«Mettiamoci testa e cuore e ci divertiremo ancora»

«Mettiamoci testa e cuore
e ci divertiremo ancora»
Il capitano Manuel Vanuzzo: «Come si vince? La tenuta mentale conta tanto»
di Andrea Sini
» SASSARI
Essere giovani dentro, farlo vedere anche fuori e invecchiare
con onesta moderazione. A guidare la spedizione biancoblù in
quel di Desio ci sarà ancora
una volta Manuel Vanuzzo.
Quello che la coppa l'ha sollevata per primo, nella notte del
Forum di un anno fa, quello
che, se dovessero dare una raffigurazione in carne e ossa ai
Giganti di Mont'e Prama, il corpo sarebbe certamente il suo.
Anche se è "sardo" solo da 9 anni. Quarant'anni tra un mese e
mezzo, un bambino in arrivo
negli stessi giorni e una voglia
matta di sparare nel modo giusto le ultime cartucce della sua
carriera. Davvero le ultime?
«Vedremo», sorride Manuel da
Dolo, Venezia, arrivato a Sassari nell'anno di grazia 2006 e mai
spostatosi. «Per ora giochiamoci le cartucce di questa Final Eight, che mi sembrano decisamente buone».
Prima di tutto un flashback della storica vittoria di un anno fa.
«La festa a centrocampo, la festa negli spogliatoi, la festa dopo, il ritorno a Sassari e l'accoglienza dei tifosi. Impossibile
scegliere un solo flash. È stata
una glande impresa».
La Dinamo si presenta come detentrice, ma non è favorita. Una
condizione comunque abbastanza comoda.
«Nonostante i problemi di
quest'ultimo periodo arriviamo a giocale la coppa in condizioni più che discrete. Intanto
ci arriviamo con due uomini in
più. Il recupero di Jeff Brooks è
per noi è fondamentale e il fatto che abbiamo già messo piede in campo dopo l'infortunio
non è secondario. Mentre Kadji lo stiamo ancora pesando,
ma credo proprio che sia in grado di darci una glossa mano».
Nessuna pressione per essere i
campioni in carica?
«Direi proprio di no, anche perché tra i vincitori dell'anno
scorso siamo rimasti in pochi,
tutti molto affamati, e credo
proprio che i nuovi abbiano voglia di provare a vincere qualcosa. E questa coppa, se affrontata nel modo giusto, si può vincere».
La vittoria con Roma è servita
parecchio a rasserenare gli animi.
«Sicuramente ci ha aiutato ad
allenarci bene in questi giorni e
ha favorito il recupero mentale
di qualcuno. Tanti di noi hanno fatto vedere che se hanno
voglia di mettersi a disposizione della squadra sono in grado
di fare la differenza. In caso
contrario ci sono comunque
tante alternative. Ora siamo
davvero completi in tutti i ruoli».
Milano è la squadra da battere.
E poi?
«Loro giocano in casa e sono
sulla carta una spanna sopra a
tutti gli alni. Ma in questo tipo
di manifestazioni si giocano
partita che sono tutte finali e in
una gara secca può davvero
succedere di tutto. Dietro Milano, soprattutto in gara unica,
non vedo particolari differenze, anche perché in campionato siamo tutte piuttosto vicine
in classifica. Difficile fare un
pronostico».
Non prevede nessuna sopresa
particolare?
«A proposito di gare secche, di
entusiasmo e di voglia di stupire, io terrei d'occhio Trento.
Che è una neopromossa e oltretutto gioca molto bene. Non sono qua certo m vacanza ma comunque non hanno nulla da
perdere. Potrebbero fare qualche "numero"».
L'anno scorso Travis Diener fu
Mvp della coppa. Oggi c'è nella
Dinamo un giocatore in grado di
trascinarvi ed eventualmente
farvela vincere.
«Sì, c'è. Rakim Sanders è un giocatore che può fare la differenza se recupera la mentalità giusta. Deve capire cosa ci serve
da lui e deve mettersi a disposizione del gruppo, anche per il
suo bene. Può essere decisivo
in 25', non c'è bisogno che resti
per forza in campo per 35'. Se
capisce questo, lui è potenzialmente un crack. E devo dire
che negli ultimi giorni l'ho visto
lavorare bene in allenamento».
Come si vince la Coppa Italia?
«Con una buona condizione fisica, con una grande tenuta
mentale e con un po' di fortuna. La prima partita l'anno
scorso per noi fu la chiave di
tutto. Se gestiremo bene il tutto
dal punto di vista mentale, credo proprio che ci divertiremo
anche quest'anno».
GLI EQUILIBRI
DI SQUADRA
Ora siamo
al completo in tutti i ruoli
Ognuno deve mettersi
a disposizione del gruppo,
in ogni caso il coach ha
tantissime alternative
LE STELLE
EI PRONOSTICI
Rakim Sanders
è in grado di spostare
gli equilibri e trascinarci
ma deve capire cosa
serve alla squadra
Sorprese? Occhio a Trento
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Travis Diener: «Facciamo il bis»
È stato l'Mvp dell'edizione dello scorso anno
scorso e sicuramente il giocatore più amato a
Sassari nelle quattro stagioni nelle quali ha
deliziato i tifosi del Palaserradimigni.
Il sorriso di Travis Diener chiamato sul palco al
centro del Forum da una speaker che gli storpia il
nome è una delle immagini più belle della festa
biancoblù e oggi il playmaker di Fond du Lac,
impegnato a tempo pieno nello staff della "sua"
Marquette University, sarà in collegamento
diretto con l'Italia per seguire l'avventura della
Dinamo nella Final 8.
«Auguro alla Dinamo la miglior fortuna in questo
week-end di Coppa Italia» scrive TD12 in un
messaggio di auguri dedicato alla sua ex squadra.
Un messaggio che viene sicuramente dal profondo
del cuore, anche perché Travis, che all'inizio della
stagione ha fatto un blitz in città per partecipare
alla cerimonia del ritiro della sua maglia numero
12, assicura di non aver mai perso di vista il
cammino della Dinamo anche in questa prima
stagione senza di lui: «Ho seguito tutte le partite
della Dinamo quest'anno - aggiunge - e seguirò
anche quelle di questa Final 8».
La chiusura del messaggio è scritta da una
persona che si sente ancora biancoblù nel cuore:
«Andiamo a vincere un'altra coppa ragazzi! E
forza Dinamo».
Due immagini di Manuel Vanuzzo: il capitano vuole alzare un'altra coppa
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