La maledizione della insicurezza 54. La maledizione della insicurezza. Ogni autorità è data per edificare e non per distruggere. Quando agisco per la tua causa, Dio onnipotente, aiutami a parlare con la cortesia e la mansuetudine di Cristo. Allo stesso tempo, chiedo energia da adoperare contro chi sospetta che mi comporto alla maniera del mondo. Nel mondo sì, ci vivo, ma non lotto a modo del mondo: le mie armi da guerra non sono, infatti, inconsistenti ma cariche di potenza di Dio per l’abbattimento di ogni fortificazione. Ho fiducia che mi addestrerai a distruggere i ragionamenti e ogni alto steccato contro la conoscenza di te, mio Dio, e a imprigionare ogni pensiero, per sottometterlo a servizio di Cristo. Ma ricordami spesso che l’autorità che tu, Signore, mi hai affidata, è per edificare e non per distruggere. Posso, anzi devo sinceramente vantarmi di tutto quanto mi hai dato ma solo se tu m’imprimi in mente quanto dici nella Scrittura: «Chi si vanta, si vanti nel Signore». Perché non è chi si autoraccomanda che è bene accetto ma chi raccomandi tu. (Seconda Lettera ai Corinzi, cap. 10,1-17) Quando ci viene affidato un incarico, dobbiamo imparare a riconoscere a nome di chi o con il potere di chi parliamo e agiamo. Allora saremo meno insicuri e più fiduciosi in colui che ci dà la forza. Allora saremo capaci di agire con la cortesia e la mansuetudine di Cristo. ________________________ Paul Hilsdale Nel Signore Gesù – Preghiere dalle lettere di Paolo ed. 2004 _________________________
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