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Numero 30 autunno 2014
Periodico di informazione, svago e cultura bornese a cura de
Piove sul bagnato
E’ la fine di agosto, e mi tocca cominciare a pensare al
tema del mio prossimo editoriale... Intendiamoci, scrivere
è senz’altro un passatempo
piacevole, ma avere delle
scadenze da rispettare mette
sempre un po’ di pressione,
e qualche volta l’ispirazione
viene meno... In casi come
questi una buona soluzione
può essere quella di affrontare l’argomento di conversazione più banale e abusato
del mondo: il tempo!
“Che tép!” Quante volte
quest’estate avremo sentito
questa frase, non solo in dialetto ma in tutte le inflessioni della lingua italiana - e
in qualche caso pure straniera - dei frequentatori del
nostro paese!
D’altronde bisogna ammetterlo, la stagione appena
conclusa è stata la più piovosa e fredda degli ultimi decenni, preceduta peraltro - giusto per non farsi mancare niente - da un inverno e da una primavera altrettanto umidi e meteorologicamente da dimenticare.
In casi così estremi anche la persona meno meteoropatica non potrà negare che l’umore in qualche modo ne
risente; la sensazione che si prova è quella di vivere in
un lunghissimo, cupo autunno da cui sembra impossibile uscire e comunque, al punto in cui siamo, per alcuni
versi sarebbe pure una beffa avere delle belle giornate
ora che la stagione turistica è irrimediabilmente compromessa.
Già, perché facendo eccezione per i venditori di ombrelli, dubito che gli operatori turistici ed economici
possano bollare l’estate 2014 come positiva, e sicuramente anche i nostri ospiti non si porteranno a casa un
grande ricordo delle loro vacanze, passate spesso chiusi
in casa magari pure col camino acceso...
Dobbiamo però cercare di essere obbiettivi, ed ammettere che, nella sfortuna di avere avuto cotante intemperie, il maltempo ci ha concesso una tregua nelle occasioni importanti: i tre giorni di palio - mai così intenso
e meraviglioso come quest’anno - sono stati benedetti
dal sole; la fiaccolata di S. Fermo - stranamente - si è
svolta all’asciutto ed ha avuto una grandissima partecipazione; la corsa in montagna “San Fermo Trail” ha
bissato il successo dell’anno scorso grazie anche ad una
delle rarissime giornate assolate.
Gli eventi della Gazza sono
stati in generale meno fortunati, e spesso abbiamo
dovuto ripiegare sulla location al coperto della Sala
Congressi, non tanto per la
pioggia quanto per il freddo: far rimanere gli spettatori seduti sul cemento del
parco Rizzieri con una temperatura di 13 gradi sarebbe stato arduo, malgrado la
qualità delle nostre proposte. Però la dea bendata ha
arriso anche a noi il 3 agosto
presso la magnifica ambientazione di Villa Guidetti, quando le prime gocce di un
acquazzone pesante hanno cominciato a scendere sulle
ultimissime note di un concerto memorabile degli americani Simeon Soul Charger. E comunque tutte le nostre
iniziative, comprese le passeggiate del Walk & Run, si
sono svolte regolarmente, nonostante il brutto tempo.
“El tép e li fónne i fò chel che ‘l ghe pàr” (il tempo e le
donne fanno ciò che vogliono, ovvero sono capricciosi
per natura) recita un detto dialettale, ma stavolta anche i più anziani hanno riconosciuto che una roba del
genere non l’avevano mai vista, e qualcuno comincia
a chiederselo: “Starà mica cambiando il clima?” Passi
il fatto che non nevica più come una volta, compromettendo pesantemente la stagione sciistica, ma ora
nemmeno più un’estate calda ci spetta? Noi, che apparteniamo all’Altopiano del Sole, e dovremmo essere
famosi per avere un buon clima? Certo, quantomeno
essendo in montagna non rischiamo alluvioni come
succede purtroppo sempre più spesso in pianura, ma di
questo passo la situazione economico-turistica ne risentirebbe in maniera insanabile.
Tralasciando le ipotesi di ere glaciali imminenti, castighi
divini e scie chimiche aliene, qualche dubbio sul cambiamento climatico in atto sorge anche ai più scettici,
ma forse conviene affidarsi alla statistica e sperare che,
per la legge dei grandi numeri, un’estate siffatta non
possa ripresentarsi per molti anni a venire.
Io intanto, per precauzione, ho scaricato da internet il
progetto per costruire un arca “fai da te”; sarà destinata ai soci della Gazza in regola con l’abbonamento...
F. S.