Il bilancio 2015 in 12 punti

Digital literacy e disuguaglianze sociali tra gli adolescenti veneti
Marco Scarcelli, Università degli Studi di Padova, [email protected]
Claudio Riva, Università degli Studi di Padova, [email protected]
Parole chiave
Digital literacy
Differenze e disuguaglianze
Adolescenti
Abstract
Con literacy si intende la capacità di accedere, analizzare, valutare e produrre messaggi in tutti i
formati della comunicazione mediale (Aufderheide 1993); competenza che, riferita ai molteplici usi
e attività possibili in ambito digitale, rappresenta oggi una condizione necessaria per vivere e
partecipare in quella che è stata definita la società della conoscenza. La mediazione che internet
attua in tutte le dimensioni della vita sociale, politica, economica e culturale di ciascun individuo è
divenuta oggi sempre più pervasiva, determinando un riposizionamento del ruolo dell'utente che
inizia a far parte di pubblici sempre più critici e attivi nei processi di mediazione (Silverstone 2005;
Boccia Artieri 2005).
Come importanti evidenze empiriche dimostrano (Bennet et al., 2008; Hargittai, 2010; Helsper e
Eynon, 2010), è necessario superare una retorica celebrativa largamente diffusa che individua in
ragazzi e ragazze dei soggetti predisposti, quasi naturalmente, all'uso delle nuove tecnologie
dell'informazione e della comunicazione.
Il contributo proposto presenterà i dati preliminari di una ricerca che ha come scopo principale
quello di studiare le competenze digitali degli adolescenti veneti (tra i 15 e i 17 anni) analizzando le
connessioni tra alfabetizzazione informatica e condizioni sociali, istituzionali e tecnologiche che
possono influire sull'efficacia dei processi di acquisizione della digital literacy.
La ricerca ha lo scopo di favorire un'accezione sociologicamente significativa di competenza
digitale intesa non come mero possesso di abilità tecniche, quanto come risultato della
combinazione tra queste ed un più ampio contesto socio-culturale. A tale scopo la ricerca verterà
sull'indagine dei livelli di alfabetizzazione digitale, nelle sue componenti di accesso, analisi,
valutazione e produzione di contenuti. Queste verranno analizzate focalizzando l’attenzione sulle
dimensioni tecnico-generative, informazionali e relazionali per non tralasciare l’importante ruolo
che le nuove tecnologie ricoprono non solo per ciò che riguarda l’accesso alla conoscenza, ma
anche in rapporto alle attività connesse alla gestione del self e delle emozioni.
Riferimenti bibliografici
Aufderheide P. (1993), Media Literacy. A Report of the National Leadership Conference on Media
Literacy, Aspen Institute, Aspen.
Bennett, S., Maton, K., Kervin, L. (2008), The ‘digital natives’ debate: A critical review of the
evidence, British journal of educational technology, vol. 39, n. 5, pp. 775-786.
Boccia Artieri G. (2005), The network is the message. Farsi media: la mutazione che vedo attorno a
me, Sociologia della comunicazione, 2, pp. 51-66.
Hargittai, E. (2010), Digital na(t)ives? Variation in internet skills and uses among members of the
“net generation”, Sociological Inquiry, vol. 80, n. 1, pp. 92-113.
Helsper, E. J., & Eynon, R. (2010), Digital natives: where is the evidence?, British educational
research journal, viol. 36, n.3, pp. 503-520.
Silverstone R. (2005), “The Sociology of mediation and communication”, in C. J. Calhoun, C.
Rojek, B.s. Turner (eds.), The SAGE handbook of Sociology, London, pp. 188-207.
Cosimo Marco Scarcelli, Ph.D in Scienze Sociali, è assegnista di ricerca presso il dipartimento di
Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia applicata (FISPPA) dell’Università degli Studi di
Padova.I suoi interessi di ricerca riguardano soprattutto l’universo giovanile, lo studio della
comunicazione per lo più nell’ambito dei new media studies e degli audiences studies, la
costruzione sociale della sessualità e dell’intimità e la digital literacy.
Claudio Riva, Ph.D in Sociologia dei fenomeni culturali e dei processi normativi, dal 2006 è
Ricercatore in Sociologia presso l’Università di Padova, dove insegna Sociologia (corso di laurea in
Scienze Sociologiche) e Sociologia dei media (corso di laurea in Discipline delle arti, musica e
spettacolo). Gli interessi di ricerca riguardano l’analisi dei pubblici e il rapporto tra giovani e nuove
tecnologie della comunicazione, con particolare riguardo ai processi di costruzione delle identità.
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