Centinaia di truffe on line: 10 a processo imprenditore che Cronaca aveva frodato anche un caprese Inizierà nel prossimo mese di giugno, davanti al giudice monocratico del tribunale di Torino, il processo a carico di un imprenditore 37enne torinese che aveva frodato mezza Italia, commettendo truffe per centinaia di migliaia di euro nelle vendite on line. Quasi 300, dal nord al sud dello Stivale, le vittime dei raggiri, tra cui anche un commerciante di Capri e molti cittadini del napoletano e del vesuviano. Ci sono voluti anni di indagini per assemblare tutte le denunce presentate ai carabinieri e alla polizia nelle più disparate località d’Italia, per chiudere il cerchio ed emettere la citazione in giudizio per Riccardo Mazzone (questo il nome i colui che dalle indagini è stato riconosciuto come il presunto autore delle truffe). Il bonifico veniva incassato ma macchine fotografiche e apparecchi elettronici di ultima generazione non venivano mai spediti all'acquirente. Una gigantesca truffa on line messa in piedi dalla società "Pancreas srl" con sede a Torino il cui caso finì alla ribalta nazionale grazie ad un servizio mandato in onda dalla nota trasmissione televisiva "Le iene" di Italia Uno. Si ipotizza che il titolare della società, Riccardo Mazzone, abbia frodato alcune centinaia di persone in tutta Italia per un ammontare della truffa di centinaia di migliaia di euro. I carabinieri della stazione di Capri, dopo aver ricevuto nel 2011 la denuncia di un commerciante di Capri che aveva acquistato una macchina fotografica del costo di quasi 900 euro senza mai ricevere l’oggetto, erano riusciti a risalire al titolare della "Pancreas" che era stato rintracciato a Torino e denunciato in stato di libertà con l'accusa di truffa. Denuncia che si è poi andata a sommare alle altre centinaia collezionate di settimana in settimana in ogni angolo d’Italia. Le tecniche della frode sono state le medesime in tutti i casi. Gli acquirenti, dopo aver contattato la “Pancreas” attraverso il web, versavano la somma pattuita sul conto corrente bancario indicato ma attendevano invano l’invio dell’oggetto, che il più delle volte era materiale elettronico o informatico. La beffa finale è stata la scoperta che l'autore della truffa avrebbe investito il denaro incassato dalle prenotazioni dei clienti per realizzare un film. A giugno, dunque, inizierà il processo a carico del 37enne imprenditore piemontese. Una volta riconosciuto colpevole risarcirà tutte le persone derubate? In via Longano arriva Sofia: mercoledì sera l’inaugurazione A Capri, a due passi dalla Piazzetta, arriva Sofia. Mercoledì 1 aprile alle 18 in via Longano (ex Settanni ed ex L’Altro Vissani) è prevista l’inaugurazione di Sofia, nuovo fashion food e sound drink. Il locale sarà aperto tutte le sere dalle 18 in poi.
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