- mercoledì 10 settembre 2014 - l'Adige - Pagina: 6 - Industria | Ricavi semestrali: -18%. I margini tengono. Otto settimane di cassa integrazione Poche zanzare, Zobele in calo TRENTO - Nel primo semestre 2014 il gruppo Zobele ha registrato un fatturato di 143,3 milioni di euro. Il dato è inferiore del 18,3% ai 175,3 milioni dei primi sei mesi del 2013. Nel secondo trimestre, in particolare, le vendite nette ammontano a 74,7 milioni, in diminuzione del 13,4% dagli 86,3 milioni del trimestre aprile-giugno dell’anno scorso. Come accade periodicamente, il calo dei ricavi da insetticidi, da 52 a 44 milioni nel semestre, dipende dalle condizioni climatiche e dalla relativa scarsità di zanzare nelle zone dove i prodotti sono venduti, soprattutto Europa, Nord America e Asia. Ma anche i profumatori sono in calo, da quasi 123 a meno di 99 milioni in sei mesi, in particolare per l’impatto negativo della riduzione degli spazi dedicati alla vendita di un prodotto chiave, venduto attraverso uno dei clienti globali nel campo dei beni di largo consumo in Nord America. Anche i margini calano, ma non tanto quanto i ricavi. L’Ebitda (margine lordo) semestrale è a 19,4 milioni, contro i 22,4 dell’anno scorso. In percentuale sulle vendite, si registra un miglioramento: dal 12,8 al 13,6%. E al 14,5% nel secondo trimestre. Il semestre si chiude con un utile netto di gruppo di 465 mila euro, rispetto agli 805 mila euro del 2013. Come sottolinea la relazione semestrale, approvata dal board nei giorni scorsi, la tenuta riflette i miglioramenti di produttività e la forte attenzione al controllo dei costi negli stabilimenti del gruppo (in Italia, Bulga- ria, Messico, Brasile, Cina, India), dove sono occupati oltre 4.700 lavoratori, di cui 250 nella sede trentina (nella foto). Nei giorni scorsi le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil hanno siglato con l’azienda un accordo per otto settimane di cassa integrazione ordinaria. Non si tratta di un provvedimento molto preoccupante, osserva Alan Tancredi della Uiltec Uil, tanto più che l’anno scorso, per le medesime ragioni congiunturali, lo stop era stato di 13 settimane. «L’azienda ci ha detto che hanno già lavori per novembre e dicembre». Tancredi tuttavia ricorda la preoccupazione sull’uscita in questi mesi dalla Zobele di 14 alti livelli e sull’elevato ricorso ai lavoratori in somministrazione, «anche 50 in certi periodi». F. Ter.
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