Visita il sito www.legacoop.coop Anno XXVI - N. 2 - 16 Gennaio 2015 Primo piano Codice cooperativo, un sondaggioper raccontare insieme la cooperazione che cambia Prosegue sul sito Legacoop la raccolta di voti e opinioni per trovare le parole del nuovo millennio a pagina 2-3 Un convinto grazie a Napolitano per il ruolo svolto «Un convinto grazie al presidente Napolitano per il ruolo svolto con autorevolezza e profondo senso delle Istituzioni. Siamo certi che anche da senatore a vita non farà mancare il suo contribuito al Paese» «Grazie, Presidente. Sicuri di interpretare il sentimento delle cooperatrici e dei cooperatori italiani la ringraziamo per l’autorevolezza e il profondo senso dello Stato, con cui in questi nove anni difficili... Nota della redazione Questo numero è stato chiuso il 15 gennaio 2015 alle ore 14,30 Legacoop Coopstartup Agroalimentare e nuova impresa: opportunità Territori Puglia 60 aspiranti cooperative per l’incubatore di Coopstatup Nell’ambito del progetto Sono 60 le aspiranti startup sperimentale Coopstartup che nelle prossime settiFarmability, Legacoop ... mane si contenderanno l’accesso al programma di accelerazione di impresa. Sessanta possibili imprese, messe in campo da 230 giovani – in media, dunque, Mediacoop 3,8 per gruppo – e selezioNo alla chiusura del- nate tra 123 domande arril’esperienzacoopera- vate soprattutto da Bari (44%) e Lecce (25%) ma tiva e non profit un po’ da tutte le province La direzione nazionale di della regione, rispettando media coop, riunita l’8 involontariamente una gennaio, esaminate... quasi perfetta parità... Settori Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Imprese Sondaggio AIRCES, in collaborazione con Legacoop Emilia Romagna e d’intesa con l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Bologna, organizza tre incontri di approfondimento sul tema “I nuovi principi contabili nazionali: nuove regole per i bilanci 2014”, che si svolgeranno a Bologna presso la Torre Legacoop – Sala “B” nelle seguenti date: − martedì 27 Gennaio Ore 14.00/17.30 − martedì 03 Febbraio ... Sempre più italiani - dal 2014 la maggioranza - vedono nell’Islam un pericolo, mentre diminuisce la percentuale di coloro che si mostrano aperti verso il mondo musulmano. Non si tratta però di un fenomeno dell’ultima ora, quanto piuttosto di una tendenza in crescita da almeno dieci anni. All’inizio del millennio SWG registrava un atteggiamento tutto sommato disteso e aperto verso il mondo arabo. Nel 2003, poco... AIRCES I nuovi principi contabili nazionali: per i bilanci 2014 Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa di Legacoop Direttore Responsabile: Dora Iacobelli leggi Osservatorio SWG La lunga retromarcia nei confronti dell’Islam Registrazione al Tribunale di Roma n. 00503/90 del 6-08-1990 Primo piano 2 Codice cooperativo, un sondaggio per raccontare insieme la cooperazione che cambia Prosegue sul sito Legacoop la raccolta di voti e opinioni per trovare le parole del nuovo millennio È balzata al primo posto all’inizio e da lì non si è più mossa. Con un distacco rispetto alla seconda che oscilla tra i 15 e i 20 punti percentuali. È Responsabilità la parola che i cooperatori stanno scegliendo come la parola, tra le 14 proposte per il nuovo Codice Cooperativo, da cui si sentono più rappresentati. Questo emerge dal sondaggio aperto sul sito di Legacoop nazionale, nella sezione che riporta e rilancia tutti i materiali e gli interventi relativi al 39° Congresso. Il sondaggio propone 14 parole, quelle appunto che componevano il manifesto del Congresso, e chiede a tutti di sceglierne fino a 7. Parole da cui ci si sente rappresentati, capaci di raccontare la realtà della cooperazione alle prese con le sfide del nuovo millennio. Ma non solo. Chi vota può decidere anche di proporre nuove parole, al di là di quelle presenti nell’elenco, se ritiene che il ritratto che esce dalla proposta sia deficitario. E in tanti stanno iniziando a farlo. L’iniziativa nasce dalla consapevolezza che se la cooperazione è chiamata a giocare un ruolo importante nella costruzione del futuro del nostro Paese, per essere efficace il nostro agire ha bisogno di parole capaci di raccontare i valori e il valore delle nostre imprese. E per trovarle serve il contributo di tutti. Con il Congresso è stato fatto un primo passo importante. Ora il lavoro continua, anche per riempire via via quelle parole di contenuti, ovvero di storie e di esperienze. Ma torniamo al sondaggio. Al primo posto per ora troviamo, come accennato, Responsabilità, con il 69% dei voti. Piazza d’onore – anche in questo caso quasi stabilmente dall’inizio della rilevazione – Lavoro, con il 52% delle preferenze. Seguono pressoché appaiate Solidarietà e Condivisione, rispettivamente con il 51 e il 50%. A seguire Rispetto (44%) ed Equità (41%). In fondo alla classifica troviamo invece la triade Dedizione (15%), Speranza (9%) e Armonia, che si ferma al 7%. Vai sul sito Legacoop e vota anche tu le parole per il nuovo Codice Cooperativo CLICCA QUI LAVO AVORO DEDIZ ZI E R RISPE TO C NIT IT TÀ UT RO R CRE EATIVI ATIVIT SP PERAN NZA R PONSAB BILITÀ TÀ À CO DIVIS SIONE A ON O A EQU TÀ EQ À RAG GGIO OLIDARIETÀ TÀ PA ASSIONE Continua >> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano 3 Ci sono poi le parole proposte dai cooperatori, utilizzando la form presente sulla pagina dedicata (link a http://www.legacoop.coop/congresso/le-parole-del-congresso-sondaggio/). Una delle più gettonate è stata Coerenza. Da una cooperativa di abitanti viene proposta con il commento laconico “mi sembra molto di attualità”. Dal Friuli si chiede invece di inserire Democrazia “perché mi stupisco che non fosse stata proposta”. Dalla cooperativa L’uomo e il legno si rilancia Eticità “perchè racchiude in sè più valori ed è spesso il sunto dell'agire cooperativistico”. Elisa vota per Innovazione, con un’argomentazione molto articolata. “Individuo – scrive – è un organismo che ogni giorno si rinnova, muore e rinasce rimanendo fedele a se stesso alla filogenesi dei popoli ma promuovendo un inevitabile cambiamento. Ritengo che i bellissimi valori del cooperativismo, così complessi da mantenere nella gerarchia che ogni sistema imprenditoriale prevede, per poter essere sostenuti vadano costantemente ripensati nell'ottica di innovazione dei servizi proposti”. Una motivazione che da sola riassume alla perfezione il significato del percorso che è stato avviato. C’è anche chi rivota una parola già presente, come Passione, perché “dopo 28 anni da dirigente di una coop. sociale, è solo la pas- I DATI Quali tra le parole del Codice Cooperativo ti rappresentano meglio? Responsabilità Lavoro Solidarietà Condivisione Rispetto Equità Coraggio Passione Futuro Comunità Creatività Dedizione Speranza Armonia 69% 52% 51% 50% 44% 41% 39% 38% 35% 30% 23% 15% 9% 7% sione che mi permette di credere nella mia missione che ho intrapreso da anni con tante soddisfazioni, che sono dare lavoro, dignità, speranza, corraggio e rispetto”. Fabio suggerisce invece Condivisione, mentre Luciano ribadisce Dedizione perché “esprime il senso di appartenenza e lo spirito di servizio”. Chiude Rita, che vota Lealtà, perché “se si è leali nel gruppo di lavoro e con gli altri si avrà sempre la forza e la volontà di esprimere veramente ciò che si pensa, in modo tale da potersi confrontare serenamente”. Continua >> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio 4 >> Alleanza Cooperative Italiane ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE Un convinto grazie al presidente Napolitano per il ruolo svolto «Un convinto grazie al presidente Napolitano per il ruolo svolto con autorevolezza e profondo senso delle Istituzioni. Siamo certi che anche da senatore a vita non farà mancare il suo contribuito al Paese» «Grazie, Presidente. Sicuri di interpretare il sentimento delle cooperatrici e dei cooperatori italiani la ringraziamo per l’autorevolezza e il profondo senso dello Stato, con cui in questi nove anni difficili e delicati per il nostro Paese ha ricoperto l’incarico di Presidente della Repubblica». Il vertice di Alleanza Cooperative Italiane Mauro Lusetti, Maurizio Gardini e Rosario Altieri ringrazia così il Presidente Giorgio Napolitano che ha rassegnato le dimissioni. «La sua guida è stata un sicuro punto di riferimento per tutti i cittadini italiani, per le Istituzioni e per il rispetto rigoroso della nostra Costituzione. Noi, le donne e gli uomini della cooperazione siamo onorati di aver sempre sentito la sua autorevole presenza al nostro fianco. Esprimiamo con affetto i migliori auguri per la nuova fase che si apre, quella di senatore a vita, nella quale, siamo certi, non farà mancare il suo prezioso e insostituibile contributo per il nostro Paese». Così la nota della presidenza di Alleanza Cooperative. Il contributo delle cooperative alla cooperazione internazionale Dal Semestre di Presidenza Ue al Post2015: bilancio e prospettive dell’impegno delle cooperative italiane nella cooperazione internazionale per lo sviluppo. Il 30 gennaio 2015 presso la Sala delle Conferenze Internazionali del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Piazzale della Farnesina 1, Roma) dalle 09.30 alle 13.30 si svolgerà l’ultima delle cinque conferenze che l’Alleanza delle Cooperative Italiane ha organizzato nel ciclo di incontri del Semestre di Presidenza dell’UE, in partnership con la Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo del MAECI. Questo incontro sarà Primo piano ACI Legacoop Settori dedicato a far emergere un bilancio dei precedenti eventi tematici ed ad individuare tracce di lavoro, impegno e opportunità per le cooperative nella cooperazione allo sviluppo. Le cooperative, con il loro modello di impresa che coniuga l’inclusione sociale e l’efficienza economica , sono chiamate a giocare un ruolo determinante nel nuovo assetto internazionale, come riconosciuto dalle istituzioni nazionali, locali, europee ed internazionali, all’interno di un partenariato globale per lo sviluppo. Il ciclo di eventi ha fatto dialogare sulle sfide globali per lo sviluppo “post2015” i due lati della cooperazione: attori pubblici e sistema cooperativo. Quest’ultimo incontro supera la logica delle testimonianze o l’illustrazione delle buone pratiche che ha caratterizzato gli eventi precedenti; piuttosto di cercherà di favorire un dialogo strategico per una collaborazione futura nell’ottica di un partenariato pubblico-privato per lo sviluppo e per la crescita sostenibile. Per partecipare all’evento è necessario iscriversi attraverso il seguente link: https://docs.google.com/forms/d/1b5rKjVh HZg8YPWUZoxT_R813Loo3qnUciqbyZQ2i na4/viewform?c=0&w=1 A Genova road show per l’internazionalizzazione Arriva a Genova il 22 gennaio “Italia per le Imprese, con le PMI verso i mercati esteri” il Road show per l’internazionalizzazione delle imprese, un’iniziativa che vede per la prima volta insieme tutti i soggetti – pubblici e privati – del Sistema Italia, impegnati in un’azione congiunta di medio termine su tutto il territorio nazionale. In prima fila anche l’Alleanza delle Cooperative. Appuntamento al Centro Congressi al Porto Antico. La partecipazione è gratuita previa registrazione al seguente link http://st.formazione.ilsole24ore.com/a/roadshowice/G enova/iscriviti.html Il format dell’evento prevede, dalle 9.45 alle 11.35, una sessione plenaria con ospiti di rilievo del mondo istituzionale e finanziario – sarà presente il Vice Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda – che il- Territori Imprese Sondaggio 5 lustreranno gli strumenti e le strategie a sostegno delle imprese sui mercati globali. A seguire, dalle 12.30 alle 18.00, gli imprenditori potranno incontrare i rappresentanti di tutte le organizzazioni presenti, tra cui: Ministero dello Sviluppo Economico, SACE, SIMEST, ICE-Agenzia, Regione Liguria, Confindustria, Liguria International, Rete Imprese Italia, Unioncamere e Alleanza delle Cooperative. Durante gli incontri B2B, gli esperti dell’Agenzia ICE analizzeranno la tua attività per elaborare una strategia di mercato per- Primo piano ACI sonalizzata. Pianificato dalla Cabina di regia per l’Italia internazionale, il Road show per l’internazionalizzazione delle imprese è patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri ed è promosso e sostenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico. Oltre all’ICE-Agenzia, a SACE e a SIMEST, l’iniziativa si avvale dell’intervento di Confindustria, Unioncamere, Rete Imprese Italia e appunto Alleanze delle Cooperative Italiane. Ciascun evento si aprirà con una sessione plenaria, che vedrà l’intervento di esperti Legacoop Settori nel settore dell’internazionalizzazione, che illustreranno opportunità e strumenti per accedere ai mercati esteri. Le imprese, in base a un calendario prestabilito, potranno poi incontrare, nel corso della giornata, gli specialisti di settore per la messa a punto di piani di internazionalizzazione. Nel biennio 2015/16 avranno luogo le tappe di Genova, Cagliari, Monza, Catania, L’Aquila, Cosenza, Bergamo, Potenza, Vicenza, Pisa, Reggio Calabria, Novara, Forlì, Cremona, Como e Campobasso. Territori Imprese Sondaggio Legacoop >> Coopstartup 6 COOPSTARTUP >> Evento >> Cooperative di Comunità Agroalimentare e nuova impresa: opportunitàdalmondocooperativo Nell’ambito del progetto sperimentale Coopstartup Farmability, Legacoop Agroalimentare Nord Italia - Coopfond – Innovacoop, in collaborazione con l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, promuovono un incontro sul tema “Agroalimentare e nuova impresa: opportunità dal mondo cooperativo” che si terrà martedì 20 gennaio a Pollenzo Bra (Cuneo), presso l’Università di Scienze Gastronomiche (P.zza Vittorio Emanuele, 9). Programma Introduzione e saluti di apertura Silvio Barbero,Vice Presidente Consiglio di Amministrazione UNISG “Il settore agroalimentare in Italia e gli scenari di sviluppo” Biagio Bergesio, Responsabile Ricerca&Sviluppo Legacoop Agroalimentare “Il progetto Coopstartup per la promozione di nuova impresa cooperativa” Alfredo Morabito, Direttore Promozione Attività Coopfond “Coopstartup farmability; servizi, tutaraggio e incentivi per l’avvio di imprese cooperative innovative nell’agroalimentare” Francesca Montalti, Vice presidente Innovacoop Testimonianze di un ex-alunno Carlo Eugenio Fiorani, Impresa Agricola Fiorani (Cremona) Spazio per domande e approfondimenti. EVENTO Incontro internazionale per la Cooperazione Euro-Mediterranea Nell’ambito del Piano Export Sud a sostegno delle Regioni di Convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia), l’ICE-Agenzia organizza, in collaborazione con le stesse Regioni, la Conferenza Internazionale Le Regioni della Convergenza e la Cooperazione Euro-Mediterranea, che si terrà a Reggio Calabria il 29 gennaio 2015, presso il Consiglio regionale della Calabria Auditorium Nicola Calipari. Primo piano ACI Legacoop Settori I Paesi focus di questa iniziativa sono Giordania e Territori Palestinesi, Marocco, Tunisia e Turchia. I settori principali oggetto del convegno saranno: agricoltura biologica, agroindustria e sicurezza alimentare, energie rinnovabili, risorse idriche e ambientali, farmaceutica, logistica e risorse ittiche. La partecipazione è gratuita. A carico delle aziende italiane saranno le spese di viaggio e soggiorno. Per motivi organizzativi, l’iscrizione è obbligatoria e, per partecipare, gli interessati dovranno registrarsi su apposito modulo on-line disponibile al link: https://sites.google.com/a/ice.it/conferenzareggio-calabria/ COOPERATIVE DI COMUNITÀ L’esperienza interessa le aree giapponesi colpite dallo tsunami Il 5 gennaio Renata Piazza, che dirige l’associazione giapponese Hasekura, impegnata in progetti di rigenerazione delle comunità della Prefettura di Fukushima, duramente colpita dallo tsunami, ha visitato su proposta dell’Università di Bologna le cooperative di comunità Valle dei Cavalieri a Succiso e I Briganti di Cerreto a Cerreto Alpi. Renata Piazza era accompagnata da Maurizio Davolio, responsabile nazionale di Legacoop delle cooperative turistiche e di comunità. I progetti sviluppati da Hasekura riguardano le produzioni agricole tradizionali e il consumo alimentare sostenibile; il recupero dell’artigianato tipico; lo sviluppo del turismo responsabile. Le visite e gli incontri sono risultati di suo grande interesse. Nella seconda metà del mese di maggio è prevista la venuta in Emilia Romagna di una delegazione da Fukushima, composta da una decina di rappresentanti di istituzioni pubbliche, del mondo accademico, delle imprese e delle associazioni culturali. Oltre ad un intenso programma di incontri con la cooperazione emiliano-romagnola, la delegazione giapponese visiterà le due cooperative di comunità dell’Appennino reggiano. Territori Imprese Sondaggio Settori >> Mediacoop MEDIACOOP >> Ancpl >> Agroalimentare Primo piano 7 ACI ANCPL No alla chiusura dell’esperienza cooperativa e non profit Valorizzazione aspetti sociali negli appalti pubblici nelle costruzioni La direzione nazionale di media coop, riunita l’8 gennaio, esaminate le condizioni di operatività 2015 delle cooperative associate, ha denunciato la sordità e l’indifferenza del Governo di fronte al dramma che sta vivendo il settore dell’editoria cooperativa e no profit. La direzione di Mediacoop ha raccolto e fatta propria la forte preoccupazione del settore determinata dalla progressiva chiusura delle testate cooperative e no profit, da ultimo, da quella de “Il Salvagente”, un settimanale che per tanti anni ha fornito una corretta e coraggiosa informazione ai consumatori italiani. La riunione ha sottolineato che la chiusura di 40 associate ed il rischio che molte altre possano seguire la stessa sorte è stata causata dalla mancata riforma del settore editoriale e dell’emittenza, promessa da anni, ma mai realizzata, nonché della costante e drastica riduzione del sostegno pubblico. La Direzione ha ribadito l’esigenza di un intervento immediato per consentire l’operatività delle aziende. E’ appena il caso di ricordare, infatti, che, di fronte alla totale incertezza sull’esistenza del sostegno pubblico le testate interessate non sono in grado di chiudere i Bilanci 2013 e di programmare l’attività per il 2015. Al termine della Direzione, alla quale hanno partecipato anche rappresentanti della Fnsi, di Articolo 21 e della File, è stato dato mandato alla Presidenza di Mediacoop di richiedere, unitamente alle altre Associazioni del settore, un incontro urgente al Dipartimento Editoria della Presidenza del Consiglio. Potrà essere quella l’occasione per definire tempi e risorse relative al 2014 e per sollecitare l’avvio di una rapida consultazione con i soggetti interessati allo scopo di prospettare il testo di una possibile riforma del sistema italiano dell’informazione. “Valorizzazione di aspetti sociali negli appalti pubblici nel settore delle costruzioni” questo il tema al centro del workshop organizzato da Ancpl, Impronta Etica e Nuova Quasco che si terrà il 21 gennaio 2015, dalle ore 9.30 alle13.00, presso CCC – Consorzio Cooperative Costruzioni (Sala bianca) Via Marco Emilio Lepido, 182/2 Bologna Quali sono i principali strumenti normativi e metodologici di riferimento attualmente in essere per favorire la valorizzazione degli aspetti sociali negli appalti pubblici nel settore delle costruzioni? Quali sono le opportunità per la diffusione degli appalti pubblici socialmente responsabili con particolare riferimento agli appalti di lavori? Qual è il ruolo degli appalti pubblici per favorire una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e la diffusione della responsabilità sociale d’impresa nel settore delle costruzioni? Questi i temi che verranno discussi durante il workshop, alla luce dell’adozione delle nuove Direttive comunitarie in materia di concessioni e appalti e a partire dai risultati di una ricerca condotta da ANCPLLegacoop, Impronta Etica e Nuova Quasco, con l’obiettivo di contribuire al dibattito sul tema attraverso un confronto con imprese, stazioni appaltanti ed esperti del settore. Legacoop Settori Programma 9.30 Registrazione e welcome coffee 10.00 Saluti istituzionali Francesca Zarri, Responsabile dell’Ufficio Studi, ANCPL-Legacoop 10.10 Presentazione dei risultati della ricerca sulla valorizzazione degli aspetti sociali negli appalti pubblici Marjorie Breyton, Coordinatrice, Impronta Etica Daniele Ganapini, Responsabile Area Qualificazione e Sviluppo del Costruire, Nuova Quasco 11.15 L’utilizzo di criteri sociali ed ambientali negli appalti pubblici in Italia ed in Europa Simone Ricotta, Comitato di gestione PAN-GPP Territori Imprese Sondaggio Settori 8 11.45 La valorizzazione degli aspetti sociali negli appalti pubblici di lavori – limiti ed opportunità Antonio Bertelli, Responsabile Ufficio provveditorato, Comune di Livorno Ivan Cicconi, Direttore, ITACA Stefano Isler, Responsabile Servizio Opere pubbliche ed edilizia, Regione Emilia-Romagna* Alessia Purrone, Responsabile Gestione Qualità, Sicurezza - Servizio Appalti, Coop Costruzioni Fabrizio Ranucci, Direttore Approvvigionamenti e Sistemi, Italferr Spa Maria Donata Ribaudo, Responsabile Servizio Qualità, Ambiente e SGI, CCC – Consorzio Cooperative Costruzioni Modera: Marco Mingrone, Responsabile dell’ufficio legislativo, ANCPL-Legacoop 12.45 Conclusioni Valentina Guidi, Dipartimento Politiche Europee * In attesa di conferma AGROALIMENTARE Paolo Pasquali nuovo coordinatore di Agrinsieme Romagna Ad un anno di distanza dalla nascita di Agrinsieme Romagna, Paolo Pasquali è il nuovo coordinatore. Il sistema di rappresentanza del settore agricolo è costituito da cinque organizzazioni: Cia di Forlì-Cesena, di Ravenna e di Rimini; Confagricoltura Forlì-Cesena/Rimini e Ravenna; Confcooperative di Forlì-Cesena, di Ravenna e di Rimini; Agci di Forlì-Cesena/Rimini e di Ravenna/Ferrara; Legacoop Romagna. Agrinsieme Romagna rappresenta per i nostri territori oltre 8.800 aziende agricole e cooperative; con una superficie di 137.500 Primo piano ACI ettari; un valore aggiunto di oltre 6 miliardi di Euro, con una dimensione economica dell’agribusiness di oltre 12 miliardi di Euro; oltre 60 mila unità di lavoro impiegate in agricoltura e nei settori a monte e a valle di tale attività produttiva. Rappresentano il 37% del sistema cooperativo nazionale nonché ¼ del valore aggiunto del settore agricolo e di quello dell’industria alimentare nazionale. Paolo Pasquali, presidente dell’Unione Agricoltori di Ravenna, subentra a Danilo Misirocchi presidente della Cia di Ravenna che ha coordinato Agrinsieme Romagna nel primo anno di vita. Paolo Pasquali, interpretando anche il pensiero degli altri componenti di Agrinsieme Romagna, “esprime il proprio apprezzamento per l’ottimo lavoro svolto dal Presidente Misirocchi in questo anno di coordinamento di Agrinsieme Romagna”. Agrinsieme, articolato su un livello nazionale, regionale e di area vasta costituisce un momento di discontinuità rispetto alle logiche della frammentazione che troppo spesso hanno caratterizzato la storia del mondo agricolo. Si tratta di un’entità che interpreta un nuovo modello di rappresentanza. Agrinsieme integra storie e patrimoni di valori che non vengono annullati, ma esaltati in una strategia unitaria fortemente orientata al futuro. L’esperienza del primo anno di vita di Agrinsieme Romagna è stata caratterizzata da una parte da un’annata drammatica per il settore agricolo che ha interessato pressoché tutti i comparti e dall’altra dalla concretezza delle azioni intraprese. Gli obiettivi per ora perseguiti riguardano prevalentemente il versante delle possibili aggregazioni e sinergie delle filiere agricole; il tema della liquidità delle imprese nel rapporto con gli Istituti bancari ed il rafforzamento dell’operatività di Agrifidi 1 ribadendo il suo grande valore strategico per il settore agricolo. Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Territori >> Veneto 9 VENETO >> Emilia Romagna Carceri; a breve, la parola “fine” sui servizi mensa delle coop sociali >> Padova Rischia di essere un giorno parecchio triste da ricordare per la cooperazione sociale il 15 gennaio. In quella data, a livello nazionale, il progetto di gestione dei servizi cucina in carcere ad opera di cooperative sociali, avviato in via sperimentale nel 2004, si concluderà a causa della mancata volontà del Dipartimento Amministrazione penitenziaria (Dap), guidato dallo scorso 20 dicembre da Santi Consolo. Sarà così anche per la cooperativa sociale Giotto, che da 11 anni gestisce il servizio di mensa alla Casa di reclusione Due Palazzi di Padova. Il progetto finora ha formato, impiegato e retribuito centinaia di detenuti (oggi sono 22 quelli coinvolti, oltre a 6 lavoratori non detenuti) e al suo fianco è nato poi il laboratorio di produzione pasticcera divenuto ben noto anche fuori dai confini nazionali. Come momento di saluto e ringraziamento, il 14 gennaio i detenuti della cooperativa prepareranno il penultimo pranzo all’interno del carcere padovano: «Sarà anche una sorta di “penultimo appello” a politici e società civile, a far sentire la loro voce accanto e insieme alla nostra» spiega il presidente Nicola Boscoletto. C’era anche lui, il 30 dicembre scorso, nella delegazione dei responsabili delle coop sociali recatisi dal ministro della Giustizia Andrea Orlando assieme ai Garanti dei detenuti del Veneto, Piemonte e del Lazio: a Roma per invitare il Governo a un ripensamento e per chiedere una proroga rispetto alla scadenza del 15 gennaio, che porrebbe termine a un’iniziativa che vede impegnate dieci coop sociali in altrettante carceri italiane. Ed era sembrato un segnale di speranza, allora, la breve proroga della scadenza al 31 gennaio 2015, ottenuta in promessa, ma mai concessa formalmente alle cooperative, dal Dipartimento Amministrazione penitenziaria con l’obiettivo di verificare, nel frattempo, le esperienze in atto e individuare soluzioni ad hoc, caso per caso. Di questi giorni invece la notizia che il Governo si è di fatto rimangiato la parola e non intende più concedere la proroga: dal 15, dunque, si scrive la parola “fine”. Un decennio di ottimi risultati non basterà a quanto pare a salvare il progetto, che in alcuni casi – a partire dalla cooperativa >> Puglia >> Genova >> Ferrara >> Fano Primo piano ACI Legacoop Settori Giotto – ha saputo generare modelli d’eccellenza. Circa 170 i detenuti coinvolti a livello nazionale oltre a 40 lavoratori non detenuti, numeri a cui si aggiunge un indotto di ulteriori 150 lavoratori detenuti e altri 40 non detenuti. Così, con un clamoroso passo di gambero il nostro Paese torna vergognosamente indietro sul versante del trattamento rieducativo dei detenuti e – dati alla mano – dell’abbattimento della percentuale di recidiva. Perché il ritorno a delinquere mentre si attesta tra il 90 e il 70% per i detenuti che lavorano alle dipendenze dell’amministrazione penitenziaria, per coloro che lavorano come dipendenti di imprese sociali scende considerevolmente a una percentuale compresa tra il 10 e addirittura l’1%. «Il paradosso della questione risulta ancora più grande se si pensa che tutto questo non porterà risparmio all’amministrazione penitenziaria – assicura Boscoletto –, anzi forse determinerà un aumento della spesa con il ritorno a una gestione pubblica delle cucine delle carceri». «A livello nazionale, nei territori in cui il progetto si è avviato, l’amministrazione penitenziale riconosce la validità del progetto: è solo” il palazzo”, ossia chi non è ogni giorno sul campo di battaglia, a non comprenderne il valore». «La decisione, rimasta fino ad oggi senza spiegazioni comprensibili e accettabili – aggiunge Loris Cervato, responsabile Settore sociale di Legacoop Veneto –, risulta ancora più stonata e sorprendente se si pensa che nel frattempo il Governo sta mettendo in campo una riforma del terzo settore e sta recependo le sollecitazioni dell’Europa a riconoscere e a valorizzare il ruolo della cooperazione, sia sul fronte dell’innovazione e del sostegno di un welfare in grave crisi, sia di quello della ripresa economica e occupazionale del Paese». Ma a preoccupare non poco le cooperative sociali che lavorano in carcere c’è oggi peraltro anche un altro aspetto. L’anno scorso il Dap aveva chiesto loro di indicare, entro il 31 ottobre, il fabbisogno per il 2015: dunque numero di persone detenute già impiegate e numero di quelle di prossima assunzione, allo scopo di poter usufruire dei vantaggi contributivi e fiscali previsti dalla “legge Smuraglia” (n. 193/2000,“Norme per favorire l’attività lavorativa dei detenuti”). Ora però lo stesso Dipartimento si è reso conto che la richiesta pervenuta sopravanzava del Territori Imprese Sondaggio Territori 10 34% rispetto al fondo disponibile, trattandosi di un totale di 9 milioni di euro a fronte di un budget effettivo concesso che è sotto ai 6 milioni. Un taglio che arriva annunciato a posteriori rispetto ad investimenti già fatti dalle coop e a progetti già in corso, e che non potrà che portare a ulteriori licenziamenti di detenuti lavoratori. PUGLIA 60 aspiranti cooperative per l’incubatore di Coopstatup EMILIA-ROMAGNA Le cooperative private hanno un futuro possibile a Cuba? Il 9 dicembre scorso si è svolta all’Havana la presentazione del PADIT, una piattaforma congiunta che mira a coordinare le azioni di supporto che stakeholders nazionali e internazionali potranno realizzare nel prossimo triennio 2015-2018 per favorire i processi di sviluppo locale a Cuba. Organizzata dal governo cubano e dagli organismi UNDP di Cuba e Bruxelles, la presentazione del PADIT ha raccolto, oltre ai rappresentanti dei governi nazionali e locali, numerosi membri di ONG internazionali, università, i rappresentanti diplomatici di Canada, Italia, Spagna e Paesi Bassi e un’ampia rappresentanza dei paesi dell’Unione Europea e della cooperazione internazionale. Fra le organizzazioni internazionali invitate, anche Legacoop Emilia Romagna ha partecipato con la propria responsabile delle relazioni internazionali, Roberta Trovarelli. Attualmente 34 enti della cooperazione internazionale hanno espresso il loro appoggio al processo di programmazione territoriale cubano, che comprenderà, nella sua fase iniziale, 4 territori. I prossimi passi saranno incontri specifici sulle aree coinvolte e un workshop sulle migliori esperienze di sviluppo economico locale che possono fare da benchmark per i futuri strumenti di sviluppo del paese. http://www.emilia-romagna.legacoop.it/images/cke/files/Cuba_padit.pdf Primo piano ACI Sono 60 le aspiranti startup che nelle prossime settimane si contenderanno l’accesso al programma di accelerazione di impresa. Sessanta possibili imprese, messe in campo da 230 giovani – in media, dunque, 3,8 per gruppo – e selezionate tra 123 domande arrivate soprattutto da Bari (44%) e Lecce (25%) ma un po’ da tutte le province della regione, rispettando involontariamente una quasi perfetta parità di genere (49,5% dei proponenti sono donne). Prosegue Coopstartup Puglia, una sperimentazione del progetto Coopstartup di Coopfond e di Legacoop Puglia capace di catalizzare un desiderio di autoimprenditorialità giovanile evidentemente tutt’altro che spento. “Per noi – spiega Annamaria Ricci, coordinatrice del progetto per conto di Legacoop Puglia, di cui è vicepresidente – è nello stesso tempo un ottimo risultato e una grande sfida: ora dobbiamo dimostrare di essere capaci di dare una risposta efficace alla disponibilità di mettersi in gioco che abbiamo intercettato”. Il progetto era partito il 10 settembre scorso, proponendo due bandi. Al primo, che ha chiuso i battenti il 13 ottobre, si erano candidate 150 aspiranti start up. Tra queste ne sono state selezionate 85, che coinvolgono 329 persone, per partecipare a tre Laboratori di impresa realizzati a Lecce, Valenzano (Ba) e Trani (Bt) nel mese di novembre: due giorni di formazione intensiva per comprendere, in sintesi estrema, se la propria idea ha le carte in regola per tradursi in impresa. Molti gruppi puntano ad entrare nell’incubatore, le altre hanno comunque ricevuto spunti utili su cui lavorare. Per entrare nell’incubatore bisognava partecipare anche al secondo bando, scaduto in- Legacoop Settori vece il 28 novembre. Come accennato hanno presentato domanda 123 aspiranti start up, rimaste 60 dopo una prima selezione. Tra queste nelle prossime settimane saranno individuate quelle – al massimo 15 – che avranno accesso al programma di accelerazione di impresa che prevede tre fasi: accompagnamento allo startup e coaching; accompagnamento alla costituzione d’impresa cooperativa a costo zero; accompagnamento post-startup per i 36 mesi successivi. Uno degli aspetti caratterizzanti Coopstartup Puglia, che ha contribuito a determinare il successo dei bandi, è stata l’attivazione di una rete di promozione e supporto con una pluralità di soggetti cooperativi e non: Informa, The Qube, Generazioni Legacoop Puglia, Qiris, Pazlab, Officine Cantelmo e il network di centri di informazione e orientamento Rete Informa. PADOVA “Premio Impatto Zero”, proclamati i vincitori della IV edizione Una startup di giovani che ha sviluppato un’applicazione per il recupero dell’avanzo alimentare a favore di onlus e associazioni, una cooperativa che ha dato il via a un laboratorio di sartoria sociale per il riciclo e riuso creativo, un cittadino che presiede un comitato civico impegnato nell’ecologia e nella lotta all’abbandono dei rifiuti e un’associazione studentesca attiva da anni nella sensibilizzazione ai temi della sostenibilità: sono loro i vincitori della quarta edizione del “Premio Impatto Zero”, iniziativa di Arci che valorizza le buone pratiche sostenibili di cittadini, associazioni e cooperative.Tutte scelte di vita e comportamenti ecologicamente virtuosi, che riducono il consumo delle risorse, limitano le emissioni di Co2 e i rifiuti, infine con- Territori Imprese Sondaggio Territori 11 tribuiscono a diffondere la cultura della sostenibilità, migliorando così anche la qualità della vita dell’intera comunità. Nato a Padova nel 2011, e cresciuto fino a raggiungere il livello nazionale, il Premio è promosso da Arci e organizzato da Arci Padova, con il contributo di AcegasApsAmgasocietà del gruppo Hera, in collaborazione con Legambiente nazionale, Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, Progetto Life+Eco Courts, Legacoop Veneto, Centri Servizi Volontariato di Padova, Verona, Vicenza, Rovigo, Treviso e Belluno e Confcooperative Padova, con il patrocinio di EXPO Milano 2015, Ministero dell’Ambiente e Comune di Padova. Ad assegnare i riconoscimenti è stata un’apposita commissione, composta da esperti e rappresentanti istituzionali e dai promotori del Premio. Decisivi nella scelta: l’originalità e la creatività della buona pratica candidata, il minor impatto ambientale, l’efficacia nella promozione della sostenibilità, l’esportabilità delle prassi ad altre realtà del territorio, il miglioramento della vita sociale. Per la categoria delle associazioni vince Breading: una startup dalla vocazione sociale nata da giovani under 30 che hanno messo a punto un’applicazione gratuita per far interagire panifici, bar e grande distribuzione con associazioni e onlus allo scopo di ridurre l’avanzo alimentare ed evitare gli sprechi. Si aggiudica il titolo di migliore cooperativa la Quadrifoglio di Santa Margherita del Belice (Agrigento) - impresa sociale operante da quasi trent’anni e formata da circa cinquanta donne - per il laboratorio creativo artigianale “3R: riduco, riuso, riciclo!” della Sartoria sociale, avviato nel febbraio 2013 con l’obiettivo di diventare attività permanente di autoproduzione artigianale; il laboratorio è aperto alle donne del territorio, alle ospiti dei centri di accoglienza e a donne e uomini rifugiati o richiedenti asilo. Daniele Dal Mas, presidente di “Uniti per Valsalega”, attivo nella provincia di Treviso, è invece il cittadino più meritevole: nei mesi scorsi il suo comitato civico ha organizzato due giornate ecologiche in occasione della settimana europea della lotta all’abbandono dei rifiuti; come risultato, in un’area boschiva sono stati raccolti cinquanta quintali di rifiuti, conferiti nel centro di raccolta per essere smiPrimo piano ACI stati e avviati al riciclo. Infine, una menzione speciale – migliore candidatura veneta – per l’associazione studentesca Asu di Padova, premiata per l’impegno costante e tenace nell’educazione alla sostenibilità di studenti e cittadini, anche attraverso attività innovative di sensibilizzazione. Tra le buone pratiche dell’associazione, la promozione di un GAS per l’acquisto di prodotti locali, biologici ed equosolidali, l’organizzazione di un festival musicale attento alla sostenibilità ambientale, la promozione della campagna “Acqua bene comune”. Ai vincitori delle categorie vanno in premio - offerti dagli sponsor Sammontana, CiaoBio, Italwin, Selle Royal, Coop Adriatica, Fairtrade, EcoZema, Abano Ritz Hotel terme, Consorzio imballaggi alluminio - una “ricicletta”, city bike ottenuta dal riciclo di 800 lattine, un buono sconto per l’acquisto di una bici elettrica, selle “eco-friendly”, un buono spesa per prodotti ecosostenibili, un buono sconto per prodotti biologici, una fornitura di prodotti (bicchieri, posate, stoviglie) in MaterB, una cesta di prodotti biologici, una cena al ristorante, confezioni di prodotti del mercato equo solidale, e altri premi forniti da aziende attente alle tematiche ambientali. GENOVA Decolla il Primo Soccorso Ambulatoriale gestito da una cooperativa A Genova è nato il Primo Soccorso Ambulatoriale gestito dai medici di famiglia genovesi riuniti nella Cooperativa MediCoopGenova con il supporto del Consorzio Liguria Salute. Un nuovo servizio, rivolto a tutti i cittadini che hanno problemi di salute non gravi classificati come codici bianchi (“nessuna urgenza – il paziente non necessita del Pronto Soccorso e può rivolgersi al proprio medico”) e verdi (“urgenza minore – il paziente riporta delle lesioni che non interessano le funzioni vitali ma vanno curate”). I dati sono subito molto positivi: dopo il primo mese di attività, con quindici giorni di apertura, circa 200 sono stati i contatti tra accessi diretti al Primo Soccorso e consulenze Legacoop Settori telefoniche. Il servizio “SanFruttuosoSalute” è operativo in Via Revelli Beaumont n. 28 (piano strada) a Genova ed è aperto nei giorni di sabato e domenica (e nei prefestivi e festivi infrasettimanali) dalle ore 09.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00, con la presenza garantita di un medico, anche di medicina generale, e di una infermiera. L’accesso è diretto (senza prenotazione), ed è possibile contattare l’ambulatorio (al numero 324.6874990) per qualsiasi problema di salute o per richieste di visite domiciliari. I costi previsti sono inferiori a quelli del ticket richiesto in Pronto Soccorso: 30 euro per visita base; 40 euro per prestazioni aggiuntive; 50 euro per visite a domicilio. Quella a Genova è un’esperienza già messa in atto da un decennio sul territorio della provincia di Savona, con risultati significativi sia per la riduzione degli accessi al pronto soccorso, sia per la qualità percepita da parte dei cittadini. I medici di famiglia genovesi, quindi, si fanno carico di organizzare e offrire un servizio che viene incontro ai bisogni sanitari dei cittadini nei giorni in cui gli ambulatori dei medici di famiglia sono chiusi. “Il nostro servizio parte dal basso, sulla base delle esigenze dei pazienti – sottolinea il dott. Pierclaudio Brasesco, presidente di MediCoop Genova – che non va in competizione con il servizio pubblico. Serve anzi per interagire fornendo una risposta territoriale coordinata alla popolazione in termini di continuità assistenziale. Siamo interessati ad ampliare la rete a Farmacie, Pronto Soccorso e Pubbliche Assistenze che sono presidi fondamentali sul territorio, creando un modello per tutta la regione”. E a proposito di rete San Fruttuoso Salute un obiettivo fondamentale lo ha già raggiunto nei confronti di coloro che sono già pazienti dei medici di famiglia che operano nel Primo Soccorso Ambulatoriale . “Abbiamo a disposizione circa 10.000 cartelle cliniche – prosegue Brasesco -. Questo significa che, nel rispetto delle diverse norme della privacy, un paziente quando viene da noi può mettere a disposizione di chi lo visita in modo automatico la propria storia clinica Un fatto che in un Pronto Soccorso oggi non è ancora possibile”. MediCoopGenova è una società cooperativa costituita nel 2002 esclusivamente da me- Territori Imprese Sondaggio Territori 12 dici di famiglia; vuole offrire ai propri soci tutti gli strumenti che consentano di svolgere a tutto campo la propria attività professionale, senza distoglierli dall’attenzione e dalla disponibilità che devono garantire alle persone assistite. È costituita da 98 medici di famiglia dell’area di Genova che fornisce servizi e coordina l’attività di 12 medicine di gruppo evolute ubicate sul territorio genovese da ponente a levante. FERRARA Nasce la startup cooperativa che resuscita teatri e mercatini esperienze di vario genere sia in Italia che all’estero. A Ferrara hanno ‘riaperto’ spazi e luoghi pubblici chiusi da tempo, come il Teatro Verdi e lo stesso mercato comunale coperto di Via Santo Stefano. La nuova impresa si occuperà soprattutto di gestione del patrimonio urbanistico e culturale. Vent’anni fa Ferrara diventava città dell’Unesco: “La città estense ha avuto la possibilità di camminare bene grazie a progetti importanti come il restauro delle mura e la riprogettazione del Centro Storico, ma ora – dicono – bisogna cambiare passo. Un esempio è la città di Ratisbona, in Germania, dove è c’è un apposito ufficio per gestire, in maniera innovativa, il patrimonio urbanistico e culturale. FANO Coomarpesca, ci appelliamo a “san Dragaggio” Ha avuto un periodo di incubazione di circa tre anni e poi, dallo scorso dicembre, si è trasformata a tutti gli effetti in una impresa, una cooperativa, con tanto di visura camerale. È l’associazione ferrarese Città delle Cultura/Cultura della città che da qualche settimana è divenuta una start up innovativa. Nove i soci, tutti architetti (Maurizio Bonizzi, Massimo Davi, Diego Farina, Sergio Fortini, Luca Lanzoni, David Pavani, Federica Poggi, Elisa Uccellatori e Paolo Vettorello) otto dei quali provenienti dall’ateneo estense, con Primo piano ACI Centomila metri cubi entro l’estate. La Coomarpesca dice basta al temporaggiamento sul dragaggio dei fanghi dal porto di Fano (Pu) e rilancia la palla al Comune e alla Regione Marche chiedendo un impegno concreto e veritiero per salvare l’economia del porto e ricordando che quanto promesso finora non è stato mantenuto.“Nei diversi incontri degli ultimi mesi – afferma Coomarpesca -, ci hanno garantito che entro dicembre sarebbero stati dragati 20 mila metri cubi di fanghi dal porto. Coomarpesca ha la “vaga” sensazione che siano ancora lì. Abbiamo sperato che se li portassero via Babbo Natale o la Befana ma purtroppo così non è stato. Adesso proviamo ad appellarci a “san Dragaggio”, chissà se Legacoop Settori avremo più fortuna rispetto alle conclamate garanzie che ci hanno offerto Comune e Regione. L’unico fatto certo è che il porto è insabbiato e noi non possiamo lavorare. Il porto sta morendo e le cooperative di pesca stanno morendo insieme con lui. Qualcuno se ne è accorto?”. Questo fatto, sottolinea ancora Coomarpesca, “sta provocando un gravissimo danno economico e occupazionale, una crisi lacerante da cui forse il settore fanese della pesca ma anche tutta Fano, quella che era la terza città delle Marche e che probabilmente ora non lo è più, non riuscirà a riprendersi”. Nell’ennesima riunione, che si è svolta il 14 gennaio in Comune, Coomarpesca ha ripetuto con forza le proprie posizioni affermando l’urgenza di rispettare l’accordo tra Regione e Comune che prevede il dragaggio totale di tutto il porto e l’ormai propria inevitabile azione legale nei confronti di chiunque sarà ritenuto responsabile del disastro economico-occupazionale provocato. Il clima è rovente e la categoria è pronta ad una manifestazione eclatante: Coomarpesca suggerisce, perciò, meno primarie e più fatti concreti, meno poltronite e più attenzione ai cittadini, più competenza e meno spreco di denaro pubblico. Territori Imprese Sondaggio Imprese 13 >> Airces AIRCES >> Cmc “I nuovi principi contabili nazionali: nuove regole per i bilanci 2014” >> Fondazione Obiettivo Lavoro AIRCES, in collaborazione con Legacoop Emilia Romagna e d’intesa con l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Bologna, organizza tre incontri di approfondimento sul tema “I nuovi principi contabili nazionali: nuove regole per i bilanci 2014”, che si svolgeranno a Bologna presso la Torre Legacoop – Sala “B” nelle seguenti date: − martedì 27 Gennaio Ore 14.00/17.30 − martedì 03 Febbraio Ore 14.00/17.30 − martedì 10 Febbraio Ore 14.00/17.30 Obiettivo degli incontri è quello di analizzare le recenti novità e le principali problematiche per la redazione dei bilanci d’esercizio 2014 sulla base dei nuovi principi contabili emanati dall’OIC. Saranno inoltre esaminati casi concreti e fornite indicazioni operative, con specifici riferimenti, per le loro peculiarità, alle Società Cooperative. Sono interessati agli incontri di studio: Quadri Amministrativi, Sindaci, Revisori e Commercialisti di società cooperative e non. Le adesioni, che saranno accettate fino ad esaurimento dei posti disponibili, dovranno essere inoltrate all’AIRCES mediante o fax 051.509.738 o posta elettronica [email protected] entro il 22 Gennaio 2015, precisando gli incontri a cui si intende partecipare. Per tutte le informazioni consultare il seguente link http://www.airces.it/files/corsi%20formazione/NUOVI%20PRINCIPI%20CONTABILI/CIRCOLARE%20definitivo.pdf Programma degli incontri http://www.airces.it/files/corsi%20formazione/NUOVI%20PRINCIPI%20CONTABILI/PROGRAMMA%20definitivo.pdf >> Coop >> Coop Giuliani >> Cila >> Cooperativa Facchini e Trasporti >> Cooperativa Tice >> Conad >> Green Evolution >> Boorea >> Politecnica Ingegneria ed Architettura >> Alboran Cooperativa Sociale >> CIR food >> Cooperativa Agricola Cesenate >> Codess Sociale >> Coop sociale Castel Monte >> Luce Sul Mare Onlus >> Il Faggio CMC Si aggiudica mega appalto da 165 milioni a Beirut Cmc acquisisce un nuovo appalto per la realizzazione di tunnel e acquedotto a Beirut. La cooperativa di costruzioni di Ravenna Primo piano ACI Legacoop Settori ha infatti ricevuto una lettera di aggiudicazione dal Council for Development and Reconstruction di Beirut (Libano) per la costruzione di una galleria di 24 chilometri e di un acquedotto per l’alimentazione idrica di Beirut. L’importo dell’appalto è pari a circa 165 milioni di euro, in parte finanziato dalla Banca mondiale, a riprova delle capacità tecniche e della reputazione che l’impresa è stata in grado di costruirsi con il proprio lavoro, le competenze dei propri soci e la capacità di innovare sempre. I tunnel saranno scavati con due Tunnel boring machines (Tbm). “Questa acquisizione attesta la capacità di Cmc nel settore tecnologicamente complesso dello scavo con Tbm, dove si troverà ad operare con 16 macchine nel corso del 2015, in Italia e all’estero”, dice l’azienda ricordando di aver acquisito, nel 2014, commesse per circa 1.2 miliardi di euro, di cui 750 milioni all’estero. COOP Il prodotto Coop continua a crescere (+3%) “Non ci stiamo a unirci ai lamenti di un settore –quello dei prodotti a marchio- che continua a essere un presidio di convenienza e qualità e per quanto ci riguarda è cresciuto nel 2014 di un 3%”. E’ quanto risponde Domenico Brisigotti, direttore prodotto a marchio Coop, in merito al dibattito in corso alla fiera bolognese Marca che individua nel 2014 se non una battuta d’arresto comunque un momento di stabilizzazione in una crescita fino ad oggi continua. “Generalizzare è sempre approssimare –continua Brisigotti- i nostri dati continuano a essere positivi e complessivamente la quota del nostro prodotto sul totale del fatturato supera il 27% e raggiunge un fatturato di circa 3 miliardi di euro. Come per altri nostri competitor le linee biologiche e Premium la fanno da padrone (Vivi Verde, la linea bio di Coop, è cresciuta del 16% e Fior Fiore, la linea che raccoglie l’eccellenza gastronomica, di un + 14%) , ma c’è un altro elemento di riflessione importante, ovvero il prodotto a marchio avendo raggiunto un buon livello di maturità occupa Territori Imprese Sondaggio Imprese 14 anche mercati che fino ad ora sono rimasti lontani, ma che sempre più fanno parte dei consumi quotidiani. Penso ad esempio all’area benessere (i prodotti della linea Bene.sì ovvero i salutistici hanno realizzato un +18%) e al lancio nello scorso novembre del profilattico a marchio Coop: una prima assoluta in Italia che ha già dato incredibili risultati di vendita. 10.000 confezioni vendute in un mese (100.000 profilattici), numeri allineati a uno dei più importanti brand leader di mercato. Con questo ritmo di vendite, stimiamo di raggiungere 1 milione di profilattici a marchio Coop distribuiti in un anno” E nel 2015 Coop ha annunciato il varo di nuovi farmaci (attualmente sono 5 i farmaci distribuiti negli oltre 100 Coop Salute e se ne aggiungeranno altri 2) e integratori a marchio (oggi ne sono disponibili 3 tipi, ma si sta già implementando la gamma con altri 12 integratori), con l’obiettivo di offrire prodotti sicuri, di alta qualità a prezzi decisamente inferiori rispetto al mercato: mediamente il livello di convenienza è pari a un -30% rispetto alle corrispondenti marche di riferimento vendute nel circuito delle farmacie.“Solo chi può contare come Coop su una fiducia che i soci e consumatori mostrano nei confronti dei prodotti con il nostro marchio può avventurarsi in mercati altamente competitivi. –sottolinea Brisigotti- Sui farmaci, su cui rilanceremo nel 2015 con un’importante campagna a favore di una maggiore liberalizzazione rispetto all’attuale, le vendite a quantità ci danno ragione e in rete Coop l’acido acetilsalicilico/acido ascorbico (ovvero il farmaco più diffuso per il trattamento degli stati febbrili e delle sindrome influenzali) raggiunge nelle vendite un +50% rispetto al corrispettivo di marca e il paracetamolo Coop un quasi + 8% rispetto al farmaco similare di marca”. Domenico Brisigotti è intervenuto anche sul dibattito in corso in merito alla nuova Direttiva Ue sull’etichettatura dei prodotti indicando il nome del produttore. “Tutto ciò che va in direzione di una maggiore trasparenza per il consumatore è buona cosa, ma per noi di Coop non è una novità. Il nome del produttore era anche sul primo prodotto a marchio, un panettone realizzato a Milano nel 1892. E comunque continuiamo a pensare che bisogna andare oltre all’indicazione del produttore e indicare la provenienza delle materie prime che compongono quel prodotto. E’ Primo piano ACI quanto abbiamo cercato di fare e continuiamo a fare con la campagna “Origini Trasparenti” sui ns prodotti a marchio E accanto “al dove si produce”, bisogna sempre indicare anche “il come”: l’origine è un’informazione utile, ma altrettanto importanti sono le garanzie sulle modalità produttive, sui controlli, sulle caratteristiche di sicurezza e qualità dei prodotti”. Il padiglione giapponese – come si legge nella presentazione di Expo - si sviluppa su uno spazio espositivo di 4.170 metri quadri, con un’ampia entrata e uno sviluppo in lunghezza, come una delle case tradizionali di Kyoto. Oltre a materiali naturali come bambù e legno, non mancano tecnologie informatiche e sistemi per il risparmio energetico. FONDAZIONE OBIETTIVO LAVORO Presentazione del 3° Rapporto sul Mercato del Lavoro La Fondazione Obiettivo Lavoro presenterà il 3° Rapporto sul Mercato del Lavoro martedì 20 gennaio a Roma, presso la Sala Conferenze Stampa – Camera dei Deputati (ingresso da Via della Missione, 4). Programma 10.00 Introduzione del Rapporto Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione Obiettivo Lavoro 10.15 Presentazione del 3° rapporto sul Mercato del Lavoro “Le imprese e il lavoro. Cambiamenti strutturali ed economici, le esigenze di professionalità, la domanda di servizi di semplificazione normativa” Mario Mezzamanica, Università di Milano Bicocca Interviene Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e Politiche Sociali COOP GIULIANI All’Expo con il Padiglione Del Sol Levante La cooperativa Giuliani - associata a Legacoop Romagna - è al lavoro sul padiglione giapponese dell’Expo di Milano con uno dei più importanti general contractor nipponici, Takenaka. «È un lavoro che ci dà modo di avere un’esposizione internazionale importante, ma che è fondamentale anche perché ci consente di confrontarci con un’azienda di grande serietà e prestigio», dice il presidente Vincenzo Coveri. Legacoop Settori Giuliani Soc. Coop., associata a Legacoop Romagna, è specializzata nella fornitura di facciate continue in alluminio, di strutture speciali in carpenteria metallica e vetro per rivestimenti o coperture di edifici, nonchè di serramenti metallici per grandi forniture seguendo tutte le fasi, dalla progettazione alla produzione e posa in opera. «Nel 2014 abbiamo avuto 31 milioni di acquisito», dice Coveri - che al proprio arco può annoverare lavori importanti come l’ospedale di Caserta (5 milioni), l’ospedale dei Castellli Romani (4 milioni) e quello di Monza (2,7 milioni), un albergo a Milano (2,5 milioni) e la nuova sede della Regione Puglia (5 milioni). Nel carnet anche una importante riqualificazione immobiliare, di fronte alla stazione centrale di MIlano, per la Reale Mutua Assicurazioni. Per quanto riguarda la divisione infissi, l’ufficio tecnico di Giuliani ha di recente sviluppato una “smart window”, ovvero una finestra intelligente che reagisce automaticamente alle condizioni esterne, grazie a una serie di sensori. Un prodotto innovativo, realizzato grazie a un investimento in ricerca finanziato in parte con fondi della Regione Emilia-Romagna. Territori Imprese Sondaggio Imprese 15 CILA Positivo il preconsuntivo 2014 Con 131.000 qli di latte prodotti nel corso del 2014 la cooperativa Cila. si conferma leader nella produzione di latte destinato a Parmigiano Reggiano nell’area del comprensorio. Si producono inoltre 12.000 suini pesanti per la filiera No Ogm richiesta dalla grande distribuzione. Si coltivano 1.200 ha di terreni per il fabbisogno interno degli allevamenti in particolare foraggio di medica, mais, grano e girasole. Positiva l’attività a Novellara del negozio di vendita di carni fresche di bovino, suino salumi e formaggio Parmigiano Reggiano. Dal 2012 è attivo un impianto di biogas della potenza di 1 MW alimentato principalmente da reflui solidi e liquidi zootecnici dei propri allevamenti e integrato parzialmente da colture vegetali dedicate. Per il presidente Graziano Salsi – che ha presentato i dati all’assemblea dei soci in chiusura d’anno – si tratta di un bilancio positivo, con produzioni stabili, con lievi segnali di inversione di tendenza sui costi di produzione, ma non sufficienti per il forte ribasso registratosi nel prezzo di mercato del Parmigiano Reggiano. “Per la chiusura in positivo del rendiconto di previsione 2014 – spiega il presidente di Cila - si sono rivelati significativi sia la sopravvenienza della chiusura di bilancio della produzione di Parmigiano Reggiano relativa al 2012 (in quanto sono terminate le vendite del prodotto stagionato). sia la integrazione di reddito derivante dal settore delle agro-energie. Nel 2014 latte – sottolinea Salsi – la cooperativa ha visto conseguire risultati importanti sotto l’aspetto degli investimenti nel settore del bovino da latte. Abbiamo investito una somma pari a 2,2 milioni di euro per la costruzione e ristrutturazione degli allevamenti di S.Vittoria ed in particolare, il piu’ grande, a Novellara con l’obiettivo di trarre risultati significativi sia sulla qualità che sulla quantita’ del latte contando su strutture riammodernate in Primo piano ACI grado di offrire principalmente benessere alla mandria, creando inoltre migliori condizioni per il contenimento dei costi di produzione. Auspicando la maggiore condivisione di politiche proposte dal Consorzio del Parmigiano Reggiano e altresì iniziative imprenditoriali in forma associata fra i caseifici, questa crisi – continua Salsi – farà sentire i suoi effetti a partire dai risultati economici della produzione conseguita nell’annata 2013 e probabilmente per il prodotto conseguito nell’annata 2014 con gravi ripercussioni agli imprenditori agricoli e di conseguenza sull’andamento economico dell’intero comprensorio. La nota positiva dei consumi registrata negli ultimi mesi dell’anno e favorita anche dalla diminuzione dei prezzi al consumo – conclude Salsi - è certamente incoraggiante nel rapporto fra domanda e offerta, ma si rende comunque necessario riprendere da un lato un aggiornamento dei temi di competenza del Consorzio del formaggio Parmigiano Reggiano quali la regolazione dell’offerta, la promozione di prodotto e pubblicitaria e le regole di produzione tramite una modifica al disciplinare; dall’altro e’ altrettanto urgente che le imprese aiutate dal sistema associativo creino condizioni di maggiore competitività nella rete casearia al fine di ridurre i costi di trasformazione e intraprendere nuove iniziative commerciali per valorizzare il prodotto limitando gli effetti speculativi classici dei troppo pochi operatori commerciali del settore”. COOPERATIVA FACCHINI E TRASPORTI Festeggiato un secolo di attività Cento anni di storia per la cooperativa Facchini e Trasporti di Forlì. È il presidente Franco Rustignoli a raccontare le origini del sodalizio, così come tramandate nei do- Legacoop Settori cumenti d’epoca. Sedici i soci che nel 2014 misero dieci lire di capitale a testa, «per un lavoro che prima del 1945 era soprattutto manuale. Poi arrivò la tecnologia e l’evoluzione della cooperativa». Rustignoli è in carica dal 2002, oggi che la crisi morde forte anche il settore della logistica, Facchini & Trasporti dà lavoro a una trentina di persone, di cui 24 soci, «nel pieno rispetto dello spirito cooperativo e con il miglior trattamento possibile», dice il responsabile amministrativo Piero Corzani. Nei capannoni di via Meucci ci sono sette gru tra le più avanzate sul mercato, mezzi di proprietà che valgono diversi milioni di euro e sono in grado di compiere lavori di grandi dimensioni. In carnet la cooperativa Facchini&Trasporti ha importanti clienti, da Zanussi a Fustelpack, da Infia a Dorelan. Ma il mercato è fermo. «Siamo in piedi e ci resteremo - dice il presidente - ma dobbiamo lottare quotidianamente per difendere il bene più prezioso, che è l’occupazione. Abbiamo utilizzato gli ammortizzatori sociali, ma con orgoglio possiamo dire che siamo ancora tutti uniti». COOPERATIVA TICE Una app per dare più opportunità ai bimbi con autismo Per ‘scavalcare’ l’autismo, nel mondo virtuale come in quello reale. È questo l’obiettivo del progetto lanciato dalla cooperativa Tice per aiutare lo sviluppo delle autonomie dei ragazzi affetti da autismo. Una sfida che ha conquistato l’attenzione (e il sostegno) de “I bambini delle Fate”, una delle Fondazioni più impegnate sul fronte della disabilità e della ricerca. “L’obiettivo – spiega la presidente di Tice Francesca Cavallini – è far crescere le opportunità di socializzazione per gli adolescenti con autismo nel mondo reale e in quello virtuale, attraverso due differenti modalità di interazione e di intervento che abbiamo chiamato S.I. Home e Mindbook. Il nostro progetto vale 180mila euro e la Fondazione ci farà da sponsor nell’azione di fundraising sul territorio, dove già una decina di imprenditori hanno manifestato interesse”. “S.I. Home è un esempio di social innova- Territori Imprese Sondaggio Imprese 16 serve per mettere in rete famiglie ed enti che condividono problematiche simili per creare opportunità di sviluppo di servizi territoriali, formulare richieste alle pubbliche amministrazioni e mettere in rete le esigenze. Ma non solo, si propone anche di “insegnare” all’allievo l’utilizzo di un social network in un contesto protetto e privo di rischi, per sviluppare reali relazioni amicali via social”. (nella foto: una parte dello staff della cooperativa). tion – spiega Cavallini – in cui adolescenti ricevono aiuto e supporto scolastico in cambio di tempo trascorso con coetanei con autismo. Mindbook è invece una app che consentirà ai ragazzi e alle famiglie di ragazzi con disabilità di fare rete in un ambiente protetto”. S.I. Home (La Casa della Social Innovation) prevede di sviluppare un ambiente cibernetico che promuova la cittadinanza attiva di adolescenti e li metta in contatto con ragazzi con autismo. “Immaginatevi una casa a tre piani – spiega la presidente – il progetto prevede di trasformare questi tre piani in luoghi di interazione strutturata in cui professionisti dell’educazione e adolescenti lavorano per migliorare le abilità sociali di ragazzi con autismo e bisogni educativi speciali. Al primo piano prevediamo di costruire una palestra in cui scienziati motori e neuropsicomotricisti. Al secondo piano una living room con cucina, videogiochi e musica in cui adolescenti con disabilità possono imparare dai coetanei abilità sociali fondamentali. Al terzo piano invece, un dopo scuola altamente tecnologico dedicato ad adolescenti che hanno difficoltà a scuola. I ragazzi con difficoltà scolastiche non dovranno pagare la lezione privata ma sarà sufficiente che si fermino un’ora con i coetanei e i professionisti. Il progetto ha come partner il Comune di Castel San Giovanni e gode della supervisione scientifica dell’Unità di Psicologia dell’Università di Parma”. “La parte virtuale del progetto – aggiunge la presidente di Tice – consiste invece nella creazione di un innovativo social network per ragazzi con disabilità e difficoltà sociale: Mindbook. Esattamente come Facebook, Mindbook vuole cambiare profondamente molti aspetti legati alla socializzazione e all’interazione tra individui con disabilità mentale e difficoltà si socializzazione. Il social Primo piano ACI CONAD Daniele Furlani nuovo responsabile Freschissimi del consorzio Daniele Furlani, 53 anni, padovano, è il nuovo responsabile acquisti Freschissimi del consorzio nazionale Conad. A lui fanno riferimento le attuali strutture delle aree carni e pesce, ortofrutta e selezione prodotto tipico e riporta direttamente al direttore commerciale Francesco Avanzini. Furlani ha ricoperto negli ultimi sei anni analoghi e crescenti incarichi commerciali in importanti aziende della distruzione moderna nazionale, quali il Gruppo Pam e Unicomm, associato a Selex. Il manager padovano è responsabile di un settore che in Conad vale il 40 per cento del giro d’affari, con prodotti apprezzati dai clienti per la qualità e la convenienza che sono in grado di esprimere. GREEN EVOLUTION comportamenti coerenti e virtuosi una necessità e una opportunità: una necessità perché si tratta di un valore già definito nella propria Mission e quindi da attuare – una opportunità perché ormai il mercato riconosce la trasparenza come un valore aggiunto al prodotto che può fare la differenza nella decisione di acquisto, come indicano le ricerche di mercato. “Scelta etica” e “trasparenza” sono anche i temi emersi con forza nel corso dell’ultimo congresso della Legacoop tenutosi recentemente a Roma, valori già presenti nei principi della cooperazione e che si richiamano al concetto di Responsabilità Sociale di Impresa (il cui servizio e i cui prodotti influiscono in ogni modo nel contesto sociale); una “tracciabilità” codificata è poi un’esigenza crescente nel settore sia della distribuzione a tutela della qualità del servizio e del prodotto, che nello sviluppo delle relazioni di impresa. Il nuovo servizio di Green Evolution è rivolto a tutti i livelli di impresa, comprese le associazioni e i consorzi. Il settore è coordinato da Elena Bigiarini, socio fondatore della cooperativa Green Evolution, che ha maturato i requisiti richiesti come vicedirettore di stabilimento e responsabile procedure e certificazioni di società della Green Economy. BOOREA Il libro della “Grande Cena” Comportamenti coerenti e virtuosi come opportunità per le imprese Green Evolution compie 1 anno e ai servizi già consolidati di Progettazione & Sviluppo Eco - prodotti ed Eco-Marketing, ha recentemente affiancato anche il servizio di consulenza per la stesura di procedure di tracciabilità BtoB (business to business) e BtoC (business to consumer), codice etico e riqualificazione della Mission, finalizzate anche all’ottenimento di certificazioni tecniche e sociali. Il servizio è dedicato esclusivamente a imprese e cooperative che considerano trasparenza nella comunicazione e Legacoop Settori Quindici anni di solidarietà, cooperazione e buona cucina. Li racconta “La Grande Cena 2000-2014”, il libro realizzato da Boorea per riassumere in un agile volumetto la sto- Territori Imprese Sondaggio Imprese 17 ria di un’iniziativa che dal 1999 a oggi mobilita ogni anno centinaia di reggiani ed è diventata un esempio concreto, e per certi versi unico, della grande generosità di cui è capace Reggio Emilia. Sono circa 300.000 euro infatti i fondi raccolti in 15 anni dalle Grandi Cene di Boorea, interamente destinati a progetti di solidarietà e cooperazione internazionale. Si va dalla “Casa das meninas gravidas”, il centro di accoglienza e assistenza per ragazzemadri fondato dal compianto Enrico Giusti nella grande favela di Nova Iguacù a Rio de Janeiro sostenuto dalla prima Grande Cena, quella che si tenne al Ristorante CIR Food di Mancasale nel 2000, al sostegno al progetto della ong GVC Migra-Safe contro la tratta delle donne che migrano dalla Cambogia alla Thailandia cofinanziato, insieme all’ospedale psichiatrico di Ambokala in Madagascar gestito dalla giovane reggiana Enrica Salsi, grazie alla Grande Cena di Correggio dello scorso 3 dicembre. L’opera, una semplice ma elegante brossura di 34 pagine, racchiude una ricca carrellata di fotografie, che testimoniano anche i progressivi trasferimenti della Grande Cena, alla ricerca di location sempre più grandi e attrezzate, capaci di mettere a sedere e servire adeguatamente 7-800 commensali, prima alla Palazzina Fiere di San Martino in Rio e poi al Salone delle Feste di Correggio. Il libro, che si è avvalso del coordinamento editoriale e grafico della cooperativa modenese La Lumaca ed è stato realizzato anche grazie al contributo del gruppo Assofood-Unipeg, in copertina ha un disegno originale di Gianni d’Amato, superchef che per l’occasione ha anche scritto un breve componimento poetico pubblicato in chiusura dell’opera. Le foto provengono dagli archivi di Foto Artioli e dalle raccolte fotografiche, per gli scatti realizzati in giro per il mondo, di Gvc, Cesvi, Italianats e Centro Missionario Diocesano. “La Grande Cena 2000-2014” racconta una storia fatta di volontariato, quello dell’Auser e dei volontari di San Martino in Rio e Correggio, e ha per protagonisti i cooperatori e i commensali che a migliaia si sono seduti nel corso degli anni alla tavola della Grande Cena. Un posto di primo piano spetta, naturalmente, agli chef, stellati e non, che da Arneo Nizzoli a Giovanna GuiPrimo piano ACI detti e Gianni d’Amato, passando per Romano Rossi, Guido Ghidetti, Leonardo Malagrinò e Massimo Spigaroli, hanno reso possibile le 15 Grandi Cene mettendo a disposizione, senza percepire alcun compenso, le loro energie e quelle dei loro assistenti e familiari. Le pagine del volume ricordano anche i menu delle varie Grandi Cene, dai primi, molti simili a “Maialate”, ai più recenti, più light e raffinati ma senza mai perdere il legame con la tradizione. “E, soprattutto, sullo sfondo di questo libro, di cui siamo particolarmente orgogliosi – dichiara il presidente di Boorea Luca Bosi “ci sono le tante cooperative, associazioni e istituzioni che hanno sostenuto e sostengono la Grande Cena sia donando i loro prodotti, dai vini agli altri prodotti tipici del territorio reggiano, alle carni, agli ingredienti per preparare i piatti serviti, sia organizzando le presenze di singoli e gruppi che partecipano all’evento”. Il libro si può acquistare al prezzo di 9 euro presso la sede di Boorea in via Meuccio Ruini 74-d a Reggio Emilia, oppure, allo stesso prezzo, allo Spazio Gerra, al Centro Missionario Diocesano di via Ferrari Bonini e alla Libreria del Teatro. Il ricavato delle vendite sarà destinato a sostenere i progetti di solidarietà internazionale di Boorea. POLITECNICA INGEGNERIA ED ARCHITETTURA Ebola, in Sierra Leone iniziativa di solidarietà La società Politecnica Ingegneria ed Architettura, con sedi principali a Modena e Firenze, è presente da ormai 2 anni nella capitale della Sierra Leone, Freetown, dove segue per il Governo progetti infrastrutturali finanziati da organismi internazionali. I partners Sierraleonesi di Politecnica, Edward Davies & Associates Ltd. (E.D.A.), hanno lanciato una lodevole iniziativa per contribuire nella pratica quotidiana a fronteggiare l’emergenza del contagio dilagante del virus Ebola. Prendendo spunto da una semplice precauzione adottata all’ingresso e all’uscita della propria sede (disinfettarsi le mani), hanno promosso e organizzato l’installazione gratuita di contenitori d’acqua con disin- Legacoop Settori fettante presso mercati, fermate dell’autobus, uffici e piccole comunità della capitale per sensibilizzare e incentivare l’igiene quotidiana, indicata come una delle precauzioni per limitare la diffusione del virus. Nel solo mese di Agosto, l’iniziativa di E.D.A., ha prodotto l’installazione di 230 postazioni di disinfettazione nella capitale e 165 nelle aree periferiche, dando anche origine aduna raccolta fondi insieme ad altre associazioni locali per proseguire nelle installazioni. Il progetto è economico, efficace, di rapida applicazione e riscuote un elevato apprezzamento da parte della popolazione, che non ha risorse per dotarsi dei più basici strumenti di igiene, in quanto troppo costosi per la singola persona. La raccolta fondi, creata dall’ Ing. Daire Cummins di E.D.A., viene devoluta interamente ed esclusivamente all’acquisto di contenitori, rubinetti, disinfettante e alla loro distribuzione, coordinata direttamente e gratuitamente dallo staff locale di Edward Davies & Associates a Freetown. ALBORAN COPERATIVA SOCIALE Festeggia 20 anni di attività Alboran è una Cooperativa Sociale, fondata nel 1994 e avente sede principale a Peschiera Borromeo, che offre opportunità di inserimento lavorativo a persone svantaggiate o che attraversano particolari momenti di difficoltà. Alboran gestisce un’ampia gamma di servizi rivolti sia ad Aziende Private che ad Enti Pubblici, per la maggior parte ubicate nella zona est-Milano: assemblaggi manuali e cartotecnici, magazzinaggio, logistica, dataentry, pulizie, custodie, restauro mobili antichi. Territori Imprese Sondaggio Imprese 18 E’ inoltre attivo, nella sede di Cassano d’Adda, un settore Ambientale e Culturale che realizza progetti volti alla valorizzazione e alla tutela dell’ambiente ed alla gestione di Servizi Bibliotecari. “Quando, alla fine del 1994, abbiamo costituito la Cooperativa Sociale, non immaginavamo di dar vita ad un progetto che, venti anni dopo, potesse offrire occupazione ad oltre settanta lavoratori, il 40% dei quali provenienti da situazioni di disabilità o emarginazione” dice Edgardo Galletta, il Presidente. “Oggi Alboran rappresenta un interlocutore provato ed affidabile per decine di Aziende e Comuni”, prosegue Galletta, “che trovano nella nostra cooperativa sia un partner professionale sia un luogo di lavoro attento alla persona”. Nella gestione dei percorsi di inserimento lavorativo Alboran collabora con diversi Enti ed Associazioni che, direttamente o indirettamente, si occupano del delicatissimo tema dell’occupazione. “Crediamo che per una persona in difficoltà, l’inclusione lavorativa possa essere determinante per una ripartenza professionale ed umana; un primo e decisivo passo verso l’emancipazione, l’autonomia e la dignità della persona. Non crediamo però che l’ottenimento di un’occupazione possa, da sola, essere la “panacea di tutti i mali”. Per questo collaboriamo con diverse realtà – quali la Caritas Ambrosiana, i Servizi Sociali Comunali o le AFOL - che supportano, al nostro fianco, il percorso di inserimento socio-lavorativo”, conclude Galletta. La cooperativa Alboran vuole essere un piccolo ma virtuoso esperimento di Impresa Sociale, dove sia possibile coniugare un’efficiente gestione economica ed organizzativa con l’attenzione alla qualità del percorso professionale di chi ne fa parte. “Una sfida impegnativa che è partita da lontano e che vuole arrivare lontano. Una sfida che ci sentiamo di affrontare soprattutto all’inizio di questo nuovo anno nel quale, oltre ad una serie di eventi legati al nostro anniversario che si svolgeranno in primavera, vorremmo consolidare ulteriormente le nostre attività per offrire maggiori opportunità non solo a chi è già con noi ma anche, e soprattutto, a quanti vorrebbero farne parte”, concludono i soci di Alboran. Primo piano ACI COOPERATIVA AGRICOLA CESENATE In un 2014 piovoso gli investimenti hanno fatto la differenza Un anno produttivo vissuto all’insegna dell’emergenza e della sofferenza, a causa principalmente delle condizioni climatiche avverse. «Ma anche un anno in cui abbiamo visto l’utilità degli investimenti che abbiamo compiuto e che stiamo compiendo». Il presidente di Cooperativa Agricola Cesenate, Giovanni Piersanti, in chiusura di un 2014 “bagnato” come non mai, sottolinea «la grande professionalità dei soci di C.A.C. e dell’apparato interno, che ha saputo sfruttare al meglio le tecnologie innovative che abbiamo messo a disposizione in cooperativa per la selezione, l’asciugatura e il ritiro tempestivo delle sementi». Il 2014 piovoso ha costretto molti reparti ad essere operativi 24 ore su 24 per “salvare” la produzione. «Ci siamo sentiti un po’ come il 118 della moltiplicazione sementiera - dice Piersanti - e solo grazie alle possibilità logistiche che abbiamo costruito negli ultimi anni siamo stati in grado di gestire la situazione in modo positivo di fronte a 5mila ettari di produzione. Ora l’incognita è sul fronte della qualità, ma auspichiamo di poter premiare i soci che hanno raggiunto gli obiettivi, visti i risultati del bilancio preconsuntivo. È un dato importante, in un’annata così complicato». Legacoop Settori La specializzazione dei soci in campagna, la competenza della struttura tecnica di laboratorio e la capacità logistica sono gli elementi del meccanismo da cui nasce la soddisfazione dei clienti di C.A.C.: aziende che dai cinque continenti si rivolgono alla cooperativa per moltiplicare le proprie sementi. Solo in Italia esistono tantissime altre aziende sementiere che operano nello stesso settore di C.A.C., ed è quindi chiaro che è nelle annate difficili che si guadagna il futuro», dice Piersanti. «Le culture autunnali sono già in campo e non abbiamo avuto un calo di superficie impiantata. Per quanto riguarda le primaverili siamo in contrattazione, ma speriamo di portare a casa buoni risultati. Tengo a specificare che gli aumenti o le diminuzioni degli ettari sono esclusivamente legati al mercato in cui operano i nostri clienti, che riconoscono un’altissima professionalità alla nostra azienda», conclude il presidente. Nella foto Giovanni Piersanti CIR FOOD “Il Giornale del Cibo”, il nuovo progetto editoriale della cooperativa Dal 15 dicembre 2014 è online il nuovo progetto editoriale di CIR food “Il Giornale del Cibo” (www.ilgiornaledelcibo.it): nato nel 2007, in occasione di Expo Milano 2015 si rinnova, cambiando veste grafica e non solo. Il nuovo sito è infatti un vero e proprio magazine online, attraverso il quale CIR food intende “nutrire l’Italia”, facendo cultura e informazione sui temi del cibo e dell’alimentazione, anche da un punto di vista sociale, politico ed economico. Il progetto web, che vanta oggi 250.000 visitatori mensili, coinvolge una community di appassionati del buon gusto: circa 20.000 utenti attivi nel dialogo e nella creazione di contenuti. Sono infatti ben 4600 le ricette inedite che vi possiamo trovare, ideate e proposte dagli stessi utenti. Facebook, Twitter, Instagram e una newsletter settimanale – gli strumenti di comunicazione scelti a supporto del sito – contribuiscono dunque a mantenere viva una community attenta, esigente e sempre più partecipativa. Accanto alle rubriche più note – Ricette, Territori Imprese Sondaggio Imprese 19 Eventi e sagre, Tra frigo e dispensa – fino ad oggi identificative di un progetto editoriale originale e innovativo, se ne aggiungono delle nuove. In Cibo e Cultura si parla di letteratura, cinema e arte, laddove il cibo ne è protagonista, scenografia, complemento o essenza. Food 2.0 esplora le risorse web e le tecnologie al servizio delle numerose community che popolano l’etere. In Approfondimenti si dialoga sul mercato della ristorazione e dell’agricoltura, così come in Pubblicamente a Tavola di ristorazione collettiva. In Scuola di Cucina saliranno in cattedra come professori gli chef CIR food di tutta Italia che elaboreranno, anche attraverso video tutorial, nuove ricette, insegneranno cose pratiche nella rubrica “come fare a” e sveleranno le ultime tendenze legate al mondo del food. E ancora, Expo 2015 raccontato dagli inviati speciali della Redazione attraverso interviste, anticipazioni, approfondimenti… “Il Giornale del Cibo – racconta Giuliano Gallini, direttore commerciale e marketing CIR food e redattore d’eccezione del nuovo magazine – racchiude i valori della sostenibilità ambientale, del bilancio energetico, della salute e del rispetto della legalità senza scappatoie. Il Giornale del Cibo sarà per la nostra Cooperativa, che da decine di anni nutre l’Italia con servizi di ristorazione qualificati, un luogo in cui trasferire la convinzione che la salute comincia nei campi, ma continua all’interno della cucina”. Svelato dunque l’impegno di CIR food e l’obiettivo de Il Giornale del Cibo: fare informazione, formazione e cultura del cibo e dell’alimentazione, lavorando per “nutrire” il futuro del nostro Pianeta. CODESS SOCIALE Pubblicato il bilancio sociale 2013 Codess Sociale ha pubblicato il proprio bilancio sociale 2013, strumento importante di rendicontazione e di trasparenza per la cooperativa che oggi gestisce 263 singoli servizi e occupa oltre 3100 persone (più dell’88% donne) in tutto il territorio nazionale, collocandosi tra le realtà più innovative e dinamiche del settore dei servizi sociosanitari ed educativi. I numeri parlano chiaro e dicono di crescita, come già anticipato lo scorso settembre: il fatturato sale dell’8,08% rispetto alla chiuPrimo piano ACI sura precedente, per un totale di 84.583.662 €, e l’utile è di 439.296 €. Anche sul fronte del lavoro si registra un aumento significativo: 450 nuove persone occupate rispetto al 2012. Una crescita complessiva che arriva dopo un anno di flessione (2012) e assume ancora maggior valore se letta nel quadro di forte crisi economica persistente, in cui gli stanziamenti per il sociale sono drasticamente ridotti malgrado l’aumento dei bisogni, i tempi di pagamento degli Enti si sono ulteriormente allungati, le banche faticano a concedere finanziamenti. «Ciò che dispiace e preoccupa – commenta Luca Omodei, direttore generale della cooperativa - è che non solo non è stata ancora individuata a livello regionale e locale una chiara prospettiva di risoluzione delle problematiche note, ma che non c’è ancora piena consapevolezza della gravità della situazione, né è prevista a breve una strategia o un piano programmatico di breve medio o lungo periodo che possa permettere agli operatori di pianificare prudentemente le proprie azioni». Prosegue Omodei: «In tale contesto è indispensabile ripensarsi, aggregarsi, trovare nuove forme di gestione e di progetto. In attesa di ciò stiamo quindi nuovamente razionalizzando, riorganizzando e ottimizzando ogni attività senza rinunciare a fare sviluppo ma anzi, ripensando l’offerta e la qualità dei servizi. La nostra forza sono i lavoratori, i soci che hanno saputo reggere anche alle scelte difficili, scelte che non hanno mai intaccato la logica della responsabilità sociale d’impresa». La sfida della crisi è quindi stata raccolta dalla cooperativa Codess Sociale: gli opportuni provvedimenti sono stati presi, anche attraverso scelte dure e faticose dotandosi di un piano imprenditoriale attento, puntando alla gestione di servizi complessi a elevatissimo know how e a nuove e importanti acquisizioni nel 2013 così come nel 2014. Scelte che, oltre a garantire tenuta e crescita all’impresa, hanno raccolto ottima risposta e piena soddisfazione da parte di utenti e committenti in merito alla qualità dei servizi erogati. Il volume del Bilancio sociale è consultabile e scaricabile dal sito www.codess.org (sezione bilancio sociale) e in formato Ebook al seguente link: http://issuu.com/codess_sociale/docs/bilancio_sociale_2013_ed2014. Legacoop Settori COOP SOCIALE CASTEL MONTE L’impegno nella conciliazione famiglia lavoro Appuntamento a Treviso venerdì 23 gennaio alle 17 presso la sala del Consiglio della sede di Unindustria (al settimo piano, in piazza delle Istituzioni 7) per la presentazione della pubblicazione “Riscrivere il tempo. Progetto Family Friendly. Verso un nuovo modello di conciliazione”, iniziativa a cura della cooperativa sociale Castel Monte di Montebelluna. Sarà l’occasione per conoscere il progetto di conciliazione famiglia lavoro della cooperativa trevigiana: un valore che caratterizza la sua innovativa organizzazione. Nell’incontro interverranno: Giuseppe Possagnolo, presidente della Castel Monte, Luciano Marton, presidente dell’associazione Pro Etica e vicepresidente di Unindustria Treviso, Silvia Oliva, segretario alla ricerca della Fondazione Nord Est, Antonella Candiotto, vicepresidente di Unindustria con delega alle relazioni industriali, Emilio Viafora, segretario regionale veneto della Filcams Cgil, infine Daniela Barzan, presidente dell’associazione di promozione sociale SeLALUNA. La cooperativa sociale Castel Monte - che si prende cura di persone non autosufficienti, disabili e di malati -è sempre più impegnata nell’importante sfida di conciliare gli orari e i tempi di lavoro con quelli della famiglia; obiettivo che vede ottimi risultati, grazie anche a una coprogettazione culturale con gli stakeholders. «È fondamentale per noi – afferma il presidente Possagnolo – considerare il lavoratore una persona, con una propria storia, una propria vita e con interessi e capacità che vanno al di là dell’ambito lavorativo o aziendale. Così facendo si garantiscono il legame e la sintonia tra l’accudente e l’accudito, la qualità delle prestazioni, il diritto all’inclusione sociale e il benessere sociale e sanitario della vita». Una sfida, quella della conciliazione, che non poteva non essere accolta da una cooperativa la cui missione e identità sociale si racchiudono nel concetto di impresa sociale e nel valore del lavoro dei soci,“persone che si occupano di persone”. E la storia della Castel Monte è proprio l’insieme delle storie dei suoi collaboratori, oltre 300 e per la maggior parte donne. Storie presenti nella pubblicazione sopra citata, che racconta il lavoro quotidiano Territori Imprese Sondaggio Imprese 20 di accudimento. Al centro una riflessione sul tempo, valore per l’accudito e per l’accudente da vivere con dignità da parte di entrambi e mai freneticamente. LUCE SUL MARE ONLUS La cooperativa presenta il bilancio sociale care il nostro operato quotidiano attraverso la rendicontazione sociale, ci stimola a raccontare di noi, dei nostri progetti, delle nostre storie, di un quotidiano che non si esaurisce mai», commenta Massimo Marchini, presidente della cooperativa. «Luce sul Mare è una realtà cresciuta non sono solo nei numeri, ma anche nei valori di cui vuole farsi portavoce». IL FAGGIO Lancia un Comitato Etico, più garanzie per operatori e pazienti Non solo numeri, ma anche testimonianze e storie raccontate in occasione della settima presentazione del bilancio sociale della cooperativa Luce sul Mare Onlus, che gestisce a Bellaria Igea Marina il Centro di riabilitazione di persone in condizioni di disabilità congenite e acquisite. Luce sul Mare conta 296 lavoratori occupati, 119 dei quali sono anche soci cooperatori. È netta la prevalenza delle donne all’interno della base sociale, che rappresenta il 78% del totale, con una maggioranza di soci compresa nella fascia d’età tra i 41 e i 50 anni (sono 51 su 119). Nel 2013 i lavoratori dipendenti sono stati 134, di cui 98 femmine. La maggior parte degli utenti sono uomini, con una presenza che si attesta intorno al 59%, e si colloca nella fascia d’età over 60. In aumento le giornate di degenza generali, che da 70.258 sono cresciute a 70.743. Dai numeri del bilancio si deduce una grande attenzione all’ambito della sicurezza sul luogo di lavoro e alla formazione del personale. Durante l’anno la cooperativa ha organizzato al proprio interno 55 corsi sulla formazione con un totale di 413 partecipanti, unitamente al piano formativo Foncoop che ha coinvolto complessivamente 156 partecipanti per un totale di 328 ore di formazione in aula e seminari. I corsi sulla sicurezza sono stati 10, e hanno coinvolto 277 partecipanti, per 1.928 ore complessive di lezioni. «La volontà di dare trasparenza, di comuniPrimo piano ACI Un Codice Etico. Un Comitato Etico. Il rinnovo della composizione dell’organismo di vigilanza. Il lancio a breve di un Comitato Tecnico Scientifico. La Cooperativa Sociale il Faggio mette ulteriormente al centro controlli e servizi a supporto dell’attività dei propri operatori con ricadute positive per l’utenza. “Dopo alcune situazioni negative avvenute nel nostro settore – commenta il direttore generale del Faggio, Antonio Bonjean – i controlli sono aumentati. Noi siamo assolutamente convinti che questo vada fatto e da parte nostra ci dotiamo di ulteriori strumenti”. Il 26 gennaio alle ore 10 presso la Cappella del Palazzo del Commissario, al Priamar a Savona, verrà presentato ufficialmente il Comitato Etico. Hanno aderito sinora la Prof. Luisella Battaglia: professore ordinario di ‘Filosofia Morale’ e di ‘Bioetica’ all’Università degli Studi di Genova e nell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e membro del Comitato Nazionale per la Bioetica; il Dott. Claudio Puppo, Presidente nazionale Anglat, Segretario Consulta Regione Liguria per la tutela dei diritti della Persona Handicappata; la Prof. Mariella Lombardi, Docente di “Bioetica” presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale (sede di Torino) e componente del Consiglio di Presidenza del Centro di Bioetica, Torino; Fabio Bracco, medico cardiologo presso Ospedale San Giuseppe di Cairo Montenotte, in qualità di rappresentante dei parenti. Rimane da individuare un ulteriore componente appartenente all’ordine degli Avvocati o al mondo della Magistratura che sarà individuato dal Presidente del Comitato Etico suc- Legacoop Settori cessivamente al suo insediamento. “Il Comitato Etico ha tra i suoi compiti fondamentali quello di dare piena applicazione ai principi del Codice Etico aziendale e fornire indicazioni, monitorare e verificare le aree della formazione, della clinica e della ricerca nei campi attinenti le attività della nostra cooperativa – spiega la vice presidente del Faggio, Sara Vaggi -. A tal fine produce periodiche raccomandazioni, inviti, considerazioni e documenti di indirizzo, sulla base delle priorità emergenti, da diffondere tra i Soci, le istituzioni, tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nelle aree di intervento. Può inoltre segnalare al Consiglio di Amministrazione dichiarazioni o comportamenti lesivi dell’immagine della Cooperativa che possono richiedere una presa di posizione della Cooperativa” Tra le altre iniziative è stato rinnovata la composizione dell’organismo di vigilanza previsto dal Decreto Legislativo 231/2001. Sono stati infatti nominati dall’Assemblea dei Soci come membri Andrea Salice, avvocato; Gioacchino Dell’Oglio, commercialista e come Presidente del Comitato di Vigilanza Roberto Romani, avvocato. La Cooperativa ha altresì intenzione di dotarsi di un Comitato Tecnico Scientifico che avrà come funzione specifica quella di fornire linee di indirizzo in materia di scelte progettuali e di indirizzi strategici nell’ambito della formazione; nello studio, nella progettazione e nell’ elaborazione di servizi ed iniziative volte all’integrazione socio-sanitaria attraverso interventi innovativi nel campo della prevenzione, della riabilitazione, della formazione e dell’educazione in ambito sociosanitario. Per la composizione del comitato tecnico scientifico è stata fatta richiesta formale ad ARS Regione Liguria perché possa indicarci i rappresentanti provenienti dal campo medico professionale, universitario e componenti di Società Scientifiche interessati a ricoprire questo incarico. Territori Imprese Sondaggio Sondaggio 21 OSSERVATORIO SWG La lunga retromarcia nei confronti dell’Islam Sempre più italiani - dal 2014 la maggioranza - vedono nell’Islam un pericolo, mentre diminuisce la percentuale di coloro che si mostrano aperti verso il mondo musulmano. Non si tratta però di un fenomeno dell’ultima ora, quanto piuttosto di una tendenza in crescita da almeno dieci anni. All’inizio del millennio SWG registrava un atteggiamento tutto sommato disteso e aperto verso il mondo arabo. Nel 2003, poco più di un italiano su tre vedeva un pericolo nella religione musulmana, mentre gli altri si mostravano più fiduciosi verso la convivenza e l’integrazione. Ma già due anni dopo, a sentirsi in pericolo erano la metà. Oggi si tratta del 59%. Similmente, fino al 2004 la maggioranza vedeva con favore la possibilità per i musulmani di osservare la propria religione nelle scuole. Già un anno dopo quest’apertura era passata in minoranza, per scendere al 40% nel 2009 e arrivare oggi al 36%. Rilevante in entrambi i casi il primo “balzo” osservato tra il 2004 e il 2005: nel pieno dell’impegno militare italiano nei teatri afgano e iracheno, con le prime perdite consistenti, la tensione con il mondo arabo cresceva sensibilmente e la parola “jihad” dilagava sui media. Dello stesso periodo l’aumento consistente della portata nei flussi di migranti in arrivo. Sarebbe tuttavia rischioso interpretare questa crescente paura e chiusura verso l’Islam quale conseguenza di fatti o eventi specifici. Questa serie di dati mostra come si tratti invece di un processo di lungo termine che si accompagna, tra le altre cose, a una crescente paura e insofferenza verso l’immigrazione nel suo complesso. Come già rilevato (articolo del 17/10/2014) anch’essa si sta recentemente radicalizzando e radicando, tra le altre cose, sulle macerie della crisi economica, sociale e del welfare. NOTA INFORMATIVA: Rilevazione effettuata da SWG tra il 22 e il 27 novembre 2014 tramite sondaggio CAWI su un campione rappresentativo nazionale di 1.000 soggetti. Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio
© Copyright 2024 ExpyDoc