Novamela - Federazione Trentina della Cooperazione

LE NOVITÀ
DI «NOVAMELA»
-x
Dall'unione di Melinda, La
Trentina, Vip e Vog nasce il
consorzio «Novamela» che
punta ad acquisire
l'esclusiva di nuove varietà
di mele con marchi
registrati. Primo «colpo» la
Red Love, a polpa rossa.
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«Novamela» a caccia di altre varietà
ANDREA BERGAMO
BOLZANO - Nasce ufficialmente oggi
un nuovo consorzio che riunisce le
Organizzazioni di produttori trentine
e sudtirolesi, oltre all'azienda priva-
Presìdente in pectore
Stiamo lavorando
per coinvolgere
quattro organizzazioni
Michele Odorizzi
ta Livoira con sede in Piemonte. La
società si chiamerà «Novamela» e si
occuperà di acquisire i diritti per coltivare varietà di mele con marchi registrati ad esempio in Francia, Nuova Zelanda e Stati Uniti. A differenza
di From (che riunisce i quattro marchi regionali Melinda, La Trentina, Vip
e Vog), Novamela non venderà quindi frutti sul mercato internazionale,
ma individuerà in tutto il mondo nuove varietà da affiancare alle più note
Golden, Renetta e Fuji. Un'iniziativa
che non punta a fare concorrenza promossa presso la Fondazione Mach. Si
prevedono vantaggi economici per i
singoli produttori.
Tra le novità alle quali Novamela pun-
terà ci sono la neozelandese Rockit e
l'americana Sweet Tango. Quest'ultima, molto apprezzata dai consumatori di oltreoceano, attualmente garantisce ai coltivatori Usa una liquidazione al chilo di circa due o tre euro. Il nuovo consorzio finanziato dalle cooperative avr,à inoltre, maggiore forza contrattuale nell'acquisizione dei diritti di brevetto.
Niente più concorrenza dunque fra
Trentino e Alto Adige per accaparrarsi varietà da proporre sui banchi di
fruttivendoli e supermercati. Novamela pagherà le royalty sulle piante
acquistate e verserà una quota stabilita agli ideatori delle varietà brevettate per ogni chilo di mele venduto.
La registrazione del nascente consorzio dei produttori regionali avverrà
oggi presso uno studio notarile di Bolzano. L'incarico di presidente dovrebLa prima operazione unitaria dell
quattro Op riunite nel nuovo
consorzio «Novamela» riguarda li
mela a polpa rossa Red Love,
sviluppata dalla francese Ifored:
piante particolarmente resistenti
alle malattie, frutti con un buon
equilibrio di dolcezza e acidità, e
un alto contenuto di antiossidanti
Un'altra particolarità di questa
varietà è che la polpa resta rossa
anche quando la si cucina o vieni
spremuta per produrre il succo
A «Novamela» aderisce anche
l'azienda privata Livoira
con sede in Piemonte
Nella foto la Red Love
be essere affidato a Michele Odorizzi
di Melinda, mentre il numero due del-
la società sarà Georg Koessler, che guida l'Op Vog. L'idea di unire le forze
per acquisire il diritto di produrre
nuove varietà di mele è dei titolari
dell'azienda Piemontese Livoira, ed
è stata in breve tempo sposata dai
Cda delle cooperative nostrane.
La prima operazione unitaria di Melinda, La Trentina, Vip e Vog riguarda
la mela a polpa rossa Red Love, sviluppata attraverso tecniche di allevamento tradizionali dalla francese
Ifored. Le piante sono particolarmente resistenti alle malattie, producono
frutti con un buon equilibrio di dolcezza e acidità, caratterizzati da un
alto contenuto di antiossidanti. La
polpa della mela rimane rossa anche
quando la si cucina o viene spremuta per produrre del succo.
II neopresidente in pectore Michele
Odorizzi conferma soltanto i contatti avviati con gli altri tre consorzi del
Trentino Alto Adige: «Stiamo lavorando su un progetto che dovrebbe coinvolgere le quattro Op, ma prima di comunicare i dettagli è forse meglio verificare se potrà nascere qualcosa di
concreto». La conferma ufficiale sull'operazione arriva, però, dai presidenti Mauro Coser e Karl Dietl, rispettivamente dei consorzi La Trentina e
Vip. «Unire le forze è sempre positivo per il bene di tutti gli agricoltori.
La mela a polpa rossa sarà una novità importante» commenta Coser, mentre l'omologo Dietl aggiunge: «In questo modo evitiamo la competizione
sull'individuazione di nuove varietà
da coltivare. Auspichiamo che il mercato risponda positivamente alle novità che andremo a proporre. Per
quanto riguarda le liquidazioni preferirei evitare di partire già con
un'idea che poi rischia di essere
smentita, anche se le prospettive sembrano buone».