legainf 40-2014

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Anno XXV - N. 40 - 31 Ottobre 2014
Primo piano
Coopstartup, la nuova via cooperativa
all’autoimprenditorialità
Seminario a Roma per fare il punto dei risultati a un anno dall’avvio del progetto
Eventi
a pagina 2-5
Economia sociale
Conferenza europea Ritratti
Minori a rischio,
il 17 e 18 novembre
con la Cooperativa
a Roma
L'economia sociale è una Gaia per ricominciare
Legacoop
“Ripartiamo da Sud”
La cooperazione
per un Mezzogiorno
trainante
“Ripartiamo da Sud”, prodelle priorità del Governo In Umbria, a Martignana, in vando a invertire la tenuna accogliente casa ....
italiano. Con lo scopo...
denza e a proporre...
Settori
Programma
eventi 2014
Rimini
5 - 8 Novembre
Nota della redazione
Questo numero è stato chiuso
il 30 ottobre 2014 alle ore 14,30
ANCPL
Lavoro “Noi parte ci- Assemblea nazionale
Cooperative
vile contro false
Industriali
cooperative”
«L’operazione compiuta l 7 novembre a Bologna,
dalla Guardia di Finanza con inizio alle ore 10.00,
contro il consorzio...
presso l’Auditorium
Segreteria di Redazione:
Anna Colomberotto
Tel. 06-844.39.372
Fax 06-844.39.402
Organo ufficiale
della Lega Nazionale
delle Cooperative e Mutue
Territori
Emilia Romagna
“Governance, partecipazione... e relazioni
industriali”
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Osservatorio SWG
Spending review e
taglio delle tasse,
a partire dalla Tasi
Legacoop Emilia Romagna, Messa a capo di un partito,
in collaborazione con Lega- la maggioranza degli itacoop nazionale...
liani porrebbe la riduzione
degli sprechi nella Pubblica
Amministrazione (40%) e
delle tasse (38%) in cima
all’agenda politica; seguono la lotta all’evasione
Formula Servizi
e alla corruzione (32% e
Seicento nuovi
29%). La Tasi? Sarà di
certo più cara della vacchia
lavoratori
Imu (52%).
a Roma
Secondo l’ultimo sondagSeicento nuovi lavoratori gio Swg, una drastica cura
per Formula Servizi: sarà dimagrante per la Pubblica
l’effetto immediato ...
Amministrazione...
Imprese
Settimanale di notizie a cura
dell’Ufficio Stampa di Legacoop
Direttore Responsabile:
Dora Iacobelli
Registrazione al Tribunale di Roma
n. 00503/90 del 6-08-1990
Primo piano
Coopstartup, la nuova via cooperativa
all’autoimprenditorialità
2
Seminario a Roma per fare il punto dei risultati a un anno dall’avvio del progetto.
Presentata la guida per creare startup ‘slow’, capaci di puntare su squadra e futuro
Una guida per startup ‘slow’. Ovvero per
nuove imprese innovative ad alto potenziale
di crescita, ma che intendono utilizzare questa potenza d’innesco non per puntare sul
singolo e sul massimo profitto immediato,
quanto su squadra e sviluppo di lungo periodo. L’ha presentata Coopfond, il Fondo
mutualistico di Legacoop, nel corso del seminario “Coopstartup 2014 – Dall’idea al
progetto” che ha fatto anche il punto sui risultati ottenuti dopo un anno di lavoro dal
programma sperimentale, che ha tra l’altro
sostenuto bandi in Lazio, Puglia (ancora
aperto) e a Ferrara (vedi articoli dedicati in
queste pagine, ndr) oltre che per l’agroalimentare (cui è stato dedicato il Primo piano
di due settimane fa, ndr).
“Ci rivolgiamo – spiega il direttore generale
di Coopfond Aldo Soldi – a tutti coloro che
hanno in mente un’idea imprenditoriale innovativa e vogliono realizzarla collaborando
con altri. L’obiettivo è duplice: aprire strade
interessanti per i giovani che pensano all’autoimprenditorialità e aiutare le cooperative tradizionali a crescere lungo la strada
dell’innovazione, ricordando che quest’ultima non passa soltanto attraverso la tecnologia e intendiamo avere un concetto ampio
di innovazione, che riguarda anche i processi ed include ovviamente quella sociale”.
“Noi abbiamo bisogno delle startup – ha
detto il presidente di Legacoop nazionale e
di Coopfond Mauro Lusetti – Se è vero che
possiamo offrire loro un ecosistema positivo,
è vero anche che la contaminazione tra
nuove imprese e imprese tradizionali, sul
mercato da anni, può dare una spinta essenziale ad un’innovazione di cui abbiamo
tutti bisogno. In questo senso il bando Farmability appena lanciato in cinque regioni
del nord da Legacoop Agroalimentare e Innovacoop nell’ambito di Coopstartup è un
passo nella giusta direzione. A disposizione
delle startup mettiamo infatti le nostre imprese, cooperative molto forti in quel settore,
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3
sul mercato da anni, che possono dare un
sostegno importante ma che nel contempo
possono ricevere gli stimoli giusti per innovare ed essere più competitive sul mercato”.
La guida vuole aiutare in dieci passi a trasformare un’intuizione imprenditoriale in un
progetto condiviso e il progetto in una cooperativa capace di rimanere a lungo sul
mercato. I finanziamenti? Quelli arrivano soltanto, e non a caso, al punto numero 9, perché i problemi da risolvere e le questioni da
affrontare, prima, sono davvero tante. Occorre, infatti, verificare l’idea e in secondo
luogo la propria attitudine imprenditoriale,
determinante ma tutt’altro che scontata.
Quattro gli aspetti da analizzare: bisogno di
realizzazione, propensione al rischio, attitudine a sperimentare soluzioni nuove e orientamento a lavorare con metodo e capacità di
approfondimento.
Superati questi scogli arriva la sfida della costituzione del team, che deve essere capace
di funzionare bene e durare a lungo. Con il
piano di lavoro ognuno deve sapere con precisione quali sono i propri compiti. Bisogna
poi tenere le porte aperte a nuovi soci, stringere partnership, trovare i finanziamenti e,
infine, formalizzare l’organizzazione. Ma perché fare tutto ciò in forma cooperativa? “La
cooperativa – spiega il responsabile del progetto Alfredo Morabito – non è lo strumento
giusto per sviluppare un’idea per affermarla
velocemente e poi vendere tutto, ma è
ideale per realizzare un’idea imprenditoriale,
permettendo ai soci di agire insieme su base
paritaria, essendo insieme imprenditori e lavoratori, artefici della propria realizzazione”.
INTERVISTA
“Coopstartup, un modo nuovo
per fare promozione cooperativa”
Intervista ad Aldo Soldi, direttore generale
del Fondo mutualistico di Legacoop
“Un metodo che aiuti i giovani a fare impresa”. Non è
solo il contenuto della Guida,
ma l’obiettivo dell’intero progetto Coopstartup. Lo raccontava il direttore generale
del Fondo mutualistico di Legacoop Aldo Soldi, a margine
dell’iniziativa del 22 ottobre
scorso.
Coopstartup è oggi un
progetto che stimola l’attenzione nazionale del movimento cooperativo, di
giovani, influencer e giornalisti. Ma
come nasce?
“Nasce dalla volontà di affrontare con metodo nuovo la storica attività della promozione cooperativa e dalla necessità di
diffondere e rafforzare il concetto di cooperativa, in un periodo nel quale molto si parla
di startup ma pochissimo di startup cooperativa”.
Un aspetto molto importante del progetto generale sono le sperimentazioni territoriali. Al momento ne sono
attive diverse e tutte con una propria
peculiarità. Questa scelta di andare
sui territori con dei servizi e degli approcci personalizzati e non standardizzati dimostra una grande
consapevolezza rispetto alla eterogeneità del nostro Paese.
“Non c’è solo il rispetto per le diversità dei
territori: c’è anche la consapevolezza che
la sperimentazione è tanto più utile e ricca
quanto più è varia ed in grado di misurarsi
con situazioni, ambienti, storie e geografie
differenti”.
La questione generazionale, anche
attraverso Coopstartup, è un tema
che attraversa il lavoro e il ruolo di
Coopfond. Quali sono oggi le opportunità che un giovane non può non
cogliere.
“Con il progetto Coopstartup
abbiamo voluto fornire un
metodo che aiuti i giovani a
fare impresa, a misurarsi
con i rischi e le complessità
ed a farlo assieme ad altri, in
forma cooperativa : è una
bella opportunità e l’interesse che c’è attorno all’iniziativa dimostra che molti
giovani intendono provare a
coglierla”.
Le sperimentazioni avviate da Coopstartup in questi primi mesi sui territori e le competenze così maturate
hanno prodotto una “Guida per le
startup cooperative”. Di cosa si tratta?
“Abbiamo volutamente dato un taglio di
sperimentazione all’insieme dell’iniziativa e
la guida è un primo prodotto di un lavoro
ad ampio coinvolgimento. È rivolta agli aspiranti cooperatori e intende aiutare il percorso di trasformazione dell’idea in
impresa, senza tacere gli ostacoli possibili,
le difficoltà ed anche le opportunità”.
Il 22 Ottobre c’è stato l’appuntamento
nazionale dedicato a Coopstartup. Si
sono dati appuntamento a Roma tutte
le persone, le cooperative, i cooperatori, i ricercatori e gli amici che hanno
collaborato in questo periodo allo sviluppo del progetto ma anche curiosi,
interessati a questo nuovo approccio
nel mondo delle startup. Cosa è
emerso dalla giornata?
“Una conoscenza diffusa del punto cui
siamo giunti, dopo circa un anno di lavoro;
un confronto su ciò che stiamo facendo, sia
in merito alle sperimentazioni che alla
guida; uno stimolo ad andare avanti precisando percorsi ed obiettivi. Fin dall’inizio di
questo percorso è stata decisiva la contaminazione fra esperienze, aspettative, culture ed opinioni differenti”.
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Primo piano
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RISULTATI
BANDI/1
Le sperimentazioni avviate
in un anno di lavoro
Coopstartup è un progetto sperimentale di
ricerca-azione avviato da Coopfond a maggio del 2013 in coordinamento con Legacoop. L’obiettivo di fondo è sperimentare
nuovi processi di promozione cooperativa
tra i giovani (ma non solo), in ambiti inesplorati e introducendo innovazioni con
nuove cooperative e nella cooperazione esistente.
Coopstartup raccoglie un gruppo di lavoro
eterogeneo, “aperto” e in espansione (da
30 a circa 100 componenti) che raccoglie
professionalità e competenze, dando corpo
al principio della contaminazione. Per lavorare utilizza mezzi di comunicazione collaborativi, attivi da giugno 2014:
- sito internet e piattaforma web (99
membri attivi; 3.969 sessioni; 2.336
utenti; 10.725 visualizzazioni di pagina
– 2,70 pagine/sessione, 3’21” durata
sessione media -; età prevalente 25-34
anni; 49,5% maschi e 50,5% femmine);
- Facebook (1.289 mi piace);
- Twitter (343 follower).
Tre le sperimentazioni avviate finora in territori e settori. A Ferrara e in Lazio è stato
lanciato, in collaborazione con le articolazioni locali di Legacoop, il bando COOPmeUP, che ha raccolto in Lazio 16
partecipanti, di cui 3 avviati nel percorso di
accompagnamento e che vede a Ferrara in
accompagnamento 3 nuove cooperative e
2 cooperative esistenti con progetti innovativi. Quest’attività è stata realizzata con il
supporto delle cooperative Lama (Impact
Hub Firenze) e Itaca (FAB Pordenone).
Legacoop Puglia in collaborazione con Reteinforma, Generazioni Puglia, Qiris, Innovars, Informa, The Qube, Officine Cantelmo,
Pazlab ha lanciato il 3 settembre il bando
COOPSTARTUP Puglia, con chiusura definitiva il 31 ottobre 2014. Testo del bando
su www.coopstartup.it/puglia/ . Infine COOPSTARTUP FarmAbility è il bando lanciato
con Legacoop Agroalimentare e Innovacoop
(bando su www.coopstartup.it/farmability/).
Resterà aperto fino al 31 dicembre. Altre
iniziative sono in elaborazione in Marche,
Liguria, Lazio (bando bis).
Ecco cinque
startup
cooperative
LAZIO
Il coworking di Città delle mamme
Città delle mamme vuole essere un coworkig con spazio baby per dare la possibilità concreta alle madri e padri di
bambini piccoli di rientrare nel mondo del
lavoro dopo la maternità, creando innovazione, spezzando logiche improduttive
e rilanciando il contributo femminile. Il
coworking garantisce flessibilità, sharing
di servizi e di conoscenze, ottimizzazione
dei tempi, semplificazione delle incombenze quotidiane. Lo spazio dispone di
circa 30 postazioni ed è stato concesso
dall'Assessorato alle Periferie di Roma
Capitale, nel V Municipio. Il gruppo proponente è formato da 4 giovani donne
tra i 30 e i 40 anni madri e lavoratrici
LAZIO
Eco - Planner
L'idea progetto Ecoplanner intende
creare un'impresa che si occupi di organizzazione di eventi completamente
ecosostenibili e di sensibilizzazione e
promozione dei temi della sostenibilità
ambientale, sociale ed economica.
L'idea nasce dall'interesse di 4 giovani
donne (assistente sociale, laureata in
economia, laureata in relazioni internazionali, diplomata accademia di belle
arti) tra i 25 e 35 anni per lo sviluppo
sostenibile e dalla loro motivazione a
partecipare attivamente con il proprio
lavoro alla sua promozione e realizzazione nel locale.
LAZIO
Consumo Cultura
Il progetto prevede la costituzione di una
cooperativa di comunità che contribuisca alla produzione di un'offerta culturale e di intrattenimento nella città di
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Primo piano
Viterbo e nel territorio provinciale. I soci
sono cittadini, utenti, associazioni, pubbliche amministrazioni, enti... La cooperativa agirebbe direttamente come
gruppo d'acquisto di beni e servizi culturali d'intrattenimento a favore dei soci,
verso i quali realizza la mutualità attraverso offerte, sconti, iniziative dedicate;
e verso terzi. Il gruppo proponente è formato da 7 giovani tra i 25 e i 40 anni.
FERRARA
Città della Cultura Cultura della Città
Quattro architetti e un geometra, attualmente riuniti in studio associato, intendono avviare una cooperativa tra
professionisti, per sviluppare progetti di
rigenerazione urbana. L’équipe di progetto ha al suo attivo la riapertura di due
spazi cittadini (il Teatro Verdi e il Mercato Coperto) all’interno dei quali sono
state portate avanti attività culturali, in
collaborazione con associazioni e istituzioni locali. Il progetto presentato su
COOPmeUP!, nello specifico, prevede la
riqualificazione definitiva del Mercato
coperto e la sua destinazione a spazio
commerciale, ma anche di servizio allo
sviluppo dell’innovazione e all’accellerazione di impresa nell’ambito del packaging nel comparto agroalimentare.
5
BANDI/2
Quando la coop decide d’innovare
A Ferrara i bandi lanciati con Coopstartup
hanno coinvolto anche imprese trazionali
intenzionate ad innovare. È il caso di Community River, che propone percorsi comunitari per lo sviluppo turistico, sociale e
culturale della Destra Po della provincia di
Ferrara. La cooperativa sociale Camelot intende, infatti, progettare e sperimentare un
dispositivo di intervento finalizzato allo sviluppo partecipativo di percorsi socio-imprenditoriali, volti a valorizzare le risorse
sociali e ambientali, che sono proprie delle
comunità situate lungo la Destra Po, in provincia di Ferrara.
Camelot ha recentemente svolto un’attività
di animazione locale, per il rilancio socioculturale di alcune Case del Popolo nelle
zone colpite dal terremoto e, visto il successo dell’iniziativa, ha deciso di proporre
un nuovo progetto. Community river punta
a costruire una rete formata da stakeholder
privati, cittadini e amministrazioni locali, al
fine di far emergere abilità e competenze
rintracciabili sul territorio, al fine di salvaguardare la vitalità dei luoghi, stimolare la
coesione e l’integrazione sociale, contrastare dinamiche di spopolamento e di abbandono, soprattutto da parte dei giovani.
Isola Bianca vuole essere invece un’oasi
urbana di sperimentazione teatrale e territoriale. A proporla è Teatro Nucleo, una storica cooperativa di produzione teatrale
ferrarese che, dal 2005, ha sede all’interno
del Teatro Julio Cortazar, nella frazione di
Pontelagoscuro. Il progetto prevede la realizzazione di un centro polifunzionale a servizio del teatro, presso il magazzino del
teatro, collocato all’interno di un’area
verde, tra il teatro stesso e l’argine del Po.
L’idea di fondo è quella di realizzare una
foresteria per artisti, che possa trasformarsi in luogo di sperimentazione teatrale,
una sorta di coworking per attori. Lo spazio che il progetto andrebbe a riqualificare
va oltre quello fisico del magazzino, in
quanto consentirebbe la creazione di connessioni tra il teatro, il parco pubblico antistante e la foresteria, andando a
riqualificare un’area ampia e paesaggisticamente significativa della frazione.
FERRARA
Bundenbrau
Il progetto prevede la costituzione di una
cooperativa sociale di tipo B, per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, nell’ambito della produzione e/o
trasformazione di prodotti alimentari destinati alla vendita. In particolare, la cooperativa produrrà birra artigianale
all’interno di una Casa del Popolo, rifornendo direttamente il pub che ha anch’esso sede all’interno della
cooperativa. Il progetto nasce dal percorso di riattivazione delle comunità su
cui insistono le Case del Popolo. I proponenti hanno un’età inferiore ai 35
anni, tranne in un caso.
Teatro Nucleo
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Legacoop
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Imprese
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Eventi
6
ECONOMIA SOCIALE
Conferenza europea
il 17 e 18 novembre a Roma
L'economia sociale è una delle priorità del
Governo italiano. Con lo scopo di contribuire a definire l'agenda europea in questa
materia, nell’ambito del semestre di Presidenza Italiana dell’Unione Europea, si terrà
a Roma, il 17 e 18 novembre presso l’Auditorium del Massimo (Via Massimiliano
Massimo, 1) la Conferenza europea “Liberare il potenziale dell'economia sociale per
la crescita in Europa”.
L'evento, organizzato dal Ministero del La-
Primo piano
ACI
voro e delle Politiche Sociali, si configura
come uno dei più grandi meeting europei
dedicati al tema. Nella due giorni di dibattiti e riflessioni strategiche sono attesi a
Roma più di 190 relatori da 25 paesi europei: esponenti delle varie famiglie dell’economia sociale, rappresentanti delle
istituzioni italiane ed europee, della società
civile, del mondo accademico ed imprenditoriale, esperti si riuniranno per discutere gli aspetti che condizionano lo sviluppo
dell'economia sociale all'interno dell'Unione Europea. Tra i temi in discussione,
che saranno affrontati in 12 sessioni parallele: le politiche di supporto a livello nazionale ed europeo, il ruolo dei Fondi
Legacoop
Settori
Strutturali a sostegno dell’Economia Sociale, il rapporto con il settore pubblico,gli
strumenti finanziari, le nuove tendenze e
forme dell’economia sociale, l’occupazione, il quadro normativo, ecc.
L’apertura della conferenza è affidata al Ministro Giuliano Poletti, seguirà una lectio
magistralis di Jean-Paul Fitoussi, dell’Istituto di Studi Politici di Parigi, dal titolo
“L’economia sociale diventa globale”.
La partecipazione alla Conferenza è gratuita ed è possibile iscriversi entro il 10 novembre sul sito predisposto ad hoc dal
Ministero: www.socialeconomyrome.it
Territori
Imprese
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Cooperambiente
7
Programma 2014
Mercoledì 5 Novembre 2014 ore 9.30-11.00
Sala Cooperambiente
La gestione dell’energia in azienda: Obblighi
ed Opportunità
A cura di: SERVIN Soc. coop. p.a.
I consumi di energia in Azienda rappresentano una spesa economica sempre più significativa e spesso non vengono presi in
considerazione in fase di pianificazione aziendale; eppure i costi
energetici sono in forte crescita ed inizieranno a pesare sempre
di più sui bilanci e pertanto sarà sempre più un’esigenza comune di qualsiasi Organizzazione migliorare la propria Efficienza
Energetica.
L’attività proposta sarà finalizzata a fornire un quadro delle conoscenze necessarie a comprendere gli obblighi, anche alla luce
del recepimento della Direttiva 27/2012 sull’efficienza energetica (D.LGS 102 del 04/07/2014) e le opportunità relative all’applicazione dei più recenti ed innovativi strumenti di gestione
dell’Energia in azienda, anche considerando i meccanismi di incentivazione disponibili.
Un Sistema di Gestione dell’Energia, conforme ad esempio alla
norma ISO 50001:2011, consente all’organizzazione di sviluppare e implementare politiche ed obiettivi che, partendo dalla
Diagnosi Energetica, prendano in considerazione l’aspetto Energia attraverso l’identificazione dei consumi, il monitoraggio e
l’adozione di piani di miglioramento dell’efficienza energetica.
La gestione dell’energia permetterà oltre alla riduzione dei costi
energetici anche l’ottimizzazione delle performance ambientali
nel rispetto dei limiti di legge attuali e futuri, contribuendo così
al miglioramento dell’immagine aziendale.
Programma
09.45 - 10.00 Introduzione
10.00 - 10.45 La Gestione dell’energia: Obblighi ed Opportunità
10.45 - 11.10 Gli incentivi per l’efficienza energetica
11.10 - 11.30 Testimonianza aziendale
Mercoledì 5 Novembre 2014 ore 11.00-13.00 Sala Cooperambiente
La cooperazione tra innovazione, efficienza
energetica ed energie Rinnovabili
A cura di Generazioni Legacoop Toscana e Legacoop
toscana
Primo piano
ACI
Legacoop
Ore 11.00 Apertura Sara Guidelli Portavoce Generazioni Toscana
Ore 11.20 – 12.40 Dibattito
Coordina Olmo Gazzarri Generazioni Toscana
Ne discutono
Giampaolo Paradossi – Responsabile settore ambiente
CFT Soc. Coop.Massimo Pellegrini – Responsabile relazioni esterne IVV Soc. Coop.Mauro Fabbrini – Presidente COMEA Soc. Coop.
Giovanni Bellini – Direzione Legacoop Toscana
Prof. Nicola Conenna – Presidente dell’Università dell’Idrogeno (Fondazione H2U)
Ore 12.40 Conclusioni Aldo Soldi – Direttore Generale Coopfond
Mercoledì 5 Novembre 2014 ore 13.00-14.00
Sala CPA
Seminario formativo sulla sostenibilità a “triplice E” (energetica, ecologica, economica) di
nuove aziende agro-energetiche (‘smart farms’)
mirate allo sviluppo del settore primario
A cura di: Professor Ferruccio Pittaluga e Fedra scrl
I nostri territori testimoniano forse ancora di più delle città la situazione di crisi, e molte volte di degrado, che stiamo attraversando. Purtroppo il nostro modo di pensare, nel tentativo di
trovare strategie di sviluppo e di crescita economica, si concentra di più sui settori industriali e dei servizi che non sul settore
primario. Nel passato questo ha forse funzionato, ora molto
meno. Il Seminario vuole focalizzare l’interesse e le possibili strategie di superamento della crisi attuale concentrando l’attenzione sui nostri territori, sulle risorse naturali, energetiche ed
imprenditoriali che possiedono, e sulle proposte di una loro integrazione ‘vincente e lungimirante’ indirizzata allo sviluppo sostenibile del nostro Paese e dell’intera area mediterranea. Non
stiamo inventando niente di nuovo. Paesi come il Canada, che
pone la foglia d’acero sulla bandiera nazionale (e intanto vende
pellet e macchinario agricolo-forestale in tutto il mondo), potrebbero essere osservati più da vicino per trarne insegnamenti
imprenditoriali. Agronomia, forestazione, filiera del legno e delle
biomasse, energie rinnovabili e biocombustibili, fattorie intelligenti (smart farms), mitigazione del clima, recupero territoriale:
questi sono alcuni degli ingredienti che saranno discussi nel seminario per giungere alla integrazione vincente sopra citata.
Programma
13.00 - 13.30 Presentazione
13.30 – 14.00 domande
Settori
Territori
Imprese
Sondaggio
Cooperambiente
8
Mercoledì 5 Novembre 2014 ore 16.00-18.00
Sala Cooperambiente
Giovedi 6 Novembre 2014 ore -11.30 – 12.30 Sala Agorà
Il nuovo modello OT24
A cura di: Legacoop Romagna
Workshop
Il Risparmio energetico nel settore
degli ascensori
Quanto consuma un ascensore? È possibile risparmiare energia? E soprattutto quali sono le soluzioni oggi disponibili per
rendere un impianto più sostenibile?
Mia S.p.A., società del Gruppo Manutencoop specializzata
nella installazione e gestione di impianti di sollevamento, risponderà a questi ed altri interrogativi iIllustrando le vie perseguibili per ridurre i consumi
o riutilizzare l’energia attraverso la presentazione dell’insieme
delle tecnologie e dei prodotti disponibili oggi sul mercato.
A cura di: MIA spa
Programma
16.15 - 17.45 Ing. Leonida Lorquando - Direttore Tecnico Mia
S.p.A.
17.45 –18.30 Ing. Emiliano Cuter - Direttore Operation Mia
S.p.A.
Giovedì 6 Novembre 2014 ore 10.00-11.30
Sala Cooperambiente
A cura di: Cellini GCT – Consorzio Re-Cord
Programma
10.00 – 10.15 Biomasse forestali: metodi di stima e potenzialità nell’Appennino centrale
Lorenzo Mini, Dream Italia Soc. Coop.
11.15 - 11.30 Il progetto: centrale cogenerativa a biomassa e
impianto di produzione pellet
Damiano Vannucchi, Cellini GTC Soc. Coop.
11.30 – 11.45 Pellet innovativo: tecnologie attuali e prospettive a breve termine
David Chiaramonti, Consorzio RE-CORD/UNIFI
11.45 – 12.00 Il mercato del pellet: prospettive di sviluppo
Renato Nistri, BioEnTech
11.15 – 11.30 Conclusioni
Legacoop
Giovedì 6 Novembre 2014 ore 12.30-13.00
Sala CPA
A cura di: Brebey scpa
L’attuale utilizzo di prodotti fossili, per la produzione di energia,
continua a definire impatti negativi sia sull’ambiente che sugli scenari futuri per il nostro paese.
La produzione locale di pellet si inserisce in questo scenario con
elementi positivi quali la promozione e tutela del territorio.
Nel presente convegno saranno presentate le tecnologie e le possibili innovazioni della filiera. Sarà inoltre presentato lo stato del
mercato e le sue potenzialità a breve/medio termine.
ACI
Programma
11.30 - 11.40 Introduzione
11.40 - 12.00 La presentazione delle principali modifiche al
modello
12.00 - 12.15 Domande
12.15 - 12.30 Presentazione delle cooperative di sevizio in ambito di ambiente e sicurezza di Legacoop Romagna
Seminario formativo
Abitare Mediterraneo
Workshop
Un esempio di bioraffineria: pellet, energia,
calore e idee per domani
Primo piano
Nel mese di agosto 2014 è stato introdotto il nuovo modello OT24
che le aziende devono compilare e presentare entro il 28 febbraio
2015 per accedere allo sconto.Tale modello, pubblicato in misura
assolutamente tardiva, verifica i requisiti che le aziende devono
avere durante l’anno 2014 per accedere allo sconto.
Il modello è stato profondamente modificato, le 14 sezioni presenti precedentemente sono state ricondotte a 4 sezioni.
Durante l’incontro saranno presentate le modifiche più sostanziali.
Abitare Mediterraneo è un progetto di ricerca inizialmente finanziato dalla Regione Toscana nell’ambito del POR CREO FESR 20072013, sviluppato da un partenariato di eccellenza coinvolgendo
Università, centri di ricerca e aziende toscane, per realizzare un Sistema Aperto come piattaforma condivisa di conoscenze che, da
un lato, favorisca il miglioramento delle prestazioni ambientali del
sistema edificio e, dall’altro, fornisca ai soggetti partecipanti le
competenze e gli strumenti di valorizzazione in chiave competitiva.
Oggi, l’obiettivo di Abitare Mediterraneo è quello di avviare un laboratorio internazionale, dando vita ad un Centro di Competenza
sull’Edilizia Sostenibile in ambito mediterraneo, capace di coinvolgere attivamente tutti gli attori che a vario titolo intervengono
lungo la filiera, sviluppando soluzioni idonee al particolare contesto storico-culturale e rispondendo in modo articolato alle specificità climatiche del bacino mediterraneo.
Programma
12,30 alle 13,oo Arch. Rainer Toshikazu Winter titolo :“Abitare Mediterraneo - innovazione tecnologica e architettonica finalizzata al contenimento dei consumi energetici e al comfort
abitativo nel clima Mediterraneo”
Settori
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Imprese
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Cooperambiente
9
Giovedì 6 Novembre 2014 ore 14.00-15.30
Sala Cooperambiente
Workshop
L’Efficientamento energetico per il terzo settore
Il risparmio energetico è ormai imprescindibile per qualsiasi tipo
di immobile: per ridurre i costi di gestione, per aumentarne il valore, perché l’energia più pulita è quella risparmiata.
Manutencoop, gruppo leader in Italia nei servizi integrati di gestione e manutenzione di immobili, ha messo a punto un’offerta di servizi specialistici dedicati agli immobili del
Terzo Settore. Il Workshop sarà l’occasione per approfondire
casi pratici di analisi e progettazione degli interventi, conoscere
le soluzioni informatizzate disponibili per la gestione dei servizi
di manutenzione ed ascoltare la voce di testimonial che stanno
portando avanti progetti di efficientamento energetico.
A cura di: Gruppo Manutencoop
Programma
14.00 – 14.35 Ing. Maurizio Massanelli – Dir. Tecnico Commerciale Manutencoop Facility Management
14.30 - 15.00Arch. Daniele Boltri – Resp. Efficientamento
Energetico Manutencoop Facility Management
15.00 – 15.30 Arch. Daniela Zanasi – Resp. Innovazione e Sviluppo Manutencoop Private Sector Solutions
Giovedì 6 Novembre 2014 ore 16.00-17.30
Sala Cooperambiente
Workshop
L’Efficientamento energetico per il settore
alberghiero
A cura di: Gruppo Manutencoop
Programma
16.15 – 16.30 Ing. Maurizio Massanelli – Dir. Tecnico Commerciale Manutencoop Facility Management
16.30 - 16.45Arch. Daniele Boltri – Resp. Efficientamento
Energetico Manutencoop Facility Management
16.45 – 17.00 Arch. Daniela Zanasi – Resp. Innovazione e SviACI
Legacoop
Venerdì 7 Novembre 2014 ore 9.30-11.00
Sala Cooperambiente
Il Progetto Europeo IEE “SUCELLOG”
A cura di: Ing. Enrico Pietrantonio DREAm Italia – Legacoop Agroalimentare
La progettazione europea sui temi energetici e ambientali – Intelligent Energy Europe e Horizon 2020 – fornisce a molteplici
tipologie di imprese, anche legate ai settori dell’agroalimentare,
numerose opportunità di evoluzione, risparmio e incremento di
business. Legacoop Agroalimentare ha voluto cogliere queste
opportunità per presentarle ai propri associati, per i quali sono
già attivi e finanziati alcuni progetti di sviluppo, sui temi delle
agro-energie e del miglioramento dei consumi.
Programma
9.30 - 9.45 Introduzione
9.45 –10.00 La progettazione europea a servizio delle imprese: i principi
10.00 - 10.20 Il progetto Europeo IEE “SUCELLOG”: opportunità di business per le imprese agro-alimentari
10.30 – 10.50 Il progetto Europeo IEE “TESLA”: l’analisi dei
consumi energetici aziendali
10.50 – 11.00 Domande
A seguito del work-shop ci sarà l’opportunità di incontri bilaterali fra le Aziende e i tecnici esecutori dei progetti.
Ridurre i costi di gestione, aumentare il valore dell’immobile, assicurare maggior comfort ai clienti e, non ultimo, contribuire alla
sostenibilità ambientale: la riqualificazione energetica delle proprie strutture è ormai non più solo una scelta ma una necessità per
il settore alberghiero. Manutencoop, gruppo leader in Italia nei servizi integrati di gestione e manutenzione di immobili, propone servizi specialistici pensati per rispondere puntualmente alle particolari
esigenze di hotel, alberghi e strutture ricettive. Il Workshop sarà
l’occasione per approfondire casi pratici di analisi e progettazione
degli interventi, conoscere le soluzioni informatizzate disponibili
per la gestione dei servizi ed ascoltare la voce di un testimonial del
settore quale NH Hoteles che ha già completato importanti interventi di efficientamento energetico.
Primo piano
luppo Manutencoop Private Sector Solutions
17.00 – 17.30 Ing. Samuele Primiceri - Engineering, Maintenance & Environment Manager - BU Italy NH
Hotels
Venerdì 7 Novembre 2014 ore 11.00-12.30
Sala Cooperambiente
Workshop
L’efficientamento energetico nei condomini
Il momento storico, i bisogni del mercato, gli incentivi fiscali
aprono uno scenario di grande interesse sul tema dell’efficientamento energetico degli immobili. Il Gruppo Manutencoop ha
lanciato sul mercato Energiko, la soluzione di efficientamento
“chiavi in mano” dedicata agli utenti privati. Il Wokshop approfondirà i temi legati al mondo del condominio, presenterà le
possibili opportunità illustrando alcune proposte concrete. I contenuti verranno presentati con un focus particolare sulle dinamiche tipiche che gli amministratori di condominio e le famiglie
che vi abitano si trovano ad affrontare.
A cura di: Gruppo Manutencoop
Programma
11.15 - 11.40 Ing. Maurizio Bottaini - Direttore Servizi Speciali-
Settori
Territori
Imprese
Sondaggio
Cooperambiente
10
stici Manutencoop Facility Management
11.40 - 12.00Dott. Andrea Zucca - Responsabile Marketing
Progetto Energiko
12.00 - 12.30 Arch. Josephine Marincola - Responsabile Tecnico Progetto Energiko
Venerdì 7 Novembre 2014 ore 12.30-14.30
Sala Cooperambiente
Efficienza Energetica: oltre il prezzo
dell’energia.
Un esempio di applicazione ai punti
vendita della Grande Distribuzione
Programma
11.45 – 15.15 Arch. Romolo Balasso - Presidente Centro Studi
Tecnojus
15.15 - 15.45 Antonio Mendo - Sicura S.p.A.
15.45 – 17.30 Luigi Trippa - Presidente AIOLAF (Associazione
Imprese Operatori Lavori su Fune)
Sabato 8 Novembre 2014 ore 10.30-12.30
Sala Cooperambiente
Programma
Seminario formativo
12.30 – 12.45 Introduzione
Mauro Angelini Presidente SPES
Titolo da definire
Relatore da definire
12.45 -13.15 Relatore da definire
“Coop Adriatica e la sua politica energetica”
13.15-13.45 Relatore Spes
“Sviluppo e implementazione di un sistema per
la gestione dell’efficienza energetica”
13.45-14.00 Relatori da definire
“Energy Spes Suite: l’applicazione del monitoraggio per l’efficienza energetica nei punti vendita Coop Adriatica”
Discussione
Considerazioni conclusive
Workshop
Prevenire le cadute dall’alto: responsabilità
penali e misure risolutive
Quali sono le problematiche principali connesse alle cadute dall’alto e dalla scelta delle linee vita più adatte alle diverse realtà
aziendali? Quali le responsabilità alla luce della normativa attuale e nazionale? Cosa prevede la norma tecnica UNI EN 795?
Quando e perché utilizzare la tecnica della fune per la manutenzione e pulizia degli immobili? Queste ed altre le domande
a cui darà risposta il Workshop proposto da Gico Systems,
forte della propria specializzazione nella gestione di lavori in
quota e Sicura S.p.a, società del Gruppo Manutencoop specializzata nella progettazione e gestione di sistemi per la sicurezza.
L’esperienza dei relatori ed i casi concreti presentati consentiranno una approfondita comprensione della problematiche,
delle responsabilità in capo alle figure aziendali coinvolte e delle
varie soluzioni applicabili.
ACI
Legacoop
Tecnolana Brebey: una tecnologia ecologica
per l’abitare sostenibile
Le norme sul risparmio energetico, a partire dalla direttiva
2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia, hanno favorito
la diffusione dell’uso degli isolanti per edilizia I pannelli in lana Brebey sono il frutto di una ricerca tecnologica che ha portato all’ottenimento di un prodotto di eccellenza, che fornisce soluzioni per
l’isolamento termico e acustico che coniugano la tutela dell’ambiente e le prestazioni di ottimo livello.
In questo seminario verranno analizzate le caratteristiche di Tecnolana ed alcune soluzioni costruttive che utilizzano la lana di pecora per l’isolamento acustico e termico, con valutazioni sulle
prestazioni determinate con l’uso di software e con prove in opera.
Programma
10,30 – 11
Venerdì 7 Novembre 2014 ore 14.30-16.30
Sala Cooperambiente
Primo piano
A cura di: Gruppo Manutencoop
Ing. Carlo Pillola
“ Un modello per lo sviluppo sostenibile: la casa in
terra cruda in Sardegna “
11 ,00 – 11,30 Dott. Roberta Giorio
“Le etichettature ambientali come strumento per
aumentare la competitività delle imprese e migliorare la sostenibilità ambientale di prodotti e
processi.
11,30 – 12,00 Dott. Paolo Callioni
“ Pannelli in Tecnolana Brebey:una tecnologia
ecologica per l’isolamento termico degli edifici “
12- 12.30 Arch. Marco Tradori
“Isolare con la lana di pecora “
Settori
Territori
Imprese
Sondaggio
Primo piano
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RITRATTI DI NUOVE COOPERATIVE
Minori a rischio, con la cooperativa
Gaia per ricominciare
In Umbria, a Martignana, in una accogliente
casa di campagna vivono otto ragazzi tra i
14 ed i 18 anni. Sono minori a rischio ospiti
della comunità educativo residenziale la
Caravella, opportunità nata dall’intraprendenza di un gruppo di otto educatori professionisti e soci della start up cooperativa
sociale Gaia.
Come è nata l’idea della comunità di
accoglienza per minori a rischio la Caravella?
“Dopo anni di esperienza come educatori
nel territorio, -racconta Monica Giombetti
presidente della cooperativa sociale Gaiavolevamo offrire una nostra risposta al bisogno di accoglienza per i minori a rischio,
con un approccio familiare, dove la figura
dell’educatore fosse un valido punto di riferimento. La nostra idea è nata nel 2011,
durante il pieno della crisi economica.
Siamo partiti in tre con l’obiettivo di costituire una cooperativa sociale. Abbiamo cominciato a tessere rapporti con il territorio,
le Università e la nostra rete di contati e conoscenze per sensibilizzare la comunità, le
istituzioni e trovare fondi. Poi con il supporto
di Legacoop abbiamo dato vita allo statuto,
al regolamento interno e nel 2012 è nata la
cooperativa sociale ‘Gaia’. Ci siamo rivolti
inizialmente agli enti locali per cercare un
luogo adatto. Purtroppo non è stato possiPrimo piano
ACI
bile reperire un locale pubblico, -spiega
Giambetti- così abbiamo deciso di muoverci
privatamente ed acquistare l’abitazione che
oggi ospita i ragazzi minori e stranieri non
accompagnati che portano con loro vissuti
e culture diverse”.
Come vivono la quotidianità i giovani
inquilini della casa?
“La casa è strutturata su tre piani -spiega
Giombetti-. Al piano terra ci sono: la camera
dell’educatore, un salone con la tv e la libreria, un sala conviviale con la cucina, un
bagno attrezzato per disabili e la lavanderia.
Al primo piano quattro camere per i ragazzi
e due bagni. Un educatore, con turni settimanali, segue due ragazzi che collaborano
per dare il loro aiuto alla piccola comunità.
Si occupano della cucina, della pulizia degli
spazi comuni ed esterni e si prendono cura
di due cagnolini. Il nostro obiettivo è renderli responsabili e puntare al raggiungimento della loro autonomia, aiutandoli a
socializzare -spiega- per questo abbiamo
progettato dei laboratori pratici e professionalizzanti per aiutarli sviluppare le loro capacità personali. Ad esempio su un terreno
Legacoop
Settori
vicino alla comunità abbiamo creato un
orto sinergico dove insieme agli educatori ed un agronomo imparano a coltivare
le piante. Inoltre grazie ad un laboratorio
di artigianato, hanno appreso come costruire strumenti musicali della tradizione
popolare, o ancora sottopentole in legno
simbolo di convivialità. Con i prodotti realizzati, hanno poi partecipato ai mercatini artigianali”.
Obiettivi per il futuro?
“Vogliamo dare continuità al nostro progetto
educativo ed aiutare i ragazzi affinché dopo
le dimissioni possano terminare gli studi e
raggiungere una loro autonomia economica
-sottolinea Giombetti. Stiamo valutando
quindi di creare un gruppo appartamento per neo maggiorenni insieme ad
altre realtà che operano nel sociale ed offrire loro esperienze di inserimento lavorativo. Tutto questo ci arricchisce giorno dopo
giorno -commenta infine- è una scoperta
continua. Vediamo crescere le capacità di
persone a cui sentiamo di poter dare una
nuova occasione”.
Territori
Imprese
Sondaggio
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>> Alleanza Cooperative Italiane
>> Reggio Emilia
ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE
Lavoro “Noi parte civile contro
false cooperative”
«L’operazione compiuta dalla Guardia di Finanza contro il consorzio Gesconet dimostra
ancora una volta quanto grave sia il fenomeno delle false cooperative e quanto danno
queste imprese siano in grado di arrecare allo
Stato oltre che al movimento cooperativo, sia
per la reputazione sia per la concorrenza
sleale che muovono ogni giorno alle nostre
imprese». Lo dice Mauro Lusetti, presidente
dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, a
nome dei copresidenti Maurizio Gardini e Rosario Altieri in merito alle recenti indagini condotte su false cooperative che hanno evaso il
fisco.
«Tutto ciò conferma ulteriormente la scelta
della battaglia che da sempre abbiamo intrapreso contro questi fenomeni criminosi e
che ora stiamo ulteriormente intensificando
come Alleanza delle Cooperative. In questo
quadro – si legge nella nota – rilanciamo la
scelta di costituirsi parte civile, ogni qualvolta
sarà possibile, nei processi contro le false
cooperative e la proposta di legge per inasprire i controlli».
«Lanciamo l’appello alle Pubbliche Amministrazioni di non perseguire il massimo ribasso, la cui procedura è un ulteriore
elemento distorsivo. In questa battaglia è fondamentale un vero coordinamento delle attività ispettive e delle forze dell’ordine a tutti i
livelli. Bene quindi l’istituzione dell’Agenzia
Unica per le Ispezioni del Lavoro contenuta
nell’emendamento del Governo al DDL Delega lavoro e l’attività del Ministero dello Sviluppo economico per perseguire l’obiettivo di
raggiungere con la revisione la totalità delle
cooperative, in particolare quelle a cui la PA
deve provvedere direttamente.
Pari Opportunità–Finanza, un vademecum per cooperative femminili
Un Vademecum per le cooperative femminili.
Una guida a tutte le opportunità di sostegno
economico e finanziario a cui possono attingere le imprese ‘in rosa’. Realizzata dai tre
organismi di parità delle centrali che compongono l’Alleanza delle Cooperative Italiane,
è stato annunciato da Dora Iacobelli, presidente della Commissione Pari opportunità di
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
Legacoop, nel corso del convegno “Prendere
tempo”, che si è svolto il 24 ottobre a Bologna.
Un aiuto necessario: anche gli ultimi dati di
Banca d’Italia raccontano come prosegua un
minore ricorso al credito delle imprese femminili rispetto a quelle a conduzione maschile, provocato anche da elementi di
discriminazione quali la richiesta di maggiori
garanzie e tassi più alti.
“Con questa consapevolezza gli organismi di
parità dell’Alleanza – spiega Dora Iacobelli,
presidente della Commissione Pari opportunità e vicepresidente di Legacoop nazionale
– hanno ritenuto utile mettere a punto una
guida per le socie delle cooperative femminili all’utilizzo di strumenti e prodotti finanziari disponibili nel perimetro dell’Alleanza. È
il primo passo per una sistematizzazione dell’esistente che rappresenterà anche il presupposto per progettare e proporre nuovi
prodotti e servizi”.
Il Vademecum presenta dunque, in modo
agile, tutti i sostegni che le tre centrali cooperative e le strutture che fanno loro riferimento hanno messo in campo in questi anni
per lasciarsi alle spalle questa difficoltà. Per
riceverlo è possibile scrivere a [email protected]
REGGIO EMILIA
È nata sull’Appennino la Scuola
della Cooperazione di Comunità
Ha preso il via con successo a Succiso la
Scuola della Cooperazione di Comunità.
“Fare cooperazione di comunità per lo sviluppo locale delle aree interne. Esperienze,
competenze e strumenti operativi per la
cura e la valorizzazione dei territori attra-
Territori
Imprese
Sondaggio
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verso la cooperazione di comunità”: questo
è stato il tema della prima delle due iniziative organizzate sull’Appennino Reggiano
nell’ambito della Scuola della Cooperazione
di Comunità, un progetto promosso dall’Alleanza delle Cooperative Italiane dell’Emilia-Romagna e di Reggio Emilia, con il
contributo della Regione Emilia-Romagna
grazie al progetto “La cooperativa è una comunità” finanziato dalla Legge Regionale
6/2006.
Il 24 e 25 ottobre a Succiso si è parlato della
significativa esperienza delle cooperative di
comunità situate nell’alto Appennino reggiano, in particolare le cooperative I Briganti
di Cerreto di Cerreto Alpi e Valle dei Cavalieri
di Succiso, nate con l’obiettivo di mantenere
in quel luogo una comunità viva, attraverso la
forma dell’impresa cooperativa. Una esperienza che l’Alleanza delle Cooperative Italiane ritiene possa essere replicato in altri
territori.
Alle prime due giornate della Scuola, che si
è svolto presso l’agriturismo della Valle dei
Cavalieri, hanno preso parte trenta partecipanti, provenienti oltre che da Reggio Emilia,
da Benevento, Roma, Suvereto (LI)), Bagnone
(MS), Ferrara e Parma. I partecipanti hanno
potuto conoscere da vicino l’esperienza della
Valle dei Cavalieri, visitando anche il caseificio della cooperativa e dialogando con il presidente Dario Torri e il vicepresidente Oreste
Torri. L’iniziativa, a cui hanno portato il loro
Primo piano
ACI
saluto il sindaco di Ramiseto Martino Dolci
e il presidente del Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano Fausto Giovanelli,
è poi proseguita con gli interventi di Giancarlo Ferrari, dirigente nazionale dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, Giovanni
Teneggi, dell’Alleanza delle Cooperative di
Reggio Emilia, Rosa Maria Manari, del
Servizio Documentazione, Europa, Cittadinanza attiva della Regione Emilia-Romagna,
Federica Bandini e Renato Medei, dell’Università di Bologna, Paolo Rizzi, dell’Università Cattolica di Piacenza, Ugo
Baldini, presidente della Cooperativa Architetti e Ingegneri Urbanistica, Alessandra
Bonfanti, responsabile PiccolaGrandeItalia
di Legambiente, e Jenner Meletti, giornalista de La Repubblica.
Legacoop
Settori
Particolarmente significativa, al termine delle
relazioni della prima giornata, la proiezione
del film “Varvilla”, di Valerio Gnesini, un ritratto di Succiso e della sua cooperativa di
comunità.Alla proiezione, oltre ai partecipanti
alla Scuola, hanno assistito quasi tutti gli abitanti di Succiso, diversi dei quali protagonisti
del film. Nella giornata successiva la Scuola
è proseguita con un lavoro di gruppo, coordinato da Maurizio Davolio, Giovanni Teneggi e Matteo Pellegrini dell’Alleanza
delle Cooperative Italiane, che ha affrontato
alcuni aspetti organizzativi, legislativi e progettuali delle cooperative di comunità.
La prima edizione della Scuola della Cooperazione di Comunità proseguirà il 15 e 16
novembre a Cerreto Alpi, presso la cooperativa I Briganti di Cerreto.
Territori
Imprese
Sondaggio
Legacoop
>> Legacoop
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LEGACOOP
“Ripartiamo da Sud”, la cooperazione per un Mezzogiorno trainante
“Ripartiamo da Sud”, provando a invertire la
tendenza e a proporre, anche con un sistema
cooperativo forte e coeso, l’idea di un Mezzogiorno che è forza trainante per tutto il
Paese. In una giornata intensa di studio, dibattito e racconto di best practice del mondo
della cooperazione, a Bari il 27 ottobre, nella
Camera di Commercio, si sono riuniti cooperatori e strutture del mondo Legacoop,
provenienti da otto regioni del sud Italia.
“L’impresa di tutti, il lavoro” di ognuno, come
recita lo slogan dell’evento. “E’ questo ciò
che dimostrano quotidianamente le imprese
cooperative: la forza del fare insieme e, sopratutto, dell’operare secondo i princìpi della
legalità, del bene comune e per il territorio,
nonostante il fortissimo momento di recessione economica”, ha sottolineato il presidente Legacoop Puglia, Carmelo Rollo, cha
ha aperto i lavori.
All’evento, moderato dal giornalista Mauro
Alberto Mori, hanno partecipato il presidente Legacoop, Mauro Lusetti, e il vice
presidente Elio Sanfilippo, il presidente del
Centro Studi Legacoop, Alberto Zevi, e il responsabile Area Analisi e programmazione
territoriale dell’Istituto Pugliese di Ricerche
Economiche e Sociali (Ipres), Nunzio Mastrorocco, il direttore generale di Coopfond,
il fondo mutualistico Legacoop, Aldo Soldi.
Come far ripartire il Mezzogiorno? Come renderlo forza motrice per il Paese? Le proposte
e le tesi snocciolate nel corso della giornata
sono confluite in unica tesi. Serve innovazione, servono investimenti e start up di giovani che hanno voglia di rischiare, serve
legalità e sana cooperazione che porta alla
coesione sociale e alla fiducia da parte dei
cittadini. Elementi questi che, anche secondo
le tesi di una delle più importanti economiste
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
e docenti di Economia dell’Innovazione della
University of Sussex, Mariana Mazzucato
(intervenuta nel dibattito pomeridiano),
creano mercato e le condizioni per cui, non
con investimenti a pioggia, lo Stato possa
farsi carico del rischio d’impresa. E in questo
la cooperazione, che mette insieme più attori
dell’economia, può più di altre forme d’impresa, sostenere e avviare un processo di
sviluppo nel lungo termine.
“Il Mezzogiorno di oggi rappresenta una
grande opportunità per tutti – ha proseguito
Rollo – , per le grandi e piccole cooperative
e per i loro consorzi, per il sistema produttivo
e quello dei servizi”. Come anche per i giovani. “Per troppo tempo questa nostra società ha pensato di poter fare a meno dei
nostri giovani, nessuna opportunità è stata
data loro, nessuno spazio è stato liberato, neanche da chi doveva farlo per dovere. Noi, il
movimento cooperativo del Mezzogiorno,
possiamo e dobbiamo farlo, dobbiamo ascoltare le nuove generazioni, saperli apprezzare
e, se ne siamo capaci, confrontarci con loro
su progetti per la crescita. Insieme a loro
dobbiamo saper imporre il cambiamento,
nelle cooperative e nella organizzazione, dobbiamo saper convivere con esso e valorizzarlo in ogni sua parte”
Il Sud ha un ruolo importante nel panorama
cooperativo ed economico nazionale. Con
dati alla mano, come ha spiegato il presidente Zevi, nel corso della sua presentazione: nel Sud “sono attive, difatti, 24.036
strutture tra cooperative e consorzi e con un
fatturato, registrato a fine 2012, di 12,5 miliardi di euro”. Pertanto, anche alla luce di
questi dati, il Movimento cooperativo deve
fare la sua parte, ha incalzato il presidente
Legacoop Lusetti: “Serve ripensare la nostra attività”. Come anche il concetto di Stato
“Innovatore”, per dirla con la teoria della
Mazzucato. L’innovazione senza uno Stato
non demiurgo ma lungimirante, non è possibile. “Abbiamo bisogno di riposizionare – ha
dichiarato Lusetti -, ad oggi, le attività delle
nostre cooperative in ambiti nuovi e in territori nuovi. Deve coesistere un rapporto virtuoso tra stato e privato”. Sul tema legalità
ha incalzato anche il vice presidente Sanfilippo: per il Meridione “non ci sarà incentivo
che tenga se c’è un tessuto mafioso. La legalità è condizione indispensabile per ogni
ipotesi di sviluppo, non è solo esigenza civile
ma condizione indispensabile e fondamen-
Territori
Imprese
Sondaggio
Legacoop
15
tale per le nostre imprese”. E perché il Mezzogiorno possa candidarsi a protagonista.
“Senza il Sud l’Italia non ce la fa, non riparte.
Al tempo stesso, il Sud non ce la, se non
cambia”.
“Ognuno di noi – ha sottolineato, a sua volta
Carmelo Rollo – vive realtà di crisi in cui le
cooperative, specie del meridione, hanno seguito lo sviluppo e l’evolversi della crisi. Ma ci
sono elementi che ci fanno dire che abbiamo
potenzialità su cui costruire una nuova epoca
di sviluppo cooperativo. Dobbiamo crederci
e farlo in una logica dove non riproporre il
passato. Perché il passato non esiste più. Gli
elementi che traino lo sviluppo sono nuovi e
abbiamo bisogno di poter e dover contare su
le nuove generazioni, sul lavoro e, soprattutto, sul concetto di legalità”.
Giovani generazioni, dunque, legalità, sostenibilità e territorio. Sono i temi cardini degli
interventi dei relatori, come di tutto il programma del Movimento cooperativo. Temi
sui quali “si sta costruendo un patto associativo più forte e che porterà al completamento del percorso dell’Alleanza delle
Cooperative Italiane”.
Alla cooperazione nel Mezzogiorno, dunque,
è affidato un ruolo centrale di ripresa e una
capacità, cosiddetta, resiliente, ovvero quella
di sapersi re-inventare, di adattarsi ai contesti mutevoli, di resistere ai contraccolpi di
un’economia al collasso, ricercando e recuperando un equilibrio sociale ed economico.
Primo piano
ACI
Ma anche sostenere la crescita di nuove imprese, che, in forma cooperativa, mettono al
centro le persone, a discapito del profitto.
Come Movimento Cooperativo “credo – ha
annunciato il presidente Rollo - sia necessario imporci un’agenda di lavoro, indicando
delle priorità e dei punti condivisi da proporre
sui nostri territori e al nostro congresso, integrando, ove possibile l’ottimo documento
di base elaborato dai gruppi di lavoro indicati
dalla Direzione Nazionale di Legacoop”.
Tra i punti chiave del programma di sviluppo
meridionale anche la necessità di sviluppare
la competitività del sistema agroalimentare;
la necessità di promuovere e diffondere le
cooperative di comunità, che devono rappresentare una delle risposte concrete ai bisogni della comunità e delle persone. Serve,
Legacoop
Settori
inoltre, “costituire un fronte comune contro
le strategie dei tagli nei lavori pubblici. Non
possiamo accettare quel che succede ormai
da anni. Siamo, da troppo tempo, di fronte a
gare pubbliche, soprattutto nei servizi, che
non rispettano i canoni della sicurezza e del
costo del lavoro. Si taglia prima che si vada
in gara, spesso, considerati i nostri valori e il
rispetto che nutriamo nei confronti del lavoro
dignitoso e legale, siamo costretti a non partecipare. Abbiamo il dovere di dire ‘no’ a
forme di dumping o raggiri. Dobbiamo continuare la nostra battaglia contro i massimi
ribassi, che nulla hanno prodotto se non la
chiusura di tante imprese, anche cooperative”.
Il Movimento Cooperativo Legacoop riparte,
dunque, anche dal Sud. Con temi condivisi
di sviluppo delle singole persone e dei territori. Lo hanno sottolineato a gran voce anche
i presidenti di Legacoop Palermo, Filippo
Parrino, della Campania, Mario Catalano,
della Basilicata,Paolo La Guardia, e della
Calabria, Giuseppe Pellegrino. Sono temi
che accompagneranno i consessi regionali
dei prossimi giorni, sino al congresso nazionale Legacoop, che si terrà a Roma il prossimo dicembre, tappa importante di
definizione, per le imprese e il Paese, di una
più forte Alleanza delle Cooperative Italiane.
“La lotta per la legalità – ha concluso Lusetti
– è la nostra battaglia per il cambiamento”.
Territori
Imprese
Sondaggio
Settori
>> ANCPL
16
ANCPL
Assemblea nazionale
Cooperative Industriali
>> Legacoop Servizi
L’Assemblea Nazionale delle Cooperative
Industriali si terrà il 7 novembre a Bologna,
con inizio alle ore 10.00, presso l’Auditorium dell’Unipol Banca (P.zza della Costituzione, 2).
Programma
Apre e coordina i lavori
Domenico Olivieri - Vice Presidente
Ancpl - Legacoop
Saluto del presidente Gruppo Unipol
Pierluigi Stefanini
Relazione introduttiva
Maurizio De Santis - Responsabile
Nazionale Cooperative Industriali
“Vecchie e nuove cooperative: riflessioni e contributi”
Tavola rotonda
«Recuperare le imprese, salvaguardare il lavoro»
Partecipano:
Claudio De Vincenti – Vice Ministro
allo Sviluppo Economico
Mauro Lusetti – Presidente Legacoop
e Alleanza Cooperative Italiane
Carlo Zini – Presidente Ancpl – Legacoop
Coordina la discussione:
Camillo De Berardinis – Amministratore Delegato CFI
LEGACOOP SERVIZI
Assembleeterritorialipreparatorie
all’assemblea di mandato
Si sono concluse questa settimana, con l’incontro di Legacoop Servizi Umbria del 30 ottobre, le riunioni territoriali preparatorie
dell’Assemblea di mandato di Legacoop Servizi, che si terrà a Roma il 4 e 5 novembre
prossimi presso il Centro Congresso Frentani.
Link al programma dell’Assemblea di mandato 2014.
http://www.legacoopservizi.coop/wpcontent/uploads/2014/10/Programma-Assemblea-di-mandato-Legacoop-Servizi.pdf
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
Durante gli incontri territoriali sono stati eletti
i delegati all’Assemblea nazionale e si è proceduto all’elezione della presidenza delle Associazioni regionali: confermato Angelo
Migliarini alla guida della Toscana, Alberto
Armuzzi come Presidente del Comitato territoriale dell’Emilia Romagna e Andrea Laguardia alla presidenza di Legacoop Servizi
Lazio; eletto, nel neo costituito distretto Nord
Est, Carlo Dileo a Presidente di Legacoop
Servizi Veneto e Friuli V. G., e Vladimiro Zaffini alla guida di Legacoop Servizi Umbria, in
sostituzione di Adriano Padiglioni.
In questo ultimo mese i cooperatori del settore Servizi di tutta Italia sono stati inoltre impegnati nella discussione e valutazione del
Documento programmatico di Legacoop Servizi per il mandato 2014-2018, frutto di un
lavoro di confronto avviato dalla Presidenza
con i territori a partire dal mese di aprile e approvato il 15 luglio dalla Direzione nazionale.
Il documento si compone di tre principali
parti:
- uno sguardo al contesto generale italiano
nel quadriennio 2010-2014;
- un excursus circa i principali filoni, le linee
di attività e il quadro economico-organizzativo di Legacoop Servizi;
- gli indirizzi per il nuovo mandato 20142018 sia relativamente agli orientamenti
generali e settoriali, sia in merito a ruoli,
funzioni e assetti organizzativi dell’Associazione.
Le considerazioni emerse in questa fase preparatoria saranno poi discusse la prossima
settimana durante i lavori dell’Assemblea nazionale, per confluire nell’approvazione del
documento finale che traccerà gli assetti e le
linee di azione di Legacoop Servizi per il mandato 2014-2018.
Link al documento programmatico di Legacoop Servizi
http://www.legacoopservizi.coop/wpcontent/uploads/2014/10/DOCUMENTOPROGRAMMATICO-Assemblea-di-Mandato
-Legacoop-Servizi-2014.pdf
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
>> Allto Adige-Südtirol
17
ALTO ADIGE-SÜDTIROL
>> Veneto
Il problema dello sfruttamento nel
settore produzione alimentare
>> Emilia Romagna
Ospiti internazionali e numerosi partecipanti
al convegno svolto ad Innsbruck il 24 ottobre sulle dinamiche dello sfruttamento nel
settore alimentare. Il convegno è stato organizzato dall’Università di Innsbruck in collaborazione con l’Università di Bolzano e
Legacoopbund.
La produzione alimentare è segnata in molti
casi da condizioni lavorative basate sullo
sfruttamento e su rapporti di semischiavitù.
Sebbene in base al contesto nazionale, regionale o settoriale si possano individuare
notevoli differenze, si può comunque parlare di un problema strutturale.
Al convegno tenutosi oggi a Innsbruck
hanno partecipato tirocinanti, ricercatori, lavoratori migranti e rappresentanti politici
per scambiare, raccogliere e unire le proprie conoscenze in questo ambito. Sono
stati presentati attuali progetti di ricerca internazionali e iniziative riguardanti i problemi di sfruttamento dei lavoratori
migranti. Lo scopo era quello di elaborare
possibili soluzioni di carattere socio politico
e antropologico.
Attraverso la presentazione di esempi concreti provenienti tra l’altro dall’Italia del Sud,
dalla Germania e dal Canada, il convegno
ha cercato di stabilire un nesso tra la produzione, la trasformazione, il commercio, la
distribuzione e il consumo. Sono state inoltre segnalate le opportunità che emergono
dagli approcci economico solidali e non da
ultimo sono stati approfonditi eventuali interventi scientifici, politici ed economici.
>> Liguria
>> Emilia Romagna
>> Toscana
>> Toscana
>> Marche
>> Lazio
>> Reggio Emilia
VENETO
Progetto SEA. Friuli V. G. e Legacoopbund devono fare sistema”
SEA, acronimo di Social Economy Agency, è
il progetto finanziato dal Fondo europeo di
sviluppo regionale e dai fondi nazionali, nell’ambito del Programma per la cooperazione transfrontaliera Italia – Slovenia
2007-2013: martedì 21 ottobre, presso la
sede di Legacoop Veneto a Marghera (Ve),
si è tenuto il convegno conclusivo.
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
Il progetto ha coinvolto quattordici soggetti
pubblici e privati compresi tra la Slovenia e
le tre regioni italiane Friuli Venezia Giulia,
Veneto ed Emilia Romagna. Lead partner è
Legacoop Friuli Venezia Giulia, che da
tempo ha intrapreso con Legacoop Veneto
un cammino di integrazione e un processo
di messa in rete di servizi alle imprese,
adottando per l’appunto le macroaree territoriali come nuovo parametro di riferimento dell’attività associativa: una logica di
trasversalità rispetto ai territori, in linea con
le indicazioni dell’UE.
Oltre a Legacoop Friuli Venezia Giulia e a
Legacoop Veneto, gli altri partner coinvolti
in SEA sono Provincia di Gorizia, Università
di Lubiana, Provincia di Udine, Finreco, Comune di Gorizia, Provincia di Ravenna, Confcooperative Friuli Venezia Giulia, Legacoop
Ravenna, e altri due soggetti sloveni che si
occupano di collocamento lavorativo.
Il progetto, come spiegato dal project manager SEA Fabrizio Valencic, ha avuto
quale tema centrale lo sviluppo dell’economia sociale nelle aree di attività dei partner,
attraverso l’integrazione delle iniziative e
delle politiche di promozione e sviluppo tra
soggetti pubblici e privati.
Oltre a tracciare un bilancio di questi primi
tre anni di attività (SEA è iniziato a settembre 2011 e si è concluso lo scorso agosto),
durante la seconda parte del convegno si
sono approfondite anche le modalità con le
quali affrontare la nuova programmazione.
Il progetto infatti si dà come obiettivo la costituzione in forma di cooperativa europea
di un’Agenzia per l’economia sociale. I responsabili delle società di servizi delle
Leghe regionali veneta, friulano-giuliana e
bolzanina, hanno sottolineato come la collaborazione tra soggetti imprenditoriali di
territori limitrofi diventa fondamentale in una
prospettiva di condivisione di progetti e lavori.
«Grazie al progetto SEA si è sviluppata una
rete di soggetti di diversi Paesi - ha sottolineato il direttore di Legacoop Veneto
Franco Mognato -. Oggi abbiamo l’opportunità e l’obbligo, di concerto con Legacoop Friuli Venezia Giulia - di valorizzare
questa rete in prospettiva della progettazione 2014-2020 coinvolgendo anche la
cooperazione di Bolzano. Le tre Leghe territoriali non possono e non devono perdere
questa occasione: sarebbe veramente una
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miopia non mettere a sistema le rispettive
competenze».
Come evidenziato da Loris Cervato, responsabile settore sociali Legacoop Veneto,
la Commissione europea ha individuato
nelle imprese sociali una priorità di investimento dei Fondi Strutturali 2014 - 2020.
Stefania Denevi, direzione Ufficio progetti
speciali della Regione Veneto, ha messo in
luce le prospettive dell’impresa sociale nella
nuova programmazione europea. Michela
Vogrig di LegacoopSociali, ha illustrato
l’impegno dell’organizzazione in questo settore strategico per il futuro della cooperazione sociale.
Infine Nicola Comunello, responsabile relazioni industriali Legacoop Veneto, ha relazionato sulle risposte di diritto societario
messe in campo dalla cooperazione, e sui
casi di nuove cooperative nate dai processi
di workers buy out, grazie alle quali è stato
possibile salvare posti di lavoro e mantenere la produzione.
LIGURIA
nate a questa drammatica emergenza.
Ma Legacoop Liguria nel suo complesso, in
rappresentanza di tutte le cooperative associate, si è immediatamente attivata con le
diverse istituzioni per dare subito risposte
concrete alle imprese e alle famiglie colpite.
In particolare è stato deliberato un milione
e mezzo di euro dalla Camera di Commercio di Genova.
“Appena è stata evidente l’entità del disastro ci siamo sentiti immediatamente con il
presidente Paolo Odone – commenta il presidente di Legacoop Liguria, Gianluigi
Granero – condividendo l’urgenza di intervenire per dare immediatamente un sostegno concreto alle imprese. Ora bisogna
lavorare per interventi strutturali e individuare procedure che permettano misure
urgenti. Bisogna avere la capacità di ripensare la città da un punto di vista urbanistico
ma anche fare presto per situazioni come
quelle del Bisagno e del Ferreggiano.
Dobbiamo coordinare gli sforzi e le idee dei
cittadini, delle imprese e delle istituzioni. Per
trovare insieme le migliori soluzioni”.
Alluvione, Legacoop e le sue cooperativetrasolidarietàepianificazione
Lega Pesca, nuovo ittiturismo
a Sanremo
Genova ancora sott’acqua. Legacoop Liguria ancora in primo piano per dare il proprio
sostegno.
Nei primi giorni di emergenza è stata Coop
Liguria a mettere a disposizione immediatamente del Comune di Genova acqua e
altro materiale di consumo . Da questa settimana parte invece l’iniziativa di Conad : i
clienti potranno aggiungere alla propria
spesa 1 euro (o multipli) in favore delle comunità colpite dall’alluvione di Genova. Per
ogni euro aggiunto, Conad ne aggiungerà
un altro e raddoppierà le donazioni desti-
La squadra di Legacoop LegaPesca Liguria
si amplia. A Sanremo opera – nella splendida zona del Lungomare Trento e Trieste il nuovo “Ittiturismo Motobarca Patrizia” di
Patrizia Sacchetti e Alfonso Di Gerlando.
Una giornata lunghissima che comincia alle
4 del mattino in mare dove operano principalmente padre e figlio. E che prosegue ora
anche nel ristorante, dove in particolare trovate Patrizia e sua figlia, aperto tutti i giorni
escluso il lunedì.
“In un momento in cui tutti licenziano, noi
invece assumiamo – spiega Alfondo Di Gerlado -. Molti nostri clienti affezionati ora
vengono a gustare anche qui i nostri pesci.
Di fronte a regolamenti comunitari restrittivi e costi proibitivi come quelli del gasolio,
con l’ittiturismo diamo più valore al nostro
prodotto e creiamo un equilibrio economico
con l’attività di pesca”.
La gente si sta ormai abituando al concetto
dell’ittiturismo che ha ormai ottimi esempi
nell’ambito di Legacoop LegaPesca Liguria . E i risultati dei primi giorni anche a Sanremo sono confortanti.
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
EMILIA ROMAGNA
Incontro su “Governance, partecipazione... e relazioni industriali”
Legacoop Emilia Romagna, in collaborazione
con Legacoop nazionale, organizza un incontro sul tema: “Governance, partecipazione dei soci e dei lavoratori e relazioni
industriali: temi di discussione”.
L’iniziativa avrà luogo a Bologna l’11 novembre 2014, dalle ore 9,15 alle 13,30
presso la Sala B della Torre Legacoop (Viale
A. Moro 16).
Le ragioni di questa iniziativa risiedono nella
consapevolezza del ruolo centrale che le
questioni della governance hanno ormai assunto sia rispetto allo sviluppo della forma di
impresa cooperativa sia rispetto al ruolo che
il funzionamento o meno della stessa governance ha giocato nella risposta o nella mancata risposta alle situazioni di crisi. Essa
diventa un elemento cruciale della identità
cooperativa, nel complesso equilibrio tra “ragioni economiche” e “governo democratico”.
Come documentazione di base per l’iniziativa a breve vi verranno inviate le “Linee
guida sulla Governance delle imprese
cooperative di Legacoop” del 2008.
In particolare la questione delle forme e
della qualità della partecipazione dei
soci e degli stessi lavoratori sia al governo
dell’impresa sia alla forma organizzativa ed
all’efficienza produttiva rappresenta una cartina di tornasole per lo sviluppo di quella speciale forma di impresa che è la cooperativa.
In occasione del prossimo congresso è stata
effettuata una nuova ricerca su questi temi,
affidata al prof. Mario Ricciardi, che rappresenta un seguito di quella realizzata dalla
Fondazione Barberini, alcuni anni or sono,
che si concluse a ridosso dell’inizio della crisi.
Il precedente Rapporto è consultabile sul sito
della Fondazione Barberini:
http://www.fondazionebarberini.it/ricerca_de
mocrazia-economica_Lapartecipazione.html
In questo quadro la stessa qualità delle relazioni industriali assume un particolare
valore sia simbolico e valoriale ma anche legato ad una efficiente risposta del sistema
delle imprese cooperative alla crisi e alla
sfide per lo sviluppo.
La centralità di queste tematiche per la
discussione congressualeè stata colta
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anche nei lavori preparatori per i congressi
ed ha trovato nei Documenti congressuali
ampia eco, sottolineando aspetti diversi ed
esprimendo valutazioni realistiche e dirette.
Presiede Giovanni Monti, Presidente Legacoop Emilia Romagna
Programma
Prof. Mario Ricciardi, Università di Bologna
“I risultati della ricerca su partecipazione
dei soci e dei lavoratori e relazioni industriali: primi risultati”
Dott. Mauro Iengo, Responsabile Ufficio legale Legacoop nazionale
“Per una nuova centralità della Governance cooperativa: proposte ed approfondimenti in corso”
Dott. Carlo Marignani, Responsabile
Relazioni sindacali Legacoop nazionale
“Le relazioni industriali alla prova della
crisi: problemi aperti”
Agli interventi dei relatori seguiranno i
commenti dei seguenti discussant:
Prof.ssa Lauralba Bellardi, Università
di Bari, già presidente dell’Associazione
italiana Giuslavoristi
Prof.Alessandro Zattoni, Università di
Napoli Parthenope, SDA Bocconi
Seguirà discussione
Intervento conclusivo di Mauro Lusetti,
Presidente Legacoop nazionale.
EMILIA ROMAGNA
Legacoop Servizi, “2009 - 2013 utili
ridottiecreati10.000postidilavoro”
Il congresso di Legacoop Servizi Emilia-Romagna, tenuto a Bologna il 23 ottobre, ha
confermato presidente Alberto Armuzzi.
Il comparto ha saputo affrontare le crisi innovando processi, prodotti e strategie puntando il proprio sguardo soprattutto sul
futuro. Internazionalizzazione, solido knowhow, introduzione dei sistemi tecnologici più
avanzati hanno consentito di stare nella crisi
interpretando in modo nuovo i mercati, trasformandosi.
«Il dato più rilevante – ha sottolineato Armuzzi nella sua relazione – è quello sulPrimo piano
ACI
l’occupazione: dal 2009 al 2013 è aumentata di circa 10.000 unità, in netta controtendenza con l’andamento generale.
Insomma, le cooperative hanno salvaguardato e ampliato le occasioni di lavoro, magari riducendo parte del patrimonio e degli
utili. E questo nonostante una situazione
dove, ad esempio nella logistica e nel trasporto e movimentazione delle merci, abbondano le cooperative spurie, spesso
contigue alla criminalità, che inquinano il
mercato con prezzi più bassi. Contro di esse
stiamo conducendo un’opera continua di
denuncia».
Armuzzi ha anche richiamato la pubblica
amministrazione ad abbandonare negli appalti la pratica del massimo ribasso per
adottare il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa che consideri anche
gli aspetti etici e il costo del lavoro valutandolo secondo i contratti di settore.
«Su questi e su altri punti – ha insistito Armuzzi – vogliamo e possiamo lavorare assieme alle organizzazioni sindacali alle quali
chiediamo di trovare una convergenza, tenendo presente le difficoltà del mercato,
anche sulla contrattazione».
Armuzzi guarda al futuro, anche della rappresentanza: «La prospettiva è quella dell’Alleanza delle cooperative italiane –
sostiene il presidente di Legacoop Servizi –
. Bisogna dare vita anche in Emilia-Romagna, assieme a Confcooperative e Agci, al
coordinamento dei Servizi e delle Utilities e,
intanto, avviare il cantiere per arrivare alla
costituzione dell’area Lavoro di Legacoop».
Nel dibattito sono intervenuti Francesco
Fumelli, con una ricerca effettuata da SCS
sul sentiment di un significativo campione
di cooperative; Sauro Mocetti, della Banca
Legacoop
Settori
d’Italia, che si è soprattutto soffermato sulla
questione del credito alle imprese; Claudio
Pasini, segretario generale di Unioncamere
dell’Emilia-Romagna che ha illustrato l’andamento delle imprese della regione dedicando un’attenzione particolare alle
cooperative di servizi indicate come un
comparto in crescita e dalle forti potenzialità.
Nel corso dell’incontro sono intervenuti alcuni tra i candidati a presidente della Regione (si voterà il prossimo 23 novembre)
Stefano Bonaccini per il centrosinistra, e
Alessandro Rondoni per Ncd-Udc-PI. Il congresso è stato concluso dall’intervento del
presidente di Legacoop Emilia-Romagna,
Giovanni Monti e dalla rielezione all’unanimità di Armuzzi.
TOSCANA
Economia regionale, calo di 40
miliardi di investimenti in 7 anni
In 7 anni di crisi la Toscana ha perduto 40
miliardi di euro di investimenti. Per stare ai
soli acquisti di beni durevoli sono calati del
23% nel 2013 e di un ulteriore 16% nei
primi sei mesi di quest’anno. Come e
quanto è cambiata la struttura economica e
produttiva della Toscana in dieci anni di crisi
economica profonda e persistente? E quali
solo le prospettive per il futuro? Di questo si
è parlato nel corso della tavola rotonda
svolta il 27 ottobre a Firenze da Legacoop
Toscana dal titolo “Economia Toscana, crisi
e mutamenti. La via per la crescita e il ruolo
della cooperazione”, al quale ha partecipato
fra gli altri Elena Gennari, Divisione Analisi
e Ricerca Economica Territoriale Banca
d’Italia.
“Il potenziale produttivo regionale non aumenta da più di 10 anni. Per frenarne la discesa si richiedono investimenti in capitale,
privato e pubblico, e per aumentare la produttività occorre immettere più alta specializzazione nei processi economici - spiega
Roberto Negrini, vicepresidente di Legacoop Toscana – Dobbiamo puntare alla crescita di imprese di medie dimensioni che
abbiano una propria identità e siano capaci
di avvalersi e di valorizzare competenze
manageriali di alto profilo e siano dotati di
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mezzi e risorse per inserirsi e competere nel
mercato globale”.
Il movimento cooperativo punta a fare la
propria parte, con la volontà da un lato di
sostenere il potere di acquisto delle famiglie, dall’altro di non abbassare la qualità
dei servizi di welfare, ma sopratutto di concentrarsi in una serie di azioni concrete.
“Abbiamo una serie di progetti e di settori
nei quali pensiamo di concentrare la nostra
attenzione – prosegue Negrini – Si va dall’ambiente alla logistica integrata, dall’agricoltura alle energie rinnovabili, dal consumo
alla manifattura artigiana. Sollecitiamo le
concentrazioni e la creazione di filiere: dal
2010 abbiamo avuto 25 fusioni che hanno
coinvolto più di 70 cooperative e circa
3.000 lavoratori. Occorre infine creare sinergie con gli istituti di credito per definire
strumenti finalizzati all’irrobustimento dimensionale delle imprese”.
TOSCANA
Generazioni
a Cooperambiente
Generazioni Toscana – Legacoop Toscana
saranno presenti ad Ecomondo-Cooperambiente, la kermesse che si svolgerà dal 5
all’8 Novembre a Rimini, insieme a otto imprese cooperative: Archeologia Soc. Coop.,
Biolabor Soc. Coop., CFT Soc. Coop.,
CLA1921 Soc. Coop., Comea Soc. Coop.,
Dream Soc. Coop, IVV Soc. Coop, Rigenerazione Plastica Senese Soc. Coop. Saremo al
Padiglione B5 Stand n. 304. Inoltre, il 5 Novembre dalle ore 10.45 alle ore 13 nella
sala Cooperambiente (padiglione B5) abbiamo organizzato un convegno dal titolo:
Un’impresa di energia per il futuro. La cooperazione tra innovazione, efficienza energetica ed energie rinnovabili.Apertura Sara
Guidelli - Portavoce Generazioni Toscana;
Coordina Olmo Gazzarri - Generazioni Toscana; Ne discutono Giampaolo Paradossi – Responsabile settore ambiente CFT
Soc. Coop.; Massimo Pellegrini – Responsabile relazioni esterne IVV Soc. Coop.;
Mauro Fabbrini – Presidente COMEA Soc.
Coop.; Giovanni Bellini – Direzione Legacoop Toscana; Prof. Nicola Conenna –
Presidente dell’Università dell’Idrogeno
Primo piano
ACI
(Fondazione H2U); Conclude Aldo Soldi –
Direttore Coopfond. Infine, il 7 Novembre
alle ore 9.30 nella Sala Cooperambiente
(padiglione B5) si terrà un incontro tecnico
organizzato da DREAM e Legacoop Agroalimentare per illustrare alcune attività finanziate dalla Comunità Europea a vantaggio
delle imprese agro-alimentari.
MARCHE
Per il Welfare, proposte condivise
per le Centrali cooperative
Insieme per il welfare. Le Centrali cooperative regionali Agci, Confcooperative, Legacoop Marche, i sindacati Cgil, Cisl, Uil
Marche e il Forum del Terzo settore hanno
una posizione unitaria sulla proposta di legge
per il sistema regionale dei servizi sociali a
tutela della persona e della famiglia, che ha
appena iniziato il cammino in V commissione
Salute dell’Assemblea legislativa delle Marche. “Abbiamo fatto un grosso passo avanti
nel lavoro condiviso – commenta Franco
Alleruzzo, presidente di Legacoop Marche
– e nella proposta degli emendamenti alla
proposta di legge e nei contenuti unitari che
abbiamo chiesto di inserire nel testo”.
La priorità, sottolinea Alleruzzo, “è che ci sia
la volontà, espressa nella pdl, di rimuovere
le condizioni sociali ed economiche che costituiscono la causa della fragilità e dell’emarginazione sociale. E’, inoltre,
fondamentale che ci possa essere la partecipazione diretta di tutti i soggetti che si occupano di welfare nelle Marche, fattore che
garantisce così la partecipazione dei cittadini
alla costruzione e all’applicazione delle politiche per i servizi sociali nella nostra regione”.
Centrali cooperative, sindacati e Forum del
Terzo settore hanno, perciò, chiesto che sia
previsto una Consulta Regionale sul Welfare
“come luogo comune di rappresentanza –
spiega Alleruzzo – per potersi confrontare su
tutto ciò che riguarda il sistema dei servizi
sociali nelle Marche e poter incidere, come
soggetti direttamente coinvolti, nella definizione e nell’applicazione delle politiche regionali di questo settore”.
Un altro elemento di rilievo riguarda l’affidamento dei servizi sociali da parte delle pubbliche amministrazioni.“La nostra proposta è
Legacoop
Settori
quella di sperimentare forme di affidamento
che vadano oltre le gare d’appalto – dice Alleruzzo – per entrare nella logica di una coprogettazione di servizi di welfare o di un
sistema di accreditamento dei servizi socio
sanitari, sociale ed educativi per garantire all’utenza servizi di qualità, sostenibili ed omogenei nel territorio regionale. Due opportunità
che permetterebbero una reale partecipazione e un concreto contributo degli attori del
welfare, che vivono sulla loro pelle il contatto
quotidiano con i bisogni dei cittadini”.
LAZIO
“Cittadini organizzati, dalle comunità alle cooperative”
“Il fenomeno dell’auto-organizzazione dei
cittadini in forma cooperativa è ormai diffuso dal centro alla periferia di Roma. Penso
al caso del gruppo del Quadraro che vuole
ampliare un’esperienza di ostello diffuso e
avviare un’attività turistica alternativa gestita dalla comunità; al caso del gruppo di
Poli che vuole riutilizzare terre dismesse e
inutilizzate per riattivare e stimolare l’economia locale e la comunità stessa; al caso
del progetto di riqualificazione dell’ex cinema Impero. Penso anche al lavoro di collaborazione e ideazione che è nato insieme
al Consorzio delle Associazioni di auto-recupero urbano, che si stanno rendendo
conto di come la cooperativa di comunità
sia il traguardo naturale della loro esperienza associativa che ha prodotti molti risultati positivi nelle periferie di Roma. Sono
esperienze importanti che coinvolgono migliaia di cittadini, che stanno guardando con
interesse alla forma della cooperativa di comunità come evoluzione naturale della loro
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iniziativa. In un momento in cui gli investimenti pubblici mancano,e non si vedono
privati illuminati, la risposta può venire dai
cittadini che si auto-organizzano in cooperativa e gestiscono servizi di pubblica utilità“.
Così, Andrea Laguardia, rieletto, il 23
ottobre, presidente di Legacoop Servizi Lazio, durante l’Assemblea di mandato che si è tenuta a Roma, alla presenza
dell’assessore ai Lavori pubblici e alle periferie di Roma Capitale, Paolo Masini, dell’assessore al Bilancio di Roma Capitale,
Silvia Scozzese, e del Capogruppo PD del
Comune di Roma, Francesco D’Ausilio.
“Con il Comune, il confronto è costante, a
volte proficuo a volte meno, spesso l’Amministrazione si trincera dietro l’assenza di
risorse. Noi chiediamo di guardare oltre e
facciamo tre richieste precise” ha dichiarato Laguardia. “Riconoscimento delle cooperative di comunità, attraverso la
definizione di norme e regole, anche attraverso forme di premialità nella partecipazione a bandi pubblici per l’affidamento
di beni e servizi pubblici; realizzazione di
sportelli di tutoraggio nei Municipi per la
promozione e diffusione delle cooperativa
di comunità; messa sul mercato di alcuni
servizi, oggi detenuti dalle municipalizzate,
e possibilità di rendere candidabili alcuni di
essi a essere gestiti da cittadini organizzati
in forma cooperativa e dalle nostre cooperative, che potrebbero trovare così nuovi
mercati cui aprirsi e in cui portare le loro
conoscenze ed esperienze”.
Il confronto sulle cooperative di comunità
nel Lazio, avviato durante l’evento dal titolo
“Cittadini organizzati, dalle comunità alle
cooperative: il futuro della gestione dei servizi”, è stato proficuo: l’assessore Paolo
Masini ha infatti annunciato che a
breve nascerà una delibera ad hoc
sulle cooperative di comunità.
“Attraverso questo atto faremo entrare le
cooperative di comunità nel tessuto deliberativo della nostra Capitale. Questo perché
l’idea di cooperativa di comunità coniuga
l’idea di socialità a quella della gestione dei
servizi. Per questo voglio ringraziare la Lega
delle cooperative del Lazio che ci ha sollecitato in tal senso”- ha dichiarato-. Per costruire territorialità serve la comunità. Per
questo dobbiamo creare comunità. Perché
l’idea di cooperativa di comunità ha la funPrimo piano
ACI
zione di stimolare la riaggregazione”.
“Indispensabile ora attivare un tavolo di discussione per garantire a tutti gli attori la
possibilità di avere un luogo per affrontare
questo discorso” ha aggiunto Francesco
D’Ausilio, capogruppo PD di Roma Capitale.
“Noi viviamo oggi nel compimento di un federalismo fiscale che non ha un modello di
perequazione delle capacità fiscale e di riequilibrio dei territori e quindi abbiamo uno
stress che ci porta ad una forte incapacità
programmatoria. Questo fa soffrire gli enti
locali e una importante parte dei servizi alla
persona” ha spiegato Silvia Scozzese, assessore al bilancio di Roma Capitale.
Bisogna andare “oltre gli aspetti congiunturali e dare maggiore importanza alle
idee”, secondo il professore Salvatore
Monni, direttore del Master in Impresa
cooperativa: diritto e management” di
Roma Tre, promosso da Legacoop Lazio e
Coopfond.
Il professore ha coordinato il lavoro di tre
studentesse – Laura Pera, Giulia Novelli
e Claudia Benisio- che hanno presentato
la ricerca “Cooperative e servizi di
pubblica utilità” - che verrà presentata durante la conferenza internazionale dell’European association for
evolutionary political economy a
Cipro. Le studentesse hanno presentato
alle Istituzioni l’ipotesi di far entrare tra i gestori dei servizi erogati dall’Acea i cittadini
stessi, attraverso la costituzione di una cooperativa di utenza.
“Nel Lazio, la dimensione del mercato pubblico è importante e predominante” ha spiegato Fabrizio Bolzoni, presidente di
Legacoop Servizi nazionale-. Mi auguro
possa intensificarsi la possibilità di collaborazione”. E ha concluso: “ Il settore dei servizi oggi nonostante la sua rilevanza non è
assolutamente riconosciuto. Questa è una
battaglia che dobbiamo fare. Oggi, il 75%
delle gare di appalto vengono fatte nel settore dei servizi e delle forniture”.
“Il movimento cooperativo mondiale ha dimostrato di pensare a una moltitudine di
persone senza mai pensare al profitto. E’
importante quindi capire come i cittadini
possono pensare alla crescita della comunità, organizzandosi- ha dichiarato Stefano Venditti, presidente di Legacoop
Lazio-. C’è un modello di impresa coope-
Legacoop
Settori
rativa che pensa che oggi ci sia una emergenza abitativa conclamata. I costruttori si
rivolgono agli interessi della singola impresa; le cooperative a quelli della collettività. La Lega delle cooperative ritiene
maturo il tempo in cui Roma Capitale – lo
dimostreranno i temi scelti anche dal nostro Congresso regionale- venga messa al
centro della nostra attenzione”.
All’assemblea di mandato, presenti anche il
Direttore di Legacoop Lazio, Roberto
Amici, e i presidenti delle associazioni di
settore Giuseppe Codispoti, Pino Bongiorno, Fabio Bastianelli e Massimo
Pelosi; nonchè i presidenti dei territori e i
presidenti e delle cooperative associate.
REGGIO EMILIA
“City of cooperation”, il progetto
Legacoop in vista di Expo 2015
E’ in dirittura d’arrivo “City of cooperation”,
il progetto realizzato da Legacoop Reggio
Emilia in vista di Expo 2015. Si tratta di un
portale web che in occasione della grande
iniziativa del 2015 racconterà Reggio Emilia come città della cooperazione,un modello sociale ed economico i cui valori e
punti di forza sono estremamente attuali. I
destinatari saranno principalmente i cittadini italiani e stranieri interessanti a conoscere Reggio Emilia sulla base dei valori del
mondo cooperativo, i turisti che orbiteranno
durante il periodo di Expo su Reggio Emilia,
le cooperative italiane e straniere che intendono confrontarsi con altri modelli cooperativi e i giovani interessati ad avviare
un’attività cooperativa.
Nato dopo circa due anni di gestazione è
anticipato da un video in lingua inglese della
durata di circa 3 minuti che descrive la specificità economica e sociale emiliana, che
girerà da questo fine ottobre invitando a visitare i luoghi di produzione cooperativi utilizzando la stazione Medio Padana.
Al portale hanno già aderito 57 realtà imprenditoriali legate al sistema cooperativo
che si presenteranno con i loro prodotti e
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Territori
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servizi al mondo e all’Italia e si offriranno
come luogo di visita a gruppi organizzati interessati a scoprire tramite percorsi turistici uno dei luoghi di insediamento
dell’economia mutualistica più radicata al
mondo. Le 57 imprese cooperative che partecipano al progetto 19 sono nel settore
agricolo e agroalimentare, 7 sociali, 2 sono
cooperative di comunità, 11 offrono servizi
di ospitalità e ristorazione, 8 del settore servizi, 3 di abitazione e immobiliari, 2 della
Grande Distribuzione Organizzata, e 5 del
settore produzione lavoro.
La filosofia del portale è basata su due
aspetti principali: dalla rappresentazione di
una rete cooperativa che a partire da Lega-
Primo piano
ACI
coop sarà aperta all’intero sistema cooperativo di Reggio Emilia e all’area vasta emiliana fino alla fine del 2016; dalla
collaborazione e partecipazione attiva con il
progetto Expo del Comune di Reggio Emilia,
luogo di incontro delle realtà economiche,
produttive culturali e sociali.
Roberto Meglioli, responsabile della rendicontazione sociale di Legacoop e coordinatore del progetto ne sottolinea la validità
di “City of cooperation” e la sua forte attualità: al progetto partecipano infatti tutti i settori economici della cooperazione in una
proposta di marketing territoriale fortemente caratterizzata sull’impresa cooperativa. La presidente di Legacoop Simona
Legacoop
Settori
Caselli ne sottolinea l’apertura collaborativa alle istituzioni e agli altri enti di rappresentanza economica e rimarca anche
l’importanza di due obiettivi del progetto:
l’accesso all’internazionalizzazione tramite
un nuovo canale comunicativo e l’approccio
ad un maggiore utilizzo dei new media.
Il video di presentazione ha puntato a fornire in modo veloce, trasmettendo trasparenza, freschezza e l’attualità del modello
cooperativo. L’unico attualmente in crescita
a livello planetario in un mondo attanagliato
dalla crisi dell’attuale sistema economico.
Il sito sarà on line entro la prima decina di novembre all’indirizzo cityofcooperation.coop.
Territori
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Imprese
>> Formula Servizi
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FORMULA SEVIZI
Seicento nuovi lavoratori
a Roma
>> Coopselios
>> Coop Itaca
>> AIRCES
>> I.denticoop
>> Cooperative Dedalus ed E.V.A
>> O.P. Terra Orti
>> Cooperativa DidatticApp
>> Coop Tragitti
Primo piano
ACI
Seicento nuovi lavoratori per Formula Servizi: sarà l’effetto immediato dell’incorporazione di una storica cooperativa sociale di
Roma che avverrà sabato primo novembre,
dopo un accurato lavoro di “due diligence”
durato sei mesi.
Il frutto immediato della fusione sarà l’acquisizione di importanti lavori nel campo
delle pulizie, facchinaggio, trasporti e logistica, prevalentemente nel Lazio e nella Capitale. Questo significa una dote di 13
milioni di appalti in cui spicca la gestione
della logistica all’ospedale San Camillo,
oltre a numerosi cantieri in scuole, ministeri,
nel sistema delle metropolitane e del trasporto pubblico.
Grazie a questa operazione Formula Servizi
– leader nazionale nel multiservice – impiegherà 2.500 unità, a cui vanno sommate
altre 650 persone di Formula Ambiente. Nel
2014 il valore della produzione arriverà a
64 milioni di euro, contro i 54 del 2013
(143 milioni di euro dell’intero gruppo).
«È l’effetto di una strategia di acquisizioni e
di diversificazione che ci ha permesso di recuperare importanti quote di mercato, dopo
che l’assegnazione al massimo ribasso
delle gare per la pulizia nelle scuole ci aveva
penalizzato in modo grave, perdendo 6 milioni su 54 a fine 2013», spiega il Direttore
Generale di Formula Servizi, Graziano Rinaldini. L’incorporazione della cooperativa
romana è solo l’ultimo di una serie di investimenti messi a segno negli ultimi dodici
mesi. In Piemonte Formula Servizi ha rilevato un’azienda che si occupa di archiviazione documentale, mentre è di poche
settimane fa la notizia dell’ingresso nella
compagine di due società che si occupano
rispettivamente di servizi culturali e di restauro di libri.
«Roma è un mercato fondamentale per noi
- prosegue Rinaldini – e intendiamo svilupparlo secondo la mission che abbiamo intrapreso da più di un decennio. Il primo
passo sarà quello di portare l’impegno per
Legacoop
Settori
l’ambiente in ogni nostra azione. Ad esempio l’utilizzo di microfibra nella pulizia ci
consente ogni anno di risparmiare 56 milioni di litri d’acqua e dal 2009 abbiamo ridotto le nostre immissioni annue di anidride
carbonica in atmosfera di oltre 66 tonnellate, attraverso il massimo impiego di tecnologia, ma anche riorganizzando il lavoro.
In più le nostre sedi producono annualmente circa 100mila kWh attraverso le
centrali fotovoltaiche che abbiamo installato».
Il gruppo Formula Servizi opera a livello nazionale e svolge servizi di pulizie, igiene e
logistica civile e sanitaria, edilizia e facility
management, archiviazione cartacea e digitale, servizi culturali e servizi alle persone,
dalla gestione dei nidi all’assistenza domiciliare, fino alla gestione di strutture per disabili, soggetti psichiatrici e residenze
sanitarie per Alzheimer.
COOPSELIOS
Presentato il piano strategico
2014-2018
Il 23 ottobre a Piacenza si è svolta l’Assemblea Generale dei soci Coopselios. L’Assemblea è stata l’occasione per
presentare il Piano Strategico 20142018 della Cooperativa, che ha l’obiettivo di definire le nuove linee guida che
orienteranno l’attività dell’impresa.
Nel Piano Strategico si evidenzia una cooperativa che continua il suo trend di sviluppo, aumentando fatturato e occupazione,
con il potenziamento, accanto ai tradizionali
settori di intervento (Assistenziale ed Educativo), del Settore Sanitario che sarà garanzia di un moderno welfare comunitario. I
soci discuteranno anche della collaborazione societaria con la Cooperativa Inacqua
di Piacenza, cooperativa con la quale da diversi mesi Coopselios si sta confrontando
per definire accordi imprenditoriali.
Nel corso dell’assemblea, verrà presentata anche la sintesi delle attività
messe in campo da Coopselios in
tema di Responsabilità Sociale d’Impresa e si porteranno alla discussione dei
soci, i principali obiettivi 2015 di Responsabilità Sociale.
Coopselios è una cooperativa sociale lea-
Territori
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Imprese
24
der nei servizi alla persona, in grado di offrire a istituzioni pubbliche e privati soluzioni
avanzate ai bisogni socio-assistenziali, sanitari ed educativi. Costituitasi a Reggio
Emilia nel 1984 e cresciuta anche grazie a
fusioni, tra cui quella avvenuta nel 1995
con Coop S.E. di Piacenza, offre i propri servizi quotidianamente a oltre 7.000 persone
in 7 regioni italiane e conta 2.888 dipendenti di cui il 76% soci. Con un giro d’affari 2013 pari a oltre 110 milioni di
euro, in incremento del 1,5% rispetto
al 2012, Coopselios si conferma una
realtà consolidata e in crescita.
In Emilia Romagna, Coopselios occupa
quasi 1.560 addetti e produce un fatturato
di quasi 52 milioni di euro; nel territorio piacentino la cooperativa gestisce oltre 50 tra
servizi e strutture, ponendosi come valido
riferimento nel sostegno dei bisogni delle
famiglie, prendendosi quotidianamente
cura delle persone anziane, dei disabili, dell’educazione dei bambini e del sostegno dei
minori.
La cooperativa punta al radicamento
con il territorio con cui si sono instaurate numerose partnership promosse
con diversi attori, pubblici e privati,
contribuendo così alla diffusione dell’utilità sociale e del welfare. L’attuazione di innovative politiche di
Responsabilità Sociale d’Impresa ha permesso lo sviluppo di un modello vincente di
welfare aziendale, attraverso azioni volte
alla tutela della conciliazione e delle pari opportunità.
COOP ITACA
proca conoscenza di persone provenienti da
Paesi con tradizioni e costumi molto diversi
tra loro. Filo rosso la pratica di varie forme
d’arte come il teatro, l’arte di strada, la musica e le arti figurative. Nel partenariato
sono coinvolti con associazione Molino Rosenkranz, Comune di Zoppola, Provincia di
Pordenone e Cooperativa sociale Itaca.
Molino Rosenkranz, ospiterà a Zoppola (Pn)
la prossima primavera; uno scambio giovanile internazionale di sette giorni, dedicato a
24 ragazzi tra i 18 e i 30 anni provenienti da
quattro Paesi diversi, per sviluppare un dialogo interculturale con spettacoli e interazioni dedicate alla cittadinanza. Il progetto
è nato grazie alla proficua collaborazione
con Comune di Zoppola, Provincia di Pordenone e Cooperativa sociale Itaca.
Meet Me Art è un progetto di scambio giovanile, approvato e finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del Programma
Erasmus +, il nuovo programma dell’Unione Europea a favore dell’istruzione,
della formazione, dei giovani e dello sport.
Durante la settimana di residenza a Zoppola i ragazzi seguiranno dei seminari formativi sulle arti espressive. I workshop
interattivi aiuteranno i giovani coinvolti a trovare spazio di esprimersi, comunicare, imparare a conoscere potenzialità e limiti.
L’arte e le tradizioni locali sono il punto di
partenza scelto per iniziare questo percorso
di scoperta reciproca, perché rappresentano una prospettiva privilegiata, permettendo di entrare nel profondo di una cultura,
svelando le parti più vere di ogni singolo
Paese. L’arte è uno strumento speciale, un
linguaggio universale, immediato e senza
“Meet Me Art”, l’arte di strada promuove le differenze
Assistenza a domicilio
e “su misura”
Le differenze vanno conosciute, accettate
ed integrate, le singole specificità vanno
protette, questa è la via per promuovere interculturalità e inclusione sociale, ma anche
la conoscenza dell’altro attraverso un’educazione non formale. Questi sono solo alcuni dei principali obiettivi del progetto
“Meet Me Art – Know Me Through Difference” che coinvolgerà 24 giovani provenienti da Italia, Marocco, Polonia e Tunisia,
in un’ottica di dialogo interculturale e reciPrimo piano
ACI
Legacoop
ostacoli interpretativi.
Saranno diversi gli eventi in programma durante i sette giorni dello scambio per dare
maggiore diffusione agli obiettivi del progetto e raggiungere un pubblico più vasto:
una conferenza di lancio, una serata internazionale con musiche, sapori, danze, immagini dai vari Paesi coinvolti, una nottata
friulana per promuovere l’identità regionale
all’estero e spettacoli itineranti per le vie del
centro di Zoppola e di Pordenone in grado
di comunicare in maniera sottile la forza del
dialogo interculturale, della cooperazione e
del rispetto tra i popoli.
Meet Me Art è stato presentato a luglio a
Zoppola all’interno della rassegna “Teatro e
Musica in Cortile” e a settembre a Meduno
al “Festival dei Giovani delle Dolomiti”. Molti
i partner nazionali ed internazionali del progetto che hanno reso possibile la sua approvazione e riusciranno a garantire la
qualità delle proposte. Oltre ai partner stranieri ed a quelli già citati, vanno ringraziati
EuropeDesk di Pordenone, Circolo Fotografico e Filmico “Las Lusignes” della Val D’Arzino e gli IgersFVG.
Il ruolo di Itaca è stato e sarà fondamentale,
in un’ottica di collaborazione e appoggio locale. La Cooperativa darà al progetto un importante contributo nella promozione
attraverso i canali social e incontri pubblici
rivolti ai giovani organizzati nei Centri di aggregazione giovanile che ha in gestione.
Sarà inoltre preziosa per la ricerca dei 6
partecipanti italiani e per il supporto tecnico
attraverso la fornitura di gadget e materiali
e il prestito di mezzi di trasporto.
Info e contatti: www.molinorosenkranz.it [email protected]
- tel. 0434 574459, 348 9033339.
I bisogni di cura a domicilio delle persone e
delle famiglie sono in aumento, in particolare per quanto riguarda anziani, disabili,
minori, degenti post dimissione ospedaliera,
che richiedono tutti servizi sempre più rispondenti a precise esigenze. Nasce da qui
il progetto “Assistenza alla famiglia su misura”, elaborato in collaborazione da
Umana – Agenzia per il lavoro e CooperaSettori
Territori
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Imprese
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tiva sociale Itaca, previsto nei territori dell’Ambito distrettuale di Pordenone e dell’Ambito distrettuale di Sacile, per un bacino
di utenza che sfiora le 70 mila famiglie e
supera i 157 mila residenti.
I Comuni coinvolti sono 12: nel territorio
dell’Ambito Distrettuale 6.5 di Pordenone –
che coincide con il Distretto sanitario Urbano dell’Ass 6 Friuli Occidentale -, i Comuni sono Pordenone, Cordenons, Porcia,
Roveredo in Piano e San Quirino; nel territorio dell’Ambito Distrettuale 6.1 - che coincide con il Distretto sanitario Ovest dell’Ass
6 -, i Comuni sono Aviano, Brugnera, Budoia, Caneva, Fontanafredda, Polcenigo e
Sacile (ente gestore).
Servono sempre di più punti di riferimento
affidabili, interventi finalizzati alla prevenzione di situazioni critiche, ma anche trasparenza e velocità nelle risposte, oltre che
un interlocutore unico che svolga un ruolo
di regia e di sostegno alle famiglie. Umana
e Itaca propongono attraverso “Assistenza
alla famiglia su misura” un modello di intervento socio-sanitario in grado di rispondere con professionalità, qualità e nel pieno
rispetto della legalità, ai diversi bisogni di
cura a domicilio.
Nel territorio dell’Ambito Distrettuale di Pordenone (oltre 95 mila residenti e 42 mila
famiglie) Itaca, oltre ad avere la sua sede
legale a Pordenone, è accreditata per la gestione dei servizi domiciliari in seguito alla
procedura indetta dall’Ambito. Inoltre, la
Cooperativa pordenonese gestisce numerosi servizi, tra cui il servizio Educativo territoriale, e offre interventi di assistenza
qualificata a clienti privati a domicilio.
Nel territorio dell’Ambito Distrettuale di Sacile (oltre 62 mila residenti e 26 mila famiglie), Itaca gestisce numerosi servizi, tra cui
l’assistenza domiciliare per conto dell’Ambito, ed inoltre è presente nel territorio attraverso la gestione della Casa per anziani
e l’Informagiovani del Comune di Sacile e i
servizi per la disabilità dell’Ambito.
Tre le aree di intervento previste dal progetto, una rivolta all’Assistenza e fornita da
assistenti familiari, l’area Formazione-Informazione-Sostegno, l’area Servizi specialistici. Ampia la gamma di servizi offerti che
spazia dall’assistenza familiare alla consulenza legale, dal servizio di manicure-pedicure-parrucchiere a quello di psicologo con
supporto a domicilio, dalla formazione in siPrimo piano
ACI
tuazione all’assistente familiare all’educatore a domicilio. E poi ancora assistenza domiciliare
qualificata,
assistenza
infermieristica, segretariato sociale e servizio di fisioterapia.
Info e contatti: da lunedì a sabato mattina
0434 26722.
AIRCES
“I nuovi principi contabili nazionali:
le nuove regole per i bilanci 2014”
Le Presidenze di AIRCES e di Legacoop
Emilia Romagna hanno deciso di ripetere la
giornata di studio su “I nuovi principi contabili nazionali: le nuove regole per i bilanci
2014” al fine di permettere la fruizione di
questo aggiornamento al maggior numero
di quadri, sindaci e consulenti di Società
Cooperative
L’incontro si terrà a Bologna mercoledì 5
novembre dalle ore 9.15 alle 17.30 presso
Torre Legacoop – Sala “B”
Programma
9.00 Registrazione Partecipanti
9.30 Inizio lavori
Saluto di Igor Skuk – Direttore Legacoop Emilia Romagna
Esposizione dei relatori sui seguenti
temi:
• Le problematiche e le novità in
tema di immobilizzazioni materiali (Il
nuovo OIC 16)
• La svalutazione delle immobilizzazioni materiali e immateriali (Il
nuovo OIC 9)
• Le nuove regole in tema di crediti
(Le innovazioni dell’OIC 15)
• Il trattamento contabile delle imposte sul reddito (Il nuovo OIC 25)
• Le problematiche e le novità in
tema di rimanenze e lavori in corso
su ordinazione (I nuovi OIC 13 e OIC
23)
• La contabilizzazione dei titoli e
delle partecipazioni (I nuovi OIC 20
e OIC 21)
• Le previsioni in tema di debiti e
fondi (Il nuovo OIC 19)
• Il contenuto e gli schemi di bilancio (Le novità in tema di OIC 12, OIC
14, OIC 18)
Legacoop
Settori
• Le operazioni in valuta estera (Il
nuovo OIC 26)
• Il rendiconto finanziario (Il nuovo
OIC 10)
• Il bilancio consolidato e il metodo
del patrimonio netto (Il nuovo OIC
17)
17.15 Considerazioni conclusive sulla
giornata da parte di Gianni Bragaglia, che coordinerà i
lavori.
17.30 Fine lavori
Relatori
Marco Cevolani, Revisore Legale e Partner di Ria Grant Thornton
Michele Dodi, Dottore Commercialista e
Revisore Legale, Principal di Ria Grant Thornton
Documentazione
Ai partecipanti sarà consegnata una documentazione sintetica sui temi trattati.
L’evento sarà accreditato dall’ordine dei
dottori commercialisti ed esperti contabili di
Bologna.
Per le modalità di partecipazione
http://www.airces.it/news/view/71
I.DENTICOOP
Apre studio a Ravenna
inaugurato il 29 ottobre
Anche le prestazioni odontoiatriche entrano
nel carrello della spesa: è stato inaugurato
il 29 ottobre, al primo piano del Centro
commerciale di via Argirocastro 15 a Ravenna, I.denticoop, il primo studio dentistico
cooperativo che offrirà ai soci Coop e a tutti
i clienti cure di qualità con prezzi competitivi e condizioni trasparenti. La nuova struttura è stata presentata a Ravenna dal
presidente di Legacoop Romagna Gian-
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carlo Ciaroni, insieme al vicepresidente di
Coop Adriatica Elio Gasperoni, il presidente della società Gianni Tugnoli, all’assessore alle Attività produttive del Comune
di Ravenna Massimo Cameliani e il responsabile medico Andrea Torsani. Dal 29
ottobre è possibile prenotare una visita e da
lunedì 3 novembre lo studio inizierà ad
operare.
Dopo aver aperto con successo l’anno
scorso a Imola e a Bologna, I.denticoop
opera ora anche in Romagna in un ambulatorio che occupa tutto il primo piano della
galleria commerciale ed offre ad adulti e
bambini le prestazioni polifunzionali di 10
professionisti - medici dentisti, ortodonzisti,
igienisti e altri specialisti su appuntamento
- seguiti da 14 assistenti. Offrirà inoltre, per
la prima volta, anche prestazioni polispecialistiche, con la presenza su appuntamento di un pediatra, un logopedista e il
servizio, innovativo, di medicina estetica. La
struttura di Ravenna sarà aperta negli stessi
orari del centro commerciale: dal lunedì al
sabato dalle 9 alle 21, e anche la domenica
dalle 9 alle 19. Si stima che, grazie alla collocazione e all’ampio orario di apertura, a
regime potrà seguire circa 4.500 pazienti
l’anno. Dunque, le economie di scala nell’utilizzo delle attrezzature, unite alla forza
di un vero e proprio “gruppo di acquisto”
per i materiali di consumo, consentiranno a
I.denticoop di ridurre il costo della singola
prestazione, mantenendo un servizio molto
qualificato. Per i soci di Coop Adriatica inoltre sarà possibile godere di tariffe ridotte del
15% su parcelle già inferiori al mercato,
mentre per finanziare le prestazioni più
complesse ed onerose si potrà ricorrere a
rateizzazioni vantaggiose con CoopCiConto,
la società di Coop Adriatica che offre servizi
assicurativi, bancari e finanziari.
L’esperienza, innovativa, è nata con la formula della cooperativa di apporto di servizi
alla quale oggi aderiscono 11 soci ordinari,
fra i quali cinque odontoiatri e due laboratori
odontotecnici, e 3 soci sovventori tra i quali
Coop Adriatica. Per la prima volta, accanto
agli ipercoop e ad altri punti vendita, è presente una struttura che offre la convenienza
e la qualità di Coop in un ambito importante
per i bilanci familiari, come i servizi per la
salute. I professionisti associati alla cooperativa sono medici di provata esperienza;
nello studio ravennate di I.denticoop, di circa
Primo piano
ACI
300 metri quadrati, troveranno posto otto
riuniti (le poltrone attrezzate necessarie per
operare), apparecchiature per RX endorali
digitali ed una macchina per radiologia e
diagnostica digitale 3D. Due postazioni sono
dedicate esclusivamente ai bambini per
odontoiatria pediatrica ed ortodonzia; i più
piccoli godono anche di una apposita sala
d’aspetto, colorata e dotata di giochi e tv. Lo
studio fungerà di fatto anche da pronto soccorso odontoiatrico, dal momento che si
tratta dell’unica struttura del genere sempre
aperta in città.
“Si tratta di una struttura innovativa – sottolinea il presidente Tugnoli – per forma
giuridica, per collocazione, per caratteristiche dei servizi che propone, ma anche di
grande valore sociale: vogliamo offrire
anche ai cittadini di Ravenna la convenienza
e la qualità di Coop anche nel settore delle
cure dentistiche, a cui troppe persone sono
costrette a rinunciare per il prezzo delle prestazioni e le difficoltà della crisi. Con questa
formula abbiamo risposto a un bisogno fondamentale: nei primi due studi aperti a
Imola e Bologna, dopo il primo afflusso di
pazienti, si è innescato il passaparola su
una struttura sanitaria che offre prestazioni
dentistiche di qualità, con tariffe vantaggiose, preservando la relazione fiduciaria
medico-paziente”.
I servizi erogati da I.denticoop comprendono igiene, ortodonzia fissa, ortodonzia
fissa linguale, ortodonzia mobile, ortodonzia intercettiva e allineatori invisibili; conservativa (cura delle carie); endodonzia
(cura di carie profonde e devitalizzazioni);
odontoiatria pediatrica (cure dentali nei
bambini e prevenzione); implantologia, implantologia a carico immediato (denti fissi
in 10 ore) implantologia computer guidata;
protesi fissa e mobile; chirurgia.
Le due strutture aperte finora dalla cooperativa di dentisti hanno avuto un successo
notevole. A Imola, nei primi nove mesi,
I.denticoop ha seguito 3.500 pazienti,
anche provenienti da fuori provincia; quest’anno si stima di arrivare a 4.700. A Bologna, si stima di seguire 5.500 pazienti
quest’anno, ed in soli 9 mesi di apertura la
capacità produttiva è stata saturata al 75%.
Con l’apertura di Ravenna, I.denticoop raggiungerà un totale di 20 odontoiatri, 10 igienisti e 40 assistenti occupati nelle tre
strutture.
Legacoop
Settori
COOPRETAIVE DEDALUS ED E.V.A.
Casa Fiorinda non chiude,
ma non basta!
Donne maltrattate, ricattate, abusate da un
uomo che dice sempre di amarle; donne
che trovano la forza di reagire, di cercare
una via d’uscita dall’incubo di quotidiana
violenza di cui sono vittime ma che, troppo
spesso, non trovano un’adeguata risposta,
punti di appoggio, un rifugio materiale da
cui ripartire per ricostruire un’esistenza per
sé e per i propri figli. Napoli, da questo
punto di vista, è una città emblematica :
qualche punto di ascolto, molto volontariato
e una sola, un’unica struttura che accoglie
le donne vittime di violenza con i propri figli,
Casa Fiorinda, gestita dalle Cooperative
Dedalus ed E.V.A., dove le donne possono
intraprendere un cammino verso l’autonomia. ‘Il Consiglio d’Europa – dice Tania Castellaccio, Coordinatrice del progetto –
raccomanda un posto letto ogni 10mila abitanti, a Napoli ci sono oltre un milione di residenti’. Fino a qualche giorno fa il futuro di
questo essenziale e prezioso servizio, fra
l’altro ospitato in un bene confiscato alla
criminalità organizzata, era fortemente in
forse : l’icubo della chiusura il 31 ottobre,
poi la proroga concessa dal Comune. Proroga che però non risolve la precarietà e
l’incertezza del futuro, fino a quando non
sarà pubblicato il bando che dovrà garantire
la continuità del servizio. ‘Casa Fiorinda –
prosegue Castellaccio – da marzo 2011, ha
accolto e protetto 80 donne e 25 minori.
Nell’ultimo anno, altre 162 donne, grazie al
numero d’emergenza 1522, hanno chiesto
ascolto e consulenza’. ‘Si tratta di una soluzione temporanea – aggiunge la Coordinatrice di Casa Fiorinda – con un impegno
di 40mila euro si riesce ad evitare la chiusura della struttura, ma non si riuscirà a co-
Territori
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prire il servizio 24 ore su 24’. ‘Occorre
uscire – conclude Castellaccio – al più presto dalla logica del progetto periodico per
favorire, finalmente, servizi stabili : la violenza sulle donne è una dimensione culturale e non un fenomeno emergenziale e
vogliamo ricordarlo anche al governo che,
per il futuro, dovrà evitare azioni come il decreto sul femminicidio dello scorso anno’. Il
bilancio del lavoro svolto, uno spot ed un
documentario Non solo una casa, sono
stati presentati nel corso di un seminario
promosso dal Comune di Napoli.
O.P. TERRA ORTI
Tipicità campane dal Salone Internazionale del Gusto di Torino
La partecipazione a Terra Madre è diventato ormai un must. Produttori e artigiani,
delle più interessanti e diverse filiere, si ritrovano ogni anno a Torino per raccontare,
attraverso i territori, le biodiversità e l’enogastronomia locale. L’O.P. Terra Orti, che ha
sede nella Piana del Sele, famosa per la fertilità delle terre e le favorevoli condizioni climatiche, ha consolidato la sua reputazione
per la genuinità e l’autenticità dei sapori
delle proprie produzioni ed ha partecipato
alla collettiva predisposta dalla Regione
Campania. Negli ultimi anni, Terra Orti si è
affermata anche per la varietà delle produzioni offerte, in particolare le tipicità del Cilento, dei Picentini e della Campania più in
generale, con un paniere di prodotti che
stanno rapidamente entrando nelle case dei
consumatori che ricercano prodotti tradizionali di qualità. La Regione Campania e
Terra Orti hanno presentato agli ospiti del
Primo piano
ACI
Salone l’Arca del Gusto Campana, numerose specialità della tradizione campana tra
cui i fichi bianchi del Cilento, i ceci di Cicerale, i fagioli di Controne, i fagioli dell’occhio di Oliveto Citra, i fagioli a Formella ed i
cannellini dente di morto, i carciofini, le melanzane a filetti, i pomodori secchi, i lampascioni, le papaccelle ed tanti altri. Un
successo, che continua nella promozione
dei prodotti di Terra Orti anche nei negozi e
Ipercoop campani di Unicoop Tirreno. Infatti,
dalla collaborazione avuta nella scorsa primavera sul fronte della valorizzazione del
Carciofo di Paestum IGP e, poi, in estate
sulla promozione della Dieta Mediterranea
presso il Giffoni Experience, è nato un importante accordo tra Terra Orti e Unicoop
Tirreno per la commercializzazione e valorizzazione delle migliori tipicità dell’ agroalimentare campano e della Dieta
Mediterranea.
Tra i prodotti al centro di una attività promozionale volta ad evidenziarne le proprietà
nutraceutiche, ci sono i Cavolfiori ed i Finocchi della Piana del Sele, il Cipollotto Nocerino DOP e numerose altre tipicità. ‘Terra
Orti – dice Emilio Ferrara, Direttore dell’O.P.
campana - ha, sin dalla sua fondazione,
operato per il miglioramento della qualita’
dei prodotti ortofrutticoli, per l’adeguamento
del volume dell’offerta alle esigenze del
mercato attraverso la concentrazione dell’offerta e per incentivare il ricorso a pratiche colturali che tutelino l’ambiente e
favoriscano la biodiversita’. ‘Di Unicoop Tirreno – continua Ferrara - abbiamo apprezzato particolarmente l’impegno a costruire
un rapporto proficuo e profondo con i territori in cui opera. La stessa apertura di strutture in Campania sta creando le condizioni
per l’ accrescimento di una offerta di prodotti di altissima qualita’. ‘Tutto cio’ – conclude Ferrara - ha indotto Terra Orti a
cercare di instaurare una partnership privilegiata con Unicoop Tirreno con l’obiettivo
comune, che puo’ e che deve realizzarsi, di
tracciare un percorso condiviso per valorizzare l’offerta di prodotti di qualita’ e della tipicita’ mediterranea, riuscendo a fornirli ai
consumatori alle migliori condizioni possibili, salvaguardando la loro salute e sicurezza ed anche accrescendone e
migliorandone l’ informazione e la conoscenza’.
Legacoop
Settori
COOPERATIVA DIDATTIC.APP
Ad Imperia nuovo sportello
sull’apprendimento
E’ partito ad Imperia, presso la sede di Legacoop, lo sportello di consulenza sui disturbi specifici dell’apprendimento a cura di
DidatticApp una Cooperativa Sociale Onlus
fondata recentemente.
Nell’ambito dello Sportello si svolge un servizio informativo gratuito, per le scuole e le
famiglie. Un luogo dove potersi confrontare,
ricevere informazioni, soddisfare curiosità su
una differente modalità di apprendimento.
DidatticApp è impegnata in molti altri settori. La cooperativa si occupa principalmente di formazione extrascolastica e di
formazione continua.
Nello specifico tra i tanti servizi c’è quello del
Doposcuola digitale, specializzato sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA),
dove i ragazzi imparano un metodo di studio.
Tutto viene supportato attraverso metodi e
strumenti tecnologici innovativi, oltre che da
un team di esperti specializzati verso una didattica innovativa. Infatti possono rivolgersi
al doposcuola non solo i ragazzi DSA, quindi
che hanno disturbi dell’apprendimento, ma
anche altri studenti che presentano difficoltà
nello studio, oppure vorrebbero imparare un
metodo di studio efficace ed innovativo.
DidatticApp utilizza un computer per ogni ragazzo, tablet, Ipad, applicazioni didatticoeducative per ogni materia, libri digitali,
software specifici per la sintesi vocale e le
mappe mentali.
COOP TRAGITTI
“Siamo tutti un po’ sani - lavoro
ed inclusione sociale”
Si è svolto ad Imola il 24 ottobre, nella cornice di Palazzo Tozzoni il convegno organizzato dalla Cooperativa Sociale Tragitti
“Siamo tutti un po’ sani – lavoro e inclusione sociale”.
La Cooperativa Sociale Tragitti, i cui soci fondatori operano sul territorio imolese dal
1984, è attiva nel settore della Salute Mentale e impiega nel comprensorio 25 persone,
quasi la metà del totale del suo organico fra
Territori
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Imprese
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la Residenza Sanitaria Psichiatrica “Casa
Franco Basaglia” e la Comunità “Ca’ del
Vento”.
“Abbiamo deciso di organizzare questo convegno ad Imola – spiega Patrizia Turci, Presidente della Cooperativa– perché è qui che
siamo nati; già nel 1984 in forma associazionistica e poi nel 1991 come cooperativa
sociale. Qui abbiamo partecipato al processo
di de-istituzionalizzazione che ha portato alla
chiusura dell’Ospedale Psichiatrico di Imola
nel 1996 attraverso le varie fasi che lo hanno
caratterizzato, condividendo con il Dipartimento di Salute Mentale di Imola un metodo
di lavoro basato su un approccio di tipo umanistico, fenomenologico e riabilitativo che
vede al centro la relazione, metodo che ci caratterizza tutt’ora.”
Il convegno è stato organizzato in collabora-
Primo piano
ACI
zione con Legacoopsociali Emilia-Romagna
e l’Associazione imolese Van Gogh, che commercializza manufatti artistici realizzati da
utenti del Centro di Salute Mentale di Imola,
e vede il contributo della Fondazione Cassa
di Risparmio di Imola.
Dopo i saluti del Vicesindaco di Imola Roberto Visani,la Presidente della Cooperativa
Sociale Tragitti Patrizia Turci ha introdotto il
temi della mattinata, ovvero lavoro e l’inclusione sociale di persone svantaggiate.
Sono intervenuti il Presidente dell’Associazione Van Gogh Mauro Boccadoro, la responsabile del Servizio Lavoro della Regione
Emilia-Romagna Paola Cicognani, il Direttore del Dipartimento di Salute Mentale Dipendenze Patologiche dell’ASUL di Imola
Alba Natalie.
Sono state raccontate esperienze di coope-
Legacoop
Settori
rative sociali di inserimento lavorativo del
comprensorio tramite le testimonianze del
Presidente della Coop Sociale Giovani Rilegatori, Carlo Alberto Gollini, il Presidente
della Cooperativa Sociale Pictor, Giovanni
Vai, e per il gruppo cooperativo Solco di Imola
Stefano Loreti. Modererà l’incontro il responsabile di Legacoopsociali Emilia-Romagna, Alberto Alberani.
“Abbiamo affrontato il tema partendo dal presupposto che il lavoro è uno dei tanti strumenti di inclusione sociale ma che assume
anche significati simbolici non indifferenti. ha continuato la Turci - Essere titolari di un
reddito significa acquisire potere sociale e
contrattuale, quindi rafforzamento dell’identità. In altre parole costituisce un attributo indispensabile per poter esercitare
compiutamente il diritto di cittadinanza.”
Territori
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OSSERVATORIO SWG
Spending review e taglio delle
tasse, a partire dal macigno Tasi
Messa a capo di un partito, la maggioranza
degli italiani porrebbe la riduzione degli
sprechi nella Pubblica Amministrazione
(40%) e delle tasse (38%) in cima all’agenda politica; seguono la lotta all’evasione e alla corruzione (32% e 29%). La
Tasi? Sarà di certo più cara della vacchia
Imu (52%).
Secondo l’ultimo sondaggio Swg, una drastica cura dimagrante per la Pubblica Amministrazione e la riduzione delle tasse
rimangono le priorità per far ripartire il
Paese. La morsa fiscale, alleggerendo il lavoro e abbattendosi su rendite e risparmi, è
infatti ancora percepita come schiacciante.
Prevale ad esempio l’idea che l’ennesima
mutazione della tassa sugli immobili ripeta
il solito gioco delle tre carte. A prescindere
dai disaccordi nei conteggi e dalle differenze territoriali, la maggioranza degli italiani ha chiaro che pagherà la nuova Tasi
più cara della vecchia Imu (52%); uno su
cinque le ritiene equivalenti e soltanto uno
su dieci crede che risparmierà.
Dopo i tagli, gli italiani danno corsia preferenziale alla lotta all’evasione fiscale (32%)
e alla corruzione (29%), ovvero a misure
che permettano all’erario di recuperare le
entrate o che impediscano la loro sottrazione o malversazione.
Il resto dell’agenda – in prevalenza provvedimenti di lungo periodo, come le riforme –
segue a debita distanza: a partire dagli interventi in materia di lavoro (23%), crescita
(23%) e controllo dell’immigrazione (22%),
giù fino alla riduzione del debito pubblico,
percepito come un problema prioritario soltanto dal 7% degli intervistati.
Per usare la dolente metafora del trasporto
pubblico, l’autobus è fermo, gli ammortizzatori andati e la benzina troppo cara. Per
farlo ripartire la ricetta sta insomma nell’eliminare i carichi superflui in modo da
non risentire della strada accidentata e consumare il meno possibile. Ma va anche abbassato il prezzo del biglietto, dando la
caccia a chi non lo paga o a chi allunga
banconote al conducente per deviare la
corsa ai propri comodi e sprecare così prezioso carburante. La situazione è grave e il
sollievo deve essere immediato. Investimenti di lungo termine, come rifare l’asfalto
o cambiare il mezzo, passano così in secondo piano.
NOTA INFORMATIVA: Rilevazione effettuata
da SWG tra il 13 e il 15 ottobre 2014 tramite sondaggio CAWI (Computer Assisted
Web Interview) su un campione rappresentativo nazionale di 1.000 soggetti.
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