n° 32 settimana dal 9 al 15 febbraio Seminario minore di Brescia “UN CORPO MI HAI PREPARATO” Eb 10,3 A- FOCALIZZAZIONE: puntare il dito MINISTRANTE B- ATTEGGIAMENTO COSTRUTTIVO/ DISTRUTTIVO: invidia (alla fine della lettura del punto C, cerchia se l’atteggiamento è costruttivo o distruttivo per l’amicizia con Gesù) C- DECIFRAZIONE: L’indice puntato è un atteggiamento tipico di colui che si considera superiore all’altro e lo giudica senza carità, con cattiveria e disprezzo. Ciò può essere legato a un vizio capitale: l’invidia, che è un TE e SEMPLICE DA “CONTRARRE”. LA FARETRA DEL PUNTARE IL DITO VIZIO FREQUEN- Chi è l’invidioso?: È colui che prova rancore, rabbia e tristezza per i beni degli altri. L’invidioso è spinto a soddisfare il suo desiderio e a provocare la sofferenza dell’altro. Facciamoci aiutare da due papi ... 1– Papa Francesco, in una sua omelia, ha affermato: “Gelosie, invidie e chiacchiere dividono e distruggono le comunità cristiane!” 2– Papa Gregorio Magno, attento osservatore dell’animo umano, mette IN GUARDIA dall’invidia dicendo che è un vizio che va “contro il comandamento della carità, cioè dell’amare il prossimo, ma è un vizio capitale molto prolifico: da essa nascono pettegolezzi cattivi, offese all’altro, distruzione dell’altro, risentimento, gioia per la sua rovina, odio sino all’omicidio”. D- CONCRETIZZAZIONE: IN GUARDIA contro l’invidia perché è un grosso pericolo per chi vuole essere amico di Gesù. Questa settimana cerca di non giudicare gli altri, ma se ti capita e te ne accorgi, impegnati subito a pensare a una qualità/pregio della persona giudicata e a un tuo difetto che proverai a migliorare! Signore Gesù, troppo spesso punto il dito e giudico con cattiveria gli altri, dimenticando di ringraziarti per i doni che mi hai fatto. Troppo spesso svaluto gli altri perché sono invidioso. Allontana da me l’invidia che, come la zizzania, prende piede nel mio cuore e mi rende infelice del bene degli altri. Allontana da me l’invidia che, come la zizzania, si diffonde negli animi delle persone e li rende cattivi e infelici. Troppo spesso punto il dito contro il prossimo umiliandolo, offendendolo o criticandolo. Donami la capacità di accettare gli altri senza invidiare le loro qualità Donami di accettare anche i loro limiti, perché insieme possiamo essere tuoi amici. Amen. 14 FEBBRAIO: FESTA DEI SANTI CIRILLO E METODIO DAGLI ATTI DEGLI APOSTOLI (At 13,46-49) In quei giorni, [ad Antiòchia di Pisìdia] Paolo e Bàrnaba con franchezza dichiararono [ai Giudei]: «Era necessario che fosse proclamata prima di tutto a voi la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco: noi ci rivolgiamo ai pagani. Così, infatti, ci ha ordinato il Signore: “Io ti ho posto per essere luce delle genti, perché tu porti la salvezza sino all’estremità della terra”». Nell’udire ciò, i pagani si rallegravano e glorificavano la parola del Signore, e tutti quelli che erano destinati alla vita eterna credettero. La parola del Signore si diffondeva per tutta la regione. ESPLORIAMO LA VITA DEI DUE SANTI … Cirillo (monaco) e Metodio (vescovo), fratelli nel sangue e nella fede, nati a Tessalonica (attuale Salonicco, in Grecia) all’inizio del sec. IX, predicarono il vangelo ai popoli della Pannonia e della Moravia. Crearono l’alfabeto slavo e tradussero in questa lingua le Sacre Scritture e anche i testi della liturgia latina, per aprire ai nuovi popoli evangelizzati i tesori della parola di Dio e dei Sacramenti. Per questa loro missione apostolica, sostennero prove e sofferenze di ogni genere. Papa Adriano II sostenne la loro opera, confermando la lingua slava per il servizio liturgico. Cirillo morì a Roma il 14 febbraio 869. Metodio morì in Moravia il 6 aprile 885. Giovanni Paolo II il 31 dicembre 1980 li ha proclamati PATRONI D'EUROPA (quanti e quali sono gli altri PATRONI D’EUROPA?). CATE-QUIZ (domande di catechismo) Quanti e quali sono i NOVISSIMI? A- 2 B- 3 C- 4 D- 7 Scrivili qui accanto _______________________________ _______________________________ _______________________________ _______________________________ _______________________________ _______________________________ _______________________________ _______________________________ GLI ABITI DEL DIACONO L’abito proprio dei diaconi (ti ricordi chi sono?) è LA DALMATICA (vedi qui a fianco) che va indossata sopra il camice e la stola (ti ricordi come si indossa la stola dei diaconi? Vedi la FARETRA n°31). La dalmatica è paragonabile a una grossa tunica colorata in base ai colori liturgici, aperta sui fianchi lunga fino alle ginocchia. Un abito molto simile alla dalmatica, ma più corto, è la TUNICELLA (vedi qui sotto): era l’abito del Suddiacono e oggi viene indossata dal Vescovo durante la messa sotto la casula o la pianeta. Un po’ di storia ... La dalmatica era un abito che veniva usato già dai Romani, era ricamata in oro, con tessuti e perle preziose. Essa veniva utilizzata dagli imperatori romani d'Oriente e fu adottata anche da alcuni imperatori come veste da indossare durante l'incoronazione.
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