proporzione e
simmetria (confronto tra Carmina, I, 1 e l’uomo vitruviano di Leonardo). Satira: Orazio; il carmen
maledicum e i caratteri del genere; la poetica dei Sermones: una poesia non-poesia; la riflessione
filosofico-morale e i valori dell’autosufficienza e della misura; l’Iter Brundisinum come esempio di
letteratura odeporica: l’asse narrativo del viaggio per un percorso di formazione in tappe; il racconto
in prima persona; il rovesciamento dell’epos odissiaco.
Unità per autori (con lettura in lingua latina o in traduzione italiana e analisi dei testi):
 Cicerone, Tusculanae Disputationes I, 1,1; 5-6; (proemio; la filosofia a Roma prima di Cicerone e
“l’invenzione” ciceroniana): lettura in lingua originale, traduzione e analisi;
 Seneca, De brevitate vitae, cap.1, parr. 1, 3-4 (il “sentimento del tempo”: dalla dimensione oggettiva
della durata a quella soggettiva della quantità/ qualità); lettura in lingua originale, traduzione e
analisi; Epistulae morales ad Lucilium I,1,1-2 (il tempo come dono e unico possesso: dalla
conflittualità all’abbraccio): lettura in lingua originale, traduzione e analisi.
 Tacito, Agricola, cap. 30 (la parola al nemico: il discorso di Calgaco e il dibattito sull’imperialismo
romano): lettura in lingua originale, traduzione e analisi.
 Apuleio, Metamorfosi, V, 22 sgg. (Psiche alla scoperta di Amore): lettura in traduzione ital. e
conoscenza dei contenuti.

Orazio: Carmina, I, 1, vv. 1-8; 29-36 (ode programmatica e priamel: la poesia-φιλόσοφος βίος come
risposta oraziana all’interrogativo esistenziale τίς ἄριστος βίος); III, 30 (ode di congedo), vv. 1-6; I,
11 (il tema simposiale e il carpe diem): lettura metrica in lingua originale, traduzione e analisi.
Sermones, I, 5, vv. 1-10 (l’ Iter Brundisinum e la parodia dell’epos odissiaco): lettura metrica in lingua
originale, traduzione e analisi.
Oristano, 15/05/2014
Prof.ssa Annalisa Chessa
Gli alunni