2 www.mistermedia.it I 5 segreti della comunicazione di Obama Sono passati pochi anni da quando la figura politica di Barack Obama è entrata a far parte in maniera profonda dell’immaginario collettivo mondiale. Uno sconosciuto senatore dell’Illinois è riuscito ad arrivare alla guida della prima potenza mondiale soprattutto grazie alla forza innovativa della sua comunicazione, diventando l’incarnazione perfetta di un sogno di successo che travalica qualsiasi confine sociale o etnico. Quando si parla di Barack Obama e si prende in considerazione l’efficacia delle sue tecniche di comunicazione conta ben poco l’opinione politica: il Presidente USA ha segnato la storia e sono tantissimi i politici in tutto il mondo che fanno di tutto per imitare il suo esempio e per lasciare un segno senza precedenti nell’universo percettivo degli elettori. Imparare i segreti di comunicazione che hanno portato Barack Obama al soglio presidenziale degli Stati Uniti significa studiare approfonditamente i suoi discorsi, analizzarne la mimica facciale, osservare la prossemica quando condivide la scena con altre persone, scandagliare quasi “chirurgicamente” il modo in cui utilizza la voce. 3 www.mistermedia.it Nelle prossime pagine cercheremo di guidarvi alla scoperta di alcuni di questi dettagli tecnici: il nostro sarà un viaggio ovviamente limitato, dal momento che l’universo della comunicazione di Barack Obama non si può certo esaurire in pochi punti. Faremo però il possibile per aiutarvi a compiere i famosi primi passi, sperando di riuscire a centrare l’obiettivo senza essere noiosi e senza mettere in campo concetti troppo difficili. Parlare di difficoltà concettuale quando si affronta l’argomento della comunicazione di Barack Obama è quasi un ossimoro, dal momento che il Presidente USA ha portato al centro dell’attenzione delle applicazioni pratiche estremamente immediate, alla portata di chiunque abbia una minima confidenza con i meccanismi di gestione del corpo in pubblico. I nostri consigli saranno 5. A voi non resta che rimanere concentrati e magari darci qualche notizia sui risultati ottenuti una volta che li avrete applicati. Siete quindi pronti a cominciare un viaggio nei segreti della comunicazione efficace di Barack Obama. 4 www.mistermedia.it 1. Le parole non bastano: conquista il pubblico anche con il tono di voce e linguaggio del corpo Parole convincenti non bastano per mettere a punto un percorso di comunicazione che sia efficace e che conquisti il pubblico in maniera duratura. Questo concetto è chiaro fin dagli albori dei processi analitici della comunicazione, ma Obama lo ha portato a un livello di concretezza mai visto prima. L’aspetto non verbale è nodale nella comunicazione di Barack Obama: il suo corpo “parla” tantissimo attraverso la postura tenuta durante i discorsi e in occasione di incontri internazionali, così come il tono della sua voce è un ottimo strumento di coinvolgimento. Le statistiche sono chiare: il non verbale influisce tantissimo sulla buona riuscita di un’interazione interpersonale. Il tono di voce ha un impatto che corrisponde a circa il 38%, il linguaggio del corpo influisce invece per il 55%, mentre il 7% è merito delle parole vere e proprie. Numeri alla mano si può facilmente comprendere come l’efficacia della comunicazione sia profondamente legata al modo in cui si decide di gestire il corpo e la voce. 5 www.mistermedia.it Ma quali sono i consigli migliori per rendere concreta questa fondamentale sinergia? Prima di dedicarsi ai suggerimenti veri e propri, è fondamentale ricordare l’importanza dell’esercizio: gestire al meglio il linguaggio del corpo e il tono di voce per comunicare in maniera efficace non è immediato e soltanto il tempo può aiutare ad automatizzare i vari processi. Detto questo è possibile partire con i consigli più specifici, iniziando dal tono di voce. Lavorare bene sul tono di voce è nodale per comunicare in maniera efficace e per riuscire a toccare anche gli aspetti emotivi più profondi dell’interlocutore. Dal punto di vista meramente pratico può essere molto utile esercitarsi a variare la velocità, in modo da enfatizzare i concetti ogni volta che si parla a velocità contenuta. Grande utilità riveste anche l’esercizio sulla risonanza della voce, che implica un’attenzione particolare ad aspetti di natura fisica come l’efficienza funzionale delle corde vocali. 6 www.mistermedia.it Un altro ambito fondamentale nella gestione ottimale del tono di voce è la capacità di mettere in campo le giuste pause. Gestire le pause significa riuscire a raggiungere l’universo percettivo dell’utenza in maniera molto specifica. La pausa è un potentissimo strumento per enfatizzare i concetti, ma soprattutto per entrare in contatto con quella parte irrazionale del cervello che ha bisogno di ritmo tra parole e silenzio per assimilare i concetti. Per quanto riguarda invece l’ambito del linguaggio del corpo, i consigli più utili per avvicinarsi alle tecniche di comunicazione di Obama sono anche molto semplici. Il primo riguarda la postura in quanto portatrice di tantissimi messaggi riguardanti l’atteggiamento verso il pubblico e la confidenza con l’argomento trattato. La posizione del corpo deve essere il più possibile dritta, con le spalle centrate anche quando ci si muove. Per quanto riguarda la gestualità - altro aspetto nodale nella gestione ottimale del linguaggio del corpo - il consiglio è di fare in modo che le mani non vadano oltre le spalle. Per quale motivo? Perché questa impostazione comunica autocontrollo e capacità di gestire la propria autorità. 7 www.mistermedia.it Parlare della gestione del linguaggio del corpo significa anche concentrarsi su un altro argomento di grandissima importanza, ossia il contatto visivo. Mantenere il contatto visivo con il pubblico è fondamentale per gestire l’interazione in maniera completa. Il contatto visivo è complementare rispetto ai messaggi veicolati attraverso il corpo e le parole: tenerlo vivo significa prima di tutto lavorare sulla completezza dell’interazione emotiva, evitando che il pubblico possa distrarsi. Qualche consiglio per esercitarsi Questo è il primo segreto dedicato a chi vuole avvicinarsi alle tecniche di comunicazione di Barack Obama. Prima di passare al prossimo punto può essere opportuno spostare l’attenzione su consigli meramente pratici, utili per esercitarsi e per acquisire confidenza con l’aspetto più pratico. 8 www.mistermedia.it Per quanto riguarda le parole (ambito che come ricordiamo incide per il 7% sulla buona riuscita di un’interazione) è fondamentale esercitarsi a: ü Utilizzare un linguaggio il più possibile concreto, per aiutare il pubblico a comprendere il discorso senza sforzi mentali eccessivi. ü Evitare di utilizzare parole legate a un gergo specialistico, sempre per il motivo a cui si è fatto cenno nel punto precedente. Per entrare ancora di più nella parte può essere molto utile trascrivere il discorso che si ha intenzione di tenere in pubblico e controllare il numero di frasi astratte, che devono essere il meno possibile. Per quanto riguarda il gergo specialistico, è fondamentale evitare di utilizzarlo anche se si parla a un pubblico perfettamente in grado di comprenderlo. Un suggerimento utile a livello pratico consiste sempre nel prendere la trascrizione di cui abbiamo parlato sopra e per ogni parola legata a un linguaggio tecnico appuntarne vicino una dalle caratteristiche maggiormente colloquiali. Concentriamo ora l’attenzione sugli esercizi che possono essere utili a livello pratico per migliorare la gestione della voce. 9 www.mistermedia.it Per mettere in pratica il tutto, cominciando per esempio dalla velocità, è necessario prendere la trascrizione di un discorso già tenuto (ma anche un articolo di giornale o la pagina di un libro) ed esercitarsi a leggere variando la velocità. Si può passare gradualmente da un tono normale a una lettura il più veloce possibile, in modo da prendere confidenza con tutti i livelli. Una volta completati questi passaggi è possibile passare alla simulazione vera e propria dell’esposizione da presentare davanti al pubblico. A questo proposito è opportuno muoversi in questo modo: ü Esporre a una velocità normale se il contenuto è d’importanza ordinaria. ü Esporre velocemente se il contenuto ha poca importanza. ü Esporre molto lentamente se invece il contenuto è di grande importanza. 10 www.mistermedia.it Lo stesso meccanismo può essere ripetuto allenandosi nella gestione del volume e del tono della voce. Un discorso a parte merita la questione delle pause interne alle singole parole, che possono essere utilizzate per dare enfasi ai termini. Il modo migliore per procedere alla concretizzazione di questo dettaglio tecnico è la sillabazione vera e propria dei termini che si considerano più importanti all’interno del discorso. Se si tratta di una parola da una sola sillaba è possibile enfatizzare soltanto la prima lettera, facendo in modo che sia percepita come “separata” dalle altre. Questo processo rappresenta un ottimo elemento di efficacia soprattutto se associato alla pausa, della cui forza all’interno di un discorso abbiamo già avuto modo di parlare. Dal punto di vista pratico può essere molto utile per esempio esercitarsi a effettuare una pausa dopo ogni parola sillabata, continuando fino a che non ci si rende conto di aver acquisito una confidenza completa con i concetti e soprattutto con il ritmo. Per quanto riguarda invece gli esercizi utili a migliorare la risonanza della voce, è fondamentale ricordare che parte tutto dal relax. 11 www.mistermedia.it Rilassare le corde vocali è il primo passo per far sì che la propria voce abbia un buon livello di risonanza durante un discorso in pubblico. I trucchi pratici per allenarsi a raggiungere questo obiettivo sono pochi e semplici e prevedono di: ü Esercitarsi a parlare con un tono il più profondo possibile, magari davanti a uno specchio per avere un’idea completa delle reazioni del proprio corpo. ü Mantenere il corpo in posizione rilassata, sciogliendo qualsiasi tensione delle spalle e del diaframma. ü Scegliere un luogo il più tranquillo possibile per gli esercizi. Infine è opportuno ricordare l’importanza di bere almeno 1,5 litri d’acqua al giorno, di non esagerare con caffè e bevande alcoliche e di esercitare in generale tutto il corpo, in modo da acquisire un ritmo respiratorio in grado di sostenere anche un discorso molto lungo. Ultimo ma non meno importante argomento riguardante gli esercizi per rendere più efficace la propria comunicazione non verbale è quello riguardante il linguaggio del corpo vero e proprio. 12 www.mistermedia.it Una tecnica molto utile per fare propri alcuni segreti dei grandi comunicatori è quella del modeling. Si tratta di un procedimento mutuato dalla PNL, che consiste nel riprodurre i dettagli strategici fisici che costituiscono il successo di una persona. Questo significa analizzarne in maniera precisa il linguaggio del corpo, il tono di voce, il modo di porsi durante le interazioni. Per esercitarsi basta scegliere la persona da “modellare” e prendere appunti sulla sua postura, su suoi gesti, sul suo modo di reagire alle affermazioni altrui nel corso di una conversazione. 2. Cattura l’attenzione del pubblico con un messaggio preciso Uno dei segreti dei grandi comunicatori consiste nel catturare l’attenzione del pubblico non con fiumi e fiumi di parole, ma con messaggio ben precisi. La storia è piena di esempi importanti a questo proposito, anche precedenti all’epopea politica di Barack Obama, che con il suo “Yes, we can!” ha inciso profondamente il panorama della comunicazione contemporanea. Il grande comunicatore non ha bisogno di “investire” l’interlocutore con una mole enorme di dati: basta che veicoli pochi e selezionati concetti, capaci di raggiungere in maniera immediata l’universo percettivo dell’utenza. 13 www.mistermedia.it Troppe volte chi comunica in pubblico si dimentica dell’importanza di questa impostazione, lasciandosi prendere o dall’emozione o dal bisogno di dare sfoggio di un alto livello di sapienza tecnica. Il comunicatore vincente veicola un messaggio preciso, circoscrivibile e soprattutto concreto (ne abbiamo parlato nel punto precedente). L’utenza deve riuscire a vivere in maniera “sensoriale” il contenuto del messaggio, associando le parole a immagini e suoni specifici. Il cuore del discorso deve colpire con la stessa precisione di un laser e soprattutto deve provocare, non limitandosi a presentare un tema in maniera neutrale e asettica. Anche per questo consiglio esistono degli esercizi utili a fare un po’ di pratica? Assolutamente sì e potete trovarli nelle prossime righe! Qualche consiglio per esercitarsi È possibile esercitarsi a livello pratico per rendere effettivo quanto è stato riportato nelle righe precedenti? 14 www.mistermedia.it Non solo è possibile, ma è anche molto semplice e affascinante, dal momento che stiamo parlando di un ambito tra i più importanti nella comunicazione efficace di Barack Obama. Per fare pratica basta scegliere un argomento per cui si nutre una particolare passione e scrivere un discorso in merito tenendo conto di una divisione interna per temi e sottotemi. Questo segreto è - come abbiamo già avuto modo di ricordare - tanto semplice quanto sottovalutato da tantissimi comunicatori che vogliono avvicinarsi alla maestria tecnica di Obama, ma che non si rendono conto di avere un gran bisogno di alleggerire la propria esposizione! 3. Conversa con il tuo pubblico Obama ha insegnato al mondo attraverso le sue tecniche di comunicazione che il contatto con il pubblico è prima di qualsiasi altra cosa uno scambio di energia, che si concretizza nell’incontro tra le esigenze dell’utenza e il messaggio dell’oratore. L’universo del public speaking si può dividere in 3 impostazioni stilistiche definite: ü Performance: impostazione stilistica che vede l’oratore esternare in 15 www.mistermedia.it maniera “teatrale” i contenuti di un discorso. I contenuti sono esposti facendo appello a un processo di memorizzazione quasi meccanica e chi parla ha un bassissimo livello di connessione con il pubblico. ü Presentazione: nel corso della presentazione l’oratore espone i contenuti sotto forma di dati il più possibile scientifici. ü Conversazione: in questa impostazione stilistica l’oratore è profondamente consapevole dell’interazione continua con il pubblico. Chi parla comunica attraverso i contenuti effettivi e attraverso il linguaggio del corpo, e l’utenza risponde a tutto ciò con reazioni somatiche specifiche. Una caratteristica fondamentale di questa impostazione stilistica è focalizzata nella già ricordata sinergia tra oratore e pubblico: i due poli sono parte di un medesimo processo, non esiste alcuna distanza tra di loro, sono profondamente coesi come i componenti di una squadra sportiva che combatte per la vittoria di un match. Ricordare che un momento di comunicazione in pubblico è prima di tutto una conversazione con l’utenza è fondamentale per compiere i primi passi verso quell’efficacia che ha reso famosa nel mondo l’impostazione tecnica di Barack Obama. 16 www.mistermedia.it Anche per questo consiglio esistono degli esercizi utili a tradurre i concetti in azioni pratiche riuscendo anche a divertirsi un po’, il che non fa certo male quando si ha a che fare con un ambito comunque creativo come la comunicazione. Qualche consiglio per esercitarsi La vostra impostazione tecnica dove si colloca nell’elenco che abbiamo presentato nelle pagine precedenti? Fermatevi un attimo a pensare onestamente alla risposta a questa domanda. Una volta sciolta la questione è possibile procedere all’esercizio vero e proprio, che come abbiamo ricordato può essere anche molto divertente. Basta prendere una trascrizione del discorso che si è in procinto di tenere o di uno già tenuto e ripetere il contenuto con in mano un bicchiere di birra (o di spremuta di arancia per gli astemi!). Si tratta di un esercizio semplice, simpatico e soprattutto potente per enfatizzare lo stile colloquiale dei contenuti, proprio come se il discorso fosse ripetuto al bar davanti agli amici in un tranquillo venerdì sera. Un altro aspetto sul quale è opportuno esercitarsi è la semplicità dei contenuti, che devono essere compresi da un numero di persone il più alto possibile. 17 www.mistermedia.it Il detto “Non sei in grado di capire qualcosa fino a che non riesci a spiegarla a un bambino di 12 anni” è assolutamente valido quando si parla di public speaking efficace. Per mettere in pratica questo aspetto strategico può essere molto utile esercitarsi a pensare come si faceva all’età di 12 anni, ponendosi le medesime domande sui contenuti. Può non essere facilissimo, ma si tratta di un processo molto forte per dare concretezza a quella semplicità che è considerata nodale perché un discorso in pubblico sia non solo efficace nel momento presente, ma in grado di rimanere impresso nell’universo percettivo dell’utenza. 4. Parla tutti e quattro i linguaggi della comunicazione umana La comunicazione umana è un ambito di grande fascino, che coinvolge in maniera completa la sfera sensoriale dell’individuo. Le parole che utilizziamo ogni giorno possono legarsi in maniera molto potente ai cinque sensi, richiamandoli con frequenza più o meno alta. 18 www.mistermedia.it Utilizzare parole che siano legate ai sistemi rappresentazionali di tutti e 5 i sensi è fondamentale per essere efficaci quando si comunica. Questa tecnica - come il già citato modeling - è anch’essa legata alla PNL e si chiama VAK (visual, auditory, auditory digital, kinesthetic). Verbi come “vedere”, “scorgere”, “immaginare” sono chiaramente legati all’ambito visuale. Non solo di parole si parla quando si analizza la comunicazione secondo il sistema VAK: anche il linguaggio del corpo e il tono di voce sono infatti coinvolti. Capita quindi che una persona più tendente all’utilizzo di un linguaggio visuale sia abituata a muovere il corpo in maniera veloce, cosa che invece non fa la persona abituata a parlare con riferimenti cinestetici e ad utilizzare un linguaggio del corpo caratterizzato da maggior lentezza e fluidità. Nel lavoro del grande comunicatore questi linguaggi appaiono nella loro completezza, dal momento che il numero di persone alle quali ci si rivolge è molto alto e caratterizzato da una grande differenza interna di istanze e punti di vista sulla realtà. La padronanza completa di tutti e quattro i linguaggi è una dote assai rara e un obiettivo per nulla semplice da raggiungere. Ci sono anche in questo caso degli esercizi utili a migliorare la propria tecnica e siamo pronti a illustrarli nelle prossime pagine. 19 www.mistermedia.it Qualche consiglio per esercitarsi Gli esercizi per raggiungere la piena padronanza di tutti e quattro i linguaggi sono molto semplici, nonostante l’obiettivo finale sia a dir poco ambizioso. Anche in questo caso torna utile la tecnica del modeling, oltre a una spiccata capacità di osservarsi e analizzarsi come comunicatori. Basta guardarsi intorno nella propria cerchia familiare o di amici e scegliere una persona che sia ferrata nei linguaggi in cui si è carenti. Una volta trovato questo riferimento basta “modellarlo”, cercando di trovare quei particolare della voce, del linguaggio del corpo e dei contenuti veri e propri in grado di completare le proprie lacune tecniche. Prima di procedere a questo step è però necessario mettere in atto il già ricordato percorso di autocritica e osservazione, analizzando la struttura tecnica della propria comunicazione. In che modo? Rispondendo ad alcune domande, che può essere magari utile appuntare. 20 www.mistermedia.it Ecco alcuni esempi ü Tendi a pensare per immagini o velocemente? ü Tendi ad utilizzare un linguaggio molto articolato? ü Riesci a tradurre quanto dici in immagini precise e concrete? ü Tendi a pensare per dettagli? ü Sei una persona appassionata e tendente a prendere decisioni “di pancia”? Queste sono solo alcune delle domande utili al processo di autoanalisi preliminare al modeling; ce ne sono molte altre e il nostro consiglio è quello di procurarsi un buon manuale di PNL, in modo da avere una visione più completa di quell’argomento complesso e affascinante che è il sistema VAK. Come avete visto si tratta di un esercizio apparentemente molto semplice, ma che in realtà implica un alto livello di concentrazione sul comportamento delle persone. Risulta infatti necessario prestare attenzione a un gran numero di dettagli e confrontarli con la propria impostazione tecnica, facendo così in modo di renderli degli strumenti di miglioramento. 21 www.mistermedia.it 5. Conquista e motiva il pubblico con la passione Qual è un denominatore comune che ha reso famosi nel mondo comunicatori come Obama, Steve Jobs, Mandela? La passione trasmessa nei discorsi. Nei momenti di public speaking di Obama non c’è la minima traccia di tono accademico: l’approccio è viscerale, inclusivo, vigoroso. Il Presidente USA ha inciso la storia della comunicazione costituendo uno straordinario esempio di quell’innata capacità di muovere la parte più irrazionale dell’utenza. Tutti i grandi comunicatori hanno messo in atto questo approccio strategico per diventare dei punti di riferimento sul lungo termine, per portare avanti un’idea e per tenere alta la brand equity di un prodotto. Quali sono i segreti strategici per tradurre a livello pratico questo consiglio? Ne possiamo citare uno in particolare, ossia la naturalezza. Essere se stessi è fondamentale per trasmettere passione quando si comunica in pubblico. Per riuscirci è importante trovare il singolo dettaglio in grado di catturare emotivamente ed esprimerlo con assoluta sincerità. Il dato statistico è ovviamente fondamentale nella comunicazione politica, ma è l’abilità del comunicatore a trasformarlo in qualcosa di affascinante e non di meramente asettico. 22 www.mistermedia.it L’ultimo segreto dedicato a chi ha intenzione di iniziare a percorrere i passi tecnici di Barack Obama è questo. Sembra semplice e quasi scontato? Non lo è assolutamente, dal momento che è capitato a tutti di essere noiosi durante un discorso e di non trasmettere neanche un briciolo di passione al pubblico. Come evitare questa fastidiosa deriva? Ovviamente con i giusti esercizi! Qualche consiglio per esercitarsi C’è chi nasce con un ottimo livello di carisma e chi invece impara a trasmettere passione nella comunicazione attraverso l’esercizio. Anche in questo caso si tratta di un allenamento molto semplice e anche piacevole, dal momento che implica il fatto di parlare con un amico di un argomento che appassiona. Questo facile esercizio è anche assai utile per testare la padronanza acquisita con le precedenti quattro tecniche e per avere un’idea immediata delle reazioni di una persona davanti a un discorso dettato dalla passione. Una volta completato il primo step è possibile passare al secondo, ossia all’esposizione di un discorso legato a un argomento con il quale si ha un basso livello di confidenza emotiva. Il difficile di questo esercizio consiste nel parlarne come se questo basso livello di confidenza non esistesse. In che modo è possibile riuscirci? 23 www.mistermedia.it Scegliendo di entrare nel vivo del discorso attraverso un argomento che invece appassiona, usando questo tema come veicolo di metafore (p.e. parlando della propria passione per la pesca con l’obiettivo di trattare l’importanza della pianificazione strategica nel marketing, ambito che necessita di molta pazienza e di altrettanta concentrazione). Anche soffermandosi su esperienze negative è possibile trasmettere passione autentica e viscerale: il trucco che fa la differenza tra un comunicatore dalle abilità ordinarie e un maestro è la capacità di trasformare il racconto di un’esperienza non positiva in un incentivo al cambiamento individuale e collettivo. 24 www.mistermedia.it GRAZIE PER L’ATTENZIONE! Continua a seguire MisterMedia per tanti altri contenuti sulla Comunicazione Efficace! www.MisterMedia.it
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