Circolare tecnica n.2– Aprile 2014 Sin dalle prime settimane di Marzo è possibile osservare su molte coltivazioni di cereali attacchi di vari patogeni fungini, in modo particolare di Septoria e Ruggine gialla. Ciò è causato, oltre che dalla presenza dell’inoculo, dalle condizioni climatiche fortemente predisponenti, specie in termini di temperature e umidità. Temperature MIN e MAX da OTT a FEB 20 -0,6 15 +3,0 med min (10 anni) med max (10 anni) min 2013-14 max 2013-14 +1,0 10 +2,6 +2 +2,7 +0,9 5 +4,9 +4,4 +1,1 0 Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio -5 Il grafico riporta l’andamento delle temperature minima e massima medie giornaliere degli ultimi 4 mesi a Voghera (PV), rispetto all’andamento medio degli stessi mesi negli ultimi 10 anni. Come si può vedere, le minime, in particolare, sono decisamente superiori alle medie. I mesi di dicembre, gennaio e, soprattutto, febbraio sono stati decisamente più caldi (t min superiori anche di 5°C). VARIETA’ ALTERNATIVE IN FORTE ANTICIPO Le temperature minime elevate hanno fatto sì che le varietà alternative (senza o con basso fabbisogno di freddo per passare alla fase riproduttiva) risultino generalmente in anticipo di 2-3 settimane rispetto alla normale data di spigatura. Questo le espone al rischio che eventuali ritorni di freddo possano causare sterilità nelle spighe e a maggiori attacchi di funghi vista l’elevata probabilità di pioggia delle prossime settimane. Per queste varietà , nelle zone più a rischio, si consiglia di prevedere un programma di difesa con 3 interventi fungicidi Precipitazioni (mm) 200 +134,0 media 10 anni 150 100 +114,8 2013-14 +45,4 +47,3 -45,1 50 Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Anche le precipitazioni (nel grafico, che prende ad esempio Voghera) sono state decisamente più abbondanti, specialmente nel mese di gennaio, in cui sono caduti circa 190 mm di pioggia, ben 134 mm in più rispetto alla media dell’ultimo decennio. 1 Circolare tecnica n.2– Aprile 2014 Le abbondanti piogge, oltre ai citati problemi fitosanitari, hanno causato forti dilavamenti e lisciviazioni di azoto, elemento essenziale per lo sviluppo delle piante e per consentire buone produzioni. Di questo occorre tener conto nella pianificazione degli interventi di concimazione, apportando maggiori quantità di azoto per integrare quello dilavato. La dose di azoto totale va aumentata circa del 10-15%. In funzione dei fabbisogni in termini di temperature e umidità che ciascun patogeno ha per riprodursi e diffondersi, le malattie tendono a comparire in specifiche fasi fenologiche della pianta. Ciò si può riassumere nella tabella sottostante. Malattia Emergenza fino a 3 Accestimento foglie Levata Botticella Spigatura Fioritura Maturazione Oidio Ruggine gialla Ruggine bruna Septoriosi Fusariosi della spiga A seconda degli organi che ciascuna malattia colpisce e in funzione dell’entità del danno provocato, si possono verificare perdite di produzione e/o riduzione della qualità del prodotto ottenuto. Di questo occorre tener conto quando si mette a punto un programma di difesa. Il primo passo per la prevenzione è senz’altro individuare, ove disponibili, le varietà meno sensibili ai patogeni più frequentemente presenti nell’area di coltivazione. In secondo luogo, si deve tenere presente che i principi attivi oggi disponibili non sono sempre efficaci nel contenere tutte le malattie. Nel grafico sottostante alcune informazioni utili a riguardo. 2 Circolare tecnica n. 2 – Aprile 2014 Septoriosi La Septoria tritici può insediarsi sull’ospite in autunno e diffondersi in forma epidemica in fase di levata, favorito da stagioni piovose, umide e temperature di 15-20°C. Le spore, una volta liberate dai picnidi, possono rimanere vitali fino a due mesi, periodo durante il quale, grazie all’azione meccanica della pioggia, possono diffondersi a partire dalle foglie basali fino a raggiungere la spiga. SINTOMI: sulle foglie sono visibili macchie chiare, di forma allungata e di colore grigio-verde che successivamente vira al giallo, fino alla comparsa di aree necrotiche sulle quali sono presenti numerosi picnidi di colore scuro. DANNI: la superficie verde si riduce, con conseguente riduzione della fotosintesi. Ciò comporta produzioni inferiori e granella striminzita. DIFESA: occorre adottare accorgimenti di tipo agronomico (avvicendamento, rimozione dei residui colturali, uso di cv resistenza). Quando la malattia è già in atto o le condizioni sono particolarmente predisponenti per la diffusione occorre intervenire con idonei principi attivi (tabella pag.8) 3 Circolare tecnica n. 2 – Aprile 2014 Ruggine gialla Causata da un’infezione di Puccinia striiformis, non è molto diffusa. Storicamente in Italia si registrano forti attacchi ogni 5-6 anni, anche se in alcune zone del centro Italia è endemica. Si sviluppa a partire da temperature attorno ai 10°C. Proprio questa caratteristica la rende molto pericolosa perché può attaccare le piante già in stadi precoci. SINTOMI: il tessuto si decolora e compaiono pustole di colore giallo-arancio, disposte in file parallele alle nervature. Quando gli attacchi sono forti e si protraggono anche durante la spigatura, è possibile trovare le pustole anche all’interno delle glume. DANNI: la ridotta capacità fotosintetica e in seguito le perdite per evapostraspirazione (le pustole sono veri e proprio “buchi” nel tessuto delle foglie) riducono sia le produzioni, sia la qualità merceologica (peso specifico inferiore e semi striminziti) DIFESA: la prima strategia di difesa è la scelta di cv meno sensibili o resistenti. In caso di attacchi precoci anche la concia con Systiva è efficiente. In generale è necessario intervenire tempestivamente con principi attivi specifici (Tabella pag.8). Va tenuto presente che una volta che la malattia si è diffusa è quasi impossibile controllarla totalmente. L’efficacia curativa dei fungicidi non è infatti limitata 4 Circolare tecnica n. 2 – Aprile 2014 ALLARME RUGGINE GIALLA : ATTENZIONE AGLI ATTACCHI IN CORSO! Dai primi di Marzo sono stati segnalati attacchi, anche molto intesi, a carico di varietà di triticale, in Sardegna, Sicilia , Puglia e anche nelle zone litoranee del Lazio. (la foto in basso della pagina precedente e quella sotto è stata scattata in provincia di Roma sulla cv FORRICALE) Negli ultimi giorni abbiamo verificato i primi attacchi anche su frumento tenero, duro e triticale in Centro e Nord Italia. Anche dalla Francia arrivano notizie preoccupanti : come in il patogeno quest’anno ha una fortissima virulenza. La malattia, che predilige temperature miti, una volta ben istallata è difficile da controllare. La presenza incostante negli anni ha reso più difficile la selezione di varietà resistenti, inoltre il patogeno è in continua evoluzione, va tenuto presente che si adatta e muta rapidamente, quindi cultivar che in passato erano resistenti possono comunque essere attaccate e viceversa. In generale è necessario intervenire tempestivamente, alla comparsa delle prime pustole, con principi attivi specifici Miscele che mostrano una discreta efficacia anche in termini curativi sono quelle a base di : -Tebuconazolo + Azoxystrobin -Tebuconazolo + Pyraclostrobin Considerato che di stanno verificando forti anche attacchi di ruggine bruna, e che ben poche varietà combinano la doppia resistenza alle due ruggini, il suggerimento è quello di mantenere le colture costantemente “coperte” con i fungicidi. Tenendo presente che l’efficacia della maggior parte dei principi attivi di esaurisce dopo circa 25 gg dall’applicazione. Il suggerimento, laddove i disciplinari lo permettano, è di programmare in totale: - 2 interventi nel Centro- Sud - 3 nel Nord Italia o comunque dove lo stadio delle culture non è ancora troppo avanzato. Teniamo anche presente che l’anticipo generalizzato delle spigature allungherà il periodo di fioritura e granigione esponendo le spighe ad una maggiore possibilità d’infezioni da Fusarium 5 Circolare tecnica n. 2 – Aprile 2014 Ruggine bruna La ruggine bruna, causata da Puccinia recondita, è più o meno presente tutti gli anni e in molti areali. La foto sotto è stata scattata a Conselice il 25 Marzo sulla varietà BANDERA SINTOMI: il tessuto si decolora e compaiono pustole in rilievo. Di colore scuro e forma tondeggiante, sono diffuse irregolarmente sulla lamina. Toccandole resta sulle dita la parte superficiale che ha l’aspetto di polvere rossiccia. DANNI: la ridotta capacità fotosintetica causa perdite produttive e di qualità merceologica (peso specifico inferiore e semi striminziti) DIFESA: la prima strategia di difesa è la scelta di cv meno sensibili. Il controllo delle infestanti, che si comportano da ospiti secondari, ne limita la diffusione. In caso di comparsa, esistono principi attivi che ne bloccano la diffusione. L’efficacia curativa è molto superiore a quella della ruggine gialla (Tabella pag.8) 6 Circolare tecnica n. 2 – Aprile 2014 Fusariosi:è causata dall’infezione di oltre 20 differenti specie, fra cui Fusarium gramineaum e F. culmorum. L’infezione inizia alla spigatura e il principale veicolo di inoculo è la pioggia. SINTOMI: il più evidente è a carico delle glume e del rachide che disseccano sulla parte di spiga colpita. Contemporaneamente è possibile la formazione della classica muffa rosa-arancione. DANNI: la malattia, se molto diffusa, può provocare perdite consistenti di produzione per la mancata formazione della granella o per il ridotto peso della stessa. La granella risulta striminzita, slavata e, soprattutto, contaminata da micotossine. DIFESA: non è ad oggi possibile parlare di cultivar resistenti. Dal punto di vista agronomico, è bene evitare rotazioni molto strette e in particolare i ristoppi, lavorazioni troppo superficiali, il reimpiego di seme aziendale (non controllato e non opportunamente conciato). Infine, quando le condizioni sembrano essere predisponenti, è bene proteggere la coltura con fungicidi idonei. (Tabella pag.8) 80 60 40 20 gg +9 C C +6 gg gg C +3 ne m in az io gg -3 C on ta C -6 gg C C -9 gg 0 È fondamentale l’importanza del momento dell’applicazione del prodotto fungicida. Nel grafico a sinistra si evidenzia come l’intervento effettuato a ridosso della contaminazione abbia un’efficacia molto più marcata rispetto a trattamenti effettuati con più di una settimana di anticipo o ritardo rispetto alla stessa (sull’asse delle ordinate l’efficacia percentuale stimata da ITCFFrancia). 7 Dosaggi ed efficacia di alcuni fungicidi utilizzabili per i cereali a paglia Ruggine giallla Elmintosp oriosi Septoriosi Fusarium della spiga Puccinia striiformis Drechslera tritici S. Tritici e S. Nodorum 0,8-1,0 I S I M S B M B B B 2,0 I S B B M B M B B B 0,6-1,0 I S I B M B M B B B 1,25 M M M B M M S B M M AMISTAR, MIRADOR SC AZOXYSTROBIN 23,2% Blumeria Graminis Puccinia Recondita TP TC Ruggine Bruna TC Dose lt o kg/ha Oidio TP PRINCIPI ATTIVI Mal del piede Fusariosi della spiga Tapesia Gaeuman pseudocer PRODOTTI Microdochium nivale EFFICACIA SUI VARI PATOGENI BENPROP PRO ,BUMPER P NOVEL DUO AZOXYSTROBIN 6,75% TEBUCONAZOLO 11,7% AZOXYSTROBIN 18,2% CIPROCONAZOLO 7,3% PROCLORAZ 34,8% PROPICONAZOLO 7,8% CARAMBA METCONAZOLO 8,6% 1,0 S B B B M B B B B M CLORTOSIP 500 SC CLOROTALONIL 40% 2,0 I I I S S M S S M B COMET 250 EC PYRACLOSTROBIN 25% 0,7-1,0 I B I M M B B B B B CUSTODIA AZOXYSTROBIN 11,3% TEBUCONAZOLO 18,4% 1,25 I B B B M B B B B B DOMARK 125 CONCORDE 125 TETRACONAZOLO 11,6% 0,9-1,0 M S M M M M S S S M M S M M S M S S S M M M M M M B M M M B I I M B S B B B M B I B S M M B B B B B AMISTAR PLUS AMISTAR XTRA EMINENT COMBI IMPACT SUPREME NETOR OPERA TETRACONAZOLO 3,9% 2,0 - 2,2 PROCLORAZ 21,9% FLUTRIAFOL 4,1% 2,5 PROCHLORAZ 15,74% CLOROTALONIL 15,9% 3,5-4,0 TEBUCONAZOLO 5,45% PYRACLOSTROBIN 12,5% 1,0 - 1,25 EPOSICONAZOLO 4,7% OPUS EPOXICONAZOLO 11,9% 1,0 I B S M I B B B B B PROLINE PROTICONAZOLO 25% 0,8 S B B B M B B B B B PROSARO PROLINE STAR PROTICONAZOLO 12,7% TEBUCONAZOLO 12,7% TEBUCONAZOLO 10,7% BROMUCONAZOLO 16,7% 1,0 S B B B M B B B B B 1,2 S B B M M B B B M B I B S B M B B B B B I I M B M B B B M M 0,5 I I S B M M S B S S 1,0 I B B S S B B B B B 1,2-1,5 B M M M S B B B B B 1 - 1,3 M B M S S I I I M S 1,0 I I M M S B B B M M SAKURA SPHERE, AGORA TEBUSIP COMBI TILT 25EC TIPTOR ULTRA ZANTARA, AFICIONADO TRIFLOXYSTROBINE 32,3% 0,3 - 0,5 CIPROCONAZOLO 13,8% TEBUCONAZOLO 0,45% 5,0 - 5,5 ZOLFO 7% PROPICONAZOLO 25,5% TEBUCONAZOLO 24,8% DIFENCONAZOLO 9,93% BIXAFEN 5% TEBUCONAZOLO 16,8% VARI PROCLORAZ 39,8% VARI TEBUCONAZOLO 25,9% Legenda EFFICACIA: B= buona, M = media, S = scarsa, I = insufficente 8 Circolare tecnica n. 1 – Febbraio 2014 FORTISSIMI ATTACCHI DI ANTRACNOSI SULLE LEGUMINOSE In tutto il Centro - Sud sono segnalati diffusi attacchi di Antracnosi, una delle malattie fungine più dannose per le leguminose da granella. Si manifesta con ampie necrosi circolari simili a bruciature da sigaretta. Essendo di origine crittogamica, la malattia ha ampiamente proliferato in condizioni di elevate temperature e umidità. Non sono disponibili prodotti registrati, ma positive esperienze in altri paesi sono state fatte con applicazioni di Tebuconazolo solo o in miscela con strobilurine . Dato che l’attacco si è manifestato molto precocemente, anche per chi ha già provveduto al trattamento al fine di contenerne la diffusione, potrebbe rendersi necessario un secondo intervento. Varietà di cece resitente all’Antracnosi sullo sfondo di varietà suscettibile Attacco di Antracnosi su favino 9 Circolare tecnica n. 2 – Aprile 2014 Problema VIROSI : soluzioni in arrivo Un altro problema che si sta diffusamente segnalando è la presenza di virosi, in particolare Nanismo Giallo dell’Orzo che colpisce anche il frumento. L’infezione è avvenuta a causa di afidi che, sempre in conseguenza delle temperature miti autunnali, hanno proliferato nelle prime fasi del ciclo fenologico dei cereali consentendo la diffusione del patogeno con tutti i danni che ne conseguono. Non trattato Seme trattato con insetticida sistemico Sintomi di Nanismo giallo su orzo Gli unici sistemi per prevenire i danni da virosi da sono quelli di utilizzare varietà resistenti, che per l’orzo sono ampiamente disponibili : Atenon, Cometa, Pandora. Nel caso dei frumenti si possono applicare insetticidi nei primi stadi di vegetazione, operazione non sempre possibile per causa delle condizioni meteo. Il metodo più sicuro per prevenire il problema delle virosi veicolate da afidi è l’utilizzo di seme conciato con un insetticida sistemico, una novità per i cereali a paglia, che garantisce la copertura fin dall’emergenza senza dover realizzare interventi in campo. Inoltre questo principio attivo permette di controllare molti altri insetti terricoli come Elateridi, Zabbro e Mosca Gialla. 10 Circolare tecnica n. 2 – Aprile 2014 Principali virosi veicolate da afidi Nanismo giallo dell'orzo Sintomi: quando? dipende dall'infezione che può avvenire alla semina o in primavera Nanismo giallo dei cereali Sintomi: quando? dipende dall'infezione che può avvenire alla semina o in primavera BYDV-PAV/MAV/PAS diversi agenti virali Specie colpite Lotta frumento, orzo, segale, avena (mais e riso) Controllo dei vettori tramite insetticidi, Sintomi: localizzazione varietà resistenti, rotazioni e ingiallimenti dall'apice verso la macchie, seguono controllo degli lamina, arrossamenti, nanismo e l'andamento e la diffusione ospiti inibizione della levata; assenza di del vettore spiga/spiga sterile BYDV-RMV/SGV/GPV diversi agenti virali Sintomi: quali? CYDV-RPV/RPS diversi agenti virali Sintomi: quali? ingiallimenti dall'apice verso la lamina, arrossamenti, nanismo e inibizione della levata; assenza di spiga/spiga sterile Specie colpite Lotta frumento, orzo, segale, avena (mais e riso) Controllo dei vettori tramite insetticidi o con rotazioni e macchie, seguono controllo degli l'andamento e la diffusione ospiti del vettore Sintomi: localizzazione 11
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