IL SECOLO XIX Riviera magazine Valle Impero, battaglia in “paradiso” si spacca l’Unione dei comuni MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 23 SERVIZI A CURA DI INO GAZO I sindaci di Cesio e Chiusanico rompono il fronte dei paesi per allearsi con i centri savonesi vicini. Accuse di tradimento dai colleghi dei sei che si sono alleati RIVIVE A PRELÀ IL PAESE DELLE PORTE DIPINTE LE LITI, ovvero il sale della vita delle località costiere ma anche – e forse soprattutto – dell’entroterra. Il territorio lontano dalla battigia ha sì il fascino degli ulivi, delle impervie colline trasformate dai terrazzamenti con i muretti a secco, e, più in alto, dei castagni, e abeti, larici e faggi mentre il cemento diventa marginale. Però in una caratteristica è sicuramente da accomunare con le località della costa: le differenzediopinionitraprivati e pure tra pubblici amministratori che è riduttivo definirecomediscrepanzedi visioniconsideratochespesso si trasformano in veri e propri litigi. E gli esempi, purtroppo, si sprecano. L’ultima controversia, ma solo in ordine di tempo, si è consumata in Valle Impero nell’ambito di una decisione esiziale per il futuro di tutta la vallata. Erano in otto i sindaci dei paesi pronti a firmare l’atto costitutivo dell’Unione dei Comuni della Valle Impero o meglio avrebbero dovuto essere in otto e, invece, sono rimasti in sei. Con le conseguenti accuse più o meno Grande successo per l’iniziativa di far dipingere stalle, magazzini e cantine in frazione Valloria gentili lanciati dai due fronti opposti. Perché Pontedassio, Chiusavecchia, Borgomaro, Lucinasco, Aurigo e Caravonica hanno aderito all’Unione con la firma dello Statuto che ha ufficializzato la sinergia di servizi e risorse tra gli aderenti ma Cesio e Chiusanico hanno preferito un’altra soluzione.Infattiisindacidei due paesi hanno deciso di accomunarsi con i destini della Val Merula, Testico, Stellanello e Andora. Ovviamente l’attribuzione del titolo di traditori da una parte e la rivendicazione di agireperilbenedellapropria popolazione dall’altra si sono sprecati. Così la Valle Impero si ritrova spaccata con due comunità che guardano da“un’altraparte”conlamotivazione di antichi legami LITI PERENNI Contrapposizione da sempre vive il paese centro della Valle Arroscia Pieve di Teco storici addotti da Cesio o di difesa di un territorio ricco di attività imprenditoriali come avvenuto per Chiusanico. Ma, ovviamente, non è l’unico caso presente tra gli ulivi o i castagni. Non si può dimenticare la contrapposizione che vive, si potrebbe dire quasi quotidianamente, Pieve di Teco o meglio, l’amministrazione comunale del paese centro della Valle Arroscia. La giunta guidata da Alessandro Alessandri ha un’opposizione rappresentata dall’ex sindaco Renzo Brunengo che spesso travalica quelle che sono le normali strategie delle minoranze e che si trasformano in autentiche rivalità personali. Tazebao anonimi che affollano i muri dei vecchi portici del paese e che affossano le iniziative della maggioranza, “veleni” che passano di bocca in bocca con abitanti favorevoliecontrari.Enonsipossono neppure dimenticare tutte quei contrasti sotterranee tra amministratori pubblici che non emergono mai alla luce del sole e neppure le liti tra privati magari per una striscia di terra. SERVIZIO >>24 STAGIONE BUONA PER LO SCII CON VISTA MARE Partita in ritardo, la stagione di Monesi è positiva. Attesa per il completamento della seggiovia SERVIZIO >>25 I GIOIELLI RISPARMIATI DAL CEMENTO Gli itinerari dal mare ai monti alla riscoperta dei gioielli passati indenni attraverso la speculazione SERVIZIO >>26
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