Il pieghevole dell`incontro

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PRIMA DINAMICA
5 mn
IN ASCOLTO
Prendiamo un canto di chiesa che ci piace:
- Lo ascoltiamo da youtube
- Perché ci piace e perché no?
- Cosa dice? Ne analizziamo il testo e cerchiamo di capire il messaggio
centrale, le cose nuove che ci insegna, cosa condividiamo e cosa no?
- Cosa ci chiede di fare? Come cambiare grazie all’ascolto di questo
canto?
- Quindi immaginiamo come potremmo girare un video di questo canto
in cui condensare tutto quanto abbiamo condiviso.
SECONDA DINAMICA
10 mn
DI COSA SONO CURIOSO?
Ci dividiamo in gruppetti di circa 10 persone, senza per forza che ci sia il
catechista.
Facciamo una top ten delle cose di cui siamo curiosi. Partiamo da una
prima top ten generale. Di cosa siamo curiosi nella vita, in generale…
Dobbiamo farlo ascoltandoci e producendo una top ten in cui tutti si
riconoscono, senza che nessuno non si senta a proprio agio. Quindi ne
facciamo una seconda: cosa saremmo curiosi di ascoltare a scuola. E infine
di cosa siamo curiosi riguardo alla fede. Condividiamo poi le nostre top
ten tra i diversi gruppi.
L’incontro si conclude con un momento di preghiera. Prendiamo il testo del salmo 7 e lo recitiamo insieme. Poi lasciamo un po’
di silenzio e ciascuno rilegge il testo del salmo. Tutti poi ripetono ad alta
voce una frase o anche solo una parola del testo che mi ha detto o
suggerito qualcosa di importante. Concludiamo recitando il Padre nostro.
Dio chiede di essere ascoltato, ma lui non è il primo ad ascoltarci?
l’ascolto
viaggio al centro della
GIOCO INTRODUTTIVO
10 mn
messa: mettersi in ascolto
proprio l’attenzione. Metterci la testa e fare in modo che ciò che udiamo ci
tocchi. E per metterci l’attenzione serve la voglia, l’interesse o la curiosità. Se
sono curioso di una cosa non mi lascio scappare nulla di quello che sento.
IL TELEFONO SENZA FILI…
Il più classico dei giochi sull’ascolto. Lo facciamo con versetti di Vangelo
non troppo noti che peschiamo a caso dalla Scrittura. Suggerisco di farlo
con una canzone religiosa da mettere sottofondo - magari in loop. Alla
fine di una o più manches possiamo chiedere ai ragazzi quale fosse il testo
o l’argomento della canzone, quali parole ricordano e cose del genere…
P e r l a c a n z o n e v e d i : h t t p s : / / w w w. y o u t u b e . c o m / w a t c h ?
v=D2OQwmClcY4&list=PLBBF55FECAF181F4C&index=2 o simili…
DINAMICA DI PARTENZA
10 mn
QUANTO è DIFFICILE ASCOLTARE
Disposti a cerchio, seduti, si pongono ai ragazzi delle domande:
- In quali ambienti mi è chiesto di ascoltare?
- Cosa mi piace ascoltare e cosa no?
- Perché a volte è così difficile ascoltare?
- Come si fa per ascoltare davvero?
- Quando ti senti ascoltato e da chi? Cosa fa per ascoltarti?
e cose simili. Insomma: che ne pensano i ragazzi dell’ascolto?
CATECHESI
5 mn
Sentire e ascoltare davvero non sono proprio la stessa cosa…
Noi oggi siamo bombardati di suoni e parole. E per fortuna possiamo fare
una selezione. Le nostre orecchie sono sempre aperte - non possiamo
chiuderle come gli occhi, non hanno palpebre - ma il nostro cervello può
decidere di non ascoltare ciò che sentiamo. Possiamo decidere se far
diventare una musica, le grida di mamma o una predica in chiesa una sorta di
brusio di sottofondo, senza porci l’attenzione. Ciò che cambia tutto è
Quindi la prima che dobbiamo chiederci è questa. Se faccio così fatica ad
ascoltare Dio, non è che non mi interessa, non sono curioso di quello che
ha da dirmi? Non in astratto, ma concretamente: cosa vuole dirmi oggi, in
questa messa, in questo incontro, in questo Vangelo? Possiamo ascoltare un
Vangelo che abbiamo sentito mille volte e che sappiamo già a memoria. Ma
cosa vuole dirmi oggi? Lui è sempre lo stesso, ma io sono sono cambiato.
Cosa vuole dire alla mia vita, quello che mi sta capitando?
Già, ascoltare non riguarda solo le orecchie, ma coinvolge la vita. Stiamo
ascoltando davvero non solo quando abbiamo capito quello che sentiamo,
ma se ciò che ascoltiamo ci trasforma! Prima delle partite i giocatori
ascoltano musica a tutto volume. Se sono timorosi, li rende spavaldi, se sono
fiacchi li rende aggressivi, se sono agitati li rende calmi. Dipende da come
stanno loro e dalla musica che ascoltano. Ma la musica ci cambia. Le parole
ascoltate davvero mi cambiano.
San Francesco ha ascoltato davvero il Vangelo non quando è stato attento a
tutta la messa che ascoltava, ma quando ha capito che il Signore gli chiedeva
di fare una cosa e lui l’ha fatta! Essere povero per annunciare il Vangelo a
tutti. Questo voleva dirgli Gesù. Lui l’ha ascoltato perché non solo ha
sentito il suo messaggio, non solo ha capito cosa voleva dire, ma si è messo
in gioco e ha fatto ciò che aveva sentito. L’ascolto l’ha trasformato.
Noi siamo disposti a lasciarci trasformare dalle cose che sentiamo? Quali
cose ci trasformano e a quali restiamo del tutto indifferenti, senza ascoltare?
LA PAROLA DI DIO
5 mn
Leggiamo insieme la Parabola del Seminatore (Mt 13,1-23):
Proviamo ad applicare tutto questo al nostro ascolto durante la S. Messa.
Quali atteggiamenti ci fanno essere ciascuno dei quattro terreni? E poi, che
significa portare frutto?