valorizzazione di foraggi aziendali ad elevato tenore proteico

Struttura Ricerca, Innovazione tecnologica e Servizi alle imprese
SCHEDA FINALE PROGETTO DI RICERCA N. 556
RIDUZIONE DELL’UTILIZZO DI ANTIBIOTICI NELL’ALLEVAMENTO BOVINO DA CARNE
MEDIANTE L’USO DI SOSTANZE NATURALI
PER LA PREVENZIONE DELLE PATOLOGIE STRESS INDOTTE (NATBOV)
Uso di estratti di piante officinali in ambito zootecnico per aumentare la capacità adattativa
dell'animale ai fattori stressanti, riducendo l’incidenza delle patologie e l’entità dei trattamenti
antibiotici.
Progetto annuale terminato nell’anno 2004.
Gli attori
Le attività sperimentali sono state svolte all’interno del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Veterinarie per
la Sicurezza Alimentare – VSA, Università degli Studi di Milano. Responsabile scientifico del progetto è stato
il prof. Vittorio Dell’Orto, dello stesso Dipartimento.
Gli obiettivi
In medicina veterinaria, nell’ambito zootecnico, la grande maggioranza degli antibiotici usati sono correlati o
identici ai medicinali umani e possono, per via di selezione, produrre resistenza incrociata o coresistenza,
trasferita in ambito umano attraverso la catena alimentare.
Nella fase di allevamento associata alla produzione di carne bovina che risponda a pregevoli caratteristiche
qualitative, si sottolinea la necessità di considerare i punti critici in grado di prevenire o limitare le problematiche
sanitarie, con conseguente riduzione dell’impiego di farmaci. In Lombardia la tipologia prevalente di
allevamento del bovino da carne prevede l’importazione dai pascoli francesi di animali che vengono introdotti
nella nostra realtà produttiva per la fase di ingrasso. L’adattamento a nuove condizioni ambientali e sociali
rappresentano un notevole stress che determina una maggiore suscettibilità alle malattie. Le problematiche che
destano maggiore preoccupazione sono le affezioni respiratorie, le parassitosi e le affezioni articolari. Le prime
sono responsabili del 60-80% della morbilità e rappresentano il 40-80% delle cause di mortalità.
Gli agenti infestivi compromettono le performance produttive e predispongono l'animale all'azione degli agenti
infettivi portandolo anche al decesso.
Al fine di ridurre l’uso massivo di farmaci in allevamento, gli operatori del settore hanno dimostrato un crescente
interesse verso l’impiego di prodotti omeopatici e sostanze naturali caratterizzate dalla presenza di principi
biologicamente attivi.
In questo progetto sono stati sperimentati tre diversi estratti vegetali, due ad attività adattogena e antiossidante,
uno ad attività antiparassitaria, su bovini da carne di razza Charolaise, Blonde D’Aquitaine e Limousine.
I risultati ottenuti e le nuove conoscenze acquisite
In particolare sono state affrontate le seguenti sperimentazioni, nel corso della fase di adattamento:
1) Integrazione della dieta di bovini da carne di razza Limousine con estratto di
Schisandra chinensis, Ginseng e Trigonella foenum-graecum , ad attività adattogena
2) Integrazione della dieta di bovini da carne di razza Blonde D’Aquitaine con estratto di
Schisandra chinensis, Ginseng e Trigonella foenum-graecum, ad attività adattogena
3) Integrazione della dieta di bovini di razza Charolaise con estratto di Trigonella foenum-graecum,
Ninfeacee, Salicacee, Liliacee e di corteccia di Castanea sativa, ad attività adattogena
4) Integrazione della dieta di bovini di razza Charolaise con estratti di Mallotus philippiniensis,
Dryopteris spp., Cucurbita pepo, Eucalyptus globosus, Areca catechu, Urtica spp., Silybum
Marianum e Genthiana lutea, ad attività antiparassitaria.
Le indagini condotte evidenziano che la somministrazione attraverso la dieta di estratti naturali di piante ad
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azione principalmente tonificante, antistress, disintossicante, immunostimolante e in grado di promuovere
l’attività e l’efficienza digestiva, nonché l’assunzione di alimento, nel corso delle fasi immediatamente
successive all’arrivo in allevamento, rappresenta una strategia efficace nel limitare le problematiche sanitarie
nel corso della fase di adattamento dei bovini da carne da ristallo.
L’impiego dei fitoderivati considerati nel presente studio ha inoltre determinato un miglioramento delle
performance di crescita in tutte le diverse indagini effettuate, conseguente sia ad una maggiore assunzione
di alimento che a condizioni sanitarie migliori dei bovini sottoposti ma trattamento.
Effetti decisamente positivi sono stati riscontrati non solo in termini di riduzione della morbilità da patologia
respiratoria e pertanto sull’incidenza di bovini sottoposti a trattamento con antibiotici, ma anche sulla gravità
della patologia stessa. L’impiego degli estratti naturali ha infatti considerevolmente ridotto l’incidenza di quei
soggetti che a causa di grave compromissione sanitaria richiedono lo spostamento in specifici locali
infermeria per una gestione particolareggiata.
Relativamente agli effetti delle sostanze naturali sul controllo delle infestioni nei bovini da carne ulteriori studi
sono necessari al fine di meglio approfondire le informazioni disponibili. La somministrazione di un prodotto
fitoterapico costituito da Mallotus philippiniensis, Dryopteris spp., Cucurbita pepo, Eucalyptus globosus,
Areca catechu, Urtica spp., Silybum Marianum e Genthiana lutea, ad attività principalmente antiparassitaria,
disintossicante e riequilibratrice della flora gastroenterica nel corso delle prime fasi di adattamento di bovini
Charolaise importati dalla Francia, ha determinato una differente livello di diminuzione del grado di infestione
osservato a seconda del parassita enterico considerato (Coccidi, Strongili gastro enterici - Haemunchus,
Ostertagia, Tricostrongylus, Cooperia-, Nematodirus, Tricuris, Moniezia). Nel caso di infestioni simili o
superiori a quelle osservate nei bovini oggetto di indagine e in presenza di bovini da ristallo di giovane età o
sottoposti a considerevole stress o in condizioni sanitarie non ottimali, limitare il trattamento antiparassitario
al solo impiego delle sostanze naturali utilizzate potrebbe risultare non sufficiente ad evitare le gravi
ripercussioni esercitate dalla massiccia presenza di parassiti sullo stato sanitario e le performance di crescita
dei bovini di nuovo arrivo.
Il dettaglio delle attività e dei risultati del progetto di ricerca sono riportati nel Quaderno della Ricerca n.44,
edito da Regione Lombardia, disponibile in allegato.
Altre informazioni
Valore totale progetto
Spesa a carico del bilancio regionale
Compartecipazione
Anno di approvazione
€ 110.639,89
€ 86.495,92
€ 24.143,97 Università degli Studi di Milano – Dipartimento di
Scienze e Tecnologie Veterinarie per la Sicurezza Alimentare (VSA)
Piano della ricerca 2003
Allegati:
link al Quaderno della Ricerca n. 44
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