Una giornata in famiglia

Una giornata in famiglia
La casa. La propria casa.
Un luogo allegro, accogliente, nel quale ci si sente protetti.
Uno dei pochi luoghi dove uno può essere se stesso, nessuno che giudica, nessuno che controlla.
Un luogo sicuro, che sembra appartenerci.
Una delle cose che mancano di più quando si è in viaggio.
Si sente la mancanza di ogni parte, ogni minimo angolo di essa; la propria camera, il proprio letto,
oltre naturalmente le persone che la abitano.
A volte, quando si è lontani dalla propria città, la nostra mente vaga, si immagina cosa succeda oltre i
muri di altri appartamenti, ci si immagina come possano vivere le persone di altre città, di altre
culture, di altri popoli.
Il quindici giugno di quest’anno, durante il nostro soggiorno in Cina, le nostre fantasie sono diventate
realtà.
Noi studenti siamo stati ospitati dalle famiglie pechinesi dei Giovani Ambasciatori cinesi, che qualche
mese fa avevano visitato la nostra scuola, e per un giorno abbiamo vissuto come se facessimo parte di
un’ altra civiltà.
L' emozione ha preso vita dentro di noi quando, alle nove di mattina, sono arrivati tutti quei bambini
al nostro albergo, con in mano le bandierine dell' Italia e della Cina.
Provavo sentimenti contrastanti, che vagavano tra l'allegria e la curiosità di conoscere a fondo una
nuova cultura e di vedere le differenze con la mia, fino ad arrivare alla paura di non riuscire a
comprendere a fondo ciò che mi avrebbero detto.
Entrati nella casa della famiglia ospitante, composta da una mamma e una bambina, sono rimasta
stupita da ciò che mi circondava e tutto quello che pensavo è svanito in un secondo, come la polvere
ad un soffio del vento: la casa e le abitudini infatti non erano così diverse dalle nostre.
Certo, l'appartamento era arredato con colori sgargianti, ma il comportamento e lo stile di vita della
famiglia erano simili a quelli della mia.
Una delle più grandi differenze l’ho notata durante il pranzo, non solo per quanto riguarda il cibo e le
bevande, ma anche per il modo di stare a tavola: ogni giorno la famiglia mangia tutta riunita con i
nonni e gli zii; si siedono a tavola insieme e parlano poco, poiché l’ora dei pasti non è considerata
come un’occasione per scambiarsi idee o un momento in cui ci si racconta la propria giornata.
In quei piccoli piatti che avevamo davanti si trovava della salsa di soia accompagnata dall' aglio, che
nel cibo cinese non manca mai.
Dopo una giornata faticosa, vissuta con l’impegno di conoscere e di far conoscere le nostre reciproche
culture, siamo tornati in albergo dove ci attendevano i professori e dove ci siamo ritrovati con i nostri
compagni.
Ancora tutti un po' eccitati, abbiamo confrontato le nostre giornate e le nostre famiglie, stupiti e felici.
All'inizio infatti temevamo un po’ tutti quel giorno, poiché sapevamo che ci saremmo dovuti dividere
dai nostri amici più cari e che ci saremmo dovuti abituare in fretta a modi di vivere diversi dal nostro,
senza essere sgarbati nei confronti della famiglia che ci avrebbe ospitati. Alla fine però si è rivelata
una giornata interessante e divertente, che ha colmato la nostra curiosità e che sicuramente ci
ricorderemo a lungo.
Costanza Caldani
III A