‐ NELL'A AULA MA AGNA DELL DIPARTIMENTO DI MATEEMATICA A E INFOR RMATICA VERSITÀ DEGLI STTUDI DI FFERRARA ‐ D DELL'UNI ‐ UN DIIALOGO C CON LUC CIO ROSSII E MONSS. LUIGI N NEGRI CO ON L'INTEENTO DI LANCIARE U UNA PRO OVOCAZIO ONE SUL TEMA DEELLA CON NOSCENZZA ‐ "CHE C COS'È LA A REALLTÀ? CO OME CO ONOSCERLA?"" Da Ferrara Cattaldo Greco o Che co os'è la realtà? Come cconoscerla?? Cosa valee l'infinittamente piccolo da ccostruire ch hilometri dii acceleratore? Ch hi è l'uomo o (piccolo) da averee l'Unive erso (enorm me) per sé e per poterlo o indagare?? Da dove viene ill gusto della ricerca? Queste lee doman nde che haanno spinto o i ragazzi di Studentt Office e del CAM (Centro Acccoglienza M Matricole) all e atteso incontro dal titolo, appunto, "Chee noto e cos'è la realtà? Come C conosscerla?" ch he ha visto,, per la prima seratta, come pro otagonisti, il professorr Lucio R Rossi (High Luminosity LHC projecct Leader) ee S.E. Mons. M Luigi Negri (Arcivescovo di Ferrara‐‐ Comaccchio). È evidente, quesste domand de non eraano solo lee M deel Dipartim mento dii loro: l'Aula Magna matica e Info ormatica erra stracolmaa di giovanii Matem e meno o giovani e non solo. L'incon ntro ha voluto lanciarre la provoccazione sull tema della con noscenza. Uno dei fattori daa nziare è chee l'uomo vieene sempre e introdotto o eviden o uomo all'eesperienza d del conosceere. Emerge e quindi la n necessità di un Maestro o, e proprio o da un altro tali si sono confermaati il professor Rossi e Mons. Negri, N aiutandoci ad aapprofondire i terminii decisivi del conosceree. Con un en ntusiasmo contagioso c e animato dalla sua passione, Lu e ucio Rossi h ha condotto o per mano o l'uditorio vasto ed eterogeneo e a riscoprire come laa ricerca e e la scoperrta della re ealtà siano o esperienzee che chiam mano in causa ogni asspetto dell'uomo: curriosità, libertà, affezione, umiltà,, cultura, am more. Lo strumen nto scientifico, per eseempio lo steesso accelerratore di paarticelle del CERN, non è altro chee un'estensio one del sogggetto, che attraverso l'acume de ella propria ragione e il rischio de ella propriaa libertà si avventura neell'interrogaare la realtàà. Partendo o dall'esperienza della sscoperta de el "Bosone"" L Rossi ci tiene a sottolinearee come la scoperta sccientifica, ee non solo, non è maii di Higgs, Lucio solamentee l'esito mecccanico dei passi che l'hanno precceduta. Esu ubera la missura dei pre eparativi, in n quanto poteva non accadere, e riempie l'animo del ricercatore di uno stupore e di una gratitudine altrimenti inspiegabili. Ogni scoperta afferma una verità che al tempo stesso apre l'orizzonte ad altre domande: un già e non ancora, che suggerisce tutta la profondità dell'inesauribilità della realtà e al contempo del desiderio umano. "La conoscenza non è il possesso dell'oggetto da parte del soggetto", inizia così l'intervento, attesissimo, di S.E. Mons. Negri di fronte alla domanda su cosa voglia dire "Conoscere". La conoscenza è un rapporto con una alterità da sé, perché la realtà è una presenza che ultimamente è data, è fatta da altro da noi, ma che al tempo stesso ci attira. L'uomo si incammina nella ricerca del senso della propria vita, del proprio destino e così facendo trascina con sé l'interesse per tutto l'universo. Questo è il vero quid della ricerca che accompagna l'esistenza umana. La conoscenza si può dire tale se ultimamente riguarda la verità dell'uomo, cioè se è strada verso la scoperta di sé. Questo itinerario della ricerca e della conoscenza deve essere guidato al bene dell'uomo. Una conoscenza che andasse contro il bene dell'uomo, il bene comune degli uomini, perderebbe la sua stessa bussola. Si capisce quindi che la possibilità di un'esperienza di conoscenza della realtà unita e adeguata alla statura umana è possibile, se le domande di senso della verità che caratterizzano la vita di ognuno di noi entrano in gioco nel nostro rapporto con la realtà e con gli altri. La ricerca delle ricerche è la ricerca del senso ultimo della vita.
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