Allarme Laborfonds: il Tfr è per la pensione

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ECONOMIA
venerdì 3 ottobre 2014
- venerdì 3 ottobre 2014 -
PREVIDENZA
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«In busta paga? Risparmio bruciato». L’80% dei 2 miliardi di patrimonio viene da lì
Allarme Laborfonds: il Tfr è per la pensione
TRENTO - Il cda di Laborfonds è molto
preoccupato per l’ipotesi avanzata dal
governo di portare il trattamento di fine rapporto (Tfr) in tutto o in parte in
busta paga. Perché il Tfr costituisce
invece la principale risorsa destinata
alla previdenza complementare, cioè
proprio ai fondi pensione dei lavoratori dipendenti come Laborfonds. «Mi
meraviglio del governo - dice il direttore Giorgio Valzolgher - Il Tfr è salario
differito, cioè una forma di risparmio.
Tutte le riforme fatte finora hanno spinto perché andasse a promuovere la
previdenza complementare. La scelta
di metterlo in busta paga per favorire
i consumi finisce per bruciare risparmio, sarebbe la negazione della previdenza complementare».
Il Tfr costituisce circa l’80% del patrimonio attualmente gestito da Laborfonds, che si sta avvicinando rapidamente ai 2 miliardi di euro. I contributi versati dai lavoratori e dai datori di
lavoro sono solo il 20% del totale. «Che
ne facciamo dei giovani che hanno
messo il 100% del Tfr nel fondo pensione? - prosegue Valzolgher - È meglio
renderlo spendibile subito o è meglio
pensare al domani?». A questo si aggiunge il problema delle imprese, a cui
viene tolta liquidità che difficilmente
sarebbe coperta dal sistema bancario.
Ma il consiglio di Laborfonds di qualche giorno fa, un cda lunghissimo, si
è occupato anche di altre questioni,
prima fra tutte il rinnovamento, con la
consulenza della società specializzata Towers Watson, dell’asset allocation
di due linee di investimento, quella Bilanciata, scelta da più di 85 mila aderenti con un patrimonio di oltre 1 miliardo e mezzo di euro, e quella Dinamica, che ha più di 3.000 aderenti con
un patrimonio di circa 60 milioni.
«In entrambi i casi - spiega Valzolgher
- riduciamo il rischio aumentando il
rendimento. In particolare ampliamo
la diversificazione degli investimenti».
Significa più obbligazioni e meno azioni, ma anche più Paesi in cui investire. «Il 5% della linea Bilanciata - ricorda Valzolgher - è destinata al Fondo strategico, cioè agli investimenti locali».
Il cda del fondo pensione ha inoltre avviato la procedura per il rinnovo degli
organi sociali, previsto da qui alla primavera 2015. Il 13 ottobre il presidente Antonello Briosi e il vice Günther Patscheider indiranno le elezioni per la
nuova assemblea dei delegati di Laborfonds. Il giorno dopo, il 14, a Bolzano ci saranno gli incontri sul nuovo
regolamento elettorale con i rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori. L’assemblea di Laborfonds
Valzolgher,
a destra,
direttore
di Laborfonds
il fondo
pensione
dei lavoratori
dipendenti
con, a sinistra,
il presidente
Briosi
nell’aprile 2015, oltre a festeggiare i 15
anni del fondo, eleggerà il nuovo cda
che vedrà, per le regole di alternanza
statutarie e di prassi, un presidente
sindacalista trentino (probabilmente
della Uil) e un vice imprenditore altoatesino. A fine novembre, infine, si terrà l’ultima riunione dell’attuale assemblea del fondo per votare modifiche
allo statuto che consentiranno di allargare la possibilità di adesione ad altri soggetti, in particolare ai lavoratori dell’edilizia, finora soggetti a regole
particolari.
F. Ter.
Cna contro il Tfr in busta paga
Per le piccole imprese è impensabile
anticipare il Tfr in busta paga, dopo
aver subìto, soltanto nell’ultimo
anno, una contrazione del credito
erogato dal sistema bancario del
5,2%. Lo sostiene Stefano Chelodi
della Cna del Trentino,
l’associazione degli artigiani
presente a Bolzano e in fase di
sbarco in provincia.