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IL SECOLO XIX
Riviera magazine
Valle Impero, battaglia in “paradiso”
si spacca l’Unione dei comuni
MERCOLEDÌ
11 MARZO 2015
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SERVIZI A CURA DI INO GAZO
I sindaci di Cesio e Chiusanico rompono il fronte dei paesi per allearsi con i centri
savonesi vicini. Accuse di tradimento dai colleghi dei sei che si sono alleati
RIVIVE A PRELÀ
IL PAESE DELLE
PORTE DIPINTE
LE LITI, ovvero il sale della vita delle località costiere ma
anche – e forse soprattutto –
dell’entroterra. Il territorio
lontano dalla battigia ha sì il
fascino degli ulivi, delle impervie colline trasformate
dai terrazzamenti con i muretti a secco, e, più in alto, dei
castagni, e abeti, larici e faggi
mentre il cemento diventa
marginale.
Però in una caratteristica è
sicuramente da accomunare
con le località della costa: le
differenzediopinionitraprivati e pure tra pubblici amministratori che è riduttivo
definirecomediscrepanzedi
visioniconsideratochespesso si trasformano in veri e
propri litigi.
E gli esempi, purtroppo, si
sprecano. L’ultima controversia, ma solo in ordine di
tempo, si è consumata in
Valle Impero nell’ambito di
una decisione esiziale per il
futuro di tutta la vallata. Erano in otto i sindaci dei paesi
pronti a firmare l’atto costitutivo dell’Unione dei Comuni della Valle Impero o
meglio avrebbero dovuto essere in otto e, invece, sono rimasti in sei. Con le conseguenti accuse più o meno
Grande successo per l’iniziativa di far dipingere
stalle, magazzini e cantine in frazione Valloria
gentili lanciati dai due fronti
opposti. Perché Pontedassio,
Chiusavecchia, Borgomaro,
Lucinasco, Aurigo e Caravonica hanno aderito all’Unione con la firma dello Statuto
che ha ufficializzato la sinergia di servizi e risorse tra gli
aderenti ma Cesio e Chiusanico hanno preferito un’altra
soluzione.Infattiisindacidei
due paesi hanno deciso di accomunarsi con i destini della
Val Merula, Testico, Stellanello e Andora.
Ovviamente l’attribuzione
del titolo di traditori da una
parte e la rivendicazione di
agireperilbenedellapropria
popolazione dall’altra si sono sprecati. Così la Valle Impero si ritrova spaccata con
due comunità che guardano
da“un’altraparte”conlamotivazione di antichi legami
LITI PERENNI
Contrapposizione
da sempre vive il
paese centro della
Valle Arroscia
Pieve di Teco
storici addotti da Cesio o di
difesa di un territorio ricco di
attività imprenditoriali come avvenuto per Chiusanico.
Ma, ovviamente, non è
l’unico caso presente tra gli
ulivi o i castagni. Non si può
dimenticare la contrapposizione che vive, si potrebbe
dire quasi quotidianamente,
Pieve di Teco o meglio, l’amministrazione comunale del
paese centro della Valle Arroscia. La giunta guidata da
Alessandro Alessandri ha
un’opposizione rappresentata dall’ex sindaco Renzo
Brunengo che spesso travalica quelle che sono le normali
strategie delle minoranze e
che si trasformano in autentiche rivalità personali. Tazebao anonimi che affollano
i muri dei vecchi portici del
paese e che affossano le iniziative della maggioranza,
“veleni” che passano di bocca in bocca con abitanti favorevoliecontrari.Enonsipossono neppure dimenticare
tutte quei contrasti sotterranee tra amministratori pubblici che non emergono mai
alla luce del sole e neppure le
liti tra privati magari per una
striscia di terra.
SERVIZIO >>24
STAGIONE BUONA
PER LO SCII
CON VISTA MARE
Partita in ritardo, la stagione di Monesi è positiva. Attesa per il completamento della seggiovia
SERVIZIO >>25
I GIOIELLI
RISPARMIATI
DAL CEMENTO
Gli itinerari dal mare ai
monti alla riscoperta dei
gioielli passati indenni attraverso la speculazione
SERVIZIO >>26