Visita il sito www.legacoop.coop Anno XXV - N. 40 - 31 Ottobre 2014 Primo piano Coopstartup, la nuova via cooperativa all’autoimprenditorialità Seminario a Roma per fare il punto dei risultati a un anno dall’avvio del progetto Eventi a pagina 2-5 Economia sociale Conferenza europea Ritratti Minori a rischio, il 17 e 18 novembre con la Cooperativa a Roma L'economia sociale è una Gaia per ricominciare Legacoop “Ripartiamo da Sud” La cooperazione per un Mezzogiorno trainante “Ripartiamo da Sud”, prodelle priorità del Governo In Umbria, a Martignana, in vando a invertire la tenuna accogliente casa .... italiano. Con lo scopo... denza e a proporre... Settori Programma eventi 2014 Rimini 5 - 8 Novembre Nota della redazione Questo numero è stato chiuso il 30 ottobre 2014 alle ore 14,30 ANCPL Lavoro “Noi parte ci- Assemblea nazionale Cooperative vile contro false Industriali cooperative” «L’operazione compiuta l 7 novembre a Bologna, dalla Guardia di Finanza con inizio alle ore 10.00, contro il consorzio... presso l’Auditorium Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Territori Emilia Romagna “Governance, partecipazione... e relazioni industriali” Sondaggio leggi Osservatorio SWG Spending review e taglio delle tasse, a partire dalla Tasi Legacoop Emilia Romagna, Messa a capo di un partito, in collaborazione con Lega- la maggioranza degli itacoop nazionale... liani porrebbe la riduzione degli sprechi nella Pubblica Amministrazione (40%) e delle tasse (38%) in cima all’agenda politica; seguono la lotta all’evasione Formula Servizi e alla corruzione (32% e Seicento nuovi 29%). La Tasi? Sarà di certo più cara della vacchia lavoratori Imu (52%). a Roma Secondo l’ultimo sondagSeicento nuovi lavoratori gio Swg, una drastica cura per Formula Servizi: sarà dimagrante per la Pubblica l’effetto immediato ... Amministrazione... Imprese Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa di Legacoop Direttore Responsabile: Dora Iacobelli Registrazione al Tribunale di Roma n. 00503/90 del 6-08-1990 Primo piano Coopstartup, la nuova via cooperativa all’autoimprenditorialità 2 Seminario a Roma per fare il punto dei risultati a un anno dall’avvio del progetto. Presentata la guida per creare startup ‘slow’, capaci di puntare su squadra e futuro Una guida per startup ‘slow’. Ovvero per nuove imprese innovative ad alto potenziale di crescita, ma che intendono utilizzare questa potenza d’innesco non per puntare sul singolo e sul massimo profitto immediato, quanto su squadra e sviluppo di lungo periodo. L’ha presentata Coopfond, il Fondo mutualistico di Legacoop, nel corso del seminario “Coopstartup 2014 – Dall’idea al progetto” che ha fatto anche il punto sui risultati ottenuti dopo un anno di lavoro dal programma sperimentale, che ha tra l’altro sostenuto bandi in Lazio, Puglia (ancora aperto) e a Ferrara (vedi articoli dedicati in queste pagine, ndr) oltre che per l’agroalimentare (cui è stato dedicato il Primo piano di due settimane fa, ndr). “Ci rivolgiamo – spiega il direttore generale di Coopfond Aldo Soldi – a tutti coloro che hanno in mente un’idea imprenditoriale innovativa e vogliono realizzarla collaborando con altri. L’obiettivo è duplice: aprire strade interessanti per i giovani che pensano all’autoimprenditorialità e aiutare le cooperative tradizionali a crescere lungo la strada dell’innovazione, ricordando che quest’ultima non passa soltanto attraverso la tecnologia e intendiamo avere un concetto ampio di innovazione, che riguarda anche i processi ed include ovviamente quella sociale”. “Noi abbiamo bisogno delle startup – ha detto il presidente di Legacoop nazionale e di Coopfond Mauro Lusetti – Se è vero che possiamo offrire loro un ecosistema positivo, è vero anche che la contaminazione tra nuove imprese e imprese tradizionali, sul mercato da anni, può dare una spinta essenziale ad un’innovazione di cui abbiamo tutti bisogno. In questo senso il bando Farmability appena lanciato in cinque regioni del nord da Legacoop Agroalimentare e Innovacoop nell’ambito di Coopstartup è un passo nella giusta direzione. A disposizione delle startup mettiamo infatti le nostre imprese, cooperative molto forti in quel settore, Continua >> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano 3 sul mercato da anni, che possono dare un sostegno importante ma che nel contempo possono ricevere gli stimoli giusti per innovare ed essere più competitive sul mercato”. La guida vuole aiutare in dieci passi a trasformare un’intuizione imprenditoriale in un progetto condiviso e il progetto in una cooperativa capace di rimanere a lungo sul mercato. I finanziamenti? Quelli arrivano soltanto, e non a caso, al punto numero 9, perché i problemi da risolvere e le questioni da affrontare, prima, sono davvero tante. Occorre, infatti, verificare l’idea e in secondo luogo la propria attitudine imprenditoriale, determinante ma tutt’altro che scontata. Quattro gli aspetti da analizzare: bisogno di realizzazione, propensione al rischio, attitudine a sperimentare soluzioni nuove e orientamento a lavorare con metodo e capacità di approfondimento. Superati questi scogli arriva la sfida della costituzione del team, che deve essere capace di funzionare bene e durare a lungo. Con il piano di lavoro ognuno deve sapere con precisione quali sono i propri compiti. Bisogna poi tenere le porte aperte a nuovi soci, stringere partnership, trovare i finanziamenti e, infine, formalizzare l’organizzazione. Ma perché fare tutto ciò in forma cooperativa? “La cooperativa – spiega il responsabile del progetto Alfredo Morabito – non è lo strumento giusto per sviluppare un’idea per affermarla velocemente e poi vendere tutto, ma è ideale per realizzare un’idea imprenditoriale, permettendo ai soci di agire insieme su base paritaria, essendo insieme imprenditori e lavoratori, artefici della propria realizzazione”. INTERVISTA “Coopstartup, un modo nuovo per fare promozione cooperativa” Intervista ad Aldo Soldi, direttore generale del Fondo mutualistico di Legacoop “Un metodo che aiuti i giovani a fare impresa”. Non è solo il contenuto della Guida, ma l’obiettivo dell’intero progetto Coopstartup. Lo raccontava il direttore generale del Fondo mutualistico di Legacoop Aldo Soldi, a margine dell’iniziativa del 22 ottobre scorso. Coopstartup è oggi un progetto che stimola l’attenzione nazionale del movimento cooperativo, di giovani, influencer e giornalisti. Ma come nasce? “Nasce dalla volontà di affrontare con metodo nuovo la storica attività della promozione cooperativa e dalla necessità di diffondere e rafforzare il concetto di cooperativa, in un periodo nel quale molto si parla di startup ma pochissimo di startup cooperativa”. Un aspetto molto importante del progetto generale sono le sperimentazioni territoriali. Al momento ne sono attive diverse e tutte con una propria peculiarità. Questa scelta di andare sui territori con dei servizi e degli approcci personalizzati e non standardizzati dimostra una grande consapevolezza rispetto alla eterogeneità del nostro Paese. “Non c’è solo il rispetto per le diversità dei territori: c’è anche la consapevolezza che la sperimentazione è tanto più utile e ricca quanto più è varia ed in grado di misurarsi con situazioni, ambienti, storie e geografie differenti”. La questione generazionale, anche attraverso Coopstartup, è un tema che attraversa il lavoro e il ruolo di Coopfond. Quali sono oggi le opportunità che un giovane non può non cogliere. “Con il progetto Coopstartup abbiamo voluto fornire un metodo che aiuti i giovani a fare impresa, a misurarsi con i rischi e le complessità ed a farlo assieme ad altri, in forma cooperativa : è una bella opportunità e l’interesse che c’è attorno all’iniziativa dimostra che molti giovani intendono provare a coglierla”. Le sperimentazioni avviate da Coopstartup in questi primi mesi sui territori e le competenze così maturate hanno prodotto una “Guida per le startup cooperative”. Di cosa si tratta? “Abbiamo volutamente dato un taglio di sperimentazione all’insieme dell’iniziativa e la guida è un primo prodotto di un lavoro ad ampio coinvolgimento. È rivolta agli aspiranti cooperatori e intende aiutare il percorso di trasformazione dell’idea in impresa, senza tacere gli ostacoli possibili, le difficoltà ed anche le opportunità”. Il 22 Ottobre c’è stato l’appuntamento nazionale dedicato a Coopstartup. Si sono dati appuntamento a Roma tutte le persone, le cooperative, i cooperatori, i ricercatori e gli amici che hanno collaborato in questo periodo allo sviluppo del progetto ma anche curiosi, interessati a questo nuovo approccio nel mondo delle startup. Cosa è emerso dalla giornata? “Una conoscenza diffusa del punto cui siamo giunti, dopo circa un anno di lavoro; un confronto su ciò che stiamo facendo, sia in merito alle sperimentazioni che alla guida; uno stimolo ad andare avanti precisando percorsi ed obiettivi. Fin dall’inizio di questo percorso è stata decisiva la contaminazione fra esperienze, aspettative, culture ed opinioni differenti”. Continua >> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano 4 RISULTATI BANDI/1 Le sperimentazioni avviate in un anno di lavoro Coopstartup è un progetto sperimentale di ricerca-azione avviato da Coopfond a maggio del 2013 in coordinamento con Legacoop. L’obiettivo di fondo è sperimentare nuovi processi di promozione cooperativa tra i giovani (ma non solo), in ambiti inesplorati e introducendo innovazioni con nuove cooperative e nella cooperazione esistente. Coopstartup raccoglie un gruppo di lavoro eterogeneo, “aperto” e in espansione (da 30 a circa 100 componenti) che raccoglie professionalità e competenze, dando corpo al principio della contaminazione. Per lavorare utilizza mezzi di comunicazione collaborativi, attivi da giugno 2014: - sito internet e piattaforma web (99 membri attivi; 3.969 sessioni; 2.336 utenti; 10.725 visualizzazioni di pagina – 2,70 pagine/sessione, 3’21” durata sessione media -; età prevalente 25-34 anni; 49,5% maschi e 50,5% femmine); - Facebook (1.289 mi piace); - Twitter (343 follower). Tre le sperimentazioni avviate finora in territori e settori. A Ferrara e in Lazio è stato lanciato, in collaborazione con le articolazioni locali di Legacoop, il bando COOPmeUP, che ha raccolto in Lazio 16 partecipanti, di cui 3 avviati nel percorso di accompagnamento e che vede a Ferrara in accompagnamento 3 nuove cooperative e 2 cooperative esistenti con progetti innovativi. Quest’attività è stata realizzata con il supporto delle cooperative Lama (Impact Hub Firenze) e Itaca (FAB Pordenone). Legacoop Puglia in collaborazione con Reteinforma, Generazioni Puglia, Qiris, Innovars, Informa, The Qube, Officine Cantelmo, Pazlab ha lanciato il 3 settembre il bando COOPSTARTUP Puglia, con chiusura definitiva il 31 ottobre 2014. Testo del bando su www.coopstartup.it/puglia/ . Infine COOPSTARTUP FarmAbility è il bando lanciato con Legacoop Agroalimentare e Innovacoop (bando su www.coopstartup.it/farmability/). Resterà aperto fino al 31 dicembre. Altre iniziative sono in elaborazione in Marche, Liguria, Lazio (bando bis). Ecco cinque startup cooperative LAZIO Il coworking di Città delle mamme Città delle mamme vuole essere un coworkig con spazio baby per dare la possibilità concreta alle madri e padri di bambini piccoli di rientrare nel mondo del lavoro dopo la maternità, creando innovazione, spezzando logiche improduttive e rilanciando il contributo femminile. Il coworking garantisce flessibilità, sharing di servizi e di conoscenze, ottimizzazione dei tempi, semplificazione delle incombenze quotidiane. Lo spazio dispone di circa 30 postazioni ed è stato concesso dall'Assessorato alle Periferie di Roma Capitale, nel V Municipio. Il gruppo proponente è formato da 4 giovani donne tra i 30 e i 40 anni madri e lavoratrici LAZIO Eco - Planner L'idea progetto Ecoplanner intende creare un'impresa che si occupi di organizzazione di eventi completamente ecosostenibili e di sensibilizzazione e promozione dei temi della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. L'idea nasce dall'interesse di 4 giovani donne (assistente sociale, laureata in economia, laureata in relazioni internazionali, diplomata accademia di belle arti) tra i 25 e 35 anni per lo sviluppo sostenibile e dalla loro motivazione a partecipare attivamente con il proprio lavoro alla sua promozione e realizzazione nel locale. LAZIO Consumo Cultura Il progetto prevede la costituzione di una cooperativa di comunità che contribuisca alla produzione di un'offerta culturale e di intrattenimento nella città di Continua >> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano Viterbo e nel territorio provinciale. I soci sono cittadini, utenti, associazioni, pubbliche amministrazioni, enti... La cooperativa agirebbe direttamente come gruppo d'acquisto di beni e servizi culturali d'intrattenimento a favore dei soci, verso i quali realizza la mutualità attraverso offerte, sconti, iniziative dedicate; e verso terzi. Il gruppo proponente è formato da 7 giovani tra i 25 e i 40 anni. FERRARA Città della Cultura Cultura della Città Quattro architetti e un geometra, attualmente riuniti in studio associato, intendono avviare una cooperativa tra professionisti, per sviluppare progetti di rigenerazione urbana. L’équipe di progetto ha al suo attivo la riapertura di due spazi cittadini (il Teatro Verdi e il Mercato Coperto) all’interno dei quali sono state portate avanti attività culturali, in collaborazione con associazioni e istituzioni locali. Il progetto presentato su COOPmeUP!, nello specifico, prevede la riqualificazione definitiva del Mercato coperto e la sua destinazione a spazio commerciale, ma anche di servizio allo sviluppo dell’innovazione e all’accellerazione di impresa nell’ambito del packaging nel comparto agroalimentare. 5 BANDI/2 Quando la coop decide d’innovare A Ferrara i bandi lanciati con Coopstartup hanno coinvolto anche imprese trazionali intenzionate ad innovare. È il caso di Community River, che propone percorsi comunitari per lo sviluppo turistico, sociale e culturale della Destra Po della provincia di Ferrara. La cooperativa sociale Camelot intende, infatti, progettare e sperimentare un dispositivo di intervento finalizzato allo sviluppo partecipativo di percorsi socio-imprenditoriali, volti a valorizzare le risorse sociali e ambientali, che sono proprie delle comunità situate lungo la Destra Po, in provincia di Ferrara. Camelot ha recentemente svolto un’attività di animazione locale, per il rilancio socioculturale di alcune Case del Popolo nelle zone colpite dal terremoto e, visto il successo dell’iniziativa, ha deciso di proporre un nuovo progetto. Community river punta a costruire una rete formata da stakeholder privati, cittadini e amministrazioni locali, al fine di far emergere abilità e competenze rintracciabili sul territorio, al fine di salvaguardare la vitalità dei luoghi, stimolare la coesione e l’integrazione sociale, contrastare dinamiche di spopolamento e di abbandono, soprattutto da parte dei giovani. Isola Bianca vuole essere invece un’oasi urbana di sperimentazione teatrale e territoriale. A proporla è Teatro Nucleo, una storica cooperativa di produzione teatrale ferrarese che, dal 2005, ha sede all’interno del Teatro Julio Cortazar, nella frazione di Pontelagoscuro. Il progetto prevede la realizzazione di un centro polifunzionale a servizio del teatro, presso il magazzino del teatro, collocato all’interno di un’area verde, tra il teatro stesso e l’argine del Po. L’idea di fondo è quella di realizzare una foresteria per artisti, che possa trasformarsi in luogo di sperimentazione teatrale, una sorta di coworking per attori. Lo spazio che il progetto andrebbe a riqualificare va oltre quello fisico del magazzino, in quanto consentirebbe la creazione di connessioni tra il teatro, il parco pubblico antistante e la foresteria, andando a riqualificare un’area ampia e paesaggisticamente significativa della frazione. FERRARA Bundenbrau Il progetto prevede la costituzione di una cooperativa sociale di tipo B, per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, nell’ambito della produzione e/o trasformazione di prodotti alimentari destinati alla vendita. In particolare, la cooperativa produrrà birra artigianale all’interno di una Casa del Popolo, rifornendo direttamente il pub che ha anch’esso sede all’interno della cooperativa. Il progetto nasce dal percorso di riattivazione delle comunità su cui insistono le Case del Popolo. I proponenti hanno un’età inferiore ai 35 anni, tranne in un caso. Teatro Nucleo Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Eventi 6 ECONOMIA SOCIALE Conferenza europea il 17 e 18 novembre a Roma L'economia sociale è una delle priorità del Governo italiano. Con lo scopo di contribuire a definire l'agenda europea in questa materia, nell’ambito del semestre di Presidenza Italiana dell’Unione Europea, si terrà a Roma, il 17 e 18 novembre presso l’Auditorium del Massimo (Via Massimiliano Massimo, 1) la Conferenza europea “Liberare il potenziale dell'economia sociale per la crescita in Europa”. L'evento, organizzato dal Ministero del La- Primo piano ACI voro e delle Politiche Sociali, si configura come uno dei più grandi meeting europei dedicati al tema. Nella due giorni di dibattiti e riflessioni strategiche sono attesi a Roma più di 190 relatori da 25 paesi europei: esponenti delle varie famiglie dell’economia sociale, rappresentanti delle istituzioni italiane ed europee, della società civile, del mondo accademico ed imprenditoriale, esperti si riuniranno per discutere gli aspetti che condizionano lo sviluppo dell'economia sociale all'interno dell'Unione Europea. Tra i temi in discussione, che saranno affrontati in 12 sessioni parallele: le politiche di supporto a livello nazionale ed europeo, il ruolo dei Fondi Legacoop Settori Strutturali a sostegno dell’Economia Sociale, il rapporto con il settore pubblico,gli strumenti finanziari, le nuove tendenze e forme dell’economia sociale, l’occupazione, il quadro normativo, ecc. L’apertura della conferenza è affidata al Ministro Giuliano Poletti, seguirà una lectio magistralis di Jean-Paul Fitoussi, dell’Istituto di Studi Politici di Parigi, dal titolo “L’economia sociale diventa globale”. La partecipazione alla Conferenza è gratuita ed è possibile iscriversi entro il 10 novembre sul sito predisposto ad hoc dal Ministero: www.socialeconomyrome.it Territori Imprese Sondaggio Cooperambiente 7 Programma 2014 Mercoledì 5 Novembre 2014 ore 9.30-11.00 Sala Cooperambiente La gestione dell’energia in azienda: Obblighi ed Opportunità A cura di: SERVIN Soc. coop. p.a. I consumi di energia in Azienda rappresentano una spesa economica sempre più significativa e spesso non vengono presi in considerazione in fase di pianificazione aziendale; eppure i costi energetici sono in forte crescita ed inizieranno a pesare sempre di più sui bilanci e pertanto sarà sempre più un’esigenza comune di qualsiasi Organizzazione migliorare la propria Efficienza Energetica. L’attività proposta sarà finalizzata a fornire un quadro delle conoscenze necessarie a comprendere gli obblighi, anche alla luce del recepimento della Direttiva 27/2012 sull’efficienza energetica (D.LGS 102 del 04/07/2014) e le opportunità relative all’applicazione dei più recenti ed innovativi strumenti di gestione dell’Energia in azienda, anche considerando i meccanismi di incentivazione disponibili. Un Sistema di Gestione dell’Energia, conforme ad esempio alla norma ISO 50001:2011, consente all’organizzazione di sviluppare e implementare politiche ed obiettivi che, partendo dalla Diagnosi Energetica, prendano in considerazione l’aspetto Energia attraverso l’identificazione dei consumi, il monitoraggio e l’adozione di piani di miglioramento dell’efficienza energetica. La gestione dell’energia permetterà oltre alla riduzione dei costi energetici anche l’ottimizzazione delle performance ambientali nel rispetto dei limiti di legge attuali e futuri, contribuendo così al miglioramento dell’immagine aziendale. Programma 09.45 - 10.00 Introduzione 10.00 - 10.45 La Gestione dell’energia: Obblighi ed Opportunità 10.45 - 11.10 Gli incentivi per l’efficienza energetica 11.10 - 11.30 Testimonianza aziendale Mercoledì 5 Novembre 2014 ore 11.00-13.00 Sala Cooperambiente La cooperazione tra innovazione, efficienza energetica ed energie Rinnovabili A cura di Generazioni Legacoop Toscana e Legacoop toscana Primo piano ACI Legacoop Ore 11.00 Apertura Sara Guidelli Portavoce Generazioni Toscana Ore 11.20 – 12.40 Dibattito Coordina Olmo Gazzarri Generazioni Toscana Ne discutono Giampaolo Paradossi – Responsabile settore ambiente CFT Soc. Coop.Massimo Pellegrini – Responsabile relazioni esterne IVV Soc. Coop.Mauro Fabbrini – Presidente COMEA Soc. Coop. Giovanni Bellini – Direzione Legacoop Toscana Prof. Nicola Conenna – Presidente dell’Università dell’Idrogeno (Fondazione H2U) Ore 12.40 Conclusioni Aldo Soldi – Direttore Generale Coopfond Mercoledì 5 Novembre 2014 ore 13.00-14.00 Sala CPA Seminario formativo sulla sostenibilità a “triplice E” (energetica, ecologica, economica) di nuove aziende agro-energetiche (‘smart farms’) mirate allo sviluppo del settore primario A cura di: Professor Ferruccio Pittaluga e Fedra scrl I nostri territori testimoniano forse ancora di più delle città la situazione di crisi, e molte volte di degrado, che stiamo attraversando. Purtroppo il nostro modo di pensare, nel tentativo di trovare strategie di sviluppo e di crescita economica, si concentra di più sui settori industriali e dei servizi che non sul settore primario. Nel passato questo ha forse funzionato, ora molto meno. Il Seminario vuole focalizzare l’interesse e le possibili strategie di superamento della crisi attuale concentrando l’attenzione sui nostri territori, sulle risorse naturali, energetiche ed imprenditoriali che possiedono, e sulle proposte di una loro integrazione ‘vincente e lungimirante’ indirizzata allo sviluppo sostenibile del nostro Paese e dell’intera area mediterranea. Non stiamo inventando niente di nuovo. Paesi come il Canada, che pone la foglia d’acero sulla bandiera nazionale (e intanto vende pellet e macchinario agricolo-forestale in tutto il mondo), potrebbero essere osservati più da vicino per trarne insegnamenti imprenditoriali. Agronomia, forestazione, filiera del legno e delle biomasse, energie rinnovabili e biocombustibili, fattorie intelligenti (smart farms), mitigazione del clima, recupero territoriale: questi sono alcuni degli ingredienti che saranno discussi nel seminario per giungere alla integrazione vincente sopra citata. Programma 13.00 - 13.30 Presentazione 13.30 – 14.00 domande Settori Territori Imprese Sondaggio Cooperambiente 8 Mercoledì 5 Novembre 2014 ore 16.00-18.00 Sala Cooperambiente Giovedi 6 Novembre 2014 ore -11.30 – 12.30 Sala Agorà Il nuovo modello OT24 A cura di: Legacoop Romagna Workshop Il Risparmio energetico nel settore degli ascensori Quanto consuma un ascensore? È possibile risparmiare energia? E soprattutto quali sono le soluzioni oggi disponibili per rendere un impianto più sostenibile? Mia S.p.A., società del Gruppo Manutencoop specializzata nella installazione e gestione di impianti di sollevamento, risponderà a questi ed altri interrogativi iIllustrando le vie perseguibili per ridurre i consumi o riutilizzare l’energia attraverso la presentazione dell’insieme delle tecnologie e dei prodotti disponibili oggi sul mercato. A cura di: MIA spa Programma 16.15 - 17.45 Ing. Leonida Lorquando - Direttore Tecnico Mia S.p.A. 17.45 –18.30 Ing. Emiliano Cuter - Direttore Operation Mia S.p.A. Giovedì 6 Novembre 2014 ore 10.00-11.30 Sala Cooperambiente A cura di: Cellini GCT – Consorzio Re-Cord Programma 10.00 – 10.15 Biomasse forestali: metodi di stima e potenzialità nell’Appennino centrale Lorenzo Mini, Dream Italia Soc. Coop. 11.15 - 11.30 Il progetto: centrale cogenerativa a biomassa e impianto di produzione pellet Damiano Vannucchi, Cellini GTC Soc. Coop. 11.30 – 11.45 Pellet innovativo: tecnologie attuali e prospettive a breve termine David Chiaramonti, Consorzio RE-CORD/UNIFI 11.45 – 12.00 Il mercato del pellet: prospettive di sviluppo Renato Nistri, BioEnTech 11.15 – 11.30 Conclusioni Legacoop Giovedì 6 Novembre 2014 ore 12.30-13.00 Sala CPA A cura di: Brebey scpa L’attuale utilizzo di prodotti fossili, per la produzione di energia, continua a definire impatti negativi sia sull’ambiente che sugli scenari futuri per il nostro paese. La produzione locale di pellet si inserisce in questo scenario con elementi positivi quali la promozione e tutela del territorio. Nel presente convegno saranno presentate le tecnologie e le possibili innovazioni della filiera. Sarà inoltre presentato lo stato del mercato e le sue potenzialità a breve/medio termine. ACI Programma 11.30 - 11.40 Introduzione 11.40 - 12.00 La presentazione delle principali modifiche al modello 12.00 - 12.15 Domande 12.15 - 12.30 Presentazione delle cooperative di sevizio in ambito di ambiente e sicurezza di Legacoop Romagna Seminario formativo Abitare Mediterraneo Workshop Un esempio di bioraffineria: pellet, energia, calore e idee per domani Primo piano Nel mese di agosto 2014 è stato introdotto il nuovo modello OT24 che le aziende devono compilare e presentare entro il 28 febbraio 2015 per accedere allo sconto.Tale modello, pubblicato in misura assolutamente tardiva, verifica i requisiti che le aziende devono avere durante l’anno 2014 per accedere allo sconto. Il modello è stato profondamente modificato, le 14 sezioni presenti precedentemente sono state ricondotte a 4 sezioni. Durante l’incontro saranno presentate le modifiche più sostanziali. Abitare Mediterraneo è un progetto di ricerca inizialmente finanziato dalla Regione Toscana nell’ambito del POR CREO FESR 20072013, sviluppato da un partenariato di eccellenza coinvolgendo Università, centri di ricerca e aziende toscane, per realizzare un Sistema Aperto come piattaforma condivisa di conoscenze che, da un lato, favorisca il miglioramento delle prestazioni ambientali del sistema edificio e, dall’altro, fornisca ai soggetti partecipanti le competenze e gli strumenti di valorizzazione in chiave competitiva. Oggi, l’obiettivo di Abitare Mediterraneo è quello di avviare un laboratorio internazionale, dando vita ad un Centro di Competenza sull’Edilizia Sostenibile in ambito mediterraneo, capace di coinvolgere attivamente tutti gli attori che a vario titolo intervengono lungo la filiera, sviluppando soluzioni idonee al particolare contesto storico-culturale e rispondendo in modo articolato alle specificità climatiche del bacino mediterraneo. Programma 12,30 alle 13,oo Arch. Rainer Toshikazu Winter titolo :“Abitare Mediterraneo - innovazione tecnologica e architettonica finalizzata al contenimento dei consumi energetici e al comfort abitativo nel clima Mediterraneo” Settori Territori Imprese Sondaggio Cooperambiente 9 Giovedì 6 Novembre 2014 ore 14.00-15.30 Sala Cooperambiente Workshop L’Efficientamento energetico per il terzo settore Il risparmio energetico è ormai imprescindibile per qualsiasi tipo di immobile: per ridurre i costi di gestione, per aumentarne il valore, perché l’energia più pulita è quella risparmiata. Manutencoop, gruppo leader in Italia nei servizi integrati di gestione e manutenzione di immobili, ha messo a punto un’offerta di servizi specialistici dedicati agli immobili del Terzo Settore. Il Workshop sarà l’occasione per approfondire casi pratici di analisi e progettazione degli interventi, conoscere le soluzioni informatizzate disponibili per la gestione dei servizi di manutenzione ed ascoltare la voce di testimonial che stanno portando avanti progetti di efficientamento energetico. A cura di: Gruppo Manutencoop Programma 14.00 – 14.35 Ing. Maurizio Massanelli – Dir. Tecnico Commerciale Manutencoop Facility Management 14.30 - 15.00Arch. Daniele Boltri – Resp. Efficientamento Energetico Manutencoop Facility Management 15.00 – 15.30 Arch. Daniela Zanasi – Resp. Innovazione e Sviluppo Manutencoop Private Sector Solutions Giovedì 6 Novembre 2014 ore 16.00-17.30 Sala Cooperambiente Workshop L’Efficientamento energetico per il settore alberghiero A cura di: Gruppo Manutencoop Programma 16.15 – 16.30 Ing. Maurizio Massanelli – Dir. Tecnico Commerciale Manutencoop Facility Management 16.30 - 16.45Arch. Daniele Boltri – Resp. Efficientamento Energetico Manutencoop Facility Management 16.45 – 17.00 Arch. Daniela Zanasi – Resp. Innovazione e SviACI Legacoop Venerdì 7 Novembre 2014 ore 9.30-11.00 Sala Cooperambiente Il Progetto Europeo IEE “SUCELLOG” A cura di: Ing. Enrico Pietrantonio DREAm Italia – Legacoop Agroalimentare La progettazione europea sui temi energetici e ambientali – Intelligent Energy Europe e Horizon 2020 – fornisce a molteplici tipologie di imprese, anche legate ai settori dell’agroalimentare, numerose opportunità di evoluzione, risparmio e incremento di business. Legacoop Agroalimentare ha voluto cogliere queste opportunità per presentarle ai propri associati, per i quali sono già attivi e finanziati alcuni progetti di sviluppo, sui temi delle agro-energie e del miglioramento dei consumi. Programma 9.30 - 9.45 Introduzione 9.45 –10.00 La progettazione europea a servizio delle imprese: i principi 10.00 - 10.20 Il progetto Europeo IEE “SUCELLOG”: opportunità di business per le imprese agro-alimentari 10.30 – 10.50 Il progetto Europeo IEE “TESLA”: l’analisi dei consumi energetici aziendali 10.50 – 11.00 Domande A seguito del work-shop ci sarà l’opportunità di incontri bilaterali fra le Aziende e i tecnici esecutori dei progetti. Ridurre i costi di gestione, aumentare il valore dell’immobile, assicurare maggior comfort ai clienti e, non ultimo, contribuire alla sostenibilità ambientale: la riqualificazione energetica delle proprie strutture è ormai non più solo una scelta ma una necessità per il settore alberghiero. Manutencoop, gruppo leader in Italia nei servizi integrati di gestione e manutenzione di immobili, propone servizi specialistici pensati per rispondere puntualmente alle particolari esigenze di hotel, alberghi e strutture ricettive. Il Workshop sarà l’occasione per approfondire casi pratici di analisi e progettazione degli interventi, conoscere le soluzioni informatizzate disponibili per la gestione dei servizi ed ascoltare la voce di un testimonial del settore quale NH Hoteles che ha già completato importanti interventi di efficientamento energetico. Primo piano luppo Manutencoop Private Sector Solutions 17.00 – 17.30 Ing. Samuele Primiceri - Engineering, Maintenance & Environment Manager - BU Italy NH Hotels Venerdì 7 Novembre 2014 ore 11.00-12.30 Sala Cooperambiente Workshop L’efficientamento energetico nei condomini Il momento storico, i bisogni del mercato, gli incentivi fiscali aprono uno scenario di grande interesse sul tema dell’efficientamento energetico degli immobili. Il Gruppo Manutencoop ha lanciato sul mercato Energiko, la soluzione di efficientamento “chiavi in mano” dedicata agli utenti privati. Il Wokshop approfondirà i temi legati al mondo del condominio, presenterà le possibili opportunità illustrando alcune proposte concrete. I contenuti verranno presentati con un focus particolare sulle dinamiche tipiche che gli amministratori di condominio e le famiglie che vi abitano si trovano ad affrontare. A cura di: Gruppo Manutencoop Programma 11.15 - 11.40 Ing. Maurizio Bottaini - Direttore Servizi Speciali- Settori Territori Imprese Sondaggio Cooperambiente 10 stici Manutencoop Facility Management 11.40 - 12.00Dott. Andrea Zucca - Responsabile Marketing Progetto Energiko 12.00 - 12.30 Arch. Josephine Marincola - Responsabile Tecnico Progetto Energiko Venerdì 7 Novembre 2014 ore 12.30-14.30 Sala Cooperambiente Efficienza Energetica: oltre il prezzo dell’energia. Un esempio di applicazione ai punti vendita della Grande Distribuzione Programma 11.45 – 15.15 Arch. Romolo Balasso - Presidente Centro Studi Tecnojus 15.15 - 15.45 Antonio Mendo - Sicura S.p.A. 15.45 – 17.30 Luigi Trippa - Presidente AIOLAF (Associazione Imprese Operatori Lavori su Fune) Sabato 8 Novembre 2014 ore 10.30-12.30 Sala Cooperambiente Programma Seminario formativo 12.30 – 12.45 Introduzione Mauro Angelini Presidente SPES Titolo da definire Relatore da definire 12.45 -13.15 Relatore da definire “Coop Adriatica e la sua politica energetica” 13.15-13.45 Relatore Spes “Sviluppo e implementazione di un sistema per la gestione dell’efficienza energetica” 13.45-14.00 Relatori da definire “Energy Spes Suite: l’applicazione del monitoraggio per l’efficienza energetica nei punti vendita Coop Adriatica” Discussione Considerazioni conclusive Workshop Prevenire le cadute dall’alto: responsabilità penali e misure risolutive Quali sono le problematiche principali connesse alle cadute dall’alto e dalla scelta delle linee vita più adatte alle diverse realtà aziendali? Quali le responsabilità alla luce della normativa attuale e nazionale? Cosa prevede la norma tecnica UNI EN 795? Quando e perché utilizzare la tecnica della fune per la manutenzione e pulizia degli immobili? Queste ed altre le domande a cui darà risposta il Workshop proposto da Gico Systems, forte della propria specializzazione nella gestione di lavori in quota e Sicura S.p.a, società del Gruppo Manutencoop specializzata nella progettazione e gestione di sistemi per la sicurezza. L’esperienza dei relatori ed i casi concreti presentati consentiranno una approfondita comprensione della problematiche, delle responsabilità in capo alle figure aziendali coinvolte e delle varie soluzioni applicabili. ACI Legacoop Tecnolana Brebey: una tecnologia ecologica per l’abitare sostenibile Le norme sul risparmio energetico, a partire dalla direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia, hanno favorito la diffusione dell’uso degli isolanti per edilizia I pannelli in lana Brebey sono il frutto di una ricerca tecnologica che ha portato all’ottenimento di un prodotto di eccellenza, che fornisce soluzioni per l’isolamento termico e acustico che coniugano la tutela dell’ambiente e le prestazioni di ottimo livello. In questo seminario verranno analizzate le caratteristiche di Tecnolana ed alcune soluzioni costruttive che utilizzano la lana di pecora per l’isolamento acustico e termico, con valutazioni sulle prestazioni determinate con l’uso di software e con prove in opera. Programma 10,30 – 11 Venerdì 7 Novembre 2014 ore 14.30-16.30 Sala Cooperambiente Primo piano A cura di: Gruppo Manutencoop Ing. Carlo Pillola “ Un modello per lo sviluppo sostenibile: la casa in terra cruda in Sardegna “ 11 ,00 – 11,30 Dott. Roberta Giorio “Le etichettature ambientali come strumento per aumentare la competitività delle imprese e migliorare la sostenibilità ambientale di prodotti e processi. 11,30 – 12,00 Dott. Paolo Callioni “ Pannelli in Tecnolana Brebey:una tecnologia ecologica per l’isolamento termico degli edifici “ 12- 12.30 Arch. Marco Tradori “Isolare con la lana di pecora “ Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano 11 RITRATTI DI NUOVE COOPERATIVE Minori a rischio, con la cooperativa Gaia per ricominciare In Umbria, a Martignana, in una accogliente casa di campagna vivono otto ragazzi tra i 14 ed i 18 anni. Sono minori a rischio ospiti della comunità educativo residenziale la Caravella, opportunità nata dall’intraprendenza di un gruppo di otto educatori professionisti e soci della start up cooperativa sociale Gaia. Come è nata l’idea della comunità di accoglienza per minori a rischio la Caravella? “Dopo anni di esperienza come educatori nel territorio, -racconta Monica Giombetti presidente della cooperativa sociale Gaiavolevamo offrire una nostra risposta al bisogno di accoglienza per i minori a rischio, con un approccio familiare, dove la figura dell’educatore fosse un valido punto di riferimento. La nostra idea è nata nel 2011, durante il pieno della crisi economica. Siamo partiti in tre con l’obiettivo di costituire una cooperativa sociale. Abbiamo cominciato a tessere rapporti con il territorio, le Università e la nostra rete di contati e conoscenze per sensibilizzare la comunità, le istituzioni e trovare fondi. Poi con il supporto di Legacoop abbiamo dato vita allo statuto, al regolamento interno e nel 2012 è nata la cooperativa sociale ‘Gaia’. Ci siamo rivolti inizialmente agli enti locali per cercare un luogo adatto. Purtroppo non è stato possiPrimo piano ACI bile reperire un locale pubblico, -spiega Giambetti- così abbiamo deciso di muoverci privatamente ed acquistare l’abitazione che oggi ospita i ragazzi minori e stranieri non accompagnati che portano con loro vissuti e culture diverse”. Come vivono la quotidianità i giovani inquilini della casa? “La casa è strutturata su tre piani -spiega Giombetti-. Al piano terra ci sono: la camera dell’educatore, un salone con la tv e la libreria, un sala conviviale con la cucina, un bagno attrezzato per disabili e la lavanderia. Al primo piano quattro camere per i ragazzi e due bagni. Un educatore, con turni settimanali, segue due ragazzi che collaborano per dare il loro aiuto alla piccola comunità. Si occupano della cucina, della pulizia degli spazi comuni ed esterni e si prendono cura di due cagnolini. Il nostro obiettivo è renderli responsabili e puntare al raggiungimento della loro autonomia, aiutandoli a socializzare -spiega- per questo abbiamo progettato dei laboratori pratici e professionalizzanti per aiutarli sviluppare le loro capacità personali. Ad esempio su un terreno Legacoop Settori vicino alla comunità abbiamo creato un orto sinergico dove insieme agli educatori ed un agronomo imparano a coltivare le piante. Inoltre grazie ad un laboratorio di artigianato, hanno appreso come costruire strumenti musicali della tradizione popolare, o ancora sottopentole in legno simbolo di convivialità. Con i prodotti realizzati, hanno poi partecipato ai mercatini artigianali”. Obiettivi per il futuro? “Vogliamo dare continuità al nostro progetto educativo ed aiutare i ragazzi affinché dopo le dimissioni possano terminare gli studi e raggiungere una loro autonomia economica -sottolinea Giombetti. Stiamo valutando quindi di creare un gruppo appartamento per neo maggiorenni insieme ad altre realtà che operano nel sociale ed offrire loro esperienze di inserimento lavorativo. Tutto questo ci arricchisce giorno dopo giorno -commenta infine- è una scoperta continua. Vediamo crescere le capacità di persone a cui sentiamo di poter dare una nuova occasione”. Territori Imprese Sondaggio 12 >> Alleanza Cooperative Italiane >> Reggio Emilia ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE Lavoro “Noi parte civile contro false cooperative” «L’operazione compiuta dalla Guardia di Finanza contro il consorzio Gesconet dimostra ancora una volta quanto grave sia il fenomeno delle false cooperative e quanto danno queste imprese siano in grado di arrecare allo Stato oltre che al movimento cooperativo, sia per la reputazione sia per la concorrenza sleale che muovono ogni giorno alle nostre imprese». Lo dice Mauro Lusetti, presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, a nome dei copresidenti Maurizio Gardini e Rosario Altieri in merito alle recenti indagini condotte su false cooperative che hanno evaso il fisco. «Tutto ciò conferma ulteriormente la scelta della battaglia che da sempre abbiamo intrapreso contro questi fenomeni criminosi e che ora stiamo ulteriormente intensificando come Alleanza delle Cooperative. In questo quadro – si legge nella nota – rilanciamo la scelta di costituirsi parte civile, ogni qualvolta sarà possibile, nei processi contro le false cooperative e la proposta di legge per inasprire i controlli». «Lanciamo l’appello alle Pubbliche Amministrazioni di non perseguire il massimo ribasso, la cui procedura è un ulteriore elemento distorsivo. In questa battaglia è fondamentale un vero coordinamento delle attività ispettive e delle forze dell’ordine a tutti i livelli. Bene quindi l’istituzione dell’Agenzia Unica per le Ispezioni del Lavoro contenuta nell’emendamento del Governo al DDL Delega lavoro e l’attività del Ministero dello Sviluppo economico per perseguire l’obiettivo di raggiungere con la revisione la totalità delle cooperative, in particolare quelle a cui la PA deve provvedere direttamente. Pari Opportunità–Finanza, un vademecum per cooperative femminili Un Vademecum per le cooperative femminili. Una guida a tutte le opportunità di sostegno economico e finanziario a cui possono attingere le imprese ‘in rosa’. Realizzata dai tre organismi di parità delle centrali che compongono l’Alleanza delle Cooperative Italiane, è stato annunciato da Dora Iacobelli, presidente della Commissione Pari opportunità di Primo piano ACI Legacoop Settori Legacoop, nel corso del convegno “Prendere tempo”, che si è svolto il 24 ottobre a Bologna. Un aiuto necessario: anche gli ultimi dati di Banca d’Italia raccontano come prosegua un minore ricorso al credito delle imprese femminili rispetto a quelle a conduzione maschile, provocato anche da elementi di discriminazione quali la richiesta di maggiori garanzie e tassi più alti. “Con questa consapevolezza gli organismi di parità dell’Alleanza – spiega Dora Iacobelli, presidente della Commissione Pari opportunità e vicepresidente di Legacoop nazionale – hanno ritenuto utile mettere a punto una guida per le socie delle cooperative femminili all’utilizzo di strumenti e prodotti finanziari disponibili nel perimetro dell’Alleanza. È il primo passo per una sistematizzazione dell’esistente che rappresenterà anche il presupposto per progettare e proporre nuovi prodotti e servizi”. Il Vademecum presenta dunque, in modo agile, tutti i sostegni che le tre centrali cooperative e le strutture che fanno loro riferimento hanno messo in campo in questi anni per lasciarsi alle spalle questa difficoltà. Per riceverlo è possibile scrivere a [email protected] REGGIO EMILIA È nata sull’Appennino la Scuola della Cooperazione di Comunità Ha preso il via con successo a Succiso la Scuola della Cooperazione di Comunità. “Fare cooperazione di comunità per lo sviluppo locale delle aree interne. Esperienze, competenze e strumenti operativi per la cura e la valorizzazione dei territori attra- Territori Imprese Sondaggio 13 verso la cooperazione di comunità”: questo è stato il tema della prima delle due iniziative organizzate sull’Appennino Reggiano nell’ambito della Scuola della Cooperazione di Comunità, un progetto promosso dall’Alleanza delle Cooperative Italiane dell’Emilia-Romagna e di Reggio Emilia, con il contributo della Regione Emilia-Romagna grazie al progetto “La cooperativa è una comunità” finanziato dalla Legge Regionale 6/2006. Il 24 e 25 ottobre a Succiso si è parlato della significativa esperienza delle cooperative di comunità situate nell’alto Appennino reggiano, in particolare le cooperative I Briganti di Cerreto di Cerreto Alpi e Valle dei Cavalieri di Succiso, nate con l’obiettivo di mantenere in quel luogo una comunità viva, attraverso la forma dell’impresa cooperativa. Una esperienza che l’Alleanza delle Cooperative Italiane ritiene possa essere replicato in altri territori. Alle prime due giornate della Scuola, che si è svolto presso l’agriturismo della Valle dei Cavalieri, hanno preso parte trenta partecipanti, provenienti oltre che da Reggio Emilia, da Benevento, Roma, Suvereto (LI)), Bagnone (MS), Ferrara e Parma. I partecipanti hanno potuto conoscere da vicino l’esperienza della Valle dei Cavalieri, visitando anche il caseificio della cooperativa e dialogando con il presidente Dario Torri e il vicepresidente Oreste Torri. L’iniziativa, a cui hanno portato il loro Primo piano ACI saluto il sindaco di Ramiseto Martino Dolci e il presidente del Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano Fausto Giovanelli, è poi proseguita con gli interventi di Giancarlo Ferrari, dirigente nazionale dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, Giovanni Teneggi, dell’Alleanza delle Cooperative di Reggio Emilia, Rosa Maria Manari, del Servizio Documentazione, Europa, Cittadinanza attiva della Regione Emilia-Romagna, Federica Bandini e Renato Medei, dell’Università di Bologna, Paolo Rizzi, dell’Università Cattolica di Piacenza, Ugo Baldini, presidente della Cooperativa Architetti e Ingegneri Urbanistica, Alessandra Bonfanti, responsabile PiccolaGrandeItalia di Legambiente, e Jenner Meletti, giornalista de La Repubblica. Legacoop Settori Particolarmente significativa, al termine delle relazioni della prima giornata, la proiezione del film “Varvilla”, di Valerio Gnesini, un ritratto di Succiso e della sua cooperativa di comunità.Alla proiezione, oltre ai partecipanti alla Scuola, hanno assistito quasi tutti gli abitanti di Succiso, diversi dei quali protagonisti del film. Nella giornata successiva la Scuola è proseguita con un lavoro di gruppo, coordinato da Maurizio Davolio, Giovanni Teneggi e Matteo Pellegrini dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, che ha affrontato alcuni aspetti organizzativi, legislativi e progettuali delle cooperative di comunità. La prima edizione della Scuola della Cooperazione di Comunità proseguirà il 15 e 16 novembre a Cerreto Alpi, presso la cooperativa I Briganti di Cerreto. Territori Imprese Sondaggio Legacoop >> Legacoop 14 LEGACOOP “Ripartiamo da Sud”, la cooperazione per un Mezzogiorno trainante “Ripartiamo da Sud”, provando a invertire la tendenza e a proporre, anche con un sistema cooperativo forte e coeso, l’idea di un Mezzogiorno che è forza trainante per tutto il Paese. In una giornata intensa di studio, dibattito e racconto di best practice del mondo della cooperazione, a Bari il 27 ottobre, nella Camera di Commercio, si sono riuniti cooperatori e strutture del mondo Legacoop, provenienti da otto regioni del sud Italia. “L’impresa di tutti, il lavoro” di ognuno, come recita lo slogan dell’evento. “E’ questo ciò che dimostrano quotidianamente le imprese cooperative: la forza del fare insieme e, sopratutto, dell’operare secondo i princìpi della legalità, del bene comune e per il territorio, nonostante il fortissimo momento di recessione economica”, ha sottolineato il presidente Legacoop Puglia, Carmelo Rollo, cha ha aperto i lavori. All’evento, moderato dal giornalista Mauro Alberto Mori, hanno partecipato il presidente Legacoop, Mauro Lusetti, e il vice presidente Elio Sanfilippo, il presidente del Centro Studi Legacoop, Alberto Zevi, e il responsabile Area Analisi e programmazione territoriale dell’Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali (Ipres), Nunzio Mastrorocco, il direttore generale di Coopfond, il fondo mutualistico Legacoop, Aldo Soldi. Come far ripartire il Mezzogiorno? Come renderlo forza motrice per il Paese? Le proposte e le tesi snocciolate nel corso della giornata sono confluite in unica tesi. Serve innovazione, servono investimenti e start up di giovani che hanno voglia di rischiare, serve legalità e sana cooperazione che porta alla coesione sociale e alla fiducia da parte dei cittadini. Elementi questi che, anche secondo le tesi di una delle più importanti economiste Primo piano ACI Legacoop Settori e docenti di Economia dell’Innovazione della University of Sussex, Mariana Mazzucato (intervenuta nel dibattito pomeridiano), creano mercato e le condizioni per cui, non con investimenti a pioggia, lo Stato possa farsi carico del rischio d’impresa. E in questo la cooperazione, che mette insieme più attori dell’economia, può più di altre forme d’impresa, sostenere e avviare un processo di sviluppo nel lungo termine. “Il Mezzogiorno di oggi rappresenta una grande opportunità per tutti – ha proseguito Rollo – , per le grandi e piccole cooperative e per i loro consorzi, per il sistema produttivo e quello dei servizi”. Come anche per i giovani. “Per troppo tempo questa nostra società ha pensato di poter fare a meno dei nostri giovani, nessuna opportunità è stata data loro, nessuno spazio è stato liberato, neanche da chi doveva farlo per dovere. Noi, il movimento cooperativo del Mezzogiorno, possiamo e dobbiamo farlo, dobbiamo ascoltare le nuove generazioni, saperli apprezzare e, se ne siamo capaci, confrontarci con loro su progetti per la crescita. Insieme a loro dobbiamo saper imporre il cambiamento, nelle cooperative e nella organizzazione, dobbiamo saper convivere con esso e valorizzarlo in ogni sua parte” Il Sud ha un ruolo importante nel panorama cooperativo ed economico nazionale. Con dati alla mano, come ha spiegato il presidente Zevi, nel corso della sua presentazione: nel Sud “sono attive, difatti, 24.036 strutture tra cooperative e consorzi e con un fatturato, registrato a fine 2012, di 12,5 miliardi di euro”. Pertanto, anche alla luce di questi dati, il Movimento cooperativo deve fare la sua parte, ha incalzato il presidente Legacoop Lusetti: “Serve ripensare la nostra attività”. Come anche il concetto di Stato “Innovatore”, per dirla con la teoria della Mazzucato. L’innovazione senza uno Stato non demiurgo ma lungimirante, non è possibile. “Abbiamo bisogno di riposizionare – ha dichiarato Lusetti -, ad oggi, le attività delle nostre cooperative in ambiti nuovi e in territori nuovi. Deve coesistere un rapporto virtuoso tra stato e privato”. Sul tema legalità ha incalzato anche il vice presidente Sanfilippo: per il Meridione “non ci sarà incentivo che tenga se c’è un tessuto mafioso. La legalità è condizione indispensabile per ogni ipotesi di sviluppo, non è solo esigenza civile ma condizione indispensabile e fondamen- Territori Imprese Sondaggio Legacoop 15 tale per le nostre imprese”. E perché il Mezzogiorno possa candidarsi a protagonista. “Senza il Sud l’Italia non ce la fa, non riparte. Al tempo stesso, il Sud non ce la, se non cambia”. “Ognuno di noi – ha sottolineato, a sua volta Carmelo Rollo – vive realtà di crisi in cui le cooperative, specie del meridione, hanno seguito lo sviluppo e l’evolversi della crisi. Ma ci sono elementi che ci fanno dire che abbiamo potenzialità su cui costruire una nuova epoca di sviluppo cooperativo. Dobbiamo crederci e farlo in una logica dove non riproporre il passato. Perché il passato non esiste più. Gli elementi che traino lo sviluppo sono nuovi e abbiamo bisogno di poter e dover contare su le nuove generazioni, sul lavoro e, soprattutto, sul concetto di legalità”. Giovani generazioni, dunque, legalità, sostenibilità e territorio. Sono i temi cardini degli interventi dei relatori, come di tutto il programma del Movimento cooperativo. Temi sui quali “si sta costruendo un patto associativo più forte e che porterà al completamento del percorso dell’Alleanza delle Cooperative Italiane”. Alla cooperazione nel Mezzogiorno, dunque, è affidato un ruolo centrale di ripresa e una capacità, cosiddetta, resiliente, ovvero quella di sapersi re-inventare, di adattarsi ai contesti mutevoli, di resistere ai contraccolpi di un’economia al collasso, ricercando e recuperando un equilibrio sociale ed economico. Primo piano ACI Ma anche sostenere la crescita di nuove imprese, che, in forma cooperativa, mettono al centro le persone, a discapito del profitto. Come Movimento Cooperativo “credo – ha annunciato il presidente Rollo - sia necessario imporci un’agenda di lavoro, indicando delle priorità e dei punti condivisi da proporre sui nostri territori e al nostro congresso, integrando, ove possibile l’ottimo documento di base elaborato dai gruppi di lavoro indicati dalla Direzione Nazionale di Legacoop”. Tra i punti chiave del programma di sviluppo meridionale anche la necessità di sviluppare la competitività del sistema agroalimentare; la necessità di promuovere e diffondere le cooperative di comunità, che devono rappresentare una delle risposte concrete ai bisogni della comunità e delle persone. Serve, Legacoop Settori inoltre, “costituire un fronte comune contro le strategie dei tagli nei lavori pubblici. Non possiamo accettare quel che succede ormai da anni. Siamo, da troppo tempo, di fronte a gare pubbliche, soprattutto nei servizi, che non rispettano i canoni della sicurezza e del costo del lavoro. Si taglia prima che si vada in gara, spesso, considerati i nostri valori e il rispetto che nutriamo nei confronti del lavoro dignitoso e legale, siamo costretti a non partecipare. Abbiamo il dovere di dire ‘no’ a forme di dumping o raggiri. Dobbiamo continuare la nostra battaglia contro i massimi ribassi, che nulla hanno prodotto se non la chiusura di tante imprese, anche cooperative”. Il Movimento Cooperativo Legacoop riparte, dunque, anche dal Sud. Con temi condivisi di sviluppo delle singole persone e dei territori. Lo hanno sottolineato a gran voce anche i presidenti di Legacoop Palermo, Filippo Parrino, della Campania, Mario Catalano, della Basilicata,Paolo La Guardia, e della Calabria, Giuseppe Pellegrino. Sono temi che accompagneranno i consessi regionali dei prossimi giorni, sino al congresso nazionale Legacoop, che si terrà a Roma il prossimo dicembre, tappa importante di definizione, per le imprese e il Paese, di una più forte Alleanza delle Cooperative Italiane. “La lotta per la legalità – ha concluso Lusetti – è la nostra battaglia per il cambiamento”. Territori Imprese Sondaggio Settori >> ANCPL 16 ANCPL Assemblea nazionale Cooperative Industriali >> Legacoop Servizi L’Assemblea Nazionale delle Cooperative Industriali si terrà il 7 novembre a Bologna, con inizio alle ore 10.00, presso l’Auditorium dell’Unipol Banca (P.zza della Costituzione, 2). Programma Apre e coordina i lavori Domenico Olivieri - Vice Presidente Ancpl - Legacoop Saluto del presidente Gruppo Unipol Pierluigi Stefanini Relazione introduttiva Maurizio De Santis - Responsabile Nazionale Cooperative Industriali “Vecchie e nuove cooperative: riflessioni e contributi” Tavola rotonda «Recuperare le imprese, salvaguardare il lavoro» Partecipano: Claudio De Vincenti – Vice Ministro allo Sviluppo Economico Mauro Lusetti – Presidente Legacoop e Alleanza Cooperative Italiane Carlo Zini – Presidente Ancpl – Legacoop Coordina la discussione: Camillo De Berardinis – Amministratore Delegato CFI LEGACOOP SERVIZI Assembleeterritorialipreparatorie all’assemblea di mandato Si sono concluse questa settimana, con l’incontro di Legacoop Servizi Umbria del 30 ottobre, le riunioni territoriali preparatorie dell’Assemblea di mandato di Legacoop Servizi, che si terrà a Roma il 4 e 5 novembre prossimi presso il Centro Congresso Frentani. Link al programma dell’Assemblea di mandato 2014. http://www.legacoopservizi.coop/wpcontent/uploads/2014/10/Programma-Assemblea-di-mandato-Legacoop-Servizi.pdf Primo piano ACI Legacoop Settori Durante gli incontri territoriali sono stati eletti i delegati all’Assemblea nazionale e si è proceduto all’elezione della presidenza delle Associazioni regionali: confermato Angelo Migliarini alla guida della Toscana, Alberto Armuzzi come Presidente del Comitato territoriale dell’Emilia Romagna e Andrea Laguardia alla presidenza di Legacoop Servizi Lazio; eletto, nel neo costituito distretto Nord Est, Carlo Dileo a Presidente di Legacoop Servizi Veneto e Friuli V. G., e Vladimiro Zaffini alla guida di Legacoop Servizi Umbria, in sostituzione di Adriano Padiglioni. In questo ultimo mese i cooperatori del settore Servizi di tutta Italia sono stati inoltre impegnati nella discussione e valutazione del Documento programmatico di Legacoop Servizi per il mandato 2014-2018, frutto di un lavoro di confronto avviato dalla Presidenza con i territori a partire dal mese di aprile e approvato il 15 luglio dalla Direzione nazionale. Il documento si compone di tre principali parti: - uno sguardo al contesto generale italiano nel quadriennio 2010-2014; - un excursus circa i principali filoni, le linee di attività e il quadro economico-organizzativo di Legacoop Servizi; - gli indirizzi per il nuovo mandato 20142018 sia relativamente agli orientamenti generali e settoriali, sia in merito a ruoli, funzioni e assetti organizzativi dell’Associazione. Le considerazioni emerse in questa fase preparatoria saranno poi discusse la prossima settimana durante i lavori dell’Assemblea nazionale, per confluire nell’approvazione del documento finale che traccerà gli assetti e le linee di azione di Legacoop Servizi per il mandato 2014-2018. Link al documento programmatico di Legacoop Servizi http://www.legacoopservizi.coop/wpcontent/uploads/2014/10/DOCUMENTOPROGRAMMATICO-Assemblea-di-Mandato -Legacoop-Servizi-2014.pdf Territori Imprese Sondaggio Territori >> Allto Adige-Südtirol 17 ALTO ADIGE-SÜDTIROL >> Veneto Il problema dello sfruttamento nel settore produzione alimentare >> Emilia Romagna Ospiti internazionali e numerosi partecipanti al convegno svolto ad Innsbruck il 24 ottobre sulle dinamiche dello sfruttamento nel settore alimentare. Il convegno è stato organizzato dall’Università di Innsbruck in collaborazione con l’Università di Bolzano e Legacoopbund. La produzione alimentare è segnata in molti casi da condizioni lavorative basate sullo sfruttamento e su rapporti di semischiavitù. Sebbene in base al contesto nazionale, regionale o settoriale si possano individuare notevoli differenze, si può comunque parlare di un problema strutturale. Al convegno tenutosi oggi a Innsbruck hanno partecipato tirocinanti, ricercatori, lavoratori migranti e rappresentanti politici per scambiare, raccogliere e unire le proprie conoscenze in questo ambito. Sono stati presentati attuali progetti di ricerca internazionali e iniziative riguardanti i problemi di sfruttamento dei lavoratori migranti. Lo scopo era quello di elaborare possibili soluzioni di carattere socio politico e antropologico. Attraverso la presentazione di esempi concreti provenienti tra l’altro dall’Italia del Sud, dalla Germania e dal Canada, il convegno ha cercato di stabilire un nesso tra la produzione, la trasformazione, il commercio, la distribuzione e il consumo. Sono state inoltre segnalate le opportunità che emergono dagli approcci economico solidali e non da ultimo sono stati approfonditi eventuali interventi scientifici, politici ed economici. >> Liguria >> Emilia Romagna >> Toscana >> Toscana >> Marche >> Lazio >> Reggio Emilia VENETO Progetto SEA. Friuli V. G. e Legacoopbund devono fare sistema” SEA, acronimo di Social Economy Agency, è il progetto finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali, nell’ambito del Programma per la cooperazione transfrontaliera Italia – Slovenia 2007-2013: martedì 21 ottobre, presso la sede di Legacoop Veneto a Marghera (Ve), si è tenuto il convegno conclusivo. Primo piano ACI Legacoop Settori Il progetto ha coinvolto quattordici soggetti pubblici e privati compresi tra la Slovenia e le tre regioni italiane Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia Romagna. Lead partner è Legacoop Friuli Venezia Giulia, che da tempo ha intrapreso con Legacoop Veneto un cammino di integrazione e un processo di messa in rete di servizi alle imprese, adottando per l’appunto le macroaree territoriali come nuovo parametro di riferimento dell’attività associativa: una logica di trasversalità rispetto ai territori, in linea con le indicazioni dell’UE. Oltre a Legacoop Friuli Venezia Giulia e a Legacoop Veneto, gli altri partner coinvolti in SEA sono Provincia di Gorizia, Università di Lubiana, Provincia di Udine, Finreco, Comune di Gorizia, Provincia di Ravenna, Confcooperative Friuli Venezia Giulia, Legacoop Ravenna, e altri due soggetti sloveni che si occupano di collocamento lavorativo. Il progetto, come spiegato dal project manager SEA Fabrizio Valencic, ha avuto quale tema centrale lo sviluppo dell’economia sociale nelle aree di attività dei partner, attraverso l’integrazione delle iniziative e delle politiche di promozione e sviluppo tra soggetti pubblici e privati. Oltre a tracciare un bilancio di questi primi tre anni di attività (SEA è iniziato a settembre 2011 e si è concluso lo scorso agosto), durante la seconda parte del convegno si sono approfondite anche le modalità con le quali affrontare la nuova programmazione. Il progetto infatti si dà come obiettivo la costituzione in forma di cooperativa europea di un’Agenzia per l’economia sociale. I responsabili delle società di servizi delle Leghe regionali veneta, friulano-giuliana e bolzanina, hanno sottolineato come la collaborazione tra soggetti imprenditoriali di territori limitrofi diventa fondamentale in una prospettiva di condivisione di progetti e lavori. «Grazie al progetto SEA si è sviluppata una rete di soggetti di diversi Paesi - ha sottolineato il direttore di Legacoop Veneto Franco Mognato -. Oggi abbiamo l’opportunità e l’obbligo, di concerto con Legacoop Friuli Venezia Giulia - di valorizzare questa rete in prospettiva della progettazione 2014-2020 coinvolgendo anche la cooperazione di Bolzano. Le tre Leghe territoriali non possono e non devono perdere questa occasione: sarebbe veramente una Territori Imprese Sondaggio Territori 18 miopia non mettere a sistema le rispettive competenze». Come evidenziato da Loris Cervato, responsabile settore sociali Legacoop Veneto, la Commissione europea ha individuato nelle imprese sociali una priorità di investimento dei Fondi Strutturali 2014 - 2020. Stefania Denevi, direzione Ufficio progetti speciali della Regione Veneto, ha messo in luce le prospettive dell’impresa sociale nella nuova programmazione europea. Michela Vogrig di LegacoopSociali, ha illustrato l’impegno dell’organizzazione in questo settore strategico per il futuro della cooperazione sociale. Infine Nicola Comunello, responsabile relazioni industriali Legacoop Veneto, ha relazionato sulle risposte di diritto societario messe in campo dalla cooperazione, e sui casi di nuove cooperative nate dai processi di workers buy out, grazie alle quali è stato possibile salvare posti di lavoro e mantenere la produzione. LIGURIA nate a questa drammatica emergenza. Ma Legacoop Liguria nel suo complesso, in rappresentanza di tutte le cooperative associate, si è immediatamente attivata con le diverse istituzioni per dare subito risposte concrete alle imprese e alle famiglie colpite. In particolare è stato deliberato un milione e mezzo di euro dalla Camera di Commercio di Genova. “Appena è stata evidente l’entità del disastro ci siamo sentiti immediatamente con il presidente Paolo Odone – commenta il presidente di Legacoop Liguria, Gianluigi Granero – condividendo l’urgenza di intervenire per dare immediatamente un sostegno concreto alle imprese. Ora bisogna lavorare per interventi strutturali e individuare procedure che permettano misure urgenti. Bisogna avere la capacità di ripensare la città da un punto di vista urbanistico ma anche fare presto per situazioni come quelle del Bisagno e del Ferreggiano. Dobbiamo coordinare gli sforzi e le idee dei cittadini, delle imprese e delle istituzioni. Per trovare insieme le migliori soluzioni”. Alluvione, Legacoop e le sue cooperativetrasolidarietàepianificazione Lega Pesca, nuovo ittiturismo a Sanremo Genova ancora sott’acqua. Legacoop Liguria ancora in primo piano per dare il proprio sostegno. Nei primi giorni di emergenza è stata Coop Liguria a mettere a disposizione immediatamente del Comune di Genova acqua e altro materiale di consumo . Da questa settimana parte invece l’iniziativa di Conad : i clienti potranno aggiungere alla propria spesa 1 euro (o multipli) in favore delle comunità colpite dall’alluvione di Genova. Per ogni euro aggiunto, Conad ne aggiungerà un altro e raddoppierà le donazioni desti- La squadra di Legacoop LegaPesca Liguria si amplia. A Sanremo opera – nella splendida zona del Lungomare Trento e Trieste il nuovo “Ittiturismo Motobarca Patrizia” di Patrizia Sacchetti e Alfonso Di Gerlando. Una giornata lunghissima che comincia alle 4 del mattino in mare dove operano principalmente padre e figlio. E che prosegue ora anche nel ristorante, dove in particolare trovate Patrizia e sua figlia, aperto tutti i giorni escluso il lunedì. “In un momento in cui tutti licenziano, noi invece assumiamo – spiega Alfondo Di Gerlado -. Molti nostri clienti affezionati ora vengono a gustare anche qui i nostri pesci. Di fronte a regolamenti comunitari restrittivi e costi proibitivi come quelli del gasolio, con l’ittiturismo diamo più valore al nostro prodotto e creiamo un equilibrio economico con l’attività di pesca”. La gente si sta ormai abituando al concetto dell’ittiturismo che ha ormai ottimi esempi nell’ambito di Legacoop LegaPesca Liguria . E i risultati dei primi giorni anche a Sanremo sono confortanti. Primo piano ACI Legacoop Settori EMILIA ROMAGNA Incontro su “Governance, partecipazione... e relazioni industriali” Legacoop Emilia Romagna, in collaborazione con Legacoop nazionale, organizza un incontro sul tema: “Governance, partecipazione dei soci e dei lavoratori e relazioni industriali: temi di discussione”. L’iniziativa avrà luogo a Bologna l’11 novembre 2014, dalle ore 9,15 alle 13,30 presso la Sala B della Torre Legacoop (Viale A. Moro 16). Le ragioni di questa iniziativa risiedono nella consapevolezza del ruolo centrale che le questioni della governance hanno ormai assunto sia rispetto allo sviluppo della forma di impresa cooperativa sia rispetto al ruolo che il funzionamento o meno della stessa governance ha giocato nella risposta o nella mancata risposta alle situazioni di crisi. Essa diventa un elemento cruciale della identità cooperativa, nel complesso equilibrio tra “ragioni economiche” e “governo democratico”. Come documentazione di base per l’iniziativa a breve vi verranno inviate le “Linee guida sulla Governance delle imprese cooperative di Legacoop” del 2008. In particolare la questione delle forme e della qualità della partecipazione dei soci e degli stessi lavoratori sia al governo dell’impresa sia alla forma organizzativa ed all’efficienza produttiva rappresenta una cartina di tornasole per lo sviluppo di quella speciale forma di impresa che è la cooperativa. In occasione del prossimo congresso è stata effettuata una nuova ricerca su questi temi, affidata al prof. Mario Ricciardi, che rappresenta un seguito di quella realizzata dalla Fondazione Barberini, alcuni anni or sono, che si concluse a ridosso dell’inizio della crisi. Il precedente Rapporto è consultabile sul sito della Fondazione Barberini: http://www.fondazionebarberini.it/ricerca_de mocrazia-economica_Lapartecipazione.html In questo quadro la stessa qualità delle relazioni industriali assume un particolare valore sia simbolico e valoriale ma anche legato ad una efficiente risposta del sistema delle imprese cooperative alla crisi e alla sfide per lo sviluppo. La centralità di queste tematiche per la discussione congressualeè stata colta Territori Imprese Sondaggio Territori 19 anche nei lavori preparatori per i congressi ed ha trovato nei Documenti congressuali ampia eco, sottolineando aspetti diversi ed esprimendo valutazioni realistiche e dirette. Presiede Giovanni Monti, Presidente Legacoop Emilia Romagna Programma Prof. Mario Ricciardi, Università di Bologna “I risultati della ricerca su partecipazione dei soci e dei lavoratori e relazioni industriali: primi risultati” Dott. Mauro Iengo, Responsabile Ufficio legale Legacoop nazionale “Per una nuova centralità della Governance cooperativa: proposte ed approfondimenti in corso” Dott. Carlo Marignani, Responsabile Relazioni sindacali Legacoop nazionale “Le relazioni industriali alla prova della crisi: problemi aperti” Agli interventi dei relatori seguiranno i commenti dei seguenti discussant: Prof.ssa Lauralba Bellardi, Università di Bari, già presidente dell’Associazione italiana Giuslavoristi Prof.Alessandro Zattoni, Università di Napoli Parthenope, SDA Bocconi Seguirà discussione Intervento conclusivo di Mauro Lusetti, Presidente Legacoop nazionale. EMILIA ROMAGNA Legacoop Servizi, “2009 - 2013 utili ridottiecreati10.000postidilavoro” Il congresso di Legacoop Servizi Emilia-Romagna, tenuto a Bologna il 23 ottobre, ha confermato presidente Alberto Armuzzi. Il comparto ha saputo affrontare le crisi innovando processi, prodotti e strategie puntando il proprio sguardo soprattutto sul futuro. Internazionalizzazione, solido knowhow, introduzione dei sistemi tecnologici più avanzati hanno consentito di stare nella crisi interpretando in modo nuovo i mercati, trasformandosi. «Il dato più rilevante – ha sottolineato Armuzzi nella sua relazione – è quello sulPrimo piano ACI l’occupazione: dal 2009 al 2013 è aumentata di circa 10.000 unità, in netta controtendenza con l’andamento generale. Insomma, le cooperative hanno salvaguardato e ampliato le occasioni di lavoro, magari riducendo parte del patrimonio e degli utili. E questo nonostante una situazione dove, ad esempio nella logistica e nel trasporto e movimentazione delle merci, abbondano le cooperative spurie, spesso contigue alla criminalità, che inquinano il mercato con prezzi più bassi. Contro di esse stiamo conducendo un’opera continua di denuncia». Armuzzi ha anche richiamato la pubblica amministrazione ad abbandonare negli appalti la pratica del massimo ribasso per adottare il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa che consideri anche gli aspetti etici e il costo del lavoro valutandolo secondo i contratti di settore. «Su questi e su altri punti – ha insistito Armuzzi – vogliamo e possiamo lavorare assieme alle organizzazioni sindacali alle quali chiediamo di trovare una convergenza, tenendo presente le difficoltà del mercato, anche sulla contrattazione». Armuzzi guarda al futuro, anche della rappresentanza: «La prospettiva è quella dell’Alleanza delle cooperative italiane – sostiene il presidente di Legacoop Servizi – . Bisogna dare vita anche in Emilia-Romagna, assieme a Confcooperative e Agci, al coordinamento dei Servizi e delle Utilities e, intanto, avviare il cantiere per arrivare alla costituzione dell’area Lavoro di Legacoop». Nel dibattito sono intervenuti Francesco Fumelli, con una ricerca effettuata da SCS sul sentiment di un significativo campione di cooperative; Sauro Mocetti, della Banca Legacoop Settori d’Italia, che si è soprattutto soffermato sulla questione del credito alle imprese; Claudio Pasini, segretario generale di Unioncamere dell’Emilia-Romagna che ha illustrato l’andamento delle imprese della regione dedicando un’attenzione particolare alle cooperative di servizi indicate come un comparto in crescita e dalle forti potenzialità. Nel corso dell’incontro sono intervenuti alcuni tra i candidati a presidente della Regione (si voterà il prossimo 23 novembre) Stefano Bonaccini per il centrosinistra, e Alessandro Rondoni per Ncd-Udc-PI. Il congresso è stato concluso dall’intervento del presidente di Legacoop Emilia-Romagna, Giovanni Monti e dalla rielezione all’unanimità di Armuzzi. TOSCANA Economia regionale, calo di 40 miliardi di investimenti in 7 anni In 7 anni di crisi la Toscana ha perduto 40 miliardi di euro di investimenti. Per stare ai soli acquisti di beni durevoli sono calati del 23% nel 2013 e di un ulteriore 16% nei primi sei mesi di quest’anno. Come e quanto è cambiata la struttura economica e produttiva della Toscana in dieci anni di crisi economica profonda e persistente? E quali solo le prospettive per il futuro? Di questo si è parlato nel corso della tavola rotonda svolta il 27 ottobre a Firenze da Legacoop Toscana dal titolo “Economia Toscana, crisi e mutamenti. La via per la crescita e il ruolo della cooperazione”, al quale ha partecipato fra gli altri Elena Gennari, Divisione Analisi e Ricerca Economica Territoriale Banca d’Italia. “Il potenziale produttivo regionale non aumenta da più di 10 anni. Per frenarne la discesa si richiedono investimenti in capitale, privato e pubblico, e per aumentare la produttività occorre immettere più alta specializzazione nei processi economici - spiega Roberto Negrini, vicepresidente di Legacoop Toscana – Dobbiamo puntare alla crescita di imprese di medie dimensioni che abbiano una propria identità e siano capaci di avvalersi e di valorizzare competenze manageriali di alto profilo e siano dotati di Territori Imprese Sondaggio Territori 20 mezzi e risorse per inserirsi e competere nel mercato globale”. Il movimento cooperativo punta a fare la propria parte, con la volontà da un lato di sostenere il potere di acquisto delle famiglie, dall’altro di non abbassare la qualità dei servizi di welfare, ma sopratutto di concentrarsi in una serie di azioni concrete. “Abbiamo una serie di progetti e di settori nei quali pensiamo di concentrare la nostra attenzione – prosegue Negrini – Si va dall’ambiente alla logistica integrata, dall’agricoltura alle energie rinnovabili, dal consumo alla manifattura artigiana. Sollecitiamo le concentrazioni e la creazione di filiere: dal 2010 abbiamo avuto 25 fusioni che hanno coinvolto più di 70 cooperative e circa 3.000 lavoratori. Occorre infine creare sinergie con gli istituti di credito per definire strumenti finalizzati all’irrobustimento dimensionale delle imprese”. TOSCANA Generazioni a Cooperambiente Generazioni Toscana – Legacoop Toscana saranno presenti ad Ecomondo-Cooperambiente, la kermesse che si svolgerà dal 5 all’8 Novembre a Rimini, insieme a otto imprese cooperative: Archeologia Soc. Coop., Biolabor Soc. Coop., CFT Soc. Coop., CLA1921 Soc. Coop., Comea Soc. Coop., Dream Soc. Coop, IVV Soc. Coop, Rigenerazione Plastica Senese Soc. Coop. Saremo al Padiglione B5 Stand n. 304. Inoltre, il 5 Novembre dalle ore 10.45 alle ore 13 nella sala Cooperambiente (padiglione B5) abbiamo organizzato un convegno dal titolo: Un’impresa di energia per il futuro. La cooperazione tra innovazione, efficienza energetica ed energie rinnovabili.Apertura Sara Guidelli - Portavoce Generazioni Toscana; Coordina Olmo Gazzarri - Generazioni Toscana; Ne discutono Giampaolo Paradossi – Responsabile settore ambiente CFT Soc. Coop.; Massimo Pellegrini – Responsabile relazioni esterne IVV Soc. Coop.; Mauro Fabbrini – Presidente COMEA Soc. Coop.; Giovanni Bellini – Direzione Legacoop Toscana; Prof. Nicola Conenna – Presidente dell’Università dell’Idrogeno Primo piano ACI (Fondazione H2U); Conclude Aldo Soldi – Direttore Coopfond. Infine, il 7 Novembre alle ore 9.30 nella Sala Cooperambiente (padiglione B5) si terrà un incontro tecnico organizzato da DREAM e Legacoop Agroalimentare per illustrare alcune attività finanziate dalla Comunità Europea a vantaggio delle imprese agro-alimentari. MARCHE Per il Welfare, proposte condivise per le Centrali cooperative Insieme per il welfare. Le Centrali cooperative regionali Agci, Confcooperative, Legacoop Marche, i sindacati Cgil, Cisl, Uil Marche e il Forum del Terzo settore hanno una posizione unitaria sulla proposta di legge per il sistema regionale dei servizi sociali a tutela della persona e della famiglia, che ha appena iniziato il cammino in V commissione Salute dell’Assemblea legislativa delle Marche. “Abbiamo fatto un grosso passo avanti nel lavoro condiviso – commenta Franco Alleruzzo, presidente di Legacoop Marche – e nella proposta degli emendamenti alla proposta di legge e nei contenuti unitari che abbiamo chiesto di inserire nel testo”. La priorità, sottolinea Alleruzzo, “è che ci sia la volontà, espressa nella pdl, di rimuovere le condizioni sociali ed economiche che costituiscono la causa della fragilità e dell’emarginazione sociale. E’, inoltre, fondamentale che ci possa essere la partecipazione diretta di tutti i soggetti che si occupano di welfare nelle Marche, fattore che garantisce così la partecipazione dei cittadini alla costruzione e all’applicazione delle politiche per i servizi sociali nella nostra regione”. Centrali cooperative, sindacati e Forum del Terzo settore hanno, perciò, chiesto che sia previsto una Consulta Regionale sul Welfare “come luogo comune di rappresentanza – spiega Alleruzzo – per potersi confrontare su tutto ciò che riguarda il sistema dei servizi sociali nelle Marche e poter incidere, come soggetti direttamente coinvolti, nella definizione e nell’applicazione delle politiche regionali di questo settore”. Un altro elemento di rilievo riguarda l’affidamento dei servizi sociali da parte delle pubbliche amministrazioni.“La nostra proposta è Legacoop Settori quella di sperimentare forme di affidamento che vadano oltre le gare d’appalto – dice Alleruzzo – per entrare nella logica di una coprogettazione di servizi di welfare o di un sistema di accreditamento dei servizi socio sanitari, sociale ed educativi per garantire all’utenza servizi di qualità, sostenibili ed omogenei nel territorio regionale. Due opportunità che permetterebbero una reale partecipazione e un concreto contributo degli attori del welfare, che vivono sulla loro pelle il contatto quotidiano con i bisogni dei cittadini”. LAZIO “Cittadini organizzati, dalle comunità alle cooperative” “Il fenomeno dell’auto-organizzazione dei cittadini in forma cooperativa è ormai diffuso dal centro alla periferia di Roma. Penso al caso del gruppo del Quadraro che vuole ampliare un’esperienza di ostello diffuso e avviare un’attività turistica alternativa gestita dalla comunità; al caso del gruppo di Poli che vuole riutilizzare terre dismesse e inutilizzate per riattivare e stimolare l’economia locale e la comunità stessa; al caso del progetto di riqualificazione dell’ex cinema Impero. Penso anche al lavoro di collaborazione e ideazione che è nato insieme al Consorzio delle Associazioni di auto-recupero urbano, che si stanno rendendo conto di come la cooperativa di comunità sia il traguardo naturale della loro esperienza associativa che ha prodotti molti risultati positivi nelle periferie di Roma. Sono esperienze importanti che coinvolgono migliaia di cittadini, che stanno guardando con interesse alla forma della cooperativa di comunità come evoluzione naturale della loro Territori Imprese Sondaggio Territori 21 iniziativa. In un momento in cui gli investimenti pubblici mancano,e non si vedono privati illuminati, la risposta può venire dai cittadini che si auto-organizzano in cooperativa e gestiscono servizi di pubblica utilità“. Così, Andrea Laguardia, rieletto, il 23 ottobre, presidente di Legacoop Servizi Lazio, durante l’Assemblea di mandato che si è tenuta a Roma, alla presenza dell’assessore ai Lavori pubblici e alle periferie di Roma Capitale, Paolo Masini, dell’assessore al Bilancio di Roma Capitale, Silvia Scozzese, e del Capogruppo PD del Comune di Roma, Francesco D’Ausilio. “Con il Comune, il confronto è costante, a volte proficuo a volte meno, spesso l’Amministrazione si trincera dietro l’assenza di risorse. Noi chiediamo di guardare oltre e facciamo tre richieste precise” ha dichiarato Laguardia. “Riconoscimento delle cooperative di comunità, attraverso la definizione di norme e regole, anche attraverso forme di premialità nella partecipazione a bandi pubblici per l’affidamento di beni e servizi pubblici; realizzazione di sportelli di tutoraggio nei Municipi per la promozione e diffusione delle cooperativa di comunità; messa sul mercato di alcuni servizi, oggi detenuti dalle municipalizzate, e possibilità di rendere candidabili alcuni di essi a essere gestiti da cittadini organizzati in forma cooperativa e dalle nostre cooperative, che potrebbero trovare così nuovi mercati cui aprirsi e in cui portare le loro conoscenze ed esperienze”. Il confronto sulle cooperative di comunità nel Lazio, avviato durante l’evento dal titolo “Cittadini organizzati, dalle comunità alle cooperative: il futuro della gestione dei servizi”, è stato proficuo: l’assessore Paolo Masini ha infatti annunciato che a breve nascerà una delibera ad hoc sulle cooperative di comunità. “Attraverso questo atto faremo entrare le cooperative di comunità nel tessuto deliberativo della nostra Capitale. Questo perché l’idea di cooperativa di comunità coniuga l’idea di socialità a quella della gestione dei servizi. Per questo voglio ringraziare la Lega delle cooperative del Lazio che ci ha sollecitato in tal senso”- ha dichiarato-. Per costruire territorialità serve la comunità. Per questo dobbiamo creare comunità. Perché l’idea di cooperativa di comunità ha la funPrimo piano ACI zione di stimolare la riaggregazione”. “Indispensabile ora attivare un tavolo di discussione per garantire a tutti gli attori la possibilità di avere un luogo per affrontare questo discorso” ha aggiunto Francesco D’Ausilio, capogruppo PD di Roma Capitale. “Noi viviamo oggi nel compimento di un federalismo fiscale che non ha un modello di perequazione delle capacità fiscale e di riequilibrio dei territori e quindi abbiamo uno stress che ci porta ad una forte incapacità programmatoria. Questo fa soffrire gli enti locali e una importante parte dei servizi alla persona” ha spiegato Silvia Scozzese, assessore al bilancio di Roma Capitale. Bisogna andare “oltre gli aspetti congiunturali e dare maggiore importanza alle idee”, secondo il professore Salvatore Monni, direttore del Master in Impresa cooperativa: diritto e management” di Roma Tre, promosso da Legacoop Lazio e Coopfond. Il professore ha coordinato il lavoro di tre studentesse – Laura Pera, Giulia Novelli e Claudia Benisio- che hanno presentato la ricerca “Cooperative e servizi di pubblica utilità” - che verrà presentata durante la conferenza internazionale dell’European association for evolutionary political economy a Cipro. Le studentesse hanno presentato alle Istituzioni l’ipotesi di far entrare tra i gestori dei servizi erogati dall’Acea i cittadini stessi, attraverso la costituzione di una cooperativa di utenza. “Nel Lazio, la dimensione del mercato pubblico è importante e predominante” ha spiegato Fabrizio Bolzoni, presidente di Legacoop Servizi nazionale-. Mi auguro possa intensificarsi la possibilità di collaborazione”. E ha concluso: “ Il settore dei servizi oggi nonostante la sua rilevanza non è assolutamente riconosciuto. Questa è una battaglia che dobbiamo fare. Oggi, il 75% delle gare di appalto vengono fatte nel settore dei servizi e delle forniture”. “Il movimento cooperativo mondiale ha dimostrato di pensare a una moltitudine di persone senza mai pensare al profitto. E’ importante quindi capire come i cittadini possono pensare alla crescita della comunità, organizzandosi- ha dichiarato Stefano Venditti, presidente di Legacoop Lazio-. C’è un modello di impresa coope- Legacoop Settori rativa che pensa che oggi ci sia una emergenza abitativa conclamata. I costruttori si rivolgono agli interessi della singola impresa; le cooperative a quelli della collettività. La Lega delle cooperative ritiene maturo il tempo in cui Roma Capitale – lo dimostreranno i temi scelti anche dal nostro Congresso regionale- venga messa al centro della nostra attenzione”. All’assemblea di mandato, presenti anche il Direttore di Legacoop Lazio, Roberto Amici, e i presidenti delle associazioni di settore Giuseppe Codispoti, Pino Bongiorno, Fabio Bastianelli e Massimo Pelosi; nonchè i presidenti dei territori e i presidenti e delle cooperative associate. REGGIO EMILIA “City of cooperation”, il progetto Legacoop in vista di Expo 2015 E’ in dirittura d’arrivo “City of cooperation”, il progetto realizzato da Legacoop Reggio Emilia in vista di Expo 2015. Si tratta di un portale web che in occasione della grande iniziativa del 2015 racconterà Reggio Emilia come città della cooperazione,un modello sociale ed economico i cui valori e punti di forza sono estremamente attuali. I destinatari saranno principalmente i cittadini italiani e stranieri interessanti a conoscere Reggio Emilia sulla base dei valori del mondo cooperativo, i turisti che orbiteranno durante il periodo di Expo su Reggio Emilia, le cooperative italiane e straniere che intendono confrontarsi con altri modelli cooperativi e i giovani interessati ad avviare un’attività cooperativa. Nato dopo circa due anni di gestazione è anticipato da un video in lingua inglese della durata di circa 3 minuti che descrive la specificità economica e sociale emiliana, che girerà da questo fine ottobre invitando a visitare i luoghi di produzione cooperativi utilizzando la stazione Medio Padana. Al portale hanno già aderito 57 realtà imprenditoriali legate al sistema cooperativo che si presenteranno con i loro prodotti e Territori Imprese Sondaggio Territori 22 servizi al mondo e all’Italia e si offriranno come luogo di visita a gruppi organizzati interessati a scoprire tramite percorsi turistici uno dei luoghi di insediamento dell’economia mutualistica più radicata al mondo. Le 57 imprese cooperative che partecipano al progetto 19 sono nel settore agricolo e agroalimentare, 7 sociali, 2 sono cooperative di comunità, 11 offrono servizi di ospitalità e ristorazione, 8 del settore servizi, 3 di abitazione e immobiliari, 2 della Grande Distribuzione Organizzata, e 5 del settore produzione lavoro. La filosofia del portale è basata su due aspetti principali: dalla rappresentazione di una rete cooperativa che a partire da Lega- Primo piano ACI coop sarà aperta all’intero sistema cooperativo di Reggio Emilia e all’area vasta emiliana fino alla fine del 2016; dalla collaborazione e partecipazione attiva con il progetto Expo del Comune di Reggio Emilia, luogo di incontro delle realtà economiche, produttive culturali e sociali. Roberto Meglioli, responsabile della rendicontazione sociale di Legacoop e coordinatore del progetto ne sottolinea la validità di “City of cooperation” e la sua forte attualità: al progetto partecipano infatti tutti i settori economici della cooperazione in una proposta di marketing territoriale fortemente caratterizzata sull’impresa cooperativa. La presidente di Legacoop Simona Legacoop Settori Caselli ne sottolinea l’apertura collaborativa alle istituzioni e agli altri enti di rappresentanza economica e rimarca anche l’importanza di due obiettivi del progetto: l’accesso all’internazionalizzazione tramite un nuovo canale comunicativo e l’approccio ad un maggiore utilizzo dei new media. Il video di presentazione ha puntato a fornire in modo veloce, trasmettendo trasparenza, freschezza e l’attualità del modello cooperativo. L’unico attualmente in crescita a livello planetario in un mondo attanagliato dalla crisi dell’attuale sistema economico. Il sito sarà on line entro la prima decina di novembre all’indirizzo cityofcooperation.coop. Territori Imprese Sondaggio Imprese >> Formula Servizi 23 FORMULA SEVIZI Seicento nuovi lavoratori a Roma >> Coopselios >> Coop Itaca >> AIRCES >> I.denticoop >> Cooperative Dedalus ed E.V.A >> O.P. Terra Orti >> Cooperativa DidatticApp >> Coop Tragitti Primo piano ACI Seicento nuovi lavoratori per Formula Servizi: sarà l’effetto immediato dell’incorporazione di una storica cooperativa sociale di Roma che avverrà sabato primo novembre, dopo un accurato lavoro di “due diligence” durato sei mesi. Il frutto immediato della fusione sarà l’acquisizione di importanti lavori nel campo delle pulizie, facchinaggio, trasporti e logistica, prevalentemente nel Lazio e nella Capitale. Questo significa una dote di 13 milioni di appalti in cui spicca la gestione della logistica all’ospedale San Camillo, oltre a numerosi cantieri in scuole, ministeri, nel sistema delle metropolitane e del trasporto pubblico. Grazie a questa operazione Formula Servizi – leader nazionale nel multiservice – impiegherà 2.500 unità, a cui vanno sommate altre 650 persone di Formula Ambiente. Nel 2014 il valore della produzione arriverà a 64 milioni di euro, contro i 54 del 2013 (143 milioni di euro dell’intero gruppo). «È l’effetto di una strategia di acquisizioni e di diversificazione che ci ha permesso di recuperare importanti quote di mercato, dopo che l’assegnazione al massimo ribasso delle gare per la pulizia nelle scuole ci aveva penalizzato in modo grave, perdendo 6 milioni su 54 a fine 2013», spiega il Direttore Generale di Formula Servizi, Graziano Rinaldini. L’incorporazione della cooperativa romana è solo l’ultimo di una serie di investimenti messi a segno negli ultimi dodici mesi. In Piemonte Formula Servizi ha rilevato un’azienda che si occupa di archiviazione documentale, mentre è di poche settimane fa la notizia dell’ingresso nella compagine di due società che si occupano rispettivamente di servizi culturali e di restauro di libri. «Roma è un mercato fondamentale per noi - prosegue Rinaldini – e intendiamo svilupparlo secondo la mission che abbiamo intrapreso da più di un decennio. Il primo passo sarà quello di portare l’impegno per Legacoop Settori l’ambiente in ogni nostra azione. Ad esempio l’utilizzo di microfibra nella pulizia ci consente ogni anno di risparmiare 56 milioni di litri d’acqua e dal 2009 abbiamo ridotto le nostre immissioni annue di anidride carbonica in atmosfera di oltre 66 tonnellate, attraverso il massimo impiego di tecnologia, ma anche riorganizzando il lavoro. In più le nostre sedi producono annualmente circa 100mila kWh attraverso le centrali fotovoltaiche che abbiamo installato». Il gruppo Formula Servizi opera a livello nazionale e svolge servizi di pulizie, igiene e logistica civile e sanitaria, edilizia e facility management, archiviazione cartacea e digitale, servizi culturali e servizi alle persone, dalla gestione dei nidi all’assistenza domiciliare, fino alla gestione di strutture per disabili, soggetti psichiatrici e residenze sanitarie per Alzheimer. COOPSELIOS Presentato il piano strategico 2014-2018 Il 23 ottobre a Piacenza si è svolta l’Assemblea Generale dei soci Coopselios. L’Assemblea è stata l’occasione per presentare il Piano Strategico 20142018 della Cooperativa, che ha l’obiettivo di definire le nuove linee guida che orienteranno l’attività dell’impresa. Nel Piano Strategico si evidenzia una cooperativa che continua il suo trend di sviluppo, aumentando fatturato e occupazione, con il potenziamento, accanto ai tradizionali settori di intervento (Assistenziale ed Educativo), del Settore Sanitario che sarà garanzia di un moderno welfare comunitario. I soci discuteranno anche della collaborazione societaria con la Cooperativa Inacqua di Piacenza, cooperativa con la quale da diversi mesi Coopselios si sta confrontando per definire accordi imprenditoriali. Nel corso dell’assemblea, verrà presentata anche la sintesi delle attività messe in campo da Coopselios in tema di Responsabilità Sociale d’Impresa e si porteranno alla discussione dei soci, i principali obiettivi 2015 di Responsabilità Sociale. Coopselios è una cooperativa sociale lea- Territori Imprese Sondaggio Imprese 24 der nei servizi alla persona, in grado di offrire a istituzioni pubbliche e privati soluzioni avanzate ai bisogni socio-assistenziali, sanitari ed educativi. Costituitasi a Reggio Emilia nel 1984 e cresciuta anche grazie a fusioni, tra cui quella avvenuta nel 1995 con Coop S.E. di Piacenza, offre i propri servizi quotidianamente a oltre 7.000 persone in 7 regioni italiane e conta 2.888 dipendenti di cui il 76% soci. Con un giro d’affari 2013 pari a oltre 110 milioni di euro, in incremento del 1,5% rispetto al 2012, Coopselios si conferma una realtà consolidata e in crescita. In Emilia Romagna, Coopselios occupa quasi 1.560 addetti e produce un fatturato di quasi 52 milioni di euro; nel territorio piacentino la cooperativa gestisce oltre 50 tra servizi e strutture, ponendosi come valido riferimento nel sostegno dei bisogni delle famiglie, prendendosi quotidianamente cura delle persone anziane, dei disabili, dell’educazione dei bambini e del sostegno dei minori. La cooperativa punta al radicamento con il territorio con cui si sono instaurate numerose partnership promosse con diversi attori, pubblici e privati, contribuendo così alla diffusione dell’utilità sociale e del welfare. L’attuazione di innovative politiche di Responsabilità Sociale d’Impresa ha permesso lo sviluppo di un modello vincente di welfare aziendale, attraverso azioni volte alla tutela della conciliazione e delle pari opportunità. COOP ITACA proca conoscenza di persone provenienti da Paesi con tradizioni e costumi molto diversi tra loro. Filo rosso la pratica di varie forme d’arte come il teatro, l’arte di strada, la musica e le arti figurative. Nel partenariato sono coinvolti con associazione Molino Rosenkranz, Comune di Zoppola, Provincia di Pordenone e Cooperativa sociale Itaca. Molino Rosenkranz, ospiterà a Zoppola (Pn) la prossima primavera; uno scambio giovanile internazionale di sette giorni, dedicato a 24 ragazzi tra i 18 e i 30 anni provenienti da quattro Paesi diversi, per sviluppare un dialogo interculturale con spettacoli e interazioni dedicate alla cittadinanza. Il progetto è nato grazie alla proficua collaborazione con Comune di Zoppola, Provincia di Pordenone e Cooperativa sociale Itaca. Meet Me Art è un progetto di scambio giovanile, approvato e finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del Programma Erasmus +, il nuovo programma dell’Unione Europea a favore dell’istruzione, della formazione, dei giovani e dello sport. Durante la settimana di residenza a Zoppola i ragazzi seguiranno dei seminari formativi sulle arti espressive. I workshop interattivi aiuteranno i giovani coinvolti a trovare spazio di esprimersi, comunicare, imparare a conoscere potenzialità e limiti. L’arte e le tradizioni locali sono il punto di partenza scelto per iniziare questo percorso di scoperta reciproca, perché rappresentano una prospettiva privilegiata, permettendo di entrare nel profondo di una cultura, svelando le parti più vere di ogni singolo Paese. L’arte è uno strumento speciale, un linguaggio universale, immediato e senza “Meet Me Art”, l’arte di strada promuove le differenze Assistenza a domicilio e “su misura” Le differenze vanno conosciute, accettate ed integrate, le singole specificità vanno protette, questa è la via per promuovere interculturalità e inclusione sociale, ma anche la conoscenza dell’altro attraverso un’educazione non formale. Questi sono solo alcuni dei principali obiettivi del progetto “Meet Me Art – Know Me Through Difference” che coinvolgerà 24 giovani provenienti da Italia, Marocco, Polonia e Tunisia, in un’ottica di dialogo interculturale e reciPrimo piano ACI Legacoop ostacoli interpretativi. Saranno diversi gli eventi in programma durante i sette giorni dello scambio per dare maggiore diffusione agli obiettivi del progetto e raggiungere un pubblico più vasto: una conferenza di lancio, una serata internazionale con musiche, sapori, danze, immagini dai vari Paesi coinvolti, una nottata friulana per promuovere l’identità regionale all’estero e spettacoli itineranti per le vie del centro di Zoppola e di Pordenone in grado di comunicare in maniera sottile la forza del dialogo interculturale, della cooperazione e del rispetto tra i popoli. Meet Me Art è stato presentato a luglio a Zoppola all’interno della rassegna “Teatro e Musica in Cortile” e a settembre a Meduno al “Festival dei Giovani delle Dolomiti”. Molti i partner nazionali ed internazionali del progetto che hanno reso possibile la sua approvazione e riusciranno a garantire la qualità delle proposte. Oltre ai partner stranieri ed a quelli già citati, vanno ringraziati EuropeDesk di Pordenone, Circolo Fotografico e Filmico “Las Lusignes” della Val D’Arzino e gli IgersFVG. Il ruolo di Itaca è stato e sarà fondamentale, in un’ottica di collaborazione e appoggio locale. La Cooperativa darà al progetto un importante contributo nella promozione attraverso i canali social e incontri pubblici rivolti ai giovani organizzati nei Centri di aggregazione giovanile che ha in gestione. Sarà inoltre preziosa per la ricerca dei 6 partecipanti italiani e per il supporto tecnico attraverso la fornitura di gadget e materiali e il prestito di mezzi di trasporto. Info e contatti: www.molinorosenkranz.it [email protected] - tel. 0434 574459, 348 9033339. I bisogni di cura a domicilio delle persone e delle famiglie sono in aumento, in particolare per quanto riguarda anziani, disabili, minori, degenti post dimissione ospedaliera, che richiedono tutti servizi sempre più rispondenti a precise esigenze. Nasce da qui il progetto “Assistenza alla famiglia su misura”, elaborato in collaborazione da Umana – Agenzia per il lavoro e CooperaSettori Territori Imprese Sondaggio Imprese 25 tiva sociale Itaca, previsto nei territori dell’Ambito distrettuale di Pordenone e dell’Ambito distrettuale di Sacile, per un bacino di utenza che sfiora le 70 mila famiglie e supera i 157 mila residenti. I Comuni coinvolti sono 12: nel territorio dell’Ambito Distrettuale 6.5 di Pordenone – che coincide con il Distretto sanitario Urbano dell’Ass 6 Friuli Occidentale -, i Comuni sono Pordenone, Cordenons, Porcia, Roveredo in Piano e San Quirino; nel territorio dell’Ambito Distrettuale 6.1 - che coincide con il Distretto sanitario Ovest dell’Ass 6 -, i Comuni sono Aviano, Brugnera, Budoia, Caneva, Fontanafredda, Polcenigo e Sacile (ente gestore). Servono sempre di più punti di riferimento affidabili, interventi finalizzati alla prevenzione di situazioni critiche, ma anche trasparenza e velocità nelle risposte, oltre che un interlocutore unico che svolga un ruolo di regia e di sostegno alle famiglie. Umana e Itaca propongono attraverso “Assistenza alla famiglia su misura” un modello di intervento socio-sanitario in grado di rispondere con professionalità, qualità e nel pieno rispetto della legalità, ai diversi bisogni di cura a domicilio. Nel territorio dell’Ambito Distrettuale di Pordenone (oltre 95 mila residenti e 42 mila famiglie) Itaca, oltre ad avere la sua sede legale a Pordenone, è accreditata per la gestione dei servizi domiciliari in seguito alla procedura indetta dall’Ambito. Inoltre, la Cooperativa pordenonese gestisce numerosi servizi, tra cui il servizio Educativo territoriale, e offre interventi di assistenza qualificata a clienti privati a domicilio. Nel territorio dell’Ambito Distrettuale di Sacile (oltre 62 mila residenti e 26 mila famiglie), Itaca gestisce numerosi servizi, tra cui l’assistenza domiciliare per conto dell’Ambito, ed inoltre è presente nel territorio attraverso la gestione della Casa per anziani e l’Informagiovani del Comune di Sacile e i servizi per la disabilità dell’Ambito. Tre le aree di intervento previste dal progetto, una rivolta all’Assistenza e fornita da assistenti familiari, l’area Formazione-Informazione-Sostegno, l’area Servizi specialistici. Ampia la gamma di servizi offerti che spazia dall’assistenza familiare alla consulenza legale, dal servizio di manicure-pedicure-parrucchiere a quello di psicologo con supporto a domicilio, dalla formazione in siPrimo piano ACI tuazione all’assistente familiare all’educatore a domicilio. E poi ancora assistenza domiciliare qualificata, assistenza infermieristica, segretariato sociale e servizio di fisioterapia. Info e contatti: da lunedì a sabato mattina 0434 26722. AIRCES “I nuovi principi contabili nazionali: le nuove regole per i bilanci 2014” Le Presidenze di AIRCES e di Legacoop Emilia Romagna hanno deciso di ripetere la giornata di studio su “I nuovi principi contabili nazionali: le nuove regole per i bilanci 2014” al fine di permettere la fruizione di questo aggiornamento al maggior numero di quadri, sindaci e consulenti di Società Cooperative L’incontro si terrà a Bologna mercoledì 5 novembre dalle ore 9.15 alle 17.30 presso Torre Legacoop – Sala “B” Programma 9.00 Registrazione Partecipanti 9.30 Inizio lavori Saluto di Igor Skuk – Direttore Legacoop Emilia Romagna Esposizione dei relatori sui seguenti temi: • Le problematiche e le novità in tema di immobilizzazioni materiali (Il nuovo OIC 16) • La svalutazione delle immobilizzazioni materiali e immateriali (Il nuovo OIC 9) • Le nuove regole in tema di crediti (Le innovazioni dell’OIC 15) • Il trattamento contabile delle imposte sul reddito (Il nuovo OIC 25) • Le problematiche e le novità in tema di rimanenze e lavori in corso su ordinazione (I nuovi OIC 13 e OIC 23) • La contabilizzazione dei titoli e delle partecipazioni (I nuovi OIC 20 e OIC 21) • Le previsioni in tema di debiti e fondi (Il nuovo OIC 19) • Il contenuto e gli schemi di bilancio (Le novità in tema di OIC 12, OIC 14, OIC 18) Legacoop Settori • Le operazioni in valuta estera (Il nuovo OIC 26) • Il rendiconto finanziario (Il nuovo OIC 10) • Il bilancio consolidato e il metodo del patrimonio netto (Il nuovo OIC 17) 17.15 Considerazioni conclusive sulla giornata da parte di Gianni Bragaglia, che coordinerà i lavori. 17.30 Fine lavori Relatori Marco Cevolani, Revisore Legale e Partner di Ria Grant Thornton Michele Dodi, Dottore Commercialista e Revisore Legale, Principal di Ria Grant Thornton Documentazione Ai partecipanti sarà consegnata una documentazione sintetica sui temi trattati. L’evento sarà accreditato dall’ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Bologna. Per le modalità di partecipazione http://www.airces.it/news/view/71 I.DENTICOOP Apre studio a Ravenna inaugurato il 29 ottobre Anche le prestazioni odontoiatriche entrano nel carrello della spesa: è stato inaugurato il 29 ottobre, al primo piano del Centro commerciale di via Argirocastro 15 a Ravenna, I.denticoop, il primo studio dentistico cooperativo che offrirà ai soci Coop e a tutti i clienti cure di qualità con prezzi competitivi e condizioni trasparenti. La nuova struttura è stata presentata a Ravenna dal presidente di Legacoop Romagna Gian- Territori Imprese Sondaggio Imprese 26 carlo Ciaroni, insieme al vicepresidente di Coop Adriatica Elio Gasperoni, il presidente della società Gianni Tugnoli, all’assessore alle Attività produttive del Comune di Ravenna Massimo Cameliani e il responsabile medico Andrea Torsani. Dal 29 ottobre è possibile prenotare una visita e da lunedì 3 novembre lo studio inizierà ad operare. Dopo aver aperto con successo l’anno scorso a Imola e a Bologna, I.denticoop opera ora anche in Romagna in un ambulatorio che occupa tutto il primo piano della galleria commerciale ed offre ad adulti e bambini le prestazioni polifunzionali di 10 professionisti - medici dentisti, ortodonzisti, igienisti e altri specialisti su appuntamento - seguiti da 14 assistenti. Offrirà inoltre, per la prima volta, anche prestazioni polispecialistiche, con la presenza su appuntamento di un pediatra, un logopedista e il servizio, innovativo, di medicina estetica. La struttura di Ravenna sarà aperta negli stessi orari del centro commerciale: dal lunedì al sabato dalle 9 alle 21, e anche la domenica dalle 9 alle 19. Si stima che, grazie alla collocazione e all’ampio orario di apertura, a regime potrà seguire circa 4.500 pazienti l’anno. Dunque, le economie di scala nell’utilizzo delle attrezzature, unite alla forza di un vero e proprio “gruppo di acquisto” per i materiali di consumo, consentiranno a I.denticoop di ridurre il costo della singola prestazione, mantenendo un servizio molto qualificato. Per i soci di Coop Adriatica inoltre sarà possibile godere di tariffe ridotte del 15% su parcelle già inferiori al mercato, mentre per finanziare le prestazioni più complesse ed onerose si potrà ricorrere a rateizzazioni vantaggiose con CoopCiConto, la società di Coop Adriatica che offre servizi assicurativi, bancari e finanziari. L’esperienza, innovativa, è nata con la formula della cooperativa di apporto di servizi alla quale oggi aderiscono 11 soci ordinari, fra i quali cinque odontoiatri e due laboratori odontotecnici, e 3 soci sovventori tra i quali Coop Adriatica. Per la prima volta, accanto agli ipercoop e ad altri punti vendita, è presente una struttura che offre la convenienza e la qualità di Coop in un ambito importante per i bilanci familiari, come i servizi per la salute. I professionisti associati alla cooperativa sono medici di provata esperienza; nello studio ravennate di I.denticoop, di circa Primo piano ACI 300 metri quadrati, troveranno posto otto riuniti (le poltrone attrezzate necessarie per operare), apparecchiature per RX endorali digitali ed una macchina per radiologia e diagnostica digitale 3D. Due postazioni sono dedicate esclusivamente ai bambini per odontoiatria pediatrica ed ortodonzia; i più piccoli godono anche di una apposita sala d’aspetto, colorata e dotata di giochi e tv. Lo studio fungerà di fatto anche da pronto soccorso odontoiatrico, dal momento che si tratta dell’unica struttura del genere sempre aperta in città. “Si tratta di una struttura innovativa – sottolinea il presidente Tugnoli – per forma giuridica, per collocazione, per caratteristiche dei servizi che propone, ma anche di grande valore sociale: vogliamo offrire anche ai cittadini di Ravenna la convenienza e la qualità di Coop anche nel settore delle cure dentistiche, a cui troppe persone sono costrette a rinunciare per il prezzo delle prestazioni e le difficoltà della crisi. Con questa formula abbiamo risposto a un bisogno fondamentale: nei primi due studi aperti a Imola e Bologna, dopo il primo afflusso di pazienti, si è innescato il passaparola su una struttura sanitaria che offre prestazioni dentistiche di qualità, con tariffe vantaggiose, preservando la relazione fiduciaria medico-paziente”. I servizi erogati da I.denticoop comprendono igiene, ortodonzia fissa, ortodonzia fissa linguale, ortodonzia mobile, ortodonzia intercettiva e allineatori invisibili; conservativa (cura delle carie); endodonzia (cura di carie profonde e devitalizzazioni); odontoiatria pediatrica (cure dentali nei bambini e prevenzione); implantologia, implantologia a carico immediato (denti fissi in 10 ore) implantologia computer guidata; protesi fissa e mobile; chirurgia. Le due strutture aperte finora dalla cooperativa di dentisti hanno avuto un successo notevole. A Imola, nei primi nove mesi, I.denticoop ha seguito 3.500 pazienti, anche provenienti da fuori provincia; quest’anno si stima di arrivare a 4.700. A Bologna, si stima di seguire 5.500 pazienti quest’anno, ed in soli 9 mesi di apertura la capacità produttiva è stata saturata al 75%. Con l’apertura di Ravenna, I.denticoop raggiungerà un totale di 20 odontoiatri, 10 igienisti e 40 assistenti occupati nelle tre strutture. Legacoop Settori COOPRETAIVE DEDALUS ED E.V.A. Casa Fiorinda non chiude, ma non basta! Donne maltrattate, ricattate, abusate da un uomo che dice sempre di amarle; donne che trovano la forza di reagire, di cercare una via d’uscita dall’incubo di quotidiana violenza di cui sono vittime ma che, troppo spesso, non trovano un’adeguata risposta, punti di appoggio, un rifugio materiale da cui ripartire per ricostruire un’esistenza per sé e per i propri figli. Napoli, da questo punto di vista, è una città emblematica : qualche punto di ascolto, molto volontariato e una sola, un’unica struttura che accoglie le donne vittime di violenza con i propri figli, Casa Fiorinda, gestita dalle Cooperative Dedalus ed E.V.A., dove le donne possono intraprendere un cammino verso l’autonomia. ‘Il Consiglio d’Europa – dice Tania Castellaccio, Coordinatrice del progetto – raccomanda un posto letto ogni 10mila abitanti, a Napoli ci sono oltre un milione di residenti’. Fino a qualche giorno fa il futuro di questo essenziale e prezioso servizio, fra l’altro ospitato in un bene confiscato alla criminalità organizzata, era fortemente in forse : l’icubo della chiusura il 31 ottobre, poi la proroga concessa dal Comune. Proroga che però non risolve la precarietà e l’incertezza del futuro, fino a quando non sarà pubblicato il bando che dovrà garantire la continuità del servizio. ‘Casa Fiorinda – prosegue Castellaccio – da marzo 2011, ha accolto e protetto 80 donne e 25 minori. Nell’ultimo anno, altre 162 donne, grazie al numero d’emergenza 1522, hanno chiesto ascolto e consulenza’. ‘Si tratta di una soluzione temporanea – aggiunge la Coordinatrice di Casa Fiorinda – con un impegno di 40mila euro si riesce ad evitare la chiusura della struttura, ma non si riuscirà a co- Territori Imprese Sondaggio Imprese 27 prire il servizio 24 ore su 24’. ‘Occorre uscire – conclude Castellaccio – al più presto dalla logica del progetto periodico per favorire, finalmente, servizi stabili : la violenza sulle donne è una dimensione culturale e non un fenomeno emergenziale e vogliamo ricordarlo anche al governo che, per il futuro, dovrà evitare azioni come il decreto sul femminicidio dello scorso anno’. Il bilancio del lavoro svolto, uno spot ed un documentario Non solo una casa, sono stati presentati nel corso di un seminario promosso dal Comune di Napoli. O.P. TERRA ORTI Tipicità campane dal Salone Internazionale del Gusto di Torino La partecipazione a Terra Madre è diventato ormai un must. Produttori e artigiani, delle più interessanti e diverse filiere, si ritrovano ogni anno a Torino per raccontare, attraverso i territori, le biodiversità e l’enogastronomia locale. L’O.P. Terra Orti, che ha sede nella Piana del Sele, famosa per la fertilità delle terre e le favorevoli condizioni climatiche, ha consolidato la sua reputazione per la genuinità e l’autenticità dei sapori delle proprie produzioni ed ha partecipato alla collettiva predisposta dalla Regione Campania. Negli ultimi anni, Terra Orti si è affermata anche per la varietà delle produzioni offerte, in particolare le tipicità del Cilento, dei Picentini e della Campania più in generale, con un paniere di prodotti che stanno rapidamente entrando nelle case dei consumatori che ricercano prodotti tradizionali di qualità. La Regione Campania e Terra Orti hanno presentato agli ospiti del Primo piano ACI Salone l’Arca del Gusto Campana, numerose specialità della tradizione campana tra cui i fichi bianchi del Cilento, i ceci di Cicerale, i fagioli di Controne, i fagioli dell’occhio di Oliveto Citra, i fagioli a Formella ed i cannellini dente di morto, i carciofini, le melanzane a filetti, i pomodori secchi, i lampascioni, le papaccelle ed tanti altri. Un successo, che continua nella promozione dei prodotti di Terra Orti anche nei negozi e Ipercoop campani di Unicoop Tirreno. Infatti, dalla collaborazione avuta nella scorsa primavera sul fronte della valorizzazione del Carciofo di Paestum IGP e, poi, in estate sulla promozione della Dieta Mediterranea presso il Giffoni Experience, è nato un importante accordo tra Terra Orti e Unicoop Tirreno per la commercializzazione e valorizzazione delle migliori tipicità dell’ agroalimentare campano e della Dieta Mediterranea. Tra i prodotti al centro di una attività promozionale volta ad evidenziarne le proprietà nutraceutiche, ci sono i Cavolfiori ed i Finocchi della Piana del Sele, il Cipollotto Nocerino DOP e numerose altre tipicità. ‘Terra Orti – dice Emilio Ferrara, Direttore dell’O.P. campana - ha, sin dalla sua fondazione, operato per il miglioramento della qualita’ dei prodotti ortofrutticoli, per l’adeguamento del volume dell’offerta alle esigenze del mercato attraverso la concentrazione dell’offerta e per incentivare il ricorso a pratiche colturali che tutelino l’ambiente e favoriscano la biodiversita’. ‘Di Unicoop Tirreno – continua Ferrara - abbiamo apprezzato particolarmente l’impegno a costruire un rapporto proficuo e profondo con i territori in cui opera. La stessa apertura di strutture in Campania sta creando le condizioni per l’ accrescimento di una offerta di prodotti di altissima qualita’. ‘Tutto cio’ – conclude Ferrara - ha indotto Terra Orti a cercare di instaurare una partnership privilegiata con Unicoop Tirreno con l’obiettivo comune, che puo’ e che deve realizzarsi, di tracciare un percorso condiviso per valorizzare l’offerta di prodotti di qualita’ e della tipicita’ mediterranea, riuscendo a fornirli ai consumatori alle migliori condizioni possibili, salvaguardando la loro salute e sicurezza ed anche accrescendone e migliorandone l’ informazione e la conoscenza’. Legacoop Settori COOPERATIVA DIDATTIC.APP Ad Imperia nuovo sportello sull’apprendimento E’ partito ad Imperia, presso la sede di Legacoop, lo sportello di consulenza sui disturbi specifici dell’apprendimento a cura di DidatticApp una Cooperativa Sociale Onlus fondata recentemente. Nell’ambito dello Sportello si svolge un servizio informativo gratuito, per le scuole e le famiglie. Un luogo dove potersi confrontare, ricevere informazioni, soddisfare curiosità su una differente modalità di apprendimento. DidatticApp è impegnata in molti altri settori. La cooperativa si occupa principalmente di formazione extrascolastica e di formazione continua. Nello specifico tra i tanti servizi c’è quello del Doposcuola digitale, specializzato sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), dove i ragazzi imparano un metodo di studio. Tutto viene supportato attraverso metodi e strumenti tecnologici innovativi, oltre che da un team di esperti specializzati verso una didattica innovativa. Infatti possono rivolgersi al doposcuola non solo i ragazzi DSA, quindi che hanno disturbi dell’apprendimento, ma anche altri studenti che presentano difficoltà nello studio, oppure vorrebbero imparare un metodo di studio efficace ed innovativo. DidatticApp utilizza un computer per ogni ragazzo, tablet, Ipad, applicazioni didatticoeducative per ogni materia, libri digitali, software specifici per la sintesi vocale e le mappe mentali. COOP TRAGITTI “Siamo tutti un po’ sani - lavoro ed inclusione sociale” Si è svolto ad Imola il 24 ottobre, nella cornice di Palazzo Tozzoni il convegno organizzato dalla Cooperativa Sociale Tragitti “Siamo tutti un po’ sani – lavoro e inclusione sociale”. La Cooperativa Sociale Tragitti, i cui soci fondatori operano sul territorio imolese dal 1984, è attiva nel settore della Salute Mentale e impiega nel comprensorio 25 persone, quasi la metà del totale del suo organico fra Territori Imprese Sondaggio Imprese 28 la Residenza Sanitaria Psichiatrica “Casa Franco Basaglia” e la Comunità “Ca’ del Vento”. “Abbiamo deciso di organizzare questo convegno ad Imola – spiega Patrizia Turci, Presidente della Cooperativa– perché è qui che siamo nati; già nel 1984 in forma associazionistica e poi nel 1991 come cooperativa sociale. Qui abbiamo partecipato al processo di de-istituzionalizzazione che ha portato alla chiusura dell’Ospedale Psichiatrico di Imola nel 1996 attraverso le varie fasi che lo hanno caratterizzato, condividendo con il Dipartimento di Salute Mentale di Imola un metodo di lavoro basato su un approccio di tipo umanistico, fenomenologico e riabilitativo che vede al centro la relazione, metodo che ci caratterizza tutt’ora.” Il convegno è stato organizzato in collabora- Primo piano ACI zione con Legacoopsociali Emilia-Romagna e l’Associazione imolese Van Gogh, che commercializza manufatti artistici realizzati da utenti del Centro di Salute Mentale di Imola, e vede il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola. Dopo i saluti del Vicesindaco di Imola Roberto Visani,la Presidente della Cooperativa Sociale Tragitti Patrizia Turci ha introdotto il temi della mattinata, ovvero lavoro e l’inclusione sociale di persone svantaggiate. Sono intervenuti il Presidente dell’Associazione Van Gogh Mauro Boccadoro, la responsabile del Servizio Lavoro della Regione Emilia-Romagna Paola Cicognani, il Direttore del Dipartimento di Salute Mentale Dipendenze Patologiche dell’ASUL di Imola Alba Natalie. Sono state raccontate esperienze di coope- Legacoop Settori rative sociali di inserimento lavorativo del comprensorio tramite le testimonianze del Presidente della Coop Sociale Giovani Rilegatori, Carlo Alberto Gollini, il Presidente della Cooperativa Sociale Pictor, Giovanni Vai, e per il gruppo cooperativo Solco di Imola Stefano Loreti. Modererà l’incontro il responsabile di Legacoopsociali Emilia-Romagna, Alberto Alberani. “Abbiamo affrontato il tema partendo dal presupposto che il lavoro è uno dei tanti strumenti di inclusione sociale ma che assume anche significati simbolici non indifferenti. ha continuato la Turci - Essere titolari di un reddito significa acquisire potere sociale e contrattuale, quindi rafforzamento dell’identità. In altre parole costituisce un attributo indispensabile per poter esercitare compiutamente il diritto di cittadinanza.” Territori Imprese Sondaggio Sondaggio 29 OSSERVATORIO SWG Spending review e taglio delle tasse, a partire dal macigno Tasi Messa a capo di un partito, la maggioranza degli italiani porrebbe la riduzione degli sprechi nella Pubblica Amministrazione (40%) e delle tasse (38%) in cima all’agenda politica; seguono la lotta all’evasione e alla corruzione (32% e 29%). La Tasi? Sarà di certo più cara della vacchia Imu (52%). Secondo l’ultimo sondaggio Swg, una drastica cura dimagrante per la Pubblica Amministrazione e la riduzione delle tasse rimangono le priorità per far ripartire il Paese. La morsa fiscale, alleggerendo il lavoro e abbattendosi su rendite e risparmi, è infatti ancora percepita come schiacciante. Prevale ad esempio l’idea che l’ennesima mutazione della tassa sugli immobili ripeta il solito gioco delle tre carte. A prescindere dai disaccordi nei conteggi e dalle differenze territoriali, la maggioranza degli italiani ha chiaro che pagherà la nuova Tasi più cara della vecchia Imu (52%); uno su cinque le ritiene equivalenti e soltanto uno su dieci crede che risparmierà. Dopo i tagli, gli italiani danno corsia preferenziale alla lotta all’evasione fiscale (32%) e alla corruzione (29%), ovvero a misure che permettano all’erario di recuperare le entrate o che impediscano la loro sottrazione o malversazione. Il resto dell’agenda – in prevalenza provvedimenti di lungo periodo, come le riforme – segue a debita distanza: a partire dagli interventi in materia di lavoro (23%), crescita (23%) e controllo dell’immigrazione (22%), giù fino alla riduzione del debito pubblico, percepito come un problema prioritario soltanto dal 7% degli intervistati. Per usare la dolente metafora del trasporto pubblico, l’autobus è fermo, gli ammortizzatori andati e la benzina troppo cara. Per farlo ripartire la ricetta sta insomma nell’eliminare i carichi superflui in modo da non risentire della strada accidentata e consumare il meno possibile. Ma va anche abbassato il prezzo del biglietto, dando la caccia a chi non lo paga o a chi allunga banconote al conducente per deviare la corsa ai propri comodi e sprecare così prezioso carburante. La situazione è grave e il sollievo deve essere immediato. Investimenti di lungo termine, come rifare l’asfalto o cambiare il mezzo, passano così in secondo piano. NOTA INFORMATIVA: Rilevazione effettuata da SWG tra il 13 e il 15 ottobre 2014 tramite sondaggio CAWI (Computer Assisted Web Interview) su un campione rappresentativo nazionale di 1.000 soggetti. Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio
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